Le FARC, la Colombia, le veline dei servizi e il giornalismo provinciale italiano.

Ci risiamo! Per l’ennesima volta la piccola politica provinciale del piccolo giornalismo italiano si scatena in una piccola operazione di disiniformazione.

Non è questa la sede per proporre una lunga e articolata analisi della situazione colombiana e di quella della regione, visto che USA e Uribe tengono, con ogni evidenza, aperta la guerra in Colombia per destabilizzare l’aera geopolitica nella quale sono cresciute le esperienze dei governi ostili alla globalizzazione e agli USA.

Mi limito a chiarire alcune cose e a formulare considerazioni su come questa vicenda è stata trattata in Italia.

Che il PRC abbia da moltissimo tempo rapporti politici con le FARC lo sanno anche i sassi. Non ci torno.

Che noi fossimo, come siamo anche oggi, fermamente convinti che in Colombia sia necessario un processo di pace lo sanno anche i sassi.

Che noi siamo stati, e siamo, contrari alla immissione delle FARC (e del PKK, del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e dei Mujahedin del popolo iraniani) nella lista delle organizzazioni terroristiche lo sanno anche i sassi, visto che abbiamo presentato numerosi atti parlamentari e che l’abbiamo detto in innumerevoli articoli, interviste e trasmissioni televisive.

Che noi, dopo la chiusura del processo di pace e dopo l’immissione delle FARC sulla lista dei terroristi dell’Unione Europea, abbiamo mantenuto contatti con loro lo sapevano i sottosegretari agli esteri del governo Berlusconi e del governo Prodi oltre che i Presidenti della Camera dei Deputati, come Pierferdinando Casini ha recentemente e correttamente testimoniato.

Che noi consideriamo disumana la pratica dei sequestri e che la inquadriamo, però, in una guerra altrettanto disumana alla quale bisognerebbe mettere fine con una trattativa di pace invece che con un’acutizzazione del conflitto lo sanno anche i sassi.

Eppure basta un “dossier del governo colombiano” pubblicato su Repubblica in due puntate per scatenare la solita tempesta nel bicchier d’acqua: “scandalo! esponenti di rifondazione hanno mantenuto contatti con le FARC”. E via con richieste di interviste e dichiarazioni(tutte concesse tranne quella mai richiesta e che, secondo Omero Ciai, avrei rifiutato). E avanti con dichiarazioni di questo o quell’altro esponente della maggioranza di governo. E avanti con considerazioni pensose di commentatori politici televisivi o della carta stampata.

Ma di quale dossier stiamo parlando? E’ un dossier governativo? Governativo in che senso?

A leggere la stampa italiana sembra si tratti di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Io non so di cosa si tratta di preciso, visto che non l’ho letto, che non l’ho mai visto e che nessuno l’ha pubblicato.

Credo, però, di poter dire che si tratta banalmente di una velina dei servizi colombiani e degli organismi governativi che gestiscono i contenuti dei computer di Raul Reyes.

C’è un atto ufficiale del governo colombiano? Non so, non credo. Lo dico perchè all’inizio di agosto, alla prima puntata di questa ridicola vicenda, dopo aver “svelato” in una conferenza stampa che i due supporter italiani delle FARC che agivano con i fantasiosi nomi di battaglia di Ramon e Consolo eravamo io e Marco Consolo, fummo, Marco ed io, intervistati in diretta telefonica da una TV colombiana. E nel corso dell’intervista, a seguito della mia dichiarazione che in Colombia molti esponenti istituzionali e di governo, a cominciare dall’attuale ministro degli interni colombiano, sapevano dei nostri rapporti con le FARC, il conduttore chiamò in diretta Valencia Cossio (il ministro degli interni e di giustizia del governo Uribe) il quale mi salutò cordialmente, confermò tutti i nostri incontri all’epoca del processo di pace, quando lui era Presidente del Senato e membro della delegazione governativa al tavolo del negoziato con le FARC e all’epoca, successiva alla fine del processo di pace, quando lui era Ambasciatore colombiano in Italia. Il conduttore della trasmissione gli chiese allora come mai non avesse detto nulla a proposito del famoso dossier governativo e lui rispose che non aveva visto e non sapeva nulla di questo dossier.

Ma guarda! Il Ministro degli interni del governo Uribe non sa nulla del dossier e conferma di conoscerci benissimo, ma questa notizia in Italia non la pubblica nessuno.

Così ho pensato che tutto si era risolto in una bolla di sapone, nella solita bolla di sapone.

E invece no! Ecco che nel giorno dell’arrivo in Italia di Ingrid Betancourt escono, sempre a firma di Omero Ciai, anticipazioni dal famoso dossier.

Vista la brutta figura delle prime anticipazioni l’articolo di Ciai sembra una risposta alla nostra precisa e puntuale confutazione della prima puntata. In questo seconda puntata si dice che Marco e io a un certo punto, dopo l’immissione nella lista dei terroristi delle FARC, avremmo cominciato ad usare i nomi di “Max” e “il poeta”. Questa circostanza oltre ad essere totalmente falsa è anche chiaramente illogica visto che quel Ramon e quel Consolo erano usati da Raul Reyes molto tempo dopo la lista dei terroristi dell’Unione Europea.

Poi, visto che i nostri rapporti politici con le FARC si sono dimostrati pubblici e conosciuti dalle autorità italiane, ecco che saltano fuori “prove” di una collaborazione che andava ben al di là dei rapporti politici. Avremmo aiutato il “rappresentante delle FARC in Europa” e raccolto fondi per finanziare le FARC (1400 euro).

Chiunque abbia seguito la vicenda del conflitto colombiano sa benissimo che le FARC, che avevano rappresentanze all’estero fino alla fine del processo di pace, da quel momento richiamarono alla lotta armata tutti i loro rappresentanti e chiarirono che con le FARC si poteva parlare solo in Colombia e che non c’era più nessun loro rappresentante in altri paesi.

E’ vero che noi abbiamo aiutato, pagando le cure mediche per una grave malattia, un compagno da noi ben conosciuto come rifugiato politico colombiano. Vorrei far notare che nel mondo ci sono centinaia se non migliaia di rifugiati politici colombiani visto che nella “Colombia democratica” i sindacalisti e gli oppositori di sinistra (non gerriglieri), parlamentari compresi, sono stati decimati negli ultimi venti anni. Parliamo di più di diecimila morti ammazzati o fatti sparire nel nulla.

Inoltre avremmo finanziato con 1400 euro un’organizzazione che ha fra i 15000 e i 20000 combattenti bene armati e che, secondo gli USA e Uribe, con il narcotraffico e i sequestri estorsivi incamera ogni anno centinaia di milioni di dollari.

Posso dire con cognizione di causa che il PRC non ha mai raccolto fondi per le FARC e che i famosi 1400 euro non esistono.

Ma vorrei anche dire che se le FARC avessero indicato un interlocutore in un qualsiasi paese del mondo e avessero chiesto aiuti vari avremmo accolto queste richieste come parte indispensabile del mantenimento di un rapporto politico.

Tutte queste cose dovrebbero essere state trattate da giornalisti che capiscono qualcosa di Colombia o che abbiano la serietà professionale di documentarsi, di informarsi. Invece, tranne qualche lodevole eccezione come quella di Guido Piccoli sul Manifesto, giornali e telegiornali trattano una vicenda come questa affidandola, guarda caso, a giornalisti di politica interna che a stento sanno dove si trova la Colombia o che immaginano che la Colombia sia un paese normale, un paese democratico dove opera un gruppo di terroristi narcotrafficanti del tutto estraneo a quella realtà. Non sanno che il conflitto colombiano dura da più di 40 anni. Non sanno che ci sono stati diversi processi di pace che dopo la firma si sono risolti con l’uccisione sistematica di tutti quelli che avevano deposto le armi. Non sanno che gli oppositori politici e i sindacalisti sono stati sterminati e continuano ad essere sterminati. Non sanno che Uribe è stato il sindaco di Medellin al tempo del cartello di Escobar e che in seguito ha continuato la sua brillante carriera come responsabile dell’aviazione civile e che in tale veste ha autorizzato ufficialmente decine di piste di atterraggio in tutti i territori dove si produceva la foglia di coca. Non sanno che attualmente ci sono decine di parlamentari o arrestati o incriminati per le loro connessioni con il narcotraffico. Non sanno che Uribe ha solo qualche giorno fa inusitatamente dichiarato che sarà molto difficile che riescano a trascinarlo davanti al tribunale internazionale dell’Aja. Non sanno che il Presidente Pastrana aveva dichiarato ufficialmente le FARC formazione politico militare e le AUC (i paramilitari) narcotrafficanti e criminali. Che con le FARC aveva intavolato una trattativa di pace e che con le AUC si era rifiutato di farlo. Non sanno che Uribe ha fatto semplicemente l’esatto contrario. Sapranno tutto delle beghe interne di questo o quel partito italiano o delle ultimissime dichiarazioni di questo o quel politico italiano ma di cosa siano le FARC o la Colombia non sanno nulla di nulla. E ciò nonostante tentano, purtroppo riuscendoci quasi sempre, di far entrare la Colombia o altre vicende come questa nel frullatore della politichetta provinciale italiana facendola passare dall’imbuto della visione ristretta del mondo dei loro direttori.

Pazienza.

Noi continueremo, come sempre abbiamo fatto, ad essere attivi per i processi di pace e a non usare due pesi e due misure quando si tratta di diritti umani. E soprattutto cercheremo di continuare ad essere persone serie e a non diventare mai come loro.

ramon mantovani

1.308 Risposte to “Le FARC, la Colombia, le veline dei servizi e il giornalismo provinciale italiano.”

  1. Anch’io sono affetto da cultura del sospetto e mi viene il dubbio che questa disinformazione sul PRC abbia qualcosa a che fare con gli esiti dell’ultimo congresso che non hanno soddisfatto confindustria e PD-menoelle e con il ruolo svolto da Ramon Mantovani per sconfiggere le ipotesi di scioglimento del PRC .

  2. macchè luigi, abbandona la cultura del sospetto. e sappi che su questo tema non c’è nessuna divisione nel prc. non avere anche tu una visione provinciale. i dossier sui computer di raul sono gestiti dal governo uribe che naviga in enormi difficoltà. poi in italia c’è sempre qualche testata disponibile a pubblicare veline e ad imbastire polemicucce da quattro soldi. ma da qui al complotto confindustriale che dici tu ce ne corre.
    ciao
    ramon

  3. caro Ramon,
    ho il sospetto che il PRC di questi attacchi infamanti ne dovrà subire ancora…
    in questo paese giornalisti che fabbricano “scandali” a comando sono moltissimi, soprattutto verso chi non accetta la normalizzazione del quadro politico in corso.

    un abbraccio
    Laura

  4. Dada Viruz Project Says:

    Siamo un colletivo di Viareggio e vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà al compagno Ramon Mantovani.
    Il potere usa la clunnia, la criminalizzazione e qualsiasi mezzo per colpire chi lotta dalla parte degli oppressi. Non entriamo qui perchè non la riteniamo la sede adatta per parlare dei crimini di Uribe come degli errori delle FARC ma pensiamo che certi giornali svolgono una pessima informazione e un ruolo funzionale a denigrare chi con serietà prova a comprendere e a cambiare la realtà.
    Caro Ramon ci piacerebbe averti a Viareggio per parlare di America Latina se ti va contattaci all’email comunque ti mandiamo un abbraccio e ti rinnoviamo la nostra solidarietà.

  5. ciao al dada viruz project

    Laura

  6. Il problema è la eco di queste dis-informazioni. Non è facile far comprendere a chi ti sta accanto che non sei un estremista, un esaltato, un pazzo, quando i mass media a tutti i livelli ti dipingono così. Ecco la necessità vitale, ormai, per noi di inseririci nel flusso dell’informazione che va al di là della passerella canonica dei media, dalla quale ormai siamo esclusi. Questo mondo virtuale rappresenta per noi una grande risorsa. Direi ormai l’unica a livello di informazione di masssa (Grillo docet). Per questo m’è venuta l’idea di aprire questo bloggetto, perchè mi è capitato di sentirmi dire spesso (e non solo sui blog) “ma voi comunisti sembrate una setta. parlate tra voi e nessuno riesce ad entrarci. vi capite solo voi). ecco, questo deve finire. Bisogna trovare un modo per comunicare al modo la verità su di noi e presentarci per quello che siamo: persone serie, come dice bene Ramon. Io da pochi giorni ho iniziato questa nuova avventura e spero che porti buoni frutti (per ora gli accessi non sono niente male, direi).
    Grazie a te Ramon per averlo definito “blog bellissimo”. Non esagerare,dài, . 🙂 si fa quel che si può, ognuno nelle sue possibilità. l’ho detto dopo il 14 aprile e l’ho fatto.

    Un abbraccio grande a tutti e ben ritrovati!

  7. In questi giorni ho deciso di aderire a Rifondazione.
    Non espressamente per questa vicenda, o quella dei servizi sociali di Catania, ma per dare un segnale politico dopo il Congresso.
    Evidentemente ogni occasione è buona per demolire un pensiero critico alla sinistra del PD e per operare per uniformare la politica italiana.
    Ciao

  8. Caro Ramon,

    ti segnalo una dichiarazione di Ingrid Betancourt rilasciata al TG1 di oggi, 1 Settembre, edizione delle 20, che credo sia interessante e utile.

    Sollecitata dall’intervistatrice a proposito dei rapporti tra le FARC e Rifondazione, la Betancourt prima ha preferito non rispondere, limitandosi ad esprimere il suo giudizio sul modo di operare delle FARC. La giornalista, però, ha insistito, e ha posto una domanda più diretta: “Pensa sia giusto che un partito italiano tenga relazioni con le Farc?”.

    La risposta della Betancourt e’ stata netta ed importante: “Credo che le FARC non debbano essere lasciate sole nella loro follia. È bene che sentano gente da fuori desiderosa di aiutarli, ma per farli entrare in un nuovo modo di agire. Rifondazione Comunista partecipa alle elezioni in Italia e se non vince lo accetta. Questo è un buon esempio”.

    Queste parole, mi pare, fanno giustizia di tutto il clima avvelenato e pretestuoso di questi giorni. La trascrizione integrale dell’intervista l’ho trovata sul TG1, ma e’ probabile che non rimanga a lungo sulla pagina web (ho visto che nel sito si trovano solo i telegiornali del giorno corrente). Ho comunque mandato a Roberta Fantozzi (che potra’ confermare la mia affidabilita’) la trascrizione integrale.

    Credo che questa cosa vada detta nel tuo blog, e possibilmente anche nel sito di Rifondazione e su Liberazione.

    Grazie
    Sergio Bontempelli
    Pisa
    Tel. 388-7415718
    http://www.sergiobontempelli.net

  9. un compagno di Roma Says:

    ottima scelta vedraivedrai e proprio per le motivazioni che adduci

  10. prcarmerina Says:

    Massima solidarietà ai compagni.
    Acusse assurde, melma gettata addosso da un governo fantoccio di USA e multi-nazionali che ammazza sindacalisti ed attivisti della sinistra come mosche.
    De Benedetti e la sua cricca di anti-comunisti viscerali si prestano al gioco (non si contano più le panzane apparse su Repubblica, ricordo un articolo di Carlos Franqui che sosteneva che a Cuba circa l’1% della popolazione fosse in galera!)…
    Questa è la fase delle mazzate, speriamo sia breve…

  11. Tommaso Says:

    Caro Ramon, non ci sarà forse nessuna trama confindustriale, ed è evidente che l’ipotesi più plausibile è il bisogno del governo colombiano di sparigliare le carte per provare ad uscire dall condizione di empasse in cui si trova. Ma fatto sta che ancora una volta si prova a macchiare l’immagine del PRC. Da quando abbiamo svoltato a sinistra stiamo raccogliendo indizi inquietanti: fermi di polizia fuori alle nostre sezioni, l’episodio del giudice di Catania che toglie l’affido alla madre del GC, e oggi la seconda puntata del “dossier Farc-PRC”. Se tre indizi costituiscono una prova, si potebbe dire che c’è un tentativo di porre “fuorilegge” Rifondazione Comunista, militanti e dirigenti. Quasi un sottile assioma teso a dimostrare che una forza extraparlamentare comunista costituisce di per se un rischio per la stabilità “democratica” di un paese. Un castello in area? Forse. Certamente però la forza politica per cui simpatizza il giornaletto “La Repubblica” non si sarà disperata per il cattivo giornalismo proposto da Omero Ciai…Sottovalutare questi sistemi che contribuscono a “formare” l’opinione pubblica, non significa essere nemici della cultura del sospetto. Significa essere sciocchi. Non si minimizzi. Piuttosto si scriva una lettera al direttore del giornale…Siccome facciamo politica, e la comunicazione è rilevante, si colga la palla al balzo per parlare di Colombia, espansionismo USA,e le ragioni di pace di Rifondazione Comunista. Ramon, alla salute! 😉

  12. caro Ramon, senza volere scadere nella cultura del sospetto e del complotto, non possiamo non prendere atto che, come dice tommaso, c’è in corso un tentativo di denigrazione del nostro partito. purtroppo, quello che rimarrà nell’opinione pubblica di questa vicenda è che Rifondazione intrattiene rapporti con dei terroristi, ma la cosa che mi preoccupa maggiormente è che in questi termini ragiona qualcuno/a, spero pochissimi/e disinformati/e, dentro il partito. ieri mi trovavo in federazione a commentare l’articolo di repubblica con due compagne quando una delle due, la giovane, esordisce dicendo che per lei è impensabile che nostri compagni possano avere rapporti con i terroristi delle FARC. quando mi sono ripresa dalla botta, ho cercato di spiegare alla compagna che i combattenti delle FARC non sono terroristi così come non lo sono i palestinesi. ma ti rendi conto di quanto sia grave tutto ciò?
    1)tra i/le nostri/e giovani passa l’idea che chi combatte per la propria liberazione……… è un terrorista
    2) i/le suddetti/e non sanno nulla della politica internazionale di Rifondazione
    forse anche all’interno del partito bisognerebbe fare un pò di sana informazione.
    buon lavoro

  13. bravo ramon!
    purtroppo l’nformazione italiana si sta degradando a vista d’occhio,l’importante è che noi riusciamo ancora a fare cultura.
    non dobbiamo smettere di fare cultura, altrimenti abbiamo già perso..

  14. Caro Ramon,

    la cultura del sospetto non sarà un granchè come chiave di lettura degli avvenimenti ma come diceva il grande statista italiano zu’ Giulio ” a pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca”.
    Comunque suppongo che anche tu ti sia interrogato sul perchè questa disinformazione scatta ora dopo che per vari anni PRC ha intrattenuto rapporti politici con le FARC di cui erano a conoscenza i nostri diversi governi che si sono succeduti. Non penso sia un’assurdità immaginare uno scambio di favori tra i “servizi” di 2 paesi simili tra loro come Italia e Colombia ( da noi non si ammazzano ancora i sindacalisti ma Genova 2001 è stato un messaggio molto chiaro e per quanto riguarda i rapporti tra narcotraffico e potere penso che siano paragonabili)

    Ciao , Luigi

  15. cara maria, il tuo blog è bellissimo. punto.

  16. Ciao Ramon,
    Voglio esprimere la mia disapprovazione per la modalità con cui si sta trattando il caso Farc – Prc da parte dei media italiani. Concordo con le tue valutazioni. Contestando la modalità con cui le Farc esercitano la loro azione, penso che Rifondazione abbia svolto un ruolo positivo nell’ aiutare i processi di pace. Non c’è divisione congressuale che tenga su questo.
    Baol

  17. grazie per la solidarietà, per il testo dell’intervista della betancourt ecc.
    ma sul giudizio da dare sulla disinformazione oggetto del mio articolo non sono d’accordo.
    non c’è nulla da stupirsi se repubblica il pd o la destra non perdono occasione per denigrare rifondazione, soprattutto dopo il congresso. in qualche modo è il segno che diamo fastidio. continueranno a farlo sia per scelta sia per sciatteria e superficialità.
    che però si tratti di un complotto secondo me è sbagliato pensarlo.
    semplicemente ambienti dei servizi colombiani hanno con il contagocce iniziato a far uscire frasi e scampoli di conversazioni dal computer di raul reyes. ci sono cose che riguardano più o meno tutti i pesi europei oltre che chavez ecc. che le email che ci riguardano siano state l’ennesima occasione per fare il solito scandalo pseudogiornalistico è evidente. ma si tratta dello schema di sempre. non di una novità.
    guardiamo le cose per quello che sono. pensare che certe cose escano perché si vuole attaccare rifondazione è un po cadere nella logica provinciale per cui tutto ciò che succede nel mondo va interpretato con la chiave di lettura della politica interna italiana.
    che poi esista il problema dell’immagine di estremismo ed inaffidabilità che ci vogliono cucire addosso lo dico anch’io. ma proprio per questo è meglio essere sobri e non cadere nella loro logica.
    un abbraccio e grazie per i commenti
    ramon

  18. Franco Ferrari Says:

    Caro Ramon, l’operazione propagandistica del governo Uribe contro tutte le forze politiche che mantengono contatti con la FARC e che non accettano di considerarle una organizzazione terroristica sta andando avanti in molti Paesi. In Germania hanno attaccato la Linke che si batte perchè le FARC vengano tolte dalla lista nera delle organizzazioni accusate di terrorismo. In Spagna hanno portato all’arresto di una compagna impegnata nella solidarietà con la Colombia (poi rilasciata mi pare). Quindi c’è una strategia del Governo Uribe che serve a isolare le FARC, ma ancora a coprire lo scandalo sulla “parapolitica” i colombiana (gli stretti legami tra le forze che sostengono il presidente colombiano e le bande paramilitari), che non riguarda solo l’Italia e il PRC.
    Che poi invece Repubblica abbia utilizzato questa vicenda per motivi politici suoi e contro Rifondazione questo mi pare probabile.
    La cosa interessante dell’articolo di Ciai secondo me è questa: mentre nel primo articolo si era limitato a ricopiare un articolo di un giornale colombiano di destra, stavolta, mi pare ha pubblicato in esclusiva il “dossier” attribuito al governo colombiano. Infatti la stampa colombiana riporta le notizie con dispacci da Roma.
    Questo vuol dire (e m i sembra il vero scoop dell’articolo di Ciai) che un governo di estrema destra, rappresentante dell’oligarchia e con forti legami con settori paramilitari dediti all’assassinio di militanti politici di sinistra, sindacalisti ecc (l’ultima denuncia dell’8 agosto scordo riguarda un compagno del Pc colombiano di cui è stato ritrovato il corpo senza vita) abbia individuato in un giornale “liberal” e di centro-sinistra il megafono più disponibile e fidato per una operazione di classica disinformazione.
    A proposito di disinformazione, Ciai fa riferimento ad una lista di “organizzazioni terroristiche” dell’ONU. Forse sbaglio, ma non mi sembra che esista niente del genere. Le uniche liste sono quelle degli Stati Uniti, a cui si è accodata l’Unione Europea. Ma forse citare l’ONU faceva più effetto.

  19. Be tutta questa vicenda non mi scandalizza nè mi sconcerta anzi mi rende piena d’orgoglio rispetto ai compagni coinvolti in questa specie di rotocalco giallo-rosa… E sono contenta che abbiamo, dopo l’oscurantismo bertinottiano ,un partito che senza tanta retorica esprime una posizione coraggiosa contro l’ipocrisia della non violenza unilaterale,che nasconde e confonde oppressore e oppresso .Venezia è lontana,è finalmente abbiamo un vero segretario.

  20. Caro Ramon,
    ti esprimo la totale solidarietà in merito alle infamanti accuse mosse verso te, Ramon, Fabio e Marco dal governo colombiano e sostenute da Omero Ciai.
    Orgoglioso di stare in un Partito che lavora, da sempre, per favorire il processo di Pace in Colombia e nel mondo.. ti ringrazio e ti abbraccio.

    Alessandro “Espo” Esposito.
    GC Bergamo

    Di seguito ti invio il comunicato inviato a Liberazione.. sperando nella pubblicazione..

    Gentile direttore,
    riteniamo gravemente offensivo, oltre che menzognero, l’articolo a firma Omero Ciai di domenica sui rapporti tra il Partito della Rifondazione Comunista e le FARC.
    Come tutti sanno il nostro Partito ha da sempre mantenuto rapporti con l’organizzazione colombiana con lo scopo di favorire il processo di pace nel paese sudamericano.Anche la solo illazione di motivazione diverse è completamente falsa. Inoltre vorremmo ricordare come le fantomatiche informazioni dell’ormai famoso computer di Raul Reyes sono totalmente inattendbili. Tanto da far pensare che questo computer si sia trasformato in una sorta di lampada di Aladino. Dal quale quotdianamente escono notizie che hanno come scopo di ostacolare un vero processo negoziale che porti alla pace. E di favorire la continuazione delle politiche di guerra criminale da parte della cricca mafiosa del presidente Uribe.
    Solo persone in malafede possono dare credito al governo colombiano. Il quale, tramite l’esercito e moltro più spesso le bande di paramilitari fascisti, è il responsabile di massacri e crimini di ogni genere. Governo colombiano, che col partito uribista, si trova al centro di una serie di processi e indagini per collusioni dirette con paramilitari e narcotrafficanti. Per i pasdaran del neo-liberismo la Colombia uribista è rimasto l’unico baluardo contro il progetto integrazionista dell’ America Latina. Contro questo progetto nopn si è esitato ha favorire un colpo di stato in Venezuela nel 2002. Non si esita ad appoggiare il separatismo fascista di Santa Cruz in Bolivia. Non si esita ad utilizzare la prepotenza dei latifondisti in Argentina. E non esita e perpetuare il criminale embargo contro Cuba.E come ci mostra il signor Ciai, non si esita a denigrare e insultare, quanti in Italia si impegnino per la Pace, la Giustizia Sociale, il Progresso. Sia questo in Italia o in Colombia.
    Tutto questo però non riuscira ad impedire ai popoli latinoamericani di lottare per il sogno di Simon Bolivar, Salvador Allende ed Ernesto Guevara.
    Un Cono Sur libero, fraterno ed egualitario.

    Alessandro Esposito, coordinatore GC Bergamo
    Daniele Pendezzini, membro CPF Bergamo

  21. Tutta la mia più completa stima nell’operato tuo e dei compagni che hanno lavorato al mantenimento dei rapporti con le Farc. Credo che questa “velina” governativa colombiana, come la chiami tu, sia stata studiata a tavolino e qualche politico o spione italiano sapesse: di certo staranno tentanto l’ultimo colpo di mano per infangare e cancellare definitivamente Rifondazione. Con questo governicchio di fascisti al governo lo ritengo possibile. Ad majora!

  22. Piccoli piccoli, è vero, ma grandi filibustieri, se tentano di denigrare ancora una volta gli ultimi comunisti. Non bisogna più lasciar loro un millimetro di spazio politico. Non sanno niente di cose colombiane, ma sanno purtroppo, come calunniare e distruggere i loro avversari. E se non stiamo attenti, finiranno la loro opera. In bocca al lupo, compagno!

  23. prcarmerina Says:

    Non dico che Repubblica faccia parte di un complotto, ma è evidente che quando ci sono cose contro di noi si ci gettano “a pesce” senza guardare nulla, né l’attendibilità della fonte né il valore della notizia in sè, sono anti-comunisti e tutto fa brodo pur di attaccare noi direttamente o il nostro orizzonte valoriale o i nostri riferimenti internazionali (come Cuba).
    Rinnovo la solidarietà.

  24. rageagainsttheworld Says:

    Bella risposta Ramon, anche se non condivido il giudizio di “provincialismo” sul giornalismo italiano, è troppo tenero e diplomatico (almeno secondo me) si tratta di idiozia e ridicolaggine (senza escludere una certa disonestà intellettuale) comunque esprimo la massima solidarietà a te, Marco e Gennaro ma soprattutto al popolo colombiano che vive sotto il tallone di un governo fascista che uccide chi manifesta contro le privatizzazioni

  25. Caro Ramon, ottimo lavoro come sempre.
    Ma attenzione, c’è Otegi in giro ospite in Italia.
    Niente di più facile che montino un altro caso pseudogiornalistico.
    😉

    Scherzi a parte, colgo l’occasione per chiederti in che rapporti siamo con Batasuna e più in generale come siamo messi rispetto alla questione basca, moolto molto elusa nell’ambito delle questioni internazonali nel partito e nel giornale. La qual cosa mi fa da sempre incavolare.
    con stima, carla

  26. Volevo segnalare un fatto che mi sembra degno di nota e che ho verificato per scrivre un intervento sul mio blog (http://ripartiamodasinistra.blogspot.com/). L’articolo del Tiempo da cui è partita tutta la montatura, parla di una collaborazione della polizia italiana (o più esattamente dei Carabinieri) voluta dal governo (temo si tratti ancora di Prodi) che ha riferito sulle iniziative di opposizione al Governo colombiano di Uribe. Nell’articolo si parla di foto riprese alla manifestazione del primo maggio a Milano.
    Una di queste, un manifestante ripreso di spalle, con una foto di Reyes, viene allegata all’articolo del giornale colombiano. Si tratta quindi di attività puramente politiche e di opinione, che si condivida o meno la politica delle FARC.
    Siamo al punto che il governo e i carabinieri (o la polizia) si fanno strumento per montare campagne di propoaganda politica (se non peggio di vera e propria repressione), per conto di un governo in larga parte inquinato delle bande paramilitare., come confermano le indagini da parte della magistratira colombiana

  27. luca occhionero Says:

    Il giornalismo italiano è provinciale per gli argomenti che tratta e per come li tratta, ma mi pare un dato di fatto che chi fa del “giornalismo” in Italia è sul libro paga di quel salotto buono bipartisan che gestisce il Corriere della Sera e la new company di Alitalia. Il mio giudizio è pessimo sull’intera corporazione dei giornalisti italici: essi non sono pagati poichè “professionisti dell’informazione” ma poichè al servizio dei loro datori di lavoro. L’ennesimo attacco sui rapporti con le Farc sono l’ennesima dimostrazione di giornalismo ” a comando” e su ordinazione.
    Ovviamente ribadisco la mia solidarietà a Ramon e Consolo, ma aggiungo
    un’altra cosa: capisco che per loro sia uno scandalo avere rapporti con dei guerriglieri, ma per me, personalmente, non c’è nessuno scandalo. E’ chiaro che noi sulle vicende colombiane siamo per il dialogo e perchè tacciano le armi, i sequestri e le uccisioni. Lo abbiamo dimostrato con decine di dichiarazioni e di atti politici, e tu Ramon, in qualità di responsabile esteri del partito, hai potuto dimostrarlo molto di più vista la tua esposizione.
    Ma se il PRC si fosse schierato in questa guerra mi pare ovvio che lo avrebbe fatto al fianco delle FARC. Sempre meglio le Farc di Gasparri, Matteoli, Tremaglia e Cossiga. Sempre meglio guerriglieri delle Farc di Uribe, Bush, Fox, Pinochet, Shakashvily e tutti quelli cui Papi e presidenti del consiglio italiani convinti capitalisti assertori del liberismo hanno stretto le mani e scambiato sorrisi. Dov’erano questi giornalisti quando i loro padroni facevano affari con questi grandi (e piccoli) “difensori dei diritti umani”?
    Capisco che l’ultimo periodo di questo mio intervento potrebbe sembrare una provocazione, ma vi assicuro che non lo è.
    Perchè (e mi scuso per il mio plebeismo)signori giornalisti, opinionisti, commentatori, tuttologi, che ci date lezioni ogni giorno dalla radio, dai vostri monumentali giornali, dalle vostre tv a proprietà unica, per insegnare a noi belve comuniste cosa siano i diritti umani e la libertà ci avete rotto le palle!

  28. fabio marcelli Says:

    caro ramon, voglio esprimere pubblicamente a te e a marco la mia solidarieta’ e quella dei giuristi democratici di fronte a questa assolutamente infondata e pretestuosa campagna giornalistica. Avendo frequentato in alcune occasioni la colombia negli ultimi tempi posso confermare l’esattezza delle tue considerazioni e l’estrema necessita’ di una forte ripresa dell’iniziativa per la pace e i diritti umani in quel paese martoriato, fabio marcelli

  29. Ramon Yturia Says:

    caro mantovani,
    perche’ non viene in Colombia a vedere con i suoi occhi quello che le sua amate FARC fanno?
    Como citadino Colombiano in Italia sto valutando di denunciare lei e el suo partito politico per fianchegiamento (o come si dice).
    La sua disonesta’ e’ incredibile.

  30. Io concordo su tutto quello che dite e soprattutto credo nella buona fede di Ramon e compagni nel promuovere un processo di pace e non fiancheggiare terroristi.
    C’è però un cosa che mi domando e sui credo di dissentire: Come si fa, oggi, nel 2008 a ritenere le Farc un movimento di sinistra? Come si fa a credere che sia possibile un percorso di pacificazione ?
    Diciamola in parole povere: cosa ne fanno di 15.000 uomini che vivono di questo? Cosa ne fanno delle piantagioni di coca, delle raffinerie, del traffico internazionale, dei rapporti con la nostra ndrangheta?
    Queste sono le domande che mi pongo e soprattutto cosa ha a che fare tutto questo con i problemi sociali del paese?
    Credo che solo affrontando questa realtà e prendendone atto si possa poi avere una visione netta di quello che succede in Colombia. In modo diverso non si fa altro che aiutare Uribe.

  31. Vista l’idea di terrorismo che hanno questi signori, sono sempre stato fiero di essere un terrorista.
    Andrea

  32. In Colombia tutti fanno di tutto, prendendo buon esempio dal Governo. Ovvio che bisogna aiutare la crescita di una sinistra politica democratica che operi nella legalità e non nella clandestinità. Solo così si possono superare le, ormai, anacronistiche guerriglie di sinistra, FARC e l’ELN. Lavorare in prospettiva di reintegrare i gruppi armati nella società civile. Questa è l’ unica strada per far uscire la Colombia da uno stato di permanente guerra civile. Non ce ne sono altre, visto che la Colombia non è un paese “normale”. Per questo la Betancourt ha rilasciato quella bella dichiarazione.
    In riguardo alle denunce, io ho firmato l’appello di fine marzo
    Llamado urgente en defensa de las asociaciones para los DDHH en Colombia per i motivi che tutti sappiamo. In riguardo invece a Rifondazione e alla denuncia di finacheggiamento, non saprei… a me non risulta che nè il Partito nè Ramon, alla morte di Marulanda, abbiano proposto qualche petizione per poter aprire un processo di beatificazione e portarlo all’onore degli altari. Eppure sono passati più di tre mesi…

  33. Caro Compagno Ramon
    sono il compagno Andrea Pavone di Riposto che appoggia in pieno la tua posizione. Del resto sappiamo bene cosa succede là e tu stesso lo hai spiegato nella nostra festa in modo esemplare. Colgo l’occasione per salutarti ed invitarti a visitare il mio blog (visto che il sito lo conosci già). Vorrei inoltre ringraziarti, a nome personale e del circolo, per il prezioso intervento che hai fatto alla nostra festa. Come dici tu, dobbiamo organizzare una serata a tema più in là nel tempo, visto il successo di venerdì e l’attenzione che tutti riponevano nella conferenza. Sappiamo che possiamo contare sulla tua disponibilità. Con coraggio proseguiamo, noi siamo con te. HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!!!

  34. rageagainsttheworld Says:

    @ramon yturia una mia amica colombiana, che lavora in una ong per i dirittu umani mi ha raccontato che cosa fa il governo e i paramilitari filogovernativi ad esempio hanno assassinato dei suoi amici colpevoli di avere manifestato contro il neoliberismo

  35. lucaocchionero Says:

    Yturia, nel caso tu sia vero, perchè non denunci anche me? Buffone!!

  36. Luca e rage….. Ci fate capire anche a noi il motivo della querelle?

  37. sbaglio o è stata una tempesta in un bicchier d’acqua??
    via Ramon, per favore scrivi un altro post ..
    e non dare spago a questi cialtroni, che chissà che altro s’inventerebbero per gettare discredito su Rifondazione
    un saluto!

  38. rageagainsttheworld Says:

    @romina certo , te lo spiego subito c’è un messaggio di un certo “Ramòn Yturia” scritto alle 7.54 del 4/9 che ci accusa di “fiancheggiamento”

  39. incazzato Says:

    ben ritrovati tutti!
    sarò drastico!allora non avete capito un cazzo!
    un pezzo si indice la manifestazione il 14,un altro il 27!
    bravi tutti!
    mi sembra scontato che,per quanto possa valere a questo punto,che IO non ci sarò a nessuna delle due manifestazioni, e che nel circolo(180 iscritti)nessuno muoverà una chiappa.
    e doveva essere il congresso che avrebbe restituito la parola agli iscritti!
    annamo bene!!

  40. Car* tutt*,
    ovviamente prima di tutto ben tornat*.

    Caro incazzato,
    come si suol dire siamo un po’ “off-topic” ma vorrei risponderti che ti/vi state sbagliando.
    La manif del 14 è ufficiale di tutto il partito (ho letto una dichiarazione sui giornali di Franco Giordano che diceva – se non erro – che avrebbe partecipato anche lui).
    Quella del 27 è l’asbl nazionale di costituzione della corrente di Vendola & C..
    Sono due cose diverse e spero quindi che tu ed il tuo circolo partecipiate a quella del partito e chi vuole andare a quelòla del 27 ci andrà individualmente.
    Per il 14 come federazione di Bologna, stiamo organizzando un pulmann.
    Io, ovviamente, non andrò a quella del 27.
    Saluti e libertà.
    Ale B.

  41. Sarebbe opportuno appena dopo il 12, che la segreteria organizzasse la festa di Partito. Di tutto il Parito. Credo il paese non abbia bisogno di assistere a festini privati di un partito già ridotto ad ectoplasma. Queste sono questioni interne e nodi che al pettine si scioglieranno a tempo. Adesso è importante lanciare un messaggio al Paese. personalemte se Giordano ci viene o no poco mi importa (ma è una considerazione del tutto personale. prendetela come tale). A me importa che la nuova segreteria sia VISIBILE. Le feste democratiche con lo sventolio delle bandiere bianoc-verdi sono deprimenti(a detta anche dei piddini) Se non lo sapete, vi aggiorno che in brianza il Pd fa iniziative proponendo cene dal titolo: “Non mi faccio la tessera del Pd nemmeno se me lo chiedi con gentilezza” … questo per gli sfiduciati di sinistra, che ormai sono molti. i sondaggi dicono che il pd scende vertiginosamente, sale il berlusca e (grazie a dio) noi.
    Ora: la piantiamo di crogiolarci all’interno? Con tutte le menate delle correnti, che il paese non se ne può fregare di meno? Vogliamo darci da fare per far vedere che non siamo morti? che siamo ancora vivi e le bandiere rosse non sono un nostalgico ricordo anche se non siamo in parlamento?
    Chi ci viene viene. Non sono importanti i personaggi per la gente, lo volete capire o no? non si preoccupa il mio salumiere se giordano c’è o non c’è, si preoccupa di non vedere più nessun “segno” di sinistra in giro.
    e cerchiamo di fare una cordata tra di noi, per prepararci ad un eventuale colpo di mano, che non avverrà adesso perchè sarebbe controproducente perchè non scalfirebbe la base di rifondazione. avverrà quando possono annientarla e traghettare con sicurezza i voti nella costituente. e adesso basta. cerchiamio di tirare dentro più gente possibile entusiasmendola e coinvolgendola in tutti i modi possibili. è l’unico modo per preservarci e proteggere rifondazione. spero di essermi spiegata. non so se ci sono errori ma non ho tempo di rileggere . ciao a tutti

  42. grazie ancora per la solidarietà. e grazie anche per i commenti critici. ovviamente non mi curo degli insulti rivolti a me, che comunque pubblico, come sempre.
    vorrei solo chiarire una cosa. soprattutto perchè questa volta sono in disaccordo con Maria, anche se capisco perfettamente le sue intenzioni.
    da molti anni, in colombia, la proposta politica principale della guerriglia, sia FARC sia ELN, è il processo di pace. in particolare durante il processo di pace che pur c’è stato dal 99 al 2002, le FARC proponevano al tavolo del negoziato che si aprisse un processo costituente e che si costruisse uno stato dotato di una costituzione democratica e in grado di garantire il rispetto della democrazia. Marco Consolo ed io, come altri dirigenti del PRC, abbiamo avuto un ruolo sui contenuti delle proposte delle FARC. Non che fossimo gli unici (le farc aprirono una consultazione di massa e ricevettero nei territori smilitarizzati centinaia di organizzazioni della società civile e migliaia di persone che parlarono in forum aperti alla stampa). Ma posso dire che, per esempio, fummo noi a suggerire alle FARC di sposare la nostra posizione antiproibizionista, così come fu per noi lusinghiero che le FARC avessero studiato con attenzione la costituzione della repubblica italiana come possibile modello da proporre nella trattativa con il governo. Una delle precondizioni per avviare una vera trattativa di pace fu la dichiarazione del presidente Pastrana secondo la quale le FARC e l’ELN erano organizzazioni politico-militari e i paramilitari narcotrafficanti e terroristi. Le FARC proposero nella trattativa l’eliminazione delle piantagioni di coca (che comunque negavano fossero loro) attraverso la sostituzione delle coltivazioni con prodotti ai quali, però, la comunità internazionale e il governo colombiano avrebbero dovuto garantire un mercato che permettesse ai contadini di vivere e di non morire di fame. Così come proposero di non trattare il problema del consumo di cocaina anche nei paesi ricchi con la logica della repressione. chiesero che si svolgesse una conferenza internazionale convocata dal tavolo del negoziato per dar corso a questi possibili accordi. non male per un gruppo narcotrafficante no? il governo colombiano di pastrana cambiò il caponegoziatore, interruppe le trattative con un pretesto attribuendo alle FARC un efferato omicidio e in seguito si scusò ufficialmente scagionando le FARC. ma non in tempo, guarda caso, affinchè si potesse tenere la conferenza internazionale con successo.
    potrei continuare.
    insomma, le FARC hanno sempre pensato che non ci fosse alternativa ad un vero processo di pace. ma non hanno mai pensato di firmare un finto processo di pace visto che tutti, dico tutti, i tentativi di pace precedenti si sono risolti con lo sterminio di quelli che avevano deposto le armi e visto che nel paese l’eccidio di sindacalisti e oppositori è sempre continuato con la complicità provata, e a volte rivendicata ufficialmente, dello stato.
    oggi i paramilitari sono stati trattati da movimento politico e sebbene migliaia (il governo dice trentamila) abbiano deposto le armi gli assassinii di oppositori politici, di contadini che non accettano di farsi espropriare le terre da loro, di sindacalisti ecc continuano.
    ciò che sembra logico e normale, firmare la pace e tornare nella legalità, in colombia è impossibile in queste condizioni.
    la guerra, con tutta la sua disumanità, continua da 40 anni. ma stati uniti e uribe hanno interesse a che continui. per destabilizzare tutta l’area, come dimostra l’uccisione di reyes e le conseguenze sui rapporti fra i paesi dell’area con la colombia, e per perpetuare un’economia inquinata dal commercio della coca. alla pace non c’è alternativa. ma deve essere vera pace. nessuno vincerà la guerra militarmente. il governo può anche tentare di decapitare la guerriglia. se riuscisse avrebbe 20 o 30 FARC locali che potrebbero anche degenerare. e la guerra si complicherebbe. togliere le FARC dalla lista dei terroristi dell’Unione Europea (non esiste una lista dei terroristi dell’ONU) come condizione, magari contestuale, per la ripresa di negoziati di pace è la cosa più democratica ed antiterroristica che si possa fare. ed è anche la cosa più di sinistra.
    sule questioni del partito ci sarà tempo per parlare al più presto. ma mi piacerebbe che, una volta tanto, una questione internazionale come quella colombiana non si trattasse solo superficialmente e per motivi di politica interna.
    un abbraccio
    ramon

  43. un compagno di Roma Says:

    Scusate per l’off-topic:
    Incazzato sbagli perché fin dall’inizio quella del 14 è stata presentata come iniziativa del partito. Ma, allo stesso tempo, il tuo misunderstanding è incolpevole. La notizia che quella del 14 fosse una iniziativa di area è frutto di un errore del Manifesto, giornale che – a esser pacati – in questo periodo sta giocando al nostro partito non pochi scherzi.
    Per il resto e relativamente a quanto detto da Maria, mi piace constatare come la risposta dei militanti alla nuova fase del partito sia stata ed è qui a Roma superiore a ogni aspettativa: alla riunione di organizzazione della festa cittadina ha preso parte una quantità elevatissima di iscritti. A detta di tutti, erano moltissimi anni che non capitava una cosa del genere.

  44. Ramon, hai fatto bene a puntualizzare sul mio commento perchè è stato troppo ermetico e quindi facile da essere frainteso, anche se hai capito le mie intenzioni. Ho risposto brevemente a quell’intervento di chi si chiedeva se ancora oggi le FARC posso essere definite movimento di sinistra. Non è facile far comprendere a chi non conosce la storia e la realtà colombiana che la Colombia non è un paese democratico in lotta con un problema di terrorismo interno. Tutt’altro. Siamo davanti ad un Governo per il quale trattare significa essere sconfitti. Certo i metodi della guerriglia sono da condannare (intendevo questo per metodi anacronistici, riguardavano l’estetica militaristica. basti leggere il comunicato alla morte di marulanda per capire anche a livello comunicativo che vivono una domensione clandestina e chiusa e per noi europei anacronistica), ma dicevo, i metodi sono sbagliati ma sono gli unici, vista la violenza istituzionale. La Colombia è un paese in cui muoiono più sindacalisti e giornalisti che in ogni parte del mondo e dove la presenza militare degli Stati Uniti è pari a dieci volte quella di ogni altro paese latinoamericano. Del resto nascono continuamente movimenti di massa antigovernativi come il Movimento boivariano per la nuova colombia, il Partito Comunista clandestino, tutti diversi nel loro modo di agire e nel grado di coscienza e strutturazione dei loro attivisti e militaristi, ma fatto è che le lotte sociali si sono moltiplicate, ciò significa che le FARC non sono paragonabili alle Br nostrane, tanto per intenderci.
    In Colombia chiunque mette in discussione i privilegi delle oligarchie muovendosi alla luce del sole in un ambito legale viene perseguitato, arrestato, fatto sparire o ammazzato.
    Quindi? Che si fa?
    Si dovrebbe fare quello che dici tu a conclusione del tuo commento. Non ci sono altre vie per ritentare un processo di pace.
    Comunque consiglio di consultare questo sito, perchè tutto quello che ha detto ramon potete trovarlo qui, tutta la documentazione delle proposte delle FARC, compresa la proposta della conferenza internazionale

    ciao

    http://www.mondofariano.org/

  45. incazzato Says:

    scusate tutti!
    ho capito cosa vuol dire off topic, e vi chiedo ancora scusa se ho “tracimato” dal senso del post.compagno di roma non ho capito cosa è il misurestanding,ma nonostante ciò,armato di pane e mortadella,il 14 ci sarò..però checazzo co stò caldo?
    un grazie a ramon per ospitare tutte le mie intemperanze

  46. lucaocchionero Says:

    Sottoscrivo gli ultimi due interventi di Ramon e di Maria che considero molto importanti poichè ci danno un quadro molto chiaro di cosa sia la Colombia oggi da un punto di vista politico, sociale, militare e paramilitare. Voglio aggiungere anche altro: sembrerebbe che in Colombia qualsiasi cittadino onesto dovrebbe ribellarsi al potere di Uribe e degli Stati Uniti invece così non è. C’è una fortissima propaganda anticomunista ed anti Farc diffusa dai media nazionali, dalle organizzazioni cattoliche della “rete” dell’Opus Dei(presente nelle scuole, università, nel contado), dalla Chiesa Istituzionale, dall’esercito, e dagli alleati statunitensi. Esattamente come in Perù dove per anni i contadini analfabeti si sono bevuti le chiacchere del governo e dell’esercito di Fujimori(correggetemi se sbaglio anche nella ricostruzione storica) secondo le quali Sendero Luminoso li avrebbe uccisi, tolto loro i figli ed il pane; ed esattamente come nello stato del El Salvador dove ai contadini venivano raccontate le medesime stronzate sui guerriglieri del Frente Farabundo Martì(prima del processo di pace); anche in Colombia va avanti questo tipo di propaganda volto ad isolare le classi popolari ed i ceti più acculturati dalla guerriglia marxista. A ciò si devono aggiungere le migliaia di uccisioni di sindacalisti e contadini già ricordate da chi mi ha preceduto. Questo per dire che la Colombia è un paese sotto dittatura, che le “elezioni” come formalità della democrazia non fanno la democrazia nè in quel paese nè in nessun altro, che non esiste un governo legittimo e “buono” che si oppone ai guerriglieri illegittimi e “cattivi”. Se è legittimo il governo di classe, capitalista ed assassino di Uribe; sono legittimi e legittimati alla guerriglia anche coloro che si oppongono portando gli interessi di una classe diversa.

  47. @ Ale B.
    grazie per il tuo chiarimento ad “Incazzato” e non solo a lui. 🙂

    @ Maria Rubini 15:26
    grazie anche a te! concordo assolutamente sull’urgenza di lanciare un messaggio CHIARO al paese, e tenerci per ora le nostre divisioni che, come dici, forse col tempo si acuiranno o forse si smorzeranno (se non siamo del tutto masochisti)..

    Caro Ramon,
    fai bene a chiarire ulteriormente sulla questione Farc, ma credo questo vada più ad uso dei giornalisti malevoli e delle forze politiche avversarie che aspettano il PRC al varco, e sicuramente vengono a sbirciare sui blog a destra e a manca (più a manca..).

    La gente, la famosa gente, a cominciare forse da tanti compagni di base un po’ perplessi, ha bisogno di parole e di fatti sui problemi concreti, sulle grosse questioni italiane economiche e sociali in gioco ecc. ec.

    Magari presto anche un’iniziativa per la pace e per l’internazionalismo, certo! e un appoggio ad es. ai vicentini in lotta contro la base militare, di cui parla “persino” Grillo (anche se in un’ottica di auto-organizzazione dei cittadini, visto che appunto le forze politiche di opposizione appaiono un po’ annebbiate..)
    un saluto

  48. un compagno di Roma Says:

    per parafrasare il titolo di un libro di Stiglitz siamo linguisticamente globalizzati e scontenti, quindi mi becco volentieri la reprimenda di Incazzato…

  49. Paola tutto quello che dici è vero.
    Tuttavia i primi ad avere bisogno di chiarimenti conoscenza e formazione siamo noi. Ramon non ha chiarito per i giornalisti, ha chiarito per noi.
    Questo non significa isolarci dal mondo e dai problemi del Paese, significa semplicemente cercare di sfruttare questo luogo virtuale per la formazione, e non solo per le intemperanze di incazzato (che vanno benissimo, eh 🙂
    per le questioni organizzative del partito c’è il sito ufficiale, oltre che Grillo.
    Se ci sono militanti che si chiedono come sia possibile appoggiare le Farc, o se le farc sono davvero un movimento di sinistra ecc, vuol dire che rifondazione non ha bisogno dei giornalisti e delle forze politiche avversarie per essere affondata, ce la fa benissimo da sola.
    Non saremo credibili e non ci presenteremo come “persone perbene”, come dice bene ramon, se non ci formiamo. L’unica arma è la conoscenza. Certo porta fatica. Molta fatica. Ma per riacquistare credibilità e stima non sarà facile. non basta dare dei “fascisti” a destra e manca.
    Bisogna saper reggere il confronto, il contraddittorio e argomentare.
    O dobbiamo fare i pecoroni che aspettano le direttive del partito (sennò non sanno che pesci pigliare)???? quelli che aspettano le parole d’ordine e le riportano pari pari senza capirne il senso? poi uno ti chiede spiegazioni e tu gli dici quello che ti ha detto il comunicato del partito. poi te lo richiedono ancora, e tu gli dici le stesse cose con le stesse identiche parole. poi ti rifanno la domanda diversamente ma tu lo stesso, sempre la stesse cose con le stesse parole. finchè uno non si stanca e ti manda a quel paese.

  50. Ciao Ramon, ancora una volta qui a testimoniarti la mia solidarietà, come già in passato quando fu per Gian Antonio Stella, come fu i primi di agosto di quest’anno, come ora, di nuovo:
    http://www.annalisamelandri.it/dblog/articolo.asp?articolo=633
    Cari saluti
    A.M.

  51. Contra el terrorismo mediatico, la solidaridad mediatica….

  52. Tonino Cafeo Says:

    caro Ramon, anche se nella fase congressuale non mi sei piaciuto affatto, questa sporca e/o ridicola vicenda dei dossier colombiani mi spinge a scrivere sul tuo blog per far arrivare a te, a Marco ed a tutte le compagne ed i compagni del dipartimento esteri la mia piena ed incondizionata solidarietà.
    Abbiamo discusso tanto, specie con Marco, della cultura politica delle Farc e delle loro scelte strategiche e operative, non sempre- a mio parere- limpide e condivisibili, tuttavia mai e poi mai si può accettare di confondere un movimento guerrigliero che si batte contro un regime militarista e paramafioso come quello di Uribe con una volgare banda di terroristi. Specialmente in un tempo come questo, in cui con troppa leggerezza si tende ad attribuire la patente di terrorista a qualunque posizione di dissenso appena un pò marcata.
    I congressi passano-caro Ramon- i bravi compagni e le belle battaglie invece restano per l’oggi e per il domani. Teniamo duro: ha da passà a nuttata.

  53. Abbraccio e ringrazio Annalisa. Era importante. Molto importante.
    Annalisa è una fonte di preziosissime informazioni in riguardo alla Colombia e all’ America Latina. Più volte qui è capitato che citassi l’appello di marzo scorso in difesa delle associazioni dei diritti umani in Colombia. Annalisa è stata una co-promotrice. Tra i primi firmatari, come già ho detto altre volte, c’è anche Ramon (della serie nonsologrillo… anche se c’è anche lui 🙂 Ve lo mando, tanto per avere un’idea ancor più chiara di cosa succede laggiù.

    buon fine settimana a tutti

    http://www.annalisamelandri.it/dblog/articolo.asp?articolo=491

  54. presidio terzo lotto Says:

    presidio terzo lotto Dice:

    3 Settembre, 2008 a 20:26
    Che fa Vendola?
    Vuole discutere con Calderoli di federalismo?
    Perchè allora non ci spiega il motivo per cui ha autorizzato il terzo lotto per la discarica Torre Caprarica? La gente sappia che questa è una discarica di rifiuti speciali ed industriali autorizzata dalla Regione Puglia e da gente con in tasca la tessera del PRC: Antonicelli docet!
    Per autorizzare la discarica hanno tralasciato importantissime questioni: la vocazione agricola del territorio, una comunità per disabili nelle vicinanze, il passaggio della conduttura dell’acquedotto sotto uno dei lotti della discarica! Avete firmato tempo fa senza dirci niente. Sono contento che Vendola abbia perso il congresso, almeno questo! Ultima cosa: ho saputo che alcuni iscritti di rifondazione che fanno parte del comitato per la discarica hanno votato Vendola pur sapendo che la concessione per la discarica sarebbe stata concessa. Mi pare che sia un tradimento: spero che si vergognino e se ne vadano da soli. Spero vivamente di non vedere più la loro faccia alle assemblee. Avete la faccia del terzo lotto, traditori della lotta!

  55. Walter Veltroni a Firenze: “Rifondazione ci ha tradito. Mentre era al governo con noi flirtava con le FARC”

  56. grazie Maria per la amichevole.. bacchettata
    lo so, sono un po’ intemperante, vorrei tutto e subito
    e questo il più delle volte è impossibile 🙂
    buona domenica a te e tutt@

  57. P.S.
    rif. Garibalduy
    mi sa che le spiegazioni andrebbero date anche a Veltroni oltre che ai compagni..
    io devo ancora capire (evidentemente averlo avuto sindaco non mi è servito a questo) se crede davvero nelle cose che dice ora ..
    non dovrei, ma mi dispiace sinceramente..

  58. Gabriele Says:

    Caro presidio del terzo lotto,

    ma ti vedi come sei settario?…la giunta della puglia come tu sai bene è gudata da una giunta di centro – sinistra e non da un monocolore di rifondazione è ovvio che quando si è in coalizione bisogna arrivare a dei compromessi. L’unica strada che si ha per incidere di più è quella di crescere numericamente per far valere di più il nostro peso. Non ti vergogni a dire che aupichi la scissione? ti stai rendendo conto che il Prc è diventato un partito totalmente inifluente che fa notizia sui giornali solo per la questione delle farc?…ti sei reso conto che sono almeno 2 mesi che sui quotidiani quando si parla delle più svariate questioni il punto di vista del Prc nn viene neanche preso in considerazione? Questo proprio perchè la linea politica uscita dal congresso nn ha un indirizzo ben preciso. Sinceramente si vede davvero poco di costruttivo. La mia impressione è che se i vendoliani decidono di nn entrare in nessun organo direttivo il partito nel giro di qualche mese si sbricioli tutto. Come pensate di affrontare l’importantissimo appuntamento delle europee? Con l’indizione di qualche manifestazione, e qualche appoggio sporadico a qualche mini protesta dei movimenti?…nn vi rendete conto che i tempi sono cambiati e che certo parole nn hanno più l’appeal che potevano avere soltanto 7 anni fa?

    E con tutte queste cose che nn vanno tu hai il coraggio di parlare di traditori della lotta? Ma fammi il piacere. Se c’è uno sforzo da compiere è quello di creare i presupposti per una sinistra che in italia sia in grado di essere presente socialmente ma anche di contare numericamente perchè si sa senza i numeri nn si va da nessuna parte. Senza i numeri certo si ha il piacere di parlare in libertà, lo fa anche Ferrando. Si può parlare di lotta di classe; di imperialismo; di nemici complottisti; dei servi dell’impero di confindustria e chi più ne ha più ne metta. Ma come detto queste sono parole in libertà prive di efficacia, adatte ad un libro di storia per raccontare la rivoluzione bolscevica ma non spendibili nell’attuale panorama politico.

    Non ti rendi conto anche a stare per strada che oggi farci votare è diventato davvero difficile. Anzi anche io che sono un non iscritto e ho sempre votato per rifondazione, devo decidere se farlo ancora, o calarmi come altri nel limbo dell’astensione. Perchè cari compagni per voi è troppo facile far passare ogni dissidente come un elettore di sd, ma come sapete così non è. Il pd è la cosa che sento più lontano da me, ma anche questa rifondazione sento che mi appertiene sempre meno.

    Firmata da un nostalgico di Fausto Bertinotti (come segretario intendo), che nel bene e nel male, anche con i suoi errori, finché è stato alla guida del Prc ne ha garantito la vita e la vitalità (merito che per esempio nn mi sento di attribuire a nessun altro anche dei bertinottiani, perchè per esempio i limiti di Giordano erano evidenti).

  59. Pasquino Says:

    Fausto Bertinotti e il PRC:

    1994 PRC 6% camera 6 % senato Segretario Bertinotti appena eletto

    2008 Sinistra Arcobaleno 3.2% Candidato premier Bertinotti

    Una sopravvivenza mortale.

    A meno che non si voglia intendere la sopravvivenza di Bertinotti Fausto.

    Giordano per molti Vendolini è diventato come Lev Trockj durante le purghe staliniane,praticamente in 2 anni ha commesso ogni sorta di nefandezza ed ha distrutto rifondazione.
    Ma non si doveva uscire dal novecento?

  60. Cari compagni,
    vedo nella risposta di gabriele finalmente sano realismo e serietà.Un discorso sensato,Bertinotti che piaccia o no ha tenuto in piedi il partito per 12 anni, pur commettendo alcuni errori.A volte ho letto discussioni su questo blog che non avevano nessun contatto col mondo reale, forse è il momento di essere seri e realisti.Attaccare le giunte di sinistra sempre e comunque non è il modo per guadagnarsi la fiducia della gente.C’è qualcuno che pensa sia meglio fare i duri e puri senza compromessi ?Nessuno ci voterà più,la gente oggi vota chi può vincere le elezioni, sono finiti gli anni dei voti di testimonianza.Pensiamo forse di raggiungere più risultati senza rappresentanza istituzionale o stando all’ opposizione con un consigliere?Per 15 anni il Prc ha vissuto di rendita,grazie a quello che è stato ed ha rappresentato il comunismo italiano.Ora che la festa è finita si pensa di recuparare consensi estremizzando le noste posizioni politiche?Sarebbe un grosso errore,i consensi li abbiamo persi perchè ci siamo allontanati sempre più dalla realtà.Un partito deve sapersi assumere le responsabilità di governo quando è chiamato a governare.Le alleanze vanno discusse volta per volta senza pregiudiziali, ma non si può rifiutare a priori l’alleanza col PD, perchè in linea di massima se siamo alleati del PD è possibile raccogliere più consensi, mentre la competizione col PD ci porta a raccogliere molti meno voti.Il discorso è semplice, la gente vota chi può vincere e chi è in grado di governare.Dobbiamo dare l’immagine di un partito responsabile in grado di dare risposte al popolo, non del partito delle discussioni infinite fini a se stesse.Lavoriamo tutti assieme per rilanciare il PRC.

  61. Gabriele Says:

    Caro Pasquino,

    Solo per precisare: Politiche 2006, Bertinotti segretario, Prc al 7,4%.

    Ferrero nn arriva al 7,4% neanche se Lenin scende giù dal cielo a chiudergli la campagna elettorale.

  62. un compagno di Roma Says:

    Premesso che una discussione con chi nutre seri dubbi sulla nuova linea del partito è di grande importanza ed estremamente salutare non si può non osservare come nel discorso di Gabriele siano integralmente presenti i presupposti tipici dell’opinione politica dominante. Quei presupposti che ci hanno distrutto:
    – “ti stai rendendo conto che il Prc è diventato un partito totalmente ininfluente che fa notizia sui giornali solo per la questione delle farc?…”: il Prc è diventato un partito ininfluente negli ultimi tre-quattro mesi oppure lo è da quando, in virtù di alcune scelte dissennate del passato gruppo dirigente, si è deciso che si era in grado di strappare un compromesso onorevole e pagante con i partiti che rappresentano, dalla postazione del centro-sinistra, gli interessi della borghesia italiana e internazionale? Non è stata la nostra catastrofica presenza nel governo Prodi ad aver dimostrato che se non si può contare su rapporti di forza favorevoli nella società e non nel vuoto cielo della politica la cabina di regia delle gravi e serie decisioni di governo viene occupata da altri?
    – “Questo proprio perchè la linea politica uscita dal congresso non ha un indirizzo ben preciso”: nessuno finora aveva avanzato un critica di questa natura alla nuova linea del partito. Mi pare che il nostro problema oggi sia un altro: la linea c’è, ma non è affatto sicuro che saremo in grado di costruire le condizioni sociali e politiche entro la quale farla vivere. Il fondamento di una nuova linea politica può essere giusto, ma possono mancare le condizioni per far avanzare questa linea stessa.
    – “La mia impressione è che se i vendoliani decidono di nn entrare in nessun organo direttivo il partito nel giro di qualche mese si sbricioli tutto.”. Assunto che sarebbe meglio per tutti se partecipassero alla gestione del partito, in che modo e perché dovrebbe accadere questo sbriciolamento? Nel mio piccolo più che un partito sbriciolantesi vedo un partito finalmente ravvivantesi (ne parlavo l’altro giorno a proposito della organizzazione della nostra festa cittadina).
    – “Con l’indizione di qualche manifestazione, e qualche appoggio sporadico a qualche mini protesta dei movimenti?…nn vi rendete conto che i tempi sono cambiati e che certo parole nn hanno più l’appeal che potevano avere soltanto 7 anni fa”. Questo è il cuore dell’argomentazione: il motore della storia nel capitalismo non è più il conflitto sociale, la contestazione pratica dell’ordiinamento capitalistico in tutte le sue articolazioni, ma propaganda su nuove parole d’ordine, appeal, compiacenza del potere nei nostri confronti etc.. In breve, nuovismo parolaio.
    – “perchè si sa senza i numeri non si va da nessuna parte.”: mettiamo da parte pure la torsione puramente “quantitativa” che Gabriele fa compiere al concetto della “lotta di classe”: ma questa non è precisamente la critica che per anni, dico per anni, noi abbiamo mosso alle scelte della ultima fase della segreteria Bertinotti? Dicevamo: guarda, caro segretario, al governo ci macelleranno, perché per realizzare quello che vogliamo non abbiamo le forze necessarie, la necessaria massa critica.
    – “parole in libertà prive di efficacia, adatte ad un libro di storia per raccontare la rivoluzione bolscevica ma non spendibili nell’attuale panorama politico.”. Si postula qui una diversità d’essenza – ripeto, d’essenza – fra il quadro in cui sono maturati quei rivolgimenti e la “attualità”. Ma quale sarebbe il principio di differenziazione fra la nostra “attualità” e tutto ciò che il movimento operaio ha prodotto nella sua storia?
    Io penso che bisognerebbe prendere un atto che una idea di partito e di azione politica è fallita e che ora vi è un altra proposta. Saranno i prossimi eventi a verificare se questa nuova proposta ha campo oppure no.

  63. Gabriele Says:

    Caro “un compagno di roma”,

    apprezzo molto il fatto che hai letto con molta oculatezza (anche criticando certo) ciò che avevo scritto. Purtroppo per motivi di tempo non posso adesso soffermarmi su ogni questione da te correttamente argomentata.

    Però su un punto mi preme precisare: troppo spesso cari compagni della mozione 1 vi dimenticate che obiettivamente la recente storia di rifondazione ha sperimentato 2 fasi: la prima che va dal 98 fino al 2004 (data convenzionale perchè alle europee, anche candidand0 D’erme, Bertinotti si era dichiarato disponibile ad un eventuale accordo di Governo) in cui il partito era contraddistinto da una intransigente opposizione che lo vedeva correre da solo nelle più svariate competizioni elettorali (regionali 2000, politiche 2001 etc…). Ed una seconda fase che vede rifondazione disponibile ad eventuali, ripeto eventuali accordi di governo ai più svariati livelli.

    Premetto che io mi sono trovato d’accordo sia con le scelte fatte nel nella prima che nella seconda fase (ad ogni periodo le sue scelte). Ma la questione più importante e che a volte mi sembra che tendiate a sottovalutare il fatto che rifondazione della fase intransigente non cresceva. Lo ha ricordato anche Rossanda in un recente articolo. Dunque con quale coraggio si può dire che le condizioni per andare al governo non erano mature?… quando lo sarebbero state, se ripeto la realta, e non le ipotesi hanno dimostrato che rifondazione con quella linea politica sopravviveva (secondo me ache grazie al carisma di Bertinotti, che onestamente Ferrero si sogna) ma non cresceva? (unica eccezione per il 6.1 delle europee, che però ripeto aveva già in sè l’ipotesi si una eventuale partecipazione al governo) Forse lo sarebbero state nel 2050?
    Ragazzi è bello sognare ma spesso occorre anche essere realisti.

    Che rifondazione al governo abbia fallito è chiaro, ma con la forte aspettativa di cambiamento che si era creata nel paese credete davvero che sarebbe stato possibile fare un discorso del tipo: “no noi siamo i puri e con questi nn ci alleiamo”, risonsegnando il paese a berlusconi?…Rifondazione adesso è ai minimi storici, ma dopo una scelta del genere sarebbe definitivamente morta, perchè questa volta neanche il carisma di bertinotti(ricordatelo sempre, fondamentale nel 98) l’avrebbe salvata.
    Poi è anche palese che se la vittoria dell’unione fosse stata pù ampia rifondazione avrebbe inciso di più, ponendo in essere quella forza di ricatto di partito tanto cara alla Lega (e che funziona). Purtroppo i numeri hanno fatto sì che a prevalere furono i ricatti personali e non di partito.

    Un’ultima cosa, tu dici:
    “Io penso che bisognerebbe prendere un atto che una idea di partito e di azione politica è fallita e che ora vi è un altra proposta. Saranno i prossimi eventi a verificare se questa nuova proposta ha campo oppure no.”

    Anche su questo nn sono d’accordo perchè qui non si parla di nuova proposta ma di Vecchia proposta. Mi spieghi che novità c’è in una proposta politica che rifondazione ha già ampiamente praticato ?(come ti ho scritto su dal 98 ad almeno il 2002) …anzi benchè ne dicano in quel periodo eravamo molto più a sinistra di adesso, visto che Ferrero sembra intenzionato a rimanere nella provincia di milano. E adesso xò in più abbiamo in dirigenza gente rispettabile ma ortodossa come pegolo e giannini.

    Anzi quella proposta nel 2001 aveva un senso, vista la vitalità dei movimenti. Adesso che essi sono morti, ripeto morti, non si sa bene su chi vorremmo fare presa quando ce ne spuntiamo con certe parole d’ordine.

    Poi certo una cosa all’attuale dirigenza difficilmente la perdonerò. L’aver forzato la mano durante il congresso per accaparrarsi la segreteria. Grassi l’aveva detto:”la scelta giusta è linea di compromesso e segreteria a vendola” in questo modo secondo me rifondazione si sarebbe difesa, me nelle condizioni in cui si trova adesso la vedo davvero male, e non sono davvero contento.

  64. Gabriele Says:

    un’ultima cosa per il caso farc: indipendente dal caso di Ramon, che mi pare un falso caso, mi sento dire che qualsiasi movimento guerrigliero anche di liberazione nazionela che usa il rapimento di persone terze per scopi poilitici mi fa RIBREZZZO. Non semplicemente sbagliano come troppo spesso si dice. Non esiste nessuna giustificazione al mondo che possa far sì che una persona innocente venga rapita. Quindi la conclusione è la segunte: Le Farc mi fanno RIBREZZO.

  65. incazzato Says:

    diciamo che durante le ferie ho praticato su di me una sana pratica,l’autocoscienza,ho talmente spinto fino al punto da chiedermi,con tutta l’onestà di cui sono capace se fossi davvero comunista! credetemi è un esercizio duro,a volte mi ha fatto male,ebbene la risposta è si! eppure è strano,sono emotivamente non marxista,sensibilmente aleninista,se sento parlare di togliatti e stalin mi viene lo spasmo all’epiglottide,e con che guevara mi commuovo sul serio.sarebbe lunga spiegarvi il mio essere comunista,forse perchè dentro questa parola c’è il senso alle mie domande e la speranza.la speranza ovvia,e per la quale intendo sacrificare tutta la mia vita,di poter creare insieme ad altre e altri,un punto di vista che sappia essere l’esatto opposto della devastazione del capitalismo.m’importa francamente poco con chi e dove,so per certo che altre spinte,con altre culture,si intrecceranno con le mie ansie.volevo lasciarlo il partito,poi nella riflessione ho capito proprio il senso del partito.il tramite,un possibile luogo,un officina,la macchina,il megafono,la parola d’ordine,il consenso dove i suoi militanti,con la pratica della democrazia eletteviva(i suoi organismi dirigenti)mette in pratica una discussione totale e radiale e la spinge sempre più in avanti fino a farla diventare pratica e cultura politica.siamo un partito politico,e non una cooperativa o una associazione,che per quanto dotata di fini nobili e condivisibili,non può far altro che surrogare i vuoti della politica e la mancanza do società.io voglio che quei vuoti non esistano più,che lo stato sia il punto di partenza di ognuno,che gli articoli della costituzione vengano attuati e rispettati,perchè quella costituzione,la mia,la hanno scritta anche i comunisti.poi in un quadro di legalità ristabilita,perchè cari miei se gli articoli costituzionali non vengono rispettati siamo nella illegalità del diritto,muovo il mio partito ad occupare la società.andando in giro sono rimasto contento,i tanti compagni che ho incontrato,e che avevano sostenuto la seconda,non andranno via , io lo accolgo in positivo,d’altronde essere così “difformi” l’un dall’altro,nella sintesi,è stata sempre la nostra ricchezza,o no?

  66. Caro Ramon,
    oggi ho letto e riletto l’articolo di Forgione perchè mi ha molto emozionata. Molto. Molto bello. Spero che Liberazione dedichi ampio spazio alle questioni di politica internazionale non solo attraverso la cronaca (doverosa), ma anche attraverso il vissuto dei nostri testimoni. In questa babele nonsence è l’unico modo per sperare che il movimento non abbia mai fine.

    un abbraccio

  67. Caro Gabriele confrontiamoci su fatti e numeri, non su ipotesi o illazioni.
    Allora tanto per cominciare non capisco perchè delle elezioni del 2006 citi il 7,4% (7,37% per la precisione) ottenuto dal PRC al Senato ma ometti stranamente di citare il 5,84% ottenuto nelle stesse elezioni alla camera.
    Poi l’uso delle percentuali come termometro dello stato di salute di un partito politico va anche bene ma a patto da rimanere ancorati al numero dei votanti che è quello che conta,tu invece in modo assai strano usi le percentuali di voto per confermare alcune tue affermazioni concernenti le scelte politiche dell’ex gruppo dirigente.
    Inoltre parli del carisma di Bertinotti nello stesso modo in cui i forzaitalioti parlano di quello di Berlusconi,insomma dopo Bertinotti c’è il diluvio.
    Ma le cose stanno diversamente, allora cominciamo dai numeri:

    1992 Votanti Percentuale PRC Camera PRC Senato
    41.404.415 87,29% 2.201.428 5,6% 2.171.950 6.5%

    1994
    41.461.260 86.14% 2.343.946 6,05% Uninominale

    1996
    40.401.774 82.88% 3.213.748 8,57% Uninominale

    2001
    40.085.397 81,38% 1.868.659 5.03% Unin.

    2006
    39.298.497 83,62% 2.229.464 5.84% 2.518.361 7.37%

    2008*
    37.954.253 80,15% 1.124.428 3.084% 1.053.154 3.2%

    *SINISTRA ARCOBALENO(PRC+PDCI+VERDI+SD)

    I dati sono pubblicati sul sito del ministero degli interni.

    Da questi dati possiamo dedurre subito le seguenrti osservazioni:

    1)Il calo costante in termini di numero assoluto dei votanti,dal 1992 al 2008 la partecipazione al voto è calata di 3.450.000 votanti.
    2)Il calo è pressochè costante(la sola eccezione in termini numerici è l’aumento dei votanti (circa 56000 votanti in più) tra le elezioni del 1992 e
    del 1994 ed è costante anche a fronte dell’allargamento della platea degli aventi diritto.Quindi politicamente se ne deduce che tutte le innovazioni fatte dai partiti politici di destra,centro e sinistra dal 1992 in poi(purtroppo temo con la sola eccezione della “discesa in campo” di berlusconi nel 1994) non sono riuscite ad arrestare il calo dei votanti.
    3)Nemmeno la stagione del movimento no global ha scalfito questa tendenza.Nel 2008 poi vi è stata una vera e propria emorragia di votanti rispetto al 2006.
    4)Il PRC fino al 2008 non ha sofferto particolarmente di questo calo costante dei votanti.

    Successivamente è interessante notare come in termini di voti numerici Il PRC del 2006 sia identico a quello del 1994 e di poco superiore al PRC di Garavini e Cossutta del 1992.
    Ancora è interessante notare la differenza di voti tra camera e senato nelle elezioni del 2006,è quantomeno strano che un partito che aveva puntato tutto sul movimento no global poi tra i giovani elettori prenda meno voti che tra quelli adulti,non si può escludere che l’accordo concluso in modo approssimativo con il centro-sinistra già cominciava a penalizzarci.Non si dimentichi che nelle Europee e le Provinciali del 2004 il PRC aveva avuto consensi molto maggiori di quelli delle politiche del 2006,nel caso delle Europee si è sfiorato il massimo storico del 1996.
    Da questi dati si nota che a parte alcune fiammate e crisi varie, di cui i compagni possono dare meriti o colpe a chi ritengono opportuno,nella sua storia elettorale 1992 – 2006 il partito è rimasto più o meno nelle elezioni politiche sui 2 milioni di voti costanti.Nel 2008 si somma ad altre 3 formazioni e tutte insieme prendono meno della metà del PRC.
    Tutta colpa di Giordano?
    Mancava il carisma di Bertinotti?

    Spero che un giorno si possa fare un reale e sereno bilancio dell’operato di Fausto Bertinotti e del suo gruppo dirigente.
    Fino ad allora caro Gabriele pensala come vuoi,ma studiati bene i numeri e se hai militato seriamente in questo partito ripensa a tutte le assurdita che ci sono state imposte in questi ultimi anni,forse riuscirai ad essere meno fazioso.
    Per quanto riguarda Ferrero non so a quali percentuali porterà il partito,però di sicuro sai anche tu su quali percentuali si attesta quel pastrocchio avvelenato che l’ex gruppo dirigente ci ha imposto senza alcuna consultazione democratica.
    Si vede caro Gabriele che anche il carisma ha una sua durata,poi chi ne abusa diventa solo patetico.

  68. Gabriele Says:

    Caro Franco,

    Risparmiati pure frasi del tipo “studiati bene i numeri”, che penso di conoscerli molto bene,poi sai conoscere i numeri non significa fare copia e incolla dal sito del ministero.

    Non per essere polemico ma sinceramente i dati elettorali da te elencati non fanno che corroborare la mia tesi: cioè che il partito quando aveva una strategia più intransigente e di sinistra non cresceva ed era inferiore ai risultati ottenuti nel 2006. Questo sia in termini assoluti che percentuali.

    I dati come tu correttamente hai scritto sono i seguenti:

    2001= 1.868.659 pari al 5%
    2006= 2.229.464 (camera) e 2.518.361 (senato)

    Si può chiaramente vedere che la rifondazione degli anni 98-2001 (massimo dell’intransigenza) non cresceva ed anzi rispetto al 2006 presenta un consenso minore in termini sia assoluti che percentuali. Si può pensare ciò che si vuole, anche ovviamente che è meglio stare soli con minor consenso, ma tuttavia questi sono i dati, e su questo non si può essere in disaccordo (sul fatto appunto che quando si va da soli si riprende consenso).

    Poi anche il fatto che i voti del 2006 siano gli stessi del 1994 nn fa che sottolineare l’abilità di un gruppo dirigente che è stato in grado, anche dopo una dolorosa scissione, non solo di sopravvivere ma anche di riportare il partito su percentuali pre-scissione.

    Per il resto non c’è da mitizzare la figura di Bertinotti, ma ricordati che la leggenda del partito senza leader nn può reggere. E’ stato un escamotage ripetuto più volte da Ferrero, ma che poi gli è servito per farsi eleggere segretario. Lo vedi anche in questi giorni che l’unico interpellato dell’attuale maggioranza è lui. Ricordati che anche Bertinotti potrà aver fatto degli errori ( in primis quello di diventare presidente della camera, e anche quello di non aver fatto quello che il pd ha invece fatto in queste elezioni, cioè : noi siamo questo se vi va bene votateci altrimenti tanti saluti e nn superate lo sbarramento, riferito avviamente agli altri partiti della sinistra).
    Però su una cosa nn si può nn essere d’accordo, cioè del fatto che Bertinotti è stato l’unico in grado di tenere unito questo partito…inutile negarlo adesso siamo nella disorganizzazione più totale.

  69. caro Gabriele,
    mi scuso per la frase che hai ritenuto offensiva,ma la sostanza non cambia.
    1)Facciamolo pure il copia e incolla se si tratta di fornire dati reali,sui quali ti riconosco l’onestà intellettuale di esserti confrontato, e non percentuali aleatorie slegate dal contesto.I dati potevi anche fornirli tu oppure altri dell’ex gruppo dirigente ma loro hanno il terrore di fornire numeri,li conosco troppo bene.
    2)Stranissimo e sconcertante che poi tu attribuisca l’aumento di consenso costante ottenuto tra il 2001 ed il 2006 non alla nostra partecipazione alla stagione dei movimenti ma all’alleanza con Prodi almeno io capisco questo,ho preso parte come te penso a quella stagione e ti posso assicurare che fino al 2004 Bertinotti ed i suoi a prescindere dalla non violenza avrebbero picchiato chiunque avesse vagheggiato alleanze con il centro sinistra allora la nostra stella polare era il movimento no global,basta leggersi le tesi del congresso 2002.Tu ora mi dici che gli anni dell’intransigenza erano quelli tra il 1998 ed il 2001,non capisco ma allora a Napoli, Genova a Firenze etc. fino al 2004 che facevamo?Eravamo moderati?Governisti?Sinceramente non ti capisco,ma credo che queste torsioni sulla storia recente siano tipiche purtroppo da parte di alcuni compagni.
    3)Non ho in alcun modo legato il numero dei consensi(fino al 2006 ovviamente) al fatto di partecipare o meno ad alleanze di governo,ma di certo i numeri dicono CHE DOPO AVER PARTECIPATO a tali esperienze i consensi calano di brutto,sempre.
    4)Strana abilità quella di un gruppo dirigente che dopo tante trasformazioni mantiene un partito pressochè statico di consensi fino al 2006 e poi lo polverizza in 18 mesi di governo,e come un allenatore che per anni mantiene una squadra a centro classifica e poi di colpo la manda in serie B.
    Se per te questo e’ essere capaci,allora il dirigenti del PD sono assai più capaci del nostro ex gruppo dirigente,almeno loro qualche voto lo prendono.

    Ciao

  70. Caro compagno di Roma (e mi rivolgo solo a lui)

    Per la prima volta, dopo tutti questi mesi, non mi trovi d’accordo sul fatto che sia salutare ed estremamente importante la discussione con chi nutre seri dubbi sulla linea del Partito. Per me è solo tempo perso. Scusa la crudezza lapidaria della mia affermazione, ma ho molti difetti, non certo quello dei essere ipocrita. Se non hai letto l’editoriale di ieri di Eugenio Scalfari, ti invito a farlo. Si parla di implosione della sinistra. A legger questi ultimi commenti sembra di esser tornati a prima del 24 luglio. Invece siamo all’ 8 settembre, caro compagno di Roma. Capisco che la tentazione di masturbarsi cerebralmente su questioni ormai velleitarie sia caratteristica dei comunisti, e visto che ramon ha messo a disposizione questo forum, dopo anni di “repressione” la tentazione sia anche duplicata, ma ti invito ad intervenire ovunque nel contesto sociale, che siano forum di blog, che siano assemblee, al lavoro, a scuola, sia al bar, in famiglia, insomma, ovunque, sostenendo la nuova linea del partito e cercando di coinvolgere la famosa gggente. Vorrei dirti con tutta sincerità, che un vendoliano non lo convincerai mai. Loro aspettano solo il momento giusto per andar via. Ridare fiducia alla Rifondazione è l’unico modo per salvarla, l’ho già detto alte volte. Non la salveranno i vendoliani. La salveranno tutti coloro che riusciremo a coinvolgere nel movimento, se ce la faremo, altrimenti siamo fergati. E sai dove stanno tutti questi potenziali salvatori di Rifondazione, compagno di Roma? Fuori. Stanno tutti fuori dal blog di Ramon Mantovani.
    Un affettuoso saluto, come sempre.

  71. Non voglio entrare nel merito della discussione, mi permetto solo di correggere una cosa: il dato del Senato 2006 non va assolutamente preso in considerazione, è palesemente falsato. Infatti Pdci e Verdi si presentarono insieme, in una bicicletta sotto il marchio “Insieme per l’Unione”, e molti elettori che magari avrebbero votato Ds o Margherita fecero la croce su “Unione” favorendo Pdci e Verdi. A sua volta molti elettori del Pdci, vedendo una sola falce e martello sulla scheda, votarono Rifondazione. Fu un trucchetto grafico che alla fine aiutò tutti, nel campo della sinistra. Ma l’unico dato attendibile è quello della Camera.

  72. La falce e martello porta voti!!!!,grazie masaccio finalmente cominciamo a dire la verità.

  73. Gabriele Says:

    Cara Maria,

    capisco che a te interessa solo aumentare consenso evitando a priori chi la pensa in modo diverso, tuttavia a me piace discutere (possibilmente senza offese di sorta), e proprio per questo vorrei rispondere a Franco.
    Le mie risposte si riferiscono ai tuoi specifici punti:

    1) Ok, però nn capisco proprio questo fatto delle percentuali slegate dal contesto, come hai visto la mia tesi era sostenibilissima (avviamente nn condivisibile per te) anche con dati assoluti.

    2)Ti ricordo che alle europee del 2004 il Prc ha preso il 6.1%, massimo storico per il partito dopo la scissione (ricordo ancora la puntata di vespa della sera stessa). Ecco quel risultato fu conseguito a seguito di diversi fattori. Come tu sai bene il Prc in quel periodo è stato molto generoso con i movimenti no global,purtroppo loro però nn contraccambiarono mai. A dimostrare ciò sta il fatto che essi da Genova 2001 (a proposito i fatti di napoli sono anch’essi 2001) in ogni tornata elettorale (varie amministrative) nn ci hanno quasi mai votato. Ed anche quel 6.1% se interpretato come frutto della presenza nel movimento, va ritenuto allora cmq deludente per noi, vista la potenzialità che in quel momento potevano esprimere i movimenti.

    Tuttavia un attento analista nn può dimenticare che in quelle europee (nel 2004 i movimento stavano già defluendo), il Prc oltre che candidare D’erme, aveva già espresso tramite bertinotti (intervista a Repubblivca), l’eventuale idea di partecipazione al Governo. Ecco quel risultato è la conseguenza di questa ambivalenza. (possibilità di andare al governo e immersione nei movimenti).

    3)Quindi cosa proponi di non andare mai al governo?…strano per un marxista. Poi scusa se quando esci dal governo i consensi calano, ma come abbiamo visto prima stando all’opposizione nn crescono, cosa bisognerebbe fare?… stare al 5%(magari) a gridacchiare?

    4)Attendiamo le abilità del nuovo gruppo dirigente, che ha la presunzione di guidare un partito con il 53% scarso dei consensi, e con il 51% dei delegati.

  74. Gabriele Says:

    x masaccio: leggi le opinioni di diversi politologi, da D’alimonte a Pasquino a Panebianco e vedrai che è risaputo che adesso la falce e martello come lo scudo crociato possono portare al massimo un surplus dello 0,2 %. Poi scesami ma ora tutto insieme i dati del 2006 sono diventati inattendibili?…ma per piacere.

  75. un compagno di Roma Says:

    cara Maria, sono d’accordo invece. Come ho detto nella parte finale dell’intervento di risposta a Gabriele, e come ho ripetuto in questo blog da fine Luglio in poi, adesso è il momento del lavoro concreto e diretto di militanza. Discussione ve ne deve essere molta ma sui temi generali e poca sul partito e la sua linea che è stata definita a Chianciano. Tuttavia una discussione con tradizionali votanti-sostenitori di Rifondazione che non siano convinti della nuova linea la ritengo utile. La discussione con i fan di Vendola è oziosa, con un Gabriele votante non iscritto no.
    Peraltro io penso che in generale uno dei nostri problemi oggi sia quello di cercare di spiegare e argomentare la nuova linea al mondo della sinistra nel suo complesso. Questo perchè la maggior parte degli opinion-makers di sinistra, quellio che fanno opinione, si sono schierati contro di noi. Noi questa debolezza di autorappresentazione la stiamo pagando, sebbene non mi pare che di ciò vi sia sufficiente consapevolezza. Su questo serve uno scatto in avanti.

  76. Caro Gabriele,

    le tue sono solo ipotesi,non sono supportatte da fatti.

    1)Tanto per cominciare la tesi della presunta ingenerosità dei movimenti non è dimostrabile perchè nessuno può sapere quale possa essere stato il peso del movimento no global in termini di voti reali, ci sono solo ipotesi, comunque pochi bertinottiani sostengono la tua tesi perchè per loro ammettere quello che tu scrivi significherebbe ammettere o di aver sbagliato linea politica o che le operazione istituzionaliste pesano più dei rapporti con i movimenti in termini di consenso.
    2)Il PRC ha candidato D’Erme che dopo la sua elezione è entrato subito in urto con il gruppo dirigente romano,se ciò è avvenuto per ingenerosità di D’Erme o per errato calcolo questo non lo so ma l’operazione non ha funzionato.
    3)Bertinotti pensava seriamente al governo nel 2004?Il movimento nel 2004 stava defluendo?Grazie della conferma lo avevamo pensato da sempre,ma questa credo sia una tua opinione e l’ex gruppo dirigente non confermerà mai quello che che tu scrivi.Magari!!!
    4)Gabriele mio,ma di che governo parli?Sveglia!!!!!Capisco il trauma,ma che tu oggi in queste condizioni possa pensare di tornare al governo……ma allora è una fissazione.
    Sono contento che associ l’essere marxista al fatto di governare(o di prendere il potere?non sempre è la stessa cosa)) magari attraverso articolate alleanze.Bene sono d’accordo ma per anni i tuoi amici e bertinotti hanno detto che essere comunista del 2000 significava l’esatto opposto.
    Caro Gabriele da un certo momento in poi bertinotti ed i suoi hanno pensato solo ai fatti loro nel senso più gretto del termine,stai sicuro che lo stanno facendo anche adesso mentre tu li difendi.
    Mentre tu attendi le abilità del nuovo gruppo dirigente,una parte dei vendoliani cerca accordi per andarsene,magari ti mandano una cartolina dal PD.
    Ti invito a continuare a lavorare per il partito e non metterti in attesa di altri tonfi,tanto 3% o 2% chi vuoi che se ne accorge, il danno è già stato fatto ora o si ricostruisce o si chiude.
    La stagione di Bertinotti è finita soprattutto per sue responsabilità,lasciamo ad altri l’onere e l’onore di condurre il partito.
    Tu parli del 53% di Ferrero,ma Vendola ha(aveva temo) il 47% come avrebbe governato il partito?Se pensavi ad un accordo Grassi-Vendola allora caro compagno tu si che sogni.
    Ciao

  77. caro gabriele, a me non interessa discutere.

    a me interessa solo rifondazione. punto

    tanto che questa casa la frequento da sempre, ma se vai indietro prima del diluvio universale un troverai un mio commento, proprio perchè per temperamento se faccio una cosa non lo faccio tanto per discutere e perder tempo.

    compagno di roma, un gabriele votante non iscritto dubito passi da queste parti, comunque fà come ti pare… io preferisco, oltre quello che ho detto, cercare di lavorare non solo per ridare credito e fiducia a ferrero e alla nuova rifondazione fuori nella società, ma anche e soprattutto ridare carica ed entusiasmo ai nostri militanti. è tutta una catena, caro compagno di roma. la cordata di cui ti parlavo. a mio avviso dare spago qui a chi ne ha a sufficienza dai mezzi di comunicazione canonici, mi pare di dare loro un ulteriore mano. preferisco si lavori sulla formazione e la memoria di rifondazione. bene inteso, non per il superamento di rifondazione ma per quella che intende esserci e continuare col movimento. iscritti che rimarranno, ma formati e preparati per reggere tutti gli attacchi che ancora verranno, stanne pur certo. saluti che scappo. ciao

  78. Scusami Gabriele ma tu prendi in considerazione Panebianco?Ma allora sei un caso patologico meno male che stai con Vendola.

  79. Ha ragione Maria pensiamo a Rifondazione Comunista.

  80. Gabriele Says:

    Cari compagni,

    Vedo che i miei interventi hanno causato qualche polemica di troppo, forse cercherò di dare un taglio alla frequenza con la quale scrivo, per lasciarvi discutere tra di voi che la pensate in modo pressoché identico (sai che bello discutere con persone che la pensano in modo identico…a me da quanto non piace non frequento neanche il forum di Vendola).

    Soltanto 2 cose: Se vai a spulciare troverai un’intervista di repubblica del 2004 (aprile) in cui bertinotti riteneva possibile un’eventuale partecipazione al governo (penso che Ramon potrebbe facilmente confermare)…nn sono opinioni ma documenti.
    Poi per piacere non parliamo di persone che hanno detto il contrario di ciò che dicevano, perchè Ferrero ve lo ricordo è stato l’unico ministro del Prc, e ora con una giravolta fa il puro antigovernista?…su questo se siete persone serie dovete ammettere che vi è stata almeno un pò di incoerenza…o no? se rispondete di no vuol dire veramente che Ferrero è talmente abile da aver impapocchiato anche voi, ed in questo è vero ha abilità da vendere.

    L’offesa riguardo la mia citazione di Panebianco, mi dispiace per te Franco ma rivela il fatto che tu nn abbia mai preso in mano un manuale di scienza politica. Quando mi riferivo a lui nn dicevo di prendere in considerazione le sue opinioni politiche quando partecipa ad otto e mezzo. Dicevo semplicemente che nel campo della Scienza politica la sua è una voce autorevole, perchè ha prodotto materiale interessante, e da tutta la comunità scientifica riconosciuto come tale.

    Ok vi saluto, anche se ovviamente sono critico con questa linea di partito voglio cmq ringraziare Ramon perchè tiene in vita uno dei pochi blog con censura eventuale e posticipata e non preventiva (come facevano sul sito della mozione 1 durante il cingresso, ma per come mi dite voi anche su quello della 2 🙂 )

    Saluti

  81. Gabriele ,mi considerò un ignorante per carità però ne so abbastanza di manuali e di politologi per affermare che la tua scelta indica un determinato modo di pensare e probabilmente di agire.
    Anche Gianpaolo Pansa è riconosciuto come grande giornalista,ma citarlo a proposito di studi sulla Resistenza indicherebbe voler sostenere tesi che la denigrano.Punto
    Citare panebianco a proposito di falce e martello vuol dire non solo che tu non hai nulla da spartire con questo partito ma che saresti un problema serio anche per Massimo D’Alema.
    Le FARC ti fanno orrore e va bene è una tua opinione,ma sulle opinioni razziste o addirittura a favore della tortura di panebianco,dette non solo ad otto e mezzo ma sparate anche dalle colonne del corriere della sera, sorvoli perchè è un autorevole studioso anticomunista.
    Sei proprio un ometto.

  82. Gabriele Says:

    …come immaginavo nn hai capito, cosa c’entra la tortura?…di cosa parli?, io mi riferivo ad uno studio che prende in considerazione l’incidenza dei simboli storici come falce e martello e scudo crociato sul risultato elettorale di un singolo partito. Ecco la comunità scientifica (mi pare fosse un libro di pappalardo a dirlo) ci dice che qualcosa incidono ma nn più dello 0,2%. E te cosa vai a toirare fuori la tortura?
    E poi come vedi la tua cultura intollerante ti ha portato ancora una volta ad offendere, quando nn ne vedo il bisogno.

  83. Non far finta di non capire e non nasconderti dietro citazioni varie.Inutile che fai l’offeso,tanto i compagni hanno capito benissimo di che pasta sei fatto.Se la mia cultura ti sembra intollerante,beh pazienza ti ci dovrai abituare oppure come disse il compagno bertinotti ai grassiani alla fine del congresso di Venezia ci sono tanti partiti politici in cui si può andare.

  84. Questo Gabriele è proprio uno squallido.Franco ma che gli rispondi a fare?
    Gabriele o come cavolo ti chiami se non ti sta bene come la pensiamo vattene,di gentaglia come te ne abbiamo sopportata per anni.

  85. un compagno di Roma Says:

    scusate compagni state un pò esagerando….va bene la discussione accesa ma parole come “gentaglia” etc. lasciamole perdere

  86. AnnaMaria Says:

    Compagni l’abbiamo scampata bella.Ma i vendolini sono tutti come questo Gabriele.
    Ma cosa ti inventi Gabriele o come ti chiami ,esistono a decine di studiosi (Amadori e Biorcio solo per citarne alcuni)che hanno studiato la relazione tra la forza dei simboli ed il consenso politico e questo va a pescare Panebianco.Ha ragione Franco certo che la scelta delle tesi di uno studioso invece che di un altro a parità di prestigio indica un modo di pensare.I dirigenti del PDS di allora tra le prime cose che fecero fu quella di cambiare i loro riferimenti culturali.
    Questo Gabriele è chiaramente anticomunista però non ha abbastanza coraggio per andarsene con il PD.
    Senti Gabriele sloggia che ci attende un lavoro serio nel partito non abbiamo tempo per piccoli-borghesi riciclati.

  87. AnnaMaria Says:

    Caro compagno di roma hai ragione.Ma attenzione si può offendere anche con paroline eleganti e forbite i vendolini in questo sono maestri.Noi parliamo chiaramente,ho sempre pensato che non c’è nulla peggiore di un ipocrita.Per quanto mi riguarda vadano a fare gli schiavetti e le veline nel PD che il loro posto è quello.Nel partito tanti e tante di noi si sono ammazzati di lavoro per anni a volte rischiando anche fisicamente,caro compagno se sei di Roma tu dovresti saperlo meglio di tutti,i Gabriele pontificano e leccano bertinotti come se in strada ad appendere i manifesti o in piazza ci fosse andato solo l’ex grande capo,lui negli ultimi anni è andato nei salotti della nobiltà romana ed alle feste delle contesse.Noi siamo il partito e meglio che lo capiscano da subito.

  88. Gabriele Says:

    …penso che chiunque rileggerà la cronologia degli interventi vedrà che nei miei interventi nn vi è parvenza di offesa, ma solo voglia di discutere anche polemicamente certo.
    Mi complimento invece con voi per i giudizio come “gentaglia” “squallido” “sloggia”, chissà Ramon cosa ne pensa, dubito sottoscriva tutto ciò. Anzi gradirei una condanna esplicita per chi si permette di definire “squallida” una persona che la pensa in modo diverso.

    Poi ve lo scrivo per l’ultima volta mi spiegate cosa c’entra la partigianeria con uno studio che si occupa dell’incidenza dei simboli sul risultato elettorale?
    Merriamola così semplificando: Panebianco ha detto che la falce e martello o scudo crociato possono al massimo far avere lo 0,2 in più. E allora cosa c’è di anticomunista in questo?…mi spiegate cosa centra l’anticomunismo?…ma che siete stalinisti che additate i dissenzienti come anticomunisti?

    Ma poi scusate io vedo più anticomunista uno studioso che dice che la falce e il martello può da sola portare al 3% anziché allo 0,2. Perchè così facendo sminuisce la funzione del partito. Boh valli a capire questi della nuova maggioranza.

    X Franco: Bertinotti disse a Grassi quella frase perchè aveva dalla sua un bel 60% del partito a favore, con contrario un 40% molto frammentato. Dunque aveva l’autorità per dirlo. Non come voi che siete il 51% con un raggruppamento di mozioni ( e la 1 conta 40, mentre la 2 47% non scordatevelo ) eterogenee ( nn vedo l’ora di sentire cosa dice Belotti o anche pegolo quando gli direte che intendete di rimanere in giunta alla provincia di Milano). Con il 51%, ripeto raggiunto sommando culture politiche fino a ieri inconciliabili, ci manca pure che fate i presuntuosi.

    X LAURA: Ma chi sei l’incarnazione di Peppone. Cito testualmente: “se nn ti va bene come la pensiamo vattene”.

    X ANNAMARIA: se continui con questo linguaggio (anticomunista, piccolo borghese etc…), alle europee ci supera anche Ferrando.

    Un saluto amichevole lo faccio invece a “un compagno di roma” con il quale ho potuto scambiare opinioni con tranquillità.

    ps:…voi sperate tanto che vendola se ne vada dal partito, ma lo sapete che ciò accade sarete un partito come la lega presente esclusivamente al nord?…contenti voi.

  89. Gabriele Says:

    …sì annamaria mentre bertinotti era nei salotti, gira voce che doveva andare Ferrero in persona ad attaccare i manifesti…basta con questa storia dei salotti, perchè ripeto Ferrero era ministro e quindi nei salotti come tu dici ci si trovava bene anche lui. Altrimenti si sarebbe dovuto dimettere, perchè nn lo faceva?…attaccando manifesti, ma senza idee politiche al massimo si può aprire una ditta di pulizie.

  90. un compagno di Roma Says:

    Caro Gabriele, tra le mille cose che dovrei dirti solo un rispetto alla questione della falce e martello:
    1) esistono altri studi, oltre quello di Panebianco, che affermano che l’impatto elettorale della falce e martello e dello scudocrociato si attesta intorno all’1-2%;
    2) che esiste una controprova empirica molto più forte delle nostre chiacchiere: il risultato di Sinistra Critica e PCL. Ammetterai che prima delle elezioni non li conoscesse nessuno al di fuori delle combriccole ultrapoliticizzate. Bene in quell’1% c’è molto “io voto la falce e martello”.

  91. Giovanni Says:

    Ho seguito tutto il vivace dibattito di oggi,ho deciso di intervenire dopo gli ultimi interventi di Gabriele.
    Caro Gabriele pur non condividendo alcuni toni dei compagni che ti hanno attaccato,sono nella sostanza d’accordo con loro.
    Non capisco perchè poi ti rivolgi a Ramon mi pare che sei perfettamente in grado di difenderti da solo.Negli ultimi interventi tu sei stato più offensivo di loro,forse non te ne sei accorto ma hai scritto cose gravissime altro che stalinismo:
    1)Hai scritto che bertinotti(non annamaria o franco che non sappiamo nemmeno chi sono) poteva dire a compagni “molto frammentati” ma che rappresentavano il 40% del partito di andarsene perchè aveva dalla sua il 60%,ma ti rendi conto di quello che scrivi?Altro che centralismo democratico!!Bertinotti può indicare la porta ai compagni perchè ha il 60%(oserei dire ancora più frammentato visto che comprendeva anche ferrero e mantovani)Ferrero con il 53% no.Non può farlo nessuno perchè lo statuto prevede l’esclusione dal partito solo per gravi motivi e non certo di opinione.Tu sei sceso al livello di chi ti attacca solo che loro hanno parlato a loro nome(chiunque siano) tu ti nascondi dietro bertinotti per sostenere le stesse cose:cioè che è giusto cacciare chi la pensa diversamente.
    2)Come ti permetti di affermare che chi per anni ha attacato i manifesti per il partito non aveva idee.Chi sei tu per affermare questo?Chi ti ha chiamato squallido ha ti ha offeso e dovrebbe scusarsi ma tu con la tua squallida dichiarazione sull’impresa di pulizia hai offeso tanti compagni e dovresti scusarti.
    Per quanto riguarda le valutazioni teoriche non entro in merito,ciascuno può penarla come vuole su panebianco o altri.
    Caro Gabriele ho votato per la mozione 2 di Niki Vendola,ti assicuro che a tanti bertinottiani bertinotti stava sullo stomaco più che ad annamaria,oramai da qualche anno il fatto dei salotti e molto altro imbarazzava anche loro,potrei farti nomi che ti stupirebbero.
    Tu ti proccupi della fine che farà il PRC senza di noi,ma che fine faremo noi senza il PRC?Loro leghisti e noi?
    Prenditi con gli altri compagni Franco,Annamaria e laura una pausa di riflessione e pensaci.
    In via amichevole:non fare il maestrino con tutta la stima ed il rispetto ci devi lavorare ancora molto.

  92. Gabriele Says:

    Premesso che da domani lascerò stare il forum già che ci sono rispondo anche a Giovanni:

    1) Mi rivolgo a Ramon per il semplice motovo che ogni blog o forum ha un moderatore, che quando vede che ci sono toni e parole offensive redarguisce gli interessati.
    Io parlo solo ed esclusivamente a nome mio e me ne prendo le responsabilità.Non mi nascondo dietro nessuno. Per ciò che riguarda il vecchio 60% ti faccio presente che Ferrero all’epoca la pensava esattamente come Bertinotti, talmente come Bertinotti che ha accettato di fare il ministro. Dunque nn c’era nessuna frammentazione di sorta.

    2) Con il fatto dei manifesti intendevo dire che la frase di annamaria “noi siamo il partito” (intendendo coloro che attaccano i manifesti) era totalmente fuori luogo, per il semplice motivo che ci sono fior fior di Bertinottiani che in questi hanno attaccato fior fior di manifesti almeno quanto annamaria, e non hanno quell’astio verso Bertinotti che presenta Annamaria. Anzi lo stimano ancora. Dunque con quale coraggio si può dire “noi siamo il partito” , come se tutti quelli che lavorano per il partito la pensassero allo stesso modo.

    Una cosa delle tue argomentazioni non torna: prima dici di aver votato la 2, e poi all’inizio di dichiari d’accordo nel merito con ciò che scrivono loro, che sono apertamente antivendola a priori?

    Cmq un saluto.

  93. lucaocchionero Says:

    Non commento le questioni poste da Gabriele. Credo che il congresso sia terminato, i problemi che dobbiamo affrontare sono tanti e primo fra tutti risollevare le sorti del PRC schiantato dalle passate scelte politiche. Voglio dire qualcosa sulla denuncia fatta da “terzo lotto” che è sicuramente qualcuno del presidio. Noi come segreteria di Taranto abbiamo già dato la solidarietà, pubblicamente, ai presidianti bastonati dalle forze dell’ordine le quali hanno aperto a forza i varchi dai quali fare passare i grossi camion pieni di quei pericolosi rifiuti. Personalmente ho fatto qualcosa di più: ho chiesto ad uno dei leader della protesta tutto l’incartamento che ha prodotto l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Lo studieremo in segreteria e così avremo la giusta percezione di ciò che è realmente successo e di chi sia la responsabilità di quella autorizzazione sciagurata carte alla mano. La questione della discarica di Grottaglie non va sottovalutata, ed i compagni che presidiano hanno sicuramente ragione. Sono già stati stoccati ed interrati qualcosa come 6 milioni di metri cubi di rifiuti industriali e speciali, col terzo lotto si arriverà a 9 milioni di metri cubi e sappiamo che sono già stati presentati progetti per l’estensione con un quarto lotto fino al sesto. Trattasi di una discarica che non serve al territorio di Taranto poichè lì’80% di questi rifiuti provengono dalle regioni del Nord Italia(il dato è vero). Tutto il territorio tarantino vede questa mega discarica come un sopruso inutile che sta su un territorio già pesantemente inquinato da una realtà industriale complessa e molto estesa che proprio recentemente, e proprio con la Regione Puglia, è entrata in lite per via di emissioni di diossina elevatissime. Infatti bisogna tenere conto che l’area industriale di Taranto produce il 50% della diossina europea(tutti ci ricordiamo l’inquietante, ma vero, articolo dell’Espresso di qualche anno fa); per cui le scelte politiche che noi ci aspettiamo sono quelle che vanno verso la riduzione degli agenti inquinanti e non di una ulteriore moltiplicazione degli stessi sul territorio.
    Aver autorizzato il terzo lotto della discarica della Ecolevante è stata una scelta politica disastrosa. Adesso studieremo le carte, vedremo come questa scelta è nata dopo di chè ognuno si prenderà le sue responsabilità politiche. C’è da dire che Il Partito della Rifondazione Comunista di Taranto, sia pure mai contattato dagli organi con capacità decisoria in merito, ha sempre condiviso la lotta dei “compagni del presidio” esprimendo a più riprese, e pubblicamente, contrarietà al progetto di estensione della Ecolevante, in primis per quanto riguarda il III lotto in secundis per quanto riguarda gli altri lotti già progettati.

  94. Giovanni Says:

    Non la penso come loro sulla linea politica e non mi piace il collage che hanno messo insieme,ma l’analisi che ha fatto franco sui dati è convincente,molti di noi la pensano esattamente come lui.Gabriele ma tu hai partecipato al congresso?Tu credi che tutti quelli che hanno sostenuto vendola siano pasdaran bertinottiani? Credi davvero che la mozione vendola sia un monolite,scusa ma sei fuori strada.Ci sono divisioni nella mozione vendola fortissime.Moltissimi che hanno sostenuto vendola credono fermamente che aver rinunciato al simbolo sia stata una grossa corbelleria sia pure vista con il senno di poi.Sono stato un sostenitore della Sinistra Arcobaleno,ma oggi ritengo di aver sbagliato di grosso.altra cosa loro certamente sbagliano essendo antivendola ed antibertinottiani a priori ma tu sei antiferrero a priori,dimostri per ferrero la stessa acredine che loro dimostrano per bertinotti,anche se tenti di contenerla è evidente.
    Ti pongo un quesito che ho posto a tanti compagni della mia mozione:ma cosa abbiamo combinato di tanto grosso per far unificare contro di noi culture tanto diverse?Possibile sia solo odio,fosse pure il 53% del partito che ti odia impone una seria riflessione.
    Bravo lacaocchionero ripartiamo dalle cose concrete,per quanto mi riguarda questo à il mio partito a meno che non venga espulso resterò qui.Spero lo facciano anche gli altri,altrove farebbero la fine di Crucianelli e compagni,facciamo opposizione ogni tanto non guasta.

  95. Gabriele Says:

    …ovvio che la sinistra arcobaleno è stato un errore, se leggi i miei post ho anche specificato quali erano secondo me gli errori che Bertinotti ha compiuto. Tuttavia rimengo dell’idea che l’unico modo per far rimanere unito il partito era quella proposta da Grassi: Segreteria a Vendola (perchè aveva la maggioranza relativa, dato da nn dimenticare) e linea di compromesso, senza ovviamente sciogliere il partito. Purtroppo c’è chi ha anteposto i personalismi agli interessi di partito con le conseguenze che sono sotto gli occhi ti tutti.

  96. lucaocchionero Says:

    Grazie Giovanni, sei il primo della mozione2, da 6mesi ad oggi che mi dice “Bravo” e che non mi manda a fare in culo. Del resto condivido le tue riflessioni in merito alla questione delle “4 mozioni” che hanno trovato un accordo. Spero però che non l’abbiano fatto per un odio verso qualcuno, ma per un progetto politico come quello che in definitiva è uscito dal congresso di Chianciano. Personalmente sono stato tra i primi ad aderire al documento n.1 ed a sperare in un allargamento “qualificante” dello stesso documento. La mia scelta non è stata dettata da alcun odio personale, ma solo da posizioni politiche. Come me anche i compagni e le compagne di Taranto(in stragrande maggioranza schierati col documento n.1) hanno votato esprimendo posizioni e valutazioni politiche.

  97. un compagno di Roma Says:

    Dieci, cento, mille Giovanni!!!
    Vendola non poteva essere un segretario di mediazione, mi dispiace Gabriele. Il perché l’ha spiegato ex negativo Fausto Bertinotti un giorno prima della conclusione del congresso: “l’importante è che si faccia Vendola segretario, poi la linea si aggiusta e si modifica”. è proprio bella la democrazia degli antistalinisti!!!!!!!

  98. Figliadinessuno Says:

    Che bello sarebbe abbassare i toni della discussione e permettere alle persone di esprimere la loro opinione senza sfoderare toni “bacchettoni” e atteggiamenti da maestrini sulla cattedra del tipo ” o così o pomì”.
    Maria ha ragione: rispettare la linea, non rompere le file, marciare compatti uniti, cantando a squarciagola possibilmente, mostrarsi ottimisti e dediti quotidianamente alla “battaglia”. Fare solo cose utili al partito, evitare perdite di tempo che già è poco, preferibilmente non rompere le scatole a Ferrero che ora, dopo aver attaccato manifesti sarà pure stanchino 🙂

    EHhehhhh….emmammamia cambiare atteggiamento please….sennò invece che rifondatori diventiamo la caricatura di noi stessi.

    p.s. Maria intelligente sei intelligente, carina pure, dici anche cose di senso, ma nn c’è bisogno che ogni volta fai un giuramento sul partito e su Ramon. Rilassarsi please…

    Buon comunismo a quelli che si sentono un po’ più sfigati perchè hanno ancora il dono dell’umiltà e del dubbio.. e magari di manifesti se ne sono già attaccati almeno ventimila …baci

  99. incazzato Says:

    ci giriamo intorno,forse perchè esausti,forse perchè è tanto potente,violenta e senza precedenti la controffensiva che non abbiamo manco la forza di riuscire a dire non c’è la facciamo!!!prendere atto e coscienza della propria condizione è il punto da cui ripartire,certo qualcuno prova ad esorcizzare la paura tirando in ballo questo feticcio-partito,che non c’è mi pare,altri con furore cieco(e qualcuno anche bieco)sciorina date percentuali filosofi e cazzo di cane!io non ci giro intorno,habemus segretarium e va bene,ma riusciremo ad esprimere un gruppo dirigente all’altezza?non penso proprio ed in accordo con la mia scelta congressuale(non ho votato)e con il mio personale convincimento(tutti i compagni “implicati” nella costruzione sistematica della nostra distruzione stiano 7 anni almeno lontano dal partito).ritorno sulla “manifestazione” del 14,a cui ho dichiarato di esserci,ma è un assemblea,e cosa decide un assemblea quando con la tornata congressuale abbiamo eletto segretari,cp,collegi di garanzia?è questo per caso il basismo malattia senile del comunismo?come si arriva alla decisione?qual’è il percorso?qual’è il luogo della sintesi?si decide dentro gli organismi oppure mi organizzo per benino le truppe in assemblea e sconvolgo i piani dei manovratori?spiegatemi per favore,e sempre per favore senza saccenza supponenza e leggerezza.oppure è la riprova provata che le nostre forze sono davvero al lumicino.assemblea nazionale magari di “quadri e delegati”,non mi convince,come non mi convince il “sospettismo” come non mi convince il bertinottismo di ritorno.ecco riaccendiamo le intelligenze,di quelle immediate ,magari imprecise ,ma con tanta voglia di demolire.

  100. un compagno di Roma Says:

    mah incazzato credo che quella assemblea serva “semplicemente” a lanciare la manifestazione dell’11 ottobre. A dare la carica per la sua organizzazione. Perché, come è giusto che sia visto che quello è l’organismo politico massimamamente rappresentativo del partito, le decisioni saranno in merito alla manifestazione prese dal comitato politico della prossima settimana.

  101. incazzato Says:

    e non potremmo più “semplicemente” mettere al lavoro i tanti e tanti compagni a cui abbiamo chiesto di rappresentarci negli organismi dirigenti dopo che si sono quasi scannati con una semplice mail o addirittura una telefonata?per cui escluso i pochi “mortadellari” come me,quale sarà la platea di quell’assemblea?

  102. forse vado fuori tema, o forse no…
    metto in relazione alcuni eventi o forse solo casualità:
    – alla festa del PD a firenze, franceschini dichiara che lo spazio politico per la sinistra radicale non esiste, ma ce n’è uno enorme per la costruzione della sinistra del PD
    -sempre alla festa del PD Vendola fa capire che la sua corrente sta pensando di aderire alla manifestazione del PD il 25 ottobre, lo stesso Giordano.
    -alcune voci (solo voci quindi hanno l’attendibilità che hanno) dicono che alcuni compagni della corrente “rifondazione per la sinistra” hanno l’idea di aderire al PD.

    Ora io non credo che ci sarà un’adesione di massa, forse è solo l’intenzione di qualche singolo, però spero che si comincino a dare delle risposte definitive a questa storia. Se ci sono volontà concrete di “emigrare” in un altro partito che vengano manifestate apertamente e con la massima chiarezza.
    Rifondazione deve ricominciare a lavorare sul serio e non può continuare nella infinita ricerca di assestamenti interni o giocare di sponda con spezzoni di altri partiti per soddisfare le fameliche viglie di potere di questo o quel dirigente del PD.

    un abbraccio
    Laura

  103. Giovanni Says:

    La Russa ed Alemanno nobilitano il fascismo sotto il naso di Napolitano,le agressioni della teppaglia neonazista ai compagni (credo che loro non valutino la mozione che hanno votato al congresso prima di picchiare) non si contano più.Scusate la sincerità ma tra poco bisognerà avere il coraggio di discutere di autodifesa perchè altrimenti in certi posti fare politica sarà impossibile.Non credo che nessuno pensi che la non violenza sia farsi spaccare il cranio senza reagire.Mi dispiace dire questo ma in molti posti la situazione è pesante,c’è il rischio che qualche testa di cavolo decida di farsi giustizia da se con conseguenze tragiche.Scordatevi la polizia, non ci difenderà,anzi.Fatemi sapere che ne pensate,soprattutto i compagni che stanno in arree “calde”.

  104. incazzato Says:

    xgiovanni
    senza tentennamenti da un convinto sostenitore della pratica della non violenza: l’antifascismo è sempre militante.lo spazio che cercano di toglierci va riconquistato millimetro per millimetro,ti dirò di più il fascismo lo si combatte anche togliendoli spazio fisico.

  105. un compagno di Roma Says:

    Si certo che andrebbero messi al lavoro, ma tieni conto che a oggi incarichi, funzioni, segreteria ancora non ci sono, e non ci saranno prima di quel comitato politico. Sulla composizione di quella assemblea credo che sarà il solito misto di dirigenti e militanti “mortadellari” come me e te.
    Poi un pò di spinta per questa manifestazione ci serve, il “manifesto ergo sum” per una volta è vero

  106. @ figliadinessuno

    grazie per i complimenti. per il carina, per l’intelligente e per le cose di senso che dico. Bingo! Tre qualità tutte insieme. Non male, no? 🙂
    scherzi a parte, se intervengo con certi toni è perchè alla fine magari il messaggio arriva, e dalle conclusioni che hai tratto vedo che è arrivato. si deve lavorare duramente senza farci distogliere da qualsivoglia provocazione, sia che venga dall’esterno che dall’interno. per due motivi importantissimi. per renderci visibili come opposizione e cinsolidare la linea e per le europee. uscire fuori dall’europa significa che il giorno dopo il congresso viene chiamato, e significa che a rifondazione ci mettiamo una pietra sopra perchè dopo non ci sarà più, visto l’aria che tira coi vendoliani (escluso giovanni e spero anche qualche altro insieme a lui). a questa eventualità non ci voglio nemmeno pensare, quindi non mi importa che pensi che giuro sul parito e su ramon. a me interessa rifondazione.
    buon lavoro

  107. prcarmerina Says:

    MI SONO ROTTO LE PALLE DI CHI DICE VENDOLA-SUD FERRERO-NORD, VENDOLA HA VINTO COME HA VINTO AL SUD, MA IN NUMEROSI POSTI (LA SICILIA REGIONALE E 7 FEDERAZIONI SU NOVE, TARANTO ETC. ETC.) HA VINTO LA 1.

  108. Scusate tanto compagni,
    io sono una neofita dei blog e sono una neofita anche delle vostre discussioni su Vendola sì, Vendola no, Ferrero forse, Bertinotti mah!
    Non crediate, per questo, che sia una neofita della politica. La mia prima tessera del PCI risale al 1977 (anni difficili) e prima ci sono quelle della FGCI alla cui organizzazione mi sono iscritta alla fine del 1973 (do you know 11 settembre 1973?). Ma mentre voi discutete – per carità la discussione è sempre proficua – qualcuno si permette di elogiare i militari della RSI da un palco istituzionale e il giorno della ricorrenza della Battaglia di Porta S. Paolo. La vogliamo smettere con queste p….e mentali e ricompattarci tutti quanti Io non voglio vivere i prossimi anni della mia vita in questo Paese senza memoria!

  109. SCUSATE, HO SBAGLIATO A SCRIVERE IL NOME DEL BLOG. L’AVEVO DETTO CHE SONO UNA NEOFITA!

  110. Brava amanecer58!

    Quando trovo gente come te mi riprendo e mi ricarico, in questo Paese dove si discute di tutto e di più sull’ultima notiziella e poi tutto scorre e muta all’ eraclita maniera e per di più alla velocità della luce, come se niente fosse avvenuto! la memoria. Cos’è la memoria, una parolaccia? Anch’io sono una neofita di blog. haimè, anche s e sono un informatica. Ci lavoro sui computer ma non m’è mai venuto in mente di creare un blog. l’ho fatto ora SOLO ed esclusivamente per questioni politiche e per raggiungere più gente possibile. se vuoi un consiglio che non ti faccia perder tempo (il mondo virtuale ti fa perdere un sacco di tempo prezioso), individua i blog piddìni, inserisciti e stronca! io ne ho bloccati due, nel senso che non postano più da un po’ perchè non reggono il contraddittorio. e da lì i loro visitatori raggiungono il mio blog. sono parecchi i delusi della sinistra piddìna sai? … è così che bisogna lavorare compagni. il servizio della campagna del “voto utile” al pd, personalmente io glielo rendo in questo modo. e del politicamente corretto non me ne importa niente! come posso stronco tutti quelli che ci hanno fatto uscire dal parlamento!! per quanto mi riguarda, non è più tempo nè di sollazzi nè di masturbazioni cerebrali. brava manecer58. passo da te appena mi sarà possibile. buon lavoro di nuovo a tutti

  111. Car* tutt*,
    il contenuto dei commenti ad un articolo di Ramon – che saluto vivacemente! – sulle Farc indica che di luoghi di confronto e di discussione aperti e liberi c’è ne bisogno.
    A questo proposito vorrei dirvi che – come alcuni già sanno – una rete di compagn*, costruitasi sulla base di un appello che è stato postato anche qui in passato dallo stesso Ramon, ha aperto un blog (www.sxm.splinder.com) “per la sinistra in movimento” nel quale affrontare in modo collettivo temi e pratiche per il rilancio dell’iniziativa di movimento e nei movimenti. Al momento dell’apertura del percorso congressuale il blog ha interrotto l’attività perchè eravamo “in altre faccende affacendati”. Ora ne stiamo preparando la ripartenza. Chi vuole può visitarlo e mandare contributi e/o post da inserire all’indirizzo mail ottobresempre@hotmail.it.
    Quando ricomincerà l’attività, ve lo farò sapere.
    Fatta questa comunicazione vorrei dire a Gabriele che anche a me non interessa discutere del passato (congresso, noie voi, ecc.), ma del futuro.
    Inoltre il contenuto della discussione parte dal fatto che il voto e le istituzioni sono il fine del nostro agire politico e l’unico (od il principale) elemento che può lenire (in senso positivo) le sofferenze nostre e di tutt* le/gli ultimi in basso a sinistra. Questo è esattamente il governismo che sta – secondo me – alla base della proposto della mozione 2.
    Io penso esattamente il contrario.
    O il voto e la presenza nelle istituzioni (soprattutto nelle maggioranze) sono attrezzi utile allo sviluppo del conflitto sociale o non hanno senso e tutt’al più sono gestione del presente.
    Questo è l’essenza del processo della Rifondazione Comunista e dell’esistenza, per l’oggi e per il domani, del Prc/Se.
    Poi se i/le compagn* della Rifondazione per la Sx vogliono partecipare alla manif del 25 ottobre, non sarà la prima volta che qualche area interna al Prc va in manif. a cui il partito non ha aderito (vedi quelle sulla Palestina). Diverso sarà il discorso se quest* comapgn* decideranno di boicottare quella – eventuale dell’11 ottobre.
    Detto questo, chiederei davvero a tutt* di usare toni toni che rappresentino la nostra diversità e che chiunque può – se vuole – cambiare le proprie idee (altrimenti come potremmo cambiare il mondo?).
    Su Bertinotti e dintorni.
    Io sono stato per anni “un bertonottiano di ferro” (anche per fatto personale, facendo parte della “scorta” che lo seguiva quando veniva in Emilia Romagna), credo che il suo comportanmento a genova 2001 lo renda uno dei più bravi dirigenti che rifonda abbia espresso ed ho condiviso le scelte del congresso di Venezia.
    Ora dico che su alcune cose avevamo torto, mentre su molte altre penso che abbiamo fatto nella pratica il contrario di quello che si era deciso in quel congresso e soprattutto non sono più d’accordo con le cose ORA lui dice. Semplicemente questo.
    Penso però che questo faccia parte di una riflessione complessa e che riguarda tanta parte del partito, non credo che sia utile e giusto trovare un demonio da criminalizzare.
    Ultima cosa per i’incazzato. La platea del 14 sarà come sarà. Dipenderà, cioè, da quant* compagn* verranno dalle federazioni (noi da Bologna dovremmo riuscire a mettere insieme una cinquantina di compagn*).
    Non poniamoci troppi problemi: serve un segnale dentro e fuori dal partito che dica ci siamo e siamo vivi. In questo momento è più che suffieciente per rendere quell’iniziativa utile. D’altra parte, se ho ben capito, quest’anno la festa nazionale con il comizio finale non ci sarà e questa asbl ne è un po’ la sostituzione.
    A presto e scusate la lunghezza del post.
    Saluti e libertà.
    Ale B.

  112. consiglio a gabriele e ai compagni come gabriele, per il bene della sinistra e di rifondazione (se ancora ci tengono almeno un po’), di imparare da giovanni e dal compagno che mi ha lasciato un bellissimo commento sul blog. è questo il giusto modo di presentari al paese, caro gabriele. impara cosa significa stare in partito anche se in minoranza!!
    fortuna che non c’è solo giovanni, fortuna… sono impossibilitata a rispondere, ma appena posso risponderò.
    saluti comunisti a tutti| sempre.
    maria rubini

  113. Compagni vi pongo il seguente quesito:

    Secondo voi qual’è la differenza tra ignazio la russa ed un sacco di merda?

  114. Botor ma ci fai cosi sciocchi,quale differenza ci può essere tra la russa ignazio ed un sacco di merda:il sacco naturalmente.

  115. Francesca Says:

    Compagni bisogna organizzarsi per l’autodifesa,Roma è diventata invivibile oramai le aggressioni sono all’ordine del giorno.Le merde neonaziste scorazzano impunite sentendosi protette dal loro sindaco-fogna Alemanno.Se continua così per avere il permesso di stare in strada dovremo fare il saluto romano.

  116. Compagno '77 Says:

    Mai,piuttosto esco con la pistola in tasca,vi assicuro che se gli sparassimo dietro le aggressioni calerebbero a zero.Sono dei vigliacchi presi uno per uno valgono meno della merda.Compagni sveglia!!!!!!!!

  117. Manteniamo la calma.Però indubbiamente la situazione in molte zone del paese è critica.Se diamo fastidio in queste condizioni figuriamoci nel caso tornassimo ad avere consenso.Poi questi stronzi attaccano chiunque per loro è comunista anche chi porta i capelli lunghi.A questo punto come si concilia la non violenza con la nuova fase?Compagni da ora in poi non ci tutelerà più nessuno o ci difendiamo oppure ci massacrano.A meno di non scegliere di tacere o andare a nasconderci.

  118. Gabriele Says:

    Sembra che l’attuale maggioranza del Prc sia intenzionata ad affidare all’area “Rifondazione per la sinistra” un numero di dipartimenti pari alla percentuale (47%) ottenuta al congresso. I Vendoliani stanno meditando se accettare o no. (fonte: liberazione).

    Se è tutto vero sinceramente mi pare un buon gesto distensivo.

  119. Giovanni Says:

    Ma allora entriamo anche in segreteria e partecipiamo alla gestione congiunta del partito che Ferrero ci ha proposto sin dalla fine del congresso.Perchè i dipartimenti (47% poi sembra il manuale cencelli) si e la segreteria no?Non sono informato sulla proposta,però Gabriele credo che la nostra eccessiva inerzia come Rifondazione per la sinistra ci stia mettendo in seria crisi.La gestione del partito non puo essere determinata dal numero dei dipartimenti,altrimenti diamo una pessima immagine di noi stessi.Non vorrei che questa fosse una furba trappola tesa dai compagni della maggioranza.Dobbiamo gestire tutto insieme oppure facciamo opposizione.Secondo me i stiamo sottovalutando i compagni della maggioranza,ci costerà caro.

  120. “furba trappola tesa dai compagni della maggioranza”???????
    ma come ragionate???
    ma siamo compagni di partito o nemici in guerra??
    io proprio non riesco a capire certe volte se ci si rende conto….

    Laura

  121. Giovanni Says:

    Laura hai frainteso.Sostengo questo: o si gestisce il partito insieme totalmente come ha proposto a fine luglio Ferrero oppure non capisco il senso per chi come Vendola ha dichiarato di non voler condividere tale gestione accettare il 47% dei Dipartimenti.
    Se questa proposta è vera posso anche capire che sia stata fatta per costringerci(giustamente) ad una scelta,guarda che in politica la furbizia non è un crimine,il problema cari compagni è che noi non sappiamo che fare perchè la già mozione 2 è divisa in tre parti almeno.

  122. scusa giovanni avevo frainteso io, 😉

    io spero che il partito venga gestito totalmente insieme perchè non si può fare a meno di nessuno.

    Laura

  123. Giovanni Says:

    Compagni dovremmo discutere di come tornare nelle fabbriche,guardate che nei luoghi di lavoro al nord i leghisti spadroneggiano pure perchè non li contrasta più nessuno.Sparano le loro cazzate in solitudine,però hanno una organizzazione formidabile sembra quella del PCI di una volta.Guardate che senza i luoghi di lavoro non andiamo da nessuna parte.

  124. giovanni ti quoto inpieno.
    anche se tempo a dietro provavo a dire che la Lega aveva un’organizzazione tipo vecchio PCI mi guardavano come una povera pazza… ma questa è la verità.

  125. un compagno di Roma Says:

    quoto in pieno l’ultimo intervento di Giovanni, ma aggiungo una coda amichevolmente velenosa: i critici del bertinottismo come me non erano derisi fino a prima del 13-14 aprile perché pensavano che la costruzione bertinottiana del “partito leggero” era socialmente e politicamente nefasta?

  126. Edoardo Murgia Says:

    Compagno Ramon, la diffamazione è stata l’arma principale usata dai nostri nemici di classe. Continua nelle tue battaglie contro la disinformazione e gli ignavi, anche all’interno di Rifondazione.
    Fraterni saluti comunisti e sardi
    Edoardo Murgia

  127. compagni sul sito di essere comunisti (www.esserecomunisti.it) c’è un interessante articolo di Roberto Gramiccia,impossibile riassumerlo ma vi invito a leggerlo.Finalmente si comincia in modo coraggioso a parlar chiaro.

  128. prcarmerina Says:

    “Sembra che l’attuale maggioranza del Prc sia intenzionata ad affidare all’area “Rifondazione per la sinistra” un numero di dipartimenti pari alla percentuale (47%) ottenuta al congresso. I Vendoliani stanno meditando se accettare o no. (fonte: liberazione).

    Se è tutto vero sinceramente mi pare un buon gesto distensivo.”

    Grassi ha smentito questa ipotesi (fonte Liberazione), avranno qualche dipartimento non il 47%, a parte che poi il numero di dipartimenti andrebbe ridotto.

  129. prcarmerina hai ragione,il problema è che per questi compagni è sempre un problema di poltrone,governo o partito che sia.Giovanni che pure si è dichiarato vendoliano ha ragione,o condividono la gestione del partito oppure facciano opposizione.Spero che alcuni di loro non arriveranno a chiedere il 47% dei soldi del partito.

  130. Come al solito Franco stai esagerando…se dovessi rispondere in modo semplicistico come hai fatto tu ti potrei dire che l’elemosina ( qualche dipartimentino x accontentare) non la si accetta da nessuno tanto meno da questa maggioranza. Poi cmq sinceramente mi pare un pò strambo imporre una linea e chiederne la gestione unitaria, cosa faccio vado a gestire una linea nella quale nn mi riconosco? Fosse per me non entrerei negli organismi dirigenti (tanto vi sarebero continue polemiche), e valuterei la capacità organizzativa di questa maggioranza. Se sarà in grado di far bene tanto meglio altrimenti tra 2 anni come ovvio si torna a congresso.

  131. Scusate, non vorrei far tornare la discussione su un punto superato, dato che secondo me bisognerebbe discutere di come preparare bene l’11 ottobre, a questo punto.
    Ma devo chiarire il mio intervento di prima: non sto dicendo, Gabriele, che i dati del 2006 in blocco non sono validi, né sto facendo una valutazione generale sul peso della falce e martello. Ho solo detto che, se si parla del 2006, bisogna guardare la Camera e non il Senato, perché Rifondazione al Senato prese ben 300 mila voti in più che alla Camera. Com’è possibile, dato che al Senato vota meno gente? È possibile se alla Camera hai un simbolo del Pdci che ti fa concorrenza e al Senato no, così molti elettori del Pdci si sbagliano e votano Prc. È andata così, sono i numeri, altrimenti non si capisce da dove possano venire fuori quelle 300 mila persona che votano una cosa alla Camera e un’altra al Senato.

  132. Gabriele a congresso si torna fra 3 anni e non 2,a meno di non andare a congresso straordinario.Non penso che molti dirigenti vendoliani,per loro affermazioni,vogliano rimanere 3 o 2 anni all’opposizione.Giovanni ha ragione la mozione vendola è divisa,tra chi ha le valigie pronte e cerca asilo e chi invece vuol restare ma dietro precise garanzie(mi pare anche giusto).Il problema per molti di loro che più tempo passa e minori diventano le possibilità di essere accettati altrove per quelli di loro che vogliono andar via.
    Comunque sono d’accordo con Masaccio discutiamo della preparazione della manifestazione dell’11 ottobre.

  133. Masaccio ciò che dici è giusto.Però guardando il numero dei votanti che ieri ha fornito un compagno,mi pare fosse Franco,è possibile che la differenza di olte 350000 voti tra la camera ed il senato nel 2006 sia dovuta ad un crollo di votanti nella fascia giovanile tra i 18 ed i 24 anni.Alla camera si allarga la platea di votanti però noi riconfermiamo i votanti da 25 anni in poi ma prendiamo pochissimo sotto i 25 anni,allora la percentuale cala di 1,5% circa.
    Compagni è chiaro che stiamo facendo discussioni vecchie,ma io sui numeri non ho mai sentito fare discussioni nel partito.Ho partecipato per anni al CPF della mia federazione ma che fosserovittorie ho sconfitte analisi serie non ne ho mai sentite.A proposito lo sapete che da anni nella stragrande maggioranza delle federazioni e dei regionali non si verbalizza più niente?Tra poco questo partito avrà una storia fatta esclusivamente di fonti orali discordanti tra loro.Spero che almeno siano conservati i verbali del CPN.Ma non ci giurerei.

  134. elena il tuo discorso non regge perchè come giustamente ha scritto masaccio alla camera i voti calano,invece dovrebbero quantomeno rimanere invariati perchè alla camera vota più gente.Riflettendoci è probabile che si siano verificati entrambi gli effetti cioè quello dell’assenza della falce e martello del PDCI che lo scarso apporto al nostro partito in termini di voti da parte dei giovani 18 – 24 anni.
    Compagni ma scherzate?Se qualcuno avesse solo osato fare un simile discorso dopo le elezioni del 2006 sarebbe stato coperto di insulti.

  135. io penso che presi dall’euforia della vittoria nel 2006 di analisi del voto nel partito se ne siano fatte ben poche, altrimenti si doveva capire che in alcune zone d’italia eravamo in forte sofferenza (vedi nord) e il risultato era a macchia di leopardo.
    ma c’è nel partito un dipartimento che si occupa di queste cose? sono lavori molto complessi e lunghi per poterli risolvere in un blog, ci vogliono alcuni mesi di analisi e dati scientifici, e poi anche tra i vari studi di statistica non c’è molto accordo su questi argomenti.

  136. prcarmerina Says:

    “[…] Poi cmq sinceramente mi pare un pò strambo imporre una linea e chiederne la gestione unitaria, cosa faccio vado a gestire una linea nella quale nn mi riconosco? Fosse per me non entrerei negli organismi dirigenti (tanto vi sarebero continue polemiche), e valuterei la capacità organizzativa di questa maggioranza. Se sarà in grado di far bene tanto meglio altrimenti tra 2 anni come ovvio si torna a congresso.”

    Come fai? Io l’ho fatto per sei anni, ti assicuro che non è impossibile, pur non condividendo la linea ho militato nel Partito attivamente ed ho fatto il dirigente locale. Si chiama principio di subordinazione della minoranza alla maggioranza, c’era nello statuto di tutti i partiti comunisti…

  137. “[…]Si chiama principio di subordinazione della minoranza alla maggioranza, c’era nello statuto di tutti i partiti comunisti…”

    molti ex-dirigenti non sanno nemmeno di che parli….subordinazione poi, ti dirbbero: come sei vetro!!!!!! 🙂 🙂

  138. Compagni ho delle notizie dalla federazione di Cosenza,stasera si è tenuto il CPF per eleggere Segretario e Segreteria:
    Elezione per il Segretario:

    Votanti n.66

    Angelo Broccolo Mozione 2 Segr. Prov. uscente voti n.47

    Alfredo Campanella candidato congiunto mozioni 1,3,4 voti n.16

    Bianche n.2

    Nulle n.1

    Astenuti n.0

    Ottima affermazione del compagno Alfredo Campanella.Comunque i compagni della 2 hanno eletto una segreteria monocolore non hanno voluto nessuno delle altre mozioni.Viva la gestione unitaria del partito!!!!

  139. la gestione unitaria non è mai stata nelle loro intenzioni….

  140. le ragioni per cui Says:

    diverse tra loro e mai scontate sono le ragioni per le quali sono convinto che questo partito abbia contratto, e non ampliato la politica ,piccoli gruppi di potere.li ha contratti e resi omogenei su base regionale per esempio attraverso l’istituto della maggioranza.in campania non si faranno unitarietà, a livello nazionale nemmeno, la vera resa dei conti inizia adesso,e senza provocazioni se ne assume la responsabilità chi a messo in moto questo processo.la ragione ,tra l’altro, per la quale nemmeno il segretario può proseguire la via unitaria è data dalla somma di chi lo sorregge,sostenerlo sarebbe pratica avanzata, qualora desse inizio alla gestione unitaria inevitabilmente si troverebbe in minoranza.va da se che a breve leggeremo le vere intenzioni delle minoranze della maggioranza.mi preme ricordare a quelli che ciarlano di principio di subordinazione(termine non vetero ma schifosamente fascista) che altre esperienze comuniste,in italia vere e di massa, elessero il dissenso,il suo diritto,a cultura di democrazia e partecipazione.la ragione per cui i vendoliani non abbandoneranno il partito è talmente semplice e scontata(e quantomeno lasciatelo dire a loro,evitando di fare la figura di vecchie comari inciucione)che anche i capi della maggioranza lo hanno capito.insomma questo caravanserraglio venuto fuori dal congresso è talmente esile che sarebbe il caso anche di non spararci sopra,troppo facile e francamente trovo indecoroso partecipare al suicidio di chiunque.ne consegue che lo slogan/teorema “vogliono sciogliere il partito” è una delle più simpatiche macchiette circolate in questi anni,anzi proprio ora il partito diventa funzionale ad un progetto.le ragioni per le quali l’assemblea di domenica sarà una reunion tra scapoli e ammogliati sta tutto nella non volontà del segretario del partito di non aver telefonato e parlato con i segretari regionali e provinciali in carica ed eletti(in campania per i più morbosi)ne consegue che sarà una iniziativa di corrente.basterà osservare la partecipazione geografica domenica e se mi è consentito anche alle prossime manifestazioni.la ragione per la quale continueremo ad essere perdenti, nella cultura e di conseguenza nei numeri elettorali,è perchè acerbo dicendo ha perso rifondazione sbaglia tre volte non sapendo di sbagliare.si perde ,e si è perso,perchè di fronte,ma anche ai lati ed immediatamente vicino a noi,la reazione,il capitalismo,i poteri forti,le vecchie e nuove formazioni compatibiliste e vagamente socialdemocratiche tutte le maledette chiese e nessun fascismo escluso hanno trovato la quadra su un progetto forte,condiviso e pervasivo,la totale precarizzazione delle nostre coscienze e delle nostre intimità,precedute da quelle del nostro stato materiale.tanto da far credere che una pizza mangiata con gli amici sia una grande vittoria e un fatto sicuramente rivoluzionario.di fronte ad un attacco di così spesso spessore noi ci ritiriamo,difendiamo un inesitente ed ipotetico avanposto con le categorie delle identità dei simboli e dei feticci.quanta approssimazione e quanta voglia di rifugiarsi e quanta mancanza di analisi e di pensiero.dal mio punto di vista so,e sappiamo,esattamente cosa fare,da dove ricominciare,perchè per chi fa finta di non accorgersi a noi tocca ricominciare,ed anche da zero.dopodichè alla fine di un ciclo si trarranno le debite conclusioni,a cui vi garantisco,rifondazione ci sarà,ma chierici chierichetti e finti predicatori non più.

  141. scusa ma non c’ho capito un seg….

  142. Prccamerina, capisco il tuo discorso però sinceramente capirai che c’è una bella differenza tra coabitare in una dirigenza di livello locale, e a livello nazionale dove si prendono in considerazione le grandi scelte di politica interna internazionale etc… Poi sinceramente spero che presto riusciremo a trovare un certo grado di compromesso, xò ovviamente nn possiamo ignorare la forte spaccatura che il congresso ha prodotto.

    Per quanto riguarda il 7,4% possiamo trovare tutte le giustificazioni che vogliamo, e come ricordavano alcuni compagni ci sono tra l’altro ancora vari studi in corso, tuttavia nella politica contano i fatti e non le giustificazioni -post o i se. Il fatto è che il prc nel 2006 ha avuto il 7,4 punto. Altrimenti con i se e i ma potremmo anche dire che la sinistra arcobaleno è stata punita perchè ha pesato il voto utile etc… Invece alla fine conta il fatto che nel 2008 la sinarc ha preso poco più del 3, e nel 2006 il prc il 7,4 punto.

  143. Chiedo scusa, non ho avuto tempo per leggere i commenti, quindi non so di che state discutendo. Vorrei fare un appello per il 14. Mi è capitato di constatare che molti compagni sono all’oscuro dell’assemblea di domenica. Un po’ ovunque. Non ultimi i compagni del mio circolo, perchè non tutti hanno l’abitudine di visitare il sito del partito e i circoli a maggioranza vendoliana, purtroppo, non tutti hanno diffuso la notizia. Invito tutti, a partire da Ale B., a verificare se nei circoli a maggioranza vendoliana che conoscete, i compagni del nostro documento (intendo doc del congresso, cioè 1-3-4-5) lo sanno. è molto importante partire col piede giusto, perchè la Rifondazione parte il 14 e non 27. Quella è un’altra storia. Non vorrei che l’assemblea del partito passasse inosservata e il 27 assistiamo alla banda e ai fuochi pirotecnici.

    ciao a tutti

  144. Ho visto la Tua firma sull’appello per la manifestazione dell”11 ottobre.

    http://bellaciao.org/it/spip.php?article20936

    Bene così, rimettiamoci in cammino
    e insieme possibilmente!! 🙂

  145. oh ciao Maria! 🙂
    a Roma e dintorni la notizia mi pare circolata (inclusa la mia sezione a maggioranza, anche se piccola, vendoliana) ma la Tua raccomandazione mi pare molto utile.
    Non vedo l’ora che si torni a parlare di UN SOLO PARTITO e non di maggioranze e minoranze!..
    buonanotte!

  146. un compagno di Roma Says:

    Caro Gabriele, Prccamerina, come molti di noi, ha fatto opposizione per anni nel partito a livello locale e nazionale, ma senza mettere in discussione la legittimità delle decisioni della maggioranza. Anche questo è un fatto. Io non ho mai sentito dire da, poniamo, un Grassi, che è stato per anni all’opposizione, che la segreteria Bertinotti fosse “un ostacolo da rimuovere” o che “non fosse il suo segretario”. Né questa nuova maggioranza ha rivolto l’invito alla minoranza ad andarsene, come fecero Bertinotti e i bertinottiani verso l’allora Ernesto al Congresso di Venezia. In quella maggioranza, beninteso, vi era anche Paolo Ferrero. Ma da lui e dall’area che attualmente gli fa capo questa scelta è stata progressivamente, da Carrara in poi, messa in mora. Tu dirai che questa è un’autocritica strumentale. Sta di fatto che ancora oggi molti bertinottian-vendoliani rivendicano la bontà della scelta “veneziana” di intimare la cacciata alle minoranze. Avvolgendosi in una contraddizione: da un lato si dice che quando erano maggioranza essi potevano legittimamente escludere le minoranze dalla gestione del partito; dall’altro, non si reputano legittime le decisioni dell’attuale maggioranza. Alla base vi è la presunzione che essi siano l’unico gruppo dirigente possibile di questo partito. Mi pare una illusione che sta venendo rapidamente meno.

  147. …caro un comnpagno di roma,

    leggendo quello che questo governo sta facendo (non ultima la proposta di legge approvata in cdm della ministra carfagna sulla prostituzione, che tra l’altro prevede il carcere fino a 10 anni anche per le prostitute)mi viene sempre meno voglia di polemizzare tra di noi, tuttavia qualche chiarimento è cmq salutare. Dire che nel partito di bertinotti non era garantito il dissenso mi pare sbagliato. Ciò è dimostrato dalla lunga vita che le minoranze hanno avuto nel prc, a partire da sninistra critica fino a Ferrando, passando per l’ernesto, fino a essere comunisti, fino a falce e martello etc… Non scordiamoci che queste minoranze (ovviamente non tutte allo stesso modo) negli anni scorsi hanno espresso critiche anche feroci all’operato di bertinotti, arrivando spesso ad insulti personali, tanto deprecabili da dimostrare la bassezza intellettuale di chi metteva in essere questi comportamenti. Dunque dire che vi è stata la cacciata delle minoranze è una falsità. Prima di tutto perchè sia Ferrando che Turigliatto sono stati “allontanati” per motivi assolutamente giusti. Il primo metteva in dubbio la legittimità dello stato d’Israele (ti sembra poco?), il secondo perchè violava una regola ancora presente (anche con Ferrero) nel nostro statuto che si chiama vincolo di mandato. Poi ovviamente ci sono opposizioni responsabili e non, e Grassi è sempre stato responsabile, ma lo stesso si può anche dire per pegolo e giannini che hanno sempre rispettato in parlamento il vincolo di mandato (però ricorda le bordate che lanciavano a bertinotti). Però ripeto dire che bertinotti nn garantiva spazio alle minoranze mi pare davvero fuorviante. Guardate le liste del Prc del 2006 e ditemi se non erano garantite proporzionalmente tutte le minoranze (vi erano tutti da pegolo a giannini, da turigliatto a Ferrando etc…). Ovviamente lo spazio era garantito in base alla percentuale di consenso all’interno del partito, e se vendola ha il 47% (47 e non 51 dunque nessuno pretende di comandare, ma semplicemente di essere rappresentati per quello che realmente si è) nn potete prendervela con nessuno.
    Poi in quanto al fatto che la ex maggioranza Prc nn sia fisiologicamente capace di essere minoranza è un’altra falsità perchè ci dimentichiamo che molti sono stati minoranza una vita dentro il PCI, in quanto “ingraiani”.

    La cosa che invece mi fa dispiacere è il fatto che molti di questa maggioranza sperano davvero che i vendoliani finiscano per scindersi, non rendendosi conto che il Prc oggi nn ha più la forza di una volta e che con queste europee rischia davvero di scomparire (ripeto ma spero di no).

    Poi anche vedendo ieri Ferrero in tv (che come vedete ci va eccome se ci va! altro che basta con la televisione adesso si sta nelle fabbriche! – altro insulto gratuito che facevano a bertinotti), nonostante continuo ad apprezzare il suo stile dialogante e pacato nel dire cose decise (a differenza di molti di voi non riesco a cambiare idea nel giro di così poco tempo: apprezzavo ferrero 1 anno fa come politico e lo apprezzo adesso…voi lo detestavate e adesso lo apprezzate boh?), credo veramente che vendola segretario sarebbe stato più carismatico e convincente, nn foss’altro per la continuità fisica che ferrero dimostra agli occhi dell’opinione pubblica con il precedente governo prodi (era ministro).

    Ogni persona dovrebbe avere il suo ruolo, Ferrero segretario nn mi convince, nonostante per me deve essere una persona con forti responsabilità nel Prc. Il segretario è inutile negarlo deve essere carismatico (nel senso buono del termine) e secondo me nichi lo era. Per me l’ideale sarebbe davvero stato Vendola segretario, ed una linea politica che metteva nero su bianco che il Prc non si sarebbe sciolto. Purtroppo Ferrero (mia opinione contestabile) secondo me ha avuto paura di fare questa scelta perchè ritovandosi con il 40% a dispetto del 47 di Vendola, temeva che Nichi nn sarebbe stato in grado di mantenere una promessa del genere. Peccato. Però ovviamente adesso bisogna guardare avanti, sento già dire che alla manifestazione dell’11 vi saranno entrambe le componenti, e questo è positivo.
    Tuttavia sono e rimango pessimista (questo sia chiaro nn per la linea del Prc) perchè vedo che le nostre classiche parole d’ordine nn fanno più breccia nella società, se penso che il 2001 era solo 7 anni fa impallidisco. Dal punto di vista politico quella stagione mi sembra lontana un secolo.
    Tuttavia dobbiamo impegnarci e spero di essere smentito specialmente sulla manifestazione dell’11.

    Saluti.

    C’è qualcuno che sa qualche novità sulla spaccatura che è avvenuta nel gruppo dell’ernesto tra pegolo e giannini?

  148. Ferrando non è stato mai allontanato dal partito,ma è stata ritirata la sua candidatura al senato.
    Inoltre in quanto a mettere in discussione lo stato di Israele ti posso assicurare che dallo scoppio dela seconda intifada nel 2000 fino al 2003 molti autorevolissimi dirigenti dei giovani comunisti bertinottiani sostenevano cose sullo stato di Israele che più volte in varie riunioni hanno messo in sincero imbarazzo anche gli esponenti della comunità palestinese.Vedi Gabriele tu queste cose le puoi raccontare a chi nel partito non ha mai militato,non so se le cose che dici te le hanno raccontate oppure le hai vissute in prima persona.Guarda che molti compagni in questo blog non fanno nomi e cognomi per pura delicatezza.Qui non si tratta solo di bertinotti,ferrero o grassi ma di seconde linee bertinottiane che hanno costruito carriere e posti di lavoro ben retribuiti su linee politiche che in breve tempo a seconda degli interessi subivano cambiamenti radicali.Ripeto senza polemica credo che tu non conosca bene il partito,le cose che dici sono più che rispettabili ma farebbero sorridere per la loro ingenuità molti degli ex dirigenti che difendi.Non posso dire altro perchè in un momento così difficile giocare allo sputtana tutto nuocerebbe solo all’immagine del partito.

  149. un compagno di Roma Says:

    Caro Gabriele, come al solito le cose su cui discutere sarebbero moltissime, ma mi soffermerò solo su alcune. Assumiamo innanzitutto i punti di convergenza:
    1) impegnarsi meno nella discussione sul partito e più sulla e nella società:
    2) la volontà di far riuscire la manifestazione dell’11.
    Detto, questo ognuno che sappia un pò di storia del PRC può notare che hai preso, credo in buona fede, due granchi:
    1) nel mio intervento precedente non ho detto precisamente che Bertinotti ha cacciato le minoranze. Ho detto che al congresso del Prc del 2004, e lo sanno pure i tombini delle sezioni del partito, Bertinotti ha indicato la porta a chi era contrario alla linea decisa in quel congresso. Se questo non significa far gravare la minaccia della cacciata su una minoranza (“l’intimare la cacciata” di cui parlavo) non so che cosa altro lo sia. Così come sanno pure i tombini delle suddette sezioni che Bertinotti e la sua area hanno sempre gioito dell’uscita di questa e quella minoranza dal partito. Perché così, questa la motivazione, si avvantaggiava il cosiddetto processo di innovazione. Su questo punto, e cioè sull’errore di aver salutato positivamente tutte le scissioni da Rifondazione, Ramon ha preso posizioni molto lodevoli ultimamente, a mio avviso.
    Stringatamente sulla questione Ferrando/Turigliatto che meriterebbe, peraltro, altra e più ampia considerazione: Ramon ha ricordato al congresso che quanto si è esercitato nei loro confronti è quanto non si è esercitato nei confronti di Nichi Vendola allorché questi votò la fiducia al governo Dini, il padre della controriforma delle pensioni.
    2) Sullo spazio delle minoranze: la rappresentanza delle minoranze nella delegazione parlamentare decisa per le elezioni 2006 era ampiamente al di sotto del loro reale peso nel partito. Ti riporto il dato per l’allora Ernesto: presenza nel partito al Congresso di Venezia=27% e rotti; nella rappresentanza parlamentare: 15%. Allora si disse giustamente che erano più democratici i DS che concedevano una rappresentanza parlamentare al correntone corrispondente alla loro percentuale nel partito che il PRC.
    Per il resto, sul “carisma” etc io non penso che voi “vendoliani” abbiate ragione, ma su questo tema ci siamo già soffermati altre volte. Ti invito solo a essere pessimista al punto giusto: io nel partito vedo una effervescenza che fa ben sperare. E anche nella società non la vedo malissimo: la crisi del PD e dell’economia capitalistica ci favorisce enormemente.

  150. Con tutto il rispetto del caso Ermes, e mettiamo anche il fatto che tu conosca il partito meglio di me, ma non capisco bene con il tuo intervento (con una carica disfattista enorme) cosa proponi. Sembri quasi in preda ad un pessimismo irrecuperabile ( “non si tratta solo di bertinotti,ferrero o grassi”) che travalica l’attuale e la ex-maggiornza. (perchè se tu fai una critica di questo tipo vai a ritroso nel tempo coinvolgendo tutta la ex maggioranza dal 98 ad oggi: da bertinotti a ferrero, a mantovani etc…

    Dal tuo intervento sembra quasi che per te il Prc sia ormai un organismo degenerato in malaffare. Tuttavia come sappiamo in ogni partito si annidano persone che pensano solo alla carriera…ma non per questo me la sento di generalizzare.

    Per ciò che concerne la questione dello stato d’israele ti posso dire che certo la linea del Prc ha avuto una sterzata e molti ipocriti magari possono aver cambiato idea sulla palestina in seguito ad essa, ma se di sicuro oggi nn è più accettabile nel Prc sostenere che lo stato d’israele nn debba esistere mi pare solo un passo avanti, perchè in questo caso si parla di antisemitismoe non di essere pro-palestina.

    Un discorso simile andrebbe fatto per le Farc: una sinistra credibile dovrebbe sì denunciare il malaffare dei governi colombiani e la corruzione lì presente, tuttavia ritengo insufficiente dire semplicemente che le farc “sbagliano” a rapire gli innocenti come forma di lotta.
    Una sinistra credibile deve sostenere che usare come forma di lotta politica delle persone terze e del tutto innocenti non è “sbaglato” ma inaccettabile…vorrei vedere se rapissero vostra madre o vostra figlia se avreste il coraggio di dire che le farc semplicemente sbagliano.

  151. vorrei vedere se il governo rapisse tua madre e tua figlia, e poi le uccidesse, se tu avresti il coraggio di dire che le farc sbagiano

  152. Gabriele temo che tu abbia perso le staffe.Degenerati,rapire i vostri figli?Ma cosa c’entra?Esprimi le tue convinzioni in modo oserei dire fanatico.Ti prego di camarti e rileggere quello che ho scritto.Del resto anche il compagno di roma ti ha mosso delle contestationi su quello che hai detto. In Colombia caro Gabriele io ed i miei familiari saremmo uccisi dalle a.u.c. e/o dagli scagnozzi di uribe e non dalle farc.

  153. non so ermes su cosa il compagno di roma ha contestato gabriele, non ho letto i commenti, solo che per fortuna di gabriele apena mi sono collegata ho letto la fine del suo commento sulle FARC. gabriele, se ti fosse sfuggito, dal computer delle meraviglie ri Raùl Reyes risulta che anche i Mapuche chiesero tempo fa a un alto comandante delle FARC consulenza per l’addestramento militare con il fine di portare avanti la loro lotta contro il Governo cileno nel sud del paese, e particolarmente per la liberazione di un’ampia porzione di territorio del Cile. questo per la cronaca, voglio dire… di tutto e di più esce da questo computer, chissà perchè tutto quello che va bene a uribe, mah…

    Ramon, tu che hai avuto rapporti stretti con Raùl, una domanda. Ma questo, la posta, non la cancellava mai?????

  154. incazzato Says:

    vorrei vedere se il governo da un lato e la guerriglia resistente dall’altra vi facessero fuori i vostri cari,scusate compagni ma che cazzo dite?vivete in un posto in cui non esiste democrazia o in mano a guerriglieri pazzi?ogni popolo ha la sua leggittimità, e se una parte di esso decide che le condizioni minime di democrazia non ci siano può scegliere di combattere,anche con le armi,l’oppressione.senza negare la vita e la sicurezza dello stato di israele,io credo alla leggittimità del popolo palestinese,nella sua dignità e autodeterminazione,a scegliere la resistenza come forma di lotta a quella oppressione,quella occupazione,quegli assassini,senza per questo dovermi sentire un antisemita.chi cazzo se ne fotte se sei ebreo cattolico o scintoista.me ne fotte se miri alla distruzione di un popolo,quando anche l’onu ha sancito l’illeggitimità della politica di guerra dello stato israeliano.imperialista e fascista questo è lo stato d’israele.e perciò cerco la via dei due popoli e due stati.ne vogliamo discutere?questa è una delle ragioni per cui io scelgo la non violenza.per non dover ragionare in questo modo.

  155. Caro compagno di roma,

    Il punto centrale non è gioire o non gioire dell’espulsione di qualcuno. Il punto è se la si ritiene giusta o meno. Per te è giusto allontanare una persona che mette in dubbio la legittimità ad esistere dello stato d’israele? Per me sì, punto. Poi se le varie segreterie gioiscano o meno a me nn interessa. Per te è giusto allontanare qualcuno che in situazioni determinanti viola il vincolo di mandato facendo ricadere sul partito un’immagine che è contraria a quella decisa in un congresso democratico? Per me sì. (se fossimo in parlamento e “migliore” votasse un provvedimento fondamentale in modo da far minare la credibilità della nuova segreteria te che diresti?…ti ripeto per me andrebbe allontanato).

    Poi a proposito di gioire o meno, anche i tombini di chianciano terme sanno che molti dell’attuale maggioranza gioirebbero di un allontanamento dei vendoliani. Poi scusa cantare bandiera rossa a squarcia gola con il pugno alto verso i compagni della mozione 2 non ti sembra tanto intimidatorio quanto l’annuncio alla cacciata di bertinotti?… poi ancora, conosco la tua buona fede ma sai che la parte più consistente dell’attuale maggioranza condivise le scelte di Venezia?…sì qualcuno può dire che aveva sbagliato, ma anche questa nn ti sembra una giravolta strumentale che si auto adatta all’attuale maggioranza?

    Una cosa che mi da veramente noia, è vedere ex-compagni che fino al 2005 hanno conviviso ogni cosa della linea bertinotiana, e che adesso fanno finta di niente come se fossero stati in un altro partito (ovviamente il discorso nn vale per chi era già minoranza a suo tempo).

    Saluti (non polemici)

  156. Cara maria, Caro ermes,

    mi dispiace ma per me il vostro modo di pensare è agghiacciante. Detta in termini brutali, se il governo colombiano mi uccide la famiglia, magari decido di combattere con le armi, ma non per questo posso rapire un innocente. Ripeto posso avere di fronte il governo più sanguinario del mondo ma per rapire gli innocenti è un metodo di lotta vigliacco e penoso.

    Allora ditemi un pò voi siete favorevoli agli attentati sugli autobus praticati hamas?

  157. Car* tutt*,
    intervengo anche io brevemente su questi ultimi post.
    Vorrei ricordare che a Venezia oltre alla comunicazione di Fausto a Grassi nella replica finale (volgendo il viso verso di lui) che in Italia c’erano due partiti comunistie quindi uno poteva scegliere dove stare, ci fu anche la scelta politica di non far partecipare le minoranze negli organismi operativi di direzione del partito (vedi segreteria). Si disse allora che era per renderli omogenei alle scelte del congresso.
    Io ero, allora, d’accordo con quella scelta, ma ora dico che fu un grave e grande errore che feci e che facemmo come mozione 1 di allora.
    Oltre che praticare un concetto di democrazia stravagante per un partito che diceva di aver fatto la scelta strategica di internità ai movimenti, come si poteva sperare che i/le compagn* delle minoranze considerassero finito il congresso e non si mettessero di traverso in ogni occasione possibile?
    Io poi penso che le persone possono cambiare idee e comportamenti, se non fosse così come potremmo sperare di cambiare il mondo? Questa opinione vale per ciascuno – fino a prova contraria – da Ferrero a Giannini e che ciascuno di noi ha delle cose che sa fare e delle altre che non sa fare e dovremmo (è difficile) capire cosa è meglio per noi e per gli/le altr*.
    Personalmente io (ma anche la maggior parte delle mie compagne e dei miei compagni di mozione di Bologna) non siamo mai stati felici delle scissioni e quando nel Cpf SC comunicò l’uscita dal Partito molti di noi – che li avevano sempre avuti al fianco nel conflitto sociale – avevano gli occhi lucidi. Sulla vicenda Turigliatto (che a mio parere personale fece comunque una corbelleria terrficante!), quando alla Conf. d’Org. fu presentato un odg di condanna alla scelta dell’espulsione, facemmo una riunione d’area in cui a larga maggioranza decidemmo di lasciare libertà di coscienza sul voto. Così ci fu chi – pochi in ossequio all eindicazioni del Nazionale – votò a favore, chi come me si astenne e tant* che votarono contro quel provvedimento.
    Sulle Farc e la Colombia credo che si debbano evitare giudizi di valore visto che i parametri “vitali” là sono un bel po’ differenti da quelli che conosciamo qua.
    Comunque proporrei di seguire la proposta del compagno di Roma e lasciar cadere questi ragionamenti, magari per riprenderli quando il tempo si sarà incaricato di mettere un po’ di distanza tra noi e l’ultimo congresso.
    Chiudo perchè vedo che in realtà non sono stato davvero breve.
    Saluti e libertà.
    Ale B.

  158. Caro incazzato, ti quoto in pieno. Xò almeno il merito di aver portato il concetto di non violenza nel partito (con tutte le ambguità del caso) a Fausto vogliamo darglielo?

  159. no gabriele, incazzato e voi tutti, forse non mi sono spiegata.
    io sono cattolica e sono domenicana (per la cionaca) terziaria domenicana. incorporata nell’ordine domenicano. l’ordine che ha dato i natali al teologo che per primo ha proposto la teologia della liberazione. significa che io a praticare la violenza non ci penso proprio, ma non per questo posso rimanere indifferente a tutto ciò che mi viene raccontato dai miei confratelli che vivono in americalatina. come non sono indifferenti loro, a cui può capitare di tutto, anche aiutare i guerriglieri, visto che non si guarda in faccia a chi ha bisogno, lo si accoglie e basta. lo scorso agosto si è tenuto a bogotà il capitolo generale dell’ordine. ecco, vorrei un po’ voi ascoltaste con le vostre orecchie quello che ci raccontano. avete mai ascoltato qualche testimonianza di frei betto, ad esempio? ma vi rendete conto voi di quello che state dicendo??? ma vi rendete conto che chi ha fondato l’ELN è un sacerdote colombiano della chiesa cattolica che si chiama Camillo Torres? e vi pare normale? o fprse è l’esasperazione che porta a tanto? è facile quando si sta spoltronati a smanettare, cari. certo che non possiamo accettare la violenza in linea di principio, ci mancherebbe. ma si deve lavorare seriamente per promuovere un processo di pace ma non certo coi sermoni come i vostri! mi spiace non poter approfondire, ma devo chiudere

  160. un compagno di Roma Says:

    Caro Gabriele, La questione della obbedienza/disobbedienza alla linea è troppo complessa per poterla racchiudere in un rapido scambio di battute. Ma da ciò che dici deduco che tu saresti stato favorevole all’espulsione di Nichi Vendola dal partito nel 1995 in occasione del voto di fiducia che egli accordò, contro le indicazioni del partito, al governo Dini.
    Per il resto, mi pare che tu abbia accolto che le mie rettifiche (su Bertinotti vs. Ernesto e delegazione parlamentare).
    Sul fatto che ti diano fastidio i cambi di cavallo, che dire, io penso che avesse ragione Althusser, quando scrisse che la politica è “la scienza della congiuntura”. E anche Aristotele, quando, nella sua Politica, scrisse che la politica è la “scienza del contingente”. Dunque in politica si possono cambiare le proprie idee e posizioni.

  161. Temo che le discussioni sulle farc non portino da nessuna parte.Comunque Gabriele lo stesso problema si è posto nella Resistenza,Beppe Fenoglio ha scritto pagine illuminanti a proposito dei casi da te citati,cioè di innocenti che possono finire per lo mezzo.Dovremmo rileggerci Il Partigiano Johnny molto attentamente.Comunque ti posso assicurare che manco la rivoluzione americana si sarebbe fatta se chi vi partecipò si fosse posto il problema dei civili e degli innocenti.Durante la Rivoluzione Francese specie in Vandea avvennero cose tremende,i militanti delle farc sarebbero rimasti inorriditi.Che facciamo buttiamo a mare la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo? Credo che purtroppo nella sinistra italiana si continui ad oscillare da un estremo all’altro prima i sogni di insurrezione armata del dopoguerra,poi i demenziali cultori della P38 ed adesso estremo opposto la non violenza come assoluto.Lo storico Sergio Luzzatto che non mi pare un terrorista ha dichiarato che ci sono momenti in cui è giusto versare il sangue per ottenere la libertà.

  162. mimì metallurgico Says:

    “Caro ragioni per cui” Le ragioni della sconfitta della “Rifondazione per la sinistra” sono proprio nelle argomentazioni che utilizzi e nella forma che le esprime. Quel politicismo dotto, quello sguardo rivolto al partito, alle correnti, ai rapporti gerarchici: tutto ciò è esattamente il coacervo del passato che normalmente la gente rifiuta, ma di cui hanno gli zebedei pieni anche i nostri compagni e le nostre compagne. Esci dal congresso, che è finito da un pezzo! Basta definire l’attual maggioranza una somma di minoranze(la segreteria è stata fatta in 2 ore a dispetto di chi diceva che si sarebbe costituita in mesi tra vari disaccordi!). C’è un progetto politico dietro a questa maggioranza che non è il caso di ipotizzare adesso ma che ha già precedenti(ottimi) in Europa. Ultima cosa in merito ai dipartimenti: è vero era stato offerto il 47%, ma l’offerta è stata respinta. Il boicottaggio della manifestazione nazionale del 14 è ingiustificabile, somiglia tanto al boicottaggio inscenato dai boliviani bianchi contro il governo di Morales legittimamente eletto. Mi rendo conto che il paragone è forte, ma rende perfettamente l’idea.

  163. un compagno di Roma Says:

    importante e azzeccatissima oggi la presenza del nostro segretario al presidio dei lavoratori Alitalia. Queste sono le cose che dobbiamo fare.

  164. No ale, a questo punto non li evitiamo per niente i giudizi di “valore”, visto che si è toccato questo tasto a me molto caro. E non credo nemmeno sia del tutto inutile parlare delle FARC e affini, anzi, son d’accordo con un compagno (non ricordo chi) che invitava ramon a continuare contro la disinformazione fuori e dentro rifondazione. bene. caro compagno, ti prendo in parola. e visto che qui sopra si legge di tutto, da cose sensate ai numeri al lotto e alle farneticazioni più impensabili, vi mando un po’ di storia di “valori”. non me ne vogliate, ma l’uscita di gabriele ed incazzato mi ha davvero ferita, visto che sono priora domenicana, quindi a capo di una comunità di svariate centinaia di persone. chi non vuole leggere può benissimo saltare.
    saluti

    Camillo Torres entrò nella guerriglia colombiana nel 1965, a 35 anni. Era già teologo e aveva concluso gli studi di Sociologia a Lovanio (Belgio). A Bogotà fu fondatore e professore della Facoltà di Sociologia e decano della Scuola Superiore Pubblica e dell’Istituto di Amministrazione Sociale. Fu rappresentante del cardinale presso la Giunta direttiva dell’Istituto Colombiano della Riforma Agraria. È qui che Camilo prende conoscenza diretta delle condizioni subumane in cui vivevano i lavoratori e gli indios, e di come lo stesso aiuto dato dal governo e dalla Chiesa servisse per mantenerli nella dipendenza sociale e nella schiavitù. Per questo, egli lotta per introdurre criteri più giusti e perché la legge venga applicata senza eccezioni. Quando si rende conto che non ottiene nulla, si convince che la rivoluzione è l’unica via d’uscita possibile. Sa che la sua posizione scandalizzerà tutti. Per questo scrive: “Sono un rivoluzionario, come colombiano, come sociologo, come cristiano e come sacerdote. Come colombiano, perché non posso estraniarmi dalle lotte del mio popolo. Come sociologo, perché grazie alla mia conoscenza scientifica della realtà, sono giunto alla convinzione che le soluzioni tecniche ed efficaci non sono raggiungibili senza una rivoluzione. Come cristiano, perché l’essenza del cristianesimo è l’amore per il prossimo e solo attraverso una rivoluzione si può ottenere il bene della maggioranza. Come sacerdote, perché dedicarsi al prossimo, come la rivoluzione esige, è un requisito dell’amore fraterno indispensabile per celebrare l’eucarestia”.
    Viene dimesso da tutti gli alti incarichi che ricopriva all’Università e destituito dal sacerdozio. Vescovi e sacerdoti non gli perdonano il fatto che egli abbia chiesto l’espropriazione dei beni della stessa Chiesa. Camilo aveva tentato di fondare un ampio movimento educativo nella città. Viene minacciato. Si rifugia nelle campagne. Pensa che solo la guerriglia può veramente cambiare la situazione del popolo. Non è quello che, nell’accezione comune, si definisce un uomo violento. Al contrario, tutti quelli che lo hanno conosciuto lo consideravano una persona pacifica e umile. Ma era come il Mahatma Gandhi, il grande maestro della pace, che diceva di preferire un’azione violenta alla codardia o all’omissione. Il pastore Dietrich Bonhoeffer, teologo tedesco, martire del nazismo, affermava: “Non basta fuggire il male. È necessario combatterlo, o si diventa suoi complici”. E attentò alla vita di Hitler dicendo: “Se io fossi su una strada in cui sta giocando un gruppo di bambini e, d’improvviso, vedessi un autobus guidato da un autista assassino venire dritto sui bambini… se avessi la possibilità di tirare una pietra sul parabrezza o porre un ostacolo sulla strada per fargli cambiare direzione e precipitarlo nell’abisso, anche se so che questo ucciderebbe l’autista, non esiterei a farlo per salvare la vita degli innocenti”.
    Camilo Torres entra in un gruppo di guerriglieri dell’Esercito di Liberazione Nazionale e dice che lo fa per coerenza con l’eucarestia che celebra, rito che esige il dono totale della sua vita. I militari preparano un’imboscata e Camillo cade sotto i colpi della 5° Brigata dell’esercito colombiano. Quarant’anni dopo, quanti cercano di vivere l’ideale di Camilo Torres comprendono che egli fu obbligato a optare per la lotta armata. Egli stesso insisteva sul fatto che la rivoluzione più profonda avverrà solo tramite l’educazione. Tutti coloro che si rifanno all’eredità di Camilo Torres si consacrano ad una rivoluzione nonviolenta.

  165. mi dispiace maria che tu ti senta ferita, se certe persono collegassero il cervello prima di scrivere insulti gratuiti e giudizi liquidatori che possono offendere la storia e il vissuto di altri compagni sarebbe molto meglio….ti mando un grosso abbraccio solidale 😉

    p.s.
    non sono molto pratica di clero…che significa priora domenicana?

    Laura

  166. Maria hai perfettamente ragione,la storia è quella che racconti ma purtroppo con alcuni è tempo perso,sono convinti di determinate cose.Conosco tante persone nel PD che la pensano esattamente come loro.Comunque il nuovo gruppo dirigente farà chiarezza anche su questo,tanto stai sicura che la pensiamo allo stesso modo.In Bolivia tra qualche giorno Evo Morales se vorrà sopravvivere dovrà mandare a Santa Cruz l’esercito e la milizia popolare indigena,altrimenti nei dipartimenti bianchi e ricchi ci sarà una secessione.Questa situazione per certi versi è simile a quella del Congo nel 1960 in quel caso gli USA e il Belgio favorirono la secessione del KATANGA ed il primo ministro eletto dal popolo Lumumba fu assassinato.A Santa Cruz si rischia la guerra civile.Ci metteremo a pontificare contro la violenza anche con Morales?O Morales può garantire che non verranno coinvolti innocenti?

  167. Compagni vi segnalo che a Roma poliziotti in borghese o perlomeno che si qualificano tali fermano i compagni vestiti in un determinato modo insultandoli,per ora.Vi do un fraterno consiglio,se partecipate a Roma ma temo la cosa si estenda,a manifestazioni pubbliche o uscite in generale con magliette che vi caratterizzano come persone di sinistra,non fatelo mai da soli,ripeto girate almeno in 3-4 specie di notte possibilmente non esponete le compagne a pericoli inutili.Vi ripeto a Roma la situazione è seria.Mettete anche in conto di dovervi difendere.Compagni o ci organizziamo oppure chiudiamoci in casa.Questa è Roma,tra poco l’Italia oggi,ci piaccia o meno.

  168. grazie laura, sono io sono particolarmente fragile in questo periodo, quindi vulnerabile. la priora/priore è quello che viene scelto dalla comunità (tramite elezioni) alla sua guida. sia essa comunità di frati di suore o di laici. io sono l’unica della diocesi, quindi sono a guida di un gruppo nutrito di laici e ho stessa autorità e pari dignità di un superiore di un convento di frati o di suore, per intenderci. la nostra dimensione è internazionale, non siamo nelle parrocchie, ed è una grande ricchezza, perchè quando ci vediamo scambiamo esperienze e tocchiamo con mano le realtà dei vari paesi. mi sarebbe piaciuto esserci a bogotà l’anno scorso, purtroppo non mi è stato possibile.

    ermes hai ragione, ma non si può gettare la spugna e rassegnarci. forse la mia reazione è stata esagerata, ma davvero sto per non capirci più niente di quello che succede fuori e dentro la sinistra. tutti dicono di tutto, non c’è più memoria, niente, non si capisce più niente.. hai ragione da vendere sul pd. è stato proprio ieri sera che è partito il tutto e mi ha reso così…. ho cenato con amici piddìni e qualcuno di alleanza nazionale. la sfortuna vuole che mi trovo proprio con il responsabile dell’ufficio stampa di alfredo mantovano, che già l’altro ieri l’aveva sparata su ferrero in riguardo alla bossi-fini. e questo è stato solo l’inizio cena e puoi immaginare. poi ovvio il discorso è caduto su la russa-napolitano e che cosa non è uscito!!! pure il pd ci si mette, non solo la destra. dalle polemiche salò sì/salò no, si è passati a Gippi Pansa, al Pci che stava a capo di una vera e propria gerarchia militare ed i soldati di questo impero militare erano partigiani violenti e criminali che uccidevano senza pietà gli altri partigiani, il triangolo rosso ecc ecc . Va bene. E’ storia? è oggettivo? ok. ma mi chiedo, in questo clima dove tutto è legittimato, ma ci si rende conto che arriveremo a delegittimare anche la resistenza? di questo passo, senza più memoria, come faremo ad arrestare la caduta libera?
    guardate che la situazione è davvero seria. qui si sparano stupidaggini ovvie senza capire che così si da solo una mano alla destra, e basta.

  169. X MARIA: devo dire che rispetto molto la tua scelta di vita e le tue credenze religiose, non mi permetto neanche di mettere in dubbio il fatto che tu sia una nonviolenta e apprezzo le cose che hai scritto. Tuttavia la questione dei rapimenti rimane lì tutta aperta: come si fa a non inorridirsi di fronte ad un gruppo che utilizza il rapimento di innocenti (ti ripeto indipendentemente dalla sanguinarietà del regime sotto il quale si vive) come lotta politica (ti prego rispondimi su questo se devi rispondermi)?

    X UN COMPAGNO DI ROMA: A proposito delle rettifiche, volevo dirti che c’è una bella differenza tra il caso di vendola e quello di turigliatto. Vendola sostenne Dini assieme ad altri 14 compagni che tuttavia non furono decisivi. Poi siccome sono una persona che non ama far vinta di non rispondere, ti dico chiaramente che c’erano gli estremi per allontanare Nichi e gli altri (che tra l’altro proprio in base al nostro statuto dopo 2 anni possono re-iscriversi). Tu altrettanto chiaramente te la sentiresti di dire che dei compagni che rapicono innocenti sono solo persone che sbagliano?
    Ti ricordo inoltre che dopo la questione del governo dini andarono via dal nostro partito alcune delle meglio menti della sinistra radicale come Lucio Magri, Luciana Castellina etc…
    Per ciò che concerne la questione dell’ernesto, voglio credere a ciò che tu dici, anche se occorrerebbe verificare come è stata calcolata la percentuale dei presenti in lista dell’ernesto, e poi se nn ricordo male tale scelta era giustificata dal fatto (non condivisibile per molti) che vi erano nelle liste molti candidati esterni.

    Bene cambiare le posizioni, ma guarda caso questi cambiamenti coincidono sempre con i cambi di maggioranza ( ma purtroppo spesso non li determinano, ma li seguono).

    X ERMES: la questione da me posta nn riguarda i civili innocenti, ma il rapimento di persone terze al conflitto in atto. Non mi risulta che nessun capo partigiano abbia mai autorizzato un sequestro di persona innocente totalmente estranea ai fatti. E’ questo che io condanno, nn giriamoci attorno. Tu citi fenoglio, ma egli nn ha mai neanche preso in considerazione la possibilità di praticare il rapimento di persone terze (ripeto gente non coinvolta nel conflitto) come metodo di lotta.

    X LAURA:”mi dispiace maria che tu ti senta ferita, se certe persono collegassero il cervello prima di scrivere insulti gratuiti e giudizi liquidatori che possono offendere la storia e il vissuto di altri compagni sarebbe molto meglio…”

    Parli di te stessa? specifica.

    Un saluto a tutti quelli che credono che discutere sia salutare, e non offendono a spada tratta dopo la prima critica che ricevono.

  170. guarda gabriele di non fare il ganzetto con me…hai capito benissimo

  171. …sei tu che nn ti dovresti permetere di usare frasi come quelle che ho virgolettato, chi da rispetto lo riceve ricorda.

  172. guarda che mamagari puoi offendere forse non lo fai apposta come non l’ho fatto io, se ti ho offeso mi dispiace non ti volevo mancare di rispetto, scusa

    facciamo pace?
    😉

  173. incazzato Says:

    Cara Maria,
    ti chiedo scusa se involontariamente ti ho ferita,mi vergogno solo al pensiero di poter offendere un compagno,chiunque esso sia,non è proprio nelle mie corde,il rispetto per il pensiero d’altri è il mio modo d’essere.
    volevo semplicemnte dire che rimango un po così quando tra di noi si ricorre ad argomenti così forti e dolorosi,come un rapimento e l’eliminazione di un civile inerme,che possa essere un nostro parente o uno sconosciuto.anche se credo ciecamente nella non violenza(e di questo do atto a bertinotti)mi rendo conto che i processi di liberazione e di mencipazione di popoli,genie ed oppressi possa passare anche attraverso l’uso delle armi(nella resistenza i cattolici impugnarono le armio insieme a noi).chiudo augurandoti una serena notte ,mortificato se in qualsiasi modo io abbia avuto un atteggiamento offensivo.
    un abbraccio a tutti i compagni

  174. …pace fatta, 6 fortunata che non porto rancore :; …perchè il colpo di “squallido” che mi hai rifilato pochi giorni fa semplicemente perchè la pensavo diversamente è duro da mandar giù.

  175. oh! ma che scuse! ve l’ho detto, sono io che in questo periodo vedo tutto storto fuori e dentro il partito, e ho reagito d’impulso. tranquilli, non è successo niente. vorrei solo si trattassero certi argomenti delicati di politica internazionale, con la dovuta serietà, che ne abbiamo tanto bisogno tutti.

    gabriele gabriele, ma chi non inorridirebbe? ma ti rendi conto di che domanda mi stai facendo? ciò non toglie, come dice frei betto, che ogni punto di vista è la vista a partire da un punto. ecco, cerchiamo di ritrovare il punto che stiamo perdendo compagni, ed usciamo dal festival delle ovvietà. lì lasciamoci il pd, se ci tiene così tanto.
    buona notte a tutti

    e pace e bene 🙂

  176. ma non ero io! lei ha l’omino su sfondo blu e io sono su sfondo verde!!!!!

    allora mi firmerò Laura da Viareggio

  177. cara maria, ti volevo solo dire che per me inorridirsi significa di conseguenza condanna politica, nn è solo una valutazione personale. la cosa nn è così scontata come credi.

  178. figliadinessuno Says:

    Preti, guerriglie, Farc, numeri, ordini, laici, fra, marie….ma che è????

    capisco Torres, ma almeno lui non citava ogni tre righe Ramon Mantovani…

    C’aveva altri pensieri…siamo nell’orbita della global confusion number rivolution drink esasperation cibernetica rhum???

    giuro…uno che entra come me na volta ogni tanto a leggere nn capisce un arciprete di nulla…

    le sedi dei circoli sono mezze vuote… dirigenti in giro quasi zero…pensiero vagante….e noi cerchiamo il centro di gravità permanente…

    non vinceremo mai….abbiamo la sindrome dei perdenti tempo…io per prima che leggo pure e mi intenerisco pensando che partecipare possa servire almeno a questi due minuti di tempo…

    leggo decadenza …..pura decandenza…..che tristezza….scusate il momento critico…..

    abbracci

  179. Gabriele Says:

    allora pace fatta “Laura da viareggio”. Ciao!! 🙂

  180. Gabriè, ancooooraaaa!?!
    Allora, vuoi discutere seriamente, o no?
    Non basta condannare, ci si deve sforzare per trovare soluzioni, e le soluzioni si affrontano per gradi. Dare dei terroristi alle FARC non è un modo per affrontare il problema, significa ancora di più dividere quel già martoriato paese. Se in Colombia c’è una guerra permanente da 50 anni, significa non vi è uno stato di democrazia, o no? Guarda, il primo febbraio scorso PeaceReporter ha mandato il comunicato del leader massimo dell’ ELN, Nicolas Rodriguez Bautista. te lo riporto pari pari.

    L’Esercito di liberazione nazionale (Eln) chiede che il governo del presidente Alvaro Uribe e la comunità internazionale riconoscano il suo status di forza belligerante, come lo sollecitano da tempo anche le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Lo afferma un comunicato della guerriglia, letto dal suo massimo leader, Nicolas Rodriguez Bautista. Nel comunicato si precisa che “l’Eln è una forza belligerante che riconosce il Diritto internazionale umanitario e il Diritto dell’Aja, che ha proposto un accordo per una soluzione politica (…) e accordi per l’umanizzazione della guerra”.

    Ora, gabriele, non è questione di esprimere vicinanza ideologica per le FARC e condividerne i metodi. Le FARC, pur in un contesto nel quale il 95% delle violenze più abominevoli sta documentabilmente dalla parte dello Stato e delle sue espressioni, come il paramilitarismo e la narcopolitica, si è macchiata di crimini inaccettabili, come il sequestro di persona, compreso l’unico in grado di appassionare i benpensanti occidentali, quello di Ingrid Betancourt. Nonostante ciò ti garantisco che insigni giuristi hanno spiegato che le FARC rispettano tutte le caratteristiche che per il diritto internazionale permettono di considerarle “forza belligerante“, riconoscimento che aprirebbe spazio a trattative di pace. Trattative che non vuole il presidente Uribe, completamente interno alla logica della guerra al terrorismo e appoggiato nel suo oltranzismo da George Bush. Il problema è che in America chi crede che la politica possa aprire la strada alla risoluzione pacifica dei conflitti viene semplicemente accusato di essere “amico dei terroristi”. E qui sta il punto chiave della questione. La Colombia è ferma alleata degli Stati Uniti in regioni che a loro sono ostili. Incapaci di avere delle relazioni internazionali che si basino sul confronto di idee e non sulla straordinaria forza di coercizione data dal predominio militare, gli Stati Uniti si sono da tempo convinti che la forza equivalga alla ragione. Dalla fine della guerra fredda, e con più forza in epoca neoconservatrice, si sono convinti che la loro volontà basti a risolvere i conflitti. Il fatto che non ne abbiano risolto nessuno non scalfisce le loro convinzioni. Si sono convinti che l’umiliazione politico-militare dell’altro equivalga all’affermazione delle proprie ragioni. Si sono connvinti che la forza (la loro) sia superiore allo strumento del diritto nella risoluzione delle controversie internazionali. Nascondendosi dietro il dito dell’ideologia antiterrorista pretendono di dividere il mondo tra amici e nemici impedendo di fatto la risoluzione di qualunque conflitto sul pianeta che non passi per la distruzione totale del nemico vinto. Anche l’amico degli Stati Uniti, Massimo D’Alema, che si permetta di avocare alla politica e al diritto internazionale il proprio ruolo, viene bacchettato duramente. E’ avvenuto caro gabriele, do you remember?

    PS
    @figliadinessuno: quando si affrontano seriamente le questioni politiche, in qualsiasi modo anche “intenerendo”, e in qualsiasi luogo, virtuale o no che sia, non è MAI tempo perso. Il fatto che i circoli siano mezzi vuoti non mi preoccupa. Se queste discussioni fossero state fatte seriamente nei circoli, invece di giocare a tressette o di chiamare i militanti solo per l’attacchinaggio (famosi schiavi servi della gleba della vecchia dirigenza), bè, forse oggi non saremmo alle pezze! lo dico con rispetto e senza polemica.
    buona giornata e buon lavoro

  181. Cara maria,

    Apprezzo ciò che tu dici, che potrei sottoscrivere al 99%, però anche ove le Farc venissero considerate forze belligeranti, dal mio punto di vista sarebero, come lo sono, legittimate ad usare le armi in quanto appunto forza belligerante…ma il fatto che usino il sequestro di persona come metodo di lotta le rende, dal mio punto di vista un movimento da condannare senza esitazioni (anche se i contesti sono diversi come mai l’Ezln nn ha mai rapito nessuno? ).

    D’accordo con te per il ps finale.

  182. Tra l’altro oramai da molto tempo per l’attacchinaggio si pagano persone esterne che attaccano per tutti,non in tutte le federazioni ma in molte.Quanto al tesette al nord gli anziani(e non solo quelli) vanno nelle sezioni della Lega già da molto.In molti posti circoli ed iscritti sono a sostegno di questo o quel candidato e si attivano solo nelle elezioni.Ha ragione Maria,non basta dire come facciamo da anni ed anni torniamo alle sezioni,senza idee politiche.La lega ha l’uno e l’altro,per quanto orrende.Al massacro del partito si è giocato per anni,credo sia stato fatto volutamente.

  183. Comunque cara figlia di nessuno il tuo linguaggio confusionale non ti mette in condizioni di dare lezioni sulla chiarezza dei compagni.In quanto a decadenza le tue frasi prive di qualsiasi logica ne sono una perfetta espressione.Le sezioni sono vuote,sai che scoperta,te ne accorgi ora?Dov’eri?

  184. Caro “Gianni”,

    tu scrivi: “Al massacro del partito si è giocato per anni,credo sia stato fatto volutamente”. Scusa ma per quale scopo si sarebbe fatto ciò volutamente?

    Ciao.

  185. cara figlia di nessuno se l’argomento del post è “Le farc, la Colombia, le veline dei servizi e il giornalismo provinciale italiano” non ci si può scandalizzare se i compagni discutano di FARC e Colombia ecc…

  186. Gabriele,
    forse perchè alcuni compagni (non Tutti) della vecchia maggioranza pensavano che il PRC fosse un ferro vecchio da superare per formare una nuova formazione politica.

    quindi è come se per esempio hai una vecchia auto ma hai già versato l’acconto per quella nuova, non è che le farai molta manutenzione a quella vecchia…
    é un esempio stupido ma per molti compagni è stato così.

  187. Gabriele, non solo i contesti ma anche la storia del movimento è diverso. Molti gruppi indigeni con lingua e cultura indiana non si sono solo organizzati per autodifesa, ma si sono messi in contatto tra di loro per formare alleanze regionali e internazionali. Questo processo è in corso in modo accelerato da parecchi anni non soltanto in Messico, ma nella maggior parte delle Americhe e oltre. Ma parliamo di processi più recenti, l’ ELZN fa irruzione nel panorama politico nel 1994. C’è una bella differenza. Le sue forme organizzative nuove forniscono un esempio di come si possa cercare una soluzione agibile al problema dell’ organizzazione e della lotta rivoluzionaria nonviolenta. Perchè quando parlavo di metodo anche comunicativo in riguardo alle FARC, ne parlavo in senso anacronistico (vedi i comunicati)? Perchè l’EZLN, ad esempio, ha fatto della comunicazione una delle sue priorità, sia con il resto del Messico, sia con il mondo. Fin dalle loro prime azioni pubbliche, hanno prodotto dichiarazioni e analisi, scritte bene,e le hanno fatte pervenire ai media locali, nazionali e internazionali. Hanno anche fatto un uso di comunicazioni satellitari, di internet, per poter comunicare con persone da ogni paese. Questo li ha aiutati ad ottenere la solidarietà internazionale anche da parte di organizzazioni non radicali. In un Paese come la Colombia, tu pensi questo, non dico allora quando le FARC nacquero, ma oggi 12 settembre 2008, sia possibile? Le FARC hanno altra storia e altro contesto. Nascono nel 64 da esponenti del Partito comunista e dagli uomini della Autodefensas Campesinas (Ac). Questi gruppi di autodifesa si erano formati negli anni cinquanta per lottare contro i latifondisti sotto la guida del famoso Marulanda. I dialoghi avviati negli ultimi vent’anni tra governo e Farc, allo scopo di giungere ad un cessate il fuoco sono falliti a causa dell’intervento di disturbo dei gruppi paramilitari colombiani dall’ 80 organizzati nell’Auc (Autodifese unite colombiane). Non puoi paragonare l’esperienza. Ogni paese ha la sua storia, Gabriele, e dobbiamo cercare di entrare nel contesto, non per giudicare, come scriveva bene Forgione, ma per osservare e ascoltare. E cercare di promuovere i processi di pace. Sempre.

    Un’appunto. Mi pare che stiate un po’ esagerando nei confronti di figliadinessuno. In fondo, da quelo che ha detto, significa che anche su Torres ha letto quello che c’era da leggre, quindi, dove sta il problema? 🙂 ha esternato le sue sensazioni, tutto qui. Comunque Torres non citava ogni tre righe come me Ramon Mantovani solo per un motivo: non l’ha conosciuto. Invece Raùl Reyes che l’ha conosciuto e che c’ ha bevuto insieme un negroni, vedi tu quante volte l’ha citato. Dal computer delle meraviglie non ne capisce quante…. Verba volant scripta manent.

    🙂

  188. care tutte e cari tutti, sono stato assente ma vedo che discussione ferve. la mia opinione, per quel che vale, è che si tratta di una buona discussione. al netto di qualche superficialità ed insulto. ma questo è un blog mica un convegno in vellutate stanze e anche se c’è qualche intemperanza (non le diffamazioni ovviamente) secondo me non c’è alcun male.
    ringrazio soprattutto i critici, come sempre. e li considero benvenuti.
    non ho molto tempo, ma due o tre cose le dirò.
    1) ma perché ostinarsi a pensare che l’efficacia e la stessa necessità di una forza che si propone di cambiare il mondo si misura dai risultati elettorali? mentre per chi si propone di conquistare posizioni di potere per gestire l’esistente la logica del fare tutto per i voti è vincente, per chi si propone di cambiare le cose realmente capita che ci siano scelte da fare che entrano in conflitto con il ridursi al puro mercato elettorale. io penso che questo sia un punto fondamentale della discussione. pensare che la politica si faccia soprattutto per ottenere risultati elettorali porta dritti dritti alla logica del PD. non tralasciando di presentarsi alle elezioni e considerando la stessa presenza nelle istituzioni come uno degli aspetti del lavoro politico, si deve capire che le lotte sono il motore della trasformazione. e che un partito politico moderno non osserva e commenta le lotte per poi presentarsi alle elezioni pretendendo il voto di chi le lotte le ha fatte. questo è quanto di più vecchio ci sia. e la sinistra arcobaleno è una delle cose più vecchie che si siano mai viste! le donne hanno cambiato molto nella società e solo dopo le istituzioni sono state costrette a prenderne atto. vedi divorzio ed aborto. analogamente, e dico solo analogamente, bisogna ricostruire legami sociali e società e poi verranno anche risultati elettorali, forse. quindi tutta questa querelle sul leader che porta voti. tutte le considerazioni su questa o quella persona, ferreo o vendola compresi, sono fesserie. sempre che si pensi ad una partito che si propone di cambiare le cose e non di dire che le vuole cambiare senza farlo per assicurarsi voti.
    2) è inutile fare drammi. le divisioni nel partito c’erano e ci sono. io non vedo spazi per altre scissioni (anche se qualcuno ha evidentemente voglia di farle). quindi ci sarà un partito con una forte minoranza alla quale sarà sempre aperta la porta degli organismi esecutivi. già la vicenda della manifestazione dell’11 dimostra che si può ricominciare a fare cose che siano di tutto il partito, fatte salve differenze e culture politiche diverse. questa è la strada. punto.
    3) oltre alle sagge cose dette da maria (e da altri) sulla colombia vorrei precisare che: l’ELN ha rapito come le farc sia per motivi estorsivi (ma questi sono sequestri, forse ancor più disumani) che durano settimane o mesi e che non si sono mai conclusi con la morte degli ostaggi) sia per fare prigionieri da scambiare con quelli detenuti dallo stato. facciamo un esempio: gli israleliani sequestrano e imprigionano leader palestinesi in violazione delle risoluzioni dell’ONU e del diritto internazionale. forse questo giacché fatto da uno stato è meno condannabile o più giustificabile del sequestro di esponenti istituzionali oltre che militari dello stato colombiano da parte della guerriglia? io continuo a pensare che se all’indomani della liberazione unilaterale di 500 prigionieri (dico 500!) da parte delle farc nel 2001 fosse venuta la proposta di fare un ulteriore passo nel negoziato di pace da parte del governo oggi non ci sarebbero più ostaggi ne da una parte ne dall’altra. invece è venuta la rottura unilaterale delle trattative e la recrudescenza della guerra. che si fa? si commenta magari esibendo la propria repulsione per i sequestri o ci si da da fare, per quello che si può, per far riprendere il negoziato? il problema sta tutto qui. il resto è discussione imposta dalla disinformazione e dal provincialismo della stampa italiana. anche l’ANC sudafricana metteva bombe nei bar frequentati dai bianchi (civili innocenti) e fu considerata terrorista dal governo statunitense. oggi nessuno si sogna di dire che mandela è un terrorista ma anche allora c’era chi diceva che l’apartheid era terribile ma che i metodi di lotta dell’ANC erano sbagliati. può anche darsi che i metodi fossero sbagliati, come quelli degli algerini, dei kurdi e così via, ma è privo di senso pensare che il metro con il quale si giudica il mondo sia il proprio. forse aiutando il processo di pace si può avere anche l’autorevolezza per dire senza essere scambiati per nemici che le uccisioni di civili o i sequestri sono pratiche disumane e perfino controproducenti. o no?

    beh devo scappare a nettuno per un’iniziativa.

    ciao ciao

    ramon

  189. Ciao a tutti

    Qualcuno sa se è possibile seguire il Cpn? Su radio radicale mi sembra di no, almeno non ci sono riuscito. Nemmeno su nessuno tv.

    P.S.

    Speriamo che Giannini non faccia scherzi

  190. prcarmerina Says:

    infatti su radio radicale non c’è.

  191. può essere che lo registrino e lo postino domani…

  192. Intanto che aspettiamo i natali, guardando questo video m’è venuto in mente il quesito di un compagno, quello che si chiedeva che differenza ci fosse tra La Russa e un sacco di merda. A domanda segue risposta. E la risposta mi è parsa la migliore che si potesse dare. Gustatevi pure questi 2 minuti esilaranti di Silvio alla festa di Azione Giovani. E’ un fatto raccontatogli da La Russa girato a barzelletta. Che ridere!!
    ottima risposta alla domanda ha dato il compagno.
    buon fine settimana a tutti

    http://tv.repubblica.it/copertina/carabinieri-la-barzelletta-di-silvio/23989?video

  193. prcarmerina Says:

    sul sito nazionale comunque sono usciti i risultati del cpn

  194. Bene bene Giannini non ha fatto scherzi, ora si dovrebbe fare sta svolta a sinistra della quale ancora non vedo molto, a partire da tutte giunte inguardabili in cui ancora siamo. Non siamo usciti nemmeno da una. Anczi sì da quella provinciale di Parma contro il volere della mozione 1.

  195. incazzato Says:

    sono arcisoddisfatto!!domani presiederò la sede della SVP,

  196. incazzato Says:

    e mi raccomando,sulla russia facciamoci i cazzi nostri!!!

  197. mimì metallurgico Says:

    Giunte inguardabili? Venite a “guardare” quella di Vendola che dà i finanziamenti ai consultori privati!!!!

  198. mimì metallurgico Says:

    Federazione del Partito della Rifondazione Comunista
    della Provincia di Taranto

    A TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA

    COMUNICATO STAMPA

    Per l’Ilva la morte di un operaio vale 150 euro.

    La segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista condanna il metodo ricattatorio e intimidatorio con cui l’azienda pensa di penalizzare i lavoratori che in data 23 e 24 aprile scioperarono di fronte all’ennesimo incidente mortale sul lavoro.
    L’ILVA ha deciso di decurtare dal premio di risultato la mensilità di aprile in quanto ritiene che lo sciopero indetto dalle tre segreterie FIOM-FIM-UILM non era stato concordato con l’azienda, adducendo che non furono rispettati i tempi di raffreddamento previsti dal contratto integrativo. E’ del tutto evidente che dietro presunte violazioni contrattuali vi è un attacco frontale al diritto di sciopero ed alla democrazia aziendale in generale.
    In questo modo l’ILVA vuole colpire al cuore quei lavoratori che si mostrano sensibili al problema della sicurezza e che si battono per farla rispettare, in poche parole si vuole colpire i lavoratori con più chiara coscienza di classe.
    Inoltre è del tutto evidente che Patron Riva vuole cancellare definitivamente il senso di solidarietà e rispetto tra i lavoratori fondamentale per reggere l’urto del ricatto padronale.
    Vogliamo ricordare all’azienda l’incidente avvenuto il 22 aprile del 2008 di un operaio di nazionalità albanese (forse anche questo aspetto contribuisce a rendere meno importante l’avvenimento) di una ditta appaltatrice che dopo 8 ore di lavoro era ancora in fabbrica a svolgere la propria attività dall’altezza di 17 metri, quindi ben oltre l’orario consentito.
    La segreteria provinciale del PRC si chiede se l’ILV A voglia anche programmare le morti sul lavoro, così i lavoratori non saranno sanzionati sul PDR.
    Adesso basta non si può continuare con un’azienda che tende attraverso questi strumenti di eliminare ogni forma di dissenso e di solidarietà tra i lavoratori.
    Pertanto chiediamo che sia restituito ai lavoratori il PDR della mensilità di aprile, anche perchè RIVA deve molto ai lavoratori che in questi anni hanno aumentato il livello di produttività ed il fatturato”senza ricevere nulla in cambio” anzi, vedendo peggiorate la loro condizione di lavoro e, devo molto alla città di Taranto che da anni subisce l’impatto ambientale e fai i conti con una macabra contabilità tanti dentro e fuori la fabbrica.
    IL PRC fa appello a tutte le forze politiche, sociali e istituzionali della città e della provincia ionica affinché siano messi in campo tutti gli strumenti di pressione per restituire il maltolto ai lavoratori.
    Come Rifondazione Comunista metteremo in atto tutte le azioni per sensibilizzare i lavoratori e la città rispetto a questo argomento e soprattutto affinché ai lavoratori sia restituito ciò che gli è stato illegittimamente tolto, perché la vita di un operaio non vale 150 euro.

    Segretario Provinciale PRC FRANCO GENTILE
    Segreteria Provinciale resp. lavoro FRANCESCO BRIGATI

  199. mimì metallurgico Says:

    Ho postato questo messaggio trovato sui vari blog perchè la ottima federazione di Taranto, che come ci dicono i compagni del luogo, è governata dalla prima mozione, sta dando a tutti l’esempio di come bisogna muoversi per risollevarsi. Io non conosco i compagni Gentile e Brigati, ma spero di conoscerli presto. Forza Compagni!

  200. Chi volesse conoscere il resoconto del CPN di ieri (triste in riguardo ai vendoliani, purtroppo) può trovarlo su Dazebao o sul mio blog. L’ ho trovato stamani. me l’ha lasciato il compagno Spezzano.
    Intanto vi mando il discorso di Chavez. Da non perdere assolutamente. buona domenica e buona assemblea al brancaccio

    GRANDE HUGO!!!!!

    Ci informano in questo momento, che proprio adesso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato l’espulsione dell’ambasciatore della Bolivia dal suo territorio.
    Bene… noi iniziamo da questo momento a valutare le relazioni diplomatiche con il governo degli Stati Uniti. Ho parlato in questo momento con il ministro degli Esteri e affinché la Bolivia sappia di non essere sola, a partire… che ore sono, le 7 e 15 minuti, ha 72 ore, a partire da questo momento l’ambasciatore yanquis a Caracas per lasciare il Venezuela, in solidarietà con la Bolivia e il popolo della Bolivia ed il governo boliviano… ha 72 ore l’ambasciatore per abbandonare il territorio venezuelano, e immediatamente, signor ministro Maduro, immediatamente disponga che rientri il nostro ambasciatore là, che ritorni prima che lo mandino via , il compagno Bernardo Álvarez che ritorni in patria. Quando ci sarà un nuovo governo negli Stati Uniti manderemo un ambasciatore, un governo che rispetti i popoli dell’America Latina, all’America di Simón Bolivar, diavolo!
    Che vadano al diavolo! Yanquis di merda, che qui c’è un popolo degno! Qui c’è un popolo degno, yanquis di merda, se ne vadano al diavolo cento volte, siamo qui, i figli di Bolívar , i figli di Guaicaipuro, figli di Tupac Amaru , siamo determinati ad essere liberi! Dichiaro responsabile di tutto ciò e di quello che potrà succedere, il governo degli Stati Uniti, che sta dietro tutte le cospirazioni contro il nostro popolo, considero responsabile il governo degli Stati Uniti per il futuro delle esportazioni di petrolio in quel paese, se ci fosse qualche aggrassione contro il Venezuela, non ci sarà petrolio né per il popolo né per il governo degli Stati Uniti. Noi , yanquis di merda, sappiatelo, siamo decisi ad essere liberi, succeda quello che succeda e costi quel che costi. Basta di tanta vostra merda!, yanquis, ora basta! Basta! Magari, o come dicono i nostri fratelli arabi Inshallah, Salam Aleikum, magari un giorno il popolo degli Stati Uniti abbia un governo con il quale si possa conversare… magari un giorno, quanto prima, questo paese abbia un governo che rispetti i popoli e i governi dell’America latina! Non chiediamo altro che di essere rispettati, perchè noi meritiamo rispetto…

    GRANDE HUGO!!!

  201. Car* tutt*

    ben ritrovati! Grazie a Maria (e complimenti per il suo sito, in tutti i sensi!) per la segnalazione del resoconto su “Dazebao” del CPN di ieri. Ci sono i risultati sul sito del Partito e oggi aspettavo “Liberazione”, ma, che illuso!!! Un resoconto appena decente, e molto più tempestivo (uscito già ieri sera), si trova invece su “AprileOnLine”
    http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=8997 , mentre “Liberazione” di oggi fa, tanto per cambiare, poco più che pettegolezzo su una sola pagina, dovendo, chiaramente, dedicare il
    titolo di prima pagina e ben altre due pagine all’ultima genialità del fascistoide Fini, senza contare poi i fondamentali reportages sull’isola dei famosi e su Bruno Vespa… Invece, non so, qualche intervista ai compagni più significativi, qualche valutazione e approfondimento sulla riunione del CPN di ieri e sull’iniziativa di oggi al Brancaccio (si deve andare a vedere l’ultima pagina con il volantino con i nomi di chi interviene!), qualcosa che appunto serva a informare direttamente i primi lettori ed interessati del giornale, che sono i compagni di Rifondazione, nooo…. eccimancherebbe altro…!!! Per questi qui di “Liberazione”, occuparsi del Partito è
    un fastidio, è una cosa che bisogna fare perché sì, un compitino da sbrigare prima possibile, in fretta e malamente, perché evidentemente li distoglie dalle cose per loro molto più importanti e stimolanti, come seguire le importantissime attualità delle dichiarazioni dei palazzi, l’american dream dell’obama-democratic-party, le lezioncine spocchiose su cos’è la democrazia e il socialismo a quei poveracci dell’America Latina che non ne sanno nulla, le varie segate
    sessuo-intellettualoidi, e naturalmente le quotidiane polemichette strumentali di quelli che hanno capito tutto “a sinistra” ma purtroppo quei cattivoni di comunisti identitari a vocazione minoritaria non li capiscono…

    Altro che “dibattito sul futuro di Liberazione”… per me, così com’è, potrebbe anche sprofondare, finché non verrà cacciata via come si deve la banda dell’Unità veltroniana che oggi la occupa, cominciando dal Sansonetti e continuando con i Gagliardi, Bocconetti, Mauro, D’Avossa, Cavallini, Nocioni, e un (purtroppo) lungo eccetera.

    Saluti comunisti

    Mario

  202. Ah, una cosa sull’ottimo discorso del Presidente Chávez: la traduzione italiana di “váyanse al carajo” non è proprio “andate al diavolo”… è abbastanza più forte, “carajo” è l’organo maschile (che, nello spagnolo “eufemistico”, si trasforma in “caramba”), quindi sarebbe come “andate al cazzo”, anche più forte di un “vaffanculo” (a tomar por culo).

    Grande Hugo!!! Le cose, quando ci vuole, vanno dette come si deve, e fatte.

  203. Sinceramente non capisco Sansonetti,perchè non si dimette.Ma non gli è chiaro che è odiato da tutto il partito,pure molti vendoliani non lo sopportano.Lui continua,capisco che altrove non troverebbe niente da fare,povera bestia,chi volete che si pigli un simile personaggio.

  204. … eppure la domenica la paghiamo pure 1 euro e 90… 😀

    MarioGC!! era ora! Si iniziava a sentire la mancanza dei tuoi interventi. Grazie per i complimenti. Effettivamente vedevo passare dalle mie parti un certo Linus-Mozilla dal Belgio, ma non avendo trovato un tuo commento non ero sicura fossi tu. Due erano le cose: o non eri tu, o sapendo che sei in debito con me di due birre hai pensato bene di non farti vivo 🙂
    benritrovato!!

  205. veltroni compra casa a Manatthan per la figlia…………………….

  206. caro compagno ramon,
    l’11 sarò in piazza e mi iscriverò al partito, dopo vari anni, per dare un segnale di resistenza.
    sul caso farc ti segnalo un commento giuridico sul sito
    http://www.difesadellinformazione.com
    teniamo duro!
    alessandra

  207. incazzato Says:

    ormai è diventato intollerabile!schifoso!basta con tutti questi omicidi fascisti.è arrivata l’ora di ricacciare indietro,con qualsiasi sistema,questi rigurgiti di vomito fascista.
    sembrerò scontato ma l’antifascismo non deve mai smettere di essere militante!
    guai a chi tocca un compagno.

  208. i dirigenti leghisti sono i veri mandanti dell’omicidio del ragazzo milanese.
    Queste merde leghiste vanno trattate con la stessa moneta,cominciamo con gentilini a treviso………………………..

  209. un compagno di Roma Says:

    Una parola sull’assemblea di ieri a Roma al Brancaccio, cui ho partecipato: non condivido il giudizio di Masaccio (contenuto nel blog di Maria) secondo cui si sarebbe trattata di una assemblea “faticosa” e senza spinta. Ho visto invece, oltre a una partecipazione sostenuta, molta passione e molti “contenuti”. Erano anni, a mio giudizio, che non vi era in Rifondazione un’assemblea politica importante in cui si lasciasse direttamente la parola non ai giovani poeti della precarietà ma a chi si vive direttamente le esperienze di sfruttamento. Questo non è ancora lotta di classe e politica, è evidente, ma è almeno un pò di quella inchiesta di cui da anni si dice che ce ne è bisogno e poi non si fa mai. Certo non vi erano titanismo o vittoriosi entusiasmi – come spesso mi era capitato di sentire nella parentesi fra 2006 e 2008. Sono passioni e contenuti più modesti, più consapevoli dell’enorme difficoltà della situazione e dei mezzi forse non del tutto adeguati per affrontarla. Il segno per me l’ha dato l’intervento di apertura del lavoratore Alitalia, la sua denuncia lucida e allo stesso tempo brutale della situazione in cui sono stati cacciati. Una denuncia accompagnata da una ferma volontà di lotta.
    Si è trattato di un altro bagno di realtà, di un altro e realistico racconto del generale peggioramento delle condizioni di vita delle masse. Quest’ultimo mi pare il punto politicamente più significativo della giornata.

  210. Sì, ma alla fine dell’intervento del compagno dell’Alitalia (che ho seguito, come tutto il resto, su Radio Radicale), il primo commento che mi è venuto in mente è stato: “E ora, che si fa?” Quell’intervento, più di tutti, è stato l’accorata denuncia di una sconfitta senza uscita per i lavoratori. Vorrei un partito comunista in grado di propormi una possibile soluzione, una strada di lavoro e di lotta da percorrere. Capisco che ci fosse bisogno di un bagno di realtà, e che è meglio così piuttosto che illusioni e trionfalismi bertinottiani completamente fuori dalla realtà. Perciò non critico, va bene così.
    Mi permetto solo di rilevare che ci vorrà ben altro. Che proprio perché la situazione è così drammatica, non basta continuare a ripeterci l’un l’altro quant’è drammatica perché cambi da sé.

  211. un compagno di Roma Says:

    hai assolutamente ragione Masaccio. Stiamo dentro una drammatica sconfitta di cui forse non si capiscono ancora pienamente origini e possibili esiti. Né si conoscono con sicurezza i modi per fuoriuscirne.
    Ma tu dici giustamente: che fare? Io una convinzione sul piano pratico ce l’ho. Oltre alle cose ragionevoli che dice Ferrero sulla ricostruzione della solidarietà popolare etc. e oltre alla necessità di cominciare a costruire un benedetto programma politico (ormai ci siamo dimenticati che cosa sia) ci dobbiamo dotare di una linea sul sindacato. Ormai è un fatto di una evidenza assoluta: dopo anni di errori su errori, bisogna cominciare a capire che si fa nel sindacato, nel rapporto con la CGIL, con i sindacati di base etc. Non si può dire più aderiamo a questa o a quella manifestazione a questa o a quella iniziativa di area. Naturalmente da qui si apre un discorso amplissimo

  212. lucaocchionero Says:

    Grazie a Mimì per la fiducia, ma al momento siamo solo in fase organizzativa. Quanto alla conferenza di ieri. Intanto va benissimo il fatto che ci siamo ritrovati dopo passaggi molto duri. Non so quante presenze possa contenere il teatro Brancaccio ma era pieno in tutti gli ordini di posti, e la riuscita numerica di una manifestazione è un passo non decisivo ma importante. E’ vero dalla conferenza di ieri non sono uscite soluzioni, si è trattato di un vero e proprio “incontro con la società”. Cercare di capire se questo partito ha ancora una qualche attrazione, se ha ancora la possibilità do costruire una base di ripartenza. Anche da questo punto di vista ieri ho visto elementi di positività. Che all’interno di i Fiumicino resista un circolo del PRC è importante. E’ importante che Dante De Angelis abbia scelto il PRC per lanciare pubblicamente la sua denuncia contro Trenitalia, è importante che i precari della scuola, che i consumatori di base, che Tarzan Alzetta e la sua associazione, ma soprattutto i precari della sanità di Napoli presenti ieri in massa(il cui rappresentante ha parlato più di Ferrero!) abbiano esposto problemi e speranze, desideri e progetti pratici. E’ importante che il sedicenne di Catania(quello tolto alla mamma poichè iscritto ai giovani comunisti) abbia visto narrata la sua storia dai giovani comunisti del suo circolo.
    Se queste persone e queste associazioni erano presenti ieri vuol dire che il PRC può ripartire con loro, vuol dire che il PRC ha ancora un credito in questa società, ha ancora qualcosa da spendere per la sua ricostruzione politica.
    Giudico positivo anche l’intervento di Ferrero. Dietro le tante proposte per riorganizzarsi che ha lanciato c’è un lavoro incessante cominciato probabilmente prima della sua elezione a segretario. Noi in questo momento ci troviamo a dover dare al partito una organizzazione che non ha mai avuto. I predecessori non si sono preoccupati di questo durante i periodi di vacche grasse ed ora dobbiamo farlo noi con meno soldi e con una sconfitta elettorale storica sul groppone. Ritengo che con calma e con fiducia, ognuno per il suo livello: dal nazionale al provinciale possiamo riuscire a centrare questo obiettivo e da lì partire per rilanciare presto il partito al centro di uno scenario antagonista di cui già si sente forte la mancanza, basta guardare ciò che è successo a Milano per capire il livello di barbarie che le politiche del PDL e del PD sono in grado di immettere in società.
    Ultima cosa per Masaccio: è vero abbiamo bisogno di prospettive e di un quadro organico: abbiamo bisogno di una nuova idea di stato e di società. Sono d’accordissimo e da tempo ne discuto coi compagni. Fallo anche tu. Nel tuo circolo fate una discussione sulla politica estera, sulle nazionalizzazioni, sui rapporti con la religione: si struttura il partito anche così. Non dimentichiamoci mai quello che era il presupposto del documento numero1: il partito dal basso lo costruiscono le sezioni e non la segreteria nazionale.

  213. masaccio ha perfettamente ragione, ma almeno abbiamo fatto un bagno di realtà che da un po’ di tempo ci mancava…forse bisogna ricominciare da li.

    nella sua semplicità anche il compagno precario di napoli ci ha fatto capire cosa pensano i lavoratori della politica e ha fatto capire che negli ultimi tempi ci siamo comportati un po’ come “casta” anche noi negli enti dove amministriamo.

    Laura

  214. Scandalizzato Says:

    Cari compagni,
    io faccio un applauso a tutti i nostri dirigenti che si sono attribuiti stipendi altissimi a dispetto di circoli che faticano a stare in piedi per mancanza di soldi.Bravi continuate così, spendete i soldi pubblici per farvi lo stipendio da manager dato che non siete capaci di trovarvi un lavoro, poi con quale faccia andate a cercare volontari e fondi tra i militanti?non vi bastavano stipendi nella media?mangiatevi tutti i soldi e continuate a chiacchierare tra di voi di 68, di sofri e di qualsiasi cazzata vi venga in mente, poi ogni tanto fatevi vedere in tv a dire qualche stronzata così almeno siete contenti.

  215. scandalizzato dove hai avuto la notizia?

  216. Chi sono i dirigenti di cui parli?

  217. Scandalizzato Says:

    la notizia l’ho avuta da compagniche sono andati a Roma, di chi parlo?segretario , tesoriere, alcuni membri di direzione e cng

  218. laura ti è arrivata la mia mail?

  219. Mah,una fonte assai generica,alcuni compagni………..,si dice………….,non c’è problema gli stipendi vanno nel bilancio,se è avvenuto verificheremo presto,nel frattempo i compagni che ti hanno dato la notizia possono verificare(sono fatti) gli stipendi della passata dirigenza e delle loro relative bande di ruffiani,tra l’altro di Sofri ultimamente ha fatto un gran parlare l’ex segretario franco giordano,attacando sofri ovviamente,rientra forse nei dirigenti di cui parlavi,scandalizzato?

  220. Scandalizzato Says:

    da questo gruppo di fortunati escludo con certezza mantovani, giordano, alfonso gianni poichè hanno già diritto alla pensione da parlamentare.

  221. Ohibò…………………………………..

  222. Scandalizzato Says:

    e quindi questi dirigenti non hanno stipendi a carico del partito.verifica pure gianni, sono d’accordo pure io che vadano stipendiati, senza esagerare però.

  223. Scandalizzato Says:

    si gianni parlavo pure di giordano

  224. Caro scandalizzato,nel passato prossimo si sono viste vacanze con aerei di stato e viaggi per il mondo a carico del partito,allora nessuno si è mai scandalizzato,quest’attenzione a proposito degli stipendi è molto positiva,peccato inizi solo oggi,fossimo intervenuti fino a qualche mese fa,adesso con i soldi recuperati avremmo un canale televisivo nazionale.

  225. Comunque da ora in poi chi fa cazzate le pagherà care,il tempo degli intoccabili è finito ed i soldi pure……………

  226. ciao tutte/i
    concordo con chi dice che l’Assemblea di ieri al Brancaccio è stata una bella manifestazione!!
    Certo non c’erano “già” le risposte a tutti i problemi messi in campo, mi pare che le risposte vadano ricercate di realtà in realtà, senza aspettarci aiuti taumaturgici dalla direzione del partito o che, ma con la sinergia di tutto ciò che si sta muovendo, in opposizione a questo vergognoso governo!! Prima riusciamo a farne esplodere le contraddizioni, più riusciamo a parlare con le persone con cui veniamo in contatto, nel reale o nel virtuale, più leviamo una zolla da sotto i piedi di chi vorrebbe affossarci!!
    (chi si dilunga in questo momento in polemiche sugli stipendi mi sembra francamente che abbia scelto il momento sbagliato.. ma è la mia opinione)
    saluti!

  227. maria oggi non ti ho potuto rispondere, nelle prossime ore ti mando tutto
    un bacio
    Laura

  228. comunque scandalizzato ha fatto bene a porre il problema, e se ci saranno degli eccessi come in passato è bene che vengano segnalati.
    Laura

  229. Scandalizzato Says:

    Concordo con te gianni, io mi sono scandalizzato durante la precedente gestione del partito, ma ora la situazione si aggrava perchè ci sono meno soldi.

  230. un compagno di Roma Says:

    sto seguendo un pò L’isola dei famosi: l’ennesima sputtanata…..
    uno dei personaggi rispetto a Luxuria: “sono curiosa di sapere da lei tutta sta roba, il comunismo eh”. Non ci si crede….

  231. no ti prego luxuria l’isola no….cercavo di dimenticarlo!!!! 😉

  232. brava Laura. dài che domani lo facciamo ‘sto post! spedisci.
    non mi piace il modo in cui stanno presentando l’assembela del brancaccio alcuni siti dei circoli di rifondazione. comprendo che se si è dell’area vendoliana si abbia il dente avvelenato, però il congresso è finito, il 27 ci sarà ‘sta benedetta assemblea della rifondazione per la sinistra… e basta! siamo ancora tutti in rifondazione, e siamo anche abbastanza inguaiati con la società. evitiamo colpi bassi, che non fan bene a nessuno. possibile che non si capisca questo?
    un saluto a paola (…. e lei sa perchè 🙂

  233. Valentina Vezzali a Berlusconi “io da lei mi farei toccare”,non è uno scherzo è avvenuto a porta a porta,altro che le mignotte,la Vezzali rischia di essere la prima vittima del DDL Carfagna.
    Che schifo mentre la gente perde il lavoro,faranno la fine di Mussolini ed i suoi gerarchi……………….

  234. un compagno di Roma Says:

    ma non faceva la cattolicona?

  235. Scandalizzato Says:

    un sentito applauso anche a luxuria e ha chi lo ha candidato

  236. un compagno di Roma Says:

    mi associo

  237. Pasati due appuntamenti importanti, come l’elezione della segreteria e l’assemblea del Brancaccio, vorrei spendere 2 righe per rispondere alle questioni avanzate da Ramon nel suo ultimo post.

    1) Per ciò che concerne la prima questione mi permetto di dissentire. Dal mio punto di vista “un partito politico che si propone di cambiare il mondo” non deve fossilizzarsi sulle percentuali elettorali, ma tuttavia deve tenerne conto, ed un partito come il Prc lo deve fare ancora di più. Un partito come il Pci, per esempio poteva permettersi il lusso di non fissarsi sulle percentuali, perchè il suo forte radicamento capillare nella società lo rendeva in ogni modo incisivo, capace quindi di raggiungere risultati concreti anche dalla sua posizione di opposizione. Per il Prc ovviamente le cose nn stanno così. In primo luogo perchè da un’oscillazione elettorale troppo brusca può conseguire no una sconfitta, ma la scomparsa stessa del soggetto politico che prende appunto il nome di Rifondazione Comunista. Un partito con un consenso intorno al 5% distribuito uniformemente sul territorio nazionale, dall’opposizione non ha alcuna possibilità di incidere sul sistema politico. Piuttosto si viene messi in disparte, accantonati, lasciati a gridare nel nulla. Con questo non significa che governando si strapperebbero risultati migliori, ed il Govrno Prodi sta qui a dimostrarcelo. Però come si fa in un sistema democratico, ad ambire a cambiare la società senza crescere elettoralmente?…ok il radicamento sociale è un aspetto fondamentale, senza il quale le percentuali elettorali rimangono numeri appesi nel vuoto, però senza un cero consenso, “cambiare il mondo” rimane anch’essa una formula priva di ogni significato concreto, che tattalpiù può servire a stimolare l’azione dei militanti, ma rimane sempre un’illusione più che un obbiettivo concreto.

    2) Sul partito, il mio auspicio rimane ovviamente quello di evitare scisioni…tuttavia nn posso negare che sono incuriosito di vedere come Belotti e Pegolo gestiranno la segreteria (preciso che per incuriosito intendo dire, se vi saranno schermaglie o meno).

    3) Concordo con la definizione che viene data dei sequestri. Sono pratiche disumane, nn semplicemente degli errori.

    Un’impressione sull’assemblea del Brancaccio: sono contento che quell’assemblea abbia avuto una presenza di persone soddisfacente, se fosse stato il contrario ci avrebbe rimesso tutto il partito. Tuttavia la mia convinzione che l’attuale maggioranza non abbia un indirizzo politico, di lungo termine ben preciso resta (prometto che nn lo dico in modo polemico). Cioè mi sembra che manchi la “pars construens”. La proposta della costituente non è stata promossa dalla maggioranza del partito, però anche se criticabile quanto si vuole rimaneva pur sempre una proposta di indirizzo politico.

    Saluti

  238. …sovrappensiero ho scritto un’altra mail, spero adesso di esere tornato con la solita faccia.

    ps: vista anche io la dichiarazione della vezzali. vi rendete conto che roba?

  239. Gabriele mi sembra che tu abbia scritto cose interessanti sopra. Ci tornerò appena posso. Intanto mi associo al disgusto in riguardo alla Vezzali. Concordo col prof. Zecchi che dice che non c’è più il senso della vergogna. Sapete, vi confido una cosa. Donne, e non uomini (badate bene) hanno fatto una critica riguardo il mio blog: bello… ma troppo femminista. Ora, che ‘ie devo rispondè a queste? niente. non ci sono parole. anche perchè, davvero, non credo di aver mai scritto niente di così “acido”, anche se sono femminista. Non sono separatista e non sono per nulla acida… C’è un lavoro di cultura da fare, immenso. Davvero immenso. E personalmente non saprei dire da che parte iniziare per prima… vabbè, ora devo scappare. Sta girando un bel pezzo di Travaglio (che non amo particolarmente, ma quando dice cose giuste bisogna dargliene atto) si intitola: “la politica delle puttane”. ieri come donna me ne sarei risentita per un titolo del genere… oggi dico che è azzeccatissimo. Siamo alla frutta!
    vi mando un pezzettino. buona giornata

    Abbiamo questi ministri che si danno il turno, quindi ne viene fuori uno alla settimana con delle idee meravigliose. Abbiamo questa signora, la Mara Carfagna, che insospettatamente è ministro delle pari opportunità. Se voi la vedete ha questi occhi sgranati fissi, tipo paresi, che denotano lo stupore con cui essa stessa ha accolto la notizia di essere diventata ministro e le è rimasta stampata in faccia. Non riesce più a levarsi quest’espressione stupefatta: “Ma come? Io ministro?”. Hanno tutti gli occhi di fuori, anche Angelino, anche Bondi, Calderoli.
    Nessuno avrebbe scommesso una cicca su se stesso ma, guardate, ce l’hanno fatta ma non riescono più a ritornare a un’espressione normale.
    Bene, questa ministra Carfagna, di cui non si è mai capito a cosa serva anche se qualcuno qualche idea se l’è fatta soprattutto vedendo certi calendari, l’altro giorno ci ha fatto sapere che le fanno orrore le donne che usano il loro corpo per scopi commerciali. Sta parlando una signora che compare da anni negli abitacoli di tutti i TIR dei camionisti d’Italia. Evidentemente ha un concetto un po’ curioso della mercificazione, un po’ selettivo.

  240. Reparti speciali dell’esercito boliviano hanno ripreso la prefettura di Pando,il prefetto è stato arrestato e trasferito a La Paz quale mandante della strage di campesinos(15) di qualche giorno fa.L’esercito sta riassumendo il controllo di tutte le prefetture ribelli.

  241. lucaocchionero Says:

    Prometto che intervengo ora e tacerò per tutto il tempo che rimane, almeno oggi. Compagno Gabriele, la linea politica che è uscita dal congresso è chiarissima, sanamente radicale(finalmente), coraggiosa e di rottura. E’ chiaro che va adeguata alle singole realtà di fatto(provinciali, comunali, regionali) ed anche completata(ad esempio aspetto sia una linea politica estera altrettanto chiara, nonchè un dibattito culturale volto a superare i concetti liberisti ed occidentali di stato, religione, produzione privata delle merci). Ma se guardo dall’altra parte(mi riferisco a quel sedicente 47% che per fortuna diminuisce rapidamente) non vedo davvero nulla. Cioè qualcosa la intravedo: vedo compagni in panciolle che mentre gli altri compagni lavorano si guardano le dita dei piedi e poi pontificano dicendo: “questo non va bene, questo non si doveva fare, se fate così usciamo in massa!”; vedo compagni che afflitti dalla sindrome da “congresso infinito” aspettano(davvero privi di prospettiva politica) che la “maggioranza di Chianciano” faccia qualche errore per rimettersi in gioco, ed intanto si indeboliscono a tal punto che nel CPN presentano un odg(sul caucaso) che dovrebbe spaccare la maggioranza ed invece si vota e si spaccano loro! Vedo un ex gruppo dirigente che ha sbagliato tutti i calcoli durante il congresso(tanto da fare dire a Bertinotti che non riconosce il partito che pure ha guidato per tanti anni) e che adesso non sa cosa fare. E lo credo bene: che senso ha rimanere nel partito non partecipando a nessuna iniziativa? E intanto se si uscisse dal partito cosa si fa? la “famosa costituente di sinistra”? E con chi? con gli SD(partito virtuale ricco solo di ceto dirigente), con le due frazioni infinitesimali dei verdi di Cento e del PDCI della Belillo? Oppure con qualche professore universitario che pensa che per unire la sinistra bastino un paio di ore del suo week end, oppure una bella conferenza multilingue con gente che viene da tutto il mondo dove magari si parla della morte(presunta) del comunismo, del socialismo del XXi secolo e magari i problemi dei lavoratori dell’Alitalia li risolve Berlusconi con un paio di battute da Bruno Vespa? Oppure per caso sarà Vladimiro Luxuria, dall’isola dei famosi, a dare magari un’idea giusta per infondere qualche speranza ai compagni durante l’assemblea del 27? A meno che il 26\9 non succeda qualcosa di clamoroso: D’alema con la sua Red escono dal PD per organizzare una sinistra organica in cui possano confluire i compagni della RpLS(Rif per la sinistra). Davvero qualcuno pensa di fondare il socialismo del XXI secolo con Massimo D’alema?
    Tutto questo lo dico non per farmi beffe, ma davvero per esprimere la mia solidarietà a coloro che vogliono lavorare ma sono stretti e sequestrati in questa logica di corrente, magari da qualche rapporto umano o lavorativo, magari solamente perchè si pensa di fare un torto ad un amico con cui si è sempre diviso tutto.
    Intanto noi domani alle 06.00 saremo davanti ai cancelli dell’ILVA per dare la solidarietà del PRC ai lavoratori ai quali è stato tolto € 150,00 dalla busta paga. Poi andremo davanti alle scuole a manifestare contro la legge di riforma. Nessuno della mozione II parteciperà, ti sembra giusto Gabriele? Io invito tutti ad uscire dalla logica di questa sindrome da congresso infinito. E’ inutile stare con le mani in mano aspettando che succeda qualcosa, è inutile stare lì a contare quanti voti avrebbero rubato con le loro inesistenti malefatte quei compagni malviventi della mozione1; rompete la gabbie e tornate a lavorare insieme a noi. Del resto chi durante il congresso aveva detto che il comunismo è morto adesso mi deve spiegare, nel momento in cui il capitalismo sta cannibalizzando i suoi santuari nella sua capitale(USA), quale mente eccelsa (e leggermente fuori dalla realtà) gli avesse suggerito questa illuminante soluzione! Gabriele, il programma è: lavoro, lavoro, lavoro!
    Spero d’ora in avanti di non dovere più parlare del congresso di Chianciano!

  242. lucaocchionero Says:

    Commento positivamente la notizia data da Gianni relativamente alla Bolivia. Anche io sono convinto che in Bolivia non vi sia nessun problema politico, ma solo un problema di ordine pubblico. Si va nella direzione giusta: Morales sta facendo ciò che doveva fare

  243. lucaocchionero sono perfettamente d’accordo con te,tra breve lo saranno pure compagni come Gabriele nonostante le divergenze.Oggi in Toscana Vendola ha partecipato ad un incontro di una fantomatica nuova costituente di sinistra,con Fava,Belillo e parte dei verdi.Hanno lanciato vari insulti a Ferrero e Diliberto,Vendola è stato acclamato da una parte della platea(200 persone si e no tutta la platea) come leader della nuova formazione.Non è polemica ma molti compagni vendoliani sono stanchi di essere tenuti sulla corda del si esce o non si esce,mentre gli altri lavorano nel clima che sappiamo.

  244. Sono d’accordo con voi,come già detto in precedenza ho votato per Vendola.Ma adesso penso stiamo finendo nel ridicolo,addirittura abbiamo sperato che Giannini mandasse Ferrero in minoranza,ma è comico.Nella mia area le cose sono gestite sempre più dai vari gennaro migliore che da anni infilano cazzate a go go,lo stesso Vendola è pura facciata.Il 27 non parteciperò ad una riunione di corrente che allo stato dei fatti è anacronistica.

  245. Ma cavolo compagni,quando avremo il piacere di veder sparire la faccia da c…. di Piero Sansonetti.Che testa di c….,tra poco pur di fare dispetto alla nuova maggioranza sarà capace di scrivere che Allende aveva torto e pinochet ragione.Sansonetti è un provocatore,profumatamente pagato.Tra poco andrà a dirigere “IL LECCACULO”.

  246. incazzato Says:

    gedeone,come dicono a roma:aripjate!!nemmeno io tollero sanson etti!ma mettici intelligenza e stile nei post!!

  247. Gabriele Says:

    Caro lucaocchionero,

    Ho letto ciò che hai scritto molto attentamente, alcune cose sono condivisibili ma altre davero sono prive di ogni fondamento. Dire per esempio che la linea della mozione 1 è molto chiara, mi pare un’esagerazione che neanche molti compagni della 1 sarebbero disposti ad accettare (a meno che ovviamente nn si prende per linea politica l’idea di uscire da qualche sparuta giunta comunale, provinciale, o regionale). Poi ok, adesso la mozione vendola è in minoranza, e questo non si discute, ma perchè dire che è in continua diminuizione quando il cpn ha eletto la segreteria con appena 141 voti favorevoli (soli tre voti più del quorum richiesto).

    Anche per ciò che riguarda i calcoli del congresso, non è che la 2 ha sbaglato i calcoli, ma più semplicemente nn si sarebbe mai aspettata che Belotti e co. tutto ad un tratto potessero andare d’accordo con Ferrero.
    Poi nn parliamo di D’alema che esce dal PD perchè qui siamo sulla fantapolitica.

    Poi anche sullo stato di salute del comunismo, il tuo ottimismo mi pare un pò eccessivo (purtroppo), oggettivamente le cose nn stanno così: Noi siamo al 3%; izquierda unida è scomparsa;il pcf è svanito (allasua sinistra qualcosa si muove, ma nn scambiamo le percentuali delle presidenziali con quelle delle legislative); Regno unito nn pervenuto; paesi scandinavi nn pervenuto;…boh a cosa si riferirebbe questo stato di salute del comunismo alla corea?

    Per ciò che riguarda il fatto che occorra lavorare assieme ok, questo è vero, ma vi prego adesso che avete vinto il congresso nn andate a raccontare che siete gli unci che lavorate nel partito, questa è semplicemente una grande falsità…nn fossaltro per il fatto che in molte realtà del sud (il contrario si può dire x il nord) la mozione 1 neanche esiste.

    Saluti.

  248. Hai ragione Gabriele in riguardo al Sud. Io questa realtà la vivo sulla pelle ed è deletria, credimi. Anche io questa volta condivido parte di quello che dici (parte no). Anche sulla chiarezza della linea ferrero. Per ora stiamo solo urlando. E se pure sostengo e credo nella rifondazione di oggi (visto che ci ho lavorato tanto, e non ti dico qui da me…), dicevo, anche se, i comunicati stampa di Paolo iniziano a dare l’impressione di voler cogliere un po’ qua un po’ la. Non vorrei dessimo l’impressione di quelli che devono fare opposizione a tutti i costi, basta andar contro. Non me ne vogliano i compagni della prima, ma tempo quest’impressione. Ed è controproducente. A mio modesto parere in questo momento si devono individuare due-tre temi e focalizzare attenzione e impegno lì. Altrimenti si da davvero l’impressione di sparare nel mucchio.
    Intanto, in quetso clima di dis-informazione totale (vedi anche oscuramento siti ecc) voglio condividere con voi (se no con chi altro 🙂 una mia gioia. Ieri ho trovato il mio blog visitato da Gad Lerner. E poi un sacco di entrate da lì. Vado, e vedo che mi ha inserita nei trackback. ora, al di là che mi sento onorata per questo, ovviamente, visto che Gad è Gad, insomma, non è un pincopallino qualsiasi, ma oltre a questo lui è sfegatatametne PD. Ha visto benissimo che io sono Rif e anche agguerrita, eppure mi ha inserita nel suo blog. Penso che questo davvero gli faccia onore. I suoi visitatori sono prevalentemente pd, che sono passati a visitare il mio sito. In questo clima di dis-informazione, questo gli fa davvero onore. Vuol dire che gli è piaciuto il mio modo di “fare informazione” anche se partiticamente non parallelo al suo. Grande Gad.. non c’è niente da fare, viene da Lotta Continua, quindi anche se sta nel PD le cose bbbuoone (come dice MarioCG) le riconosce subito… 🙂

    ps.
    mariocg e corrado, ho letto le vostre mail ma ho problemi con la posta. apena risolvo vi rispondo. buona giornata e buon lavoro a tutti

  249. A lucaocchionero un plauso per accordo al 100% perchè ha sintetizzato perfettamente la situazione di oggi e per il domani. Confermo che anche nel nostro piccolo qui nelle periferie europee 🙂 le compagne e i compagni di buona volontà, onesti e capaci hanno superato da tempo le logiche “congressiste” (se mai ci sono state, in realtà) e la parola d’ordine è LAVORO: chi sa, fa, e basta, aborrendo giochi e giochetti come quelli che certi “compagni” (e le virgolette sono d’obbligo) sembra che ancora vogliano fare come nello scorso CPN come con la storia dell’odg sul Caucaso. E spalleggiati da chi, il giorno dopo, su quello che dovrebbe essere il nostro giornale, non ha altro di meglio da fare che le battutine sulla partita della Roma o su chi si diverte senza pagare il biglietto. O altri come chi vuole fare le “aree politico-culturali” e a tutt’oggi non è capace neanche di fare un sito web…

    Niente, basta con queste storielle squallide e anche abbastanza ridicole, anche noi qui a Bruxelles stiamo lavorando per l’11 ottobre specialmente tra PRC e PdCI e anche con quelli non comunisti ma, appunto, di buona volontà onesti e capaci per fare una bella manifestazione locale di rilancio dell’opposizione e anche in vista della campagna elettorale per i Comites (Comitati degli Italiani all’Estero) che si eleggeranno a marzo 2009 (sono come i nostri “consigli comunali” con poteri e risorse non proprio indifferenti rispetto alle comunità italiane, alle rappresentanze consolari e alle autorità locali). Solo il lavoro, il fare, può dare veramente autorità, autorevolezza e contenuto di riferimento alle idee, ai progetti e alle persone: il resto non conta nulla e interessa sempre meno.

    Una noterella finale per Gabriele: se per parlare di “stato di salute del comunismo”, o in generale di quello delle lotte alternative, alternative e di potere pubblico e popolare, ti limiti solo ad alcuni paesi europei, non ti lamentare poi se ti si accusa di “eurocentrismo umbelicale”, che è quello di cui soffrono tanti “compagni” e “intellettuali” di quelli che pontificano da giornali e giornaletti tipo “Liberazione” e “Aprileonline” o peggio. I comunisti, o siamo internazionalisti o non siamo, ed essere internazionalisti vuol dire anche ragionare in termini globali quando si parla di lotta di classe, di equilibri sociopolitici, di movimenti e di prospettive.

    Fraterni saluti

    Mario

  250. lucaocchionero Says:

    Sullo stato di salute del “comunismo” non replico anche perchè mi sono state attribuite da Gabriele parole non mie: non ho parlato di Corea, nè di Cina, nè del Caucaso; ho solo analizzato lo stato di crisi del capitalismo e dei suoi santuari statunitensi, e spero che ciò non dia fastidio a meno che adesso sorprendentemente non ci sentiamo “tutti americani” come piace al nostro presidente del consiglio, al nostro leader del PD, ed al vostro leader di RED Massimo D’alema.Tuttavia mi pare chiaro che non “qualcosa”, ma “molto” si muove dietro le colonne d’Ercole dell’Occidente. Paesi che utilizzano i proventi ottenuti dal commercio delle materie prime per strutturare scuole e ospedali, che socializzano la terra, che statalizzano le imprese del gas, che fanno una politica estera diversa da quella grigia e ripetitiva che siamo abituati a vedere. Ma sarebbe un discorso troppo lungo, allora mi fermo alla mia città: Taranto, sud italia. Oggi è andata bene davanti ai cancelli dell’ILVA: abbiamo distribuito 2500 volantini di denuncia sulle condizioni di sicurezza di un determinato reparto(acciaierie) e sulla decurtazione dello stipendio di € 150,00 che alcuni lavoratori hanno subito dal momento che hanno scioperato proprio per evidenziare un problema di sicurezza che negli ultimi tempi ha generato due giovani morti. Subito dopo siamo passati ad una scuola elementare del quartiere Tamburi(vicino alla grande fabbrica, quartiere popolare): l’obiettivo era fare un volantinaggio contro la riforma Gelmini-Berlusconi-Vaticano, e raccogliere delle firme. Qui il successo è stato clamoroso: in meno di 40 minuti abbiamo distribuito 500 volantini e fatto firmare 200 persone, ed abbiamo scoperto che al di là delle chiacchere di Berlusconi e la Repubblica, e dei loro sondaggi; la gente(ed in particolar modo le mamme e le maestre) odia la riforma che si sta preparando. Le iniziative sono state così soddisfacenti che nella prossima riunione di segreteria prepareremo un calendario per andare almeno una volta alla settimana davanti ai cancelli dell’ILVA al primo turno, ma soprattutto raccogliere le firme contro la riforma Gelmini-Berlusconi-Vaticano: credo che metteremo un banchetto in tutte le scuole elementari della città, e raccoglieremo le firme. Purtroppo in segreteria nessuno della mozione 2 ha scelto di esserci, quindi caro Gabriele dobbiamo per forza lavorare da soli. Vi consiglio di concentrare il vostro lavoro sulla riforma in parola poichè abbiamo avvertito grande ascolto sul tema. Stamattina le mamme ci hanno detto che sono contro la privatizzazione della scuola, che sono contro il taglio del tempo pieno, che sono contro il maestro unico poichè, a differenza dei loro ricordi, oggi vogliono che i loro figli imparino la lingua(vogliono l’inglese) e che utilizzino bene internet. Ritengono che difficilmente queste doti, insieme alle materie di base, siano riscontrabili in un unico insegnante.
    Non condivido le considerazioni sullo stato del partito nel mezzogiorno di Gabriele e di Maria. Vi sono numerosissime realtà che smentiscono le vostre fosche previsioni, e non pensate che in Calabria la “linea Vendola” sia così condivisa. Dalle notizie che io ho Guagliardi e Scarpelli sanno di essere “a termine”. Abbiate fiducia… a breve vi sarà la riscossa degli studenti universitari. Non dico altro, il resto lo vedrete da soli.

  251. Belle notizie oggi che ci arrivano da Taranto, Luca. Grazie.

    Mi spiace tu non condivida le considerazioni sullo stato del partuito al sud, ma tu caro Luca vivi una realtà diversa, ti puoi muovere, molti come me, no.. e adesso non stò qui a ciorinare i panni, ma ti garantisco che stiamo cercando di trovare il modo per lavorare in questo partito. Intanto la situazione triste è questa: che chi non ha intenzione di lavorare con la linea del nazionale si ritrova solo. Ma solo sul serio. Se li chiamassero ora tutti i cammelli chiamati al congresso, e lavorassero con loro! Noi non ci stiamo a lavorare per la rifondazione per la sinistra, noi siamo intenzionati a lavorare per Rifondazione Comunista. E basta. Non è questione di fosche previsioni, è che respirare certa aria non è salutare. Comunque contenti loro, contenti tutti. Vorrà dire che chiameranno i cammelli per lavorare per la “sinistra diffusa” e noi ci organizzeremo diversamente. Chiuso discorso.
    Riguardo alla concentrazione del lavoro sui temi specifici è proprio quello che intendevo io. poi, visto che abbiamo l’elenco della direzione, vorrei sperare che per ogni dipartimento si riesca ad organizzare anche in rete una forma di comunicazione-formazione-aggiornamento. il lavoro in rete è importantissimo. non date retta a chi dice che in rete i voti non si prendono o non si convince nessuno a cambiare idea. falso. si deve solo saper lavorare e non perder tempo inutilmente. la gente è sfiduciata dalla destra e dal Pd. ovvio che noi consensi dalla destra non ne avremo mai, ma dal pd sì, però! non dimentichiamoci che molti hanno votato pd per il voto utile (subito dopo pentiti) e altri attratti dal sogno dell’ obama de noatri. adesso vanno ripresi. UNO A UNO. pian piano vanno stimolati e riacchiappati. l’ho già detto, motli di quelli che passano da me sono piddini delusissimi (e da qualcuno lo si intuisce dal tipo di commento che lascia). è un lavorìo che darà anche questo i suoi frutti… anche il traffico che mi giunge dal gentilissimo lerner non è da sottovalutare, anzi. civati ad esempio questa gentilezza non me l’ha fatta. ha capito dove volevo andare a parare e mi ha stroncata subito. peccato. lì c’è un traffico di piddini non indifferente.
    insomma, ognuno lavorasse nel proprio ambito e nelle proprie possibilità.
    è guerra. questo è poco ma sicuro.

    e a proposito di guerra, non è vero che sul caucaso, come diceva qualcuno, è meglio farci i fatti nostri. e perchè? bella la dichiarazione voto di ramon contrapposta a quella di migliore. esattamente due partiti DIVERSI, vi rendete conto? d i v e r s i. ALTRO CHE NON PARLIAMONE…
    PARLIAMONE ECCOME!!

  252. Ha ragione lucaocchionero sulla Calabria,in un mio precente post ho dato già conto dell’ottimo risultato ottenuto nel CPF di Cosenza dal compagno candidato segretario per la moz. 1,3 e 4.Le modalità di Guagliardi e Scarpelli non sono condivise da molti compagni vendoliani che insieme a noi hanno firmato un documento contro il rientro in giunta.I compagni di Napoli mi hanno riferito che la moz. 2 è spaccata tra i seguaci dell’assessore regionale Corrado Gabriele e quelli di Migliore e De Cristofaro.Addirittura il segretario della federazione di Napoli è stato eletto a fine luglio con 59 voti su 120 componenti del CPF perchè i seguaci di corrado gabriele si sono rifiutati di votarlo,quindi una mozione che a Napoli ha il 72% dei consensi elegge un segretario con meno del 50% dei consensi,vi faccio presente che Napoli per numero di iscritti è la maggiore federazione del partito,naturalmente non è stata ancora eletta una segreteria perchè il segretario Di Martino ha terrore al prossimo CPF di finire sotto.

  253. lucaocchionero Says:

    Grazie Claudio, per l’appunto, era proprio quello che volevo dire sul sud, sul PRC e sulla RplS(Rif per la Sin).

  254. Comunque anche la Sicilia è SUD,in Sicilia la maggioranza non sta con Vendola(sola eccezione Palermo).Comunque noi lavoriamo.Vedi Maria hai ragione,il sud presenta dei problemi però non siamo noi a dover decidere se dover rimanere o meno nel PRC.Noi lavoriamo,non ho mai visto il sito nazionale del partito così pieno di comunicati stampa ed iniziative,prima veniva aggiornato ogni 6 mesi.Se i compagni vendoliani vogliono lavorare con noi(molti lo fanno già) la porta è aperta,se poi i loro dirigenti non sanno cosa fare non è un nostro problema,se andranno via faranno la fine di Crucianelli e company nel 1995,spero decidano di rimanere per il loro bene.

  255. Maria sul suo blog ha pubblicato la lettera del Presidente romano di azione giovani Iadicco.La lettera ha destato scalpore.Sul blog di maria c’è un mio intervento.Penso che sia il caso di aprire un dibattito,oramai il nostro partito è l’unico che resiste al tentativo di assimilazione al berlusconismo o al veltronismo,domani (se sopravviveremo) potremmo essere un punto di riferimento persino per giovani che oggi la pensano in modo opposto.
    Iadicco al di la delle cose che dice(ovviamente frutto di una visione distorta dei fatti) è in chiara sofferenza insieme alla sua organizzazione.

  256. Bè… un Iadicco lo lascerei nella sua brodaglia con caloroso augurio di affogarvici, e ancora di più lo dico oggi che ho visto la proiezione al Parlamento Europeo di “Nazirock” (consigliabilissimo da procurarsi e vedere: http://www.nazirock.it). Sull’uscita di Fini credo che abbia ragione una compagna che ha fatto il parallelismo con il suo predecessore alla presidenza della Camera: sembra che la bella poltroncina abbia uno speciale effetto sul proprietario del culo che vi si appoggia, lo fa diventare più “buono” e accomodante, come voler essere “statista imparziale” a base di rinnegare se stessi: e come Bertinotti fece incazzare parecchi comunisti, così Fini fa incazzare i fascisti. Ma alla fine si accomunano nello stesso opportunismo istituzional-salottiero…

    Comunque, non so se certi “giovani” sono recuperabili o potremmo essere un punto di riferimento: a noi spetta di continuare per la nostra strada di lavoro e coerenza, e i risultati arriveranno.

  257. Grazie Claudio, hai capito perfettametne quello che volevo dire.
    Per quanto riguarda alcune realtà dove il 99% della segretreria è vendoliano, per noi diventa difficoltoso lavorare. dobbiamo svincolare il problema e questo è solo una gran perdita di tempo, visto l’ aria incandescente nel paese. d’altra parte duole il cuore pensare che ci saranno circoli fermi perchè non hanno nemmeno la forza militante per lavorare per loro stessi. ripeto: il cammellaggio ha i suoi pro e i suoi contro. questo è un “contro”. ti ritrovi con i numeri della segreteria, ma non hai i numeri reali per lavorare. ma come si dice, chi è causa del suo male pianga se stesso. peccato.
    ho letto da me i vostri commenti su Iadicicco (Tony, mi sembra di non averti mai conosciuto, nemmeno qui da ramon). comunque aspettiamo la posizione della Meloni, altrochè lasciar stare. qui, l’ho già detto quando ho esagerato la sera del Torres, ricordate? quando parlavo di Gippi Pansa e company? qui non si scherza, non si scherza più. questi si vogliono legittimare. ha ragione tony. che gli racconta ai suoi militanti ‘sto povero dirigente di AG? ha ragione, fini li sta portanto allo sfascio(scusate la battutaccia) altro che lasciar perdere… in questo paese ci si può dire fascisti, ma non si può riformare un partito fascista. ora. tale dirigente, con questa lettera, a nome di tutti perchè il finale è chiarissimo, che vuole dire? dove vuole andare a parare?
    è seria la cosa, altrochè…

  258. napolisound Says:

    in generale trovo la discussione sul sud abbastanza distante dalla realtà,in particolare quella sulla campania e su napoli molto banale e riduttiva.a bocce ferme(il congresso finito) spero che il concetto di camellaggio abbia finalmente trovato un significato.rifondazione ,dal suo inizio ad oggi,ha sempre avuto un turn over di tesserati altissimo,qui a napoli in particolare.non c’è mai stata una sistematicità di tipo organizzativo nella gestione degli iscritti,in parte dovuto alla concezione per la quale il partito non doveva avere la pesantezza e gli schemi del pci.è chiaro che si va al recupero degli iscritti.io vorrei invitare a passare con noi qualche giorno i tanti compagni curiosi di conoscere lo stato del partito qui a napoli.anche descrivere gli atteggiamenti tra compagni(seguaci di uno o di un altro)suona stonato,se lo fanno altri è dialettica,lo facciamo noi siamo le truppe delle truppe.e vivaddio che ci si differenzia anche all’interno di una opzione più generale sennò sai che palle!!!mi sembra superfluo dire che sono un “vendoliano”,magari mi sarei aspettato che i compagni si sarebbero chiesti il perchè dell’affermazionedi nichi al sud,oltre le facili chiacchiere di costume.io continuerò a sostenere che ferrero non è il miglior segretario che potessimo sperare,ma da qui a dire che voglio sfasciare il partito e non svolgere le attività che esso delibera ci vuole un bel coraggio.il segretario de martino vi garantisco non ha nessun problema,il capogruppo alla regione,sapete la regione di bassolino,penso che qualche problema lo abbia.anch’io,come del resto la maggiornaza del partito,penso che per una efficace azione di rilancio di rifondazione,ci sia bisogno di gruppi dirigenti omogenei,ed è quello che ci apprestiamo a fare nella composizione della segreteria provinciale, e del prossimo congresso regionale.la sovranità dei territori giusto?sono anni che napoli fornisce il maggior numero di iscritti,e se mi permettete anche braccia a tutte le manifestazioni nazionali di partito,fateci capire ora non vanno bene?siamo troppo plebei indisciplinati e non allineati?basta dirlo.una preghiera,proviamo a rimettere come motivo di discrimine la capacità delle idee di essere strumento di rilancio e aggregazione,se ci riusciamo,se non ci riusciamo va bene lo stesso lo faremo al prossimo congresso.c’è una linea da portare avanti,da verificare,da applicare,da capire la sua efficacia ed i suoi risultati,altro non c’è.
    fraterni saluti

  259. Caro NapoliSound chi mai ha affermato in questo blog che i napoletani sono indisplinati,plebei etc.?Forse non hai seguito la discussione.Sono napoletano anche io e non sono vendoliano,ma questo non c’entra.Claudio(che mi pare di capire è calabrese) in un precedente post ha dato conto di divisioni reali e pesanti che esistono nella maggioranza del gruppo dirigente napoletano,tra l’altro ha sottolineato che Napoli ha il maggior numero di iscritti.Ci sono anche altrove queste divisioni?Certo.Ma questo non cambia un fatto.Punto.Caro napolisound ho militato per anni(e milito ancora nel prc napoletano),ma davvero crediamo che per il solo fatto di vivere a Napoli ci dà l’esclusiva di capire tutto del SUD?Questa mi sembra presunzione,anzi una specie di leghismo patetico alla rovescia.La gestione bassolino che noi abbiamo condiviso e condividiamo ancora senza pudore appieno rimarrà come uno dei più grandi fallimenti della storia d’Italia,date le speranze iniziali.I disastri che abbiamo fatto politicamente a Napoli sono colpa del Nord?Gli imprenditori del Nord hanno sversato rifiuti tossici per anni nelle province di Napoli e Caserta,la politica campana non ne sapeva niente?Lucaocchionero è di Taranto non mi pare che dica cose distanti dalla realtà sul sud,ricordiamo che Taranto era la città di CITO ed ora ha un sindaco vicino al PRC(oltre naturalmente a Vendola governatore della Puglia).Caro napolisound sono convinto che più che plebeismo in buona parte della dirigenza napoletana vi siano tratti aristocratici e borbonici se non peggio.

  260. Napolisound cercare di spiegare il cammellaggio come fai tu significa ritenere che siamo tutti idioti,oppure ti riferisci alla sola realtà napoletana?In questo caso non mi esprimo perchè non la conosco.Sono di Reggio Calabria,di che turn over parli?Il turn over è roba vecchia di quando il partito curava ancora il tesseramento sia pure non in modo perfetto,da anni oramai non si riesce più a sapere nemmeno il numero degli iscritti,Liberazione da molti anni non pubblica più il risultato del tesseramento.Allora via siamo seri.Ha ragione Tony,il fatto di vivere al Sud non ci da il diritto ad incolpare sempre altri dei nostri problemi.Vogliamo parlare delle politiche della giunta Loiero,del consiglio regionale della Calabria pieno di inquisiti?Come dice Tony li appogiamo senza pudore,per puro interesse personali di Guagliardi,Scarpelli e la loro corte.Ma non c’è problema,la colpa è sempre dei cosiddetti “piemontesi”.E vai con il 2008.

  261. Napolisound,mi sarei aspettato che tu riflettesssi sul fatto che avete perso il congresso,che a nord siete poco più che testimonianza,che siete in minoranza nella Sicilia di Forgione e Boccadutri,a Caserta,a Taranto,a Catanzaro e potrei continuare.Non siete solo voi il Sud,capisco che oramai la disperazione possa farvi sragionare,ma per favore.Niki doveva essere il leader di tutta la nuova sinistra unificata,ora ci si accontenta della sua affermazione nella maggioranza delle regioni del SUD in un solo partito.Ma in quali mani è finito NIKI?
    Le divisioni nel gruppo dirigente napoletano una sciocchezza?Semplici differenziazioni?Tali da far abbandonare il CPF napoletano a tutti i seguaci di Corrado Gabriele?Nella federazione che dovrebbe essere l’ammiraglia della Rifondazione per la sinistra?Contento te.

  262. P.S. il capogruppo regionale Nocera ha problemi?Mica è lui che deve governare la federazione napoletana.

  263. Compagni vi comunico che la CAI ha ritirato l’offerta per ALITALIA.La CGIL e gli autonomi si sono rifiutati di firmare il piano.La loro contropoposta non è stata nemmeno presa in considerazione. CISL,UIL ed UGL erano pronte a firmare.
    x Tony ed Antonio:sono anch’io napoletano sono pienamente d’accordo con voi,ma lasciamoci queste diatribe alle spalle(il che non significa prendere per vere le fesserie di Napolisound),purtroppo la situazione in Italia diventa sempre più grave.Ora tenteranno di isolare la CGIL,non bisogna consentirlo.

  264. napolisound Says:

    mai detto che la colpa del sud sono altri,come dire manca tutto il ragionamento su questa “questione meridionale” da parte del partito.e credo che ci sia davvero bisogno di molta “aristocrazia” intellettuale.resta il fatto che nel sud ciò che è maggioranza a livello nazionale scompare del tutto da tutti gli organismi dirigenti,con tutto ciò che ne significa,ovvero che al sud non deciderà MAI il partito nazionale.questa è la realtà.dopodichè il capogruppo in regione è diretta espressione della maggioranza nazionale del partito(un po trombato in verità)bisogna chiedere spiegazioni a lui.e bisogna vedere anche alcuni consiglieri comunali cosa dicono.vedi caro conterraneo,alla fine è un cane che si morde la coda.chi non ha colpe in campania scagli la prima pietra.d’altronde la minoranza napoletana è la meglio foraggiata.
    il mio era un invito ,non raccolto,ancora troppo livore,ci rivediamo al congresso regionale.
    fraterni saluti

  265. lucaocchionero Says:

    Piloti, CGIL, SDL e CUB hanno salvato l’Italia dall’ennesimo intervento di “nazionalizzazione deleteria” cui stiamo assistendo negli ultimi giorni tra USA, Bruxelles, Italia. Troppo facile per questi grandi imprenditori della CAI: un mix tra capitani coraggiosi di Dalemiana memoria ed industrialotti veneto-lombardi targati Berlusconi-Galan, sbattere nel sedere dello stato e dei contribuenti il debito di 1,5 miliardi di euro(spariti negli anni dell’acquisto di natanti e ville da sogno) e papparsi un’Alitalia ripulita per rivenderla a qualche multinazionale straniera non dopo aver incassato un lauto compenso per la intermediazione.
    Diciamo pure la verità che le TV in coro non dicono. Se i sindacati di cui sopra hanno rifiutato la firma su questo piano e perchè gli imprenditori della CAI avevano complessivamente offerto meno di quello che sarebbero stati i compensi derivanti dagli ammortizzatori sociali. Per le hostess(per fare un esempio) si prospettava una maggiorazione del lavoro con uno stipendio ridotto a circa 1.000, 1.200 euro al mese a secondo dei casi. E’ ovvio che esse preferiranno stare a casa e beccarsi € 800(o 900), 00 al mese per 4\5 anni, no?
    Bene ha fatto la segreteria nazionale PRC ha scegliere la via più coraggiosa, non cadere nella falsa trappola bypartisan in cui inevitabilmente era caduto il PD grazie ad un incredibile conflitto di interessi(il gran manager della CAI non è altro che il padre di colui che in parlamento,dagli spalti del PD, ha tuonato contro la finanziaria di Berlusconi, e chi è Fantozzi se non uno dei migliori amici di Prodi?)
    L’unica via per la salvezza di Alitalia è la nazionalizzazione, ma quella “sana”: perchè spendere 1,5milioni di euro per ripulirla dai debiti e darla ai privati quanto con la stessa cifra(o addirittura qualcosa di meno) può essere rilanciata? Se qualcuno dalla UE storce il naso si ricordi che le aziende più importanti sono di stato sia in Francia che in Germania, per cui non si capisce il motivo secondo il quale l’Italia debba fare sempre eccezione in negativo.
    Si nazionalizzi l’Alitalia, Inps, Inail,Eni ed Enel cancellino i crediti che con essa avanzano.

  266. Compagni vi segnalo il commento di Gianni Dragone,giornalista economico,sul sito http://www.ilsole24ore.com.Il commento è audio,nei fatti è quasi identico alle valutazioni del nostro partito,della CGIL e dei lavoratori ALITALIA.Altro che cordata avevano messo su una banda di banditi,l’operazione era incredibile solo uno come il Berlusca poteva concepirla.Nei fatti Berlusca ha fallito.Non è poco.

  267. Rieccomi tra voi, scusate l’assenza!

    Ora, piano piano, mi leggerò un po’ di commenti!

    Luca Marini

  268. alessandro Says:

    cari compagni leggete le dichiarazioni di alfonso gianni
    ammette candidamente che lui e i vendoliani stanno tramando per rovesciare l’esito del congresso e fare un nuovo arcobaleno alle europee con mussi
    altro che gestione unitaria
    è auspicabile che migliore vendola e gianni girdano ecc..se ne vadano dal partito
    sarebbe una boccata d’aria fresca

    ps. ciao maria sono stato 2 mesi a londra per lavoro ma adesso sono tornato e i seguaci di vendola sono sempre peggio!!!!!

  269. alessandro Says:

    scusate l’omissione
    le dichiarazioni di alfonso gianni sono su aprileonline

  270. Bentornato Luca!

    Ciao Alessandro. Sei vivo? … veramente ad un certo punto mi sono preoccupata davvero. E te l’ho anche detto. Ma te proprio non m’hai pensato per niente e hai fatto come quello che scende un’attimo per comprare le sigarette e poi non torna più. Quindi la soddisfazione di dirti che sono contenta che sei tornato non te la dò!
    …. e stai alla larga dal forum di aprileonline… 🙂

  271. Rientro e vedo che la logorrea impera… :-)… Ragazzi, fatemi un riassuntino, sono vecchio, stanco, e lavoro troppo, non ce la faccio a leggermi tutto sto po po di roba… mi raccomando, solo una glossa delle cose veramente essenziali ;-)…

  272. Compagni, invito tutti a leggere il comunicato clandestino rivoluzionario del comandante marcos. Dopo poco aperto il blog, sono stata contattata da fabio (di carta), affinchè dessi spazio alla questione zapatista. infatti troverete questo sito nei siti consigliati nel mio blog. lo farò certamente. dovere. ma in questo momento però non voglio interrompere il dibattito che si è sviluppato, che mi pare interessante visto che qualcuno di an ha avuto il coraggio di entrare nella tana del lupo (senza offendere, il che non è poco). vi invito a leggere e a riflettere. la questione in messico è seria.

    http://www.dignidadrebelde.org/

    ps.
    mario. te sei matto. è come chiedere a qualcuno di fare il suntino dei tre libri della divina commedia. 🙂

  273. franco gentile Says:

    Per l’Ilva la morte di un operaio vale 150 euro.

    La segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista condanna il metodo ricattatorio e intimidatorio con cui l’azienda pensa di penalizzare i lavoratori che in data 23 e 24 aprile scioperarono di fronte all’ennesimo incidente mortale sul lavoro.
    L’ILVA ha deciso di decurtare dal premio di risultato la mensilità di aprile in quanto ritiene che lo sciopero indetto dalle tre segreterie FIOM-FIM-UILM non era stato concordato con l’azienda, adducendo che non furono rispettati i tempi di raffreddamento previsti dal contratto integrativo. E’ del tutto evidente che dietro presunte violazioni contrattuali vi è un attacco frontale al diritto di sciopero ed alla democrazia aziendale in generale.
    In questo modo l’ILVA vuole colpire al cuore quei lavoratori che si mostrano sensibili al problema della sicurezza e che si battono per farla rispettare, in poche parole si vuole colpire i lavoratori con più chiara coscienza di classe.
    Inoltre è del tutto evidente che Patron Riva vuole cancellare definitivamente il senso di solidarietà e rispetto tra i lavoratori fondamentale per reggere l’urto del ricatto padronale.
    Vogliamo ricordare all’azienda l’incidente avvenuto il 22 aprile del 2008 di un operaio di nazionalità albanese (forse anche questo aspetto contribuisce a rendere meno importante l’avvenimento) di una ditta appaltatrice che dopo 8 ore di lavoro era ancora in fabbrica a svolgere la propria attività dall’altezza di 17 metri, quindi ben oltre l’orario consentito.
    La segreteria provinciale del PRC si chiede se l’ILV A voglia anche programmare le morti sul lavoro, così i lavoratori non saranno sanzionati sul PDR.
    Adesso basta non si può continuare con un’azienda che tende attraverso questi strumenti di eliminare ogni forma di dissenso e di solidarietà tra i lavoratori.
    Pertanto chiediamo che sia restituito ai lavoratori il PDR della mensilità di aprile, anche perchè RIVA deve molto ai lavoratori che in questi anni hanno aumentato il livello di produttività ed il fatturato”senza ricevere nulla in cambio” anzi, vedendo peggiorate la loro condizione di lavoro e, devo molto alla città di Taranto che da anni subisce l’impatto ambientale e fai i conti con una macabra contabilità tanti dentro e fuori la fabbrica.
    IL PRC fa appello a tutte le forze politiche, sociali e istituzionali della città e della provincia ionica affinché siano messi in campo tutti gli strumenti di pressione per restituire il maltolto ai lavoratori.
    Come Rifondazione Comunista metteremo in atto tutte le azioni per sensibilizzare i lavoratori e la città rispetto a questo argomento e soprattutto affinché ai lavoratori sia restituito ciò che gli è stato illegittimamente tolto, perché la vita di un operaio non vale 150 euro.

    Segretario Provinciale PRC FRANCO GENTILE
    Segreteria Provinciale resp. lavoro FRANCESCO BRIGATI

  274. care compagne e cari compagni, veramente non ho da dire molto sul dibattito che c’è stato dopo il mio ultimo post. sono d’accordo su diverse cose dette e in disaccordo su altre ma non ho nulla da aggiungere. vorrei solo ricordare sul partito: 1) che abbiamo eletto gli organismi sabato scorso e che la direzione di lunedì inizierà a discutere degli incarichi ecc. quindi non è giusto dare giudizi affrettati, positivi o negativi che siano, sul nuovo corso del partito. a meno di non pensare che il partito sia solo fatto di comunicati e presenze sui mass media. l’assemblea del brancaccio è un ottimo inizio perché più che le litanie sulla sinistra che verrà ha dato spazio alla descrizione di un paese che ancora non si rassegna e di lotte che ci sono, anche se non meritano l’attenzione dei soloni della tv e dei guru della gauche divine che al massimo le citano solo per tentare di darsi ragione da soli. il resto lo vedremo. 2) sulle situazioni locali vi invito a non scatenare qui discussioni sulle quali i lettori del blog non hanno modo di avere opinioni. su questioni generali, invece, e la situazione nel mezzogiorno lo è sia complessivamente sia nel partito, va bene discutere, ma ricordando che questo è un blog personale e non un’istanza del partito. comunque è solo un consiglio. come sapete non censuro. 3) maria, come spessissimo le accade, ha ragione a segnalare le questioni sollevate dall’ultimo comunicato zapatista. questo, credo, sarà l’argomento del mio prossimo articolo. 4) sulle questioni degli stipendi dei funzionari ecc. vige il regolamento e la prassi precedente il congresso, anche se ho sentito dire esagerazioni che non sono vere. un nuovo regolamento e una nuova prassi saranno affrontate dalla direzione. il resto sono chiacchiere prive di fondamento condite con una buona dose di demagogia. io penso che la demagogia sia sempre di destra.
    ciao a presto.

    ramon

  275. Tornando al tema originale di questo post: la Colombia, le FARC, i contatti, l’appoggio e la criminalizzazione:

    In Danimarca sei giovani sono stati condannati ieri a pene di carcere per vendere magliette in favore di gruppi colombiani (le FARC) e palestinesi (il FPLP) considerate come organizzazioni terroriste dall’Unione Europea:

    http://euobserver.com/9/26774/?rk=1

    Questi sono pazzi furiosi

  276. Sono d’accordo con Ramon.
    xMario GC:altro che pazzi furiosi questa è la normalità purtroppo,poco ci manca oramai che accusino di terrorismo pure la Russia,il loro bel mondo monopolare è finito,ma non riescono a digerirlo.Altro che Impero di negriana memoria….

  277. Caro compagno Ramon,
    oggi leggevo un pezzo su dagospia in riferimento ai debiti di liberazione. Scusa la franchezza ma io penso che nell’attuale emergenza economica, non sia giusto morire per Sansonetti.
    Penso anche che abbiamo bisogno di una strategia più incisiva nel caso dovesse passare la legge sulle europee.
    Sono un po’ angosciata…
    alessandra

  278. grazie mariogc, è così. inoltre il dirigente della sinistra della repubblica dominicana e mio carissimo amico Narciso Isa Conde è stato prima duramente attaccato dalla stampa per i suoi rapporti con le FARC (ovviamente tutti pubblici come i nostri) ma la settimana scorsa ha subito un attentato.
    ciao

    ramon

  279. mimì metallurgico Says:

    Questo è quel che si trama dietro le spalle della maggioranza di Rifondazione comunista: prossimamente ci sarà una riunione a porte chiuse tra tutti i fautori della costituente.

    Secondo Alfonso Gianni di Rifondazione per la Sinistra i semi per far germogliare la pianta della costituente ci sarebbero. “Noi siamo convinti che il percorso unitario non sia morto, anche se le condizioni attuali lo rendono più difficile da realizzare, perché pesa la sconfitta di aprile e il segnale arrivato dal congresso del Prc non è confortante”. Mala tempora currunt, ma l’ex sottosegretario del governo Prodi manifesta comunque la volontà dell’area “di portare avanti il progetto, pur essendo minoranza interna”, una minoranza, aggiunge, “che è quasi la metà del partito”. Per quanto riguarda l’appuntamento del 2009, Gianni ricorda che bisogna aspettare di conoscere le regole con le quali si voterà in Europa. Se però dovesse essere confermato un sbarramento alto, allora “si dovrà pensare a un processo unificatorio della sinistra”. Ma quando gli si ricorda che su questo punto il segretario è tutt’altro che permeabile, risponde serafico: “la realtà è più robusta di Ferrero”. Dunque sarà battaglia interna, con la complicazione che se la costituente della sinistra decollasse, allora ai giordano-vendoliani potrebbe porsi l’ipotesi di uscire dal partito, la stessa ipotesi che però secondo Gianni “non è assolutamente all’ordine del giorno”. E spiega anche perché. “Rifondazione è un pezzo importante del discorso unitario e quindi bisognerà lavorare a mantenerla all’interno del tentativo costituente, coinvolgerla nella sua interezza”. E’ proprio questo è l’obiettivo dell’area, anche se per realizzarlo, ammette l’ex sottosegretario, “c’è bisogno di una certa agibilità politica dentro lo stesso Prc”. Anche questa sarà la sfida di Rifondazione per la sinistra: guadagnarsi all’interno delle proprie pareti “domestiche” gli spazi per centrare il target unitario al di fuori di esse. E se per questo partito la costituente di sinistra potrebbe detonare contraddizioni interne dagli esiti dirompenti, non meglio per PdCi e Verdi, dove sul cammino comune non si registra una totale omogeneità di vedute.

  280. Ma il progetto della costituente di sinistra non era finito in quel di Chianciano?????

    Luca

  281. Vi segnalo sul blog di Maria Rubini un dibattito molto interessante con un iscritto di AN sulla lettera scritta da Iadicco qualche giorno fa.Ovviamente l’amico(anzi il nemico) è imbevuto di post-fascismo(non si capisce bene cosa sia) però segnala un disagio politico nel mondo della destra.

  282. Compagni ma i Giovani Comunisti intesi come organizzazione esistono ancora?Non i singoli compagni,che ovviamente in molti posti vedo lavorare molto?Esecutivo,coordinamento & C. che fanno?

  283. alessandro Says:

    maria, ho visitato il tuo blog ed è davvero bello
    COMPLIMENTI!!

  284. figliadinessuno Says:

    Poco fa mi sono rivista su Rai Tre il drammatico reportage di Riccardo Iacona sulla “Guerra Infinita”in Kossovo. Se fossi stata una cittadina del 1943 e pure prima, non avrei avuto ne remore ne dubbi sul come schierarmi. Non sono una moralista ne una pacifista della domenica ne del sabato ne de che… e perciò vorrei dire alcune cose.

    Le voglio dire a Ramon e nessun altro, visto che sono ospite del suo blog personale e visto che nominarlo pare abbia un potere “propedeutico al bene del partito”.
    Entro poco nei blog, mi terrorizza l’idea di una comunicazione ormai cosi falsamente incisiva come questa ma , poichè esiste, cerco di prenderla ” a pillole” per evitare di assumere il linguaggio da blogger che non mi piace.

    Allora. Una delle questioni che la politica (alias in primis il partito ns.) deve porsi è la quesitione culturale.
    Sono arcistufa di leggere interventi nei blog o nei circoli (lo scheletro di ciò che ne rimane), o altri luoghi della poltiica in cui si usa un linguaggio di tipo “bellico”. E quando dico linguaggio intendo l’insieme dei significati espressivi in cui purtroppo siamo immersi nel quotidiano. Scusami ma non sopporto proprio più il pensiero “o con me o contro di me “che si sviluppa tra compagni. E poi tuta sta corsa a fare il primo della classe ( che eufemismo). Basta, veramente basta. Tutti comunisti purosangue, quelli che io l’avevo detto e lo dirò, squadre di fedeli alla linea che appena prendono la parola fan venire i brividi per la rigidità mentale. Ma dove si sta andando Ramon? ma che è questa la comunità politica che pensavano i grandi dirigenti del 900? non voglio dipingere scenari nostalgici, ma rifiuto ogni cameratismo, ogni logica di corrente e ogni atteggiamento settario nel pensiero. Ma non era questa l’essenza del pensiero comunista? La capacità di svliuppare pensiero partendo dalla capacità di ascolto, di confronto, di approfondimento, di analisi. La nostra gente si è agguerrita e sembra nn conoscere altro che logiche di squadra.
    Occorre cambiare rotta, subito. I nuovi gruppi dirigenti hanno un obbligo tassativo su questa questione. Pena: il ritrovarvi una comunità di elettori congressuali di varie leader di correnteì assolutamente incapaci di esistere nella realtà storica loro propria.

    Il mondo va a rotoli e molto di buono da rilanciare esiste eccome! Allora cerchiamo di dare spazio ad una logica che è sempre stata di un certo femminismo: quella del rifiuto della violenza anche concettuale del porsi all’altro pensiero da noi.

    Si può imparare l’ascolto, la pazienza del ragionamento, la capacità di difendere la propria opinione senza ricorrere al cattivo gusto e a logiche di appartenenza spesso tanto arroganti quanto inconsistenti?
    Vedo troppo esibizionismo in giro.
    In questo partito ho visto spesso correnti farsi e disfarsi, dirigenti odiarsi e tre mesi o un anno dopo stringere alleanze (e spartizioni di potere sul territorio). Gente che si odiava ora si “bacia in bocca” solo perchè ha votato la stessa mozione. Ma stiamo scherzando? La voglia smettere una volta per tutte? Te lo dico Ramon perchè hai una età sufficientemente navigata per non capire ciò che dico.

    All’inizio parlavo della trasmissione di stasera sul Kossovo. Ovviamente era un pretesto, di crimini è piena la storia. Sono entrata in politica proprio da femminista contro la guerra, non solo armata, ma anche psicologica, contro ogni forma di prevaricazione.

    Facciamo in modo che la costruzione quotidiana del nostro agire diventi qualcosa di diverso dal “già visto” del passato.
    Il clima post congresso è aberrante, la gente che si odia, usa linguaggi tribali ( i vendoliani, i grassiani, ecc. ecc.) .
    A me viene il vomito.
    Come se non avessimo la capacità di usare il pensiero e l’educazione, un minimo di civiltà. TUtti a fare “i guerrieri ” stupidini peraltro, di una parte.

    Io lavoro nel mio piccolo perchè si eviti la superficialità, l’esibizionismo e una certa approssimazione nel sentirsi COMUNISTI.

    Sono entrata in PRC contro la guerra, ritrovo le guerre.

    Risultato: assoluta ininfluenza nella vita della gente che ha bisogno di noi e nessun sedimento di una nuova stagione della civiltà.

  285. Grazie Alessandro… perdonato per i due mesi a Londra. 🙂
    Vi pregherei però di una cosa. Se dobbiamo parlare tra noi, fatelo o nel mio blog o contattatemi. Purtroppo non è che tutti sanno che prima che questo blog personale di Ramon diventasse lo sfogatoio di tutti, noi ci si conosceva e si discuteva di politica con Ramon. Ormai compagni quei tempi non tornano più. Purtroppo son finiti i tempi in cui pochissimi conoscevano l’esistenza di questo blog, e si poteva discutere serenamente e seriamente di politica. Internazionale e non.
    Fatemi questa cortesia, ok?

    ps.
    una nota di leggerezza prima che vada a lavurà: alessandra, anch’io se proprio dovessi scegliere di morire, sceglierei una causa migliore di Sansonetti… con tutto rispetto per belli capelli, eh 🙂

  286. ramon,oggi c’è l’incontro a porte chiuse fra coloro che sono ancora convinti della necessità di una costituente di sinistra.Fra costoro sembra che saranno presenti anche vendola,giordano e migliore.Ti chiedo:pensi che il 27 settembre la riunione della mozione 2 sancirà la scissione del partito?

  287. magari!

  288. incazzato Says:

    non è possibile non pensare a quello detto da figliadinessuno,anche se lei parla a ramon,parla alle coscienze di ognuno.quello che trovo insopportabile è la nemesi,la cesura,con tutto quello che è stato il ragionamento “collaterale” che si è sviluppato accanto a quello “ufficiale”.ed è stato proprio il rifiuto “culturale” del dogmatismo che ha permesso,anche e specialmente dentro al comunismo, di permearsi di spunti,culture e analisi,altrimenti sempre tenute alla larga e guardate con sufficienza e con sospetto.la pratica delle differenze,il movimentismo tout court, i consensi internazionali sul disarmo, gli ampi “fronti” per la pace,seattle,i disoccupati,le case.il clima velenoso e avvelenante che la compagna descrive è vero,perchè mentire?lo viviamo nel quotidiano,in quello che è rimasto di quello che sarebbe potuto diventare una “casamatta”.implodiamo all’interno,con i coltelli tra i denti,incapaci e disarmati per combattere all’esterno.i circoli di partito che diventano non luoghi,come un non luogo è la rete.gramiccia scrive su liberazione tutta la sua incapacità di cogliere anc he nella contraddizione tra generi la possibilità di lotta di classe,dimenticando assolutamente che il fascismo passa prima e innanzitutto sulla negazione dei corpi.ed ecco che i tanti compagni sconfitti si lamentano che liberazione scrive molto di lesbiche e d omosessuali,che scrive molto di animali,e lo fanno con insofferenza,la stessa che ci riserviamo nella nostra grottesca e inutile resa dei conti.ho l’impressione che tutto il pensiero critico,non ufficiale,non allineato prodotto nel secolo breve ed in questo scampolo di millennio,vengano considerati come la summa di tutte le nostre mancanze,sconfitte ed inadeguatezze politiche.è vero figlia,hai ragione,è in atto una forma di “revisionismo” culturale dentro la sinistra,più in generale,ed in special modo dentro la sinistra comunista.non esiste “il pensiero puro comunista”che permette ,sic et sempliciter,il sole dell’avvenire.esso va emendato,scomposto,criticato aspramente,cambiato di prospettiva,riscritto e riadattato,infarcito e stilizzato,ridotto e scremato,altrimenti se non ci fa pensare ,esso(il pensiero comunista)non è cultura.vedi come questioni derimenti .essenziali e vitali come la questione meridionale, per esempio,o come la questione di genere e di sesso,siano “trattate e affrontate”dentro questo partito.eppure tutto il moviemento operaio,socialista e comunista,dal secolo scorso fino a poco tempo fa,lo avesse fatto diventare la leva di avanzamento di nuove generazione di comunisti.ora è zavorra,un peso intelletuale che le esigue forze in campo non possono sostenere.ho sempre sostenuto che con la paura non si va da nessuna parte, e noi non dobbiamo commettere questo errore.mi auguro e lo spero, che questo nuovo gruppo dirigente sappia combattere con forza e convinzione la spocchia e la violenza con la quale tanti,troppi militanti si rivolgono nei confronti di chi ritiene comunque importante e fondamentale,dare il proprio contributo anche solo in termini di idee,assolutamente parallele e mai omologate dentro il tentativo di ricostruire il partito,ma innanzitutto una nuova cultura comunista,che sappia ripartire dall ascolto del diverso da se e dalla condivisione di ogni movimento di emancipazione.

  289. Scusami incazzato,sarò limitato ma non ho capito un …….tubo di quello che hai scritto.

  290. incazzato Says:

    tony penso solo che stiamo dimenticando cose importanti.scusami se ho scritto male.

  291. alessandro Says:

    pienamente d’ accordo con animals

  292. senti incazzato,
    scusa, sarò arrogante, presuntuosa, dimmi quello che ti pare, ma quello che ha scritto figliadinessuno alla mia coscienza non ha detto proprio niente. nel senso di niente di nuovo. ma quale capirsi ma quale comprendersi ma quale ascoltarsi ma quale cosa??? … “logica femminista”… scusate, so che mi attirerò l’antipatia di molti ma non fa niente. non mi piacciono i toni patetici (e lo dico con affetto che qui siam tutti uguali. sono tornata in rif per tirarmi su le maniche e lavorare x questa sinistra, visto che i signori dirigenti, compreso ramon, sono riusciti a farla catapultare fuori dal parlamento dopo 60 anni. e questo l’ho ripetuto migliaia di volte. quindi mi ritrovo nel partito parecchio incazzata e non certo per piangere e partecipare alla sagra dell’ovvietà, della banalità e del politicamente corretto. non ho ambizioni in un partito che non conta nulla nella società, non ho avuto bisogno di avere alle spalle un partito per arrivare nella vita dove sono arrivata, nè mi interessa avercelo in prospettiva della mia vecchiaia. visto che queta militanza mi dà più impiccio e problemi che utilità nell’attività che svolgo. questo x il discorso dell’esibizionismo)
    non mi piace l’ipocrisia. tu dici: “stiamo dimenticando cose importanti.” non molte caro incazzato . una: quella di saper far politica. e saper far politica significa anche saper guardare la realtà, brutta x quanto possa essere. in questo partito ci sono due anime. ci sono due partiti. che ci piaccia o no è così. fare i nostalgici, i patetici, cantare alla luna il vogliamocibene siamo tutti fratelli non serve a niente. “vomitare” perchè compagni dello stesso sangue si guardano in cagnesco per via delle mozioni non serve a niente se non a cadere ancor più nel patetico. Luca ha detto: ma questi problemi non si erano risolti a chianciano? no. non si sono risolti, perchè in rif ci sono DUE PARTITI, e i documenti sul caucaso di ramon e migliore all’ultimo cpn ne sono la lampante dimostrazione. così, tanto per rendermi ancora più antipatica e guerrafondaia (di quelle che si esibiscono e si auspicano la guerra fratricida) mi esprimo in proposito. condivido la speranza di animal. perchè l’area di rifondazione per la sinistra prima se ne esce e meglio è per rif. meno voti traghetteranno nella costituente.
    vasco cantava: la voglio in faccia la verità, e se sarà dura, la chiamerò sfortuna. ecco. questo sta capitando a rifondazione. si chiama sfiga. che dopo il crollo elettorale non ci voleva proprio! ma far finta che col dialogo, con la storia di quello che eravamo, con l’ascolto, risolviamo e risolleviamo la situazione del partito, vuol dire essere ottusi e, scusate, patetici.
    ho chiuso. comuqnue con quest’intervento non voleva offendere nessuno. chi vuol capire capisca

  293. alessandro, sempre telepatici io e te, eh 🙂

  294. scusate la fretta ma una cosa la voglia dire anch’io a proposito delle considerazioni di figlia di nessuno e incazzato.
    premessa: penso che senza innovazione non ci sia futuro per nessun pensiero critico. tanto meno per quello comunista. penso che ciò che dice figlia di nessuno, soprattutto sulla violenza e la guerra, sia la dimostrazione che c’è una superiorità politica del pensiero nonviolento e femminista e che quest’ultimo è indispensabile per “abolire lo stato di cose presenti”. penso che il “clima” dello scontro interno al PRC sia il duplice prodotto di una spoliazione culturale che dura da almeno 20 anni e che ha ridotto la politica a tecnica di potere, a tifo per leader, a curve contrapposte e che non ha lasciato esente il corpo militante della sinistra tutta. ed anche della totale sottovalutazione del dibattito teorico ridotto a servo dell’ultima scelta contingente e quasi sempre elettorale. il problema, però, cara figlia di nessuno, è che le innovazioni se servono a produrre una politica antagonista sono accolte e considerate utili dai militanti mentre se sono il paravento pero operazioni di potere o per cercare la legittimazione dei salotti belli della sinistra innamorata del potere vengono guardate con sospetto e istintiva contrapposizione. non serve lamentarsi di quanto siamo caduti in basso. serve fare, costruire, una politica che valorizzi le innovazioni dimostrando nei fatti la loro utilità. lo so che è difficile ma se si continua a pensare solo alle elezioni e alla politica come alla visibilità e telegenicità dei leader allora l’involuzione culturale è inevitabile. il femminismo, la nonviolenza, l’ambientalismo non possono ne devono diventare fiori all’occhiello per dire in tv “guardate non siamo più quelli di una volta” al fine di compiacere la pletora di superficiali, ignoranti e comunque integrati giornalisti, politologi ed esponenti di una sinistra orfana del governo.
    ma devo scappare. e spero che questo tema venga discusso a fondo.
    un abbraccio
    ramon

  295. ramon ha proprio ragione.Vi faccio un esempio sul blog di Maria ho avuto una garbata polemica con un iscritto di AN, che è convintissimo di varie tesi pseudostoriche frullate insieme.Ho scoperto che tutte queste tesi,che lui portava come verità assolute sulla storia d’italia erano state elaborate da ex-comunisti durante le loro tante innovazioni.Pansa,PG Battista,Violante etc.Vi rendete conto?questi non citano i loro intellettuali(che pure hanno) ma per costruire la loro identità e distruggere la Costituzione si appoggiano alle tesi dei figli di quelli che la costituzione hanno scritto.Innovazione? Oppure pretesto per liberarsi di idee scomode e difficili da spendere?Però facciamo attenzione,in queste dismissioni si infilano altri.Sono confusi?Sicuramente però sanno benissimo cosa fare.

  296. Eppur si muove!!! uscite, uscite fuori dai circoli, e confrontatevi con la realtà! cara figliadinessuno, finchè stiamo a piangere tra noi, non incideremo mai nella società. penso che il danno a se stessa la sinistra l’abbia già fatto. e anche parecchio, come dice Tony. ma io non lo dico sennò sono esibizionista… altro che sediamoci, parliamone, ascoltiamoci, vogliamoci bene ecc ecc. e visto che siamo in tema di confidenze, in riguardo al femminismo (visto che un pochetto lo sono anch’io fermminista). se entri nel mio blog, noterai che manca il forum delle donne di prc. sai, figliadinessuno, sono inscritta alla newsletter del forum da parecchio. non mi è MAI giunta nessuna notizia. MAI. mi fermo per alimentare la polemica.

  297. scsa, volevo dire mi fermo per NON alimentare la polemica.

  298. un compagno di Roma Says:

    vi segnalo che ieri Paolo Ferrero, il segretario di Rifondazione comunista, è stato applaudito dai lavoratori Alitalia in mobilitazione. Insieme a Di Pietro è l’unico politico che si può far vedere da quelle parti. A me se andiamo avanti così che continuino a fare le riunioni con SD a porte chiuse non me ne frega niente

  299. incazzato Says:

    vi dirò,forse per snobismo, che della politica innamorata del potere non me ne fotte proprio. fintantochè come “orizzonte” si avrà la candidatura nel collegio sicuro, resteremo sempre nella pratica del mezzofaccendismo.ha ragione ramon,la pratica spoliativa dura da troppo tempo,un tempo che non ci è più concesso.
    ne consegue che nella prassi che ci accingiamo a proporre e praticare spazio per la cultura della non violenza, della differenza etc etc,ne rimane ben poco.
    io stavo parlando di opportunità,di opportunismo per essere più precisi,che ci azzecca la verità???
    per quanto le tue braccia ed avanbraccia siano potenti sapienti e ben coordinate rimangono sempre due di numero,magari mi pongo il problema di ampliare fin che posso la levata di maniche:si fa prima,meglio,ci si sente parte di un progetto e non ultimo allegeriscono il gravame dalle braccia di pochi compagni,questo è!null’altro.
    sai Maria mi convince poco,anzi per niente ,l’ineluttabilità per la quale i cani da guardia sono due e così deve andare.sarebbe come dare ragione alle teorie calviniste secondo le quali,sempre e comunque,l’uomo,per sua natura,è sempre profondamente incline al male.e credimi mi costa unosforzo titanico dare ragione ai teologi.sono esistite ed esitono,pratiche,luoghi,dove il “volemosebene” vige naturalmente,siccome non facciamo parte di unassemblea di soci,ma lo facciamo per passione,deve esserci “uno spazio uguale per tutti”.basta trovare la formula,questo sarà il mio impegno.sai secondo la tua teoria già ho visto andare via i migliori,ed il nostro progetto comune è molto più ambizioso, mi sembra scontato che anche per te bisogna porre fine all’emorragia.
    un abbraccio

  300. sì incazzato. ti capisco. e siamo d’accordo sull’emoraggia da tamponare il più possibile. e certo che sono s’accordo anche sulla questine delle braccia. ci mancherebbe. però intanto che, giustamente, si lavora all’interno affinchè i compagni non ci abbandonino (e guarda che la mia critica alla rifondazione della sinistra che se ne deve uscire, è riferita ai dirigenti e non ai militanti. sia chiaro. grazie al cielo ne conosco molti che non lo faranno anche se vendola se ne andrà. non ultim qualcuno del mio circolo. beninteso questo) però penso che contemporaneamente le braccia dobbiamo cercarle fuori dal partito. tutto qui
    un abbraccio anche a te

  301. Compagno di Roma,hai ragione però non sottovalutarli,questi sono capaci di tutto,al congresso hanno dato dimostrazione di cosa possono fare.I compagni di base che hanno votato per vendola eccetto i vari pasdaran non sanno cosa fare,i loro dirigenti hanno in mente una sola cosa:trovare un porto accogliente,però sapete il PD non è l’eldorado che può accogliere tutti,devono andarci con la dote,che si assottiglia di più ogni giorno che passa.

  302. un compagno di Roma Says:

    Caro Tony, anche tu hai ragione, non vanno sottovalutati, però anche noi dobbiamo un pò uscire dalla logica per cui li si batte (non intendo i militanti, ma quei gruppi dirigenti e il loro progetto strategico) soltanto se affiniamo e rendiamo sempre più forte e intelligente la nostra azione nel partito. Io credo che li si batte se dimostriamo che Rifondazione serve nella società come partito comunista, cioè come partito dalla parte degli oppressi e degli sfruttati. A quel punto il loro progetto iperistituzionalista avrebbe ancora meno carte da giocarsi.

  303. Parole sante…………..

  304. parole sante davvero. ogni tanto ci si infervora, ma sappiamo che quando si parla di due anime nel partito o del fatto che Rif per la Sinistra de ne deve andare, il tutto è riferito ai gruppi dirigenti che portano avanti questo progetto. nessuno pensa ad una guerra tra militanti. nessuno di noi l’ha mai pensato, perchè appunto, si fa politica per passione e non per la poltrona.
    buon week wend a tutti. ciao

  305. figliadinessuno Says:

    Grazie a Ramon e a chi ha interloquito. Caro Ramon io non appartengo certamente alla schiera di “lucratori” pseudopolitici che si attaccano come le zecche nelle piaghe della crisi politica e tantomeno non sono persona che si piange addosso e dice oddio oddio come eravamo.

    Ho un quotidiano sufficientemente difficile e talmente “concreto” che mi impedisce di essere sleale con quello che considero da sempre il popolo cui appartengo. Perciò cominciamo a precisare che il contenuto delle cose scritte ieri serviva ad una riflessione in più, non a procurare un equivoco sul confronto. Visti gli attacchi esterni e non solo esterni capisco tutto, capisco la cautela, capisco (e ho sempre cercato di capire) persino l’incomprensibile.
    IN fondo, noi aspiranti comunisti (preferisco pensarmi in un processo anche persona che cresce e diviene piuttosto che un dato assoluto di cui non so dove sia il fonte battesimale) spesso dobbiamo compiere “atti di fede” e tirare avanti…(ovviamento lo dico con amarezza ma anche ironia).
    Vedi Maria il fatto che il Forum delle donne mandi news letters o meno sinceramente non influisce sulla mia vita ne sul mio pensiero.
    Una comunità politica come la nostra credo debba riprendere al più presto la capacità di rendere agevole il confronto tra tutti i suoi aderenti, rendere abitabili gli spazi dell’agire e dell’ascolto. Queste condizioni, caro Ramon, sono condizioni fondamentali per riuscire a dare nuova forza ad una capacità più grande: quella di capire e interpretare la nuova realtà storica che vive in perimetri ben più ampi dei nostri..sono certa che mi capisci.
    Faccio un esempio: quando Ferrero all’inizio del suo mandato di MInistro fece quella proposta sulla possibilità di creare “luoghi idonei ” cmq. di tutela per i tossicodipendenti ecc.ecc.

    Io mi chiesi subito: ma Ferrero è fuori come un balcone o cosa?
    Ma Ferrero ( il suo nome per dirne altri cento) lo sa che il problema della tossicodipendenza è ben diverso da quel tipo di prototipo drammatico di cui si occupava da ministro? ???
    Ma lo sa Ferrero che oggi, 2008, ci sono muratori, agricoltori, cottimisti, interi gruppi dirigenti e imprenditori che sono imbottiti di cocaina dalla mattina alla sera per riuscire a lavorare?
    Vi faccio l’esempio di dove lavoro io: dal megadirigente regionale, da quello di filiale, al capoproduzione, a molti colleghi, ormai è una prassi farsi di coca la mattina alle 9 e produrre produrre completamente scoppiati ma iperproduttivi. Alla sera alle 17 sono persone vuote, cattive, un minuto ti amano e un minuto dopo ti calunniano.
    E’ solo un esempio, ma vita reale. Poi, finito il lavoro in un posto del genere ( e non è una rarità vi giuro, purtroppo) uno prende e va alla riunione di circolo, pensando: in qualche modo sono ” a casa” ovvero, mi trovo con compagni. Compagni vuol dire nel dialetto delle mie parti : uguale.
    Allora mi siedo ascolto, faccio, mi sbatto, e che vedo: odio, gente che se può si sputa in faccia, che ti chiede se ho saputo di quello che ha detto a quell’altro ecc.ecc. gente altrettanto fuori!!

    Io li guardo e mi dico: c……o possibile??? ma chi vogliamo cambiare: il mondo? quale mondo se siamo ridotti cosi??? quale mondo?

    allora spero che dirigenti con la testa sulle spalle (so distinguere proprio in virtù della mia lealtà verso la mia vita quotidiana e verso me stessa), comincino a prendere in mano la situazione e dare imput costruttivi.
    Da dove ripartire a costruire credibilità? Dal ragionamento, ripeto, dal confronto, dal rispetto profondo delle nostre diversità. Sulla base della politica si fa politica. Non su altro. RIprendere a parlare di politica (parlo dei territori soprattutto) è l’unica medicina ….
    Ma vorrei comportamenti antiviolenti, a partire da noi . La mia idea di Rifondazione Comunista è questa.
    Il mio di ieri è un augurio proprio nel momento in cui vengono eletti dirigenti della nuova fase politica e organizzativa.

    In quanto alle donne Maria: ho conosciuto donne che hanno usato il femminismo per essere elette in parlamento e nemmeno sanno cosa sia. Conosco donne che per potere “ucciderebbero” chiunque sul loro cammino. E anche uomini così.
    Ciò non oscura minimamente la questione femminista (io la chiamo ancora così) e non mette in secondo piano il bisogno di riprendere le fila di ragionamenti e analisi che sono urgenti. MOlto urgenti.
    Sapete no che fuori di noi,la gente nemmeno sa che esistiamo??

    O non ve ne siete accorti? Lasciamo stare i parenti e gli amici e qualche migliaio di tenaci….il resto del mondo non si accorge di noi.

    FOrse se cominciassimo ad entrare nella vita reale della gente, persino quella che non ci piace (IL MONDO E’ PIENO DI GENTE CHE NON CI PIACE ) …ecco il senso di ciò che dico…se non riusciamo a trovare il modo, il senso di stare tra noi, di elaborare pensiero con modalità non violente, se ci sbraniamo tra noi come affrontare un mondo da cambiare dove ormai 7 su 10 hanno introiettato una cultura di destra????
    violenta appunto?

    Vi abbraccio

  306. incazzato Says:

    e vi dirò di più:brucia banlieu brucia di tutto questo stramaledetto paese.
    bravi quei compagni che oggi erano a milano.bravi a quei compagni che saranno lunedì a castelvolturno.

  307. Calma incazzato,bene per i compagni a milano e a castelvolturno,ma ricordati che in quanto a bruciare questo paese berlusconi può dare lezioni a chiunque.Noi Comunisti dobbiamo ricostruire,a bruciare anche la nostra dignità di popoli ci ha già pensato lui………

  308. io però sarò anche ingenua, ma queste cose proprio non le capisco….
    ora, con tutto quello che c’è da fare in questo paese, questa è la cosa che più preme ad una parte dei nostri compagni?

    riporto da repubblica:

    SINISTRA: A ROMA PRIMO PASSO PER COSTITUENTE

    Un passo nel processo per la Costituente della sinistra, si e’ compiuto oggi a Roma nella riunione che si e’ svolta presso la Casa delle donne. L’incontro, aperto da Claudio Fava e a cui hanno preso parte tra gli altri Moni Ovadia, Alberto Asor Rosa, Nichi Vendola, Mario Tronti, Paolo Cento, Gianni Rinaldini, Aldo Tortorella, Maria Luisa Boccia, Rita Borsellino, Marcello Cini, Pietro Folena,Monica Frassoni, Franco Giordano, Umberto Guidoni, Giacomo Marramao, Fabio Mussi, Titti Di Salvo, Achille Occhetto e Fulvia Bandoli, si e’ concluso con l’indicazione “di mantenere questo tavolo di lavoro, per rendere il processo, a cominciare dai territori, il piu’ ampio possibile”. Il coordinatore di Sinistra democratica, Claudio Fava, ha sottolineato: “Oggi abbiamo costruito un segno concreto che non si tratta soltanto di una vaga profezia: e’ una prima pietra, un punto di inizio. La Costituente della sinistra comincia a vivere oggi”. Gli fa eco il leader della minoranza di Rifondazione comunista, Nichi Vendola: “A fronte di quello che accade nella societa’ italiana, di quello che sta accadendo nel mondo c’e’ bisogno di riprendere a lavorare nel cantiere di una nuova sinistra, che sappia essere un nuovo modo di rappresentazione della societa’ e che sappia fare politica”. Prossimo appuntamento per questo lavoro la festa della minoranza del Prc la prossima settimana a Roma, con assemblea finale sabato 27 settembre.

    parere personale:
    secondo me a chi percepisce uno stipendio minimo, a chi si imbottisce di coca per produrre ( figliadinessuno non racconda bugie, è purtroppo un uso diffusissimo) ecc… ma cosa gliene di sta roba?

  309. incazzato Says:

    tony o stiamo nel gorgo oppure facciamo solo opinione.tutte le conquiste civile sociali e democratiche in questo paese sono state “azzerate”.è nostro primario dovere essere dentro tutte queste spinte di autodeterminazione,di emancipazione,di libertà.devono poetr dire:i comunisti erano e sono con noi.non abbiamo nessuno scranno a montecitorio da dover difendere.saranno questi i nostri compagni di strada,con loro ricostruiremo.

  310. bravi ai compagni che erano a Milano anche da me!

  311. ragazzi è tutto giusto, ma un partito senza rappresentanza parlamentare è cancellato dai media. non mi sfugge che i porta a porta bertinottiani ci hanno fatto perdere un voto dopo l’altro, ma un partito deve sopravvivere anche finanziariamente. quindi purtroppo la sua capacità di mobilitazione dipende anche dal suo esito elettorale. che l’estremismo sia una malattia infantile non l’ha detto un moderato. quindi cerchiamo di essere pragmatici e inflessibili anche su alleanze ed esiti elettorali. non possiamo pensare di lasciare tutto alla destra. ogni giorno che passa fanno sfracelli, c’è troppo bisogno di noi.

  312. Incazzato per ricostruzione intendevo proprio quello che scrivi.

  313. Sacha non crederai mica di battere berlusconi con qualche alleanza elettorale?ma allora l’ultima non ci è bastata?Repubblica e La Stampa chiaramente vicini al PD hanno scritto cose dei lavoratori Alitalia che manco Libero.Se poi parli di qualche alleanza a livello locale…..ma anche li Bassolino,Loiero & C….come ci mettiamo?
    Lasciare tutto alla destra?Siamo fuori tempo massimo la destra ha già tutto,non si tratta di lasciare o meno ma di riconquistare,l’esito elettorale dipende da questo.

  314. vi consiglio l’articolo del Prof. Ichino su http://www.corriere.it ,sull’abuso della cassa integrazione.Più o meno sostiene che se ai piloti ed alle hostess fossero negati gli armortizzatori sociali,altro che applausi….Sostiene,niente armortizzatori sociali a chi rifiuta accordi.Poi il fatto che la CAI fosse un accolita di banditi bipartisan a cui Berlusconi aveva promesso vari benefit,questo per Ichino è trascurabile.Il prof.Ichino è del PD addirittura ex FIOM.Le destre hanno preso tutto?Alleanze?
    Siamo chiamati ad una scelta come comunisti,o stiamo con i lavoratori,gli insegnanti e la CGIL anche con tutte le ambiguità che questo comporta o stiamo con la borghesia mafiosa raccolta attorno al PDL ed al PD con i loro intellettuali ex-comunisti.
    Il tempo dei ni è finito.Questi vogliono ridurre i lavoratori(in parte lo hanno già fatto) in schiavitù,tnto c’è sempre la cocaina a basso costoper consolarsi…….

  315. lucaocchionero Says:

    Quando leggo le cronache di Figliadinessuno, quasi mi sento un eletto dal momento che lavoro 10 ore al giorno(escluso il tempo che dedico ogni giorno alla politica) senza prendere niente(sarà per questo che soffro di continue emicranie).
    Detto questo voglio dire qualcosa anche io rispetto al dibattito da ella aperto. Quanto alle polemiche post congressuali io dico che non c’è da meravigliarsi. Per fortuna fare politica significa comunque vivere la vita, e dunque se è lecito(nonchè possibile e frequente) litigare e discutere per qualsiasi motivo all’interno del luogo di lavoro non vedo perchè il clima in sezione dovrebbe essere idialliaco o speciale. E credo che relativamente la colpa sia delle “mozioni”. Io sono iscritto da un pò di tempo e ricordo screzi e polemiche anche quando tutti si votava la stessa mozione: potrei raccontarti all’uopo litigi clamorosi e contemporaneamente grotteschi. Sulla creazione di una base culturale che sorregga le nostre azioni politiche quotidiane io sono d’accordo. Credo che sia necessario rivedere, innovare, ricreare non solo le modalità d’azione, ma anche una base culturale che forse negli ultimi anni ci ha oggettivamente allontanato dalla realtà. Io per esempio ritengo che nella ricostruzione del PRC non possano mancare idee e pratiche di forte opposizione a ciò che nella nostra realtà appare scontato ed incontestabile. Non sono molto bravo a parlare di cose teoriche per cui ti faccio subito un esempio concreto. La Miroglio Spa, è un’azienda tessile tra le prime in Italia. Negli anni del primo Prodi(dal 1996 al 1998) ha incassato una marea di miliardi di lire per aprire stabilimenti al sud. Uno lo ha aperto a Ginosa(provincia di Taranto). Adesso che il profitto comincia a calare ha deciso di delocalizzare(andare nell’est europa) e lasciare in cassa integrazione 400 lavoratori(in realtà 300 poichè 100 li ha già mandati a casa l’anno scorso). Il PRC non può rassegnarsi a queste pratiche imprenditoriali, e non rassegnarsi non significa giocare solo in difesa ed illudersi di difendere i lavoratori solo con comunicati stampa di solidarietà. Bisogna dotarsi di un progetto economico nazionale ed internazionale che faccia affrontare i problemi come quello della Miroglio con piani alternativi che siano il contrario del capitalismo: come ad esempio fermare per legge le delocalizzazioni; pensare a leggi che depotenzino l’idea(al momento preponderante) secondo la quale la “libertà imprenditoriale”consenta la massima realizzazione della persona(il sogno americano: self made man). In realtà non è così e la crisiUsa di questi giorni lo dimostra. Pagano i cittadini col debito pubblico e col denaro pubblico(che quindi non verrà investito in servizi) i danni all’economia causati da dirigenti ed imprenditori che perfino Montezemolo ha definito ingordi(figuriamoci che squali!). Ecco dov’è la contrapposizione, ecco dov’è la lotta di classe drammaticamente esistente in ogni riflesso della nostra vita quotidiana, in occidente, ma soprattutto nei paesi in via di sviluppo o poverissimi dove la lotta di classe cessa di essere una battaglia legale e legislativa fatta di lobby, scioperi e sindacati ed assume le forme infernali di soldati che fucilano contadini nei villaggi, trafficanti di organi che squartano bambini poveri, macheteros che con furia belluina eseguono gli ordini dei padroni delle terre.
    Davanti a queste atrocità abominevoli la cui puzza respiriamo ogni giorno io penso che fortuna che le nostre sezioni non sono una campana di vetro: significherebbe vivere fuori della realtà, e questa sarebbe la morte della nostra politica

  316. mimì metallurgico Says:

    Intanto della serie Vendola scivola sempre più a destra vi faccio dono di queste sue dichiarazioni:

    “PER QUELLI CHE NON VOGLIONO CAPIRE O FANNO FINTA DI NON CAPIRE:

    ” Vendola è persino più duro nel giudizio.
    ” Non riesco a pensare che resti solo una opposizione di corto respiro e in stato confusionale o una che si rinchiude in recinti e in invocazioni di una identità nostalgica “.
    Per lui è fondamentale intanto guarire dal ” torcicollo “, da una sindrome che vede la sinistra innamorata solo del proprio passato, una sinistra ideologica che essendo ” finita in un dirupo ” ” cerca solo di sopravvivere ” aggrappata a vecchi simboli e richiami ideologici.
    Oltretutto sbagliati.
    ” IO NON POSSO PARTECIPARE A UN CORTEO DOVE SI SUONANO INNI CHE RIPORTANO AD UN PASSATO STALINISTA – chiarisce.
    ” NON CREDO AD UNA LETTURA SOLO STORIOGRAFICA DELLO STALINISMO, NON CREDO PIU’, E CI HO CREDUTO MA ORA NON PIU’, AD UNA IDEOLOGIA GIUSTIFICAZIONISTA RISPETTO A CERTI EVENTI STORICI, LA ROTTURA DEVE ESSERE NETTA “.

    Da L’UNITA’ di oggi domenica 21 settembre 2008.

  317. Dichiarazioni incredibili: rimango a bocca aperta! Neppure D’alema ci ha insultati così!

  318. Compagni questi stanno cercando a tutti i costi forzature,magari sognano di essere espulsi visto che non hanno il coraggio di andarsene.Vendola può provocare quanto vuole,qui non c’è trippa per gatti.Se poi sperano di andarsene con il 47% delle sedi e dei soldi come qualcuno di loro a proposto,allora gli consiglio un buon psicologo.
    Vendola o smentisce queste dichiarazioni oppure rimanendo nel PRC anche lui è uno stalinista veda lui.

  319. ned ludd'75 Says:

    Occhio. Il 27 discuteranno e si conteranno e c’è area di scissione. In Calabria sono già pronti. Anche in Sicilia.

  320. Nedd ludd devi essere più preciso,qui in Calabria siamo in minoranza magari ci chiudono le federazioni,bisogna presidiarle,dammi notizie più certe per la Calabria.

  321. incazzato Says:

    cantava Mario Musella “Pugni Chiusi” e qualche anno dopo anche gli Area gli fecero una cover..ma insomma il profilo del “guardaporta”(portiere ndr)alcuni di noi non lo perdono proprio ehh?ossessionati da nomi e inciuci,e intanto miroglio chiude e i nostri pugni ancora non si chiudono.

  322. …non penso che sai che ci sia aria di scissione, semmai c’è molta attesa per vedere quanta sarà la gente che aderirà. Tuttavia ho visto molti qui sul forum sperare che la scissione avvenga, mi domando davvero come si può sperare una cosa del genere…x un partito come il prc la scissione sarebbe un colpo forse mortale.
    Una cosa la voglio dire per ciò che concerne la presenza del Prc in tv sotto la segreteria Bertinotti:…adesso inizia la stagione invernale, pensate davvero che Ferrero nn andrà in tv? ma per piacere, ciò che si verificherà sarà la stessa identica cosa di quando bertinotti era segretario, cioè che l’unico ad essere invitato per il Prc sarà Ferrero. E per iniziare già una volta è stato a matrix la scorsa settimana.

    Scusate la poca chiarezza ma vado di furia. Ciao

  323. ned ludd'75 Says:

    Tu intanto mi spiegherai con chi sei -incazzato- e perchè.
    Per Claudio: lasciate perdere, non presidiate proprio niente. Se decideranno di andare via e di cambiare le insegne alle federazioni facessero pure. Lo fecero anche quelli del PDCI e non mi pare che portò loro così tanta fortuna.

  324. ma tu non eri quello che voleva bruciare l’italia?Ossessionati da nomi e inciuci?Miroglio chiude?
    che c’entra? se a te pare tanto lunare che andandosene si possano portar via le sedi….Beh beato te.
    Comunque ai signori prima citati non gli frega niente ne di pugni chiusi ne di miroglio.
    Invece di bruciare l’italia pensa prima a conservare quel poco di organizzazione che abbiamo.

  325. ned ludd'75 Says:

    Gabriele, tutti qui sanno che se Ned Ludd’75 dice una cosa lo fa perchè è una notizia che ha fondamento. Se hai partecipato alle riunioni della tua corrente sai benissimo che c’è una forte area interna che vuole la scissione e un’altra che prende tempo. Non fingere di non saperlo

  326. Ned se lo possono scordare ,qui c’è gente che si è fatta il mazzo per anni,senza gli stipendi di lorsignori.Vogliono andare,vadano ma le sedi del nostro partito non le avranno mai.All’epoca dei cossuttiani avevamo ancora parlamentari,ora è diverso.
    Ho parlato ieri con compagni di altre federazioni in cui si è in minoranza,se tentano colpi di mano,avranno colpi di piede e pazienza per la non violenza.

  327. ned ludd'75 Says:

    Compagno Caludio, anche il PDCI fece questa cosa qui e non mi pare che gli portò fortuna. Inoltre, diciamo la verità, se tu ed altri andaste ad occupare la federazione finirebbe a botte: non mi pare un bel messaggio di arrivederci!

  328. ned ludd’75 ha ragione è cosa risaputa e le dichiarazioni di Vendola sull’unità che altro significano?gabriele vai di fretta?
    quanto a gabriele bentornato,vai di fretta forse che la tua corrente si riunisce in qualche rinomato ristorante romano,no mi sbaglio forse siete tutti a ballare al JACKIE O.,oppure al salotto del conte ruspoli…..,Gabriele il colpo mortale lo avevano assestato i tuoi compari……ma rimani nel salotto che è meglio.

  329. Ned non preoccuparti qui nessuno è un esaltato o altro.A volte ci sono situazioni politiche che uno non vorrebbe vivere mai,ma non siamo noi a crearle.Spero che non facciano scissioni,se poi vogliono farla è una loro scelta ma le sedi se le facciano dare dal PD.

  330. incazzato Says:

    vi accontento(per l’ennesima volta).con molta boria,ed anche un po di presunzione,al congresso ho dichiarato il mio voto nullo.trovavo,e trovo,il metodo completamente sbagliato.non ne salvo nessuno,da bertinotti a russo spena passando per ferrando.chiaro??tutti autori,con diversi gradi di responsabilità,della pagina più brutta del comunismo italiano.finito il congresso-farsa ho pensato, stupidamente,questi mo si danno na “revisionata”e siccome sono tutti tenaci fautori della mitica “organizzazione” un po di sano opportunismo lo metteranno in pratica.che so una iniziativa comune qui,una festa insieme la.invece nisba.almeno da militante questo mi aspetto,ricomposizione e superamento.poi c’è tutto un aspetto politico sulla fase che esula dalla mia appartenenza:io con molta più chiarezza della organizzazione me ne fotto,ho parlato di stare nei gorghi, per cui ritengo il movimentismo,ora come allora, l’unica strada per riaccendere conflitto di classe, conflitto di genere,battaglia civile e battaglia sociale.me lo auguro vivamente che il fuoco si estenda a tutte le periferie d’italia.ci indigniamo di più per un pettegolezzo che per Abba??ecchecazzo compagni basta con gli inciuci e le prefiche!!

  331. 1)tutti i compagni si sono indignati per Abba,non solo tu,che hai il monopolio dell’indignazione.
    2)hai votato nullo?siamo tutti uguali da bertinotti a ferrando? Allora che pretendevi,di che revisione parli?
    3)Hai capito tutto te dell’universo? I miei complimenti,possibilmente fai capire qualcosa pure a noi che siamo assai più terra terra.
    4)Te ne fotti dell’organizzazione ma il movimentismo per te è l’unica via possibile,bravo aspetta che tanto berlusconi lavora per noi.
    5)Sostenere le cose che hai scritto e poi dire che mi devo ricomporre con chi il movimento lo ha sfruttato a puri scopi di interesse privato non è solo sbagliato ma patetico.

  332. Compagni vi invito alla calma,il clima è surriscaldato è bastato discutere un pò di scissione…….,figuriamoci tra un pò.
    x incazzato e claudio non litigate non siete così diversi rappresentate due facce della stessa medaglia.incazzato dopo il congresso chi ha cominciato con la gestione separata non siamo stati noi.Capisco che ti interessi poco di organizzazione,ma in quale partito chi vince lascia il tesoriere alla minoranza,in segreteria non sono voluti entrare loro,però dove gli è convenuto come in direzione sono entrati.Non passa giorno che dai giornali non arrivano provocazioni di ogni genere,fanno riunioni separate.
    Bene è un loro diritto,anche le provocazioni.Però mi dispiace non siamo tutti uguali.

  333. il fuoco , caro incazzato, i vendoliani lo spengono, altro che lo appicciano!! ma le leggi le dichiarazioni che lasciano? ma l’ahi letto il documento sul caucaso? ma ti rendi conto di quello che dicono e di dove vogliono andare? … ce l’hai presente il detto che dice che si nasce da incendiari e si muore da pompieri? ecco. questo è il caso di rendersene conto. davvero incazzato, è ammirevole la tua posizione, ma non è realista. un po’ come quella di luciano, ricordi?
    a figliadinessuno vorrei dire che purtroppo non troverà mai una comunità accogliente dove i “compagni” sol perchè si chiamano compagni sono belli bravi e buoni. e te lo dice una che frequenta anche comunità ecclesiali, dove la fraternità dovrebbe essere di rigore. tu non ti immagini cosa significa fare vita di comunità anche lì. stendiamo un pietoso velo che è meglio. una signora anziana, quando cado anch’io nello sconforto, sai che mi dice sempre? “figlia mia, io sono ancora qui per il Signore, che se fosse per gli uomini sarei scappata il giorno dopo esserci entrata”. ed è la stessa cosa tra noi. si sta perchè crediamo in certi ideali e lottiamo per essi, e non per gli uomini che ci sono accanto. dispiace, ferisce, tutto quello che ti pare, ma è così. poi riguardo al forum delle donne di prc, ci ho campato benissimo anch’io. era per dire che è tutto autoreferenzialità, ma di concreto c’è bene poco. e in questi ultimi anni purtroppo nel partito quasi tutto ha avuto quest’andazzo.
    pace 🙂

  334. incazzato Says:

    claudio senza polemica:
    lo vuoi fare un partito che funziona più o meno?
    intendi usare tutta la tua vita militante a dar la caccia ai finti comunisti?
    trovi che rifo al momento sia più incisiva del movimento contro la discarica di chiaiano?
    se permetti mentre il partito “pensa a riorganizzarsi” io,e altri,facciamo altro,non ci importa molto come “pedoni,alfieri e torri” si posizionano e riposizionano dentro il partito.
    No Claudio non ho capito un cazzo dell’universo,sai mi porto sempre appresso l’ansia del dubbio.
    Mi sembra chiaro che chi ha portato il partito al lumicino non sono ne io e ne tu,ma sicuramente bertinotti,russo spena,ferrando hanno molte colpe,oppure non lo dirigevano loro il partito?
    credevo che quando una guerra è finita segue un periodo di pace,sai le afmosa ricostruzione,questo intendevo per “revisionata” al motore,pardon al partito.
    figurati se non lo so che i compagni sono indignati,ma che si aspetta ad organizzare cento mille manifestazioni?

  335. incazzato Says:

    Maria,
    figurati se non mi rendo conto che arrivano provocazioni,mica sono tanto marziano da non coglierle o non vederle.
    Capisco il disegno vendoliano,si chiama:creare instabilità.
    però siccome sono un po più scafato di loro in buona sostanza li ignoro,facendo sedere tutti,e dico tutti,al tavolo delle decisioni.
    credo nella passione dei militanti e nella loro buona fede,anche di quelli vendoliani.scusate sono patetico se cerco di ricomporre la frattura che a loro sicuramente non riguarda più??

  336. no, non sei patetico. non fraintendere questa parola.
    vorrei tranquillizzarti del fatto che nella realtà dei circoli, molti vendoliani militanti l’hanno capito il gioco dei loro dirigenti. questo vorrei dirti. vorrei dirti che le fratture si ricompongono (se non si sono già ricomposte) nella concretezza della vita di circolo. i tuoi interventi qui, puitroppo danno l’impressione che tu voglia ricomporre la frattura nei dirigenti. ecco perchè ricevi queste reazioni. stai tranquillo, molti non se ne andranno, molti rimarranno a lavorare per rif. vedi, anche gabriele, vendoliano d.o.c., ci fa notare che non è auspicabile una scissione per rif. che significa secondo te? significa che anche se è vendoliano al 100%, non è poi così certo che se ne andrà se dovessero fare il colpo.

  337. incazzato Says:

    i dirigenti???li possino….(censura).
    mi interessa solo la base ed i suoi militanti
    e per venirti incontro ti auguro na “santa notte”
    abbracci a tutti

  338. sì incazzato, santa notte anche a te 🙂

    e comunque, picola gioia da condividere. oggi all’angelus il papa, per via del disastro a cuba, ha esortato gli americani a ritirare l’embargo. chi si dice democratico, ha detto, non può perseverare per così tanti anni contro i propri fratelli. mentre lo ascoltavo preparavo il pranzo… tra un po’ mi cadeva di mano la scodella. fosse che fusse la volta buona? 🙂

    santa notte

  339. Gabriele Says:

    …solo per precisare dico a Maria che sul fatto che sono vendoliano doc ha ragione, sul fatto che non me ne andrò, c’è un piccolo errore. Perchè come non ho mai nascosto nei post precedenti io non sono mai stato iscritto al Prc, nonostante l’ho sempre votato (oltre ad aver fatto anche propaganda politica per il partito) da quando ho il diritto di voto. Tuttavia la mia nn iscrizione nn dipende soltanto da una scelta personale, ma anche dal fatto che nel mio comune un circolo del Prc andrebbe creato ex-novo (e sinceramente mi piacerebbe farlo). Tuttavia devo riconoscere alla precedente segreteria un merito secondo me indiscutibile: la capacità di avermi fatto sentire parte di questa comunità politica anche senza la tessera in tasca. Questo è un merito cari compagni che a Bertinotti dovreste riconoscerglielo anche voi. Dunque quando si parla della precedente gestione come di una “combriccola capace di avere consenso solo perchè in grado di assicurare carriere di partito” si trascura questo piccolo particolare: che gente come me non aveva e non ha nessuna intenzione di manifestare il proprio consenso per assicurarsi chissà quale posto o quale vantaggio all’interno dei vari comitati politici federali. Semplicemente c’è molta gente alla quale quella linea politica piaceva e ci si rispecchiava. Vi pare davvero così strano?

    Oggi purtroppo mi sembra di avere la percezione che vi sia un certo astio verso chi non ha la tessera in tasca, quasi come fosse percepito come un estraneo. Anche certe accuse verso Liberazione a volte mi paiono dello stesso timbro. Molti vorrebero che il giornale diventasse un mero “bollettino di partito”, ma vi rendete conto dello squallore che potrebbe avere un giornale tutto improntato sulla vita interna del partito?…e poi quante copie venderebbe?…mi auguro veramente che se Sansonetti verrà sostituito potrà rimpiazzarlo qualcuno che indipendentemente dalle idee politiche possa fare un giornale “aperto”. E per aperto intendo proprio ciò che a molti iscritti da fastidio: cioè renderlo un giornale che anche se di partito sia in grado di sensibilizzare un’intera area e non solo gli iscritti.

  340. nella teoria è tutto giusto quello che scrivi…però un conto è che Liberazione non sia un bollettino di partito, un conto è che sia un bollettino di altre forze politiche che ronzano come avvoltoi sul partito…

    sul fatto che tu non abbia la tessera a me non importa, perchè ti ritengo un compagno sincero anche se, a volte, non condivido quello che dici.

    in questi anni però è successo che molti “senza tessera” volevano decidere le sorti del partito, la sua linea politica e a livello locale anche sulle scelte di alleanze (in molti territori è successo) solo per avere dei tornaconti personali….ora sono state arginate certe,chiamiamole “derive”.

    diciamo che si è confusa la partecipazione e la contaminazione con questo pensiero: “io che sono iscritto a rifondazione sono un perfetto cretino e aspetto che qualcuno venga ad indicarmi la strada…”
    Laura

  341. si comincia!!! l’assessore alla provincia di Torino Piras insieme al presidente del consiglio provinciale Vallero ieri hanno lasciato il PRC.Chi seguirà?Sono ancora nostre paranoie?

  342. Si compagni è vero sono usciti dal PRC ma tengono il loro sedere ben incollato alla poltrona.Se non si dimettono sono dei cialtroni.
    Ecco la nuova politica promessa dalla precedente dirigenza,e meno male che facevano i moralisti con i cossuttiani all’epoca….il tempo è galantuomo.

  343. scommetto 100.000 milioni di € che non si dimettono…
    a Viareggio ci siamo già passati con assessori che quando rifondazione uscì dalla giunta loro uscirono da rifondazione, poi fondarono un movimento che come unico scopo dichiarato avevano quello di “spazzare via Rifondazione dalla politica Vaireggina” (parole testuali).

    alle ultime elezioni hanno fatto una magra figura….ultimamente erano anche i sostenitori più accaniti dell’unità a sinistra…con questi l’avremmo dovuta fare: vi rendete conto?

    se gli facessimo firmare una cambiale in bianco al momento della loro candidatura con clausola di riscossione immediata al loro cambio di partito saremmo da considerare stalinisti? 😉

  344. ottima idea!!!

  345. trucido 99 non essere così offensivo, io ho votato la prima mozione ma tu non hai la più pallida idea di quali sono le storie e gli stipendi di questi compagni… credimi

  346. @ trucido 99 non è affatto bello il tono e il diprezzo che usi versp i compagni della seconda mozione. nessuno è una vergine immacolata, si discute sul piano politico, non insultando gratuitamente.

  347. alessandro Says:

    care chiara e laura avete ragione bisogna stare calmi e restare sul piano politico
    anche se non me la sento neppure di condannare trucido 99
    infatti vendola e i suoi ci insultano quotidianamente
    il caro nichi disprezza l’esito del nostro congresso
    addirittura è arrivato a dire che in basso a sinistra ci sono solo le catacombe
    i giornali lo chiamano il comunista gentile ma lui non è ne comunista ne gentile

  348. ma noi siamo superiori… 🙂
    io nella trappola di Vendola non ci cadrò mai!

  349. Trucido 99 nel tuo post c’è talmente tanta povertà intellettuale che nn meriti risposta. Poi quella frase di stampo berlusconiano (questi nn hanno mai fatto un c…o) dimostra tutto il tuo qualunquismo.

  350. X Gabriele………parte di una comunita’? E’ un partito o una “casa-famiglia”, quello di cui parli!? Iscriviti al PD, e intavola una bella discussione con la Binetti sull’opportunita’ di indossare un cilicio a guisa di falce e martello….magari si commuove e ti concede una giusta mediazione (solo il martello, e attento che alla prima occasione te lo da’ sulle palle)…e poi tutti sul pullman in gita ad onorare le spoglie si padre pio (Vendola in testa, ovviamente)!!! …Mentre Bertinotti si raccoglie in meditazione presso qualche monastero…..tu di chi sei devoto? Io fra’ cazzo da Velletri….

  351. Compagni non sappiamo nemmeno chi sia questo trucido,e la prima volta che compare in questo blog,può essere chiunque ignoriamolo e basta.Non ci metteremo mica a far convegno sul suo post?

  352. infatti tony. con tutti i problemi che imperversano in questo paese e nel nostro partito, uno apre ‘sto blog legge ‘sti commenti, e capisce perchè gli italiani, nonostante lo schifo delle destre, per il momento non ci pensano proprio a guardare a sinistra. e fanno bene. e meno male che gli italiani non conoscono il blog di ramon mantovani!

    in riguardo a te lu, non che voglia difendere gabriele (che non ne ha certo bisogno), non vorrei sconvolgerti, ma tu sei in una COMUNITA’ POLITICA. non in una casa famiglia a seguire tutte le stronzate che hai detto, pari al livello delle stronzate di trucido, nè più nè meno, ma sempre di comunità si tratta. vedi anche i problemi sollevati da figliadinessuno.
    ti consiglio di andarci in una casafamiglia (non per forza deve essere ad ispirazione religiosa), magari impari anche tu insieme a trucido come si convive in una comunità politica. come si sta a fare maggioranza e come si sta a fare minoranza. senza offendere nessuno sul piano personale, e possibilmente allenando quei pochi neuroni affinchè producano non dico qualcosa di buono (è chiedere troppo), ma almeno di decente. e non lo dico per il tuo bene, che manco ti conosco, ma per il bene della sinistra, visto che mi ritrovo in questa comunità politica non per te o per chiunque altro, ma per la sinistra.
    saluti e buona giornata a tutti.

  353. grande Maria 😉

    …poi leggo l’articolo di Zipponi su Liberazione di oggi e mi passa tutta la poesia….
    Laura

  354. passo di corsa. ho cancellato il post di tale trucido e lasciato i commenti ai suoi stupidi insulti.
    domani torno
    ciao a tutte e tutti.
    ramon

  355. “lu” le tue argomentazioni fanno semplicemente pena…no comment.

  356. un compagno di Roma Says:

    giusto Laura, lo Zipponi di oggi è una delle cose più sconcertanti che mi sia capitato di leggere sulle colonne di quel foglio chiamato Liberazione. Un valido dirigente e intellettuale del PD, diciamo un Michele Salvati, è meglio ma molto meglio….

  357. compagno di roma
    io non ho capito la contraddizione di zipponi così l’ho intrpretata:

    “siccome le forze con cui scendiamo in piazza sono diverse da noi allora è meglio andare in piazza con il PD che è ancora più diverso da noi…”

    a me sembra schizzofrenia politica…a te che te ne pare?

  358. incazzato Says:

    ieri sera c’è stato il primo cpf della mia federazione dopo il congresso.la mia federazione è schiacciatamente vendoliana.mi aspettavo un clima spaventevole,ed invece il segretario,nella sua relazione,ha preteso l’immediata costituzione di un gruppo di compagni che ad horas e giorno e notte si occupi della manifestazione dell’11.non solo:ci ha detto che ferrero sarà in città non per una iniziativa non politica ma per un seminario,ebbene ha cooptato tutti noi per “assaltare”quella sede.i compagni della ex prima tranquilli,quelli della ex4 lo stesso.gli intreventi che si sono succeduti(di tutti senza distinzioni)ponevano solo il rilancio,l’azione sul territorio.nei corridoi soliti capannelli,alleanze che si riformavano indipendentemente da quello successo al congresso,le solite “riunioni di corridoio” la solita rifondazione insomma.allora ho capito di non aver capito una mazza,ma tutto sommato mi sta bene così.
    si per me è una comunità politica questa,e sono fiero di farne parte,ed anche se fosse una casa-famiglia ne sarei fiero lo stesso.
    zipponi è suonato!!ma quanti anni ha???
    abbracci fraterni

  359. un compagno di Roma Says:

    quelle di incazzato sono ottime notizie. Scusa la intrusività, ma che federazione è?
    Zipponi secondo me è più vecchio di Scalfaro

  360. un compagno di Roma Says:

    si schizofrenia, Laura….Siccome ci stanno i comunisti è meglio che scendiamo in piazza con il Pd…..maronnaaaaaaaaa!!!!!!!!!

  361. avercene di Scalfaro nel PRC, Scalfaro e non Scalfari, precisiamo… 🙂

    secondo me vogliono aderire alla manifestazione del PD ma ancora non trovano l’argomentazione giusta per farlo…vanno per tentativi 🙂

  362. alessandro Says:

    scusa incazzato ma di che federazine sei ?
    me risulta che in molti posti sia il contrario di come dici tu

  363. un compagno di Roma Says:

    Si appunto era per dire che Scalfaro a 90 (azzardo) anni è infinitamente più lucido… Magari lo avessimo nel nostro partito Scalfaro, forse il miglior Presidente della Repubblica che abbiamo avuto…invece abbiamo Zipponi

  364. io credo che Zipponi è l’artefice del pessimo accordo sul welfare

  365. la federazione di incazzato con seria probabilità è quella di Napoli.Il segretario Di Martino ha contro tutti quelli che fanno capo nel CPF all’assessore regionale Corrado Gabriele(pure vendoliano),di fatto non ha nel CPF la maggioranza assoluta,quindi con intelligenza(e disperazione) cerca aiuto tra i compagni della 1.
    Mi spiace incazzato cercare sempre cosa c’è dietro però io in aiuti disinteressati non credo.Mi sbaglio?Spero sia così.

  366. luca occhionero Says:

    GLI ALIBI SONO FINITI

    Con le sue ultime dichiarazioni, quelle sul comunismo, sugli inni(bandiera rossa), simboli(falce e martello) che ricordano lo stalinismo, Niki Vendola ha chiuso un ciclo. E’ prevalentemente la chiusura di un ciclo personale, l’indizio che una personalità umana e politica fa una svolta importante nella sua vita,nel suo lavoro; con le nuove cose in cui crede e contro le idee in cui non crede più. Contemporaneamente il discorso di Vendola ci fa comprendere quante non veritiere siano state certe tesi portate al nostro congresso e quanta furbizia esse nascondessero. Avevano torto coloro che come me accusavano i compagni della seconda mozione di volere “sciogliere il partito”. Avevamo torto poichè le cose stavano peggio. Dietro quelle tesi molto complesse(la complessità forse non era un caso)c’era molto di più che il semplice scioglimento del PRC. C’era una perdita di fiducia, maturata silenziosamente in chissà quanti anni(dove pure in nome di quel simbolo si sono ricoperte cariche pubbliche), sulla forza del socialismo come forma di trasformazione della società, c’era una decisione già acquisita di traghettare tutta la comunità PRC in un campo nuovo riformista e socialdemocratico che abbandonasse le tante battaglie in corso giudicandole forse definitivamente residuali.

    Dopo le dichiarazioni sincere di Niki Vendola nessuno ha più alibi. La sinistra del partito che è attualmente maggioranza deve sapere di avere nel suo seno una minoranza migliorista(in vecchio stile) che rifiuta i simboli e le canzoni “classiche” non per espandere la sua influenza e per far nascere una sinistra più grande limitata dall’ “identitarismo”(come falsamente detto durante il congresso) ma per espellere definitivamente l’idea dell’opzione politica socialista e comunista dalla società italiana poichè su di essa si è semplicemente persa la fiducia. Ci ha mentito perfino Bertinotti quando diceva che il comunismo sarebbe stato un orientamento culturale al pari del femminismo e dell’ecologismo. Ci ha mentito poichè non ci sarebbe stata alcuna parificazione: chi nella costituente della neo sinistra(moderata) oserà parlare di trasformazione socialista della società sarà guardato come un residuo bellico, oppure come un pazzo, via via isolato. Saranno però mal visti anche anche gli ambientalisti(inventeranno il concetto di “ecologismo possibile” come fanno già i Democratici USA) ed anche coloro che faranno battaglie per i diritti civili(l’alleanza con la Binetti ed i Teodem manderà a carte e quarantotto ogni velleità zapaterista). Sappiano tutti coloro che tuttora militano nella corrente “Rifondazione per la sinistra” che la decisione presa è quella abbandonare non solo simboli e canzoni, ma anche pratiche, vocabolario, gesti, pensieri, obiettivi. Nulla di nuovo sotto il sole: non pretendo neppure le scuse di chi durante il congresso ci accusava di “volere terrorizzare i compagni con la storia che Vendola voleva sciogliere il partito” le dò per fatte; chiedo solamente che non si ingannino i tanti compagni e le compagne che in buona fede si ritrovano ancora nella corrente Rifondazione per la Sinistra raccontando loro la necessità di porre in essere una sinistra nuova, diversa, ecc. E’ la classica storia di chi passa da una posizione rivoluzionaria ad una posizione più accomodante: non c’è una sinistra nuova, ma al contrario una sinistra che nasce coi riti più antichi di questo mondo: una sinistra che se permettete sappiamo anche come e dove andrà a finire: perchè qualcuno prima o poi mi spiegherà il motivo per cui la nuova “Costituente di sinistra” che nasce sotto l’ombrello della NATO e della socialdemocrazia europea non dovrebbe ripercorrere la storia politica del PDS, della SPD, del PSfrancese, del Partito Laburista inglese, esperienze che ormai virano con decisione verso l'”interclassismo”.?

    Non ci sono più alibi per nessuno oramai è chiaro. Neppure per noi che ci crediamo ancora. Una cosa ci accomuna con il pensiero di Vendola. L’idea che la “sinistra repubblicana” sia terminata. L’idea di allearsi con le forze del “centro democratico” per difendersi da una qualsivoglia emergenza democratica proveniente dall’altra parte è esaurita. Chi ancora la concepisce è destinato a raccogliere i consensi di un’area sempre più residuale di popolo; è oramai una scusa senza consistenza. Rifondazione Comunista ha solo una strada: quella della costruzione di un pensiero, ma anche di progetto di mondo e di società che si contrapponga totalmente sia all’idea di una società completamente condizionata dai rapporti economici e capitalisti(che capitalismo poi, lo vediamo in questi giorni!), sia all’idea di una società interclassita dove il capitalismo è vissuto un pò come male necessiario e che si cerca utopicamente di renderlo più sorridente con qualche cooperativa sociale in più. A noi il dovere di costruire pratiche e battaglie e ripartire dalle fondamenta. Non so se ci riusciremo ma abbiamo il dovere storico di provarci. A coloro che se ne andranno li saluteremo pur sapendo che le nostre strade non si incontreranno più

  367. compagni sul sito del partito c’è il nuovo statuto ed i nuovi responsabili di aree e dipartimenti.
    Ora pensiamo a lavorare,lucaocchionero hai ragione chi vuol vedere non ha scuse.
    Però da ora in poi dobbiamo ricostruire,la strada da fare è tanta.

  368. Ma Occhetto non era anche amico di Di PietrO?

  369. sei un poveraccio,non hai manco il coraggio di esprimerti chiaramente.
    Ma vai a cag..e!!!!!

  370. @Andrea a chi ti riferisci in maniera così Elegante?

  371. alessandro Says:

    a proposito di maurizio zipponi

    il buon maurizio quando è stato candidato nel 2006 non era iscritto al partito
    dopo ssere stato eletto è stato catapultato immedatamente da giordano in segreteria come responsabile lavoro
    da responsabile lavoro è stato un disastro

    inoltre recentemente ha detto che l’accordo welfare in fondo non era male

    io invece ritengo che il protocollo welfare sia la causa prima della disfatta elettorale

    inoltre non posso dimenticare che nel 1997 quando rifondazione comunista voleva cacciare prodi perchè il buon professore bolognese aveva confezionato la solita finanziaria di sacrifici zipponi come dirigente cgil organizzò due pulman di iscritti alla cigl di brescia per venire a roma a potestare contro il prc
    inutile dire che la cosa fu ripresa da tutti i giornali per indebolirci
    la cosa si concluse con la promessa di prodi sulle 35 0re
    promessa ch ovviamente prodi non mantenne con tutto ciò che poi successe nel 98
    questi sono i “meriti “di zipponi verso il prc…
    penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro

  372. alessandro Says:

    post scriptum.

    quando nel 2006 damiano diede il via ai fondi pensione privati paolo ferrero protestò pubblicamente

    il buon zipponi invece d supportare l’unico ministro del prc difese damiano e attaccò ferrero(ferrero che nel frattempo era stato insultato pesantemente dalla dirigente cgil morena piccinini)

  373. la storia di Zipponi era già nota, la sua schizzofrenia politica, (scusate se mi ripeto) oggi è ancora più chiara…quell’articolo di stamani non gli rende un buon servizio…

  374. alessandro Says:

    nuovo post scriptum

    nel 2006 quando padoa schioppa ebbe la bella idea di fare una finanziaria mostro di 35 miliardi di euro ferrero propose come mediazione di dividere il mostro in 2 anni(17 miliardi all’anno) per ridurre l’impatto sociale

    giordano e zipponi che fecero la trattativa giunsero alla conclusione che la proposta ferrero era ipraticabile
    zipponi disse che prodi aveva promesso di ridurla da35 miliardi a 30 miliardi
    alla fine il buon tommaso padoa schioppa fece una manovra da 37 miliardi

  375. forse fu proprio quella finanziaria a farci perdere gran parte del consenso, ricordiamoci anche le amministrative del 2007…furono un campanello d’allarme che quasi tutti ignorarono all’epoca.

  376. incazzato Says:

    si tony è quella di napoli,con tutte le sue extrastatutali sottomozioni,con tutte le sue iperboliche ricombinazioni,con tutte le sue improvvisate ed improvvide aree,con tutto il suo bosco e sottobosco,che ahimè,riguardano trasversalmente tutte le aree,in egual misura,dalla ex prima alla ex quarta.tant’è che le acque sono agitate specialmente nella ex prima,dopo il trattamento riservato ai campani nella composizione degli organismi nazionali.ma non è su questo stanco e stantio canovaccio che voglio misurarmi,vedi abbiamo fatto il congresso e continuiamo a ragionare con le stesse categorie.oggi sono passato ad una iniziativa con bellotti,e c’erano anche i vendoliani.tu pensi che un accordo di potere non si trovi in 5 minuti?sono convinto che ci sia un idea ed un indirizzo buono e lo si capirà concretamente quando sarà formulata la nuova segreteria.anche in questo ci vuole fiducia e ottimismo,sennò rimarremo ingessati altri 10 anni.non trovi?

  377. alessandro Says:

    incazzato adesso mi stai facendo incazzare tu
    che vuol dire ex prima eccc ?
    e spiegati meglio sulle acque agitate
    non starai per caso dicendo che vendola sta cercando di comprare voti nel comitato politico nazionale ? nel qual caso sarebbe peggio di berlusconi

    finche vendola e i suo non riconosceranno l’esito del congresso non si potrà accordarsi con loro

  378. alessandro Says:

    e poi caro incazzato di la verità che tu hai votato per vendola

  379. alessandro Says:

    dopodichè se i vendoliani napoletani diranno a chiare lettere che hanno intenzione di rispettare il congresso (in basso a sinistra e niente costituente di sinistra ) allora ci potrà essere una segreteria unitaria

  380. ale camomillati e non fare al solito tuo.
    lascia respirare la ggente e dai il tempo di fare almeno mente locale. come ti lascio ti trovo, eh

  381. alessandro Says:

    qualcuno sa dirmi dove sono nel sito del prc i responsabili dei dipartimenti che non riesco a trovarli grazie

    cara maria scusami ma quando sento che qualcuno tenta di sabotare l’ esito limpido e chiaro del conresso non resisto
    sono certo che tu mi capisci

  382. ti capisco ale. il problema è che come sempre ti capisco solo io. spero che anche tu ora mi capisci, visto che io e te ci capiamo sempre. anche a distanza. anche se sei a londra. quindi CAPISCI PER FAVORE! 🙂

    i nomi nin li trovi da nessuna parte, devi aspettare domani per trovarli su liberaizone. e magari anche sul sito del partito

  383. Incazzato,tutto ok. Però confermi quello che ho saputo.Non essendoci maggioranza assoluta in CPF (in una mozione Vendola che a Napoli ha vinto con il 72%), si tenta di avere l’aiuto da compagni presuntamente delusi che mi risultano non solo essere tali da 7-8 anni,praticamente ogni congresso,ma soprattutto essere in numero di 2-3 seppur con auguste cariche istituzionali(e ti pareva).
    Altro problema la federazione di Napoli è il fiore all’occhielo dei vendoliani,(perchè?Boh),hanno ieri avuto 2 grossi dipartimenti ambiente ed enti locali,se hanno problemi a gestire il cpf…..
    Per il resto concordo con te,iniziative con Bellotti presenti i Vendoliani benissimo.Ma tu non eri quello che se ne fotteva dell’organizzazione?Invece mi pare che tu ne sappia fin troppo…..non è mica una vergogna.
    Ciao

  384. I nomi sono sul sito http://www.esserecomunisti.it.
    Maria figurati Liberazione,Sansonetti è capace di non pubblicarli.

  385. alessandro Says:

    tony scusami ma devi spiegarti meglio
    chi sono i delusi ?
    e poi per essere chiari sei a conoscenza di persone della mozione 1 napoletana che vogliono andare con vendola magari alterando i numeri del comitato politico nazionale ?

  386. scusate la domanda, ma ildipartimento rapporti con ilparlamento che significa?

  387. … cara laura…. solo quello ti chiedi che significa? …. abbiamo un cpn (alias parlamentino del partito) con un notevole numero di persone, di un partito che quasi quasi numericamente raggiunge poco più del numero dei componenti del cpn… dipartimenti, areee, ioncarichi, responsabiltà, personaggi… qui, là, su, giù…. mah… sarà che oggi sono negativa e vedo tutto buio…. molte cose laura significano poco.. molte cose… almeno per come la vedo io, eh…
    vabbè chiudo e vado a dormire. magari domani mi sveglio più ottimista

  388. hai capito perfettamente lo spirito della mia domanda…

    buona notte 😉
    Laura

  389. ok Laura. è che noi donne siamo più pratiche. un vecchio detto filosofico dice: gli uomini sanno pensare l’infinito mentre le donne danno senso al finito. appunto Laura. anch’io se mi metto so pensare l’infinito (come te), ma poi preferisco dare senso al finito. cioè dare un senso a quello che si fa. e io sono per il poco MA BUONO…. chiudiamo la polemica che comunque tanto la situazine non ci riguarda (o responsabili o non responsabili, per me tutti quei personaggi valgono ad uno ad uno quello che valevano ieri. chiusa polemica)

    meno male che c’abbiamo ramon che rimane qui con noi a fare cose serie.. 🙂 (non mi bacchettare addesso, figliadinessuno,eh, che nomino sempre ramon… ma non vedi che ci sta in giro? 🙂
    e a proposito di cose serie ramon, visto che devi scrivere un articolo sull’ultimo comunicato dell’ezln, una cosa da tenere in conto. ma secondo te, non è ora che l’ezln cambi strategia? voglio dire, evvabbene la nonviolenza, ma di questo passo, tra 10 anni, cosa rimarrà di questa forza politica? senza polemica con chi già mi giudica una guerrafondaia che parteggia per la rivoluzione a mano armata, eh. era solo una riflessione…. ora stop che davvero la serata è negativa.. 😉

  390. alessandro Says:

    scusatemi maria e laura ma stavolta non sono d’accordo
    secondo me se il partito vuole crescere una ramificazione organizzativa anche con 40 o 50 persone è utile e necessaria

    l’importante è che queste persone “facciano” nel senso che esse devono entrare in contatto con tutto il tessuto sociale cui il loro dipartimento si riferisce
    quando parlo di fare mi riferisco al fatto che devono entrare in tutte le lotte vertenze e istanze che possono avere bisogno del prc

    piuttosto sono da ridurre al minimo le assemblee con pseudo pensatori intellettuali e teste pensanti “di sinistra” che rappresentano solo loro stessi e che tanti danni hanno creato alla sinistra e al prc

    per quanto riguarda i rapporti col parlamento non è necessario un dipartimento ma basta tenersi aggiornati su cosa combina berlusconi con la falsa opposizione di veltroni

    piuttosto la mia preoccupazione è che i vendoliani non abbiano intenzione di impegnarsi per il prc ma semmai contro il prc!!!

  391. ma se tutta questa gente venisse a lavorare nei trritori,no?
    va bè chiudiamo la polemica che è anche tardi… 😉

    buona notte a tutt*
    Laura

  392. alessandro Says:

    laura mi hai tolto le parole di bocca
    è importantissimo il collegamento con i territori e i compagni di federazioni e circoli
    e te lo dice uno che dedica tutto il suo tempo libero al lavoro nel suo circolo e della sua federazione da 15 anni senza avere mai avuto nessuna carica dirigenziale
    e ho intenzione di andare avanti così
    oltretutto ammetto che il risultato del congresso mi ha soddisfatto appieno
    e mi ha dato una grande carica

  393. incazzato Says:

    ale per chiarirti solamente:riguarda una situazione solo ed esclusivamente locale,un po di sano campanilismo fa bene.per dire solamente che in alcune parti la divisione la si sta superando.
    quel che è vero a livello nazionale man mano che arriva nei territori assume altre forme ed altri significati.a napoli si vuole semplicemente fare una segreteria unitaria.
    continuo a sostenere che l’organizzazione deve restare lontana da me,in questo modo posso continuare a marcare la mia totale autonomia,poi è chiaro che con i compagni ci parlo e ci discuto.non ho votato vendola,ma poi perchè te lo devo rimarcare.
    tony davvero non lo so perchè napoli possa essere il fiore all’occhiello,di che poi non lo capisco.
    provo a trasmettervi uno stato d’animo,stamani andando al lavoro ho visto che i manifesti attaccati ieri sera erano ancora al loro posto,e la gente si soffermava a leggerli,ho pensato che ancora sto a preoccuparmi se ci coprono i manifesti,nonostante tutto a me rifondazione è necessaria,e lo è anche al paese.

  394. Ha ragione incazzato a quanto mi risulta la situazione è solo locale,ed in ogni caso non è nulla di scandaloso,il CPN non c’entra niente.D’accordo con incazzato su tutto il resto.

  395. lucaocchionero Says:

    Sono io l’obiettivo di Andrea, lasciatelo perdere: non ci sta con la testa. Che volete… Si ricordi in ogni caso, tal sedicente Andrea, che a te a cagare ti ci hanno mandato iscritti e militanti

  396. Veramente io rispondevo in modo virulento a tale luca non a lucaocchionero.Siete la stessa persona?

  397. lucaocchionero Says:

    no, non siamo la stessa persona. Al massimo abbiamo lo stesso nome

  398. il tale luca chiedeva se per caso Occhetto non fosse stato amico di Di Pietro? Che cazzo c’entra? Questi oramai odiano Di Pietro più del Berlusca.Ne sono ossessionati.

  399. Lucaocchionero, buono il tuo post sugli “Alibi sono finiti”. Forse dai solo un po’ troppo beneficio di inventario a Niki & friends. Non credo che siano così “alti” da pensare davvero in profondità a tutte queste cose generali, serie, e importanti (socialismo sì socialismo no, residuale sì residuali no, nuvo riformismo, orientamenti culturali, ecc.). Credo che le motivazioni, purtroppo, siano in parte anche di bassa, bassissima lega. Sopravvivere personalmente, dato che non si crede più (o, cinicamente, non si è mai creduto) che le cose possano cambiare. Finché c’erano i voti, ok. Ma adesso?!? Si sente proprio la paura per il proprio futuro personale, dei salotti e delle prebende, negli atteggiamenti di Niki e Fausto. Gli si legge in faccia. Lo sgomento di non essere più sul teleschermo o in qualche bello scranno o ufficio, o in qualche salotto. la voglia di esserci ancora, anche se adesso sul Giornale e sul Corrierone, a vomitare fango, ma va bene lo stesso. Qualsiasi cosa, pur di esorcizzare il terrore della povertà relativa, del non esserci più. Che pena che mi fanno.

  400. comunque Occhetto si candidò alle Europee in lista con Di Pietro e ora tut* quelli che vogliono un nuovo partito a sinistra (dichiarazione di mussi oggi su Liberazione) vedono in Di Pietro il lupo mannaro…

    al congresso è steto attaccato Ferrero perchè ha “osato” aderire alla manifestazione di piazza navona insieme a lui.

    Io su il 90% delle cose che dice l’IDV non sono df’accordo (grandi opere, G8 di genova, mercato del lavoro ecc…) ma le battaglie che fa sulle leggi ad personam,sull’indipendenza della magistratura e moralizzazione della politica le condivido totalmente e penso che questo pezzo di strada si possa percorrere insieme.

    Laura

  401. Laura, complimenti per la rispostona a Gabriele su Liberazione, iscritti, e simpatizzanti. All’incrocio dei pali, di quelle che non c’è niente da aggiungere, bravissima!

  402. mario hai ragione,inoltre ai livelli inferiori di fausto e niki è peggio ancora.Si sentivano i padroni del partito,ho parlato con alcuni di loro oramai siamo al “dopo di noi il diluvio”,però i tanti compagni di base che hanno votato Vendola si stanno rompendo di atteggiamenti oramai dettati da puro interesse personale.Ma come cavolo si fa in Direzione a votare contro dipartimenti di cui loro stessi fanno parte,ma è assurdo.La loro assemblea di sabato oramai è anacronistica,che diranno ai loro sabato?

  403. Caro Lucaocchonero,

    Ho letto attentamente il tuo post su “gli alibi sono finiti”, mi pare un un ragionamento del tutto rispettabile ed anche onesto intellettualmente, diciamo così. Però mi pare che tu sia sorpreso per una cosa che io votando il Prc davo appurata da tempo: cioè la molteplicità delle anime che hanno sempre composto il Prc. Io per esempio ho sempre votato il Prc perchè rappresentava la forza partitica più radicale del panorama politico italiano e allo stesso tempo però perchè era una forza politica di sinistra che criticava fortemente l’ortodossia comunista. Nonostante ciò ho sempre saputo che nel partito vi era la presenza di idee molto ortodosse ( e davvero lontane dalle mie) come potevano essere quelle dei vari Giannini, Pegolo, Belotti.
    Andando al succo nn capisco perchè ci si scandalizza se Vendola condanna quelle che sono state le esperienze del socialismo reale e se magari ritiene inopportuno che una forza di sinistra radicale debba chiamarsi per forza comunista…queste sono semplicemente cose che ha sempre sostenuto e sono quelle cose che hanno fatto sì che il Prc prendesse un votante come me. Cioè un votante che ha sganciato da tempo il collegamento tra comunismo e radicalità. Ricordatevi che le due cose possono andare sia di pari passo che no. Un discorso simile venne fuori anche per la scritta “comunista” che capeggia sopra il manifesto…fu la stessa Rossanda a sostenere che si poteva anche togliere “visto che il comunismo oggi non è più all’ordine del giorno”.

    Insomma non vorrete mica che il Prc diventi come il Pdci solo un pò più spostato a sinistra?…un partito (il pdci) che per esempio nel 2008 apre il congresso salutando cuba a pugno chiuso non potrebbe mai ricevere il mio voto…il mio voto lo riceve un partito che aprendo il congresso critichi Cuba, in modo nn strumentale, ma che cmq spinga a far sì che lì chi è omosessuale nn sia più costretto a vedersi ridotti i diritti. Insomma caro luca occhionero tiene presente che il Prc riceveva i suoi voti da una molteplicità di persone, di cui molte lo votavano proprio perchè sapeva sposare la radicalità ad un idea di comunismo molto eterodossa.

  404. non sei obbligato a votare Rifondazione. E nemmeno i vendoliani sono obbligati a starci. semplice, no?

  405. alessandro Says:

    caro gabriele ti comunico che a cuba i gay non sono più discriminati da almeno 25 anni
    e comunque ti comunico che la direzione ha appena approvato un documento che fra l’altro solidarizza con cuba bolivia equador e venezuela
    in quanto a vendola mi ricorda veltroni che dicedi non essere mai stato comunista dopo che è stato 30 anninel pci
    la rossanda è una persona colta e intelligente
    dopodichè se dice che il comunismo e cioè un’ alternativa seria al capitalismo non le piacciono sono affari suoi
    per il notro partito il comunismo inteso come alternativa al capitalismo rimane l’ orizzonte ideale ( Indipendentemente da ciò che pensa o fa diliberto )

  406. perfetto ale! nulla da aggiungere.

    solo una nota simpatica che vi voglio passare dal corriere di ieri. un imprenditore espluso dalla confindustria e leggete perchè… altro che storie… a me ‘sto pellegrino piace pure, almeno dice quello che pensa. poi uno non dovrebbe esser convinto del comunismo… mah… buon divertimento!!!

    LA DENUNCIA FILCEM – Prologo dello scontro è una lamentela del sindacato. «Nonostante le continue rassicurazioni — aveva scritto il segretario della Filcem, Giovanni Berritto — continuiamo a registrare una gestione del personale anomala con ricorso a fermate giornaliere dei dipendenti dello stabilimento mentre i lavoratori di una cooperativa prestazione servizio normalmente con la conseguenze che i primi hanno esaurito tutto il montante ferie. Pertanto vi chiediamo un incontro urgente per la verifica della situazione». Queste poche righe hanno scatenato l’ira dell’imprenditore. Che, senza remore verbali, ha risposto via fax inviando — per conoscenza — la dura lettera anche a Confindustria Salerno.

    LA LETTERA – «Egregi signori — ha scritto Pellegrino — credo di aver dimostrato in questo ultimo periodo tutta la disponibilità, non ultima anche quella di incentivarvi sulla produttività e sulle presenze al lavoro. Ma ora mi sto rompendo il c… L’azienda è mia e comando io e basta, chi non è d’accordo se ne andasse a f… e verrà anche ringraziato. Se l’organizzazione sindacale, che dovrebbe difendere i posti di lavoro, pensasse di comportarsi con me come con Alitalia, gli rammento che io mi chiamo Pellegrino e non Colaninno. Vi mando non solo a f…, vi caccio fuori a calci nel sedere e vi sputo pure in faccia. Spero di essere stato molto chiaro e conciso e non ho niente da dirvi su queste stronzate. Il periodo del terrore e delle minacce, cari signori, è finito da diverso tempo. Dovete pensare a lavorare e basta».

    Inutile pensare che la lettera sia stata uno sfogo momentaneo. Tutt’altro. Pellegrino, tre giorni dopo averla spedita, non solo si riconosce in quello che ha scritto ma, dopo averci meditato su, ne è ancora più convinto.

  407. finchè rifondazione non aveva problemi a dichiararsi comunista,con tutti i distingui del caso,riceveva i voti dai comunisti e dalla molteplicità di persone di cui parla gabriele.Adesso dopo la sinistra arcobaleno e la tendenza culturale del comunismo nonchè la partecipazione interessata al governo prodi il risultato è:

    PRC+PDCI+VERDI+SD=3.2% perdita di qualche milione di voti sia dei comunisti che della molteplicità di non comunisti.
    Caro Gabriele io credo che tu sia un Kamikaze,tu e Vendola.Però noi non abbiamo intenzione di suicidarci politicamente.
    Ti consiglio insieme a Vendola di convincere delle vostre tesi la Lega o il PDL magari nel giro di pochi anni scompaiono dal panorama politico italiano.
    Maria hai perfettamente ragione arriva il momento di parlar chiaro,se siete anticomunisti(perchè intimamente siete questo) cosa volete dal PRC?

  408. Gabriele povero belìn,mi sembri un incrocio tra antonio polito e Water Veltroni,ovviamente dei poveri.Sei un perfetto ogm.Ma quale radicale,gabriele se tu sei radicale Veltroni è Mao.

  409. lucaocchionero Says:

    Caro Gabriele,
    a parte che io sgancerei questo pregiudizio(perchè è solamente tale) secondo il quale a Cuba gli omosessuali vadano in carcere o giù di lì dalla discussione interna al PRC. Oltre ad essere un pregiudizio questa è una calunnia bella e buona concepita dalla stessa sinistra radical chic italiana che sfrutta i documenti di Uribe per fare passare Mantovani e Consolo come due terroristi delle Farc.
    IL PRC di oggi mantiene la critica al “socialismo reale(inteso come stalinismo) per cui continua a porsi in atteggiamento critico con ciò che definiamo per brevità “ortodossia”, in più arricchisce la sua linea politica con un forte impegno a lottare per la liberazione dei diritti civili al momento limitati da un pericoloso connubio tra capitale e religione(religioni tutte). IL PRC, come uscito dall’ultimo congresso, è un partito che mantiene la stessa posizione che ha avuto in questi anni: a sinistra dello schieramento politico nazionale, in opposizione anticapitalista, volto a superare la NATO, e adesso(ma come sempre) critico con tutte le potenze che si atteggiano a super-potenze, che chiede alle organizzazioni internazionali ed a tutte le nazioni un serio ed irreversibile impegno per la pace. IL PRC era ed è per il disarmo, il PRC di oggi, come quello di ieri apre le porte a tutti coloro che intendano combattere per un mondo diverso, più vivibile e più umano, dove i popoli non debbano essere schiavi di alcuno: nè di una classe di uomini più ricchi proprietari dei mezzi di produzione, nè di una economia disumanizzante, nè di una religione o teocrazia. Questo è quello che il PRC ci ha insegnato, questo è quello che abbiamo messo in questo congresso. Ed è per difendere questa idea di partito che io oggi non condivido l’altra idea secondo la quale è possibile mantenere radicalità ed alleanza, anzi unione costituente, con gli SD ed altre forze esplicitamente moderate, o iscritte al Partito Socialista Europeo. E’ una contraddizione continuare a definirsi antagonisti(anche se magari non più comunisti) e contemporaneamente “costituiti” con membri del socialismo europeo che ha nell’antagonismo il suo nemico peggiore e viceversa. Questo è, a mio avviso, il grandissimo punto debole di tutto il progetto della “costituente della sinistra”. Anche per questo al congresso sono stato(e lo sono oggi ancora più convintamente) schierato col PRC e non con il PdRS(Rifondazione della Sinistra). Quanto alle dichiarazioni di Vendola, capisco la tua voglia di interpretarle nel “senso buono”, ma mi pare molto chiaro che si è trattato di una cesura ideologica netta con la quale prendere le distanze non solo da una storia antica ma anche da una recente: no ai cori (bandiera rossa) ed ai simboli(falce e martello) che ricordano lo stalinismo, no ad una condanna solo storiografica di quel periodo; dette le stesse cose(ma in forma diversa) di quelle dette da D’alema qualche giorno fa. Insomma in due parole…. il nuovo PRC rimane nella sua storia il PdRS va verso il Partito Socialista Europeo.

    In ultimo ho appena letto qui su internet un’intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno secondo la quale si annunciano in Puglia delle liste unitarie alle elezioni amministrative che anticipano la costituente della sinistra sfruttando il fatto che in Puglia la RdS è maggioritaria. Bene a Taranto, lo posso dire con certezza, non si farà nulla di tutto questo. Al congresso nazionale si è votato il documento secondo il quale si va alle elezioni col simbolo e col nostro partito e così sarà senza discussione. Applicheremo alla lettera il dettato congressuale senza farci influenzare. L’unica LINEA POLITICA che riconosciamo, alla quale tutto il partito e TUTTE LE SEGRETERIE debbono attenersi, è quella che esprime la segreteria nazionale del partito.

  410. scusa luca ma non è vero che la sinistra radical chic sfrutta i documenti di uribe per far passare mantovani e consolo come due terroristi. il partito, tutto il partito, si è schierato in difesa di ramon e di consolo, quindi evitiamo di addossare ai vendoliani colpe che non hanno. se intendi poi riferirti al pd, ebbè, quella non è sinistra radical chic ma progressista. poi gabriele parlava d’altro, e non di alleanze in vista delle elezioni, dove a livello locale si fanno accordi fuori dalla linea del nazionale. questa è un’altra storia, nodi che verranno al pettine al momento opportuno. e che non c’entrano niente con la discussione identiaria. scusami ,eh.

  411. Gabriele,
    non ho capito perchè fin ora hai votato il PRC per tutta la sua storia e ora non lo vuoi più votare solo perchè i compagni dek PRC hanno deciso che questa “storia”non doveva essere cancellata per un “partito nuovo” (parole di Mussi e non mie, su Liberazione di oggi).

    non ho capito cosa cerchi di dimostrarci, che sei più radicale di un qualsiasi iscritto al PRC devoto ormai solo alla venerazione del PCUS?

    il mio lavoro e quello del mio circolo è rimasto lo stesso del prima 14 Aprile.
    Anzi un po’ più divertente visto che non si devono più organizzare tavole rotonde sulla necessità di una sinistra unita dove ci si parlava tra di noi, e di cui al resto dell’umanità non fregava proprio niente…o così almeno ci hanno fatto capire il 13 e 14 Aprile….

  412. lucaocchionero Says:

    io mi riferisco alla “sinistra giornalistica” di Repubblica e compagnia bella quando dico sinistra radical chic, non mi riferivo ai compagni che hanno votato la seconda. Non l’ho neppure mai pensato: vedi un pò come si creano gli equivoci!

  413. ok luca. ma la repubblica di Scalfari è progressista non radical chic.
    quella radical chic è liberazione di Sansonetti
    hai fatto un po’ di confusione
    🙂

  414. incazzato Says:

    forse in quella radicalità e quell antagonismo abbiamo fatto un investimento mai interamente capitalizzato,forse abbiamo dato troppo credito al falso slogan partito di lotta e di governo.sicuramente(tranne rare eccezzioni)abbiamo,in un arco di tempo brevissimo,abbandonato,anche in carne ed ossa,ogni luogo del conflitto.abdicando specialmente sotto il piano di avanguardia culturale.
    io personalmente ho dovuto ingoiare cose ingoiabili,in nome della dimostrabile affidabilità del prc.non c’è da sconfortarsi,al contrario c’è da esaltarsi,se lo scontro sul quale questo governo,questo clero,questa confindustria,questo sistema finanziario rimane quello di sparare ad altezza uomo,avremo di che agire e fare.anche se sono talmente convinto che la rabbia sarà talmente sorda che noi(come partito)non controlleremo e governeremo alcunchè.i compagni impegnati da sempre nei movimenti diverranno allora cerniera,e punto di tramite essenziale.
    dicendola tutta mi manca un sano e importante conflittone,convinto come sono che le coscienze di classe e comuniste si formano solo nella lotta.
    abbracci a tutti

  415. lucaocchionero Says:

    ok incazzato era proprio quello che volevo dire: c’è la via per fare ancora opposizione sociale, politica, culturale: ecco perchè il partito doveva rimanere e per fortuna è rimasto senza socialisti europei

  416. alessandro Says:

    cari compagni scusate ma voglio introdurre un altro argomento che mi sta sul gozzo
    quell’ ammasso di furfanti che si chiama governo berlusconi si appresta a varare ” il federalismo fiscale”
    deve essere chiaro a tutti che si tratta di una gigantesca truffa ai danni dei cittadini del sud.
    si tratta del riscatto che il cavaliere paga alla lega nord in cambio del via libera definitivo di bossi alla distruzione della giustizia in italia
    basta dire che la “mente” del progetto è calderoli
    la mia FEDERAZIONE CHE SI TROVA IN LOMBARDIA è IMPEGNATA IN UNA DIFFICILE BATTAGLIA PER CONVINCERE I CITTADINI DEL FATTO CHE è UNA LEGGE DESTINATA A METTERE IN ATTO UNA SECESSIONE DI FATTO
    UNA LEGGE CONTRO L’ UGUAGLIANZA E LA SOLIDARIETà SOCIALE CHE OGNI PERSONA CIVILE DOVUNQUE VIVA DEVE CONTRASTARE

    PURTROPPO HO DOVUTO CONSTATARE CHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA E CIOè VENDOLA SI è DETTO PRONTO A DIALOGARE CON QUELL’ AUTENTICO MOSTRO DI CALDEROLI (LO HA DETTO AD ESEMPIO ALLA RECENTE INAUGURAZIONE DELLA FIERA DEL LEVANTE DI BARI )
    IO,AL CONTRARIO DI VENDOLA SONO CONVINTO CHE IL FEDERALISMO FISCALE DEBBA ESSERE DENUNCIATO DAL NOSTRO PARTITO(SIA AL NORD CHE AL CENTRO CHE AL SUD) COME QUELLA INFAMIA CHE IN REALTà è

  417. A moi parere ieri Lib ha pubblicato due cose interessanti: le repliche (particolarmente quella di Acerbo) al desolato Zipponi e i testi discussi in Direzione sulla “questione internazionale”, il primo ricco di spunti e analisi, che a me ha fatto riflettere, al punto che proporrò al mio circolo la lettura in comune e la discussione mentre ho trovato quello respinto inconcludente, parolaio, senza una meta, a volte , forse peccando, ho pensato di leggere un testo dei radicali, contro tutto e tutti, incontentabili, con in testa il loro mondo perfetto e privo di contraddizioni, e a cui la storia dovrebbe seguire le loro alchimie politiche anzichè invece la dura realtà frutto di fatti storici potenti (le guerre, la dissoluzione dell’ est, la globalizzazione…). Son per approfondire.

  418. …Cari Maria. Luca occhionero etc…,
    ammetto che discutere qui su questo forum mi piace, ma non vi rendete conto che offendete soltanto la vostra capacità di ragionare a rispondere sempre con le solite frasette ironiche che non hanno senso alcuno: “vendola è come veltroni”; il Pdrs(per chiamare rifondazione); “andate col pd”; “siete peggio di occhetto”; “sei un incrocio tra polito e veltroni”; “D’alema è più a sinistra di voi” e potrei stare qui per un’ora a scriverne un’infinità. Ve lo dico sinceramente, siete monotoni quando rispondete così.

    Potrei fare lo stesso io (potrei dirvi che siete come ferrando etc…) quando scrivete cose che nn condivido ma tuttavia nn lo faccio.

    Poi ragazzi tornando su cuba, l’ho detto fare un’analisi strumentale e superficiale della situazione nn ha senso. Tuttavia è innegabile che lì oltre gli apprezzabili risultati in termini di alfabetizzazione e sanità, nn vi è democrazia, e che alcuni diritti individuali nn vengono rispettati x nn parlare delle opposizioni che nn hanno margine di spazio…Poi ho sentito parlare di Chavez, ma paragonare i 2 paesi nn ha senso. Fino ad ora Chavez ha sempre rispettato l’esito delle elezioni che sono fino ad adesso state considerate libere dalla comunità internazionale.

  419. Senti Gabriè, scusa, ma che ti è successo quando sei andato a Cuba?!? Dai su diccelo, così sta telenovela finisce… Comunque per le fissazioni ci sono molti rimedi, come fare corsette defatiganti la mattina presto, quando c’è ancora la rugiada (“ah, quando ancora c’era la rugiada!”, come declamerebbe Niki)… Divertentissima comunque l’affermazione che votavi PRC perché non eri comunista… Mejo de Water, a momenti… ;-)… Ma perché tutto questo zelo dei non comunisti a volerci far smettere di essere comunisti?!? Non sarebbe uno sforzo degno di miglior causa?!? Che so, convincere un povero cristo di Sondrio a non essere più leghista?!? Ecco, alllora sì che saresti un grande…
    PS: Maria, secondo me Repubblica è sì una corrente progressista, ma della destra… E prima di cacciare Sansonetto, gli devo assolutamente chiedere cosa fa con i capelli, è l’unica cosa che gli invidio… Buonanotte, un bacio anche a te, e continua sempre così!!!

  420. alessandro Says:

    per LUCA OCCHIONERO

    1) sai dirmi qualcosa sulla fed. di brindisi ? chi ha la maggioranza ?
    2)hai perfettamente ragione sul simbolo del partito: va presentato sempre
    come da congresso (salvi singoli casi locali che comunque vanno iustificati ). Il fatto di non presentare il simbolo del prc non può essere la linea indicata dalla segreteria di una federazione

  421. Argomentazioni!? Quali argomentazioni? Ma che ci fai ancora qui? Perche’ ti affanni tanto a scrivere su questo blog? Chi ti tira i fili?

  422. Ops! il post prec. era per Gabriele…..

  423. Uff ma stò gabriele……….a parte che essere come Ferrando non è un offesa,se per te Ferrando(che non condivido) e Water sono la stessa cosa,beh curati…..

  424. un compagno di Roma Says:

    Caro Gabriele, una domanda: ma ormai ci siamo dimenticati che nel socialismo la democrazia non è infilare una scheda nelle urne? Siamo precipitati al di qua di Rousseau….

  425. Su Dagospia c’è scritto che la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sulla vicenda Farc. Siamo in piena dittatura ragazzi.

  426. X MARIO:io non voglio convincere nessun comunista a non esserlo più, semmai stavo provando a farti capire che molti elettori del Prc lo votavano per quello che era non perchè portava la denominazione di comunista, punto.
    Mi pare che nel movimento no global vi erano anche diverse anime nn comuniste eppure le battaglie e la radicalità delle stesse nn erano identiche scusa?
    Poi vabbè su Ferrando lasciamo stare…salvo il rispetto personale che indubbiamente merita, penso che la coerenza nn stia soltanto nel dimostrare che si è rimasti dei duri e puri. Essere coerenti significa non approfittare degli elettori per vendergli spot propagandistici privi di ogni concreta possibilità di realizzazione. Ferrando sapendo di essere opposizione minoritaria ed endemica ha fatto campagna elettorale emettendo parole in libertà…ma fare politica così è troppo facile. Cmq vabbè lasciamo stare.

    Un’impressione simile sinceramente me la dette anche Ferrero quando sosteneva che si sarebbe usciti dalle giunte dove presenzia il Prc. Diceva ciò sapendo che questa direttiva nn la emanerà mai xchè dove la 1 è maggioranza il Prc governa bene e beato.

  427. Ferrero non ha mai detto di uscire dalle giunte, ha parlato di verifica del lavoro svolto, e non ingoiare tutto quello che succede solo per rimanere in un governo…più o meno quello che faceva la Rifondazione di Bertinotti fino a qualche anno fa, ma se lo dice Ferrero è un pazzo identitario.(quella che te votavi con tanto entusiasmo)

    ripetere una bugia 2000 volte non la fa tramutare in verità…

    p.s.
    come mai solo questa parte dell’intervento di Ferrero (verifia, permanenza o meno nelle Giunte) vi ha fatto sussultare così tanto?
    sul partito sociale ,invece, silenzio assoluto.

  428. alessandro Says:

    gabriele sei un bugiardo!!!!

    il documento che ha vinto il congresso non dice affatto che bisogna uscire da tutte le amministrazioni locali
    dice che le amministrazioni vanno valutate in base alla questione sociale(qualità dei servizi offerti ai cittadini) e in base alla questione morale (indagati o inquisiti per corruzione ecc.)
    il documento dice inoltre che siccome il prc è rispettoso delle autonomie locali l’ultima parola spetta comunque all’istanza territoriale del partito

    io non sono d’accordo su tantissime cose con ferrando
    tuttavia se mi obbligano al gioco della torre e mi chiedono tra ferrando e vendola chi getterei dalla torre non ci penso un attimo : GETTO VENDOLA!!!

  429. Laura per la verifica delle giunte sarei d’accordo anche io,anzi mi pare una ovvietà, anche quella che “dove nn ci sono convergenze bisogna stare lontani anni luce dal Pd” mi pare un ovvietà. Però nn penso che il tuo pensiero sia benvisto dai compagni della 3°mozione per esempio (nn parliamo della 5°).
    Sul partito sociale silenzio assoluto perchè ancora sinceramente nn si è capito nel concreto di cosa si tratta. Cmq vabbè sono x attutire la polemica.
    Saluti!

  430. hanno votato un documento che va in questa direzione, se non lo condividevano sono problemi loro. stiamo ai fatti….

    poi più in avanti vi aggiornerò su un fatto sconvolgente che si presta a compiere il PD locale….appena si verifica come voci di corridoio condivideremo l’inc****tura 😉

  431. alessandro Says:

    in compagni della tre e della cinque saranno leali alle decisioni del congresso cosa che devono fare tutti compreso segretario e dirigentii

    purtroppo c’ è una parte dei vendoliani (perchè per fortuna ci sono anche molti compagni della 2 che si stanno impegnando per rilanciare il partito alla faccia di vendola) che sta tramando con mussi e fava per fare una scissione

  432. lucaocchionero Says:

    X Alessandro: per quanto ne so nella federazione di Brindisi vi è perfetta parità nel CPF e credo che non abbiano ancora eletto nessun segretario. Peccato che la commissione nazionale per il congresso abbia respinto un ricorso che secondo me aveva tutti gli elementi per essere accolto: si trattava di tantissime tessere di Mesagne(tutte per Vendola) che sono state decisive insieme ad una grossa disorganizzazione di uno dei circoli di Brindisi città per dilapidare l’ampio vantaggio che il documento Ferrero aveva. Almeno nessuno può dire che la Commissione NAzionale per il Congresso labbia avorato per Ferrero visto che sono stati bocciati clamorosamente ricorsi che secondo me andavano accolti, mi riferisco a quello di Brindisi, ovviamente, ma anche a quello dei compagni di Avellino e di Roma.

    X GABRIELE: si vede che non hai letto il post con cui ti ho risposto,oppure lo hai letto ma hai compreso così bene le mie ragioni che adesso solo per un moto di orgoglio non riesci ad ammettere che ti sei sbagliato durante il congresso e che ti sbagli tuttora. Quanto alla questione “Cuba e democrazia” ti rispondo subito che io e te abbiamo concetti non compatibili di democrazia: per me democrazia significa che nessuna persona muoia di fame, per te la democrazia è una scheda elettorale nell’urna. Mi dispiace, ma io rimango della mia opinione.

  433. Lucaocchionero sei grande.

  434. Mi risulta che per ora l’unica uscita da una giunta sia stata quella della provincia di Parma. E a questa uscita si sono opposti solo i compagni della mozione uno. Della quale facevano parte i due assessori. Non conosco bene la situazione non giudico. Credo però che dal documento finale sia emersa la volontà almeno di fare delle verifiche. E non mi sembra purtroppo che si stiano facendo per esempio a Napoli e in Campania nemmeno i compagni della maggioranza propongono di rivedere il rapporto con Bassolino e Iervolino. Ma i casi sono tanti per esempio Genova dove ci sarebbero molti motivi a partire dalla questione morale per rivedere la nostra presenza in giunta. Se il partito ha deciso di uscire dalla giunta di Cofferati a Bologna, io credo giustamente, allora con lo stesso criterio dovremmo fare lo stesso in molte altre città. Temo che il punto vero sia che troppi quadri intermedi del partito, di tutte le mozioni tranne forse la quattro, sono legati irrimediabilmente al potere locale. Ancora non riescono a guardare al di là dell’attività amministrative. E’ un limite grossissimo. In questo modo l’annunciata svolta a sinistra non si farà mai e le aspettative che abbiamo creato andranno perse un’altra volta. E’ verissimo che il documento non da la direttiva di uscire dalle giunte dice però che va fatta una svolta a sinistra, che vanno fatte le verifiche e che queste non saranno necessariamente positive e che si deve dare la priorità al radicamento sociale. non mi sembra che si stia facendo nulla di tutto ciò. il problema sarà alle amministrative: che risultate credete che prenderemo per esempio a Napoli e in Campania presentandoci come quelli che sono sempre stati con bassolino? E ripeto che è solo l’esempio più clamoroso.
    Scusate lo sfogo

    saluti a pugni chiuso

  435. Per non parlare della Calabria di Loiero,hanno speso 8 milioni di euro per fare da sponsor alla nazionale.

  436. lucaocchionero Says:

    UZI qui cerchiamo di discutere di argomenti politici, ed i tuoi argomenti di politico hanno ben poco. A me sa che anche tu hai un qualcosa di rancoroso che va su e giù nello stomaco e che poi esplode con le “raffinatezze” di cui sopra. Con dichiarazioni come quelle che rilasci non andiamo da nessuna parte

  437. chi è questo coglione che si firma UZI.
    Amico togliti dalle scatole non accettiamo provocazioni in questo blog.
    Comunque lucaocchionero,non è che offendere vendola o sansonetti iscriva questo idiota come ferreriano.

  438. Ogni tanto compare un demente,questo secondo me è pure di destra.Uno che si firma UZI…….

  439. Sentite, CGIL oggi ha fatto un passo importante con Alitalia, qualcosa a questa cordata di delinquenti è riuscita ad ottenere. Oggi ha indetto una mobilitazione a Torino che ha ricevuto appoggio totale da Ferrero che sarà in piazza col sindacato. Rifondazione Comunista cerca di costruire opposizione così. Sarebbe mica il caso di divulgare la notizia invece di stare a cazzeggiare su certe questioni?

  440. UZi te l’hanno già detto, qui si discute non si offende!!! le tue frustrazioni valle a postare da un’altra parte, please

  441. non so a quali questioni ti riferisci, la partecipazione alle giunte non mi sembra una cosa secondaria. Su alitalia credo che si dovrebbe vedere meglio i termini dell’accordo prima di esultare.

  442. ovviamente condivido l’appello a non offendere e invito i vari Uzi a non rompere le scatole

  443. i termini dell’accordo, almeno in linea di massima, li ho riportati in un commento nel blog (presi da un ANSA delle 14.00).
    non mi riferivo alle giunte e nemmeno alle questioni identiarie tra gabriele e lucaocchionero, ovviamente. mi riferivo agli insulti

  444. “La dura lotta dei lavoratori, dopo settimane di ignobili ricatti da parte del governo, ha imposto alcune modifiche contrattuali. Il piano industriale però non è stato per nulla modificato e l’accordo resta un pessimo accordo che non risolve i problemi di fondo della vicenda. I lavoratori dovranno esprimersi attraverso un referendum dall’esito vincolante”. Lo afferma il segretario del Prc, Paolo Ferrero.

  445. Rifondazione è a fianco dei lavoratori Alitalia e di Airone e dei sindacati che si sono spesi per la difesa del loro diritto ad un lavoro e ad un salario civile. Rifondazione operarà per creare una rete di sostegno per i lavoratori e ìd i precari che saranno esclusi da Cai coinvolgendo gli enti locali. Rifondazione valuterà la possibilità di adire a denunce legali qualora l’accordo contenesse decisioni che andassero in collisione con la trasparenza e l’interesse pubblico.” paolo ferrero

    mi sembra questa la parte più importante del comunicato di paolo. non c’era possibilità di trattare diversamente, e poi in altro caso, sarebbero sempre stati i contribuenti (cioè noi) a pagare. sempre. anche con l’acquisto di air france. in questo clima in cui si cerca di screditare i sindacati, anche se il piano base non è stato modificato (era chiedere l’impossibile) comunque la cgil è riuscita a qualcosa. svendita mi pare esagerato. ora il problema è tenere gli occhi aperti e, appunto, creare una rete di sostegno tra lavoratori e precari esclusi da CAi. mi pare il minimo. ed èp il compito di un partito come il nostro. attenzione a questa guerra tra lavoratori e sindacati che questo governo ha messo in atto. e attenzione alle parole. mi permetto di dirlo anche ai dirigenti, che qui davvero con questo terrorismo mediatico, dove ci stanno mettendo uno contro l’altro a far la guerra dei poveri, è facile che la situazione sfugga di mano e si ritorni nel 1700 quando davvero non c’ era alcun sindacato a far gli interessi dei lavoratori.

  446. alessandro Says:

    domani LIBERAZIONE non esce perchè è in sciopero contro il partito
    ccome se fosse colpa del PRC se Tremonti ha tagliato drasticamente i fondi all’ editoria
    e poi senza parlamentari i soldi in cassa sono pochi
    Comunque credo che Sansonetti e gran parte della redazione abbiano colpe gravi. La linea editoriale di Liberazione è da anni favorevole alla liquidazione del partito e fortemente anticomunista. Ha tolto la voglia alla stragrande maggioranza dei compagni di fare la diffusione militante.
    Io credo di essere uno dei pochi ad acquistarla quotidianamente.
    Comunque biogna cercare di salvaguardare i posti di lavoro di poligrafici e giornalisti . Ben sapendo che sarà molto ma molto difficile perchè di soldi ce ne sono pochi

  447. io non acquisto più liberazione da quanto c’è Sansonetti,oramai credo venda non più di 4000 copie,quando Sansonetti ha assunto la direzione se ne vendevano 11000.Penso senza polemica che dovrebbe dimettersi se ha un minimo di dignità.

  448. alessandro Says:

    ramon fatti sentire

  449. Antonella Says:

    E mentre si screditano i sindacati (ottenendo. ahimè, anche un buon auditorio), mentre si distrugge la scuola pubblica (con il plauso di molti imbecilli), mentre si tagliano i finanziamenti per la piccola editoria…si trova il tempo per leggi che rendano immuni anche i ministri. Et voilà…Matteoli è salvo.

  450. X LUCAOCCHIONERO: “Democrazia è dove nn si muore di fame”…questa s’ che è bella andrebbe aggiunta sui manuali di Scienza Politica…x piacere parliamo di cose serie…un regime può anche nn far morire di fame la gente…ma se poi li fa morire perchè perseguitati nn mi pare un bel guadagno.

  451. gabriele, e non ti mobiliti per le questioni nostre, vedi sabato in 150 piazze con la CGIL, visto che questo governo fa terrorismo mediatico e sta mettendo lavoratori contro lavoratori, fa passare i piloti per comunisti, fa passare i comunisti che invece di difendere gli operai difendono i piloti, gente comune che fino a ieri nel sindacato ci cerdeva, oggi ti dice che andasserto tutti al diavolo che son tutti venduti e i lavoratori non hanno bisogno di loro per tutelare i propri interessi. ognuno si fa giustizia da solo. e la CAI è pura e immacolata, e i cattivi sono cgil e piloti che vogliono il fallimento dell’azienda. e mi fermo

    gabriè, e lascia perdere cuba, gli inciuci dell’aggregazione della sinistra diffusa, e guarda che sta succedendo qui. sù.
    con affetto

  452. alessandro Says:

    compagni repubblica titola già : LIBERAZIONE contro RIFONDAZIONE

    e la redazione capeggiata dal buon SANSONETTI accusa il prc nientemeno che di comportamento antisindacale
    A questo punto io penso che sansonetti faccia parte di un complotto dei poteri forti per screditare di fronte all’opinione pubblica e distruggere il partito uscito dal congresso

    POST SCRIPTUM: domani nella sede di liberazione che poi è anche la sede del PRC ci sarà una manifestazione con tanto di “artisti” per protestare contro i malvagi comunisti del prc che brigano consapevolmente per chiudere il giornale

    SANSONETTI VERGOGNATI !!!!!

  453. @Maria: sabato Gabriele non si può mobilitare perchè c’è l’assmblea di rifondazione per la sinistra dove si discuterà di questioni “più serie” come l’importanza di una nuova formazione della sinistra. 😉

    @Alessandro: ma quelloche dici su la manifestazione di domani è vero? sarebbe sconcertante…sputare sul piatto dove si è mangiato fino a ieri….

  454. alessandro Says:

    cara laura purtroppo è tutto vero

  455. @Alessandro: infatti…ho appena letto l’articolo di “Repubblica” (ora Maria mi bacchetta 😉 )
    non ci posso credere a che livello siamo arrivati, ditemi che non è vero vi pregoooo 😦

  456. Avendo qualche notizia posso dire che domani ci sarà un presidio in viale del policlinico nella sede di liberazione per informare la “cittadinanza” della situazione del giornale. Bisogna però fare attenzione a distinguere tra chi nella redazione vuole trasformare le preoccupazioni in arma di protesta e ricatto verso il partito e chi è seriamente preoccupato del posto di lavoro. Nella redazione c’è una parte di giornalisti (non molti) che in questi anni ha ricoperto incarichi di responsabilità e ha condiviso in piena coscienza tutte le scelte di sansonetti e la politica di superamento di rifondazione comunista. Poi un’altra parte di giornalisti (che fa la maggioranza) che si è accodata, vuoi per inerzia, vuoi per paura di prendere posizioni di dissenso, vuoi per partecipare alla distribuzione di gratifiche interne. E, infine, una pattuglia di resistenti che per il proprio dissenso ha pagato di persona, è stato messo ai margini e discriminato nel lavoro. Quindi va bene salvare il giornale, il partito ne ha bisogno, però bisogna fare chiarezza sulle scelte e sulle politiche editoriali fallimentari di chi ha diretto il giornale finosra. Che ne dite?

  457. Capisco tutte le ragioni che hai elencato, ma in questo momento non mi sembra proprio il caso…
    usare una vicenda così drammatica come la perdita di posti di lavoro per alimentare una lotta all’interno del partito lo trovo triste…spero di sbagliarmi, spero che non mi si accusi di pregiudizi contro Sansonetti (anche se negli ultimi tempi ce l’ha messa tutta per offendermi e ferirmi, come aderente alla mozione acerbo)
    spero solo che “repubblica” strumentalizzi per tirarci fango, ma non è possibile che non si possa trovare una soluzione senza passare per lo sputtanamento del partito.

    Laura

  458. è triste ma è questa tristezza che dobbiamo spazzare via. Come diceva Mao dobbiamo curare la malattia e non far fuori il malato. In questo momento liberazione è davvero a rischio però c’è chi cerca di strumentalizzare per giochetti politici di basso livello. Un esempio? invece di aprire come il manifesto la prima pagina sui tagli ai contributi per l’editoria di partito il sansonetti ll’altro giorno ha aperto con l’intervista a mussi tanto per continuare a fare il congresso e a provocare il partito

  459. alessandro Says:

    caro antonio sono d’accordo su tutto
    però le condizioni economiche reali mi fanno essere pessimista su una possibilità di salvataggio. comunque speriamo che si riesca a salvare i posti di lavoro di poligrafici e giornalisti

  460. In teoria le possibilità di salvare il giornale economicamente ci sarebbero. Prima di tutto bisognerebbe vedere come è composto il passivo, cioè quali sono le voci che incidono di più nel deficit (cifre esatte a livello ufficiale non ci sono ancora). E’ la carta? la distribuzione? l’edizione gratuita (che tra l’altro da domani non ci sarà più, altro mistero)? l’alto numero di collaboratori (così tanti che alcuni giornalisti sono stati messi in condizione di non poter più scrivere)? gli stipendi? Questa è la prima cosa da accertare. Secondo, esistono leggi che aprono finanziamenti per ristrutturazioni di giornali: prepensionamenti, scivoli, cassa integrazione a rotazione per un certo periodo. Certo, in ogni caso ci vuole un ridimensionamento e una riduzione delle spese. Ma se in tutto questo c’è chi sfrutta il giornale per farne un terreno di scontro e una roccaforte contro la maggioranza attuale del partito capisci che è difficile

  461. @Antonio condivido quello che dici, ma come se ne esce?
    mi spiego:
    se viene mandato via Sansonetti si griderebbe allo scndalo di un partito dai metodi stalinisti che non accetta la dialettica interna…grande chiasso sulla stampa nazionale di regime, totale sputtanamento del partito….

    se rimane , continua la strumentalizzazione del direttore di ogni “virgola” che possa fare gioco alla lotta interna nel PRC….grande chiasso sulla stampa nazionale di regime, totale sputtanamento del partito….

  462. è proprio questo il punto

  463. Antonella Says:

    @Gabriele: Neanche la CNN in spagnolo definisce Cuba un “regime”. Nè definisce Fidel Castro un “dittatore”. Purtroppo c’è un provincialismo tutto europeo nel guardare alle esperienze latinamericane che, ahimè, ha contagiato molti.
    Prenderei al volo il suggerimento di Maria e guarderei all’Italia. O all’Europa in generale per capire lo stato dei diritti nel mondo. E francamente non è un bel vedere.

    Questo conflitto interno a Rifondazione mi getta nel più assoluto sconforto. Non sono iscritta, ma guardo sempre con interesse a questa esperienza politica. Per favore, ditemi che le dichiarazioni di Sansonetti sono solo un incubo….

  464. la posizione di sansonetti è: io scrivo quello che mi pare e se voi mi cacciate siete stalinisti e vi organizzo la campagna di tutti i giornali (borghesi, aggiungo io).

    Noi dovremmo dirgli: stalinisti siete voi visto che a liberazione non si muoveva foglia che bertinotti non volesse. Negli anni addietro non era davvero pensabile che venissero pubblicati voci critiche alla vecchia maggioranza bertinottiana. Figurarsi…

    E poi sansonetti va inchiodato alle responsabilità della sua gestione fallimentare. I numeri: ha perso copie, ha inasprito il rapporto del giornale con la comunità di rifondazione, ha preso un giornale in pareggio e lo ha trasformato in un giornale con un passivo in perdita

  465. …Forse se la maggioranza dei compagni facesse capire che con un cambiamento di linea editoriale il giornale potrebbe essere salvato attraverso una campagna di abbonamenti straordinaria (vedi quella de il manifesto)…
    ma non credo che al direttore importi la salvezza di Liberazione, a lui forse importa la salvezza del “suo” giornale come strumento di lotta politica all’interno del PRC

  466. alessandro Says:

    laura un direttore di giornale non ha un diritto divino di rimanere tale a vita
    bisogna tener conto che ci sono migliaia di militanti che per colpa sua non faranno più diffusione nemmeno se li minacci con il fucile!!!!!!
    quando è arrivato sansonetti liberazione vendeva 11000 copie e adesso ne vende solo 4000!!!
    Io penso che dovrebbe lui trarre le giuste conclusioni

  467. il manifesto ha più debiti di noi ma paradossalmente ha più capacità in questo momento di liberazione di mobilitare una campagna di abbonamenti straordinari. Dici bene laura, a sansonetti non gliene può fregare di meno. non trova di meglio che mettersi a provocare la maggioranza del partito. Sega il ramo sul quale è seduto ( solo che lui cade in piedi)

  468. sansonetti non se ne andrà mai di sua volontà. gli avranno detto di rimanere per fare la lotta al partito uscito da chianciano. chiunque altro con un po’ di dignità si sarebbe dimesso

  469. buona notte compagni

  470. @Alessandro se ti confesso che da quando si è entrati in clima congressuale io non compro più Liberazione nemmeno sotto tortura e che lo leggo a “scrocco” al mio circolo?
    questo per farti capire che non solo non si fa più la diffusione militante, ma che anch’io che come “dirigente” di partito che mi dovrei sentire in dovere di comprare Liberazione non lo faccio, semplicemente perchè non lo sento come un giornale mio. e penso di non essere l’unica

    Sansonetti non trarrà mai le conclusioni di questo sfascio, mi sembra che lui usi il giornale come proprietà privata per giochetti di corrente.Ho la sensazione a lui del giornale non frega niente, non ha detto una parola sul fattoche quest’anno non si è fatta neppure la festa nazionale che porta il nome del partito che lui dirige…
    @Antonella: anch’io vorrei che fosse un incubo ma invece è tutto vero… 😦

  471. …volevo dire giornale che lui dirige, scusate è colpa anche dell’ora tarda…

  472. Gabriele Says:

    X Laura: se riesco sì sabato vado alla manifestazione di Rifondazione per la sinistra, xò non come dici tu per parlare di cose superiori, nn ho questa presunzione. Ci vado in primo luogo per vedere un pò che aria tira.
    Per ciò che concerne il giornale, a me ovviamente Sansonetti non dispiace…xò sinceramente visto come è andato il congresso poteva anche dimetersi. Cmq questo lo dico in buona fede: chiunque sostituirà Sansonetti, l’importante è che nn faccia un bollettino di partito…altrimenti è la fine.

    Saluti

    ps x maria: ok lascerò perdere cuba seguendo il tuo consiglio…xò nn vedo perchè devi chiamare inciuci i progetti di aggregazione a sinistra. Per il resto stai tranquilla che quando sono con gli iscritti o votanti di rifondazione faccio polemica e propongo le mie ragioni di simpatizzante della mozione 2. Ma come dire: i panni sporchi si lavano in casa. Quando parlo con persone nn iscritte spingo sempre a far votare x il Prc.

  473. Ciao Gabriele. So che sei una persona seria, allora ti faccio una proposta. Visto che dici che i panni sporchi si lavano in casa (cosa che quelli della 2 non sanno proprio cosa significa) ma al di fuori spingi sempre per il Prc, domani, a qualcuno che ti chiedesse dove vai, rispondigli che con il PRC vai in una delle 150 piazze (tu sei di roma?) a manifestare con la CGIL e a sostenere la battaglia di opposizione contro confindustria e governo. Poi magari ci vai pure al party vendoliano, ma non dirlo a nessuno, tienitelo per te.

    RIFONDAZIONE COMUNISTA DOMANI SI MOBILITA IN TUTTA ITALIA CON LA CGIL.

    E mi pare il minimo, dopo l’attacco di questo governo a i sindacati. Poi tu fai così, fai un salto al party e poi in piazza, e vedi che aria tira da una parte e poi dall’altra. Poi tira le somme e mi racconti le tue sensazioni. Ok? E capirai perchè li chiamo inciuci, quelli.
    mi raccomando, se ti chiedono, tu: io domani sono in piazza con la CGIL

    @Antonio. Sono contenta di risentirti. Non so cosa succederà oggi, però su una cosa non son d’accordo, sul fatto di farci intimorire dalle “minacce” di Sansonetti sullo stalinismo e sulla guerra mediatica che farà sugli altri giornali. Guarda Antonio, noi la gente spesso la sopravalutiamo in questo senso. Ormai in questo paese non c’è più memoria, oggi ti crocifiggono e domani ti innalzano. Così è stato col congresso. Oggi chi parla più di Vendola? nessuno. la gente se parli di Prc pensa a Ferrero e non più a Nichi. E te lo dico io che sono in Puglia dove Nichi regna. Ma la gente comune non se ne importa niente, ora sente ferrero e Ferrero è. Questo per dirti che a me una reazione del genere di belli capelli non mi preoccuperebbe per nulla. Prima lo si manda via meglio è per il giornale, per rifondazione e per prc (quella dove tira una splendida aria di sinistra pura, come mi diceva un visitatore del blog di destra, facendoci i complimenti 🙂 Gabriè, siamo noi la “splendida aria di sinistra pura”, lo vuoi capire o no? 😉
    veniamo al dunque antonio. ovvio che il problema dell’organico è da affrontare con le pinze, però una cosa in riguardo al giornale voglio dirtela. per incrementare le vendite e il gradimento, non si potebbe strutturare liberazione tipo il Foglio di ferrara? ironico, pungente, oltre che di partito, ovviamente. questo per far sì che possa attrarre non solo i militanti, ma anche chi non è di Rif. secondo me sarebbe una bellissima idea. che ne dici antonio?

  474. un compagno di Roma Says:

    Condivido l’idea proposta da Maria, quella mi sembra l’unica strada percorribile: un giornale snello, con foliazione più ridotta e meno interventi di collaboratori esterni, che serva al partito perché faccia da “ufficiale di collegamento” fra tutte le attività dei circoli e delle realtà di movimento, culturalmente alto e problematico, e che non si presti a polemiche politiche da bassa cucina, come purtroppo è accaduto nella gestione Sansonetti.
    è l’unica strada perché ieri sono usciti i dati e sono estremamente preoccupanti. Ero ier sera alla festa di liberazione di roma per assistere all’intervento del segretario e i dati che, in questa occasione, sono stati da lui comunicati sono quelli che forse già saprete: 4,5 milioni di euro debiti per il 2008. C’era anche un giornalista di Liberazione, il quale ha letto il suo comunicato; comunicato del quale nessuno ha capito il senso. Il risentimento verso il giornale è alto, tanto che quando un militante ha espresso, dialogando con il segretario, la sua incazzatura verso il giornale è partito l’applauso più fragoroso della serata.
    Per la cronaca: molta gente ieri ad ascoltare il segretario.

  475. @ Gabriele era una battuta… 😉
    però fare un’assemblea sulla sinistra dove i soliti noti parleranno, mentre c’è una manifestazione contro il governo e il caro vita mi sembra un errore,

    mi sembra di rivedere ricompiersi gli stessi sbagli fatti nei mesi precedenti alle elezioni….
    comunque come dice maria e per chiarezza:

    RIFONDAZIONE COMUNISTA DOMANI SI MOBILITA IN TUTTA ITALIA CON LA CGIL.

  476. RIFONDAZIONE COMUNISTA SI MOBILITA IN TUTTA ITALIA DOMANI CON LA CGIL.

  477. RIFONDAZIONE COMUNISTA SI MOBILITA IN TUTTA ITALIA DOMANI CON LA CGIL.

    … amo questa comunità politca…

    🙂

  478. Liberazione dovrebbe essere uno strumento di organizzazione, di lotta e di formazione politica dei compagni. Dovrebbe parlare di quegli argomenti di cui i giornali borghesi non parlano. Dovrebbe parlare delle situazioni di lotta sia sui luoghi di lavoro che nei territori. Non deve essere un quotidiono d’Informazione. I compagni dovrebbero alzarsi la mattina e pensare . Credo che dovrebbero esserci corrispondenze dai territori e dalle fabbriche. Non dovrebbe essere un giornale fatto dai giornalisti ma dai compagni. Non trovo giusto in nessun caso che il partito dia lavoro a tempo indeterminato. Né per i funzionari Nè per i giornalisti. Mi dispiace ma lavorare per il partito vuol dire lavorare per una causa. Con tutto l’entusiasmo e la soddisfazione che questo può dare ma anche con il sacrificio e il rispetto di una linea politica, fino a quando la si condivide. In questo senso non sono d’accordo con l’idea di confermare tutti i funzionari della ex maggioranza. Non siamo un’azienda qualsiasi. E non lo è nemmeno liberazione.
    Scusate la lunghezza, aggiungo solo che è semplicemente uno scandalo che Sansonetti sia ancora al suo posto. Non ha un minimo di pudore. La direzione deve sfiduciarlo immmediatamente epoi trattare con la redazione. La redazione come un collettivo politico.

  479. volevo dire: i compagni dovrebbero alzarsi e pensare

  480. OK Animals.
    RIFONDAZIONE COMUNISTA SI MOBILITA IN TUTTA ITALIA DOMANI CON LA CGIL.

  481. Mobilitazione importantissima, andiamoci in tantissimi!!! Questo è il momento di uscire fuori!!!

  482. alessandro Says:

    Ecco alcuni slogan di SANSONETTI contro il PRC :

    1)liquidazione comunista

    2)meglio banditi che con questi falliti

    io non so più come commentare la scorrettezza di quest’ uomo

  483. @ Gabriele: Su su, adesso basta, direi, no?!? Hai provocato, hai fatto il Pierino, sei stato anche divertente (ma il più delle volte solo malinconicamente autoreferenziale, sciocco, petulante, e irritante). Ci hai riversato addosso tonnellate dei peggiori stereotipi del pensiero unico omologato e dominante. Va bene, per un po’ al gioco ci siamo stati, ti abbiamo addirittura anche preso sul serio e abbiamo anche cercato di ragionare. Inutilmente, visto che non eri qui per esprimere osservazioni costruttive o condividere un percorso, una ricerca, un impegno, ma per fare propaganda e provocazione, ripetendo ad nauseam sempre gli stessi slogan triti e ritriti, e tante tristissime pseudo-argomentazioni qualunquiste a malapena rimasticate, quasi sempre più o meno apertamente offensive verso chi condivide valori e ideali comunitari e comunisti. Abbiamo sopportato con pazienza questa grave forma di violenza e di coercizione, di tipo tifo calcistico, che ci hai imposto, e chi ci siamo anche un po’ auto-imposti. Ma adesso direi che non abbiamo più tempo per le provocazioni continue e le altre tristezze che ci ammannisci quotidianamente. Direi che è ora che ci lasci discutere, impegnare, e lavorare in pace, in questo forum di comunisti, no?!? Iscriviti al PD o al Partito Radicale, o alla Lega, oppure fatti il tuo partitino laico liberale libertario liberista giovane fresco moderno, e fatti il tuo programma, ovviamente democratico e anti-comunista, per la società aperta e contro il socialismo, tutto diritti, virtualità, e riunioni di salotto (possibilmente ai piani buoni). Ma lasciaci in pace, da bravo, ché dobbiamo provare a discutere e fare un sacco di cose serie per l’Italia, qui e adesso, da comunisti, e di tempo da perdere ce n’è davvero poco. Grazie!

  484. Non c’è nulla da commentare,Sansonetti deve dimettersi.Punto.
    Comunque solo i giornalisti scioperano oggi a liberazione gli altri lavoratori non hanno aderito.
    Meglio banditi?Ma se ne vada oramai è un peso pure per i vendoliani,come si può difendere un opportunista del genere?

  485. incazzato Says:

    RIFONDAZIONE COMUNISTA SI MOBILITA IN TUTTA ITALIA CON LA CGIL,CONTRO IL GOVERNO BERLUSCONI DI SOTTOSEGRETARI ORGANICI ALLA CAMORRA.

  486. gli slogan gridati da alcuni giornalisti stamani sono inaccettabili, se ritengono che il PRC sia un partito di “falliti” devono andarsene immediatamente.
    Ora basta!!
    Ma non ci possiamo tutelare, anche legalmente, contro questi signori che hanno vissuto con gli stipendi pagati anche da noi?
    Ma come si permettono? si è passato il limite!
    Sono Allibita!!!!

  487. Dunque, la situazione di Sansonetti-show è davvero deprimente e nauseante. Laura, lascia perdere. Non stare appersso a loro. Stiamo ai fatti e alla lotta politica, che ci darà ragione, vedrai.

    Dunque, concordo con Mario, è ora di lavorare e di non dar corda a nessun tipo di provocazione (non mi riferisco a te gabriele, assolutamente). In molti circoli (e non in tutti, non voglio offendere nessun vendoliano “per bene”, sia chiaro), dicevo, in molti circoli per l’ 11 ottobre sta avvenendo questo: il partito aderisce in toto, ma in concreto quelli a maggioranza vendoliana poco o nulla stanno facendo per organizzare la mobilitazione. intendo concertamente, tipo pulmann ecc ecc. Questo perchè? perchè per la manovra che voglion far loro, meno la nuova Rifondazione appare col simbolo nelle piazze, meglio è.

    Io direi, almeno per queste poche ore rimaste, che sarebbe opportuno che ognuno si prodigasse nel proprio circolo e federazione, affinchè domani nelle 150 piazze vi siano bandiere di Rifondazione Comunista. I media riprenderanno l’evento, e questo è importantissimo. Che poi Liberazione e la Repubblica daranno ampio spazio all’assemblea della rifondazione per la sinistra, non statevi a preoccupare. vale molto di più la nostra bandiera e la nostra presenza in una manifestazione di rabbia e lotta come quella di domani, che 100-1000-10000 sansonetti e scalfari.

    Io direi di metterci subito al lavoro. Fuori le bandiere e mettetevi sotto alle telecamere. Cari compagni, il detto dice che le deste si combattono col lavoro. Appunto. Lasciate perdere liberazione per ora e organizziamoci per domani. Considerate che olte ai media nazionali ci saranno quelli delle tv private delle varie 150 piazze. Scommessa che riusciremo a guastar la festa dei vendoliani, così?
    scommettiamo?

    basta non stare al loro gioco.

    hasta siempre!!

  488. alessandro Says:

    alcuni hanno minacciato di fare causa al partito in modo da costringerlo a vendere tutte le sedi di federazioni e circoli

    IO PENSO CHE QUESTA SIA DEGENERAZIONE E DELINQUENZA POLITICA !!!!!!!

  489. @alessardro: dinni che venghino!!! (scusate il viaregginismo)

  490. @Maria:giusto, l’importante è che domani le manifestazione della CGIL riesca e che la nostra presenza sia massiccia!!!!
    Forza compagni facciamo un sforzo!

  491. alessandro Says:

    compagni ormai è chiaro che a sansonetti non interessa nulla del giornale
    lui vuole solo radere al suolo il partito!!!!!!!

  492. @Alessandro, ti ripeto: dinni che venghino!!

  493. alessandro tu dai troppa importanza a Sansonetti,al massimo ha raso la suolo Liberazione.ti assicuro che possono far tutte le cause che vogliono,la società MCR SPA che gestisce Liberazione è in perdita quindi può licenziare,la stessa diatriba avvenne con la Liberazione diretta da manuela palermi nel 1998,se ne andarono punto e subentrò curzi?Vendere le federazioni?Perche mai?Guarda ti assicuro che se fosse così ogni imprenditore italiano dovrebbe vendere il suo patrimonio immobiliare ogni giorno.Poi nel patrimonio della MRC SPA mica ci sono le fderazioni del partito,il PRC e la MRC SPA sono due “società” diverse,anzi è il partito a vantare crediti astronomici dalla MCR SPA che gestisce liberazione.
    Alessandro ti assicuro che se dicono queste cazzate,allora sono proprio alla frutta.

  494. @Tony, forse diamo troppa importanza a Sansonetti, nelle vicende societarie non ci voglio entrare perchè non mi interessano.
    Però non si devono permettere di dare dei “falliti” ai compagni del partito.

  495. Continuando Il PRC possiede il 100% di azioni della MRC SPA e da anni copre i buchi di bilancio causati da liberazione,nel 2007 il partito ha ripianato un deficit di bilancio di 2.038.964 euro.
    Il problema è che il partito continuava a svenarsi per buttare soldi in un pozzo senza fondo,sinceramente non pensavo che sansonetti ed isuoi fossero tanto stupidi da inscenare cose del genere.

  496. Laura per la verità i falliti sono loro.Il giornale chiude per debiti ed i falliti siamo noi?Comico

  497. @Tony sai con che spirito lo dicevano….usare il ricatto occupazionale per sputtanare il PRC e condurre sulla pelle dei lavoratori la loro battaglia politica e di potere nel partito lo trovo inaccettabile.

  498. Porta pazienza sta per finire anche questo…..,ripeto chi li manovra è alla frutta,insomma dalla linea del Piave alla linea di Sansonetti……Si dimetta Sansonetti poi si vedrà….Altrimenti Liberazione potrebbe pure diventare settimanale oppure la MCR SPA porta i libri in tribunale è si chiede il fallimento.Ho l’impressione che questi cialtroni(chi aizza,Sansonetti in testa) come sempre nella loro carriera scontano una immane ignoranza.
    Ti assicuro i precari di Liberazione tutto vogliono tranne che il fallimento o cause varie,loro sarebbero i primi a rimetterci.

  499. speriamo…..io però nel frattempo mi inc***o 😉

  500. laura, incazzati pure, e approfittane dell’incazzatura e della rabbia per tirare fuori la nostra bandiera domani in piazza. che vedrai che bel servizio gli facciamo aquesti cilatroni!

    🙂

  501. ci puoi giurare!!!! 🙂

  502. Gabriele. Ho appena visto il manifesto dell’assemblea di domani di rifondazione per la sinistra. deprimente è un’ aggiettivo complimentoso, direi. non ci sono simboli, qualche ghirogorio colorato, niente arcobalenici in giro, solo una grande frase in mezzo scritta trasversalemente.

    “Le belle bandiere. Sinistra: nome comune di cosa?”

    Io non commento. una risposta a questa domanda ce l’avrei da dargliela a queste cime intellettualoidi, ma sono una signora e mi trattengo.

    Gabriele. pensaci bene domani. FAi come ti ho consigliato. VAi lì, poi aggregati a qualcuno che c’ ha la bandiera di rifondazione comunista, vai in piazza con la cgil e sfogati!

    E’ un consiglio davvero disinteressato, non di parte. Solo obbiettivo.

  503. ciao maria, scusami ma non ti ho potuto leggere ieri notte, ero uscito vista l’ora tarda. Nel frattempo vedo che la discussione va avanti sul giornale. Un giornale come il Foglio? Mah! Certo che prima o poi dobbiamo affrontare come mettiamo assieme un partito che funzioni con un’idea di comunicazione. Il paragone col Foglio è utile perché ci fa capire che il numero di pagine non è il dato essenziale. Si può fare un giornale ridotto di buona qualità come pure un pessimo giornale con 60 pagine. A prima botta io un giornale comunista oggi lo immaginerei così: con una parte dedicata al partito stesso, alla sua vita, alle sue iniziative, ma non come se il giornale fosse esterno, bensì come parte in causa di un progetto politico comune (e qui c’è da ricostruire la cultura politica dei redattori, sia pure soltanto l’abolizione della pregiudiziale anticomunista che ha furoreggiato). E poi immagino un giornale che sappia cogliere la politicità del senso comune, che sappia fare cultura, che sveli la natura non neutrale dei discorsi che si fanno al bar e in autobus, che ci dia argomenti per controbattere le vulgate contro stranieri, lavoratori ecc. E anche un po’ d’inchiesta non guasterebbe. Ma per fare queste cose ci vuole intelligenza, studio, formazione e, diciamolo, la vecchia sana passione politica comunista

  504. alessandro Says:

    come sospettavo tutti i giornali borghesi (vedi unità, panorama del giorno ecc…) solidarizzano con sansonetti attaccando il prc il feroce padrone spietato e senza cuore che per malvagità e odio politico vuole cacciare e licenziare dei “coraggiosi giornalisti liberi”
    Inutile dire che il danno d’immagine per il prc è notevolissimo
    nessuno dice che i poligrafici si sono rifiutati di scioperare perchè ritengono lo sciopero “esclusivamente politico”

    sansonetti si è reso protagonista di un gesto di una gravità tale da essere annoverato negli annali dell’anticomunismo italiano

    PS. Paolo ferrero ha incontrato la redazione e gli ha spiegato come stanno i fatti e ha detto che il prc farà il massimo per salvare e rilanciare il giornale.
    una posizione del tutto razionale che solo un fazioso come sansonetti può non condividere

  505. Ripeto sansonetti si deve dimettere.Comunque i siti on-line di repubblica e corriere gli dedicano pochissimo spazio.
    Danno di immagine?Ti assicuro alessandro che avremo invece un gran ritorno di immagine,tu non hai idea di quanti compagni hanno sansonetti sulle p…e.Anche persone estranee al partito e non di sinistra non capiscono come possa essere direttore di liberazione.
    Lasciali fare.

  506. alessandro Says:

    sansonetti ha dichiarato che dietro la crisi c’è “il partito uscito da Chianciano che forse non gradisce la linea politica del giornale”
    in redazione a portare solidarietà a sansonetti si sono recati FRANCO GIORDANO E ….. NICHI VENDOLA

  507. Ma và…….,sai che novità.La direzione Nazionale del 10 Ottobre deve chiedere le dimissioni di sansonetti,se ne deve andare,gestisce il giornale come se fosse suo.
    Credo che molti stiano abusando della nostra pazienza,di questo passo molti compagni potrebbero risolvere la faccenda in altro modo.

  508. Sansonetti vedi di riuscire a fare un giornale come ha proposto Antonio…altrimenti se deve continuare a essere il paravento per le campagne politiche di qualcuno è meglio che sichiuda….

  509. Se questo miserabile non si dimette andiamo ad occupare la redazione di Liberazione e lo buttiamo fuori a pedate.Qui si scherza con il fuoco.

  510. Meglio liberazione fallita che in mano ai banditi sansonetti,vendola & C.

  511. Per chi è interessato qui c’è il discorso di ferrero stamattina a liberazione: http://it.youtube.com/watch?v=kouCAvejINY

  512. Grazie Antonio è un documento utilissimo per il nostro blog.
    Il segretario Ferrero ha ragione il problema non è liberazione ma chi lo ha gestito ergo in primis sansonetti.Compagni vi rendete conto 4 milioni di euro,a questo punto sorge spontanea la domanda,questi soldi per cosa sono stati spesi?Rendano conto al partito dei loro disastri.Dopodichè il giornale non può essere rilanciato con sansonetti.

  513. Franco Giordano e Niki Vendola oramai sono patetici.

  514. @tony sono 2,5 per la precisione, 4 milioni con i decreti di Tremonti…sennò ci accusanto di dire bugie 😉
    comunque quoto assolutamente il tuo intervento, e le tue domande le faccio mie….

  515. non parlavo solo del 2007 ma anche delle perdite precedenti(seppur ripianate da pantalone prc).Magari sansonetti avrà pagato troppo il parrucchiere………..

  516. alessandro Says:

    ramon intervieni!!!

  517. @tony:allora mi taccio 😉

  518. Guglielmo Says:

    Seguo ogni tanto il vostro blog,non sono un iscritto e nemmeno comunista.
    Sono un cittadino pugliese,ed ho una domanda da farvi.
    Ma il vostro dirigente Niki Vendola in tutto questa faccenda quando lavora per la Puglia?Forse ha dimenticato di essere il Presidente di una Regione.
    Trovo scandaloso tutto ciò,non mi si risponda che concilia le due cose perchè è una cazzata.Anche i peggiori presidenti di regione lavorano ore e ore,questo invece pensa alle faide interne al suo partito.Bene è un suo diritto però si dimetta da presidente della Regione Puglia.

  519. Ciao Antonio.

    Sì, quando intendevo prendere come esmpio Il Foglio intendevo quello che intendi tu. Non c’è bisogno di 60 pagine, bastano poche ma buone. Va benissimo l’impostazione che immagini tu. Ottima la questione delle inchieste che sollevi. Ottimissima. non lo fa più quasi nessuno, eccetto, appunto, Il Foglio. E vorrei soffermarmi un attimo sul discorso della linea del partito. La comunità comunista, anche per definizione marxista, può essere definita una comunità di libere individualità, quindi nulla si vuol togliere alla libertà del giornalista. Tuttavia, se giornale di partito deve essere, si sappia che il comunismo non è un ideale da realizzare, quindi non ci si può sollazzare nello scrivere ricette per “osterie del futuro” (come le definiva marx- cioè quello che hanno fatto questi sognori fino ad oggi), e quindi non essendo un ideale ma un processo sociale scientificamente descrivibile e prevedibile, è questo che deve emergere nella linea della nuova liberazione.
    Non sono assolutamente d’accordo con chi dice: è un giornale di partito, devono comprarlo militanti e basta. No. non sono d’accordo. Io credo che la nostra cultura, la nostra voglia di cambiare il mondo, la nostra rabbia, debba contagiare, altrimenti è un fallimento in partenza. Oltre che una tristezza infinita e poco cambierebbe dalla liberazione di oggi.
    Perchè Antonio pensavo al Foglio? Non certo per Giulianone che sappiamo ce la mette tutta per rendersi antipatico, e ci riesce benissimo!! (anche se rimane sempre uno dei pochi intellettuali raffinati di livello di questo periodo), ma appena lancia una provocazione, questa diventa subito la notizia del giorno: è inutile nasconderlo, Ferrara ha messo su il miglior giornale oggi disponibile in Italia. Colto, intelligente, ironico, seguito, presente. Il Foglio è in grado di fare quello che tutti gli altri giornali sognano: dettare l’agenda della vita politica ed economica, imporre i propri temi all’opinione pubblica. E nessuno può competere con lui: alzi la mano chi ricorda, negli ultimi anni, una qualche grande inchiesta (a proprosito di incheste), qualche grosso tema, evento sensazionale messo su dalla grande stampa, di destra come di sinistra. La Repubblica campa ormai esclusivamente sulle intercettazioni delle procure, Il Corriere su qualche sparata di Montezemolo. Il Foglio invece è una presenza davvero “ingombrante”, come Ferrara, del resto.
    Io un giornale comunista lo vorrei così. Colto, intelligente, ironico, seguito, presente. Insomma, non devo veder l’ora di acquistarlo al mattino.

    Antò, e fammi divertire, dài. Se non ci si diverte, come si diverte il Foglio, la politica diventa tutta una tristezza e squallore, proprio come a seguir queste vicende interne del nostro partito e di liberazione.

  520. @Guglielmo, questo è un problema…che gli altri pesidenti lavorino “ore e ore” però permettimi di contestartela….

  521. Guglielmo Says:

    Guglielmo comincia a chiedere al berlusca che ci faceva nella beauty-farm dell’umbria.Quando lavora per l’italia?O meglio lui lavora tantissimo ma per i ca..i suoi.
    X Maria
    Ferrara è una m…a,però dal Foglio si può prendere spunto.In realtà la nuova Liberazione desansonettizzata dovrebbe avere al max 14-15 pag(magari anche meno).Avere pagine di politica seria e parlare anche di economia,però di cose vicine alla vita di ogni giorno tipo aumenti etc..,poi avere continuamente una pagina da e sui luoghi di lavoro.Inoltre la cultura,per favore siamo marxisti si ritorni a parlare dell’attualità di marx,e non di pseudofilosofi della domenica.
    E per favore teneteci FUKSAS e la sua banda fuori dalle scatole ogni volta che apriva bocca perdevamo diecimila voti.

  522. Guglielmo ottimi consigli,ma secondo me tu non sei ne pugliese ne altro.Chi ti manda?Sei ridicolo,nessuno di noi può essere tanto cretino.Che fai come Fede che si inviava le minacce da solo.
    Se qualcuno vuole mandare provocatori in questo blog,almeno mandateli meno stronzi.
    Forse ci avviciniamo alla riunione di domani……….

  523. Che coglione,ed io che gli stavo pure per rispondere,bravo Tony.Mai visto un idiota simile.
    Guglielmo,forse ti devo chiamare Gabriele magari….

  524. e io cosa ho detto guglielmo?
    io se mi devo comprare un giornale, devo anche essere motivata. non deve essere un mattone, non so se mi spiego. altrimenti mi leggo il sole24oore i IL Capitale. il Foglio sotto quest’aspetto è UNO S P E T T A C O L O.
    non mi devo rompere le scatole a legger, capito? io lo leggo il Foglio, perchè è uno SPETTACOLO! l’ironia è qualcosa che penetra molto più profondamente di qualsiasi trattato economico-politico. senza fare crociate contro tutti e contro tutto, mettendi contro il resto del mondo intero. ci sono tanti modi di fare comunicazione politica. oggi è giunta l’ora che i comunisti ripropongano max in forme accettabili ed entusiasmabili.

  525. Maria leggi bene i due post di questo tal guglielmo,non trovi niente di strano?

  526. non credo che sia un idiota guglielmo. perchè dovrebbe esserlo? è solo un po’ risentito per la situazione del giornale. poverello. gli brucerà qualcosa. magari c’ha famiglia. può essere. lasciatelo sfogare.
    liberazione com’è fatta oggi fa pena.
    e credimi, sono davvero buona.
    mi spiace guglielmo, la verità fa male, ma è la verità.

  527. alessandro Says:

    compagni date un ‘ occhiata al blog di liberazione .
    è come il vaso di pandora . ci sono insulti di ogni genere
    così sansonetti può dimostrare al mondo che icomunisti sono brutti sporchi e cattivi….e mangiano i bambini

  528. scusate, ma sono 2 guglielmo conlo stesso avatar che si contraddicono a vicenda? o ci sono due guglielmo diversi? boh….scusate se mi perdo in questi dilemmi esistenziali…

  529. Persino un giornalista di Repubblica su Dagospia sostiene che un certo calo di copie non aiuta sansonetti,ma allora sta messo proprio male….quante copie vende il giornale 200?
    Grazie alessandro sul blog di liberazione non vado sai ho mangiato da poco,tempo il 10 ottobre e poi sansonetti smetterà di ragliare……vada a Repubblica.
    A proposito date un occhiata al sito di Rifondazione per la sinistra,c’è tutto uno spazio in costruzione dedicato alla costituente di sinistra.

  530. laura non ci sono 2 guglielmi diversi c’è un unico stronzo mandato a provocare……………

  531. alessandro sei meraviglioso! non lo sapevo che avevano aperto un blog.
    poverelli, te l’ho detto io.
    comunque compagni redattori, con tutto rispetto, ma siete patetici. aprite un blog che non velo striscerà nessuno. scommetto che i commenti anonimi ve li mandate da soli.
    io vi consiglio di mandare in tutte le agenzie stampa i vostri comunicati di protesta. mandateli al Secolo XIX, sarà felicissimo di aiutarvi in questa causa contro i cattivissimi comunisti stalinisti.

    che se deve fà pe’ campa’, compagni, eh? chi l’avrebbe mai detto? prima del 14 aprile, quando tutti si stava con le chiappe al caldo, chi l’avrebbe mai detto che vi sareste trovati anche voi come tanti poveri cristi, scoperti della protezione del magnate? almeno voi prima il magnate ce l’avevate, i poveri cristi non c’hanno mai avuto neanche quello…

    che tristezza

  532. Certo che se li mandano da soli maria,a quanto pare è un vizio di certa gente insultarsi da sola………,poi copiare i lavoratori Alitalia ma che pena.

  533. @tony ma allora sono proprio alla frutta che pena….

  534. Andrea nn capisco con quale razza di arroganza ti permetti di alludere al fatto che quel certo andrea sarei io. Io come sanno tutti su questo blog nn mi sono mai nascosto e dico chiaramente tutto ciò che penso anche a costo di ricevere insulti gratuiti da alcuni di voi (specifico alcuni, perchè altri sanno discutere seriamente).

    ps: cari compagni della mozione 1 vi dico una cosa che vi farà ghiacciare il sangue: Paolo Ferrero ha firmato un lungo articolo sul numero in uscita di “alternative per il socialismo”. La rivista del vostro odiato Bertinotti.

  535. alessandro Says:

    questo perchè FERRERO,essendo una persona civile, non è astioso e vendicativo e non ha alcuna ragione di non scrivere un articolo anche per un giornale di cui non condivide le idee
    vedi caro gabriele che i comunisti non sono mostri feroci “CHE SANNO SOLO ODIARE ” come sostiene vendola ?

  536. bella Alessà …. 😉

  537. gabriele,lo sapevamo già,il manifesto riportava la notizia questa mattina.Prova a vedere gli slogan della Sansonetti’s Band forse si che il sangue ti si giaccerà davvero.Insulti?rivolgiti ai tuoi amici sono maestri di insulti e di provocazioni.Alternative per il socialismo ha come editori la EDITORI RIUNITI tutto è tranne che di Bertinotti.Se ci scrive Ferrero questo numero venderà un bel pò di copie invece delle 250 normali,ti credo costa 10 euro a numero.

  538. Gabriele stai calmo,non sei tu Guglielmo?Ne prendo atto tante scuse.L’arroganza non c’entra niente,ma sai noi comunisti siamo vittime della cultura del sospetto e poi vedi in questi anni tanta gente nel partito ha detto di essere una cosa ed invece ………Tipo di essere comunisti e poi per convenienza diventare anticomunisti.
    Quanto a Sansonetti………….,muoia sansonetti(politicamente s’intende) senza nessun altro.

  539. compagni ma questi sono folli,hanno messo tra gli insulti ricevuti il seguente “W la fica”, con sotto scritto qualcosa a sinistra va fatta.Ovviamente W la Fica è tipico insulto ferrerian-grassiano.
    Per favore fate qualcosa altrimenti questi diventano lo zimbello d’Italia,anche dopo di loro saremo costretti a cambiare nome al giornale.

  540. …mah….

  541. @gabriele: non facciamo le vittime, chi ti insulta è scemo e lo devi ignorare….quando ho provato a postare un commento su manifesto per la rifondazione m’hanno quasi dato della donnina con unmestiere allegro…quindi non ci sono nè vittime nè carnefici…

  542. sì andrea, questi sono folli. sono appena andata in questo blog e l’ho letto il commento “W la fica”, e poi “come godo” o una cosa del genere. riportato proprioo dai giornalisti a mò di “trofeo”. mi sconcerta il fatto che sopra ci sia la solidarietà espressa di irma barbarossa. credo che umanamente, ognuno di noi sia vicino alla situazione di un dipendente in pericolo del posto di lavoro, ma francamente trovo fuori luogo e di cattivo gusto leggere sia il comunicato di solidarietà della barbarossa (in quel contesto) sia queste oscenità.
    mi spiace, prendetemi per arrogante, cattiva, quello che vi pare, mai io tutti ‘sti grandi cervelli e intellettuali che lavorano in redazione non li vedo. non li ho trovati mai tali (almeno ultimamente), ma se è vero che questo blog di bassa lega è gestito da redattori di un giornale cosidetto comunsita, io mi vergono. mi vergogno per loro.
    non hanno nè il senso della vergogna nè dignità. davvero lo dico. sono sconvolta. io ho aperto il blog da un mese e mezzo, l’ho lasciato per 10 giorni senza avere la possibilità di aprirlo, mai messa moderazione, non ho mai ricevuto commenti così volgari. mai. e se li avessi ricevuti, avrei pensato bene di cancellarli.

    è davvero una vergona!

    guglielmo, o come ti chiami tu, rifletteteci perchè i livelli sono davvero pecorecci. ne va non solo della dignità dei “comunisti” ma della vostra come professionisti. non so se vi state rendendo conto. dopo di questo siete falliti in tutti i sensi sulla piazza. e non pensate che nichi vi possa sitemare da qualche altra parte, che prima deve trovare qualcuno che sistemi lui. non vi fate infinocchiare, che questo tentativo di aggregazione della sinistra è già un fallimento annunciato. lo dico per umanità, pensateci bene a quello che state facendo.

    mai visto uno schifo del genere.

  543. alessandro Says:

    maria però se leggi bene il comunicato di imma barbarossa ed eleonora forenza vedrai che c’ è la critica a sansonetti per aver attaccato “il partito cattivo e identitario ”
    e comunque la solidarietà umana a dei lavoratori (anche se molto scorretti) la do anch’ io
    ma politicamente sansonetti ed altri hanno compiuto un gesto di strumentalizzazione che rasenta la delinquenza politica

  544. ale hai ragione. ma è in quel contesto che mi ha urtato leggerlo questo comunicato, questo volevo dire.
    ripeto, nessuno si sogna di non essere solidale con chi rischia il posto di lavoro (mi pare di esser stata la prima a capire che tale guglielmo poteva esser uno di loro e dire che magari aveva famiglia ed era giusto si sfogasse), ma questo non giustifica nè i loro atteggiamenti nè il livello a cui sono giunti.
    e lo dico con grande dolore. il mio voleva essere una sfogo di rabbia per veder compagni comportarsi così, buttare a mare la professionalità… mamma mia, ricordo montanelli (ideologicamente anni luce lontano da noi), con quanta dignità lasciò la direzione del Giornale dicendo al berlusca che non aveva mai avuto padroni e non intendeva avercene. ma scherziamo Ale? è un discorso di dignità della categoria! possibile che questo non lo stiano comprendendo?
    non era una provocazione o un offesa gratuita nei loro confronti, la mia.
    è rabbia

  545. Per ciò che riguarda la rivista tony nn preoccuparti nn mi costerà 10 Euro xchè sono già abbonato. Poi credi davvero che l’ntervista di Ferrero tiri così tanto?…in grado addirittura di aumentare le vendite in modo esponenziale?….se Ferrero ha questo magico effetto sono contento vorrà dire che anche i voti del Prc sotto la sua gestione aumenteranno esponenzialmente.

    Per tutta la questione di Liberazione c’è da dire che il giornale sotto la gestione Sansonetti nn mi dispiaceva. Tuttavia i dati stanno lì a dire che le vendite sono diminuite e i debiti aumentati, quindi una decisione conseguente è vero che va presa. Il fatto è che però semplicemente il quotidiano ha seguito le sorti del Partito, il quale ha iniziato la parabola discendente da quanto Bertinotti ha lasciato la guida a Giordano (stessa corrente, ma carisma e competenze non paragonabili). Tuttavia al netto dei commenti che alcuni redattori possono aver fatto in modo volgare e maleducato, quando vi sono persone che perdono il posto di lavoro occorrerebbe essere comprensivi anche verso chi usa parole dettate dalla rabbia appunto di perdere il posto.

  546. no gabriele.
    te ne farei conoscere tanti di padri di famiglia che hanno perso il lavoro in fabbrica, e che hanno tanta di quella dignità che tu nemmeno ti immagini.
    non ci sono scusanti.
    è una vergogna!

  547. vi condivido compagni, e poi anche titolarlo così, ma che significa che loro sono gli unici titolari della libertà?
    ma i militanti TUTTI di questo partito,si meritano un cosa del genere?
    ma chi le dirige queste cose si rende conto che poi certe ferite non si rimarginano?
    basta, non scrivo più dell’argomento sennò mi sento male…

  548. incazzato Says:

    mmmmhhh che liberazione non sia molto “giornale” mi sembra una ovvietà,che non sia organo di partito altrettanto.per dirla tutta è indigeribile dal suo esordio.però però,i 60 dipendenti(poi possono non piacerci,ma questo è un altro discorso)sono lavoratori,ed il loro padrone(perchè è così)è il partito.ora se non se ne viene fuori è chiaro che la colpa è del partito,come è chiaro che se le auto fiat fanno schifo la colpa non è di chi le costruisce materialmente(gli operai)ma degli agnelli.al di la di tutto la vertenza dei lavoratori di liberazione,perchè di vertenza si tratta,è sacrosanta.poi sansonetti può andare a fare anche il corrispondente da ventotene.un idea per salvare il giornale potrebbe essere quella di “azionariato militante”.

  549. la discussione su liberazione va forte, vedo. Chiaro che il problema del lavoro ce l’hanno in tanti in questo paese. Del resto se a qualcuno viene ancora la brillante idea di diventare comunista qualche buon motivo deve averlo. Io penso che il nostro partito, soprattutto questo partito uscito da chianciano, abbia maledettamente bisogno di un giornale. Non saremo più nei salotti televisivi e sulle pagine del Corrierone borghese, perciò dobbiamo conservarci un giornale per informarci, formarci e parlare a più gente possibile nel mondo là fuori. Beninteso: un giornale diverso. Bisognerà cambiare tante cose, dare un segnale forte ai nostri lettori, ai militanti di rifondazione comunista, a quel pezzo di società al quale ci sentiamo vicini. Lo dobbiamo fare mettendo da parte quella spocchia salottiera e presuntuosa che ha contraddistinto la liberazione sansonettiana. Questo vuol dire fare chiarezza sulle responsabilità della gestione fallimentare sinora fatta del giornale

  550. dobbiamo mettere assieme il massimo di solidarietà e di sforzo per mantenere il giornale con la massima chiarezza sulle responsabilità. Quelle di sansonetti in primo luogo e in subordine quelle di chi ha cogestito un progetto politico-editoriale che mirava al superamento di rifondazione e della cultura politica comunista. E da ultimo quelle di chi si è accodato convinto di salire sul carro dei vincitori.

  551. ecco alcune dichiarazioni di sansonetti:

    «Non so come andrà a finire la nostra vertenza. Mi auguro però che Rifondazione combatta con i denti e con le unghie per difendere il finanziamento pubblico della stampa. Io mi sto impegnando tantissimo, spero di vedere lo stesso impegno da parte dei vertici del partito». Il giorno dopo lo sciopero indetto per protestare contro lo stato di incertezza che grava sul futuro di «Liberazione», Piero Sansonetti, prepara il numero che andrà in edicola domani e si divide tra impegni di redazione e la battaglia per difendere le risorse pubbliche che possono garantire la sopravvivenza del suo, come di molti altri quotidiani politici. «Liberazione sciopera contro Rifondazione», era il titolo che campeggiava oggi sulle pagine di quotidiani diversi come «Il Giornale» e «l’Unità». È un titolo forzato o fotografa la realtà? «Noi -osserva Sansonetti all’ADNKRONOS- per la verità non abbiamo scioperato contro Rifondazione ma contro la proprietà del giornale, visto che c’è una vertenza aperta. Nel nostro caso le due parti coincidono e ci piacerebbe vedere un partito impegnato a garantire il futuro del giornale e delle tante persone che ci lavorano. A noi, invece, sembra che l’editore vada nella direzione opposta, che faccia melina invece di presentare un piano di rilancio, quantificando le risorse necessarie». «Non c’è molto da inventare. Basterebbe che il segretario applicasse alla lettera ciò che ha scritto nelle sue tesi congressuali affrontando il tema dello sviluppo o della crisi delle imprese: quantificare le risorse e metterle al servizio di un progetto. Invece ho l’impressione che l’editore non vada in questa direzione. Ci rassicurerebbe molto -continua Sansonetti- se il partito si impegnasse con tutte le forze nel difendere la legge sull’editoria». (segue) (Pol/Pn/Adnkronos) 26-SET-08 18:56 NNN
    FINE DISPACCIO

  552. e se vi regge il cuore vi allego anche il seguito:

    EDITORIA: SANSONETTI, PRC COMBATTA PER SALVARE FINANZIAMENTO (2)
    EDITORIA: SANSONETTI, PRC COMBATTA PER SALVARE FINANZIAMENTO (2) = VOGLIONO UN GIORNALE BOLSCEVICO? ALLORA NON SONO IL DIRETTORE GIUSTO (Adnkronos) – «Continuo a pensare -osserva ancora Sansonetti- che il nostro giornale sia una ricchezza, che sappia mettere in movimento le idee, che sappia suscitare il confronto e il dibattito. Far morire la nostra testata sarebbe un delitto. Per questo chiedo al partito di combattere perchè il giornale continui a vivere. Se poi sotto ci sono altri obiettivi, non posso saperlo. Vogliono fare un nuovo direttore? Uno più aderente alla linea politica del partito? La mia risposta l’ho già data: la linea di un giornale non si cambia ogni volta che cambia il segretario. Si vuole fare un giornale bolscevico? Allora non sono io il direttore adatto. Perchè io bolscevico non sono». La vita va avanti. «Liberazione» domani sarà nuovamente in edicola. «Faremo il giornale come abbiamo sempre fatto, con le nostre scelte, i nostri argomenti. Domani -spiega- in prima mettiamo la crisi economica americana che morde ed è molto peggiore della crisi italiana. Poi dedicheremo due pagine alle nostre vicende. I nostri lettori volgliono sapere e noi li terremo informati». (Pol/Pn/Adnkronos) 26-SET-08 19:25 NNN
    FINE DISPACCIO

  553. alessandro Says:

    caro incazzato non è colpa del partito se tremonti ha annullato i finanziamenti all’editoria e non è colpa del partito se berti con l’arcobaleno ci ha tenuto fuori dal parlamento
    con sansonetti e con una redazione anticomunista al 90 % di militante non ci sarà proprio niente
    Sansonetti è un infame perchè invece di ragionare REALISTICAMENTE su quello che si può fare ha intenzione di tenere il partito in ostaggio per mesi
    Rifondazione non è “un padrone ” perchè i soldi non li ruba ma derivano dalle tessere degli iscritti
    se i soldi sono pochi si deve fare con quelli che ci sono
    Il resto sono cazzate che non stanno ne in cielo ne in terra

  554. sansonetti ha perso completamente la ragione, queste dichiarazioni sona da capofazione e non da direttore che ha cuore le sorti del proprio giornale…non ho più parole….
    o meglio come disse il Sassaroli:
    “io le parole ce l’ho ma è meglio che ‘un le dica…”

  555. posso dire per certo che una parte della redazione è seriamente preoccupata di perdere il proprio posto di lavoro (gli si può soltanto rinfacciare di non aver capito dove li avrebbe portati il sostegno incondizionato a Sansonetti). C’è chi davvero è convinto che solo con iniziative e scioperi possa richiamare l’attenzione e scuotere una situazione in stallo. Il problema è che la mobilitazione sindacale è egemonizzata, politicizzata da Sansonetti e chi gli sta molto vicino. Da quelle agenzie viene fuori che sansonetti sta dalla parte di chi sciopera e contro il partito che non vuole mettere i soldi e fa melina.
    Ma c’è qualche ragione di credere che sia un ultimo disperato colpo di coda. Sta venendo fuori il dissesto del giornale e pur di allontanare da sé il peso della responsabilità cerca di buttarla in “politica” e di guidare la protesta della redazione.

  556. chi può dia un’occhiata al blog liberaliberazione. Girano commenti del tipo: Ad ogni modo se realmente il problema è solo economico è un conto, ma se è in discussione la libertà di un giornale e dei giornalisti è ben altra cosa e i redattori fanno benissimo a protestare.
    Tra l’altro mi sembra (visto che ho seguito su liberazione tutto il dibattito) che liberazione si sia comportata da giornale molto aperto e trasparente (come era giusto che fosse) dando spazio a tutte le aree (mi sembra che addirittura siano 7 se non, ad esser pignoli, di più), mentre ho trovato indecente l’intervista rilasciata da ferrero a novella 2000. Forse liberazione dovrebbe somigliare a Novella 2000 per rendervi soddisfatti?
    Non mi sembra molto elegante cambiare direttore non appena cambia la segreteria …. sa tanto di autoritarismo puro e duro. Detto questo che ci sia un direttore o un altro per me non cambierebbe nulla se i giornalisti fossero liberi di dire quasi tutto quello che vogliono … dico quasi, perchè non credo che la Libertà esista da nessuna parte.
    Liberazione è un buon giornale, quasi un miracolo della carta stampata, cercate di non distruggere il poco di buono che c’è ancora in italia che mi sembra che di danni ne siano già stati fatti anche troppi con la faziosita e il frazionismo che dilaga come un’epidemia endemica.
    geo

  557. alessandro Says:

    bisogna dare atto a sansonetti di essere riuscito a dare al partito uscito da chianciano una bella botta d’ immagine
    L’avevo sottovalutato :non essendo riuscito a sciogliere il prc politicamente
    adesso (di concerto con vendola ) sta cercando di scioglierlo “PER VIA FINANZIARIA”
    é veramente un uomo spregevole

  558. Alessandro condivido il tuo pensiero in toto.
    Stai tranquillo Sansonetti non ce la farà a distruggerlo prc. Se accadesse, dovrebbe vivere nascosto su qualche isola sperduta per il resto dei sui giorni, lui, e tutti i giornalisti che gli stanno appresso in questa farsa.
    Che francamente Antonio, o in buona fede o in cattiva fede, quello che stanno facendo è vergognoso. Non lo fanno nemmeno nelle fabbriche occupate di periferia. Senza offesa agli operai. Non ci sono scusanti. E chiudo.

    Poi Antonio, io ho cercato quest’esternazione di Paolo Ferrero su Novella 2000 e non l’ho trovata. Me la puoi mandare per cortesia? Come hai mandato le ANSA di Sansonetti?

    Non ti sembra elegante cambiare direttore appena cambia segreteria? ma come siamo delicati!! E a te pare elegante che i militanti vengano a conoscenza di questi milioni di euro dilapidati da una gestione scellerata? In fondo il giornale è dei militanti, tutti, o no? Cos’è Antonio più elelegante? hai il coraggio di parlare di “eleganza”? Stai scherzando, spero.
    Discutiamo seriamente, per cortesia.
    “Liberazione giornale aperto e trasparente”… anche in questo caso stai scherzando, vero? e non aggiungo altro.

    Nessuno vuole distruggere liberazione. Si vuole solo un po’ di chiarezza e di giustizia. E’ chiedere troppo? Si vuole solo che chi ha avuto responsabilità per tutto questo, paghi. Autoritarismo o no, non ce ne può fregare di meno. Non si vuole giocare con i posti di lavoro della gente, ma vi prego di non giocare con i sentimenti dei militanti, che come diceva Laura, non credo si meritino quello che state facendo, Antonio. E non si meritano nemmeno le lezionicine di come dovrebbe essere un giornale e di quanto è bella Liberazione… permettimi.

    Antò!! Stai parlando con chi (intendo tutti non solo io), legge anche ALTRO. Sappiamo distinguere un guiornale da un altro e la sua qualità. Non cerchiamo di difendere quello che è impossibilile difendere.

    Se volete rispetto, dovete prioma avrcelo voi!! e mi pare che ultimamente Liberazione non sapesse proprio dove abitasse questa parola “rispetto”. Intendo per i miltianti.

    Qui c’è un segretario di partito che da questo MERAVIGLIOSO TUO giornale aperto e trasparente ha preso mazzate dal primo giorno dopo il 14 aprile!! Te lo sei dimenticato, Antonio? Nemmeno il Secolo XCIX avrebbe dipinto Ferrero come è stato dipinto da Liberazione.. quando ha avuto la fortuna di essere dipinto, se non del tutto ignorato, caro Antonio!!

    La verità, caro Antonio, è che NESSUNO di questi paladini del blog liberaliberazione (che vergogna!) immaginava che a chianciano uscisse vincitore Ferrero. Questra è la verità! Altrimenti la “linea” l’avrebbero modificata, visto che pare che di dignità in quella redazione ci si ben poco.
    Scusa lo sfogo, ma è inaccettabile questa situazioe. E il fatto che tu sia uno dei redattori “più ragionevoli” non mi impedisce di dire quello che penso.

    E ora credo che noi dovremmo organizzarci per andare nelle piazze con la CGIL che inizia alle 9.00. Pensiamo alle cose serie, compagni, che domani, la libera e trasparente redazione di LIberazione vedrete quanto parlerà dell’adesione del prc alla manifestazione della cgil, vedrete quanto parlerà dell’intervento che ferrero farà a Torino insieme ad epifani, vedrete vedrete… e troverete di certo un piccolissimo trafiletto all’ultima pagina che parlerà dell’ assemblea di rifondazione per la sinistra. sicuramente sarà così. Di Vendola, di Giordano e company scriveranno pochissimo, tutta l’attenzione a caratteri cubitalio sarà data a questa battaglia con la CGIL. Scommessa? Sarà certo così, perchè appunto, liberazione non è faziosa, è libera e soprattutto trasparente. SOPRATTUTTO TRASPARENTE, come dice Antonio.

    Saluti a tutti, và, che è meglio!!

  559. alessandro Says:

    maria guarda che le frasi che ha riportato antonio su novella 2000 ecc. sono frasi di un commento che ho visto anche io sul blog di liberazione
    non sono parole di antonio

  560. alessandro Says:

    nel suo intervento su liberazione di oggi gennaro migliore ha praticamente
    proclamato ufficialmente la scissione

  561. Gennaro Migliore?Quell’individuo farà la scissione solo quando sarà sicuro che il suo culo sarà ben al caldo altrove.Compagni,parlano minacciano ma sono divisi.Ha ragione Tony la nostra battaglia contro l’anticomunista sansonetti ci porterà solo consensi.
    Comunque grande partecipazione alla manifastazione CGIL.

  562. alessandro Says:

    vendola ha detto alla stampa che ormai il prc è un partito marcio plebeo rinsecchito e votato al suicidio
    BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!!!
    sono stanco di essere insultato da vendola
    per favore il partito lo cacci
    non voglio mai più sentir parlare di quel viscido opportunista
    ormai vendola è più anticomunista di berlusconi!!!!!!!!!!!!!!!!!

  563. Calma compagni,devono andarsene loro,stanno provocando per farsi cacciare,lo so è difficile ma a questo punto non possono più restare.Però saranno loro ad andarsene.Vendola è un cretino,era una persona stimata e si è fatto pilotare da un branco di teppisti interessati.Compagni dovete avere chiaro che questi difendono il loro stile di vita pagato in questi anni dal partito.Non gliene fotte niente della politica,loro ragionano così:non possiamo più mungere la vacca rifondazione che allora crepi.I veri eredi di Craxi sono loro,abbiamo allevato delle serpi in seno.
    Che si prendano le loro cose,i loro ruffiani e le loro puttane(quelle assunte a destra e a manca solo perchè scopavano con il potente di turno) e se ne vadano.
    Grande partecipazione alla manifestazione CGIL andrea ha ragione.

  564. Marcio,Plebeo? Sembra l’atteggiamento di una marchesa;”che volete signora mia la servitù non è più quella di una volta”.Questi cantavano Contessa di Pietrangeli ma non ci eravamo accorti che la contessa erano loro.Loro pensano che gli operai,disoccupati etc. siano delle bestie, invece loro i colti i sapienti che indicano la via.In realtà sono dei cialtroni ignoranti,gente che non si è dovuta mai guadagnare niente,nemmeno una laurea o un posto di lavoro.Per favore liberateci della vostra presenza…..

  565. abbassiamo i toni per favore…
    le dichiarazioni gravissime di Vendola a La Stampa non ci devono far cadere nella trappola.
    comunque le loro cose non se le prendono…lasciano tutto come hanno trovato…

  566. compagni do una notizia che la Vendola & C. bollerà come stalinista:

    IL PRIMO ASTRONAUTA CINESE PASSEGGIA NELLO SPAZIO,NELLA MODULO SPAZIALE E’ STATA MESSA UN PEZZO DELLA BANDIERA ORIGINALE DELLA COMUNE DI PARIGI.

    LA CINA E’ IL DIAVOLO COME DICONO I LEGHISTI E TREMONTI O SI PUO’ DISCUTERE ANCHE DI QUESTO?

  567. Laura sono situazioni che voi compagne dovreste denunciare per prime.Non si tratta di alzare i toni ma di fatti……..,poi che vuoi noi siamo plebei.Consiglio a Vendola di non provocare oltre misura,perchè la sua vita non è così limpida,anche lui ha parecchi scheletri nell’armadio,altro che marcio………….

  568. @tony: non è facile, i pettegolezzi non si possono utilizzare come strumento di lotta, denunciare pubblicamente certi fatti senza il supporto di prove e e controprove non è nè corretto nè opportuno…

  569. Ti fornisco tutte le prove che vuoi,nomi cognomi e date di nascita.Ma cosa credi………..sono cose note da anni a qualsiasi compagno di rifondazione da Aosta a Mazara del Vallo.Tra l’altro questa gente ha impalcato i propri porci comodi con tale arroganza che non ci voleva 007 per sapere…..
    Ripeto hanno preso una strada bruttissima,loro non possono parlare di marcio….sarebbe il toro che accusa l’asino di avere le corna.

  570. Nella mia federazione non sopporteremo altro,se continueranno con gli insulti………………..

  571. ok,sono pettegolezzi che conosciamo, ma ti prego non scendiamo a questo livello….
    per favore, chiudiamo l’argomento che non è “elegante” 😉

  572. OK Laura.Ma molti compagni scalpitano,vedi non è che tantissimi compagni possono essere tenuti calmi a vita sotto un diluvio di offese.
    Questi non parlano di politica ma insultano.Quando loro erano in maggioranza nessuno dai cossuttiani a ferrando si è mai permesso di dire certe cose.Personalmente diversi di loro sicuro i loro dirigenti per me da oggi non sono più compagni.
    Comunque hai ragione,ma l’eleganza non può essere unilaterale.

  573. scusate, forse stamani ho letto male il post di antonio. forse ha ragione ale, antonio riportava l’elenco delle stupidaggini trovate sul blog dei folli, non erano frasi sue. chiedo scusa, ma credo abbiamo tutti i nervi molto tesi, e questo può far giocare brutti scherzi. è vero compagni, la manifestazione della cgil è stata un successo, ma io qui ero sola con altri tre compagni. perchè il resto della federazione è a roma per l’assemblea vendoliana.TRE PULLMAN, compagni, TRE PULLMAN si sono organizzati… e non si ode nulla per l’organizzazione dell’11 ottobre. questi vogliono farci saltare i nervi….
    scusami ancora antonio, se ho capito male io

  574. Hai ragione Tony, concordo su tutto quello che dici, se Grassi o chiunque altro avesse pensato di dire quello che Vendola oggi dichiara alla Stampa sarebbe stato espulso senza nemmeno passare dalla garanzia.

    ma, noi siamo eleganti e BELLISSIMI 😉

    il tempo sarà galantuomo! Quando si accorgeranno che Vendola & co. pensano solo a salvarsi personalmente, e molti saranno con il culo per terra torneranno con gli orecchi bassi, bassi. Stiamo calmi….

    una abbraccio…che in queste ore ne abbiamo bisogno.

  575. Invece nella mia non tutti i Vendoliani noti sono andati,a loro non frega nulla della manifestazione dell 11 ottobre tanto hanno quella del PD del 25.
    Se ci saltano i nervi non vorrei essere nei loro panni………..

  576. elio pillai Says:

    Car* tutt*
    Oggi per la prima volta ricompro Liberazione dal dopo elezioni .
    Nella prima pagina l’attenzione mi cade su due articoli, il primo:”pronti a lottare”riferita all’assemblea di redazione di liberazione per evitare la “liquidazione comunista”cosi la definisce Sansonetti in seconda pagina.
    Mi viene da chiedere se Sansonetti non sapeva nulla dei conti di liberazione e quante copie vengono vendute sotto la sua direzione!?
    Oltre ad essere curioso di sapere quante copie vengono vendute,mi piacerebbe sapere anche chi paga i debiti maturati in tutti questi anni da liberazione?(quelli esposti da Ferrero all’assemblea di redazione).
    Il secondo punto non meno delicato ma altrentanto interessante è l’articolo di Migliore,dal titolo:”Vogliono cancellare la sinistra”.
    Gennaro da birbante napoletano,fa un panegorico di sue riflessione per portare alla fine l’acqua al suo mulino.(..)
    Parte attaccando Berlusconi come la causa di tutti i mali della sinistra, e prova anche a spiegare cosa si dovrebbe fare,sempre secondo lui,perche’ cio’ non accada.
    Ora a parte i consigli , che sarebbe meglio non ne dia piu’ dentro questo partito.
    Ma nel raccontare la storia della sinistra,secondo me ,racconta una mezza verita’.
    La mezza verita’ non vera, è data dall’accanimento terapeuitico suo e di tutto il vecchio gruppo dirigente,che in qualche misura coincide anche col nuovo, di voler attribuire a Berlusconi ,e ogni tanto anche a Veltroni,la cancellazione della sinistra in italia.
    Qui sta’ la sua birbanteria !
    Io direi ,piu’ semplicemente,che la cancellazione della sinistra in Italia è stata causata dalle politiche scellerate ,contro gli operai ,i disoccupati,i precari eccc, dal governo Prodi, con il contributo determinante del gruppo dirigente di rifondazione comunista,possiamo aggiungere se vogliamo che c’erano anche pdci, pd e verdi
    Tutti sappiamo che Rifondazione comunista e “la sinistra arcobaleno” hanno votato in parlamento tutto(tutte le cose peggiori) senza mai opporsi a nulla.
    Migliore dov’era in quella fase?
    Mi raccontavano che quando si votavano i provedimenti governativi e le finanziarie ,Migliore dicesse:”votiamo tutto e andiamo avanti”,ecco il suo “andare avanti ” dov’è finito.
    Il tuo avanti è finito in-dietro alla classi piu’ deboli,caro Migliore,ma voi siete sempre li ad aspettare pazientemente la prossima tornata elettorale,per trovare sistemazione definitiva alla vostra nuova posizione di precari della politica.
    Poi possiamo anche concordare sull’altra mezza verita’.
    Che Berlusconi stia faccendo il resto non c’è dubbio,ma Berlusconi completta l’opera iniziata da Migliore e & ,a cancellare i giornali ,come liberazione e il manifesto e, anche il manifesto qualche responsabilita ce l’ha.
    Ma l’atto primo di quest’Opera è stata scritto essenzialmente da voi caro Migliore,direi meglio da Bertinotti; a te Gennaro e a voi era stato affidato il compito di attuarla diligentemente,perche’ aspettavate il vostro turno per diventare “capetti”.
    Cari i “Migliori”, l’egemonia politica e culturale che si è conquistata la destra,non è stato ne’ negli ultimi quindici anni e neppure del tutto merito loro.
    L’egemonia la destra l’ha conquistata soprattuto negli ultimi due tre anni ,anche grazie alla sinistra,perchè non siamo stati capaci di imporre una nostra e autonoma politica di alternativa contro il dilagare della globalizzazione ,del liberismo, agli attacchi del capitalismo alla classe operaia e della chiesa ai diritti primari.
    E’ col nostro ingresso nel Governo che abbiamo cancellato le nostre politiche,rinunciato alla nostra storia e alla nostra cultura,a dire il vero,se si puo’ dire col senno di poi, in parte sono state decise al congresso di Venezia.
    E’ comunque in questi anni che è maturata la nostra e la vostra disfatta,altro che balle.
    Tornero’ da domani a non comprare liberazione,ne va della mia salute,almeno non vengo tentato di leggere queste ipocresie.

    un saluto a tutti sperando in un periodo “migliore”
    elio

  577. Bisogna assolutamente fare fuori Sansonetti, il partito non può dissanguarsi per liberazione. E se Vendola continua così, al prossimo congresso prende il 4,7%.
    Non è bello, ma credo che a questo punto sia necessario un po’ di polso. La sopravvivenza non è un pranzo di gala.

  578. Elio ci voleva un commento acuto e lucido come il tuo,niente da aggiungere sottoscrivo tutto.
    Berlusconi colpevole di tutto?Strano Niki Vendola lo ha definito una persona simpatica che ha cambiato l’Italia.
    Immaginate Gramsci,Togliatti,Rosselli e Gobetti definire Mussolini una persona simpatica…………

  579. Sacha quale prossimo congresso? Quello del PD forse,dove loro saranno la sinistra di Morando e DeBenedetti.

  580. …caro Elio col senno di poi è facile parlare. Dire oggi che al governo nn si doveva andare è troppo facile. Il tuo post è molto coerente xò scusami cosa proponi?…o meglio cosa avresti proposto a quel tempo?…ti ricordo che il partito al 60% era favorevole a rispondere a quella domanda di cambiamento che proveniva dal paese e che ci chiedeva di provare almeno a mandare a casa Berlusconi. Anche Grassi (che ricordiamoci bene nel 2001 e seguenti era anche contrario all’immersione nei movimenti…diceva letteralmente che il partito era appiattito su di essi) nn era pregiudizialmente contrario ad un’eventuale partecipazione al governo. Dunque lo rimanevano Progetto Comunista; sinistra critica e Belotti. In conclusione o tu caro elio fai parte di queste correnti (che erano contrarie a priori) o altrimenti oggi nn ha senso dire che abbiamo sbagliato ad andare al governo…perchè giudicare col senno di poi è più facile,troppo direi.

  581. Scandaloso:la dirigenza della federazione napoletana non ha aderito alla manifestazione contro la discarica di chiaiano.

  582. alessandro Says:

    vendola ha dato spettacolo anche sull’ unità con un’ ennesima intervista

  583. Alessandro, Migliore oggi ha annunciato che la scissione averrà al più presto. Se uno non è scemo completamente da quell’articolo capisce questo, al di là delle berlusconate varie, di cui poco ce ne cale in questo momento.
    Organizziamoci, diamine!
    RAMOOOOOOON!!!!!!!!!!!!!

  584. celeste murgia Says:

    Carissim* compagn*,
    per nulla vorrei contraddire le opinioni del compagno e amico Elio Pillai, però io invito tutt* a comprare regolarmente Liberazione comunque la si pensi sul Partito e sul Comunismo. Comprarlo, diffonderlo e discutere. E’ indispensabile per l’azione politica e per il futuro. Di tutti. Per chi non avesse potuto, su Liberazione del 24 agosto, leggere una mia lettera su questo argomento, la ripropongo sul blog. Può sembrare una proposta pro Sansonetti e Redazione invece a mio parere c’è una indicazione, anche se infinitesimale, del DNA necessario a chi aspira a ricoprire ruoli dirigenziali. Nel nostro congresso di Circolo il I° documento ha prevalso per 15 a zero però oggi siamo consapevoli che contano soprattutto la capacità di tutti di interagire con tutti e con tutto, sviluppare relazioni autentiche a prescindere dal documento e dalla mozione di riferimento.
    Ciao a tutt*
    Celeste Murgia
    27 settembre 2008

    Gentile direttore,
    vorrei anche io esprimere opinioni e preoccupazioni sul futuro di Liberazione. Da sempre ce ne siamo serviti per crescere nel partito e nella società. Oggi è in grande crisi, una crisi evidente e bruciante quanto, sembrerebbe, irrisolvibile. Si propone il cambio del direttore, ci si domanda quale riforma del giornale, come reperire nuovi finanziamenti e altri argomenti che innescano il dibattito, speriamo il più ampio e aperto possibile.
    Se Pintor diceva che “un giornale è un giornale”, forse intendendo che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere ne deduco che l’editore deve fare l’editore, il Partito sia Partito, gli organismi dirigenti all’altezza del loro compito e infine la redazione e il direttore facciano giornalismo.
    Alcuni vorrebbero il cambiamento a cominciare dal direttore? Benissimo io propongo come nuovo direttore Piero Sansonetti.
    Non è una trovata banale né solo una provocazione. Non entro nel merito ma vale quanto, Lei Sansonetti, ha ben espresso qualche giorno fa. Io vorrei che si evitasse il malvezzo calcistico secondo il quale cambiando l’allenatore automaticamente si dissolvano i problemi. Invece tutti i soggetti, interessati in qualche modo alla vita e alla tenuta del giornale, dovrebbero essere all’altezza delle responsabilità che la funzione necessita. Senza straripamenti di ruolo e senza furbizie. Senza atteggiamenti “da padrone” e senza scorciatoie. Ogni soggetto, dal partito ai lettori affezionati, dalla redazione all’editore, per imboccare una via d’uscita, cominci ciascuno per sé, a curare criticamente ed autocriticamente il suo fare ed il suo essere. É questo l’indirizzo da seguire.
    Il giornale è lo sbocco di una dimensione complessa in cui giocano fortemente i rapporti di forza fra i soggetti interessati, nessuno escluso. I risultati vengono quando c’è armonia per l’equilibrio fra i poteri dei soggetti in campo, per collaborazione leale, unità , distinzione e autonomia.
    Il Partito oggi è più in crisi del giornale, la diffusione fra gli iscritti non è soddisfacente (cioè viene letto poco, anche dai dirigenti, a danno della militanza attiva, oltre al danno economico), nel rapporto tra editore e redazione mi pare che questa ultima abbia le idee più chiare su libertà, uguaglianza, linea politica e via discorrendo. Questa è solo una mia impressione. Certamente chi migliora se stesso migliora anche l’altro, dobbiamo riscoprire la cultura della testimonianza.
    Liberazione veramente è stata per lungo tempo, nonostante i limiti “tecnici”, esempio di ottimo giornalismo nel panorama grigio italiano per prontezza, per intuizione ed elaborazione del pensiero. Un prestigio che può essere riconquistato.
    Sono soddisfatto dell’esito del settimo congresso. È stato un congresso vero, esasperato quasi disperato, soffertissimo ma vero. Vorrei che Liberazione fosse un giornale vero, poco importa se sia buono o cattivo a seconda dei punti di vista, ma vero. E Sansonetti è un vero giornalista, con e come tutta la redazione. Si potrebbe ricominciare da loro e con loro!
    Buon lavoro,
    Celeste Murgia
    Circolo di Monastir, Cagliari 24,08,2008

  585. alessandro Says:

    scusa celeste ma io a interagire con vendola non ce la faccio
    io non permetto a nessuno di dirmi che devo togiermi di dosso”LE INCROSTAZIONI”

  586. @Gabriele:Formare l’Unione nel 2005 per tentare dia arginare Berlusoni è un conto, stare al governo come ci siamo stati è un altro.
    Le cose sono cominciate subito male dalla questione della presidenza della commissione difesa del senato, di lì in avanti è stato tutto un ingoiare rospi (per essere gentili).
    Tu dirai: ma Ferrero era Ministro ecc… ma ti ricordi quando propose di dividere la prima finanziaria in due anni e si trovò completamente isolato dal gruppo dirigente del suo partito che trattarono a ribasso con Padoa Schioppa?

    Ti ricordi la vicenda Turigliatto con un partito che per 24 ore non sapeva come affrontarla, se non “sospenderlo” altrimenti non sapevamo come trovare la legittimazione dei così detti riformisti? (mi sembra che nessuno del PRC chiese a Di Pietro di sospendere il suo deputato quando votò contro la commissione sul G8, altrimenti si creavano fibrillazioni nella maggioranza)

    ti ricordi la vicenda del welfare quando ci siamo fatti imporre il voto di fiducia?

    Eccco, io per esempio ero favorevole al tempo di venezia all’entrata al governo, ma non mi posso dimenticare l’appiattimento totale e la sindrome da ’98 che abbiamo avuto in quei 20 mesi.
    forse ragionerò con il senno del poi, ma riconoscere i propri errori non è mai tempo perso, e riconoscendo i miei errori posso affermare che forse se si chiedevano quei famosi “paletti” non saremmo ridotti così….

    @Maria: quell’articolo è proprio un annuncio di scissione, non ci sono dubbi.

  587. alessandro Says:

    laura completamente d’accordo

  588. Tessere per la corrente da a fare anche fuori dal partito.

    Non c’è l’ora x per partire con la sinistra unita, il momento è ora

    Il comunismo è morto e sepolto

    Indispensabile rapporto con il pd

    Opposizione intransigente all’unità dei comunisti

    Mi sembra che siano i punti salienti del discorso di Vendola, almeno dal pezzo che sono riuscito ad ascoltare.

    Oltre a non meglio specificate per liste delle europee.

    In pratica continuano a tenere i piedi in due staffe: preparano l’eventuale scissione ma prima aspettano di vedere se si riesce a dare il colpo di grazia al partito che altrimenti sarebbe troppo pericoloso alla loro sinistra.

    Va bene la tolleranza e la flessibilità ma se vanno avanti così credo che si debba fargli capire che c’è un limite

  589. alessandro Says:

    ADESSO BASTA
    1)divieto di doppio tesserameno
    2)togliere tutti gli incarichi alla corrente vendola nei dipartimenti
    3)ognuno può dissentire ma l’operatività del partito non può essere messa in discussione

    queste sono le misure di salute pubblica da adottare subito

  590. no Laura, con il massimo rispetto ma questa non te la passo. Cosa vuol dire che Ferrero ha proposto di dividere la prima finanziaria etc…? Se sei ministro, e non sei d’accordo con ciò che stai facendo ti dimetti semplice. Hai mai sentito parlare di dimissioni di Ferrero in quel periodo? Non per tornare sull’argomento però ragazzi se mi dite che adesso Ferrero ha cambiato idea ok, allora massimo rispetto le idee si possono cambiare. Ma se condannate l’operato del Prc al governo senza condannare anche Ferrero allora si cade nell’ipocrisia.

    Saluti e senza polemica (x laura)

  591. sono d’accordo con animal

    c’è un limite a tutto. e ora si sta abbondantemente superando.
    si deve pensare ai compagni che hanno le mani legate nei circoli, perchè con questi altri non c’è possibilità di dialogo politico (non intendo umano, non confondiamo le cose, per favore). i dirigenti è ora che prendano delle posizioni ben precise con questi atteggiamenti spocchiosi, maleducati e arroganti di questi signori. noi vorremmo lavorare. chiediamo solo di poter lavorare. io capisco il tentare il dialogo sempre fino all’ultimo respiro, ma convivere sotto lo stesso tetto da separati in casa, non fa altro portare sempre più odio e rancore (sempre politico, e non personale, ribadisco, anche se purtroppo spesso le cose si intrecciano)

    dirigenti, prendete parola anche voi a tono, per cortesia. questi non possono fare bello e cattivo gioco, non si può più tollerare.

    PS
    vorrei dire a celeste murgia che io l’avevo letto ad agosto il suo intervento nella posta di Liberazione, e condivido. (e qunado l’ho letto ho pernsato: toh! celeste murgia del blog!! 🙂

  592. perfetto alessandro

    io non ne posso più. qui sono sola, e la cosa non mi demoralizza per nulla, anzi, mi carica ancora di più. sola contro tutti? va bene. ma adesso tocca ai nostri dirigenti prendere parola. TASSATIVA.
    RAMOOOOOOON!!!!

  593. ADESSO BASTA
    1)divieto di doppio tesserameno
    2)togliere tutti gli incarichi alla corrente vendola nei dipartimenti
    3)ognuno può dissentire ma l’operatività del partito non può essere messa in discussione

    queste sono le misure di salute pubblica da adottare subito

    RAMOOOOOON!!!!

  594. Il doppio tesseramento non è ammesso dallo statuto,se fanno una cosa del genere sono fuori dal partito.
    Per il resto sono pietosi,almeno nel 1998 i cossuttiani si sono assunti le loro responsabilità ed hanno fatto la scissione.Questi sono troppo vigliacchi.Se vogliono restare devono rispettare lo statuto.Questi hanno una pratica berlusconiana della politica:le regole esistono solo per mio interesse!!!

  595. @Gabriele: si poteva dimettere ok, ma che era completamente isolato nella vicenda da gruppo dirigente del partito me lo permetterai?
    chi ti ha detto poi che assolvo ferrero e come si è comportato da ministro?

    @Maria:anche perchè se si demoralizza una come te è finita 😉

  596. Secondo me vogliono farsi espellere per fare le vittime degli stalinisti. Ma a questo punto credo che non dovremmo farci scrupoli: se varcano il limite e paralizzano il partito in qualche modo bisogna impedirglielo.

  597. esatto animal. niente scrupoli, non esiste proprio. lo statuto è statuto, le regole son quelle, punto e basta. vittime o non vittime, se devono farlo affondare loro il partito , lo affondiamo noi con le nostra mani , almeno ci togliamo pure la soddisfazione! ecchecavolo!!! e mò basta!!!

    x laura.
    laura io sono come l’erba cattiva, non muore mai. e più difficoltà trovo sulla strada, e più mi carico e più il mio temperamento lievita (e non è bella cosa per chi mi sta accanto, credimi. son cavoli). ho i nervi a fior di pelle x due motivi: x la giornata di stamani e x il fatto di essere stata contatttata da un illustre intellettuale di destra che avrebbe piacere di confrontarsi con me. ricordi il dibattito su idicicco? tony e quell’altro hanno citato un bel po’ di intellettuali. uno di questi mi ha trovata con la ricerca web del suo nome… insomma laura, possibile che io riesca a lavorare col web anche abbastanza bene per questo aborto di partito, e nella mia realtà non possa farlo? possibile? ma non ha vinto la linea ferrero a chianciano? e allora!! è chiedere troppo poter lavorare secondo le direttive del nazionale. è chiedere troppo????????????

  598. Maria chi è l’intellettuale di cui parli?

  599. no Maria dovrebbe essere normale…ma ormai di normale qui c’è rimasto poco…
    comunque:
    al lavoro e alla lotta!!!!

  600. Compagni il sito del partito http://www.rifondazione.it da un ora è bloccato.Secondo me è sotto attacco hacker.Provate a connettervi.
    Adesso tentano anche di sabotare il sito.

  601. Hai ragione Andrea risulta non raggiungibile,stranissimo fino a qualche ora fa funzionava perfettamente……………

  602. non esageriamo, magari ci sono solo problemi sul server

  603. magari esageriamo noi… eccerto, perchè non sarebbero capaci di questo, vero? pazzesco ragazzi, pazzesco…

    @tony ti giro la sua e-mail appena rientro, non ti cito il nome se no con la ricerca ci pizzica.

  604. ormai non mi stupisco più di niente….ora però a me si è aperto

  605. alessandro Says:

    vendola ci accusa di essere alla ricerca delle”SCORIE DEL COMUNISMO”

  606. Si apre sulla schermata rossa con scritto http://www.rifondazione.it appena tenti di entrare compare una schermata bianca(mai vista in tanti anni) che dice sito non raggiungibile.Ripeto max 2 ore fa era perfettamente normale.

  607. però c’è una cosa strana, ma io non me ne intendo, se ci entro dal link postato da andrea mi si apre normalmente, se ci entro digitando l’url mi si blocca come dice tony.

  608. Ora si è aperto falso allarme.L’altra notte(ore 23.00) dei compagni sono corsi in Federazione perchè un compagno a visto luci all’interno ed un trasporto di mobili,divertente erano i signori del piano di sotto.Ci hanno visto arrivare su 5 macchine piene di compagni si sono messi paura poi li abbiamo aiutati a scaricare.

  609. 🙂 🙂 🙂

  610. Scorie del comunismo,lui di sicuro Vendola viene da quella storia che lui disprezza più di tutti,era un dirigente della FIGC(Giovani Comunisti) del PCI, il 1991 non accettò la bolognina ed andò con Cossutta e Garavini a Fondare il PRC.Ora manipolato dai vari migliore,giordano ed altri è diventato un teppista.Ripeto è ridicolo.Anche molti suoi seguaci stentano a riconoscerlo.

  611. Meno male c’è Vendola che ha capito tutto…..

  612. Compagni mi hanno telefonato dei compagni da Napoli ci sono scontri a Chiaiano la Polizia ha caricato pesantemente la manifestazione contro la discarica,i nostri compagni sono tra i manifestanti………

  613. alessandro Says:

    tony ho letto sul sito di repubblica che la situazione a chiaiano si è calmata
    speriamo che nessun compagno sia rimasto ferito
    comunque ttienici informati

  614. La cosa strana, però chiederò conferma ,è che segretario provinciale e gran parte dei dirigenti fossero a roma da vendola invece di essere a chiaiano.La federazione pare non abbia aderito ufficialmente alla manifestazione contro la discarica.
    Napoli a quanto mi risulta è la federazione di migliore,de cristofaro,ciccio ferrara ed altri.Se è confermato la cosa è vergognosa.Evidentemente anche i comitati contro le discariche sono scorie di comunismo.

  615. Al momento i cellulari non rispondono,incazzato che scrive su questo blog è della federazione di napoli e sono pronto a scommettere che è a chiaiano.
    Incazzato facci sapere,quando puoi.

  616. alessandro Says:

    questo dovrebbe far riflettere molti compagni di base della federazione di napoli

  617. alessandro Says:

    compagni sono stato ora sul sito del prc di avellino città
    da quello che ho capito c’ è un certo GENEROSO BRUNO (Vendoliano)
    che cerca di cacciare il legittimo segretario del circolo di avellino per potersi alleare col pd alle amministrative
    non si smentiscono mai!!!!!

  618. Generoso Bruno? Ancora in circolazione questo tizio.A quanto mi risulta circa una decina di anni fa era il fidanzato della figlia dell’ex sottosegretario PDCI Paolo Guerini,tutta la famiglia all’epoca uscì dal PRC per andare nel neonato PDCI,costui è stato sempre un opportunista ora è tornato nel PRC di avellino in quota Vendola?Ma generoso bruno era più stalinista di stalin all’epoca.Aiuto liberateci da questa gente.

  619. Rifiuti, scontri a Chiaiano

    21.31 Scontri tra le forze dell’ordine e manifestanti, in corteo per dire no alla discarica, si sono verificati questa sera a Chiaiano. Dopo una prima carica di alleggerimento, si è verificato lo scontro con lancio di oggetti da parte dei manifestanti. Due agenti sono rimasti ustionati a causa del lancio di alcuni petardi. I manifestanti hanno rovesciato alcuni cassonetti per bloccare il traffico da Marano verso Chiaiano,ai due lati della piazza Rosa Dei Venti. Ai cassonetti è stato appiccato il fuoco.

  620. Ultimi aggiornamenti

    Napoli, 27 set. (Apcom) – A Chiaiano, al termine di un’assemblea, a cui ha preso parte circa un centinaio di cittadini, si è deciso di proseguire la ‘lotta’ per dire no alla discarica nelle cave di tufo. La situazione adesso è tranquilla. Anche tutti i blocchi sono stati rimossi, anche se i rappresentanti dei Comitati non intendono arrendersi pur di portare avanti le proprie convinzioni. “Anche oggi lo Stato ha dimostrato la sua arroganza – dicono – noi volevamo soltanto che una nostra rappresentanza entrasse nel sito, ma ci hanno aggredito”.

    Nonostante quanto accaduto stasera, però, i cittadini di Chiaiano e Marano non arretrano. “Non è vero che il problema è risolto così come il presidente Berlusconi e Bertolaso continuano a dirci. A Chiaiano la gente non si è calmata e non può calmarsi perché qui c’è in gioco la nostra salute”. La richiesta è quella di poter avere un confronto “democratico” non arrendendosi a “un futuro di morte”. L’assemblea, che si è svolta presso il presidio costituito ormai sei mesi fa alla rotonda Rosa dei Venti, ha stabilito che, nei prossimi giorni “si farà di tutto per tentare di impedire l’ingresso dei camion carichi di immondizia. Ogni cosa purché lecita”, conclude Giovanni Pagano.

    Sono quattro i poliziotti feriti durante gli scontri di questa sera a Chiaiano. Secondo quanto riferito dalla Questura di Napoli alcuni dei quattro agenti sono rimasti contusi dal lancio di oggetti e sassi mentre altri ustionati dallo scoppio di petardi.

  621. alessandro gibertoni Says:

    VENDOLA: ” voglio trasformare al più preto l’ottusa linea del prc uscita dal congresso per fare una nuova sinistra moderna”

    A nemmeno due mesi dal congresso quel teppista politico di vendola non si vergogna di ammettere pubblicamente di essere un GOLPISTA
    e non ha nessuna remora a definire i compagni del prc delle SCORIE COMUNISTE
    cosa dire….un vero lestofante della politica

    A questo punto chiedo ed esigo ai dirigenti del mio partito compresi paolo ferrero , claudio grassi .ramon mantovani di intervenire PUBBLICAMENTE per difendere la mia dignità di comunista iscritto al prc

    CHIEDO INOLTRE AL COLLEGIO DI GARANZIA DI APRIRE UN PROCEDIMENTO PER L’ ESPULSIONE DI VENDOLA PER INDEGNIT° MORALE E POLITICA

  622. A questo punto chiedo ed esigo ai dirigenti del mio partito compresi paolo ferrero , claudio grassi .ramon mantovani di intervenire PUBBLICAMENTE per difendere la mia dignità di comunista iscritto al prc

    CHIEDO INOLTRE AL COLLEGIO DI GARANZIA DI APRIRE UN PROCEDIMENTO PER L’ ESPULSIONE DI VENDOLA PER INDEGNIT° MORALE E POLITICA

  623. incazzato Says:

    torno ora da chiaiano,il tempo di un caffè una doccia e ritorno li:c’era da aspettarselo,i polizziotti hanno attaccato premeditatamente in seguito alla richiesta dei comitati di far entrare un nostro rappresentante alla cave.risulta chiaro che se vengo inseguito da celerini imbufaliti cerco di rallentare il loro inseguimento,l’assemblea successiva ha proposto e approvato il preseguimento delle azioni di lotta.per la cronaca,strano a dirsi,era rappresentata tutta rifondazione,dai vendoliani ai pegoliani(come cazzo mi fanno infuriare questi “aggettivi”).il che,dal mio punt di vista,era poco rilevante,visto che in quel carnaio si è compagno tra compagni.se dovessi avere aggiornamenti in qualche modo li posterò.
    un abbraccio

  624. un abbraccio a te. bravo

  625. Comunque:

    A questo punto chiedo ed esigo ai dirigenti del mio partito compresi PAOLO FERRERO , CLAUDIO GRASSI . RAMON MANTOVANI di intervenire PUBBLICAMENTE per difendere la mia dignità di comunista iscritto al prc

    @TONY io ci ho provato più a mandarti la mail che mi hai lasciato nei commenti, ma torna indietro.

  626. giorgiogaudelli Says:

    no,i capibastone vendoliani non erano nè al corteo cgil nè a quello di chiaiano: tra l’altro i compagni delle altre mozioni (soprattutto la 4) avevano chiesto lo striscione per fare lo spezzone sia al corteo cgil sia a chiaiano…de martino non s’è fatto trovare e non solo lui.

  627. CHIEDO ED ESIGO DAI DIRIGENTI DEL MIO PARTITO,
    PAOLO FERRERO, CLAUDIOGRASSI, FRAMON MANTOVANI
    DI INTERVENIRE

    P U B B L I C A M E N T E

    PER DIFENDERE LA MIA DIGNITA’ DI COMUNISTA ISCRITTO AL PRC

    se non lo fate voi dirigenti, lo facciamo noi

  628. Vendola. «E se nel mio partito prevarrà la voglia di unità dei comunisti (Prc più Pdci) la contrasteremo».

    senza considerare che ha dichiarato che era giusta la mobilitazione con la CGIL (e loro non c’erano), è giusta quella dell11 ottobre ma senza farla diventare identitaria (ci andranno senza bandiere? ammesso che ci andranno). è importante considerare anche qeulla del 25 col pd. della serie non ci facciamo mancare niente… e lì come ci vanno? con le bandiere identitarie no, che schifo, incrostazioni. ci andranno con le bandiere del pd? o come san francsesco, col saio e a piedi scalzi, così si fanno riconoscere???

    E’ ORA CHE I NOSTRI DIRIGENTI DIFENDANO PUBBLICAMENTE LA NOSTRA DIGNITA’. FERRERO GRASSI RAMON!!
    io inizio a difendermela da sola.

    ma come si permette ‘sto venditore di tappeti!! (con rispetto per itutti i migranti) ma come glielo lasciamo permettere???????

  629. La critica ai coinquilini nel partito, a «chi fa politica come se fosse una seduta spiritica per rievocare spettri da idolatrare»

    questa me l’ero dimenticata

    teniamocle, mi raccomando, teniamocele tutte

  630. se vendola contrasterà ogni tentativo di unità dei comunisti all’interno del SUO partito , noi che abbiamo vinto il congresso, perchè non possiamo contrastare ogni tentativo di vendola di distruggere il NOSTRO partito????

    qualcuno mi può rispondere, per favore????

  631. e per la cronaca, sul blog dei cari compagni della redazione di liberazione, il fantastico liberaliberazione, sappiate che coglionano il NOSTRO SEGRETARIO (e scusate il francesismo, lasciatemelo passare perchè le cose vanno dette per quelle che sono!!)

    ora c’è da preparare pranzo che è pure domenica. appena sbollo un po’, con calma faccio un bel postarello. saluti a tutti

  632. cara Maria, cari tutti,

    Capisco che la situazione del Prc è molto instabile xò il vostro sconcerto per quello che è stato il discorso di Vendola mi pare un pò esagerato. Durante la segreteria Bertinotti degli ultimi anni avete mai visitato un sito delle altre correnti?…pensate davvero che le cose dette da Vendola siano così piene di insulti?…vi ricordate la protesta che misero in scena i compagni di sinistra critica etc.. durante la presentazione di sinistra europea? (con tanto di striscione “bertinot in my name” sventolato in faccia ad un Lafontaine che guardava sconcertato dopo che bertinotti gli disse che era gente del suo partito). Vi siete scordati le vignette denigratorie presenti sul sito della mozione di Ferrando?…Vi siete scordati i colpi di “venduto, combriccolante con confindustria etc..” che comparivano sul sito di sinistra critica?Cosa pensavate che una riunione di area che ha il 47% del partito facesse discorsi accomodanti dopo la rottura del congresso?

    Guardate sinceramente anche io penso che ci debba essere un limite alle critiche possibili che una minoranza può fare…xò dire che prima le minoranze nn potevano criticare è una delle tante menzogne che spesso vengono fuori.

  633. gabriele questi sono sotto i riflettori dei mass media. e come dice la tipa citata nell’articolo di liberazione “qui sono presenti tutti personaggi autorevoli”. poi la campagna denigratoria non solo di vendola, ma di questi compagni della redazione che ci fanno vergognare di essere comunisti.
    gabriele, ragiona un’attimo. non sono situazioni paragonabili al passato.

    io sostengo che in questa situazione paolo ferrero e tutti i dirigenti non possano non intervenire. stalinisti? stalinisti. ok. pazienza. tanto calunnia più calunnia meno, che cambia? e poi ci muoveremo per una corretta informazione in tutti i modi possibili gabriele. io per prima, guarda.
    nichi non può dire “porteremo il prc sulla retta via dell’unità della sinistra”
    ci va lui. lui e i suoi compari son liberi di andare ovunque. capito gabriele dove è il problema? non paragonare situazioni passate a questa, in cui si sta cercando di distruggere il partito per traghettare i voti nella costituente. questo è un attentato! è un atteggiamento politicamente ignobile, vigliacco e soprattutto immorale
    io sono per una presa drastica da parte die dirigenti. quando è troppo è troppo

  634. Sì è vero. Non è bello dirlo ma il partito deve sopravvivere con i suoi connotati. Quindi Sansonetti deve fare le valigie, il giornale se non è salvabile chiuda. Rifondazione non può dissanguarsi per Liberazione. E Vendola e compagnia devono darsi una regolata. Penso che anche i loro sostenitori ormai siano schifati.
    Quindi purtroppo ci vuole un po’ di polso.
    Basta basta basta. Questi sono pazzi.
    Abbiamo una battaglia lunghissima da combattere e loro ci mettono solo i bastoni fra le ruote, sempre con le telecamere pronte a riprenderli.
    Vendola mi ha davvero deluso, io lo stimavo ma evidentemente il potere l’ha cambiato. Mao diceva: le pallottole di zucchero.
    Scorie di comunismo… E al congresso che ipocrisia, mica parlava di costituente, faceva il furbo sotto mentite spoglie ma nessuno gli ha creduto. E dopo la sconfitta rivendicava pure il suo comunismo, fra un anatema e un altro.
    Questi sono cresciuti nella bambagia e hanno il terrore delle asprezze e della strada. Sono andati, andati, andati. Del resto Vendola non smette di vantarsi dei suoi inceneritori, vorrei capire se davvero la Puglia è amministrata così bene.

  635. ah gabriele, dimenticavo. rimarcare davanti alle telecamere che lì c’erano tutti personaggi autoerevoli, significa dare della nullità e dei falliti al resto dei dirigenti del partito, esattamente come li ha definiti nichi “chi fa politica come se fosse una seduta spiritica per rievocare spettri da idolatrare”. questo legittima ancor di più la redazione di liberazione a coglionare il nostro segretario.

    gabriele la situazioneè intollerabile. stiamo parlando di diffamazine e calunnia. non credo che paolo si meriti questo e non credo se lo meritino i militanti di questo partito che hanno fatto camapare lorsignori come dei pascià fino pochi mesi fa. non ci sono remissioni gabriele.

  636. Ma cosa ha da sbraitare tanto Vendola contro i comunisti italiani, lui e bertinotti sono stati i primi a volerci costruire un cantiere e poi un partito insieme e hanno rotto per mesi e mesi con la sinistra arcobaleno. Ora è partita la caccia allo stalinista e al bolscevico e gli amici salottieri diventano i nemici portatori di culture retrograde e pericolose scorie da smaltire.
    Diliberto e Vendola hanno molte cose in comune ( vivere all’ombra del PD), Diliberto ha fatto per anni (non siete comunisti), quello che Vendola sta facendo da mesi (siete comunisti)……….e cioè vivere per guadagnarsi le pagine dei media-salotto discreditando in tutte le salse Rifondazione Comunista!

    L’allievo ora sta superando il maestro!

  637. Già le sedute spiritiche, ma se è da un anno ormai che fanno tavole rotonde per rievocare lo spirito del PDS!

  638. alessandro Says:

    gabriele a difendere vendola non ci fai una bella figura

  639. APCVOM: “Io e gli altri non ci stiamo più” dice in un’intervista alla Stampa nichi Vendola: “Non voglio stare in un partito che si rinsecchisce, entra in una spirale regressiva, che sembra un gruppuscolo degli anni Settanta senza che ci siano gli anni Settanta, che ha un’idea della lotta sociale simile a una lotta plebea”

    SE NE VADA!!!!

  640. [….]non credo che paolo si meriti questo e non credo se lo meritino i militanti di questo partito che hanno fatto camapare lorsignori come dei pascià fino pochi mesi fa. non ci sono remissioni gabriele.[…]
    quoto Maria, questo è il nocciolo della questione.
    che insulti la classe dirigente del partito, anche se è scorretto, passi.
    Ma non si può permettere di insultare i militatanti del partito che fino ad ora hanno lavorato GRATIS per permettere a loro di accomodarsi sulle poltrone più svariate. ci vuole RISPETTO!

  641. alessandro Says:

    ramooooooon di qualcosa !!!!!

  642. riscusate l’assenza. ma devo dire che la discussione qui, a parte qualche insulto inaccettabile (ho tolto i commenti di tale uzi) e qualche tono da tifo, mi pare interessante. sono tanto d’accordo su diverse cose che mi risparmio di tornarci. su queste però brevemente:
    1) cuba. no lucaocchionero non è vero che la democrazia è solo non morire di fame. il comunismo è liberazione. e a cuba ci sono diverse cose che non possiamo non criticare. a cominciare dalla pena di morte per giunta comminata con processi sommari. come ho già detto in altre occasioni cuba è una rivoluzione del secolo scorso, non può essere un modello oggi. e sebbene subisca un intollerabile blocco economico e aggressioni di ogni genere e meriti il massimo di solidarietà per questo, ciò non significa che si debba mandare il cervello all’ammasso e non dire nulla sulle cose che non vanno. senza, scusa gabriele, trascendere e addebitare a cuba colpe che non ha, come quella di perseguitare gli omosessuali. che a cuba ci sia maschilismo, come negli altri paesi dell’area venezuela compreso, non c’è dubbio. ma che si siano lasciati alle spalle le discriminazioni contro gli omosessuali, ben presenti in molti paesi che tu non esiteresti a definire democratici, molti anni fa è un dato incontrovertibile. lo ha detto in numerose occasioni anche vendola (e spero che su questo non abbia cambiato opinione). il problema, caro gabriele, è che troppi sono vittime del pregiudizio e della faziosità. e della discussione superficiale sulle questioni internazionali.
    2) scissione si scissione no. non credo che, nonostante la voglia di una parte della mozione vendola, ci possa essere una scissione. sia perché non c’è nessuno spazio politico elettorale per un ulteriore nuovo partito collocato oggettivamente nell’orbita del PD, sia perché se la facessero pochi li seguirebbero in una simile catastrofica avventura. quanto agli insulti (scorie ecc) questi denunciano solo nervosismo e soprattutto scarsità di argomenti. possono pure descriverci come vogliono ma la realtà si incarica già e si incaricherà sempre più di smentirli ogni giorno. del resto la litania della NUOVA sinistra dotata di una NUOVA cultura politica senza che ci sia un barlume di una effettivamente nuova cultura politica non è più nuovismo è VUOTISMO. pensiero del sottovuoto assolto. perciò qualsiasi discussione su provvedimenti disciplinari o risposte dello stesso tono sarebbero solo il cadere nella trappolona tesa a dimostrare la vocazione stalinista della maggioranza. una trappola stalinista, con tutta evidenza.
    3) liberazione. calma e gesso si sarebbe detto un tempo. cosa io pensi della linea politico editoriale di liberazione mi pare noto e non c’è bisogno di ripeterlo. ma la situazione è molto complicata. c’è una proprietà, una società, una redazione. la prima cosa da fare è esaminare la situazione economica e prendere i provvedimenti necessari sia ad evitare se si può il fallimento dell’impresa editoriale sia di dissanguare il partito, cosa che comunque non si può fare in nessun caso. poi si discuterà di un progetto editoriale che per quanto mi riguarda dovrà essere radicalmente diverso dall’attuale.
    4) solo per maria: hai ragione ho annunciato un articolo che non ho ancora scritto. lo farò al più presto. e cercherò di dimostrare la tesi che gli zapatisti non hanno e non devono cambiare linea. in ogni caso non si sono mai dichiarati nonviolenti. questa è un’altra bufala delle discussioni che in italia si fanno senza fondamento.

    grazie a tutte e a tutti.

    e un abbraccio e buon lavoro per l’11 ottobre.

    viva il comunismo! eh eh eh

    ramon

  643. alessandro Says:

    d’accordo ramon ma con il doppio tesseramento come la mettiamo ?

    mi sembra una cosa pazzesca
    o sei iscritto al prc o a un altro partito

  644. guarda alessandro costoro non sono capaci di tesserare alcunchè eccetto i loro pasdaran,a parte gli imbrogli non ripetibili dell’ultimo congresso,se fanno il tesseramento così come ciccio ferrara ha fatto quello del partito in questi anni beh temo che allora non riusciranno a pagare neanche la tipografia che stampa le tessere medesime.
    Sono divisi e allo sbando,ieri si è incazzato anche Claudio Fava poveretto lo stanno portando da mesi per i vicoli come si suol dire senza concludere niente.
    Alcuni dirigenti locali ma importanti del PD hanno detto che non li vogliono nemmeno regalati.

  645. Ieri hanno deluso tutti ho parlato con alcuni compagni vendoliani,sono incazzati anche quelli a favore della scissione.Tutti dicono che Vendola è stato fumoso,intanto il tempo passa………Tra poco non se ne parlerà più il loro timore è questo.Vito 81 hai ragione sono alla frutta.

  646. ned ludd'75 Says:

    IN OGNI CASO SEMPRE MEGLIO ESSERE “SCORIE” DI UNA STORIA OPERAIA COMPLESSA PIUTTOSTO CHE “SCORIE” SOLO INSIGNIFICANTI DI UN CONGRESSO!

  647. è vero come dice ramon che il tempo ci darà ragione. ne sono certa. ed è vero anche quello che dite voi, vito e tony, anche di questo sono certa…

    MA IO NON LO SO SE CI CAMPO PER VEDERE SE IL TEMPO CI DARA’ RAGIONE!!

    per il momento intendo rispondere a tono ogni qual volta arrivano attacchi così offensivi. è una questione di dignità. scusate

  648. Compagni immaginate i segretari di circolo o addirittura di federazione in quota mozione 2 distribuire 2 tipi di tessera(finora era già difficile farne una),ma è una comica.
    ATTO UNICO

    Compagno segretario al compagno aspirante tesserato 2009:
    Compagno caccia euro 50 dieci per l’iscrizione alle scorie comuniste e 40 per l’iscrizione al nuovo multiverso galattico della nuovissima sinistra.

    Compagno aspirante tesserato 2009 al compagno segretario:
    Non ci ho capito un cazzo a parte i 50 euro da sborsare,ma il partito non era il PRC?

    Compagno segretario al compagno aspirante tesserato 2009:
    Beh dipende dai punti di vista oggi tutto è relativo non pretenderai mica una risposta assoluta ma allora sei uno stalinista ferreriano.

    SCEGLIETE TRA I SEGUENTI FINALI:

    A)il compagno aspirante tesserato 2009 con molto rincrescimento picchia il compagno segretario.
    B)il compagno aspirante tesserato 2009 non prende nessuna delle due tessere.
    C)il compagno aspirante tesserato 2009 decide di dedicare il suo tempo libero e non ad altre attività.

    Ma quale provvedimento disciplinare,compagni siete impazziti volete stroncare sul nascere un nuovo talento cabarettistico.Il grande Peppino De Filippo ha trovato gli eredi del noto PAPPAGONE.
    Compagni io sono per la libertà artistica,cavolo mica siamo ancora a ZADANOV ed al commissaiato arte popolare.
    Propongo di destinare lo stipendio di sansonetti alla NUOVA COMPAGNIA DI CABARET MODERNO NIKI & C.

  649. 🙂 🙂 🙂

    Livio mi hai srappato un sorriso in questo triste momento…l’inter sta perdendo…. 😦

  650. livio secondo me la C. e sai perchè? perchè è una scelta già fatta da parecchi in questi ultimi anni.
    livio se spettacolare… hai fatto sorridere anche me, che ero “abbastanza” alterata dopo la giornata di ieri. capisci a me. ‘sto sola in mezzo alle serpi…

    bravo livio. è bellissimo questo pezzo. perchè non glilo mandi al sito di nichi?

    🙂 🙂 🙂

    e anche a quello dei folli di liberazione

    🙂 🙂 🙂

  651. in Austria trionfa la destra radicale…andiamo bene….

  652. incazzato Says:

    Domattina alle 10,00 con concentramento alla stazione della ferrovia Cumana di Pianura(napoli),corteo di tutte le forze antagoniste e comuniste a sostegno dei migranti e con i migranti, dopo le vili aggressioni ai migranti stessi e a due compagni di rifondazione accorsi in loro soccorso da noti fascisti e camorristi del quartiere.
    Scusate l’OT(ho imparato avete visto?) ma qui la situazione si fa pesante.
    un abbraccio

  653. Caro Ramon, però quando nel partito comandavano gli attuali oppositori ex comunisti, “moderni e democratici”, mi sembra di ricordare che si espellesse con una certa “facilità”, e senza andare tanto per il sottile, chiunque dissentisse dalla “linea” oltre i “limiti” stabiliti arbitrariamente dagli stessi di cui sopra. In alternativa, gli si faceva capire in ogni modo di non essere più graditi e li si invitava a prendere la porta senza tanti giri di parole. Siccome però i tanti espulsi o fuoriusciti erano regolarmente bollati come pazzi, facinorosi, o “deviazionisti di sinistra”, nessuno si interrogava sui metodi o poneva questioni di legittimità politica, democratica o procedurale. Siamo prigionieri della trappola mediatica, dell’ideologia del moderatismo, e del potere dominante. Se ora, a parti invertite, noi osiamo timidamente cercare di far praticare le più elementari regole del rispetto, delle procedure, e della democrazia di un partito, e, dopo mesi e mesi, di applicare le risultanze minime di una vittoria congressuale, ci vengono a dire che… non possiamo farlo! Siamo subito bombardati con violenza inaudita da tutte le parti. Siamo tacciati, come minimo, di… stalinismo! Mentre i veri sopraffattori e stalinisti, quelli che si schierano sempre con l’eterno “nuovismo” della violenza del potere (quello vero, del denaro e del sopruso delle classi dominanti) si autodipingono come vittime. Non è che sia una posizione tanto piacevole, quella in cui ci veniamo a trovare, penso che potrai ben capirlo. Becchi e bastonati, o cornuti e mazziati. E quindi comprenderai come sia difficile mantenere invariabilmente la calma e il gesso in questi frangenti. Tantopiù che noi abbiamo voglia di fare, abbiamo proposte e abbiamo idee, e abbiamo voglia di impegnarci, ed è proprio questo che “lorsignori” invece ci contestano. Ci contestano come residuale, come stalinistia, come scoria, l’idea stessa che si debba fare politica e che si possa lottare democraticamente per il cambiamento, addirittura anche con gesti minimi come andare in piazza o manifestare insieme con il sindacato. Mentre loro propongono il vuoto assoluto, profondamente amorale, dell’omologazione e della cooptazione al potere dei gruppi d’apparato. Ammetterai che come “provocazione” è molto dura da digerire. Specie se tutte le remore e i dubbi che avevamo da anni su questi (ex) dirigenti vengono confermati ben oltre le più nefaste previsioni. Fino a questa farsa del doppio, magari domani triplo o quadruplo, tesseramento. Allora il punto diventa la legittimità: abbiamo noi sì o no la legittimità di fare politica autonomamente, oppure si tratta di una concessione che ci viene elargita da una minoranza auto-proclamatasi “illuminata” e che può essere arbitrariamente ritirata in qualsiai momento a suo capriccio?!? Eccheddiamine, mo’ bbasta!!! E occhio a chi tesseriamo, porca l’oca!!! Il cammellaggio dell’ultimo congresso non si deve ripetere mai più!!!

    @ Maria e Laura: A proposito di provocazioni, “voti in pagella”, e “concessioni” dall’esterno. Magari, anzi certamente, sbaglio, ma è proprio necessario continuare a dare filo alle contestazioni pretestuose, petulanti, vuote, e ripetitive, piene dei peggiori stereotipi e luoghi comuni, che sempre ignorano i nostri ragionamenti e le nostre risposte, che ci propina di continuo la sigla Gabriele? Non sarà ora di cominciare a ignorarlo(a)(i)?!? O forse è l’inkazzatura che mi toglie lucidità, nonostante il sorriso che mi ha strappato l’ottimo Livio? Sia come sia, mi sembra resti il fatto che non ci facciamo del bene a proseguire ulteriormente in un “dialogo” assolutamente sterile con chi a priori non riconosce legittimità al fatto che si possano avere delle posizioni autonome e condivise in una comunità ideale e politica. Perché non ignoriamo questa sigla e la lasciamo a sfogarsi in contesti a essa più consoni? E state tranquille, vedrete che non la perderemo di vista (se è questo che vi angustia). Se davvero non è una sigla ed esiste veramente, vedrete che primo o poi lo(a)(i) reincontreremo a fare il portaborse a uno di questi tristi, squallidi, meschini, malinconici ex dirigenti ex comunisti (o mai comunisti?!?) della community affaristica, radical-chic, e poltronara (naturalmente di livello rotuleo, come direbbero Arbore e Pazzaglia…).

  654. @ok Mario, ci proverò 😉

  655. Grazie e forza Juve, ehm 😉

  656. da ora siamo nemici giurati 😉

    va bè dai, nessuno è perfetto!

  657. Purtroppo no… 😉

  658. Mario come sei cattivo con gabriele. io credo che lui sia incappato in grande problema: l’amicizia. voglio dire, si diventa comunisti per varie vie, non solo attraverso l’impegno e la passione politica. anzi, spesso lo si diventa perchè hai incontrato amici che ti ci hanno tirato dentro. insomma, esser comunisti spesso è una questione di “culo”, un po’ come in amore, dipende da chi incontri. gabriele l’ha ripetuto varie volte, lui si sente vicino alla nostra comunità xchè ha incontrato vendoliani che l’hanno fatto sentire a casa. non vedo provocazione in lui, anzi. vedo invece voglia di capire bene le loro e le nostre posizioni.

    bravo incazzato, hai capito, hai capito… 😉 cmnque, a proposito di OT, anche io ne ho uno mica da poco. qui il 4 ottobre si stanno dando appuntamento per un concerto nazifascita in zona sconosciuta. su internet imperversa questa notizia, il gruppo è quello degli ZetaZeroAlfa. è allarme anche del questore. fortuna che il nostro manni (consigliere regionale vendoliano d.o.c.) ha subito scritto sul quotidiano affinchè si vieti questa manifestazione di diffusione della cultura fascista della violenza e della negazione della nostra Carta Costituzionale. ecco perchè mi arrabbio…. possibile che con tutto il lavoro che ci sta da fare fuori dal nostro ombelico, ci dobbiamo mettere i bastoni tra ruote e avvelenare il sangue per queste cose? possibile? cmnque stop, và. personalemte mi sono abbastanza sfogata. l’ho fatto qui, nel mio blog, e mercoledì quando ci sarà il direttivo del circolo finirò l’opera.. 🙂 tu mario esigi rispetto ogni qualvolta ritieni opportuno. io farò così. con o senza l’appoggio dei dirigenti. perchè se è vero che i panni sporchi si lavano in casa, è pur vero che ci sono dei limiti. non è per abbassarci al loro livello, è questione di dignità

    @ramon. mica l’ho capita la storia della nonviolenza dell’EZLN.
    voglio dire, la lotta armata è stata usata all’inizio dal movimento, poi si decise che questa era un’opzione escludente, che la fanno solo quelli che possono e sono preparati, mentre la maggioranza rimane fuori o in mezzo, neanche fuori. e che biisognava costruire qualcosa che fosse includente. quindi un’opzione non militare, che non escluda, xche tutti abbiano il loro spazio e la forma di lotta. Un popolo così, organizzato, può essere vinto solo con una bomba atomica. questo hanno sempre sostenuto.
    va bene. aspettiamo il tuo articolo così ci spieghi meglio.

  659. vabbè l’ultima e chiudo e vado a dormire. sono juventina anch’io… e pazienza, nessuno è perfetto 🙂

  660. @Maria: noooooooooooooooooooooooo che delusioneeeeeeeeeeeeeeee 🙂 🙂 🙂

  661. Gabriele Says:

    …x chi si nasconde dietro la sigla MARIO: cara sigla “Mario” se c’è qualcuno che nn si meriterebbe risposta per l’arroganza e la presunzione esternata sei tu. Tuttavia siccome io sono una persona seria cerco di risponderti a quell’elenco di parole senza senso che hai usato nei miei confronti. Semplicemente questo: ma chi ti credi di essere?…il depositario della verità assoluta? ma davvero credi che un blog con tutti gli utenti che la pensano allo stesso modo sia così interessante?…se vuoi posso anche lasciare il blog, ma senza presunzione penso davvero che esso sarebbe più povero, più monotono, più triste. Io per farvi un esempio nn frequento neanche il forum della mozione 2, nè quello di vendola, semplicemente perchè se nn c’è discussione cosa facciamo ci lodiamo a vicenda?…capisco che un pò di dissenso può darti noia, ma dai cerca almeno di darti un contegno!.
    Poi l’ultima tua frase (“occhio a chi tesseriamo”)mi fa davvero sorridere e capire che tipo sei. Adesso vuoi anche fare la selezione dei tesserati?

    Analizzando la risposta di Ramon debbo dire che mi trovo totalmente d’accordo, visto che anche lui nella prima parte fa le stesse critiche a lucaocchionero che gli avevo fatto io…nella seconda parte posso anche fare un pò di autocritica. Dispiace davvero vedere che c’è stata questa frattura insanabile tra la mozione 1 e la 2…ciò che voglio dire è che purtroppo i dissensi più grandi emergono su questioni di indirizzo e non di merito: per esempio sulla questione del comunismo o sulla questione del futuro del partito. Perchè nel merito di ogni questione per esempio 99 su 100 mi trovo d’accordo anche con ciò che scrive Ramon…ma questo mi pare ovvio, perchè per fare un esempio, nella risposta che ha dato Ramon su cuba ci vedo tutta la rifondazione degli ultimi anni.

    X Maria:…mi dispiace maria ma mi sei caduta davvero in basso, fino ad ora nn ti avevo mancato di rispetto credo in nessun post (anche perchè con te si discuteva bene), ma tu questa volta ti sei superata dimostrando sì,questa volta lo posso dire, bassezza culturale e di sensibilità. Ti rendi conto cosa hai detto? …mi dispiace ma nn ti puoi permettere di dire che voto il Prc semplicemente perchè fantomatici amici mi avrebbero tirato dentro (credi davvero che nn sia capace di ragionare?), nè ti puoi permettere di dire che mi sono avvicinato al prc per questione di “culo” (pessima espressione). Poi guarda guarda cosa vai a tirare fuori…la “passione politica”…credi di averla solo tu?

    Mi dispiace cara Maria ma questa volta non so se ti saresti meritata il rispetto che cmq ti ho portato in questo post (immagina anche solo per un secondo se avessi detto che tu sei diventata cattolica perchè ti ci hanno portato gli amici o semplicemente x culo).

  662. gabriele mi spiace ma non era mia intenzione offenderti. anzi. e nemmeno dirti che non ragioni. se ti è arrivato questo messaggio è colpa certo mia che non son riuscita a spiegarmi, ma non volevo dir questo. a me è capitato proprio così, sai? io mi sono avvicinata alla politica perchè ai tempi del liceo ho conosciuto amici che facevano parte del partito. all’inizio non ne capivo nemmeno il perchè di tanta loro passione. mi ci hanno tirato dentro, e poi ho cominciato a frequentarli, a sentirmi parte di un progetto collettivo, ad appassionarmi alle loro discussioni, a leggere quello che leggevano loro ecc. ecc. l’espressione “questione di culo” non è certo felice, ma intendevo dir questo in forma sbrigativa. se non avessi incontrato quel gruppo starordiario di amici, non lo so se sarei diventata comunista. lo dico sinceramente. spesso è fortuna anche la politica, come lo è l’amore: trovare la persona giusta al momento giusto. visto che non sono la reicarnazione di marx, non sono diventata comunista per scienza infusa ma solo per una questione di fortuna: aver incontrato certe persone.
    in riguardo all’esser cattolica no. è cosa ben diversa. non è qualcosa che è capitato per incontro di persone e mai sarebbe potuto capitare così perchè è una questione intima.
    credo che dovresti rilassarti un po’ gabriele, e moderarti. “bassezza culturale e mancanza di sensibilita”… mah…

  663. io mi sono avvicinato al comunismo per via delle canzoni di lotta…poi ho frequentato, discusso, letto, approfondito, vissuto; e anche la questione sociale l’ho “inserita” dentro questa orizzonte. Si è vero Maria, non si nasce comunisti.
    Non è l’essere a determinare la realtà, è la relatà a determinare l’essere mi pare dicesse carletto. buona giornata a tutte/i.

  664. …maria per me la polemica finisce qui non preoccuparti…però obiettivamente anche te nn eri andata molto leggera via. Saluti

  665. ok gabriele. comunque io difficilmente vado leggera a causa del mio temperamento. è un difetto che cerco di correggere, ma nonostante gli sforzi quando sono provocata e i nervi iniziano a saltare (come la storia di sabato) il self control va a farsi benedire. non potendo menare più (ai tempi del liceo lo facevo, sai quante volte con la celere durante le manifestazioni ecc ecc?) oggi fortunatamente non più perchè ci siamo votati alla nonviolenza. in fondo in fondo, però, rimango sempre quell’incrostazione che ero, quella plebea che sono sempre stata… perciò non meno più ma attacco verbalmente. che forse è ancora peggio. 🙂
    un abbraccio

  666. vaga per questo blog un valletto di Vendola,costruisce,ipotizza,istruisce discorsi,si vanta di possedere una non meglio identificata cultura di sinistra.Il nostro temo sia preda di confusione mentale,però non riesce ad ammetterlo.
    Mario sei grande.

  667. Cara sigla G., va bene tutto, ma il punto non è che senza di te, sigla G., il blog diventa per forza più povero. Semplicemente, magari, potremmo ragionare di più in termini positivi invece che negativi. Mi spiego: tu, cara sigla G., inietti continuamente negatività, polemizzi praticamente su ogni aspetto fondante, “a monte”, del nostro stare insieme, del nostro progetto, degli esiti congressuali, e via discorrendo. Come il Pierino che dice sempre “tutte cazzate, stronzacchioni”. In questo modo, se ti diamo retta, ci costringi sempre a tornare ogni volta sulle stesse cose, a spiegare, a chiarire, a rispiegare, a ripuntualizzare, a rigiustificare per la millesima volta, in una spirale praticamente infinita. Se ci lasciamo trascinare così, questa spirale ci impedisce di andare avanti a pensare e a organizzare le cose da fare, le decisioni da prendere, gli sviluppi da organizzare, che sono tantissimi. E siccome non abbiamo la scienza infusa (a differenza di te, che giudichi e pontifichi su tante realtà che evidentemente non conosci), proprio per questo abbiamo bisogno di discutere tra di noi, e di confrontarci, sulle cose da fare e le decisioni da prendere. Se invece usiamo l’80% del tempo che passiamo qui a giustificare ogni volta daccapo le fondamenta “teoriche” delle nostre convinzioni, gli esiti del congresso, i motivi delle nostre scelte, perché a 16 anni siamo diventati comunisti, e via così ogni ora, ogni giorno, ogni settimana, non ne usciamo più, non guardiamo più al futuro, e questa sì che sarebbe sterilità e stasi completa. Insomma, cara sigla G., concordo con te: su un blog politico serio non ci si sta per essere tutti d’accordo, sai che noia, questi sono i blog dei tuoi “amici”, i blog di Aprile, del PD, di Vendola, i blog di chi ha sempre bisogno di avere un duce che gli dica cosa fare e a cosa credere. Blog che infatti sono sempre volgarissimi, e violentissimi con i “dissidenti”, oltreché scarsamente frequentati (chissà perché). Invece, su un blog serio ci si sta perché, pur essendo diversi, si condivide una cornice comune, un progetto, una prospettiva, un modo di sentire e di essere, con tutte le differenze, che sono tantissime, ma che non ci impediscono di essere coerenti e coesi. Per esempio io mi trovo in risonanza con il percorso “pubblico” di Maria, anche se le differenze “intime” sono enormi (a parte la comune fede juventina :-)…). Per dirne una, io ritengo che la morte per l’essere umano sia come l’ingresso di una foglia nel gran vento dell’eternità (scusa, volevo dire che non credo nel Dio dei Cristiani, ma invece mi è uscito fuori un vendolismo, sai i vendolismi sono come i rutti). Se invece uno qui ci sta solo in negativo, negando legittimità alla comunità, solo come pars destruens, solo per dirci quanto siamo sciocchi e mentecatti, quanto sbagliamo, e che la giusta via sta da tutt’altra parte, grazie, la lezioncina rimasticata e mandata a memoria ce l’hai fatta una cinquantina di volte, direi che puoi anche non stupirti se qualcuno (il sottoscritto nella fattispecie) decide che non vale più la pena di replicare. Poi, visto che ti permetti sempre di dirci “ma come fate a stare con Belotti, con Pegolo, con quello, con quell’altro”, che ti diverti tanto a farti beffe di Ferrando (ah, la pagliuzza e la trave!), senza renderti minimamente conto della gravità delle cose che dici, ma ti sei mai chiesto che impressione fai tu a stare con gente come Mascia, Migliore, “Don” Cicciuzzo Ferrara, Vendola, Sansonetti, o i consiglieri regionali della Calabria o della Campania, realtà vere e vicine (non Cuba o altre scempiaggini di cui ti riempi sempre la bocca), e purtroppo, queste sì, violentissime? Le realtà della pervasività del potere, del denaro, e della sopraffazione… Svegliati, caro G., ché mi sembri uno stereotipo acritico e propagandistico della peggior specie, arrivato fuori tempo massimo, come se fossi uscito ora da uno dei congressi del partito radicale anni ’80 stile Giovani Negri, o da una velina delle questure di Scelba. Sulla non violenza ce ne sarebbero poi di cose da dire. Ma forse, tu che hai la macchina del tempo e dello spazio, ti dovresti prima fare un giretto a Portella della Ginestra, a Kirkuc, a Kandahar, ad Hanoi, a Sant’Anna, a Calcutta, a Giakarta, a Guantanamo, a Nagasaki, a Managua, ecc. ecc., poi torni e ci racconti l’evoluzione del tuo poderoso pensiero “liberale, occidentale, e non violento”. Non violento una sega, come diceva mio nonno. La non violenza di chi detiene il monopolio della violenza. Tanti saluti e in bocca al lupo.

  668. Kazzo Livio, adesso hai dato al valletto la prova che siamo tutti stalinisti omologati con lo stampino, sempre fedeli alla linea… 😉

  669. Mario e Livio finalmente,avete ragione.E che ca..o!!!
    Basta con i vari “Zio Tom” della sinistra.

  670. Il post di mario chiude la questione,anche Livio ha ragione da vendere,oltre al post di ieri sera che è fantastico.
    Noi siamo comunisti,sbagliamo? Può essere ma altri oltra al fumo cosa sono?Fanno gli schiavetti dei padroni,vestendosi da sinistri radical-chic è un film già visto.

  671. La Campania?Migliore?Compagni attaccare Ferrando o Bellotti e non dire una parola sui vari migliore e ferrara significa essere la massima espressione o della stupidità o del servilismo.Sinceramente certe persone non le capisco.Forse il Leccaculismo è un virus.Boh.

  672. Il vendolismo è il la fase decadente del peggiore bertinottismo.Povero Niki,finire la propria carriera in mano a migliore e ciccio ferrara,poveretto mi fa quasi pena.

  673. non è che Vendola è uno scemo qualsiasi, che si fa portare per mano da Migliore e altri, se dice e fa queste cose è perchè ne è convinto. Quindi è ancora più grave.

    comunque l’assemblea di domenica non mi pare che abbia avuto chissà quale successo.
    E’ 2 mesi che ci lavorano, dovevano riunire la così detta “massa critica” della sinistra e non sono riusciti a portare a roma che “qualche centinaio” di persone. Forse sta costituente evaporerà prima del tempo…restiamo fiduciosi.

  674. laura lui è la faccia che copre gli altri.Non è questione di essere scemi,ma gli hanno montato la testa,la sconfitta per lui è stata bruciante ed umiliante.Solo che dietro di lui si agitano personaggi ed interessi molto sporchi.Conoscevo bene NIKI VENDOLA,certe modalità teppistiche prima non facevano parte del suo carattere.Si può essere intelligenti ed utili idioti al tempo stesso.

  675. ….è vero, ma non ho ancora capito cosa c’è sotto a questo comportamento, dove vuole arrivare ecc…
    è vero il Vendola di prima era diverso, e io personalmente lo “adoravo”, forse mi ero sbagliata in precedenza, forse per me la delusione è stata sncora più grande, più sul piano umano che politico.

  676. scusate. altre piccole osservazioni.
    1) carissima maria, io capisco benissimo il tuo stato d’animo e il tuo discorso sulla difesa della dignità. e capisco anche certi toni, che uso anch’io quando ritengo ce ne sia bisogno. ma il problema è che c’è una differenza fra essere dissidenti e in minoranza, come è capitato a me nell’ultimo anno e altre volte, ed essere vincitori di un congresso e in maggioranza (nazionale). ripeto: i compagni e compagne della mozione 2 hanno perso il congresso essendoci entrati sicurissimi di vincerlo. sono furibondi per questo. alzano il tono della polemica e attaccano. ma non hanno una politica da proporre. e ciò che propongono è nei fatti, come è stato giustamente osservato, la negazione di passi importanti della loro stessa mozione. si autosvelano e perdono consensi. lasciamoli sfogare fino a che vogliono. che facciano pure il tesseramento alla associazione che vogliono (non c’è formalmente incompatibilità fra la tessera di partito e quella di una associazione). sono destinati a fare flop. noi pensiamo ad applicare la linea che ci siamo dati. e senza dimenticare che abbiamo avuto il 52,5 % dei consensi e non il 60 il 70 o più. al contrario avvilupparci in botta e risposta fatti di insulti e accuse sarebbe solo una perpetuazione del congresso peggiore e impedente per la ricostruzione del partito. così la penso io.
    2) la vogliamo smettere di giudicare le persone?!!! questa logica per cui tizio o caio sono la sentina di tutti i mali è propria di una politica superficiale, di pseudoargomenti urlati. assomiglia troppo alla discussione del sistema politico ufficiale applicato a noi. parliamo di teoria di politica di pratica. non si dimostra la fallacia di una tesi dicendo che chi la difende è incoerente, venduto, manovrato ecc ecc. si dimostra con solidi argomenti e basta. il resto è solo un rumore di fondo fastidioso e improduttivo. del resto difetti, anche gravi, si trovano in ogni dove, come buona fede e passione.
    3)caro gabriele, qui, per quanto mi riguarda, sei il benvenuto. sappi, però, che toni sbagliati a parte, io concordo con tante critiche che ti vengono rivolte. capisco il tuo punto di vista e lo rispetto. tuttavia trovo una grande dose di pregiudizio in diverse cose che dici. guarda, la questione di cuba è sintomatica. tu applichi pregiudizi e quindi anche se poi dici cose sensate il valore di una simile posizione è nullo. c’è sempre una verità interna anche nelle critiche di quelli più lontani e bisogna sempre saperla cogliere. ma in politica non si può non sapere che usare i pregiudizi e le generalizzazioni superficiali è foriero di inefficacia. dici di ritrovare nelle mie parole la rifondazione degli ultimi anni. penso sia vero e ti ringrazio. ma sappi, per quel che vale la mia opinione, che aver ridotto la nonviolenza a perbenismo da salotto, che aver attaccato su Liberazione Cuba Chavez ecc, che aver ignorato totalmente gli zapatisti come ha fatto il gruppo dirigente e liberazione negli ultimi anni, che aver applicato il binomio guerra-terrorismo ad ogni conflitto armato, che aver estratto un metro eurocentrico per giudicare da una cattedra il mondo, e potrei continuare, a me sembra totalmente in discontinuità con la rifondazione che aveva scelto il movimento come luogo della ricostruzione della soggettività rivoluzionaria. se io sono in continuità altri non lo sono o viceversa.

    grazie e a presto

    ramon

    ps. scriverò l’articolo sull’ezln al più presto ma non so ancora quando.

  677. E’ vero, Vendola prima del congresso era considerato un bravo compagno, stimato, rispettato. Cosa è successo? Ma Viki, ti rendi conto dove sei finito? Non ti domandi come mai questo cambio “umorale” della base del partito? Ne sei indifferente? Io credo che qundo un compagno si allontana dalla massa del suo partito si trova ad agire da solo senza l’aiuto e il contributo che gli può dare un conronto collettivo, e così coltiva in solitudine le soluzioni mirabolanti per questo mondo corrotto, incivile, ingiusto. Perdere contatto con la classe non servirà la classe ma sarà utile tutt’al più a vendere qualche buon libro di filosofia politica commentato nei salotti per bene; isolarsi dalla classe, disprezzare chi lotta tenacemente per stare sempre più a contatto con la condizione popolare, con le miserie quotidiane dimostra che l’elevazione è andata ben oltre l’avanguardismo, sconfinando nel più puro elitarismo. Buona giornata a tutte e tutti.

  678. In linea di massima Ramon dono d’accordo con quello che dici.
    Tuttavia ci ho tenuto a precisare anche nel mio blog il motivo del mio post. Si tratta di far girare una corretta informazione. Anche perchè il mio blog nasce per questo. Che i compagni della 2 siano inviperiti e stiano per perdere i lumi della ragione è fuor di ogni dubbio. Che lo sia anche la redazione di Liberazione anche. Ma che i mass media diano spazio solo alla loro voce e non alla nostra non mi pare equilibrato. Io intendo questo per dignità. Giustamente fare il “mestiere” della maggioranza risicata come la nostra non è facile. Però, sol perchè la maggioranza è risicata io devo starmene buona e mi devo far insultare costantemente, eh no Ramon, scusa. Infatti io parlo per me, non parlo a nome di nessun altro. E’ da prima del 14 aprile che lorsignori fanno bello e cattivo gioco. Da luglio si è aggiunta l’agravante dell’offesa personale e della totale mancanza di rispetto con dichiarazioni che dovrebbero far rabbrividire anche i militianti che in buona fede hanno sostenuto Vendola. Nessuno di noi ha mai replicato fuori dal contesto di “casa nostra”. Per amore della comunità a cui apparteniamo. Epperò c’è un limite a tutto ramon! Il tutto senza voler assolutamente rievocare climi congressuali, per carità. Ma continuo ad essere convinta che sia giusto che la gente sappia come stanno le cose, perchè caro Ramon, come ci dipingono davanti ai riflettori questi signori, senza avere un minimo di vergogna per quello che dicono, non è cosa da poco e da dover trascurare. E’ giusto che si sappia perchè non se ne vanno via adesso. E’ giusto che si sappia perchè dicono queste cose. Io la penso così. Di passare io per cattiva settaria identiaria restauratrice che ha vinto il congresso solo perchè si è riusciti ad aggregare un’accozzaglia di documenti, sono stanca.
    scusami

  679. Compagni,Ramon ha ragione.adesso siamo maggioranza e dobbiamo comportarci di conseguenza.Facciano quello che gli pare, sempre rispettando lostatuto ovviamente.Non siamo noi i garanti del passato di Niki Vendola,oggi di sicuro si comporta in modo indegno,ma sono problemi suoi e dei suoi.Dobbiamo portare avanti un partito NOI,visto che non abbiamo intenzione di liquidarlo NOI.
    Ed allora via con proposte per gestire il Partito ed il giornale.Compagni molto ci sarebbe da discutere sui Giovani Comunisti.
    Però RAMON una cosa è sicura: restano bene,se ne vanno tanti saluti,ma ti garantisco nessun compagno permetterà che si portino via niente del patrimonio del partito.

  680. @Tony: hai ragione, ma comunque basta!!!!
    probabilmente facciamo il loro gioco, ma non possiamo tollerare tutti questi insulti, da parte di chi fino ad ora con questo partito c’ha mangiato….è inaccettabile quello che sta succedendo!

    Poi sul fatto che non siano fuori dallo statuto ci sarebbe da discutere…

  681. cara maria, ti ripeto che capisco perfettamente il tuo stato d’animo. è anche il mio. posso dirlo avendo subito attacchi anche personali da nichi vendola. nella prima intervista sua dopo il congresso ha detto che sono da sempre violento e che ho una logica militare del confronto politico. e sono incazzato nero. tuttavia il fatto che ci attacchino e ci insultino con la compiacenza dei mass media non può e non deve farci coltivare l’illusione che replicando noi si riesca a difendere la nostra dignità e a fare chiarezza. i mass media, infatti, sono compiacenti per il semplice motivo che fanno parte di un sistema che noi vogliamo distruggere e, dal loro punto di vista, rifondazione è un partitino estremista, filoterrorista, irresponsabile, violento, stalinista e chi più ne ha più ne metta. la nostra replica deve essere la ragione e lo sviluppo della linea politica che abbiamo deciso. tutto qui. non sono buonista né remissivo.
    comunque ti voglio molto bene
    un abbraccio
    ramon

  682. ramon mi sa che tra poco tener calmi i compagni diventerà difficile,lo vedo in molte federazioni,vedi noi a differenza di alcuni di loro siamo poco abituati all’intrallazzo,i sotterfugi e le ipocrisie,purtroppo non siamo nemmeno maestri nell’arte della provocazione,diciamo le cose chiare ed in faccia.Però compagni in politica c’è anche questo,se uno vuol fare il taglialegna deve imparare a maneggiare l’ascia…………..

  683. alessandro Says:

    scusa ramon ma stavolta non sono d’accordo
    infatti l’odio di vendola per i comunisti è paragonabile solo a quello di berlusconi…..

  684. non ero a conoscenza di questa dichiarazione di vendola nei tuoi confronti, dopo il congresso… adesso è chiarissimo il motivo per cui la sua prima epistola la indirizzò a ferrero e a grassi ma non a te. non c’era affinità elettiva. eccerto, uno così come te mica è in grado di capire la poesia. e pure tragica, mica quisquiglie… non è cosa da tutti ramon. sarebbe stato come dare perle ai porci. ha fatto bene!
    🙂

    non sono d’accordo che la replica non ci aiuti nel fare chiarezza. allora tutto quello che abbiamo fatto quando repubblica ha attacato te e consolo, è stato vano, tu pensi? ovviamente no. non lo pensi. perchè non è proprio così come dici tu. non abbiamo la potenza mediatica come ce l’hanno loro, sicuramente, ma qualcosina nel nostro piccolo la si fa ramon, la si fa. e la facciamo pure bene. tu fai il mestiere di maggioranza, non ti preoccupare, che noi facciamo il mestiere di militanti che quando è troppo, è troppo. e aproposito di repubblica, sembra che dietro al massacro di contadini di El Porvenir in Bolivia, quello dell 11 settembre, ci sia dietro un neofascista italiano, Marco marino Diotato. sarà vero? non so, l’articolo era firmato Omero Ciai… ormai quando leggiamo questo nome ci vien l’orticaria!!

    anche io ti voglio molto bene, ma non per questo cambio idea

    🙂 🙂 🙂

  685. Ciao maria. Aho’ ma potevano essere mie quelle frasi? Vabbe’ che è colpa mia, a quell’ora sono stato un po’ sommario nella scrittura.

  686. bah,che banalità in questo blog.Le mie riflessioni non le meritate.Siete parte della crisi della sinistra,la sigla Mario poi penso sia al limite del rivoltante.Come ti permetti di insultare Vendola?
    Comunque buon 0,9% dei voti mentre con la nostra Sinistra Unita ritorneremo all’8%.
    Saluti.

  687. alessandro Says:

    ramon guarda che vendola e soci vogliono farsi una sede nazionale della costituente di sinistra, unaradio ,una tv satellitare oltre il doppio tesseramento
    inoltre stanno tentando con un golpe di rovesciare il congresso
    e intanto noi dobbiamo pagare lo stipendio di sansonetti

    Caro Ramon basta con il buonismo :vendola e i dirigenti a lui vicini VANNO CACCIATI
    non è possibile che nel partito ci siano dirigenti che lavorino dichiaratamente per distruggerlo

  688. alessandro Says:

    gabriele sei veramente un viscido
    tu e vendola

  689. Alessandro dove prendono i soldi per fare tutte queste cose?
    quanto a gabriele deve essere impazzito,forse sarà stato il flop della festa di Vendola.

  690. @Gabriele: bello,rivoltante lo vai adire a qualcun’altro…e non mi far dire una volgarità Toscanaccia….

  691. X lo schiavetto con la sigla Gabriele non rompere i co….i te e i tuoi berlusconiani di sinistra amichetti tuoi.Sei proprio un infame.

  692. ohhh e che è! uno rientra e non si capisce più niente… e lasciate perdere le provocazioni di gabriele. se non le meritiamo gabriele le tue riflessioni, libero di andare farle da qualche altra parte.

    alessandro ma stai delirando? cacciarli?? ma sei impazzito!?!?! e così passano pure dalla ragione!
    lascia fare, non ti preoccupare di questo tu. ha ragione tony, i soldi dove li prendono? e poi, ammesso e concesso noi dobbiamo pensare a salvaguardare il partito, a fare chiarezza e corretta informazione, a promuovere la linea del nazionale. questo dobbiamo fare ale, e basta. i dirigenti, ha ragione ramon, non possono esporsi ai media come fanno loro, sarebbe controproducente. comunque per la cronaca ferrero domenica un’ansa dove replica a vendola sulla questione della reataurazione comunista, l’ha mandata, eh. certo risonanza mediaca zero. ma si sa. ecco perchè sono convinta che questo sia compito nostro, cari compagni. la diffusione di una corretta informazione è un compito che si deve fare in rete per vari motivi (primo perchè è gratis 🙂 e poi perchè si può arrivare ovunque. e questo dobbiamo farlo noi, dobbiamo indignarci noi, quando è riteniamo giusto farlo, non i dirigenti che giustamente devono fareil “mestiere di maggioranza”… ma accidenti, ‘sti pazzi di neofascisti attraverso la rete stanno organizzando un concerto nazirock megagalattico, non si capisce quanti ne arriveranno di pazzi da tutte le parti, e noi non entriamo nell’ordine di idee che il futuro della comunicazione, della formazione, dell’informazione, della propaganda per noi è internet?????? possibile? possibile che grillo non abbia insegnato nulla?

    ale rilassati a lascia lavorare i dirigenti come è giusto che sia.

    antonio scusami tu. ero “un po’” sul nervoso andante 🙂

  693. alessandro Says:

    cara maria i soldi in parte li ruberanno con le tessere del partito(Modello ciccio ferrara) e in parte glieli da d’alema

  694. …ragazzi se avete ancora un barlume di intelligenza dovreste capire che l’ultimo Gabriele non sono io, infatti ha la faccina diversa perchè utilizza un’altra mail. Dunque chi si è prestato a questo gioco è soltanto un viscido che deve vergognarsi. Anzi se fossi Ramon vedrei la mail (o l’indirizzo IP) di quessto tale tizio per smascherarlo e perchè è chiaro che si tratta di qualcuno di voi che interagisce su questo blog.

    RIPETO CHI HA FATTO CIO’ MI FA DAVVERO PENA…CHE VIGLIACCATA!

  695. …ANZI QUEL POST VA TOLTO.

  696. @scusa Grabriele vero non l’avevo notato, anche a me è successa la stessa cosa, ti ricordi? è meglio guardare l’avatar.

    @Maria: tienici aggiornati sulla questione del concerto nazi.

  697. Una riflessione magari peregrina secondo me in rifondazione per la sinistra pensano di abbondonare non solo rifondazione ma la forma partito, fare un associazione tipo ARCI o tipo la D’Alemiana RED, che però come l’ARCI o RED poi rientra nella galassia del PD!
    Questo progetto potrebbe sostanziarsi anche prima di arrivare alle prossime elezioni europee, se dà qui all’elezioni non riuscissero a fare un nuovo partito di sinistra!

  698. Già qualche sera fa era successa la stessa cosa con un altro tipo non ricordo il nome,Gabriele questo blog è aperto a chiunque,tanti possono seguirlo senza intervenire o farlo insultando come tale UZI di qualche giorno fa.Se poi c’è qualche stronzo che vuol fare il furbo,qui non c’è trippa per gatti.
    XMaria dove si dovrebbe tenere il concerto nazista?

  699. si,anch’io penso che l’idea sia questa. un’associazione che poi porti i suoi vertici ad essere inseriti nelle liste del PD. spero che i miltanti che hanno votato vendola in buona fede ci pensino attentamente a quello che stanno facendo.

  700. lucaocchionero Says:

    Compagni stiamo calmi. Ci sarebbe da festeggiare di questi tempi non da incazzarsi così. Credo che incazzati debbano essere altri. Ho cercato per tutta la giornata del 27 un contatto con la manifestazione di RplS(Rifondaz per la Sin) senza trovarlo:nessun tg, nè radiopopolare e neppure radioradicale si sono interessati. Ho visto qualche minutino a TGnorba e ho riconosciuto varie persone del partito di Taranto e di Bari. Ho letto la cronaca di Liberazione, son delusi anche loro parlando di qualche centinaio di partecipanti. Se si tolgono gli SD(una flotta di ex deputati ed ex ministri),qualche scissionista del PDCI, qualche ospite del PD, si ha chiara l’impressione che il nucleo centrale della RplS sia legato alla organizzazione della segreteria regionale pugliese del PRC sempre ottima ed impeccabile e guidata da due compagni(Nicola e Gaetano) che con mio dispiacere trovo in minoranza. Una minoranza, che come vado dicendo da tempo e come dimostrato anche dalla manifestazione di Roma, è di molto inferiore al 47% congressuale. Io non mi incazzo per le parole di Vendola. Certo non fa piacere sentirsi dire che credi in un’idea trasformata in scoria della storia da lui che per anni(io ero un adolescente) è venuto nelle piazze della mia città a dire esattamente il contrario, ma mi farò una ragione anche su questo; so che è proprio la politica il mezzo tramite il quale si cambia idea radicalmente nel tempo per motivi che solo chi cambia conosce: che siano politici, nascenti da disagi personali o altri io non lo so. Quello che vi dico è di non rimanere ancorati a questo congresso. E’ finito a luglio e adesso abbiamo un compito importantissimo che è portare sù questo partito e soprattutto dargli una credibilità che ha perduto in questi anni di governo. Attenti compagni: oggi c’è una grande occasione: il capitalismo è in una crisi gravissima, la gente inizia ad avere paura sul serio, oggi più che mai dobbiamo mettere in campo un progetto di trasformazione di questa società e di questa economia: un progetto che dimostri a tutti come il capitalismo sia un male superabile. Che le nostre menti siano concentrate su questo problema e non su come rispondere a Vendola o a chi per lui.
    *Gabriele: ho letto il post di Ramon. In effetti ho dato luogo ad una semplificazione che voleva dimostrare che per me la democrazia è un fatto sostanziale e non formale, ed è per questo che oltre a non morire di fame per me è democrazia anche un’assistenza sanitaria e farmacologica di prim’ordine, nonchè una educazione ed una scuola aperta a tutti. Per il resto tutti i poteri hanno un lato negativo, violento e criticabile, a tal proposito ti consiglio di leggere qualche testo che i vecchi compagni della federazione anarchica diffondono: sul potere(mai buono) è molto istruttivo. D’accordo nello studiare una “forma di potere” che limiti al minimo la violenza e che salvi le misure popolari,(è un obiettivo storico di Rifondazione Comunista che faccio mio) ma non credo di concordare con l’opinione di chi sostanzialmente afferma che le “democrazie” occidentali siano il meglio possibile.
    *Mario,Maria: vediamo di non essere molto duri con Gabriele, unico dissidente, del sito. Per esempio io sono così convinto delle mie opinioni che se Gabriele dovesse lasciarci mi sentirei sconfitto. Gabriele per piacere rimani e scrivi, rimani almeno fino a quando non saremo riusciti a convincerti delle nostre ragioni fino a quando tornerai a lavorare quotidianamente e con entusiasmo in questo “nuovo” PRC per la ricostruzione di un movimento socialista di massa!

  701. alessandro Says:

    cara maria vendola è un infame talmente grosso che non potrà mai passare dalla parte della ragione
    c’ è stato un congresso che ha stabilito che si deve lavorare per il rilancio del prc senza altre cazzate con mussi o fava
    si può dissentire? sì ma l’ OPERATIVITà del PARTITO in questo senso non può essere messa in discussione in nessuna PARTe D’ITALIA
    per le federazioni ( e so che ci sono federazioni anche con maggioranza della due che lavorano per il prc) che lavorano contro il partito non può esserci che il COMMISSARIAMENTO

  702. alessandro Says:

    ad esempio io commissarierei subito le federazioni di BRESCIA RAVENNA
    COSENZA AVELLINO e LECCE

  703. incazzato Says:

    stasera mi riposo un po,gli ultimi giorni son stati pesantucci,campali direi.e nella calma uno prova a riflettere, e mi chiedo,ora a bocce ferme:chissà come il partito formerà i suoi quadri ed i suoi dirigenti,perchè con tutte il bene che ci vogliamo una cosa è essere dirigenti in una struttura un altra cosa è essere ritenuti tali dai nostri interlocutori,dunque selezione,su cosa?faccio un esempio,abbiamo detto che il lavoro ed il suo mondo debbono essere il centro del nostro agire,ma se non investiamo su compagni che vengono da quel mondo,o al limite dal sindacalismo,chi ci mettiamo?la formazione,un altro esempio,ci siamo mai posti il problema dell’alfabetizzazione comunista dei nostri compagni?perchè non parliamo mai di economia?ci poniamo l’obiettivo di essere avanguardia?e dunque?vedo uno spontaneo sincero e generico richiamo al fare, e dall’altro canto una critica feroce ai modi classici di militare,dunque fare cosa?con quali strumenti in queste condizioni?passa attraverso il rilancio dei circoli che pare debbano diventare delle mense per bambini proletari oppure interveniamo metodicamente nelle contraddizioni territoriali?la vertenzialità ancora un esempio,il tema per essere più precisi, dove dobbiamo concentrare tutto il nostro sforzo e la nostra battaglia politica?e come sarà modulata la struttura su cui far leva per poter riappropiarci degli spazi nei quali far crescere nuove tensioni e nuove generazioni?non può essere solo la battaglia per la scuola,sacrosanta ma che non risponde ai mal di pancia,e quindi qual’è ora il nostro canovaccio?qual’è il metodo con il quale in breve tempo potremmo avere la misura esatta se stiamo facendo bene oppure no?ecco vorrei discutere di questo coi compagni,e tocca farlo a noi perchè,e voi sapete il perchè,questo congresso,su questi argomenti non ci ha fornito una risposta che sia una.
    vi abbraccio

  704. alessandro Says:

    caro il mio incazzato la vertenzialità sui territori e l’utilità sociale del partito non sono in contraddizione
    non è vero che al congresso non se n’è parlato
    i nostri circoli vanno rilanciati sia come scuole di politica e centri sul territorio per rilanciare le nostre idee e i nostri valori comunisti sia per renderci utili (e qui sta il segreto per una ripresa del consenso anche se non sarà di breve periodo) ai nostri strati sociali di riferimento
    Se davvero riuscissimo a far diventare i nostri circoli “anche” mense per bambini proletari sarebbe un successo straordinario
    QUESTA è l’innovazione altro che quel farabutto di VENDOLA

  705. Sono d’accordo con te incazzato. Fara fare fare va bene, ma cosa? con quale criterio? la piazza va bene, ma sappiamo che rimane autoreferenzialità. gli italiani son stufi anche della piazza, diciamocelochiaro. formazione. indispensabile, si è detto più volte qui (almeno io). Non credo che il problema sia tanto fare dei “corsi di formazione”, quanto capire che se se non torniamo nelle vertenze, nelle lotte, non ne usciremo mai. Ora vi confido una cosa che non mi sta piacendo nel modo di procedere in tal senso (prendetela per una mia confidenza. magari sbaglierò ma la dico lo stesso. ramon, lo sai che ti voglio bene, non vuole essere una critica fine a se stessa, ma spero costruttiva). sono arrivate mail del nostro dipartimento scuola-università che ci sono anche sul sito del partito. nei comunicati il partito si propone di affiancare chiunque intende lottare contro questo sistema. ora, scusate, ma non vi pare un’assurdità? i movimenti ormai si sono allonatanati da noi grazie alla politica scellerata di prc degli ultimi anni, hanno vissuto bene senza di noi, non siamo più in parlamento, cosa vogliamo, che la gente si butti in massa a chiamare noi, loro salvatori? ecco, io trovo che sia fallito in partenza un approccio simile. dobbiamo esser noi a scendere dal “piedistallo” e andare in mezzo alla gente. la gente ti stima e si fida di te solo se capisce che soffri con loro e lotti con loro. che significa: il prc affianca.. no! il prc ORGANIZZA LA LOTTA! è diverso cari compagni! ma per organizzare la lotta si deve prima sapere per cosa lottare e perchè, o no? spero di essermi spiegata.
    in riguardo alla questione nichi e alle parole da non tenere molto in conto, insieme alla quetione del doppio tesseramento, io lucaocchionero non sono molto d’accordo con te. non dobbiamo sopravalutare ma nemmeno sottovalutare. non vorrei che il nostro pensare “sarà tutto un flop, non concluderanno nulla ecc ecc” si rivelasse alla fine come quella maledetta forbice fasulla di pecentuale che il magnifico walter andava decantando alla vigilia del 14 aprlie, togliendoci gli ultimi voti per nulla. perchè la forbice in realtà era molto più aperta e il pd non avrebbe mai vinto. questo ci ha penalizzato più di tutto, le bugie del pd. per questo io ogni volta che lorsignori si muoveranno in modo sospetto, per quanto mi riguarda denuncerò a mio modo e come posso.
    certo ale che il problema è serio, non è tanto una sciocchezza. anzi. però restiamo calmi e vediamo come si muovono, ripeto, loro tesserano, ma noi cerchiamo di tesserare anche noi e coinvolgere altri, solo così possiamo salvare rifondazione.
    il concerto nazi si fa a lecce in luogo sconosciuto, ovviamente. lo sanno solo loro. comunque sindaco e questore pare stiano all’erta. vi aggiornerò

  706. alessandro quello che dici non c’entra nulla. anche qui si sta pensando di ridare vita al doposcuola di bambini disagiati della zona più povera (cosa che prima del commissariamento si faceva), ma non c’entra nulla con la struttura organizzativa di un partito.

  707. alessandro Says:

    cara maria non sono d’accordo
    affiancare vuol dire anche organizzare
    adesso abbiamo poca forza perchè 2 anni di prodi ci hanno indebolito
    solo in seguito se lavoriamo bene potremo riacquisire quella credibilità tale da consentirci di organizzare direttamente le lotte
    ricordati però che il Partito sociale é uno dei punti centrali approvati al congresso
    prendiamo esempiio dai GAP che il partito insieme ad altri ( actio ecc..) sta facendo a ROMA e con grandissimo successo e cioè l’ aquisto di pane in grande quantità e poi la distribuzione alla popolazione a basso costo
    QUESTO é IL COMUNISMO altro che storie

  708. alessandro Says:

    quanto alla federazione di lecce secondo me va commissariata immediatamente

  709. appunto alessandro. vuol dire organizzare. forse non mi sono spiegata io.
    e comunque ale, non per litigare con te che non c’ho proprio voglia, ma se questo è il comunismo mi suicido! me ne stò nella mia chiesa che tu non hai idea di quante di queste cose si fanno. e si distribuisce gratis il pane, manco a basso costo. senza parlare del doposcuola e delle mense per i poveri. quindi ale che si faccia ANCHE questo va bene. ma io voglio altro da rifondazione. vorrei tornasse ad avere quel ruolo che le spetta.
    rifondazione comunista è BEN ALTRO alessandro. mi piacerebbe che quel seme rivoluzionario latente iniziasse a germogliare dentro di noi e nel partito. OGGI!!!

  710. alessandro Says:

    maria sei troppo impaziente
    tutti i comunisti hanno dentro il seme rivoluzionario ma ti ripeto che le azioni di utilità sociale sono fondamentali (penso ad esempio ad un supporto legale agli immigrati che chiedono asilo politico)
    solo se riusciremo a far capire alle persone che potenzialmente guardano a noi che li aiutiamo concretamente e che siamo dalla loro parte potremo convincere queste persone ad aderire all’ idea che un’altra società socialista è possibile
    Altrimenti non ce la facciamp

    PS. comunque maria ti apprezzo molto e non voglio litigare conte
    Vedrai che se ci impegnamo tutti ,senza la frenesia del risultato immediato, ce la facciamo
    un abbraccio

    ABBASSO VENDOLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  711. ale non litighiamo, ci mancherebbe, se lo facciamo io e te è la fine! 🙂
    non sono impaziente, sviluppavo a mio modo la bellissima riflessione di incazzato (scusa, ma non potresti cambiare nome e metterne uno decente che non ti si può davvero citare?)
    non dobbiamo aspettare che la gente guardi noi, siamo noi che dobbiamo guardare alla gente. e come? attraverso noi stessi, cioè i compagni, ognuno con la propria specificità. che va formata, però. chiaro? vabbè, poi lo continuaimao il discorso che è importante e impegnativo.
    un abbraccio

  712. Hei,sta arrivando una crisi che spazzerà via i risparmi di una montagna di gente, con tutto quello che ne consegue,e spazzerà via anche noi perchè non abbiamo niente da dire,i nostri compagni non conoscono abc dell’economia,e predicano la decrescita a quelli che non arrivano a fine mese,robe da matti.

  713. Maria, io sono con te sul rispondere colpo su colpo alle bugie. Conosco personalmente un numero non piccolo di simpatizzanti che il 13 e 14 aprile hanno abboccato alla grancassa mediatica di Water, “la forbice si sta chiudendo, dai che ce la facciamo, ecc ecc” e non sono riuscito in alcun modo a fermarli. Adesso non passa giorno che non mi piangano sulla spalla. Non entriamo in fissa, ma restiamo vigili e pronti a replicare alle future campagne di disinformazione e di “pescaggio” dei simpatizzanti dabbene, che ci saranno sicuramente. Mi sono piaciuti molto tutti gli ultimi post, lo scambio con Incazzato e Alessandro, e anche le cose “alte” che ha scritto Lucaocchionero. Nel mio piccolo, direi che sono importanti due cose: esserci nei luoghi di lavoro, delle vertenze, e poi fare linking, collegare, collegare, collegare. Il problema più grosso è che quasi tutti i diversi settori del lavoro sotto attacco sono frammentati, divisi, non si parlano più. Quando addirittura le lotte non diventano corporative in difesa di privilegi. Da questo punto di vista, vorrei fare un po’ di autocritica rispetto allo scambio con Mancio. Resto dell’idea che abbiamo fatto bene a solidarizzare con tutti i lavoratori Alitalia, ma certo quello rimane un caso limite in cui comunque le spalle erano anche abbastanza forti di loro. E noi dobbiamo fare soprattutto altro, dobbiamo fare in modo che i precari, gli operai, i disoccupati, gli insegnanti, i tecnici, gli impiegati, i braccianti extracomunitari, tutti si ricnoscano nell’essere ugualmente sfruttati, anche quando apparentemente sono in una modesta posizione di privilegio relativo rispetto agli altri, e di non essere nemici ma tutti indifferentemente vittime di questo sistema. Certo, facilissimo a dirsi e difficilissimo a farsi. Ma non era questo il mastice, il lievito che rendeva così unico il vecchio glorioso PCI di tanti tanti anni fa, e che per questo era così rispettato e amato?!? Me lo ricordo appena, fine anni sessanta, ero bambino, ma quelle riunioni con fianco a fianco il tiramozzi e l’insegnante di latino avevano qualcosa del sacro, del trascendente, un grande straordinario rito laico. Va bene, mi sa che è tardi e le idee non sono lucide, e il richiamo della nostalgia non è lo strumento migliore, ma il discorso di cosa fare e come fare lo dobbiamo riprendere per bene, assolutamente. Maria, non ti andrebbe di farci un bell’articolo sul tuo blog e poi così dai il via a interventi e proposte?!?

  714. No Mario. Ti spiego subito perchè. Non ho intenzione di raccontare bugie sul mio blog, per carità, ma fare una cosa del genere significa mostrare a tutti che il Prc non sa da quale parte iniziare. Ed è controproducente. io non devo chiedere alla gente “tiu come lo vorresti questo partito?” mario, ti ci mandando dritto, sai? se un partito non ha le idee chiare su quello che vuole, è fallito in partenza.

    Come lo sono quei comunicati del nostro dipartimento scuola. io rimango della mia idea, non ve la prendete. poi, vendola le spara, per carità, però su quei comunicati si “immolano” alla causa il responsabile dip univ di prc e del pdci. come dire che due partiti non sanno che CACCHIO fare, e si offrono a sostegno di chi si vuole mobilitare. scusate, anche io quando ho letto questo ho pensato all’unione col pdci. e poi alla totale assenza di dignità. e ritorno a questo perchè credo si importante. nell’università ormai le lotte politiche non esistono più. uno sano di mente si chiede: scusate, voi responsabili dei dipartimenti, ma dobbiamo venire noi a dirvi quali sono i nostri problemi? perchè, voi dove CACCHIO stavate fino a ieri? bè, allora tornate dove stavate ieri, che è meglio. garantito compagni. questa è la reazione davanti a comunicati del genere. diverso è dire: c’è questo problema, UNO_DUE problemi, non tutti quelli palnerati, per faveore! e allora il prc organizerà questa lotta. e inizia a coinvolgere in tal senso. cambia la musica compagni, cambia. questo però significa che uno deve avere lo stesso mal di pancia di chi ci convive col maldipancia, sennò è solo autoreferenzialità. come sempre lo sono questi lunghi, noiosi dibattiti rompipalle ai quali non partecipa più nessuno. nemmeno noi. vedi quello del giorno dopo l’ 11 ottobre.
    scusate, ormai mi conoscete, non ho peli sulla lingua e dico qeullo che penso.
    non è per impazienza, ma sono per mettere in pratica l’undicesima tesi di marx su feuerbach “i filosofi hanno finora solo interpretato diversamente il mondo; ma si tratta di trasformarlo” punto.

    ADESSO. ORA.

    la Lega ha fatto così, cari compagni. niente masturbazioni cerebrali, niente cultura roboante che ne abbiam tutti le scatole piene. cosa ti manca, cosa vuoi per vivere meglio, la strada asfaltata? non ti preoccupare, mò ci penso io e la strada asfaltata l’avrai!! non voglio dire che dobbiamo scendere ai loro livelli, capitemi, voglio solo dire che dobbiamo scendere in mezzo alla gente che ha problemi, cercare di provare lo stesso loro mal di pancia, e poi organizzare mobilitazioi e lotte per obiettivi chiari e precisi. e non per risolvere tutti i mali del mondo di tutti i lavoratori del pianeta, mischioandoci con tutta l’opposizione presente nel panorama politico. è bene lavorare insieme, ma da come sta partendo la cosa vedo molta confusione, poche idee. andare contro tutto alla fine significa andare contro a niente.
    io la vedo così

  715. nella mia posta continuo a trovare comunicati del partito dei vari responsabili del dipartimento scuola-lavoro. che solidarizzano coi lavoratori. tutti. mah!! sono davvero perplessa. e torno allo spirito delle battute mie e di Laura in riguardo a tutti gli incarichi…
    veramnete compagni, solidarizzare con tutti non costa niente e non serve a niente, quando fino a ieri non c’èra rapporto con la base e col mondo. vi faccio un banale esempio. manifestazione di sabato. qui nessun rapporto ormai da anni tra prc e cgil. per ritessere ci vuol tempo e ci si deve spendere sul campo, ma non certo a botta di solidarietà. io se fossi al posto dell’ altro penserei male, molto male. penserei che si vuole approfittare delle lotte degli altri per far uscire il proprio nome. non è una gran bella cosa, sapete?

  716. Calma Maria,come puoi ricostruire senza sprecarti a dare solidarietà come minimo.Non costa niente?Vero,però fino a qualche mese fa non veniva fatto nemmeno questo.Anche aggiornare il sito del partito non costa niente,ma prima non veniva fatto nonostante vi fosse una persona pagata per farlo.Per tutta l’intera stagione del movimento “no global” si è tentato di mettere il cappello su lotte altrui,tanto è vero che poi sono state velocemente liquidate appena raggiunto il governo.
    Alrimenti spiegatemi il caso TAV in Val di Susa e tante altre cose.
    Certo solo questo NON E’ SUFFICIENTE è chiaro,ma per entrare in una casa devi bussare e la solidarietà alle lotte è questo.
    Tutti i leghisti nelle fabbriche sono iscritti alla FIOM e fanno campagna per Tosi e Gentilini,guarda il problema di impadronirsi di lotte altrui non se lo fanno.Il problema Maria è la coerenza,se dopo la solidarietà e gli attivi seguono le lotte benissimo altrimenti va male con o senza attivi nazionali.

  717. No Tony. Non ci penso proprio a calmarmi. Per quello che stò vedendo, se vuoi vedermi calma dovrai sedarmi. Qui se si sbaglia ci si gioca Rifondazione Comunista, non so se mi spiego.
    Hai detto bene, i leghisti iscritti alla Fiom fanno campagna per la Lega e votano Lega. Stai parlando degli operai, Tony. Operai che ne han piene le scatole di autoreferenzialità. Non si impadroniscono per niente delle lotte altrui, stai sbagliando di grosso. Dobbiamo uscire dalla vecchia logica di partito, siamo fuori dal parlamento, non siamo più “un partito”. Quindi anche riproporre la struttura metodologica della Rifondazione degli anni d’oro, non funzionerà. E su questo mi trovo d’accordo con Nichi, che pensa ad una forma di partito diversa.
    Ti dico quello che penso io. Paolo sta facendo un buon lavoro, per ora. Si presenta umile, non sta cadendo nella trappola delle provocazioni e si sta muovendo per essere presente in mezzo ai conflitti. E questo va benissimo. Adesso guardiamo ai quadri, come diceva giustamente incazzato. Un partito che è fuori dal parlamento non ha bisogno di infiniti responsabili, coordinatori, areee, dipartimenti ecc ecc.. e che è!! e dove ssiamo, alla NASA?? questo partito ha bisogno di gente preparata e con esperienza (possibilmente non arrogante e spocchiosa, e con questo colgo tutti, eh, tutte le mozioni senza differenza alcuna), e non di gente che si mostra come superman che organizza mobilitazioni, dibattiti, si infila nelle mobilitazioni e nei dibattiti degli altri, che si fa a tappeto tutta l’italia (non ho ancora capito con i soldi di chi. mi piacerebbe parlarne anche di questo, magari…), contatti con lavoratori, precari, disgraziati, nullatenenti, barboni eccecc, questo in teoria. in pratica nella società non li si striscia nessuno. e uno non capisce come mai, con tutti questi nobili fini, non viene strisciato da nessuno… mah, echissà perchè!!
    Allora, se vogliamo riprendere le fila di questo partito, io credo si debba tornare di nuovo alla riflessione di incazzato. Cioè formazione. Ogni dipartimento, area e quello che vuoi tu, dovrebbe formare i compagni dei circoli che si occupereranno del settore. Il lavoro deve essere fatto dai militanti, perchè sono loro radicati nel territorio. Solo loro potranno essere credibili, non so se mi spiego. Questo significa investire in formazione, mica storie!! questo partito, è disposto a far questo? queste persone, sono dipsposte a rischiare che l’allievo possa superare il maestro? è qui il punto.
    ramon ha messo a disposizione questo spazio per la formazione. chi meglio di lui che ha lavorato da sempre nel dipartimento esteri, può formare in tal senso. ma ramon è ramon. senza problemi ha messo a disposizione spazio, competenza e tanta pazienza per investire in formazione.
    ma appunto, ramon è ramon…

    (perdonami figliadinessuno, eh … 🙂

  718. Bosco ha detto una verità sacrosanta, la formazione sui temi dell’economia nel nostro partito è pressochè nulla.
    Andiamo dietro a teorie bellissime ma di difficile applicazione, mentre non riusciamo a dare risposte a problemi quotidiani e ancora non riusciamo ad elaborare un progetto economico alternativo.

    possibile che tra tutti quei “geni” che sono stati a Roma nei vari dipartimenti economia non sia mai venuto fuori qualcosa da divulgare, anche con concetti e parole d’ordine “terra terra” da far digerire alla “plebaglia” di base , e che possa servire per controbattere al pensiero unico con cui si scontrano nella loro attività quotidiana?
    Spero che da adesso si cominci a produrre qualcosa.

  719. Maria a quale forma partito diversa pensa Nichi?
    Forse ci pensa solo lui,perchè coloro che hanno gestito fino ad ieri il partito lo facevano nel più classico burocratese.Anzi avevano abolito dipartimenti e organizzazione non per allargare la partecipazione ma per metterla in mano ad un lobby.Quale consultazione democratica c’è stata per costituire la Sinistra Arcobaleno nottetempo?
    Per quanto riguarda la Lega non è solo rottura di scatole degli operai la lega ci lavora da più di 20 anni,hanno un partito con modalità organizzative da PCI anni 50 ti risultano correnti o opposizioni nella Lega Nord,ti posso assicurare che hanno eccome dipartimenti etc,il problema è che stanno nel mondo del lavoro cosa che noi non conosciamo più nemmeno di vista,dalla CGIL anni fa ci si è allontanati in modo voluto.
    Niki non pensa ad alcuna forma partito ma ad una sinistra depotenziata anche dal punto di vista culturale al di là delle loro menate da intellettuali.
    Militanti radicati nel territorio?Maria ne abbiamo pochissimi da diversi anni,altrimenti non saremmo ridotti a questo il nostro voto negli ultimi anni era prevalentemente di opinione.
    Formazione?Per anni è stata volutamente sabotata,chiedi ai compagni Giovani Comunisti che formazione abbiano mai avuto,quella al carrierismo ed alla ruffianaggine con il potente questo si è fatto per anni.
    Il Movimento antiglobalizzazione poteva essere una buona occasione ma è stato usato da costoro come paravento per decostruire Rifondazione Comunista.
    No cara Maria Niki non ha ragione mi dispiace.L’organizzazione attuale non va bene?Benissimo si proponga altro però io finora non ho sentito nulla.Quello che tu proponi non è affatto in contraddizione con quello che si sta facendo.
    Inoltre non capisco perchè qualsivoglia logica di partito dovrebbe essere in relazione con lo stare in Parlamento.
    Semmai si dovrebbe uscire dalla logica del potere e delle spartizioni di prebende o del carrierismo militante.
    Quando Ramon ha provato in questo blog a ragionare sul fatto che non dovevamo occuparci esclusivamente dei voti come il PD apriti cielo……
    Il problema Maria è che in questi anni ci è stata fatta passare la politica come un hobby da coltivare quando si voleva e soprattutto non comportante alcuna responsabilità,un eterno parlare tra gruppi di amici.
    Mi dispiace io credo che un partito sia altro e credo che la politica sia magari anche questo ma non solo.
    Se posseggo una macchina al momento fuori uso ma ho chiaro la meta da raggiungere,non posso dire che occuparsi del motore sia perdita di tempo,perchè senza il motore funzionante,posso anche sapere dove andare ed avere l’autostrada sgombra però a piedi dove vado?
    Ciao

  720. Tony, non ci siamo capiti per niente.
    Quello che pensa Nichi, comunque, non è che sia tutto da buttare a mare, eh, lasciando da parte le questoni di potere, di aria fritta e di aggregazione della sinistra diffusa. Cerchiamo di non avventarci per partito preso, per favore. In riguardo alla parlmentarerità ed extraparlamentareità, la differenza è tanta tony. Parecchia. E nessuno sta pensando di lavorare per raccogliere voti e andare subito in parlamento. Cerchiamo di capire cosa fare con il poco che abbiamo a disposizione, compreso il materiale umano. quando dico che ci giochiamo Rifondazione, intendo dire che se i vendoliani ci fanno qualche scherzo e noi non abbiamo le spalle coperte da un minimo di struttura credibile, Rifondazione la salutiamo per sempre.
    Lascia perdere le colpe dalla gestione passata, è passato ormai. Basta!!
    Se io c’ho pochi militanti, c’ho poco materiale umano, cavolo, Tony, devo investire su questo. E per farlo devo investire in formazione. Per forza, non ci sono altre soluzioni. Da solo altrimenti non vado da nessuna parte. E questo significa che, come diceva incazzato, dobbiamo puntare su una struttura su cui far leva per poter riappropiarci degli spazi nei quali far crescere nuove tensioni e nuove generazioni. L’opuscolo a cui faceva riferimento laura è un esempio. Lo so che la situazione nei circoli è tragica, ma da qualche parte si deve pur iniziare. Se io nel circolo ho due studenti universitari o due docenti di scuola media ecc, mi aspetto che tale dipartimenti si preoccupino di formare in modo specifico queste persone, perchè sono loro che vivono quotidianamente in quella realtà. Tony, io non ho detto che i dipartimenti non vanno bene e devo essere sterminati tutti (qualcuno sì però) Io ho detto che deve essere modificata la metodologia d’intervento.
    E ripeto. non siamo più in parlamento. e non è poca cosa.

  721. alessandro Says:

    scusa maria ma quello che dice vendola è tutto da buttare
    anzi è dabuttare anche lui insieme atutti gli pseudo dirigenti che lo seguono
    finchè vendola non sarà andato fuori dalle palle il prc dovrà sprecare tantissime energie per schiacciare la testa velenosa del serpente che ha dentro

  722. un compagno di Roma Says:

    Vorrei dire qualcosa sull’ultimo pezzo del blog, che ho trovato davvero sollecitante. Un strano filo conduttore collega quasi tutti gli ultimi interventi e ha a che vedere con la questione del rapporto fra iniziativa del partito, crisi del capitalismo e dissoluzione del “sociale”. Io penso, tenendo a mente questa sequenza che ho appena tracciato, che noi come partito non possiamo limitarci a fare iniziative mutualistiche, perché dobbiamo avere compiti di orientamento generale della società. Solo il partito infatti, scusate la piega leninista, può affrontare di petto le contraddizioni capitalistiche, perché cerca di dare loro uno sbocco positivo che non può non darsi che a livello generale. Mi spiego: con le mense popolari si può certo contribuire ad allargare la coscienza di classe, ma non si può né sperare di portare il conflitto al punto di rottura con il capitale né adoperarsi per sostituire al modo privato di appropriazione della ricchezza quello socialista, fondato sulla pianificazione dello sviluppo delle forze produttive. Questo presuppone un partito “formato”, che abbia cognizione di come funziona il capitalismo fin nelle sue articolazioni più complesse (il capitale finanziario) e di quali siano le sue linee di tendenza. Il non aver compreso che quella che si è prodotta a muovere dai primi anni ’70 è una crisi generale di accumulazione e che questo avrebbe avuto conseguenze politiche devastanti è una delle responsabilità più gravi di tutto il ceto politico della sinistra comunista – parlamentare e extraparlamentare. Nessuno ha capito in tempo la progettualità profonda, sociale e politica, messa in campo dalle classi dominanti nel tentativo di riportare la redditività del capitale a tassi eguali a quelli degli anni ’50 e ’60. L’errore è derivato non da un eccesso di marxismo (come volentieri oggi ancora si dice) ma da un manco di esso. Per capirlo basta questo: chi sosteneva ancora negli anni ’70 la validità della caduta tendenziale del saggio di profitto, e cioè la validità della tesi della natura costititutivamente decrescente dei tassi di profitto?
    Da questo punto di vista si potrebbe dire che la proposta del “partito sociale” è intrinsecamente debole. A meno che non venga declinata nel modo in cui lo sta facendo ultimamente Ferrero: non come un mezzo per risolvere le crisi, ma come una modalità di tessitura di connessioni con la società, come un modo per formare un un reticolo di esperienze comuni suscettibili di fungere da base di partenza delle lotte. Ma bisogna aver comunque presente il rischio che una tale proposta reca con sé, e cioè quello di far coltivare l’illusione che il mondo si possa cambiare così, con una sorta di “riformismo dal basso”. Non vorrei che, dopo aver sperimentato l’inefficacia del “riformismo dall’alto”, si sperimenti anche quella del “riformismo dal basso”.
    Nella medesima direzione va anche la efficace battuta di Bosco: attenzione, qui la gente non arriva alla fine del mese perché l’economia capitalistica non cresce, e noi ci facciamo pastori della decrescita! Ridicolo, ne convengo, e lasciamo perciò a Latouche, Carta e Gigi Sullo il piacere di cuocersi in questo brodo.
    La dissoluzione del “sociale” quindi, che è l’esito dei processi di ristrutturazione capitalistica, si affronta innanzitutto tornando a lavorare attorno alla contraddizione capitale-lavoro. Dunque tornando a lavorare seriamente nel sindacato. Ecco perché, prima o poi, questo nostro partito dovrà affrontare il tema della sua politica nel sindacato. Ma questo significa anche che la sollecitazione del “partito sociale” non debba essere raccolta? Non penso proprio, a patto, come dicavo sopra, che non assuma la valenza che ha in un Revelli, e cioè che si risolva in un esodo dalla politica.
    Ultima postilla: dicevo che dobbiamo avere in testa la pianificazione. Ma per averla dobbiamo capire perchè i primi esperimenti socialisti del ‘900 non hanno funzionato appieno (sottolineo appieno). Io sono ancora un pò pischello ma molti compagni mi dicono che fra il ’91 e il 93 questa era la domanda ricorrente di tutti i militanti del partito. Dopo è stata semplicemente messa da parte, sublimata in altro dal bertinottismo. Io credo che finché peserà su di noi quel macigno, finché non avremo una spiegazione largamente condivisa di ciò che è successo nella storia del socialismo, sarà difficile spiegare alle masse perché preferire il socialismo a un seppur agonizzante capitalismo.

  723. alessandro Says:

    maria sulla formazione nei circoli sono perfettamente d’accordo con te
    ma claudio grassi è uno che se ne intende e vedrai che come responsabile organizzazione saprà coordinare il lavoro anche in questo senso
    non come ciccio ferrara che pensava solo a reclutare cammelli in vicinanza del congresso

  724. Su questo non c’è dubbio ma i dipartimenti lavorano da 10 giorni,cosa ti aspettavi?
    guarda spero anche io tra qualche tempo di poter apprezzare quello che dice NIKI,purtroppo negli ultimi giorni ho sentito soprattutto insulti.
    Maria se non lavoriamo bene rifondazione ce la giochiamo a prescindere dagli scherzi dei vendoliani.
    Gli opuscoli li ho proposti anni fa non ho mai avuto risposta,però ricordati che per fare un opuscolo a maggior ragione molto semplice bisognerebbe avere le idee chiare.
    Per esempio ci diciamo comunisti ma forse per ognuno di noi significa una cosa diversa come si fa a spiegare alla gente in poche parole chi siamo e cosa proponiamo?
    Spesso gli operai nelle città non distinguono affatto tra sicurezza del salario e del lavoro e sicurezza nelle strade,io da comunista come faccio concorrenza alla Lega a NOrd ed al PDL al Sud?
    Ecco perchè ti dicevo di aver ben chiara l’organizzazione altrimenti magari stamperemo 200 opuscoli con 200 significati diversi e nessuno capirà niente.
    Se io parlo con il leghista di Torino e quello di Verona certamente mi accorgerò di alcune differenze ma stà sicura che sulla sicurezza hanno un idea monolitica,anche sulla globalizzazione sui cinesi etc.
    Se tu pensavi ad un organizzazione che ci renda visibili in modo univoco sono d’accordo ed hai ragione,lavoriamo su ciò che abbiamo.

  725. alessandro Says:

    caro compagno di roma hai centrato in pieno il sehso dell’utilità del partito sociale
    solo infatti dimostrando concretamente che siamo vicini alla gente si può portare le persone dalla nostra parte e rilanciare una coscenza anticapitalistica vasta
    non è riformismo dal basso
    del resto la parte sul partito sociale è STATA APPROVATA NEL DOCUMENTO FINALE CHE HA VINTO IL CONGRESSO
    è solo una piccola parte del nostro progetto ma importante per il nostro rilancio
    del resto tu che sei di roma potrai confermarmi il grande successo dei gap
    in ogni caso non dividiamoci fra noi che il BUBBONE MODERATO ce l’abbiamo in casa e sappiamo qual’ è

  726. alessandro. stiamo discutendo e non ci stiamo per nulla nè dividendo nè litigando. e poi il compagno di roma mi pare abbia detto altro… comunque è molto interessante la riflesisone, ma ora non posso ritornarci perchè devo uscire. la rileggerò con calma.
    d’accordo tony. è quello che dicevo io. va bene che sono passati 10 gg, ma mandare comunicati di tali dipartimenti in modo compulsivo, non mi pare un buon inizio. tutto qui. ci si legge più tardi. caio a tutti.

    ps.
    Ale datti una calmata, il congresso è finito, non è possibile che come si nomini nichi vendola ancora oggi per te è come se si nominasse IL DIAVOLO, IL MALE ASSOLUTO!! non è possibile, ale. morirai 10 anni prima così, per fegato roso…
    🙂

  727. alessandro Says:

    maria hai ragione ma non ce la faccio
    non ho mai visto in vita mia un rinnegato come vendola

  728. alessandro Says:

    e poi per vendola il congresso non è finito anzi inizia adesso un nuovo speciale extra time per distruggere il prc (con la collaborazione del sig. sansonetti)

  729. alessandro Says:

    e poi io alla storia della non violenza non ci ho mai creduto
    e non ho nessuna intenzione di porgere l’altra guancia a mr. vendola

  730. incazzato Says:

    continuando penso che una mano possiamo darcela anche noi,mi spiego:
    ho sempre sostenuto che uno dei limiti evidenti del bertinottismo è stato quello di aver trasformato il partito nel senso che tutto il territorio veniva vissuto come periferia dell’impero.qualsiais decisione era presa “altrove” di dove era necessaria davvero.questo poteva avere un senso(che non ho mai condiviso)fintanto che eravamo un partito più o meno grosso.ora come dice maria siamo fuori,per cui va ripensato il modo in cui interveniamo:noi che siamo più grandicelli,anche con le armi,dobbiamo imporre ai giovani compagni di studiare,che l’organizzazione del partito passi attraverso il rilancio delle territorialità,creare strutture cittadine e provinciali in forma di coordinamento permanente.in questo modo quello che definiamo “politica dei quadri” avrà una sua corsia.non abbiamo più il maledetto obbligo di far “crescere”compagni all’ombra dei notabili parlamentari di turno,possiamo investire ed investire con tranquillità.io condivido le preoccupazioni di maria,in gioco c’è rifondazione,per cui tutti dobbiamo procedere con attenzione,addirittura con opportunismo.va ripresa la sana abitudine delle conferenze,che siano di indirizzo o di organizzazione.credo che nella cosidetta sinistra diffusa esistano anche tanti studiosi bravi e capaci, è con loro che dobbiamo sperimentare la discussione sui grandi temi dell’economia. dobbiamo prendere coscienza che non abbiamo più una cassa,per cui qualsiasi forma di investimento,che per me deve essere esclusivamente nella formazione, non è più quasi possibile.abbiamo avuto tanti compagni impegnati nelle istituzioni,perchè non impegnarli nella spiegazione della cosa pubblica?e dei tanti impiegati o atipici o operai o professionisti quando pensiamo di coinvolgerli se continuiamo a pensare come siamo?a loro non demandiamo le sorti del mondo ma dobbiamo appropriarci del loro punto di vista,che è quello privilegiato,e di li fondare e proproore a nostra idea.per dire che se anche i compagni non hanno molta esperienza o non possono militare a tempo pieno vanno investiti e responsabilizzati.
    mi convince quel che dice il compagno di roma,in special modo sul sindacato,questa questione oramai è diventata irrinunciabile.come e con chi la discutiamo?infine il processo di “rifondazione” riandare con l’intelligenza ai primordi e riprcorrene tutte le tappe,dolorose o gloriose,e condividerle con tutte e tutti una buona volta.
    Bruno è il mio nome,ma sempre incazzato sono!
    vi abbraccio

  731. Mi sembrano delle ottime idee, ci sono dei compagni che hanno un “patrimonio” di saperi, che devono essre messi a disposizione di tutti.
    bisogna trovare un modo sistematico e praticabile per farlo, e non lasciato alla buona volontà di alcuni compagni.

    per esempio, riapro un’annosa questione, il sito del partito: dovrebbe contenere materiale elaborato dai dipartimenti, o dai territori.Non sarà sufficiente, ma può essere un punto di partenza.

  732. rieccomi, sempre con una certa fretta. e vedo che la discussione si è fatta più interessante. più ragionamenti e meno insulti e tifo (con qualche sporadica eccezione). su due cose:
    1) la formazione. credo che Maria abbia perfettamente ragione. non per caso nel documento famigerato approvato al congresso c’è, eccome se c’è, il tema della formazione. certo ci sono mille modi di concepire e di organizzare la formazione. vedremo che proposte e che discussione ci sarà in materia di formazione. io, comunque, ho un’idea precisa. e la dico anche a rischio di essere sbrigativo. non ci può essere una formazione slegata dalla pratica e dai temi di lotta. direi che la trasmissione del sapere e l’arricchimento del sapere nella discussione è un compito della direzione politica a tutti i livelli. faccio due esempi: ormai da anni, facendo una media di 100 iniziative pubbliche o di partito all’anno, mi sono reso conto che fra le domande dal pubblico, e spesso anche in interventi di militanti, si scorge una confusione preoccupante su questioni fondamentali. parlo della non conoscenza di cose basilari. non c’è una idea di cosa sia la globalizzazione capitalistica, dei suoi effetti nella politica e nella società, di cosa sia il movimento no global mondiale (che viene scambiato con questa o quella manifestazione). insomma non si ha idea di quali siano le basi strutturali di molti fenomeni che vengono scambiati come frutto della semplice volontà o non volontà di questo o quel leader di stato o di governo o di partito. un vero paradosso per un partito comunista. del resto di partiti comunisti che non hanno capito nulla della globalizzazione nel mondo ce ne sono parecchi. altro esempio: pochi giorni fa nella direzione si sono fronteggiati due documenti sulla crisi caucasica. la discussione, per quanto strumentale fosse affrontare un simile tema con l’obiettivo di cogliere impreparata la maggioranza, non ha potuto non affrontare alcuni temi che dovrebbero essere fondamentali per capire cosa stia succedendo nel mondo. ne cito uno solo. il tema del multilateralismo o del multipolarismo. rifondazione ha scritto diversi documenti su questo tema nel corso degli anni. e, al contrario di quel che pensano quelli che vedono la politica internazionale come la proiezione delle massime cazzate della politichetta provinciale italiana, è un tema altamente concreto alla base di precise scelte che poi hanno effetti concretissimi sulla economia nazionale e sulla vita delle persone. se avessimo un giornale serio e se i dirigenti fossero seri, a fianco delle decisioni politiche, dei comunicati, delle prese di posizione e anche dei giudizi su questo o quel conflitto, dovrebbe esserci un’opera pedagogica semplicemente per dire cosa si intende di preciso quando si usano concetti come multilateralismo e multipolarismo, o come globalizzazione. macché! sono pochi i dirigenti che si accollano la fatica di studiare e anche di dire nelle iniziative pubbliche cose semplici e chiare su parole che per gli astanti spesso sono incomprensibili o percepite secondo i modelli vigenti nei talk show televisivi. non parliamo del giornale che, essendo scritto e fatto pensando non ai potenziali lettori ma ai presuntuosi circoli salottieri della gauche divine, non pubblicherebbe mai un articolo pedagogico capace semplicemente di dire cosa sia il concetto di globalizzazione o il concetto di multipolarismo. fino ad arrivare al ridicolo visto che a me è capitato nell’occasione citata di parlare di multipolarismo e di leggere nel resoconto che avevo parlato di multilateralismo. almeno se si chiedesse di scrivere un articolo pedagogico qualche giornalista di liberazione, ammesso che legga gli articoli non suoi, imparerebbe che differenza c’è tra multilateralismo e multipolarismo. insomma, oltre a corsi seminari e approfondimenti teorici, non ci può essere formazione se non permanentemente nella iniziativa politica quotidiana.
    2) il partito sociale. sono state scritte cose sulle quali non credo di essere d’accordo. ovviamente la versione caritatevole del partito sociale non mi appartiene. e su questo sono d’accordo con Maria. ma la ricostruzione di legami sociali nel deserto individualistico, che non è il prodotto delle fiction televisive bensì di mutamenti strutturali del sistema, è un compito altamente politico. come lo fu la costruzione della coscienza della classe con le lotte, il mutualismo, le cooperative, le casse di resistenza e così via. certo è più difficile costruire un noi diverso dal NOI italiani contro il LORO stranieri in una fabbrica o in un quartiere che scrivere un comunicato di solidarietà antirazzista. eppure è possibile. però vorrei anche dire a “un compagno di roma” che è illusorio pensare che il partito abbia, o debba avere, una visione generale e chi fa le lotte una visione parziale. (mi si scusi la semplificazione ma credo di aver capito bene). le cose non stanno così. non c’è lotta, di una certa importanza ovviamente, che non sviluppi spontaneamente la capacità di rintracciare i nessi che la legano al “generale” e al globale, così come ad altre lotte. basta guardare all’esperienza NO TAV e NO dal Molin per rendersene conto. anzi, mentre li anche persone che mai avevano militato politicamente hanno capito bene cosa sia la globalizzazione e che fine miserevole abbiano fatto istituzioni e politica, spesso i “portatori del punto di vista generale”, ovviamente in competizione fra loro, sono stati un freno e un ostacolo nella lotta giacché portavano il “proprio generale”, ahimè sempre scambiato con il quadro politico nazionale. quindi meno logiche avanguardistiche e maggiore umiltà. la ricostruzione dei legami sociali e dell’opposizione al sistema si costruisce dal basso. si si il tema è più complesso, lo so, e tuttavia per me questo è il punto di vista dal quale partire nella ricerca capace di capire anche la più ingarbugliata complessità.
    grazie per l’attenzione e ciao a tutte e tutti.
    un abbraccio

    ramon

  733. lucaocchionero Says:

    E basta con Vendola, e che cos’è un ossessione? Sull’analisi economica e necessità della pianificazione sono d’accordo con Compagno di Roma. D’accordissimo con tutti voi che chiedete una adeguata formazione: ne abbiamo bisogno come il pane ed in maniera anche abbastanza rapida.

  734. un compagno di Roma Says:

    Il dibattito, non c’è che dire è avvincente e stiamo giungendo, peraltro, alle questioni nodali della attuale fase. Io, intanto, farei appello affinché si prenda nota delle proposte intelligenti che stanno venendo fuori in questo scorcio di blog (da parte di Tony, Incazzato, Maria, Lucaocchionero etc.) per riportarle in qualche sede politica. Così la discussione del blog assume anche una valenza politica più forte.
    Sulla questione della formazione: ce ne è una esigenza fortissima nei territori. E credo che questa sia la volta buona: nel documento congressuale, come ricordava Ramon, ve ne è un accenno importantissimo ed è stato nominato un responsabile nazionale destinato a occuparsene. Si tratta di un compagno che credo capace, Maurizio Acerbo.
    Ma non aspettiamo certo le direttive dall’alto: qui a Roma io e altri compagni è sicurissimo che metteremo in piedi una iniziativa di formazione. Prima di oggi non potevamo partire perché le nostre energie sono state assorbite dalla organizzazione della festa cittadina di Liberazione (bella, popolare, e tutta organizzata da militanti di base, i quali si sentono finalmente orgogliosi di quello che fanno).
    E veniamo ai punti di merito delle critiche che mi sono state mosse da Ramon, sgrombrando innanzitutto un ostacolo dalla nostra vista: il mio “primato della politica” non ha nulla a che fare con il “primato della politica” promosso da gruppi dirigenti istituzionalizzati e separati della sinistra radicale. La tua critica alla presunta “generalità” del punto di vista di questi mi trova del tutto d’accordo. Né credo che ci sia dissenso sul tema del “partito sociale” che, se concepito nell’ottica di una ricostruzione dei legami sociali e non della risoluzione “in proprio” dei problemi della società capitalistica (come avvenuto invece in larga parte del movimento cooperativo, mutualistico di fine ‘800, donde la critica marxista e leninista ad esso), credo che possa rivelarsi uno strumento molto importante di ampliamento della solidarietà e dell’unità di classe. Il punto nevralgico della questione invece su cui, temo, non siamo d’accordo si colloca sulla frontiera del rapporto fra partito e movimento/i. Ma, anche qui, prima che io espliciti il dissenso, devo registrare un altro punto di contatto: è vero, lo sviluppo capitalistico, anche qui a partire dallo spartiacque anni ’70, si è venuto configurando in modo tale che esso non occupa più soltanto il versante della produzione (in cui si sperimentava e sperimenta la lotta fra capitale e “operai”) ma anche quello della riproduzione sociale (cura, assistenza, infrastrutture, scuola etc.). Il capitalismo ha invaso queste sfere, le ha pienamente sussunte sotto di sé. E poiché queste sono tipicamente le sfere del “generale”, tutte le lotte che in questa sfera si sono articolare hanno immediatamente avuto una valenza generale, e non più solo mediatamente come nel caso del conflitto fra capitale e lavoro salariato. I “movimenti”, se ci facciamo caso, dopo gli anni ’70 sorgono tutti da qui, a muovere da questa sfera della riproduzione. Persino il femminismo trova il suo impulso qui. Anche la crisi della “forma partito” classicamente comunista nasce entro questo contesto. Che cosa generalizzare se già le lotte nella riproduzione sono generali?
    Quindi è chiaro da quanto detto in forme brevissime, che non si può riproporre sic et simpliciter la forma partito classica. D’altro canto, e si affaccia finalmente il nostro dissenso, si può dire che la “forma movimento” mostri in sé tutte le risorse per affrontare il compito del governo econonico e sociale generale della società? Io penso ancora che i movimenti siano affetti da alcune debolezze che rendono il partito indispensabile:
    1) non esistono movimenti che non si occupino del determinato; nessun movimento ambisce al governo generale della società e indica misure cocnrete per realizzarlo (anticipo l’obiezione: neanche il no-global, poi magari su questo ci scanneremo);
    2) il partito dimostra una consistenza oggettiva, una capacità di andar oltre il contingente, una durevolezza, che ancora i movimenti sociali, a mio giudizio, non hanno dimostrato. intanto mi fermo

  735. un compagno di Roma Says:

    la fretta mi ha costretto in ultimo a dire delle cose troppo concentrate: quando dico che i movimenti lavorano sul “determinato” non dico che lavorano sul “particolare”. Lavorare sul determinato significa lavorare su temi specifici – Val di Susa per esempio – che rimandano, come dicevo prima, immediatamente a un ordine generale di questioni. Quando invece in passato si è detto che essi lavorano sul particolare si intendeva dire invece che ad essi il generale semplicemente sfuggiva, cosa che oggi non si può dire più così facilmente.

  736. ninì metallurgico Says:

    Ecco la risposta del nostro segretario all’accusa di scorie, restaurazioni varie, stalinismo e stronzate varie:

    Nichi? Passa il suo tempo a dire falsità – La Stampa
    Settembre 28, 2008

    di Marina Cassi

    Ci dipinge come vetero-trinariciuti. Non capisce che andare col Pd è
    sbagliato
    «Restaurazione comunista? Ma quando mai. Si disegna di me e della mia linea
    una caricatura. Si esaspera il clima interno. E lo si fa per un preciso disegno
    politico». E’ accigliato il segretario di Rifondazione, Paolo Ferrero. L’ex
    ministro guida un partito diviso a metà che Nichi Vendola ha raccontato su «La
    Stampa» come irto di personalismi, ripicche, dispetti, sospetti. Lui la storia
    la racconta diversamente. Ma non nasconde che le cose bene non vanno.

    Allora: lei è vetero, nostalgico, con una visione da gruppuscolo Anni 70;
    gliene ha date di mazzate Vendola. Che cosa risponde?
    «Che ha bisogno di distruggere Rifondazione».

    Prego?
    «Ci descrive come trinariciuti pazzoidi per delegittimare Rifondazione e
    poter riproporre come unica soluzione l’unità della sinistra, cioè una sinistra
    moderata ala esterna del Pd».

    Ma Vendola e i suoi se ne vogliono andare?
    «Lo si chieda a loro. Certo la situazione è pesante, perché invece di
    lavorare per il rilancio di Rifondazione lavorano a raccontare falsità.
    Potrebbe preludere alla distruzione all’ipotesi politica del partito per
    percorrere altre strade con Mussi e Fava all’ombra del Pd o di una parte del
    Pd».

    Lei nega di essere un restauratore comunista?
    «Lo ripeto: inventano una caricatura per poter gridare allo scandalo. E Nichi
    dovrebbe guardare a quel che fa la sua minoranza».

    Ce lo dica lei.
    «Nichi dice cose poetiche, ma quando poi si passa alla prosa vedo che la
    minoranza entra nella giunta della Calabria. Io ero contrario perché quel
    consiglio è uno di quelli con la più alta densità di indagati».

    E che altro fa la minoranza che lei giudica sbagliato?
    «Dice, ad esempio, con Zipponi che oltre alla manifestazione della sinistra
    dell’11 ottobre che sto lavorando a costruire, si può guardare con interesse a
    quella del Pd del 25».

    E lo scandalo qual è?
    «Vuol dire non capire che il Pd non ha nulla a che vedere con la sinistra. L’
    opposizione al governo Berlusconi la farebbe anche il Pli se ancora ci fosse.
    La sinistra si qualifica rispetto a un interesse di classe».

    Bello, ma che cosa significa?
    «Significa che la gente che fa una vita di merda con salari bassi, sfratti,
    pensioni insufficienti, precarietà e tutto il resto deve incontrare la
    sinistra. Una volta lo sfrattato incontrava la sinistra e costruiva una lotta.
    Oggi è solo».

    Direbbe Lenin: che fare?.
    «Faccio un esempio. A Roma distribuiamo a un euro, grazie a un accordo con
    una azienda, un chilo di pane alle persone più in difficoltà. Siamo partiti con
    mille chili, l’obiettivo è 10 mila chili».

    Lodevole, ma lo fa anche la San Vincenzo.
    «E’ ovvio che non si risolve così il problema del caro vita, ma oggi o si
    ricomincia anche da forme di mutualismo, da modi di stare con la gente per
    affrontare i problemi o la sinistra sparisce. Guardi: c’è molta più politica in
    questa distribuzione che in 27 convegni sul futuro della sinistra».

    Va bene: torniamo alla macro politica: lei parla di ricreare una opposizione
    di sinistra. Senza Pd?
    «Il Pd fa opposizione e anche moderatamente al governo Berlusconi, ma non
    alla Confindustria. Anzi cerca di contendere a Berlusconi l’amicizia della
    Confindustria».

    Deve essere una di quelle affermazioni per cui Vendola la giudica
    trinariciuto. Ma, come che sia, non le sembra incredibile che la sinistra sia
    sempre divisa?
    «Certo, siamo al punto più basso. Ma il problema non è l’unità è la proposta
    politica intorno a cui si cerca l’unità».

    La minoranza sostiene che nel partito si è creato un pessimo clima anche con
    dispetti a suoi componenti. Vero?
    «E’ ovvio che la goliardata di incollare un telefono è sbagliata. Ma non
    dipingiamo la sinistra come 5 poverini attorniati da 500 cattivoni. Avevo
    proposto che entrassero in segreteria, hanno rifiutato. Ma compagni della
    minoranza sono il tesoriere, il presidente della commissione di garanzia, i
    responsabili degli enti locali, dell’ambiente e della comunicazione. Non mi
    sembrano proprio accerchiati».

    Però non negherà la spina di Liberazione, c’è chi dice che lei ama di più il
    Manifesto.
    «Non rispondo alle menzogne. Il Manifesto è un bel giornale, ma Liberazione è
    necessaria».

    Però va maluccio o no?
    «Perde copie e ha un deficit, anche per colpa della delinquenziale legge
    Berlusconi che minaccia la libertà di stampa, di 4,3 milioni. Ma va
    rilanciata».

    Cambiando il direttore Sansonetti?
    «Queste decisioni le prendono gli organismi dirigenti, non io».

  737. Sono d’accordo in toto con ramon, che mi pare ci abbia riproposto pari pari l’ intervento che ha fatto al congresso l’ultimo giorno (saltando i richiami nostalgici 🙂 e questa volta però non tanto con il comapgno di Roma su vari punti, non ultimo quello della formazione (per coma la vedo io, eh). un partito non si può poggiare ai vari movimenti certo , dai no global ai no al molin ecc, perchè i movimenti sono fluttuanti e si coaugulano solo su temi specifici, tuttavia rappresentano indubbiamente una forza rigenerativa incredibile per l’azione politica, un’ azione che non riesce più ai militanti di base, perchè le idee dei movimenti si fondano su temi alti ma incredibilmente concreti che la politica non pronuncia più. io credo che dobbiamo guardare a questo adesso. Rifondazione ora deve guardare a questo. quando ramon diceva (scusa ramon ma il tuo intervento mi ha fatto venire in mente quello tuo del congresso) come è possibile pensare che il comunismo non sia più attuale e attuabile, quando ci troviamo di fronte un movimento mondiale anticapitalista come quello no global, io penso intendesse proprio questo.
    per quanto riguarda la fornmazione invece, visto lo stato in cui vige il partito, sono dell’idea che ogni dipartimento si debba occupare di formazione, non noi militanti nei circoli. mi spiego. ad esempio saprebbe bene che ogni responsabile avesse un blog dove senza pesare sulle casse del partito, a seguito di un comunicato possa interagire con i militanti. credo che porsi ora la questione della “formazione generica” per tutti sia solo perder tempo. voglio dire, sarebbe l’optimum ma non ce lo possiamo permettere, siamo alle strette. ognuno dovrebbe individuare il settore in cui spendersi e formarsi su quello.

  738. ninì ce ne sono anche altre. l’unità, manifesto. basta andare sul blog di paolo

  739. lucaocchionero Says:

    Buona idea Maria, l’idea del blog è interessante. Questo Blog ad esempio, in quanto luogo di discussione politica, e quanto allo scambio di informazioni a mio avviso è un modo per formare(ed informare) chi partecipa alle discussioni. Oltre ad attivare la partecipazione di militanti, i blog forse sono uno degli strumenti più efficaci per avvicinare i giovani al partito ed alla discussione politica. Ancora da queste nostre recenti discussioni emerge anche un altro punto: la quasi impossibilità pratica di fare formazione nella “classica maniera” del militante anziano che trasmette nozioni storiche e ricordi di lotte e movimenti. Magari tutto ciò è utile ma sarà fondamentale fare formazione attiva e sul campo coinvolgendo un numero di persone sempre più alto ed attivarsi su terreno sociale per(appunto) far riscoprire una utilità sociale dell’essere comunisti ed anticapitalisti ed, in certi casi ed in determinati momenti, riscoprirlo noi stessi. Necessario una riflessione sugli sviluppi dell’economia capitalista nel mondo, argomento che detto così sarà un pò barboso ma ricordiamoci che basta essere operaio specializzato e vivere nel centrosud per potere avere già un minimo di capitale da investire in borsa; a me queste domande le fanno, a me chiedono come si può riconnettete questa crisi dell’economia occidentale che sentono in tv e il valore delle azioni di una certa impresa in cui è stato investito un minimo di capitale. Proprio stamattina ne ho dicusso per 2 ore con un impiegato che guadagne €1.300 nette al mese e che ha investito €3.500 in azioni Unicredit. Mi dispiace per lui ma sono stato pessimista.

  740. vi lascio questo bellissimo commento che ho appena trovato sul mio blog, lo lascia una persona di destra, ma di quella destra liberale. l’ho trovato bellissimo ancor di più per questo motivo. e trovo che il fulcro sia proprio l’ “attenzione”. ecco, questo deve valere anche per la formazione, per i i responsabili dei dipartimenti. predicare, mobilitarsi, organizzare convegni e le solite solfe se poi non si porge attenzione alla base che ne ha tanto bisogno, è un fallimento in partenza.

    la rabbia sfocia verso gli estremi. se la destra si presenta “forte” (anche se poggia su basi ideologiche discutibili), i giovani virano a destra. se si presenta forte la sinistra, virano a sinistra… l’unica fortuna che vedo in questo momento per i partiti che furono della sinistra arcobaleno è di essere “sicuramente puliti” dalle sozzure di questa legislatura. Da uomo di altre idee politiche, vi scongiuro per il bene di questo martoriato paese di riprendere posizione, dimenticando lotte fratricide. Tornate tra i precari, nelle case popolari, nelle vie dimenticate dalla polizia, e ascoltate la voce della gente che cerca solo un po’ di attenzione. RUBATELI a quella destra populista che non li merita… lasciate alla destra la borghesia, che porti le risorse necessari per le necessarie riforme… ma non donatele altro.

  741. alessandro Says:

    caro luca occhionero hai ragione su vendola hai ragione dobbiamo lasciar perdere
    ma a volte non ce la faccio è più forte di me
    il fatto è che io in passato avevo una grande stima in vendola e adesso vedere il suo comportamento e il suo odio verso i comunisti mi fa particolarmente male
    comunque cecherò di fare uno sforzo per dimenticarmene

  742. lucaocchionero Says:

    Bello sì… il passaggio sulle vie “dimenticate dalla polizia” mi ricorda quella bellissima canzone di Caetano Veloso, cantata da Fiorella Mannoia e anche da Fabrizio De Andrè: “che sarà!”

  743. è vero luca, è molto bello…. devo dire che mi ha quasi commosso, visto che chi me l’ha lasciato è un uomo di destra.
    sì luca, io su internet punterei non dico tutto ma quasi. se ogni dipartimeno SERIO (scusa ramon ma non mi scende la cosa, perchè a questa associo la retribuzione, i viaggi, i vari rimborsi varie, telefonini ecc e mi vien l’orticaria!!!!! visto che noi siam qui aggratiss come dice bene Laura), dicevo, ogni dipartimento si occupa di formazione permanente attraverso un blog (magari farsi aiutare da compagni che hanno avuto esperienza nel settore sarebbe anche il caso, volendo (penso però al povero Fabio Amato, che con ramon in giro per lui sarà dura.. 🙂 scherzo scherzo) dicevo, si potrebbe risolvere un sacco di problemi. ognuno di noi si forma in base al settore in cui lavora nella quotidianità e nel quale vuole ovviamente spendersi, ma se vuole formarsi anche su altro, basta che linka e lo fa. se non ha tempo pazienza. spero di essermi spiegata

  744. ps
    alessandro piantala perchè alla fine ti portiamo alla neuro

  745. un compagno di Roma Says:

    infatti, Maria, non sarà iniziativa di “circolo”. La spinta è, vivaddio, dal basso, l’organizzazione non sarà tale.
    Per il resto: anch’io penso che i movimenti siano capaci di portare sia concretezza che legame con la politica “generale”, per le questioni che precedentemente cercavo di descrivere molto succintamente. Ma anche tu mi pari che riconosci un deficit dei movimenti almeno su due punti: non danno luogo a una immagine complessiva di altra società; scontano una dimensione temporale e oggettiva diversa da quella del partito.
    Non ti capisco però moltissimo quando dici che il movimento no-global è stato anticapitalistico. Io penso che lo sia stato solo implicitamente. O meglio ancora, lo è stato, a mio giudizio, riprendendo il Marx della Miseria della filosofia, solo in sé. A mio avviso, che so parziale naturalmente, è mancata chiarezza sulle ragioni di fondo di ciò che ha presieduto alla cosiddetta globalizzazione e soprattutto non si è individuata nel capitale in quanto tale (e non nel neoliberismo etc.) la causa scatenante di ciò che è sotto i nostri occhi. Da qui un difetto di articolazione di proposta politica non da poco.

  746. lucaocchionero Says:

    Non dirlo a me che sono pugliese e sono cresciuto con le foto di un Vendola ,giovane comiziante, nella mia stanza! Bisogna superare anche questi stati d’animo e capire che una persona può cambiare idea nella sua vita ma non è detto che tutti gli altri debbono seguirla. Per fortuna, anche grazie a ciò che Vendola è stato, abbiamo imparato ad essere critici verso il potere e verso qualsiasi moderatismo che si muove all’orizzonte. Per questo oggi critichiamo la sua posizione politica. Però tutti noi, in qualsiasi posizione, che abbiamo preso in mano questo partito in condizioni disperate abbiamo la responsabilità di provare a risollevarlo(anche in fretta) per rispondere ad una missione storica cui non possiamo sfuggire, e per provare a dare una risposta sensata ed innovativa ad una marea di disperazione che ci coinvolge e che respira quotidianamente con noi. Per questo è opportuno che facciamo lo sforzo di mettere in primo piano una progettualità volta al rilancio e lasciare alle polemiche solo quei momenti della giornata in cui non abbiamo nient’altro da fare. Anche questo è un elemento di distinzione con la Rif per la Sin che accentua le polemiche poichè è priva di risposte politiche

  747. un compagno di Roma Says:

    infatti, dimenticavo, oggi la critica al neoliberismo te la fa pure Tremonti e acchiappa anche un grande consenso trasversale

  748. incazzato Says:

    mmmhhh,è vero,cacchio se è vero,la formazione dei quadri e dirigenti(perchè di questo abbiamo disperatamente bisogno ramon)non può essere slegata e nemmeno collaterale alla pratica politica della lotta,c’è lo possiamo dire vero ramon?ma negli ultimi e terribili anni con quale cacchio di “metodo” indicavate i compagni?un vecchio compagno della 4 qualche sera fa ad una iniziativa disse che bisognerebbe mandare un po di compagni a lavorare ,pardon, a faticare in fabbrica. c’è del vero in questo,si è permesso che almeno due generazioni di giovani la fabbrica non sappiano nemmeno cosa sia, e su chi abbiamo pensato di dirigerci?verso operai stanchi,assasinati e maplagati quando la lega con il suo leninismo alla polenta gli prospetta quanto meno una vecchiaia agibile?se tutte le forme della vita si sono precarizzate,ed il lavoro in special modo con il capitale che ci dimostra che ci può rendere disomogenei non necessari e individualisti,al di la dell’aspetto tecnico/legislativo che deve toccare al sindacato che aspettiamo a mettere in rete ed in relazione piccole lotte locali in un fronte più ampio e articolato?i movimenti dice il compagno di roma,e cos’ discutendo faccio un salto indietro:vero!quando la sinistra,e la sinistra comunista,era paese nel paese,poteva assumere e guidare le lotte dei movimenti.dava struttura a questa istanze di base,dava lo spessore politico alla giustizia richiesta dal basso.ora,e non scopro l’acqua calda,le sinistre antagoniste e comuniste sono in fase di ripensamento e riposizionamento,l’unica linfa ora sono le sporadiche azioni dei movimenti.bisogna rendere ufficilai i rapporti tra partito/movimento.essi sono ancora portatori di una vertenzialità che può essere lo start up di una operazione politica ampia e di largo respiro,una fucina di formazione per tanti compagni,in umiltà come predica frà ramon!!
    io mi sono formato nei movimenti,quando a napoli la sinistra(dal pci al che fare)decise di “investire” sul movimento dei disoccupati con le liste!!fu dura davvero dura,quel movimento seppe creare dialoghi stabili e perenni col mondo del lavoro,con quello della cultura,col popolo,fornendo intere leve di giovani dirigenti e permettendo a quella sinistra di mutuare e prendere definitivamente in carico concetti ed idee che non le erano mai appartenute.costringendo anche il sindacalismo confederale a ragionare e schierarsi su quella questione.qual’è dunque ora la “vertenza”per la quale siamo disposti a dare(non fideisticamente)la vita?da dove ricominciamo?e non mi rispondete dal basso a sinistra perchè mi incazzo.ed anche se fosse così chi passa per primo da quel buchetto in basso a sinistra?il capitale forse sta vivendo una delle sue crisi più acute,ed in questo ci impressiona sempre perchè le vive distruggendo senza una apparente logica.se siamo a questo punto ridotti è il segno che esso ci ritiene ancora il suo nemico principale,vendola qualche giorno fa inetrvenendo ad una festa di liberazione segnalava che uno degli aspetti più deleteri e pericolosi del capitalismo,ovvero il liberismo,aveva negato se stesso e i suoi messia,con l’operazione del governo americano di intervenire sulla situazione di crack di alcune banche e finanziarie.lo stato,liberista,che interviene su aziende,competitive sul mercato,per salvare le suddette e garantire almeno 100ml posti di lavoro.in un attimo la cultura politico/economica che ha retto e regge l’occidente smette di essere tale.e nessuno dico nessuno sbatte questa incontrovertibile verità in faccia al governo delle destre.e su questo dare il “LA” per la madre,in questo momento storico,di tutte le battaglie:quella su salari e pensioni(questo l’ho dico io).
    ragioniamoci
    vi abbraccio

  749. lucaocchionero Says:

    ehhhhh appunto. Vogliamo lasciare alla destra perfino la critica al neolibersimo?! Meglio informarci, sapere di più e fare in modo che tutti coloro che sono in contatto con noi siano informati. Io(da tempo) ci perdo mezza giornata in queste operazioni diciamo di “controinformazione”

  750. lucaocchionero Says:

    Una squadra bielorussa sta facendo il culo alla Juventus:sarà un segno del destino!

  751. compagno di roma i no global non si sono mai definiti movimento anticapitalista come lo intendiamo noi, cioè a ispirazione marxista, ma sono un movimento antimperialista. e non mi pare piccola cosa, voglio dire. che poi dopo l’attentato alle torri sia confluito bene o male nel movimento pacifista, ebbè, questa è una raltà, certo.
    poi sì, i movimenti hanno una struttura diversa dai partiti. chiaro. essennò sarebbero partiti, no? 🙂

  752. RAMON COMPAGNI , questa è bellissima!!

    ve la ricordate la dichiarazione di casini in difesa di ramon quando ci fu la bufera FARC?

    “Durante il mio mandato di presidente della Camera, e anche successivamente come presidente dell’ Unione Interparlamentare, ho più volte ricevuto Mantovani, impegnato a favorire un disgelo tra il governo Uribe e le Farc, con cui aveva intrattenuto rapporti politici. Ho ritenuto doveroso rendere questa testimonianza perchè tutto mi divide politicamente da lui, am gli devo riconoscere onestà intellettuale e trasparenza politica”.

    Probabilmente casini se fosse stato informato dei poteri magici del computer di Raúl Reyes avrebbe contato fino a dieci prima di manifestare la sua solidarietà a ramon. esce anche il suo nome dal famoso pc delle meraviglie. L’Espresso parla di una mail spedita a Reyes da Lucas Gualdron (considerato il presunto rappresentante delle FARC in Europa) nella quale si esprime parere favorevole sull’elezione a presidente della Camera di Casini perchè “MOLTO AMICO” di Mantovani. Si prospetta addirittura nella mail la possibilità di poter approfittare della circostanza.

    compagni, guardate che questa è davvero una barzelletta. ditemi, come si può non amare la politica internazionale?? come si fa??? ditemi voi. come possiamo guardare solo alla nostra italietta, dico io
    🙂 🙂 🙂

    ps
    comunque la vecchia signora ha pareggiato. tièè, luca
    🙂

  753. Gabriele Says:

    Vi riporto il testo della lettera che Giuliano giuliani ha inviato a Ferrero:

    Caro Ferrero, ho ascoltato con attenzione le tue riflessioni in quella bella piazzetta genovese dove è stata allestita la festa di Rifondazione, e non mi è stato certo difficile condividere tutte le denunce delle malefatte della destra. Restano i dubbi e le incertezze sul che fare, come fare e con chi fare.
    Due anni fa Rifondazione ebbe a Genova trentacinquemila voti, che si sono ridotti quest’anno ai quindicimila dell’Arcobaleno. Nella piazzetta, quando parlavi, c’erano centoquattordici persone. Non ti sembra un dato su cui riflettere?
    Hai attaccato il governo, in certi passaggi con la veemenza che normalmente sollecita un applauso: no, l’unico battimani si è levato quando hai sottolineato l’essere comunisti. Ti sembra sufficiente, un atteggiamento da incoraggiare? Ho ascoltato poco prima il commento di due ragazzi che transitavano: preistoria, hanno detto. Credi che siano sufficienti l’orgoglio, i simboli, l’esasperazione identitaria, per avere con quei due ragazzi, e con tanti altri ovviamente, un rapporto che ci consenta intanto di abbassare di qualche mese la ridondante età media dei presenti, ma soprattutto di ricominciare ad allargare la risicata area della nostra iniziativa?
    Una festa di Rifondazione è normalmente anche una festa di Liberazione. Non ho sentito neppure un accenno alla preoccupante vicenda del giornale, non vorrei che fosse perché fra quei centoquattordici sono in pochissimi a comprarla e c’è anche chi, pur sentendosi militante, si vanta di non averla mai letta. Eppure la questione dell’informazione e degli strumenti di comunicazione è una delle più rilevanti, e non da oggi.
    Mi è parsa francamente volgare la critica, immagino suggerita, che hai riservato all’ex segretario diventato assessore alla casa. Oltretutto, per stare alla politica e non alle beghe personali di cortile, alcuni problemi abitativi si stanno davvero risolvendo, e non è cosa da poco in una città come Genova.
    Sabato la Cgil ha dato prova di vitalità. Meritava un cenno il fatto che un milione (reale, non esagerato con i soliti e illusori esercizi moltiplicatori) di persone abbia espresso la sua insofferenza. Personalmente ero già convinto della opportunità di decentrare le iniziative in cento città, e ne ho avuto conferma. Temo che l’11 ottobre si ridurrà a una inutile conta delle bandierine in una piazza romana e al confronto quantitativo (che produce già notti insonni) con la piazza dipietrista, dove per altro tu, io e spero tanti altri andremo poi a firmare per un referendum assolutamente giusto. Quando ho sollevato la questione mi è stato risposto che ormai la macchina era in moto. Per la verità non vedo muovere neppure un triciclo.
    Sempre a proposito della iniziativa a Genova della Cgil, mi è parso che brillasse per la sua assenza l’attuale gruppo dirigente della federazione: un errore politico che avrebbe meritato, questo sì, una reprimenda. Un abbraccio.

    Meglio mettere in chiaro alcune cose:

    1) vi prego nn rispondete con insulti

    2)Non ho postato questo pezzo con scopi polemici (dunque nn iiziate subito ad attaccare)

    3)l’ho fatto solo per fare semmai una discussione o per mettere in luce quali sono gli orientamenti attuali del padre di Carlo (la madre la pensa diversamente, lo so).

  754. anche io gabriele ti faccio un invito senza scopi polemici, visto che (non te la prendere) ognuno, come può essere il padre di giuliani, è liberissimo di esprimere le prioprie opinioni. Ma se hai intenzione di postarci le opinioni di tutti e tutte le lettere e gli insulti che arrivano a ferrero, stiamo freschi. ramon fa prima a convertire il blog in agenzia ansa.
    In questo caso su questa lettera ci sarebbe molto da ribattere, perchè oltre che a esternare molti luoghi comuni, non mi sembra che abbia detto granchè, se non ovvietà che sono conseguenze di una gestione passata scellerata del partito e di una lotta interna ancora viva. ripeto, ci sarebbe da starci un bel po’ su questa lettera ma personalemte non ci penso proprio. il fatto che sia il padre di giuliani, con tutto rispetto, nè mi intenerisce nè mi cambia la vita.

    invece gabriele una cosa voglio dirtela chiara e tonda questa volta.

    ma forse gabriele non sarebbe ora che queste cosette le mandassi sul sito di vendola e della mozione 2, così avrete ancor più modo di infierire su di noi? così almeno saprete come passare il tempo, visto che di lavorare per questo partito non se ne parla proprio. non voglio dare a tutti i costi ragione a mario, andrea, livio, ale e a tutti quelli che ti chiamano “velina” di vendola e che ti esortano a non intervenire più, ma ancora non ho capito se ci fai o ci sei, gabriele. senza offesa.
    ti sarai accorto, spero, che in questi ultimi post stiamo cercando di fare mente locale e di attivare riflessioni, proposte per poter iniziare a lavorare nel miglior modo possibile. se hai notato, abbiamo anche bacchettato il nostro alessandro (al quale personalmente sono molto legata). e questo perchè gabriele? perchè adesso basta perchè è ora di lavorare e non di star più a parder tempo con stupide e inutili polemiche.
    Questa lettera gabriele, non è una provocazione, è semplicemente un fuori luogo e una mancanza di rispetto per noi che togliamo tempo prezioso alla nostra giornata per lavorare per questo partito, che non vorrei sconvolgerti, dovrebbe essere ancora anche il tuo (anche se non sei tesserato) quindi dovrebbe starti ancora a cuore (almeno finchè vendola non scasa).
    o rimani qui con noi e ti tiri su le maniche come stiamo cercando di fare noi, per trovare soluzioni migliori affinchè questa macchina si metta in moto nel miglior modo possibile e nel minor tempo possibile, o a costo di essere scortese, ti invito a non intervenire più e invito tutti i compagni a saltare questo post e a continuare la nostra riflessione.
    che è molto importante, compagni.

    ultima cosa. ti propongo di venire nel mio blog e leggere quello che ho postato. mi piacerebbe avere un tuo parere in merito, semmai, visto i tuoi precedenti sull’argomento. trattasi di cuba. visto che magari sarebbe opportuno solidarizzare non solo con i precari italiani, ma uscire fuori dal nostro provinciale e guardare al mondo. fuori dalla piazza di genova c’è un mondo intero che urla giustizia e parti del mondo in cui la bandiera rossa la si sbandiera con orgoglio e non è simbolo di peste bubbonica, caro gabriele, come lo è diventata tutto d’un colpo per “qualcuno” che ha perso il congresso (ale trattieniti per favore, che lo sai che la penso come te e non ti dico che mi verrebbe da dire in questo momento! altro che rinnegato!!).
    si tratta gabriele di un comunicato che mi è giunto dall’isola. se interverrai, ti pregherei però di uscire dalla fissa degli omosessuali, dei transgender e affini, come ti prego qui di uscire dalla depressione post-congressuale. vai dal medico, fatti consigliare, curati, fai quello che ti pare ma dacci un taglio, gabriè!!

    GABRIELE, IL CONGESSO L’ABBIAMO VINTO NOI. PUNTO
    GABRIELE, IL CONGRESSO VOI L’AVETE PERSO.PUNTO

    fattene una ragione. è dura, lo so, ma fattene una ragione
    o la pianti anche tu, altrimenti ti portiamo alla neuro insieme ad ale!!

    e basta!!!!!!! che qui s’ha da lavorare gabriele!

  755. Gabriele Says:

    …ok maria nn ti arrabiare…ti ripeto nn volevo fare nessuna polemica…stai sicura che x un bel pò nn posterò più niente di concernente il congresso o screzi vari tra le varie correnti…xò dai nn ti arrabbiare.

    ps: x il resto grazie ma del medico nn ho bisogno.

  756. un compagno di Roma Says:

    a me della lettera di Giuliano non frega un tubo, ma mi chiedo: erano 114 o 116 o 117 quelli che stavano ascoltando Ferrero?

  757. La nostra crisi è grande, non c’è dubbio. Ma quel che non sopporto della mozione 2 è che mettano in discussione la manifestazione dell’11, o che difendano a oltranza Liberazione perché è un loro feudo. In questo c’è una grande subalternità e un’altrettanto grande cattiva fede. Per non parlare della battuta sulla preistoria, o sull’età media. Io scommetterei che su questo blog scrive gente giovane.
    Quella lettera è veramente brutta, dispiace dirlo dato l’autore. E vorrei fare notare che i riscontri dei vari Fava non mi sembrano esaltanti. Quindi dentro la crisi ci sono anche loro.

  758. buon giorno!
    gabriele, ti rispondo come ho risposto a tony. non intendo calamarmi finchè le cose non diventano chiare e finchè il partitto non si rimette in moto col piede giusto. dovrete sedarmi.

    dopodichè forse è il caso di chiudere le questioni vendolesi e andare oltre e tornare alle riflesioni serie. per il bene del partito, e come dice l’amico di destra, per il bene di questo martoriato paese.
    gabriè, la prossima volta non sarò così delicata

  759. un compagno di Roma Says:

    si infatti Sacha io sono ancora giovane, ma poiché ho votato mozione 1 sono vecchio. Quindi sono un giovane-vecchio.

  760. io ho 29 anni, ma sicuramente sono vecchissima…..

  761. un compagno di Roma Says:

    accidenti in quanto appena più giovane di me sei ancora più vecchia….

  762. che ci vui fare…però che ci possiamo fare, noi preistorici….ma tu stai nelle palafitte o ancora nelle caverne?

    scusate il cazzeggio…

  763. io vi frego tutti che ne ho 41. portati abbastanza bene, ma sempre 41 sono, quindi rientro benissimo nel target. dopodichè che vogliamo fare, ci mettiamo in cerchio e inizamo ad uno ad uno a dire quando abbiamo iniziato? con lo spinello o subito via con la neve? no, per capire…

    🙂

  764. 🙂 🙂 🙂

  765. alessandro Says:

    io ho 34 anni ma siccome ho votato la mozione 1 mi sento come matusalemme
    anzi parlando con mia figlia le ho detto chiaro e tondo che il suo papà è un vecchio
    per fortuna che almeno lei non ci ha creduto!

  766. un compagno di Roma Says:

    Ale davvero hai 34 anni? Sembravi veramente ma veramente più giovane!!!!!

  767. alessandro Says:

    grazie compagno di roma sei un vero amico oltre che un bravo compagno
    ebbene sì ho 34 anni e 15 anni di militanza nel prc alle spalle

  768. un compagno di Roma Says:

    le palafitte sono già una innovazione tecnologica al di là delle nostre capacità, quindi siamo cavernicoli e apparteniamo alle tribù dei cacciatori-raccoglitori, quindi non conosciamo l’attività agricola, il lavoro, quindi neanche il linguaggio e la poesia, soprattutto la poesia……..

  769. un compagno di Roma Says:

    stavo scherzando Ale, e onore ai tuoi 15 anni di militanza, io ho sulle spalle molto meno, e perciò adesso comincio a capire perché giustamente TI RODE IL CULO!!! (scusate la volgarità, ma noi, ricordatelo sempre, siamo plebei…)

  770. gabriele non so se tu ti stai rendendo conto..

    🙂

  771. 🙂
    ok comopango di roma… glielo stavo per dire io ad alessandro che non aveva proprio capito lo spirto del tuo intervento… 🙂
    però la verità e che se non ci fosse stato alessandro con noi, ai tempi in cui ramon camminava per aria e non per terra, diciamo la verità compagno di roma, laura, lucaocchionero, mariogc, ale bernardi, luca marini e altri che in questo momento non ricordo, senza il nostro ale no-nichi come avremmo potuto fare?
    sei grande alessandro!!!

    comunque gabriele, la questione degli omossessuali sul post di cuba è uscita poi, eh. poteva essere diversamente?
    🙂

  772. sa me Ale mi ha sempre dato la carica, anche nei momenti più tristi, che in questi ultimi tempi sono stati parecchi….

    come va da voi l’organizzazione per l’11?

  773. è vero laura, sono d’accordo con te. alessandro è una forza, è una potenza, metterebbe carica a chiunque. sì che mette carica! anche quando esagera… mi ricordo un poverello che entrò per lasciare una cosetta leggera, nel clima incandescente congressuale, e consigliò a ramon di modificare il colore base di questo blog e si chiese come mai questa scelta del colore nero. “che cosa? non starai dando del fascista a ramon!!” … poverello, non è mai più ritornato… 🙂
    sei grande ale!!

    comunque stop che c’avrei una da lavorare parecchio, sempre qui davanti, ma fuori da questo blog!! stop!! ciao

  774. alessandro Says:

    caro compagno di roma guarda che non mi sono offeso anzi le tue parole mi hanno fatto piacere perchè vuol dire che nonostante ne abbia viste di tutti i colori mantengo sempre la voglia di lottare
    ringrazio anche tutti gli altri compagni per i complimenti

  775. un compagno di Roma Says:

    quella del colore del blog la ricordo anche io, stupenda!!!!!
    Ale, non è una leccata, tu hai una caratteristica che forse noi abbiamo perso, la capacità, propria di una persona onesta e giusta, di non far passare le cose intollerabili

  776. Io ne ho 36, abbastanza per aver conosciuto un’altra Italia e un’altra politica. Al liceo ero in DP, a Bologna c’era Boghetta. Ma il leader dei giovani di allora se ne è andato con Ferrando.

  777. Car* tutt*,
    ho saputo ora che il Consiglio di Stato ha annullato il referendum sulla base a Vicenza.
    Credo che sarebbe bello se tutt* usassimo questo blog per discutere di come andare avanti nella ricostruzione del conflitto sociale e, di conseguenza, del partito.

    Scusate il tono mesto e brusco, ma da me a Bologna la rottura – avvenuta ieri – in Consiglio Provinciale con la coalizione di Centrosinistra sta provocando dei contraccolpi politici interni al partito ed alla maggioranza enormi, fino a costringermi a pormi il problema della mia/nostra permanenza nel partito.
    Sono molto depresso ora.

    Saluti e libertà (sperando che ne sia rimasta).
    Ale B.

  778. alessandro Says:

    caro ale.b. spiegati meglio e dimmi qualcosa sulla lista di bifo e sulla lettera di masella boghetta e oggionni
    e per favore non parlare di uscire dal partito

  779. Caro Alessandro (e car* tutt*),
    non ti preoccupare. quello di prima è stato solo uno sfogo di un attimo. Per uscire dal Prc mi devono cacciare.
    Solo che stare assieme in maggioranza con compagn* con storie diverse è dannatamente complicato e per uno come me che è iscritto “solo” dal 2004, è stato pienamente partecipe al movimento dei movimenti ed ha una tradizione alle spalle (io sono davvero vecchio ho ben 54 anni!!) operaista-negriana, lo è ancora di più.
    Sulla lettera rispetto all’articolo di Bifo “la nuova santa alleanza” delle firme di quella lettera la dice lunga. Di più non voglio dire.
    Sulla lista Bifo/Monteventi la mia – personale – posizione è la seguente. Credo che bisogna guardare oltre i nomi altisonanti e riflettere sul fatto che hanno ri-creato energia tra tant* attivist* (fare, adesso, un’assemblea con 3-400 persone che restano fini alla fine è cosa grossa)che sono stati assieme a noi nei movimenti in questi anni.
    Sono miei e nostri compagn* di strada. Un pezzo importante.
    Bifo/Monteventi vengono percepiti come un qualcosa di nuovo dai tant* che sono rimasti delusi da questi ultimi anni della politica di sinistra (in particolare nostra).
    Alcune loro proposte, in realtà, sono nostre e comunque condivisibili. Altre no.
    Purtroppo l’accento da parte di questi compagni è spesso un attacco “neo-identitario” alla nostra identità. Come se quando eravamo di fronte alle ruspe (noi e loro), non ci fossimo già con la tessera del partito in tasca ed il nostro “attuale” segretario prov. Tiziano Loreti non si sia preso le manganellate dagli sbirri davanti al comune di Bologna.
    Alle prossime amministrative io credo che noi dovremmo comunque lavorare ad una coalizione che abbia come presupposto non il no a Cofferati come persona, ma il no al “cofferatismo”, cioè alla linea prevalente nel PD a Bologna ed a livello nazionale. Una coalizione di liste che costruisca dal basso un progetto comune alternativo e si dia un canditato sindaco che rappresenti tutte le sensibilità.
    Questo perchè penso non di poter vincere (questo lo decidono gli elettori e le elettrici), ma perchè credo che vadano dispiegate e messe assieme tutte le resistenze che nella mia città esistono.
    C’è dentro il partito e la maggioranza chi pensa di presentarsi da solo.
    Io penso che sarebbe suicida e politicamente sbagliato.

    Tutto ciò ovviamente “tagliato con il falcione” per brevità.

    P.S.: x il compagno di roma. Su alcune cose che tu dici dissento, appena riesco a fare mente locale, ti/vi preannuncio – ahivoi! – un lungo “pippone” di risposta.

    Hasta luego
    Ale B.

  780. caro compagno di roma, mi fa piacere che ci capiamo meglio. e tuttavia c’è una divergenza come tu stesso dici. discutiamone. 1) il movimento mondiale contro la globalizzazione è anticapitalistico ed è la soggettività antagonista. esattamente come lo fu il movimento operaio dalla metà dell’ottocento. anche se c’erano parole d’ordine elementari (le otto ore lavorative per esempio) ciò non impedì che fosse una fucina di riflessione teorica (marx non avrebbe mai neppure pensato di fare un partito nazionale e di “dialogare” con il movimento operaio), che embrionalmente costruisse un’organizzazione internazionale. vorrei segnalare, a questo proposito, che alcune proposte fondamentali del movimento sono diventate azione di governo in venezuela, in bolivia e in ecuador dove ci sono partiti che, guarda caso, non provengono dall’esperienza tradizionale della sinistra e comunista. 2) proprio per ciò non si può usare la parola movimenti per qualsiasi cosa si muova per poi trarre la conseguenza che ci vuole qualcosa che trascenda i limiti propri dei movimenti per come sono stati intesi storicamente in modo politicista. comunque NO TAV e NO DAL MOLIN hanno fin da subito trasceso i limiti presunti dei movimenti locali o che si occupano del “determinato”. ed infatti hanno posizioni ed analisi ben più serie e avanzate di gran parte dei soloni che pretendono di dirigerli. 3) cambiare la realtà sociale ricostruendo i legami sociali è un atto politico come uno sciopero generale. e richiede molto più lavoro, analisi, inchiesta e organizzazione rispetto ad un ceto politico che scrive programmi elettorali e emana comunicati su tutto lo scibile umano. 4) un partito o fa questo o è inutile allo scopo di rovesciare il sistema vigente. la presunzione, senza essere totalmente immersi in un lavoro sociale, di avere la capacità di vedere il generale, è una pura illusione. e quindi anche nella costruzione ed individuazione di battaglie e proposte generali bisogna avere l’umiltà, e l’intelligenza e la sapienza, di stare nel movimento contro la globalizzazione alla pari di tutti gli altri soggetti.

    eh si maria, è vero, sono d’accordo con il mio intervento al congresso. eheheheheh

    scusa gabriele, io ti leggo e ti ho risposto. mi piacerebbe che replicassi. perchè è così che si discute. invece citi giuliano giuliani. guarda pur rispettando giuliano a me è capitato di litigarci almeno due volte. prima difendendo bertinotti (e non ti dico che aggettivi usava giuliani contro bertinotti) e poi contestando il suo tifo per bertinotti. devo dire che è coerente, come lo sono io. perché bertinotti a parte giuliani ha sempre pensato che bisogna rifare i ds più o meno in sedicesima. inoltre questa lettera mi sembra talmente faziosa e povera di argomenti che ti consiglio di trovare citazioni migliori per difendere le tue tesi.
    comunque grazie

    un abbraccio

    ramon

    ps nei prossimi giorni credo sarà difficile per me seguire il blog assiduamente.

  781. quali sono queste resistenze da aggregare nella lista civica. in riguardo alla natura antagonosta di queste resistenze, voglio dire. è importate capirene la natura, altrimenti si ritorna a fare i giochetti, perdonami Ale, capisco lo sconforto, ma se ci proponiamo una linea dobbiamo essere coerenti, altrimenti le pagheremo tutte. sconti non ce ne fa più nessuno.

    no a “cofferati” come persona bensì “no al cofferatimo” non mi cambia la sostanza. e se non la cambia a me non la cambia nemmeno al potenziale elettore. le cose van dette per quello che sono.

  782. ti leggo ora ramon.
    eccerto che sei coerente con quello che hai detto al congresso. non avevo dubbi per te, caro ramon, per questo ti voglio e ti vogliamo tutti molto bene. pensavi che ce lo scordiamo quello che dite, cari dirigenti? 🙂
    un abbraccio

    ale, spiegati meglio per favore.
    ora vado al mio attivo di circolo, a più tardi

  783. Cara Maria,
    prima di tutto buona riunione.

    La differenza tra cofferati e cofferatismo è la stessa che passa tra berlusconi e berlusconismo. Non si deve ridurre una posizione politica ad essere espressione di una persona, ma appunto, una posizione politica. In altre parole se non si presenta il coffy ma un altro che è un suo seguace, la questione non cambia.
    le resistenze sono le resistenze. Dai centri sociali, alle associazioni anti-razziste, ai contadini biologici, ai/alle lavoratori/trici anti-concertativi, alle associazioni di volontariato non cielline che vengono emarginate, al mvimento in difesa del tempo pieno, ecc. ecc.. Sono varie e moltitudinarie ed hanno in comune il tentativo di costruire un’altra città.
    Ed io comunque non dico di aderire all alista civica, ma di costruire con quella e con altre (sociali e politiche) una coalizione in cui ci sia anche la lista di Rifonda con il proprio simbolo, i propri candidati ed il proprio contributo specifico al progetto comune.
    Cioa, ciao.
    Ale B.

  784. Ale, anch’io non ho capito bene il tuo sfogo iniziale, che è successo a Bologna?

    anche sulla questione Bifo/lista civica non ho capito molto…. mi ha solo dato l’impressione che la vicenda sia stata usata da Liberazione per dare contro alla maggioranza di chianciano senza approfondire bene l’argomento.

  785. alessandro Says:

    scusa ale b. ma da quello che ho capito sono gli stessi bifo e monteventi a no vole fare una coalizione con liste di partito (come è il prc)
    in ogni caso coalizione o no,secondo me, la lista del prc deve essere assolutamente presente contro cofferati

    A proposito di bifo ti dirò che nella mia federazione bifo non è benvisto da quando scrisse un articolo su liberazione in cui attribuiva i mali del ventesimo secolo compreso il fascismo alla rivoluzione d’ottobre e al comunismo
    E questa lasciamelo dire è una teoria super revisionista che i comunisti non possono accettare anche con tutta la buona volontà di discutere

  786. @Ale,
    non avevo letto la tua risposta, e dici cose condivisibili. Ma bifo è su queste posizioni, o non vuole avere niente a che fare con noi? secondo te ci sono margini per un percorso comune?

  787. incazzato Says:

    a me sembra molto interessante:

    La formazione e la sinistra.

    Torna con urgenza la necessità di occuparsi della formazione, del sapere, in concreto della scuola e dell’università. Per due ordini di ragioni: la destra vuole chiudere il conto con una stagione culturale e sociale che viene dal ‘68. La sinistra ha un deficit di analisi e di proposte per i tempi a venire.
    Bisogna perciò agire su due livelli. Dare risposte immediate alle emergenze politiche e con più decisione aprire una stagione di riflessione di lungo termine per definire oggi il senso dell’imparare e dell’insegnare.
    Sull’esempio dei benedettini che seppero salvare per sé e per il futuro una storia e una cultura, bisogna, anche noi, studiare e operare, il nostro “ora et labora”.
    La chiusura del ciclo politico del ‘68 si nota da molti segni e porta con se un mutamento persino antropologico prima che sociale e culturale. Di cosa è stato fatto quel ciclo.
    Innanzi tutto la domanda di scolarità per tutti, non solo come consumo egualitario, ma come costituente sostanziale della cittadinanza. Non sei cittadino se non ti è dato il sapere e il discernimento. Un’idea avanzata della libertà individuale, non solo formale.
    E poi la straordinaria critica alla neutralità della scienza e della tecnica. E’ stato il più grande episodio di esercizio del “sospetto” nella storia recente; quello che appare un dato incontrovertibile, un contenuto da insegnare e imparare viene mostrato nella sua concreta contestualità storica, il sapere nasce in una realtà stretta con il potere, l’utilità, la produzione, l’organizzazione sociale. Questo vento ha parlato alla scuola e alla università con una forza dirompente, ha messo in crisi i contenuti e l’autorità degli intellettuali.
    Nella scuola si è accompagnata ad una diffusività dell’intellettualità di massa che vive in questa contraddizione, trasmettere/criticare il sapere. E come non osservare che per la prima volta nella storia italiana questa intellettualità è donna. Le insegnanti sono la quasi totalità della professione, fenomeno importante sia per la novità sociale sia per il nesso che si stabilisce tra professione intellettuale e cura delle persone.
    Infatti è propria la naturale politicità di alcune professioni che disegna questo ciclo, insegnanti, medici, giornalisti, psichiatri. Politicità che viene dal nesso inscindibile tra il sapere e il condividere le finalità delle persone su cui si interviene. Puoi essere competente, ma se non sei dalla parte del tuo interlocutore, malato, studente, cittadino, puoi anche non essere efficace.
    Questa presenza straordinaria di donne parla anche di un mutato rapporto tra la famiglia e la scuola. La famiglia si scopre non autosufficiente nel dovere dell’educazione, affida i piccoli ad altri di cui si fida perché avvenga un miracolo, la possibilità di un’esperienza grandiosa della diversità. Nella famiglia hai sperimentato valori, parole, saperi, comportamenti omogenei, la scuola ti porta nel campo aperto dell’altro, della cittadinanza. A questo allude, con un forte impatto simbolico il ritorno al maestro, alla maestra unica, l’azzeramento di questa apertura all’altro, il ritorno alla formazione scolastica come prolungamento subalterno alla comunità naturale d’origine. La destra gioca, con il seppellimento dell’esperienza passata, a un riordino delle gerarchie, ad una trama conservatrice per un profilo umano subalterno, seriale, governato dalla chiusura e dalla paura della diversità.
    Ma c’è stato un limite nella sinistra. Mentre ha giustamente rivendicato e difeso il diritto allo studio, ha sottovalutato che il diritto all’accesso doveva nutrirsi di una critica rigorosa ai contenuti. Infatti l’analfabetismo si coniuga in diversi modi. Era facile conoscere l’analfabetismo da mancanza di informazioni e saperi, più difficile capire un analfabetismo fatto del suo contrario, da eccedenza di conoscenze e informazioni. La vita reale è la scuola primaria per tutti, la scuola formale interviene in un pieno di culture, simboli, saperi, abitudini già costituite.
    L’analfabetismo da eccedenza è male subdolo, agisce con l’arroganza e con l’autosufficienza di chi già presume di essere colto, stimola l’individualismo, perché intende il sapere come strumento e veicolo di supremazia sugli altri. Non avverte che la ridondanza diventa rumore di fondo, l’eccedenza di nozioni incapacità di discernere criticamente. Questo mutamento nella formazione di senso comune, questo strato profondo, antropologico, attende la rivoluzione conservatrice, si alimenta nella dimensione strabordante del consumo come perno della vita umana.
    Con frequenza ossessiva uno spot televisivo ci ricorda il nostro modello di vita. “Le tue marche, la tua storia”. Una sintesi che racconta quanto sia diventata determinante nella costituzione della nostra identità la relazione, reale o immaginaria, con il mondo delle merci. Una condizione che accomuna ogni condizione e classe sociale, sia che il consumo sia reale sia che agisca come desiderio.
    Non esiste sistema educativo, né luogo di trasmissione di valori e di comportamenti tanto pervasivo quanto l’esposizione al sistema complesso e articolato delle merci. Nasciamo in quel reticolo simbolico e dalle merci riceviamo le gerarchie di valore, i nessi interpretativi delle cose e degli altri esseri umani.
    Un tempo l’educazione era un portare con mano dal non sapere alla conoscenza le persone, soprattutto i piccoli. Oggi questo non è più, siamo da sempre collocati nel mezzo di un sapere e di una cultura organizzata, non solo nell’occidente consumista; consumare e/o desiderare hanno dimensione globale, costituiscono un linguaggio universale.
    Per questa ragione il moderno analfabetismo deriva più dall’eccedenza delle informazioni e dei simboli che dalla loro privazione.
    I saperi, come le merci, ingorgano e creano un rumore di fondo in cui non è facile acquisire un sapere utile e critico.
    Una pedagogia efficace dovrebbe, in ogni epoca della vita, decostruire criticamente questo ambiente affollato di “saperi” e simboli. Un’opposizione rigorosa al feticismo delle merci, realtà non comprese nel loro contesto sociale e di significato.
    Forse in questo contesto va cercato il nodo cruciale della crisi “educativa” della famiglia, della scuola e di ogni altro soggetto che intenda, in ogni epoca della vita, comunicare un suo sistema di interpretazione del mondo.
    Non solo quindi le merci, consumate e/o desiderate, insegnano molte cose del mondo e regolano l’orizzonte della realtà, ma esse stesse veicolano un senso e stabiliscono relazioni tra le persone. Si aggiunga anche che la cultura, in quanto merce, posseduta, acquistata, scambiata, non sfugge a questa dimensione “totalitaria” dei processi di formazione del senso comune.
    Le merci nascondono il lavoro, lo rendono impercettibile, il loro essere feticcio nasconde la fatica, il dolore, lo sfruttamento che è sostanza dei beni disponibili. La signoria magica della carta di credito è il segno di questo fenomeno.
    Per reagire all’analfabetismo da eccedenza si deve considerare la cultura come una paziente operazione di scomposizione, ricostruzione delle nozioni, ricomposizione critica delle informazioni, risistemazione delle gerarchie di valori, un’abitudine a considerarne la genealogia. Per capire perché ho un’opinione, devo sapere come e perché si è formata.
    La magia, e la miseria, delle merci sta nell’essere realtà senza svelare il processo di produzione, il lavoro, la sofferenza, lo sforzo, il costo che ne permettono l’esistenza.
    I processi di formazione della cultura, come il vero sapere critico, devono fare i conti con la genealogia, la storia e l’origine, della realtà presente, unica condizione per non subirla e per poterla liberamente cambiare e per determinarla. La crisi della democrazia ha molto a che vedere con questo stare acriticamente in un mondo già tutto dato, in cui le informazioni e i saperi, per il fatto stesso che sono trasmessi, assumono verità e credibilità. Sempre più il potere sta nelle mani di chi riesce a manipolare e governare l’universo dei simboli e delle merci.
    Una ricostruzione dei saperi condotta in cooperazione critica con gli altri, in una rete che si alimenta di dubbi e di domande è l’unico antidoto ad una tendenza che ci fa apparentemente più istruiti ma in verità più fragili nella conoscenza e nella capacità di interpretazione della realtà. Anche il ricorrente bisogno di trovare un’identità nel sacro e nella trascendenza è un segno di un indebolimento generale della conoscenza critica e dell’opprimente mercificazione del sapere. Quanto lo è l’asservimento della scienza al mercato.
    Così, nel declino della curiosità e dell’indagine critica, viene a mancare alla società un possibilità fondamentale di liberazione e autodeterminazione.
    Se ci poniamo in questa strada analitica si scorge la grande necessità di definire una pedagogia e una didattica critica adeguata.
    Voglio solo accennare a tre ipotesi di lavoro.
    Innanzitutto bisognerebbe inventare pratiche di esercizio della “genealogia”, della memoria e della storia. La scuola è sempre stata ammalata della divisione ideologica tra le due culture, la storicità e la scienza, l’occasionalità della produzione storica e il determinismo dei fatti scientifici. Non coglieva e non insegnava che la storia umana, per quanto apparentemente caotica, può essere colta con l’individuazione di strutture profonde, scientificamente rappresentabili, come la scienza non si spiega senza il suo costante rapporto con la società e la storia. La didattica della genealogia è un percorso fecondo per correggere questa distorsione.
    Il secondo terreno di ricerca dovrebbe essere quello che guarda alla globalizzazione come nuova estensione della vita individuale. Già Marx aveva previsto che lo viluppo del capitale avrebbe distrutto i localismi e “l’idiotismo”. Questa previsione si è fatta realtà, ma si è accompagnata ad una torsione verso un nuovo idiotismo e comunitarismo. Il presente globale cerca l’identità nella razza, nella terra, nell’appartenenza, si scopre in una guerra delle civiltà. Questa dimensione catastrofica deve e può essere corretta con un’educazione alla mondialità, alla cittadinanza universale, che non è mai data come dimensione innata e che quindi deve essere appresa e insegnata.
    Infine dobbiamo pensare a come si insegna e si apprende la pratica dell’immaginazione, del progetto di futuro. L’analfabetismo da eccedenza ci amputa del passato e del futuro e distorce l’esperienza del presente. L’eclissi della politica ha qui le sue radici, l’immutabilità della situazione presente, la durezza rocciosa della realtà oscura la speranza del mutamento.
    E’ la felice antinomia suggerita da Bauman.
    Lo zatteriere ha un percorso prestabilito, lo porta la corrente, la natura è padrona; parte e arriva, la sua vita è condotta. Il navigante ha bisogno di una rotta e di un progetto, il suo campo è la libertà rischiosa del mare aperto, in cui vale l’esperienza ma anche la curiosità. La sua libertà è ampia, il suo scopo sempre mutevole e adattabile. Il suo viaggio ha bisogno di saperi complessi, faticosi, ma è il rischio e la fatica della libertà.

    Scipione Semeraro

  788. Non ho seguito da vicino Bifo, ma lo sento ideologicamente molto distante da me. Quel che ho letto di lui mi è sempre sembrato molto presuntuoso e narcisista, lui contro il resto della stupidissima sinistra, quindi istintivamente ho simpatizzato con Boghetta. Perché dare quello spazio a Bifo quando non si presenta con Rifondazione? Dobbiamo sempre remare contro il partito? Perché? Perché? L’ennesima sansonettata…

  789. Grazie Ale per avermi augurato buona riunione. Torno adesso, se vuoi posso dirti che peggio di così non poteva andare. Che vuoi, maggioranza vendoliana (cammellata) non numerica, quindi all’attivo ci si scanna. Va bene, stendiamo un pietoso velo.

    Grazie per avermi fatto il paragone tra berlusconi e belrusconismo, ma lì c’ero arrivata anch’io. insisto nel dire che sono sottigliezze. la lista sarà contro cofferati e la sua politica, e che ci siano candidati non discepoli di cofferati mi pare il minimo e anche scontato. ora ho capito meglio, in linea di massima, che non intendi lista civica ma colazione… mah, non lo so. bisogna valutare bene. molto bene i pro e i contro… non so, davvero. di primo acchito verrebbe da dire che è una buona idea, ma c’è qualcosa che non mi torna in questo quadro che mi prospetti… non so, forse non conosco il territorio quindi non riesco a valutare bene.
    concordo con sacha.

  790. Gabriele Says:

    Caro Ramon,

    Mi dispiace, forse ho sbagliato, ma il mio intento non era quello di citare Giuliani per difendere o corroborare le mie tesi, l’ho citato semplicemente per buttarla lì, per far vedere come la pensava (lo avevo scritto in fondo alla citazione), ed appunto forse ho sbagliato.

    Per ciò che riguarda invece il merito della questione, posso dire che ovviamente non mi piace sottrarmi alla discussione, infatti proverò a replicare alla risposta che tu qualche giorno mi hai cordialmente dato. In particolare tu rispondendomi sostenevi questo:

    “dici di ritrovare nelle mie parole la rifondazione degli ultimi anni. penso sia vero e ti ringrazio. ma sappi, per quel che vale la mia opinione, che aver ridotto la nonviolenza a perbenismo da salotto, che aver attaccato su Liberazione Cuba Chavez ecc, che aver ignorato totalmente gli zapatisti come ha fatto il gruppo dirigente e liberazione negli ultimi anni, che aver applicato il binomio guerra-terrorismo ad ogni conflitto armato, che aver estratto un metro eurocentrico per giudicare da una cattedra il mondo, e potrei continuare, a me sembra totalmente in discontinuità con la rifondazione che aveva scelto il movimento come luogo della ricostruzione della soggettività rivoluzionaria. se io sono in continuità altri non lo sono o viceversa.”

    Quando io in qualche post precedente avevo appunto sostenuto che nel tuo intervento avevo visto tutta la Rifondazione degli ultimi anni…intendevo dire che mi trovavo pienamente d’accordo con la tua analisi che avevi fatto sulla situazione cubana, cioè con una analisi che non dava spazio a indulgenze o sconti di nessun tipo. Un’analisi che detto un pò semplicisticamente distingue un elettore (nel tuo caso un dirigente) del Pdci (ci aprono il congresso in modo secondo me troppo acritico)da uno di Rifondazione. Per ciò che concerne il concetto di “nonviolenza” con tutte le sue ambiguità continuo a sostenere che fu comunque una grande intuizione, non fossaltro perchè elaborato in un periodo storico in cui molti giovani potevano essere tentati di percorrere una strada che come abbiamo visto si è rivelata più volte deleteria e inefficace. Dire che è stato ridotto a perbenismo da salotto sinceramente mi pare un giudizio un pò ingeneroso. Per ciò che concerne gli articoli di Angela Nocioni posso dire che in parte mi trovavano d’accordo, su alcune cose magari ero in disaccordo anche io, tuttavia censurare una giornalista che esprime il suo punto di vista, anche se su un quotidiano comunista (ed anche se parla di cuba o di chavez), non mi sarebbe sembrato saggio. Aver sostenuto poi che nel tuo intervento rivedevo il Prc degli ultimi anni, non equivale ad aver detto che in tutta la tua elaborazione teorica rivedo il Prc degli ultimi anni (questo solo per dire che il mio riferimento era a quel tuo giudizio su cuba non ad una serie di altre questioni).

    La frase su Bertinotti che ritiene opportuno rifare i ds in sedicesima sinceramente nn l’ho capita (nel vero senso della parola).

    Saluti e cmq grazie per le risposte.

  791. alessandro Says:

    caro gabriele ti piaccia o no noi militanti del prc ne abbiamo le palle piene di attacchi a cuba al vernezuela all’equador o alla bolivia
    Di tali attacchi sono pieni tutti i giornali borghesi
    Sul nostro giornale ci aspettiamo solidarietà per quelle benemerite esperienze rivoluzionarie e socialiste
    alla faccia di sansonetti e della nocioni

  792. […] >> mantovani ultras sampdoria – paolo mantovani tributo Saved by naruhinatrey on Wed 01-10-2008 Le FARC, la Colombia, le veline dei servizi e il giornalismo … Saved by nathanmrmr on Tue 30-9-2008 Mantovani Saved by person9090909 on Thu 11-9-2008 The Year […]

  793. Car* tutt* rispondo brevemente alle vostre obiezioni.
    Gli elementi che tendevo a sottolineare erano sostanzialmente due.
    1 – Non si può ridurre la proposta Bifo/Monteventi a…Bifo e Monteventi. Il percorso che hanno messo in piedi, come già dicevo, ha rimesso in moto, per ora, centinaia di compagn* (anche tant* iscritti o ex-iscritti a Rifonda. Davvero pensiamo che siano tutti con le stesse posizioni de due capi-lista? Con Franco e con Valerio e con quelle/quei compagn* ci siamo trovati assieme in tutte o quasi le iniziative di movimento. Lo dobbiamo e possiamo dimenticare? Siamo stati nei social forum e nel movimento dei movimenti assieme a persone e reti, che erano e sono distanti mille anni da noi, cercando di costruire scadenze e percorsi comuni. Questo non vale nei confronti di quella lista? Parliamo e collaboriamo con la Cgil (che a mio parere ha fatto più danni della grandine). Non devo farlo con Bifo e Monteventi?
    Nel loro programma ci sono diverse cose con noi comuni e condivise, patrimonio di questi ultimi anni. Devo far finta, pregiudizialmente, che non esistano?
    2 – La questione vera non è tanto come si collocano loro, ma quale risposta e proposta fai tu (Rifonda). Io credo che noi si debba lavorare affinchè i no diventino si. Come si diceva nel documento che ho votato (doc.1) ed a Chianciano, non possiamo avere l’idea dell’autosufficienza del Prc.
    Infatti anche sull’11 Ottobre si è detto che sia una manifestazione di manifestazioni e che è aperta a tutt*, anche a chi è critico nei nostri confronti.
    E questo credo sia un tema generale, perchè si tratta allora concretamente di scegliersi i compagni di viaggio. Io al ceto politico dell’arcobaleno preferisco chi nei conflitti c’è stato.

    Per sasha: anche io penso che il risalto dato all’articolo di Bifo su Liberazione sia dentro l’idea che pur di dare addosso a chi vuole rilanciare il partito, si da apzio a qualsiasi cosa sia fuori (il vecchio meccanismo: chi è nemico del mio nemico è mio amico). Ma non confondiamo le responsabilità. Anche Bifo, per capirci, non si aspettava per niente tutto quel risalto e ne è rimasto stupito. Così la lettera della “triplice” critica non solo Liberazione per non avere chiesto e dato lo stesso spazio al partito di Bologna, ma attacca la lista stessa. Lo trovo altrettanto sbagliato e strumentale.
    Per Maria: invece c’è differrenza tra i due termini. Perchè ci sono nostr* compagn* a Bologna che sostengono che Coffy è un’anomalia e se non ci fosse si potrebbe rifare l’alleanza con il PD che, secondo loro, è cosa diversa dallo Sceriffo e dovremmo impegnarci a convincere (?!) il PD a cambiare persona. Io invece credo che siano la stessa cosa, a Bologna come altrove.

    Per gabriele: la frase sui DS in sedicesima di Ramon era riferita a Giuliani, non a Bertinotti.

    Saluti e libertà.
    Ale B.

  794. un compagno di Roma Says:

    Caro Ramon anzitutto grazie per la risposta.
    Condivido la maggior parte delle cose che hai scritto, anche se rimane un grumo di dissenso, che occorre escplicitare se non altro per portare la discussione a quel livello nel quale si vedono davvero le cose fondamentali. Sul primo punto:
    anche io penso che il movimento altermondialista abbia rimesso all’ordine del giorno la critica ai meccanismi attraverso i quali si perpetua il potere capitalistico dominante. E, cosa forse ancor più importante, è tornato a fare ciò che i comunisti avevano fatto solo per un relativamente breve periodo della loro storia (tra la fondazione della terza internazionale e gli anni ’30 del ‘900), e cioè la costruzione di un movimento internazionale di critica e contestazione pratica del capitalismo. Da questo punto di vista io credo che non abbiamo ancora misurato la novità di questo movimento: esso ci ha permesso di superare di nuovo la ricaduta socialdemocratica di tutto il movimento operaio post-1945, e cioè la chiusura della attività politica e sindacale entro i confini nazionali. Sappiamo che in Italia la questione della via nazionale al socialismo, di marca togliattiana, ha avuto anche un ruolo innovatore, però il dato ultimo di fondo era che, fatto salvo il rapporto con la casa madre sovietica, in Italia si dovesse mettere mano alla costruzione di una politica di progresso di tipo “nazionale”. Ora, il movimento altermondialista ci dice che a questa politica se ne deve affiancare anche un’altra che affronti direttamente il piano globale di articolazione delle politiche capitalistiche. Su questa linea – e cioè mettendo in luce tutti i punti grazie ai quali il movimento altermondialista ci fa fare un deciso salto in avanti a noi anticapitalisti – potrei continuare. Ma alla fine di una riflessione di questa natura, residua sempre questo punto: dentro questo movimento – intendo nella sua consapevolezza generale, e non solo in alcuni suoi settori – l’obiettivo critico non è la trasformazione del modo di produzione capitalistico di produzione come tale – indipendentemente dalle sue facciate alternativamente liberista, protezionista e keynesiana, che, come stiamo vedendo in questi giorni, sono assunte e dismesse dal capitale a seconda delle esigenze. Questo vuol dire che noi ci dobbiamo mettere lì con il ditino alzato a dire: mi dispiace siete insufficienti passate al prossimo giro? Assolutamente no, significa solo lavorare perché questa consapevolezza maturi dentro i processi di lotta e di definizione delle piattaforme. Per rendere la cosa ancora più concreta: dentro il movimento vi era, per come l’ho conosciuto, e continua a esservi, mi pare, una linea di tipo nazional-protezionista: io credo che questa andrebbe combattuta, e per diverse ragioni. è in questo contesto che penso che ci sia bisogno di noi come partito che ha o dovrebbe avere una certa fonte ispirativa, il marxismo etc.
    Sul punto 2). Ancora d’accordo: No Tav e No dal Molin pongono da subito la questione del potere. Ma, e viene la sfumatura di dissenso, riescono a costruire da soli un intervento politico generale sulla società? Prendiamo i movimenti territoriali che si sono uniti nel “patto di mutuo soccorso”: questi, ed è una cosa straordinaria, a partire dalle lotte hanno sviluppato un punto di vista generale sull’azione del capitale etc. nel settore dell’energia e delle infrastrutture. Ma riusciranno da soli pure a connettersi, poniamo a rete, con il mondo del lavoro, della scuola etc.? Io non credo: serve una organizzazione generale del conflitto. Qui però fa capolino giustamente la tua critica: si, ma questa organizzazione si fa separata e crede di possedere un punto di vista generale che cala dall’alto sui movimenti e le lotte. D’accordo, infatti la sfida è costruire questa organizzazione generale in modo tale che stia e cresca come tale dentro le lotte.
    Sul punto 3: non mi ripeto sulla proposta del partito sociale: sacrosanta a patto che non diventi una sorta di strumento di “riformismo dal basso” e sia concepita come mezzo di ricostruzione di una solidarietà di classe capace poi di intervenire sui piani più decisivi del conflitto.

  795. lucaocchionero Says:

    Oggi ho liberato una donna. Abbiamo ottenuto la separazione dal marito picchiatore e padrone. Abbiamo anche ottenuto la diffida perchè quest’uomo non si avvicini alla ex moglie, nè ai suoi figli. Li ha piacchiati e umiliati per anni. Vi racconto queste tre cose perchè questi sono i problemi della gente. Non si vedono dal parlamento, non si vedono dalle stanze del potere e neppure dalla presidenza di una regione. Si vedono stando in mezzo alla gente, e dove ‘è stata la sinistra in questi anni?Siamo stati al potere: al governo del paese, di regioni, province e comuni. Dicevamo che al potere avremo portato la voce della gente povera e sofferente. E perchè la voce della signora e dei suoi figli che pigliavano botte regolarmente ogni giorno non l’ha sentita nessuna? E la voce dei pensionati con quelle pensioni da fame che rovistano nei cassonetti per mangiare perchè tutto aumenta chi l’ha sentita? e la voce dell’operaio che rischia la vita in fabbrica(altro che forze dell’ordine o militari!) che non può mandare il figlio all’università chi l’ha sentita? La riorganizzazione del fascismo che ha scelto come luogo gli stadi l’abbiamo percepita? No, quei pochi in galera li abbiamo definitivamente messi in libertà grazie all’indulto che ci hanno chiesto il Papa ed i latori di una cultura vecchia che andava bene per quella società perbenista dove i perseguitati erano i rivoluzionari, ma che non va bene oggi dove i beneficiari dell’indulto sono stati oltre ai fascisti di cui sopra anche i Geronzi, i Fazio, una marea di colletti bianchi in carcere per corruzione e perfino(incredibile!) i poliziotti che hanno fatto la “macelleria messicana” alla Diaz ed a Bolzaneto!
    Ed ancora oggi qualcuno scrive che vuole fondare la sinistra delle libertà e qualcun altro giudica il comunismo preistoria senza avere capito che le classi popolari ci hanno voltato le spalle poichè siamo stati noi i primi a voltarle a loro. Compagni: bando alle ciance, teniamo ben presente quelli che sono i problemi della nostra gente, siamo presenti e lavoriamo per una società socialista altrimenti nella preistoria ci finiamo davvero: finiremo nella preistoria dell’autoritarismo delle classi dirigenti(quello istituzionale),finiremo nell’ingranaggio di qualche fabbrica che lavora 24ore poichè i turni e tutti i diritti dei lavoratori sono cancellati, oppure arsi vivi perchè ci siamo dimenticati di fare la preghiera a Gesù prima di mangiare. Ecco io sono comunista perchè non voglio questa preistoria e perchè voglio un mondo diverso. Tutte le belle bandiere e le belle parole le lascio a chi ancora si piange addosso dando la colpa della sconfitta ad una società cattiva e destrossa rifiutando così di guardare le proprie macroscopiche colpe

  796. alessandro Says:

    caro ale b. su cofferati e cofferatismo sono d’ accordo con te :nel pd non si salva nessuno
    nello stesso tempo però devo constatare che cofferati è il precursore e antesignano di una politica autoritaria fatta di violenza gratuita contro i deboli
    cofferati ha eletto come suo nemico principe il prc e ha preteso la cacciata del prc anche dalla provincia di bologna che con lui non c’ entra
    insomma lasciamelo dire un vero serpente

  797. Car* tutt*,
    per darmi e darvi una botta di ottimismo vi scrivo di seguito i risultati di un sondaggio “scientifico” fatto il 30/09 dalla Repubblica di Bologna sulle intenzioni di voto alle prossime amministrative a Bologna (aprile ’09).
    Come mi piace essere così “isolato”!!

    Saluti e libertà.
    Ale B.

    Prc 8% (’04 4.6%)
    Pdci 2% (’04 1.7%)
    Verdi 2% (’04 5.2%)
    Idv 6% (’04 2.1%)
    PD 44% (’04 43.5%)
    Udc 4% (’04 assieme a PDL)
    PDL 24 (’04 38.5% con Udc e Lista Civica Guazzaloca)
    Lega Nord 3% (’04 0.7%)
    Destra 2% (’04 con PDL)
    Altri 5% (’04 3.7%)

    Risultato Sin Arc. ’08: 3.3%

  798. alessandro Says:

    caro ale b. davvero un’ ottima cosa
    sono contento per tutti i compagni bolognesi e per il partito nel suo complesso. Alla faccia di cofferati

  799. ned ludd'75 Says:

    Il trend è quello, ma un risultato così ampio è davvero da ottimisti!

  800. un compagno di Roma Says:

    CAro Ale B., non conosco la situazione bolognese quindi non mi pronuncio: ma Bifo te lo dico alla romana nun se po’ senti’!!!
    Poi certo la tua impostazione mi sembra giusta, ma cercate di trovare fra di voi la bossiana quadra. Sono curioso di leggere la tua critica alle cose che sto dicendo in questi giorni. Ho l’impressione che pure a livello nazionale stiamo riguadagnando un pò di consenso. Un caro saluto

  801. io propongo per i circoli e le federazioni come la mia dove c’è maggioranza vendolese, di fare il doppio tesseramento per la 1 mozione e lavorare come assocaizione perchè con questi nnù sse pò proprio, per dirla alla romanaccia del compagno di roma…
    non scherzo. ve l’avevo annunciato che dopo il mio post sull’assemblea del 27 e lo sfogo qui avrei completato l’opera nel mio circolo.
    missione compiuta
    🙂

    non posso trattenermi e vi leggerò più tardi. baci a tutti

  802. lucaocchionero Says:

    Quando vuoi Maria, l’ho già detto altre volte,temporaneamente possiamo ospitarti nelle nostre sezioni visto che siamo vicini. Da noi c’è un clima migliore, anche Ramon se ne è accorto. Lui è stato più fortunato: è venuto a metà luglio si è beccato l’estate. Adesso la città inizia ad essere un pò grigia ma nelle sezioni c’è gran lavoro e grande partecipazione. Tu pensa che con 4 soldi abbiamo organizzato una festa di quartiere in una zona abbastanza centrale dove hanno partecipato più di 500 persone! In ogni caso stiamo preparando un grande progetto sociale e politico che ancora non posso descrivere perchè alcuni dettagli devono essere perfezionati nella mia opera di mediazione perenne tra le sezioni di Taranto città. Ma in seguito ti dirò.

  803. Grazie Ale b.
    una botta d’ottimismo ci voleva!!!!

    Comunque anch’io mi sono lasciata confondere dalla proposta Bifo/Monteventi a…Bifo e Monteventi.

    Sarebbe importante che anche loro non cadessero nella logica dell’autosufficienza e non si isolassero rinunciando ad un percorso che potrebbe essere un interessante laboratorio politico per tutt’Italia.

    Sono convinta che il tempo c’è di qui alle prossime amministrative e con la volontà di tutte le parti si possa giungere ad una soluzione positiva.
    un abbraccio
    Laura

  804. alessandro Says:

    io penso che con i vendoliani o perlomeno i dirigenti anche intermedi non si possa stare più insieme
    questi non fanno niente per il partito
    fanno solo feste separate o riunioni della costituente il cui unico scopo è attaccare il partito
    oggettivamente non sono più nostri compagni ma compagni di merende con mussi d’alema e compagnia
    Esempi:
    1)a roma fanno una festa della costituente organizzata solo da alcuni circoli
    2)atorino hanno esaltato un consigliere che è uscito dal partito per fondare il gruppo “costituente per la sinistra”
    3)in parecchie federazioni boicottano la manifestazione dell’11 ottobre
    e si possono fare molti altri esempi

    PROPOSTE MINIME :
    togliere loro tutti gli incarichi nei dipartimenti
    non mettere a disposizione a giordano e compagnia alcuna struttura (uffici ecc..) nella sede nazionale del partito
    commissariare le federazioni che apertamente boicottano il partito o comunque limitano l’operatività funzionale minima del partito

    E non mi si dica che non sono democratico o che sono stalinista o cose del genere
    le mie sono proposte razionali e di buon senso che non sono altro che la traduzione pratica del principio della LEGITTIMA DIFESA e del principio dello STATO DI NECESSITà

  805. Maria, spiegati meglio, cosa intendi per doppio tesseramento alla 1 e lavorare come associazione????? no sull’associazione non ti seguo!
    Comunque compagni siete prolissi, basta stare un giorno senza collegarsi e uno perde il filo della discussione! Aaaaaacccccc.
    Maria comunque forza VIOOOOOOOOOOOLAAAAAAAAAAAAAAAA!

  806. grazie lucaocchionero.

    non credo alessandro che i problemi coi vendoliani siano solo quelli che prospetti tu. mi spiego così vi aggiorno anche sulla quetione del concerto nazi. si è costituito un comitato antifascista, oggi in università c’è stato un dibattito e la proiezione di nazirock. sabato in piazza si farà la contromanifestazione. bellissima iniziativa, in cui si è giunti con l’unione di molte anime della sinistra, come era giusto che fosse. ora, tutte questo è bellissimo ma mi chiedo: come ricostrure una mentalità antifascista? perchè questo è il problema. i fascisti sono ormai legittimati, e come diceva tony, finchè si continuerà a buttare merda sui comunismo il fascismo avanzerà. ieri la mia polemica è nata su questo punto. io ho espresso la mia posizione dicendo che l’iniziativa andava benissimo (x rispetto al comitato non ci saranno bandiere) ma se io poi in città non mi propongo come forza alternativa anche attraversio i simboli, la città vive e respirerà sempre aria di destra. mi spiego. a seguito di questa manifestazione io mi aspetto di trovere la città invasa di pubblicità per l’iniziativa dell 11 ottobre. con tanto di bandiere di rifondazione perchè noi esistiamo, ci siamo, ci stiamo muovento. noi non andiamo “contro” i fascisti e basta, ma siamo un’ alternativa. ecco. questo deve essere il messaggio. PRESENZA. questo è il punto. cosa realmetne si sta facendo per l’ 11? al di la del pullman, che mi importa poco, mi importa più creare movimento in città, che si sappia cosìè l’ 11 ottobre!
    poi, andiamo avanti. nei territori a maggioranza vendoliana alessandro, noi possiamo seguire una linea programmatica, interessante per quanto possa essere, col rischio REALE, REALISSIMO che il frutto di tutto il nostro lavoro sarà raccolto da loro e portato nella costituente? ditemi, si può rischiare questo? mi è stato risposto che i problemi del nazionale non ci riguardano, che iopenso troppo al nazionale e che noi siamo partito e si lavora per il partito del territorio. mi spiace, ma io non ci stò e l’ho detto. il paragone con la situazione della fu sinistra critica (che loro continuano a fare) non regge. qui ogni giorno RplS se ne esce con delle belle a livello nazionale (guardate nel sito oggi, ad esempio). quindi alessandro il problema che mi pongo è serio. io voglio lavorare, ma se salgo su un treno io devo sapere qual’è la direzione e dove questo treno mi porterà. altrimenti atraverso il miolavoro regalerò consensi e credibilità a loro che si porteranno tutto via. è chiaro qual’è il vero problema?

  807. Caro compagno di Roma, una certa idea astratta ed elitaria di decrescita, alla Latouche per intenderci, è certamente criticabile e va criticata. Invece l’idea che il modello basato sul consumo dissennato sia l’altra faccia del modo di produzione capitalistico e che non si possa superare il secondo senza modificare profondamente il primo, che è poi stata la grandissima intuizione alla base della “austerità” di Berlinguer, è un’idea davvero profonda e coglie un aspetto fondamentale del nostro mondo occidentale, che deve assolutamente essere superato, pena non soltanto la rovina delle classi in lotta, ma la rovina di tutto, pianeta incluso. Quindi andiamoci piano ad escludere, o espungere, questo tema essenziale dall’orizzonte di un comunismo rinnovato e pronto ad affrontare le sfide epocali che si stanno avvicinando, come quelle degli incipienti limiti fisici delle risorse del pianeta (ché sono limiti reali, non complotti inventati dalla stampa di regime o da Tremonti, anche se poi ovviamente questi ultimi ci speculano sopra per fare passare come necessario il ritorno a un classismo anni ’50 o peggio).

  808. Uuuh mamma, mario ,che hai tirato fuori! è tardi dovrei andare a dormire ma la cosa che appena leggo mi ha “risvegliata”
    Il discorso sull’austerità di berlinguer… per carità! Amo berlinguer e quel discorso inserito nel contesto di quegli anni è stata una intuizione, non c’è dubbio. però suvvia, chi deve fare i sacrifici sono sempre i lavoratori, come al solito. sacrifici che poi serviranno per tenere in piedi questo sistema che ingrossa solo una piccola minoranza. voglio dire, è assolutamente inutile cercare di far funzionare meglio il sistema capitalistico perchè nessun modo e nessuna riforma può operare a vantaggio della stragrande maggioranza della popolazione… ci stai riportando ai tempi lama e berlinguer quando si parlava di sacrifici per il bene del paese. e gli operai che già tiravano a campare ci credevano pure… scusa la brutalità, eh. è un discorso riformista alla veltroni ora questo. politicamente parlando intendo dire, poi a livello morale va benissimo.
    non comprendo bene la questione del compagno di roma che vuole forzatametne inserirsi nel movimento come partito. il punto è questo: la globalizzazione è un processo naturale, che va da sè, nessuno si è messo a tavolino a progettarlo. altrettanto spontaneamente è nato il movimento che lo contrasta. forzare nell’analisi le nostre categorie marxiste è davvero una violenza. il movimento è antimperialista e combatte le multinazionali, il che significa che è anticapitalista. punto. non capisco davvero dov’è il problema. perchè ci si deve inserire con le nostre categorie scientifiche (quindi per nulla spontanee) in un processo TOTALMENTE spontaneo?

  809. No Maria, non è affatto riformismo alla Veltroni, e l’austerità di Berlinguer con il moderatismo di Lama non c’entra assolutamente nulla (anche se la scelta del termine fu infelice, lo ammetto), tant’è vero che sai come è finita nel caso della scala mobile nel 1984, con Lama e Napolitano che trattavano sottobanco con Craxi mentre Berlinguer si spendeva per la sua ultima battaglia. Rileggiti attentamente il discorso del Brancaccio del 1977, che da ancora i brividi. Con il moderatismo (o il riformismo per far funzionare meglio il capitalismo) l’austerità, che oggi chiameremmo sostenibilità, non c’entra assolutamente niente, è incredibile che ancora si propaghino certi miti negativi (come quelli sul Club di Roma). Sono due prospettive antitetiche. Quella della sostenibilità socialista è che bisogna ovviamente lottare per far stare meglio gli sfruttati, è una delle nostre ragioni d’essere essenziali, ma che bisogna farlo riducendo lo sfruttamento innanzitutto del pianeta, che ha risorse fisicamente limitate e finite, poi riducendo lo sfruttamento di tutti gli altri, cioè dei popoli extra-occidentali, che sono i 5/6 della popolazione mondiale, e infine non espandendo i consumi e la produzione arbitrariamente per poi redistribuirne le briciole alle classi meno abbienti, cosa quest’ultima che, questa sì davvero!, ha invece sempre fatto la socialdemocrazia e sostanzialmente anche noi (PCI e poi PRC) ogni volta che abbiamo fatto le, pur giustissime, battaglie salariali. Fare esclusivamente le battaglie salariali significa chiedere sostanzialmente al sistema, in assenza di una sua contestazione e modificazione globale, di incrementare produzione e consumi, e poi di redistribuire. Questa strategia è ormai insufficiente e mostra la corda non soltanto a causa dell’offensiva neoliberista cominciata trent’anni fa (questa componente ovviamente c’è e non va mai sottovalutata) ma anche per due altre cause ben precise, profeticamente e genialmente intuite appunto da Berlinguer nel 1977. Una è che grazie all’impulso “incessante e creativo” dei sempre cangianti e dinamici modi di produzione e di consumo capitalistici (come direbbe il buon vecchio Marx) ci stiamo avvicinando a diversi tipi di limiti fisici del pianeta (dalla riduzione dei combustibili fossili che permettono l’esistenza stessa della nostra civiltà, al picco della produzione di cibo pro-capite, ai fenomeni di modifica complessiva dell’ambiente, come il global warming). L’altra è che questo sistema di redistribuzione interna all’Occidente, assai imperfetto, limitato, e sempre soggetto al contrattacco neoliberista (sempre più marcato dal tempo del crollo dell’Unione Sovietica), è comunque sempre più in contraddizione con i bisogni e le rivendicazioni degli altri 5/6 dell’umanità. E’ una verità sgradevole a dirsi, ma pur sempre non meno vera, quella che perfino noi, modesti compagni che vivono (quando ce l’hanno) del loro modesto lavoro, purtuttavia sono degli incredibili privilegiati rispetto a una buonissima parte di quelli che vivono nel resto del mondo non occidentale. Queste cose non c’azzeccano nulla con Lama, Veltroni, e altri provincialismi italici, ci stanno venendo comunque addosso (i fatti sono la cosa più ostinata che ci sia, repetita juvant :-)…), e la loro totale sottovalutazione (o addirittura rifiuto) da parte nostra, come comunisti, è una dei motivi, e non certo l’ultimo, della nostra percepita irrilevanza nel “panorama dell’offerta politica”. Mie opinioni personalissime, ca va sans dire…

  810. mario, lo conosco il discorso di berlinguer e ti dico che nel contesto degli anni fu una bellissima intuizione. non voglio denigrare nè enrico npè il discorso nè mischiare enrcio con la (anche se.. vabbè lasciamo perdere) oggi tutte queste cose le dice alex zanotelli. e condivido in pieno. spero di essermi spiegata. purtroppo non mi posso fermare, magari ne riparliamo se vuoi.

  811. lucaocchionero Says:

    Certamente nei territori dove “la minoranza” è maggioranza c’è un problema di governo del partito nel presente e c’è un problema di programmazione futura. Nel presente ad esempio si rischia l’immobilismo, nell’immediato futuro si rischia che, ad esempio, nelle elezioni amministrative i comitati politici federali a maggioranza della “minoranza” possano decidere di presentarsi con liste unitarie con gli SD togliendo simbolo e dicitura del partito, avviando di fatto una polverizzazione del partito stesso al motto: “visto che non siamo riusciti a vincere il congresso muoia Sansone con tutti i filistei”. Secondo alcuni lo statuto(sia il vecchio che il nuovo) autorizzerebbero i comitati politici provinciali anche a tale decisione. Io invece leggendo attentamente tutto lo statuto ho un’opinione differente. Penso si possa sfruttare la combinazione di alcuni articoli per limitare il potere dei comitati politici provinciali solo alla scelta delle alleanze senza mettere in discussione “la forma partito” tra l’altro unanimamente accettata in questo ultimo congresso ed altri precedenti. Presto invierò una relazione alla segreteria nazionale con le mie osservazioni e le indicazioni statutarie, cosicchè se c’è interesse potranno correggerle, ampliarle, discuterle; l’importante è cominciare per tempo un procedimento volto ad evitare un rischio che potrebbe concretizzarsi con le prossime elezioni amministrative

  812. lucaocchionero Says:

    Scusate se devo intervenire di nuovo ma mi hanno appena informato che tal “Nonviolento” dal sito della minoranza accusa la Segreteria Provinciale di Taranto di “…aver fatto votare durante il congresso i compagni del circolo ILVA quando gran parte di essi era impegnato sul lavoro e che Imma Barbarossa non avrebbe fatto votare oltre l’orario consentito…” Io mi ero ripromesso di non parlare di nuovo del congresso, ma davvero vedo che per alcuni compagni ormai il ricordo del congresso è l’unico argomento “politico” che conoscono. Di fesserie dette contro di noi ne abbiamo sentite e smontate tante, non le elenco, ma questa le batte tutte. Sappia quel distinto signore con la barba che a tratti mi ricorda Fidel Castro(oh scusa… non volevo insultarti paragonandoti a quel comunista cubano forcaiolo!) che posta con il nick “Nonviolento” che a Taranto il PRC non ha mai avuto un circolo all’ILVA e che non esistendo non si capisce come poteva votare al congresso. La storia dei turni, del voto fuori orario è tutta mirabilmente inventata. Imma BArbarossa tra l’altro è una compagna di Bari che durante il congresso si è occupata della sua federazione e non è mai venuta a Taranto. Io so che per i compagni della minoranza di Taranto è dura ammettere la sconfitta, so benissimo che a Bari erano andati ad assicurare la vittoria per cui adesso devono mascherare le loro evidenti incapacità inventando qualsiasi cosa per discolparsi e far passare noi per cattivoni lestofanti, ma compagno Nonviolento questa è proprio inventata di sana pianta! L’unico dispiacere è che tanti compagni e compagne in buona fede prenderanno per vera questa fesseria e ci crederanno. Ma vedrai che questa festicciola velenosa cui vi state dedicando durerà poco, presto capiranno che dietro le vostre chiacchiere e le vostre invenzioni, il vostro odio c’è soltanto la vecchia storia della volpe che non arriva all’uva.
    LUCA OCCHIONERO(segreteria provinciale di Taranto)

  813. ninì metallurgico Says:

    Per caso ti riferisci a questo?

    nonviolento Dice:
    1 Ottobre 2008 a 1:32 pm
    Ecco perchè la fedele alla linea Fed. di Taranto ha fatto in modo che il congresso del circolo dell’ILVA SI FACESSE QUANDO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI SUOI ISCRITTI ERA DI TURNO E LA GLORIOSA COMPAGNA BARBAROSSA HA RIFIUTATO CHE SI VOTASSE OLTRE IL LIMITE ORARIO DEL CONGRESSO. Forse sono stati proprio loro a fischiare il segretario Ferrero davanti ai cancelli

  814. un compagno di Roma Says:

    grande Lucaocchionero, giustissima la tua idea di lavorare sulla questione delle amministrative. Quando avrò tempo risponderò alle critiche rivoltemi.

  815. un compagno di Roma Says:

    Per Maria:
    io non voglio affatto introdurre forzatamente il partito nel movimento, se non altro perché c’è già. E quindi sarebbe sforzo inutile dimostrare perché debba esservi. Il mio punto è un altro ed è il seguente: che cosa facciamo come partito nei movimenti? La domanda non è peregrina, perché se si sostenesse che il partito debba seguire semplicemente ciò che fa il movimento allora diremmo che fra partito e movimento non vi sarebbe differenza e quindi si porrebbe la questione del perché siamo militanti di un partito e non di, poniamo, La Rete Lilliput. Per me – ma appunto su questo credo che ci sia differenza fra di noi, una differenza che va discussa senza esser premuti dalle urgenze del “politico” e della politica – il partito – il partito comunista – oltre ad avere una struttura e oggetto d’azione diversi dai movimenti, ha qualcosa che la prospettiva d’azione dei movimenti – se lasciati a sé stessi (e ripeto se lasciati a sé stessi) – non ha naturalmente: e cioè un progetto complessivo di trasformazione della società capitalistica. Il mio punto è che, per come naturalmente si danno, i movimenti questa consapevolezza non riescono a conseguirla. C’è bisogno di un salto di coscienza e di definizione di obiettivi. Per me è solo il partito che può sviluppare questo lavoro di produzione di proposte e prassi che stimolano i movimenti ad acquisire un più alto livello di intervento politico. Qui c’è il punto, secondo me, della soggettività. Ogni progetto di trasformazione presuppone soggettività e le soggettività nella società capitalistica non si danno di nuovo naturalmente. Vanno formate, costruite, elaborate e definite.

  816. un compagno di Roma Says:

    Per Mario:
    sono largamente d’accordo con la impostazione del tuo discorso. Ma qui bisogna capirsi bene: il movimento per la descrescita solleva un problema cruciale che è anche il nostro, e cioè la critica al modello di produzione e consumo dominante. Le analisi che fanno sugli sprechi, le diseconomie, i comportamenti di consumo irrazionali etc. sono in larga parte condivisibili. Peraltro è verissima la consonanza con quello straordinario discorso di Berlinguer del 1977. Tant’è che Latouche nel suo ultimo libro, Breve trattato sulla decrescita serena, sebbene non nel testo, lo richiama in bibliografia.
    Che cosa c’è che non va, allora ? Non va, secondo me, una parte dell’analisi e la proposta. Le due cose sono collegate. Per quanto riguarda l’analisi: per Latouche in ultima istanza la “colpa” originaria di questo sistema va addebitata al modello di razionalità che incarna, quello basato sul calcolo, strumentale, fondato sul dominio della natura e delle relazioni fra uomini. Il problema cioè non è il capitalismo, ma una sorta di peccato originario che investirebbe il nostro stesso immaginario. è per questo che è centrale nella sua prospettiva la questione della “decolonizzazione dell’immaginario”. Finché noi non ci libereremo di questo immaginario rivolto al consumo delle risorse etc. non potremo uscire da questo sistema. Per Latouche questo immaginario produttivistico domina sia il capitalismo che il socialismo. Quindi da un lato, la “colpa” non è del capitalismo; dall’altro, il socialismo non è una vera alternativa a questo modello. Da qui la centralità della proposta della “decrescita”, oientata a riplasmare letteralmente i comportamenti di consumo e di produzione degli individui.
    Peraltro descrescita è una etichetta che nasconde al proprio interno molte altre proposte discutibili: da quella di tipo neoprotezionistico di interruzione della circolazione di merci a livello mondiale all’uso di moneta deperibile. Anche qui il problema non è il capitale, ma genericamente il mercato e la moneta. Non è quindi un caso la simpatia che l’estrema destra nutra una certa simpatia per il suo discorso.
    Dunque io agirei così: massima attenzione ai fenomeni che questo movimento per la decrescita contribuisce a mettere in luce, ma anche massima attenzione critica all’impostazione culturale di fondo che lo sorregge.

  817. Compagni siete a conoscenza delle ultime dichiarazioni di Bertinotti?
    Nell’ultimo libro di Vespa ha dichiarato testualmente “Comunismo è una parola indicibile. Se fermi qualcuno per strada e gli dici: io sono comunista, quello non ti capisce”.
    Ferrero e Grassi hanno immediatamente replicato.
    Il successivo passo sarà quello di dichiarare alla Veltroni di non essere mai stato comunista.
    Compagni a voi i commenti.

  818. I siti web in lingua spagnola che si occupano di America Latina, riportano con grande evidenza la notizia secondo la quale il Governo ecuatoriano dispone delle prove delle manipolazione effettuate dall’esercito colombiano sul computer di Raul Reyes.

    Cito per tutti:

    http://www.informarn.nl/americas/colombia/act081003-chaupza-colombia

  819. Compagno di Roma, inziamo un po’ a ragionare e a capirci. Mi spiego. Io sono perfettamente in linea con ramon quando dice che si deve tornare a fare formazione pedagogica, cioè qui ci si sta perdendo dietro a parole parole parole. Pe quanto mi riguarda, chiedo scusa a tutti, ma io nel mio passato ho fatto parte di gruppi che per cercare di capire perchè un cane aveva lasciato la cacca sul marciapiede, si scomadavano tutti i massimi sistemi. Di questo, chiedo di nuovo perdono, sono stanca, perchè sono più che convinta che tutti i pasticci delle “parole” ci hanno fatto perdere per strada, senza considerare poi che le poche parole basi, come dice benissimo ramon, non hanno più un significato comune per tutti, ma ognuno di noi ne attribuisce uno diverso.
    Ed è grave. Ed è qui che si deve lavorare.
    Ora, a me piace parlare terra terra e diretta, a costo di sembrare sempliciotta e maleducata, ma appunto, di intellettualismo ne ho le tasche piene. a marzo, quando ho sentito il grande FAusto ad Anno Zero parlare di comunismo come tendenza culturale m’è venuto da suicidarmi. Quindi è mia intenzione evitare qualsivolglia possibilità di deriva in tal senso, anche inconsapevole.
    Tu dici che il partito è nel movimento. Ti sbagi di grosso. Il partito affianca e sostiene il movimento. all’epoca io non ero in rifondazione ma ero affianco al movimento con pax christi. potrei dire che la chiesa è nel movimento? certo che no!! Hai fatto un bellissimo esempio con la rete Lilliput che mi consentirà di spiegarmi meglio. Uno dei maggiori esponenenti della rete è padre zanotelli. cosa significa, che “la chiesa” è nella rete lilliput. Certo che no! ma non c’è contraddizione, perchè gli obiettivi specifici di tale rete non sono in contraddizione con quelli della chiesa (che però evidentemetne ne comprende altri). Questo esempio lo possiamo portare al partito. Il partito sostiene il movimento, e come soggettività ne accoglie le istanze specifiche. Come lo fa col movimento lo fa con altri.
    Ora, tu parli di soggettività che vanno elaborate. D’accordo, ma non appropriandoci delle idee degli altri, noi come partito comunista ce l’abbiamo già le idee ben chiare e le nostre categorie!! quindi che fare? come “riaggiornare” questa soggettività ? raccogliendo la frammentazione e l’ atomizzazione del tessuto sociale. il partito dovrebbe essere il collante tra i portatori delle differenti istanze di maggiore giustizia sociale che vengono dall’atomizzazione del tessuto sociale disperso e disorganizzato, individualizzato, che non è più incasellabile nelle variabili che ci avevano consentito di spiegare e analizzare società e culture, perxè oggi non siamo più di fronte a soggettività fisse e statiche di una volta. Rifondazione oggi deve deve rispondere alla domanda di una maggiore participazione meno strutturata, più informale. Ma rimanendo sempre ferma. E questo discorso vale anche per quello che divea Mario. Attenzione certo ai temi sull’ecologia, sulle risorse del pianeta ecc, ma che quetso non infici assolutamente il seme di questo partito che è ben altro.
    non so se sono riuscita a spiegarmi meglio ora

  820. ea proposito, lucaocchionero la tua riflessione è perfetta!! bravo. io ti ringrazio dell’invito, ma intenderei lavorare qui, xchè questo è il mio territorio. sarà dura, ma io non mi arrendo facilemente… 🙂

    leggendo la notizia di franco ferrari, non so se lo sapete, ma il 24 settembre è apparso un articolo sul corriere nel quale si fa riferimento all’avvio delle indagini da parte della procura di roma contro ramón consolo e un membro dell’ associazione nuova colombia. sui tavoli del procuratore ci sarebbero 1200 tra mail e documenti scaricati dai portatili di Raúl Reyes, questi documenti sarebbero giunti in italia via ambasciata colombiana direttamente da Bogotà, con tanto di certificazione Interpol.

  821. Secondo me Luca Occhionero il passaggio successivo a cui la minoranza tende è proprio il superamento, non solo del partito comunista, quello è da più di un anno che ce l’hanno detto, ma il superamento della forma partito in associazione, associazione che poi sarebbe il propulsore per agglomerare altre piccole associazioni per poi fare delle liste civiche (apparentate al PD) per le amministritative. Questa tendenza per ora è minoritaria nella minoranza, perchè alcuni credono ci sia veramente lo spazio per un partito genericamente di sinistra, ma c’è.
    Sulla decrescita, penso che l’analisi proposte da Latouche, meritino molta attenzione, l’importante è che tali analisi non siano poi prese come nuove teorie politiche da trasferire con un imbuto nella testa dei compagni. Come
    è accaduto ad esempio con l’Impero di tony negri.

  822. incazzato Says:

    V.Silvestrini-Ristrutturazione ecologica della civiltà-Cuen Ed.

  823. incazzato Says:

    consiglio di leggerlo,ne vale la pena.

  824. un compagno di Roma Says:

    Cara Maria, ti confesso che non ho capito bene la cosa che hai voluto dire. In poche parole, qual’è la critica che mi fai?

  825. ll movimento mondiale contro la globalizzazione è anticapitalistico ed è una soggettività antagonista. Ma non è una soggettività fissa e statica con i parametri tipici del partito perchè nasce spontaneamente come risposta ad un processo altrettanto spontaneo. Il partito non è nel movimento ma ne condivide la natura e le finalità, lo affianca e ne accoglie le istanze senza pretendere di trasformarlo tantomeno farsi “trasformare”.

  826. un compagno di Roma Says:

    Non sono d’accordo: per me il movimento altermondialista non è anticapitalistico, se non in sé, in forme del tutto immediate.
    Che sia un processo spontaneo è chiaro. Ma il partito – lasciamo perdere se è – è stato nel movimento. E ne è stato beneficamente trasformato. Se poi sia riuscito a immettervi contenuti (contenuti, non linea politica) propri, ho qualche dubbio.
    peraltro se fosse vero che il movimento fosse già di per sé anticapitalistico non vedrei il motivo per fare attività di partito. E di motivi invece continuo a vederne.

  827. non mi sono spiegata sul “trasformato”. intendo in riguardo al nucleo di rifondazione comunista, non certo ai benefici che il movimento ha apportato. del resto ti garantisco che questo tipo di “trasormazione” il movimento l’ha apportata un po’ ovunque, non ultimo nella ecclesìa, senza per questo “trasformarne” la natura. questo intendevvo per “non trasformazione”.
    ora non ti seguo io: che significa che se fosse anticapitalistico non vedresti il motivo per fare attività di partito? siamo su posizioni differenti su questo punto cruciale, cerchiamo di capirci

  828. un compagno di Roma Says:

    d’accordissimo sul fatto che la partecipazione ad esso non può mutare la natura – in senso forte – di un partito come il nostro così come la partecipazione delle realtà della Chiesa nei movimenti non per questo trasforma la natura di essa.
    Sul secondo punto: intendo che se fosse spontaneamente, nei movimenti dal basso e nella società, già depositata una progettualità anticapitalistica non vedrei la ragione per stare dentro un partito. Starei nei movimenti e basta. Se si sta in un partito è perché, magari oscuramente, si percepisce che è il luogo per avanzare una certa progettualità complessiva di trasformazione.

  829. anch’io sono in un partito per lo stesso tuo motivo, ma non per questo il movimento non è da considerarsi anticapitalista o una soggettività antagonista. INSISTO perchè è importante. riprovo a spiegarmi che se ci riesco e ti convinco son contenta… 🙂
    allora, l’anticapitalismo compango di roma non si nutre soltanto di ideologie tradizionali come la nostra, marxista, socialista, ma anche solo dall’opposizione a ciò che è proprio di una certa economia.
    la domanda principale è: i problemi attuali sono causati dall’economia di mercato, dalla ricerca del profitto, dalla globalizzazione? le risposte a queste domande e le soluzioni a questi problemi vengono proposte dalla galassia di organizzazioni che costituiscono il movimento. in queste proposte non vi è assolutamente calcolo politico. ma sono proposte tutte a taglio anticapitalistico. infatti ramon ti faceva presente che alcune proposte fondamentali del movimento sono diventate azione di governo in venezuela, in bolivia e in ecuador dove ci sono partiti che non provengono dall’esperienza tradizionale della sinistra e comunista.
    ora, compagno di roma, il movimento è o non è anticapitalista??

    vado a dormire. notte a tutti 🙂

  830. OT x lucaocchionero

    in riferimento a quello che riportava ieri tony, cioè alla dichiarazione di fausto sul comunismo che è diventata parola indicibile, ti comunico che ieri mentre io e compagno di roma si discuteva, per coerenza a quello che sonstengo, e cioè che mi sono stancata di intellettualismo e quando è troppo è troppo, nel frattempo i ragazzi portavano al sicuro le nostre bandiere. tanto a lorsignori non serviranno più. avrei un po’ di idee da mettere in atto, come dice alessandro, una sorta di traduzione pratica del principio della LEGITTIMA DIFESA e del principio dello STATO DI NECESSITà.
    contattami e mandami il tuo numero

    ciao a tutti

  831. l’ultima e chiudo che la giornata è intensissima. un’augurio a rifondazione. vi mando il testo della canzone di un’amico della mia adolescenza passata nelle cantine milanesi, eugenio finardi. canzone splendida che poi posterò anche da me, visto il tema. si chiama cuba. mi sa che la Revolution s’ha da fare prima dentro le noster viscere, e poi fuori..
    auguri alla rifondazione COMUNISTA!

    Forse è vero che a Cuba non c’è il paradiso
    che non vorremmo essere in Cina a coltivare riso
    che sempre più spesso ci si trova a dubitare
    se in questi anni non abbiamo fatto altro che sognare.

    E` che viviamo in un momento di riflusso
    e ci sembra che ci stia cadendo il mondo addosso
    che tutto quel cantare sul cambiar la situazione
    non sia stato che un sogno o un’illusione.

    Ma no non è un’utopia,
    non è uno scherzo della fantasia,
    no non è una bugia,
    è solo un gioco dell’economia.

    E se in questi anni tanti sogni son sfumati,
    in compenso tanti altri li abbiamo realizzati.
    C’è chi silenziosamente si è infiltrato dentro al gioco
    e ogni giorno lentamente lo modifica di un poco.

    Ed è normale che ci si sia rotti i coglioni
    di passare la vita in dibattiti e riunioni
    e che invece si cerchi di trovare
    nella pratica un sistema per lottare.

    Ma no non è un’utopia,
    non è uno scherzo della fantasia,
    no non è una bugia,
    è solo un gioco dell’economia.

  832. un compagno di Roma Says:

    Forse, Maria, hai ragione, queste saranno discussioni oziose e intellettualistiche, ma avvengono perché purtroppo manca nel nostro paritto una, chiamiamola così, visione comune su tutti i principali problemi. per cui vige una “anarchia delle idee”, che, come dice un vecchio compagno del mio circolo, può portare chiunque in questo partito ad avvicinarsi ad un’altro compagno e dirgli a bruciapelo “io ho ragione e tu no!”.
    Per chiudere, rimangono i miei dissensi sul rapporto partito/movimenti. è del tutto evidente che i movimenti sociali fanno proposte che poi possono essere implementate a livello legislativo dai governi che fanno politiche di progresso. è accaduto mille volte in Italia. Ma nessuno ha mai pensato che questo significasse che i movimenti per sé elaborino una prospettiva complessiva di trasformazione sociale. L’esempio che adduci, i governi di ispirazione socialista dell’America Latina, prova proprio il rovescio di ciò che hai inteso dimostrare per mezzo di esso: lì ci sono appunto partiti, gruppi dirigenti (vedi in Bolivia la funzione di Alvaro Garcia Linera o di Jorge Gordiani), che hanno progressivamente strutturato un percorso e progetto di trasformazione sociale che passa attraverso la politica e la conquista del potere dello Stato.

  833. compagno di roma non mettermi in bocca quello che non ho mai detto. quando parlo di ozio e intellettualismo mi riferisco alla speculazione sfrenata, quella che si fa senza avere minimamente idee chiare sui concetti base su cui fonda tale speculazione.
    questa è l’anarchia da combattere. se pensassi che questo fosse ozio e intellettualismo non perderei tempo qui. ti riporto la preoccupazione di ramon che è esattamente la mia.

    spesso anche in interventi di militanti, si scorge una confusione preoccupante su questioni fondamentali. parlo della non conoscenza di cose basilari. non c’è una idea di cosa sia la globalizzazione capitalistica, dei suoi effetti nella politica e nella società, di cosa sia il movimento no global mondiale (che viene scambiato con questa o quella manifestazione). insomma non si ha idea di quali siano le basi strutturali di molti fenomeni che vengono scambiati come frutto della semplice volontà o non volontà di questo o quel leader di stato o di governo o di partito.

    tornando a noi, non è questione di avere ragione o dissentire sul rapporto partiti/movimenti. non era questo il punto e non giochiamo sempre con le parole. quello che dici tu l’ho detto anch’io e lo pensiamo tutti, e ci siamo.

    OBIETTIVAMENTE, l’ho dimostrato in lungo e in largo, mi sembra, il movimento è anticapitalistico ed è un soggetto antagonista. questo era il punto in questione e questa deve essere una certezza incontrovertibile. per tutti.
    bando all’anarchia che questa ci ha portato allo sfacelo. ciao

  834. scusa aggiugo . questo in virtù del fatto che non tutto ciò che si muove può essere chiamato movimento. cioò che lo è, è soggetto antagonista e anticapitalista

  835. un compagno di Roma Says:

    Cara Maria quella sull’intellettualismo non era affatto una accusa. Era la costatazione del fatto che si rischia di essere tali, intellettualisti, perché bisogna spiegare quello che non sarebbe necessario che fosse spiegato se ci fosse una base comune di partenza. Cosa che in tutta evidenza non c’è.
    Detto questo, sono d’accordo con te quando dici che vi è ignoranza sulle cause ultime di ciò che stato chiamato, impropriamente, “globalizzazione”.
    Ma, nella chiusa, mi sembra che ti avvolgi in una contraddizione: per un verso dici che siamo tutti d’accordo sul rapporto partiti/movimenti; per un altro, dici che il movimento quando si dà è anticapitalistico per definizione.
    Insomma, mi pare che tu non prendi in considerazione il fatto che è se è vera la seconda, la prima tesi – quella della diversità fra partiti e movimenti rispetto al tema del superamento del capitalismo – non avrebbe ragion d’essere.
    Io sostengo e la diversità di natura fra partito e movimenti e il fatto che i movimenti non sono per definizione anticapitalistici e antagonisti.
    Comunque, se il passante che conosce Bertinotti ci vedesse da fuori ci prenderebbe per pazzi!!!!!

  836. mimì metallurgico Says:

    Bella questa, Bertinotti3000. Sembra una vignetta di Vauro!

  837. ned ludd'75 Says:

    In origine eravamo identitari. Dopo il congresso Plebei. Prima della mini manifestazione del 27 Scorie del passato. Ora siamo addirittura indicibili. Su questi improperi si potrebbe anche riflettere se non provenissero da gente che ha collezionato importanti conti in banca grazie a questo partito di identitari e di plebei che crede a scorie indicibili. Avete guadagnato(e guadagnate ancora) tantissimi soldi senza spesso neppure devolvere il giusto al partito stesso. Per non parlare di quella pattuglia di stipendiati dal partito che senza il partito farebbero forse i camerieri da qualche parte. Gli indicibili sei tu, siete voi, elo siete umanamente. La politica non c’entra niente.

  838. Quali camerieri?Per fare i camerieri bisogna lavorare.una cosa che lorsignori non conoscono nemmeno di vista.
    Che schifo,mi viene da vomitare.
    Bertinotti è persino peggio di quello che pensavo.

  839. Non ho detto questo. Ho detto che non tutto ciò che si muove può definirisi movimento, ma solo ciò che ha caratteristiche specifiche che trascende il particolare, come nel caso del movimento no global. Le caratteristiche per esser definito “movimento” le ho elencate. Solo in tal caso è un soggetto anticapitalista e antagonista anche se non vi è nelle risposte che dà a i problemi contingenti una progettualità politica. Non è una discrimante questa, in questa congiuntura storica che stiamo vivendo, proprio per il discorso che facevo sull’ atomizzazione del tessuto sociale. Ripeto: l’anticapitalismo non è solo ideologico ma si manifesta concretamente anche quando ci si oppone a una certa economia contrastando e proponendo alternative, anche solo a breve tempo.
    Non vi è nessuna contraddizione nel mio discorso (che poi sia chiaro non è mio, è lo studio sui movimenti). però dobbiamo essere d’accordo TUTTI, perchè sennò facciamo come ferrando, con tutto rispetto, che ad un certo punto con l’euforia ha cercato di infilare nel movimento proprio quella progettualità ideologica che gli manca, facendo una gran confusione con le categorie. noi a livello ideologico abbiamo le nostre differenze col movimento ed è giusto che sia così. del resto non tutti i no global hanno votato rifondazione comunista, o no? (e hanno bene!! visto l’indecenza a cui si è arrivati)

    ps
    bertinotti 3000 m’ hai risollevato l’umore..
    🙂

  840. incazzato Says:

    grande manifestazione antirazzista a caserta,e ne torno carico e convinto.un compagno che lavora alla distribuzione editoriale stamani in treno ha portato il libro di vespa,e ci siamo andati a leggere i passi “incriminati”.poi chissà perchè mi viene da fare una analogia con i temi che affrontano Maria e il Compagno di roma.il punto di partenza è :provochiamoci!
    le critiche ,e le battaglie a questo punto, più radicali al sistema,significando per sistema il capitalismo nel suo polimorfismo,negli ultimi 20 anni, sono state fatte dalla militanza non ufficiale. l’uso democratico e partecipato della rete,per esempio, è stato un tema capito molto tardi dalla sinistra ufficiale(è da poco che come “strumento comunicativo” per dirla alla nostra maniera “stampa e propaganda, ci interessiamo ai blig e li pratichiamo). il mediattivismo, ancora,sempre visto come momento elitario da parte nostra.i sacrosanti gruppi che si occupano di diritti civili, i gas,fino all’ultimo dei “movimenti” hanno stentato,tranne il tentativo di genova(perchè di tentativo si trattò), a stabilire “pezzi di percorso”in un quadro più generale che è appunto quello del partito.in effetti il movimentismo svolge sempre egregiamente il suo compito,individua categorie di bisogno che la sinistra tende a considerare sub-bisogni non importanti, e da queste istanze aggiunge pezzi di teoria che la sinistra dovrebbe assumere.mette cioè in moto un processo di relazioni fuori e a fianco della uffcialità della militanza.e lo fa anticipando di molto la politica.è o non è la soggettività di cui parliamo dentro un collettivo ideale?dai movimenti importiamo linfa, braccia,idee e anche vocabolari,interi vocabolari.quando da semprecostruiamo la nostra critica al capitale partendo dalla centralità del lavoro,dalla sua dignità,e nel frattempo il concetto di lavoro viene destrutturato fino ad assumere solo il significato di mezzo(nemmeno di strumento)nelle giovani generazioni non è più possibile associare il lavoro col comunismo.loro conoscono seattle ma ignorano cosa sia la scala mobile.era o no questa la sfida di rifondazione comunista?cioè anche quella di tenere dentro una prospettiva di società “altra” chi diceva seattle e chi diceva scala mobile?e se dopo questo lasso di tempo abbastanza ragionevole il comunismo non è riuscito in questa sua idea vogliamo provare a capire il black out dove è avvenuto?e perchè?bartinotti prova a dire la sua,anche se non convince nemmeno se stesso,ma noi siamo in grado di dirne una che convinca non noi,altrimenti non saremmo qui,ma ai tanti altri che non sanno e nemmeno capiscono quello che proviamo a fare?
    vi abbraccio

  841. Però ragazzi, sul caso Fausto, che giustamente mettiamo alla berlina (figuriamoci, io sono il più assatanato), rimane un grave problema nostro, proprio nostro. Dobbiamo fare una riflessione, perché questi si sono mangiati il partito mentre noi li osannavamo. Io non ho mai avuto rispetto per lui e per i “caporioni” di cui si circondava, quelli che poi sono naturalmente confluiti nella mozione 2. Ho ripetuto per anni (scusatemi se è una colpa, ma vengo dal vecchio PCI, ed ero abituato, localmente, a dirigenti seri ed economicamente poveri, che infatti nel ’91 sono scomparsi tutti) che una classe dirigente seria e sofferta e vissuta è un qualcosa, con molto rispetto di Ramon di Claudio e degli altri dirigenti attuali, che nel PRC non abbiamo mai visto veramente e che ancora in buona parte manca (uh adesso non impallinatemi, eh!!!). Ogni volta che lo sussurravo, nei presunti “anni d’oro”, venivo preso a insulti (quando andava bene, eh). La cosa che mi sconforta è che queste cose, di Bertinotti & friends, si capivano benissimo, si vedevano benissimo, e però nell’epoca delle presunte “vacche grasse” non si poteva fiatare, non si voleva essere “anti-partito”. Adesso che abbiamo toccato il fondo, che il partito lo hanno quasi ammazzato, con la Luxuria a fare la gallina sull’isola e con il subfurfante Fausto nei salotti di donna Assunta Almirante, tutti finalmente apriamo gli occhi. Ma, viste le esperienze passate (non voglio poi pensare a quei poveri ex compagni del botteghino che hanno creduto a tutto, ma proprio a tutto, da Occhetto a Veltroni, passando per D’Alema e per i furbetti del quartierino), quello che mi angustia veramente è che prima o poi ci ricascheremo, lo so, lo sento. Prima o poi il Napoleone e la Palla di Neve di turno si prendono il partito, e se lo mangiano. Pensare troppo non fa bene e l’intellettualismo è una brutta malattia, ma non pensare mai non è una grande soluzione… Vigilanza, responsabilità, senso critico, partecipazione… Una volta erano i valori essenziali… Ed era così che si provava a selezionare una classe dirigente… Per dirne una al neo-segretario (siamo tra di noi, non datemi del disfattista eh!!!): levati sto’ cazzo di sigaro dalla bocca, meno pose narcisistiche, più umiltà e meno paternalismo e retorica bertonottiana, e arriveranno anche più cose serie (se ci riusciamo)… Scusatemi, ma il bertinottismo “movimentista da salotto” lo sento ancora tanto, tanto presente…

  842. Caro Incazzato, chissà, forse hai ragione. Calvino negli ultimi anni della sua vita scriveva che aveva imparato a diffidare della politica istituzionale perché la sentiva come qualcosa che arrivava semper “a posteriori” con operazioni surrettizie e mistificanti… chissà…

  843. incazzato Says:

    Mario:
    mi hai fatto ridere come un dannato!levati sto cazzo di sigaro dalla bocca!!Grande!!(ogni riferimento al bertistyle è puramente casuale)
    e credimi vorrei avere solo torto!

  844. mario lo pensiamo tutti questo, l’abbiamo sempre pensato e anche detto più volte su questo blog. non farti problemi, non sarai processato per reato di lesa maestà 🙂
    anche io il movimentismo a tendenza culturale da salotto lo sento ancora tanto presente, nonostante i buoni propositi e l’impegno. sta a noi trasformarlo ‘sto partito mario. non a loro.. questo dobbiamo mettercelo bene in testa. è finita la pacchia per tutti. ecco perchè io sono per la formazione e non per l’intellettualismo speculativo andante. punti di riferimento chiari e precisi per tutti.
    analisi-sintesi-pedalare
    altrimenti saremo sempre soggetti babbioni che abboccano al primo dirigente che si alza e spara interpretazioni sociologiche sulla realtà e sul comunismo da adattare alla realtà… e sconfiniamo di nuovo alla tendenza culturale
    è il partito che si deve adeguare alla realtà mantentedo intatto il suo nucleo. è diversa la cosa… ciao a tutti

  845. alessandro Says:

    oggi su libwerazione stefano bocconetti (che è l’uomo di sansonetti)
    facendo un articolo nsulla polemica tra il nostro segretario e berty ha superato tutti i limiti della falsità
    infatti invece di dire che l’alternativa è tra costituente di sinistra e rifondazione comunista ha detto che l’alternativa è tra costituente di sinistra e “alleanza stretta con di pietro”
    la faziosità di queste persone non ha limiti….

  846. già alessandro e poi ci vengono a dire che ci si deve battere per salvare liberazione!

  847. alessandro Says:

    compagni stamattina ho partecipato nella mia piccola federazione lombarda ad un iniziativa del nostro partito per la vendita del pane a 1 euro al kg
    é stato semplice : abbiamo acquistato presso un commerciante della zona 200 kg di pane fresco ad un euro e alla stessa cifra lo abbiamo venduto ai cittadini
    indipendentemente dalla questione teorica sul partito sociale su cui si possono avere opinioni diverse posso dirvi che è stato un grande successo
    é stata un ‘ operazione “DI CLASSE” nel vero senso della parola
    da un lato centinaia di cittadini poveri precari o disoccupati o famiglie numerose o immigrati che ringraziavano il prc “come l’unico partito che fa qualcosa per la gente”(Con annessa dichiarazione di voto futuro che non guasta mai)
    dall’altra gli insulti dei commercianti e le maledizioni contro i comunisti sleali che fanno perdere loro clienti(da spennare)aggiungo io
    devo dire che l’odio di questi piccoli borghesi sanguisughe e approfittatori dei bisogni della gente mi ha inorgoglito

    Sono perciò lieto di aver messo a conoscenza di questa iniziativa ramon e voi compagni del blog
    SALUTI COMUNISTI

  848. incazzato Says:

    25 litri d’acqua,150 gr di sale,10 kg di pasta acida(lievito madre)70 kg di farina “a alta tenenza” 10/12 ore di lievitazione.sono quasi 150 kg di pane,che costano all’origine(elettricità compresa) 40€.ma perchè al posto di liberazione non ci facciamo il pane da noi?(troppo cattivo?)

  849. alessandro Says:

    incazzato spiegati meglio così so se devo mandarti a ffan’ culo oppure no
    grazie

  850. alessandro sei sempre meraviglioso… 🙂

    senti, a proposito del pane, oggi ferrero era a vendere il pane in viale papiniano. com’è andata, lo sai? io abitavo in porta genova, quindi il mio mercato il sabato era quello di viale papiniano, la mia “S lunga” di fianco a San Vittore… più giù al Carrobio il mio liceo Manzoni (lo stesso che fu della Rossanda… sarà un virus contagioso, mi sa.. 😉 … insomma, alla notizia tanta nostalgia.
    raccontami qualcosa

  851. alessandro Says:

    mario bscusa che c’entra il sigaro
    ferrero l’ha sempre fumato
    se c’è una caratteristica che mi piace del segretario è la sobrietà e l’umiltà
    quindi per favore non diciamo cazzate per criticare chi non se lo merita

  852. alessandro Says:

    maria io non ero a milano ma in un ‘altra provincia a 200km da milano
    quindi non so dirti niente di preciso
    ma a giudicare dalle notizie su internet è stato un grosso successo

  853. Pietro Ammicca Says:

    o la costituente, oppure l’alleanza stretta con Di Pietro? Possibile che nessuno pensi alla LCR modello italiano?

  854. Alesandro calma, pace e bene, nun te sta a preoccupà se a me piace il sigaro di Ferrero o no, volevo solo ricordare che non è un lenzuolo bianco, in maggioranza con Ferrara e Bertinotti ci stava pure lui, fino all’altro ieri, poi per carità, sta facendo bene, e lo apprezzo, ma pure io mi faccio il mazzo tutti i giorni, per cui non cominciamo a erigere subito nuovi culti, ché quello di Fausto hai visto dove ci ha portato… piuttosto, volevo dirvi bravi, molto bravi per l’iniziativa del pane, che mi pare buona…. Per Liberazione, lancio una provocazione: e che male ci sarebbe se su certe cose precise facessimo anche un’alleanza con Di Pietro?!? Certamente la gente ci capirebbe molto di più che se ci alleassimo con i fantasmatici ectoplasmatici di SD o del fagiolo nel pugno o chissà che altra roba da salotto… già che siamo in argomento, un’alleanza su certe cose, col questurino, sarebbe da pane al pane… :-)… (Sto scherzando e nun t’incazzà Alessandro, mi raccomando)…

  855. buona fortuna mario 😀

    e santa notte a tutti

  856. antonio Says:

    Saluti a tutte e tutti. Entro solo per commentare amaramente l’ennesima provocazione su liberazione. Ogni giorno tra le righe si trovano giudizi sommari sulla maggioranza di partito. Quella di oggi la firma bocconetti. Io credo siano provocazioni belle e buone utilizzate intenzionalmente per creare gazzarra. Ogni volta l’intento è alzare il livello dello scontro (probabilmente anche per sfuggire al dibattito sulle responsabilità di gestione, meglio dare addosso a Ferrero e &, pensano, piuttosto che parlare del buco e di come rimediare, compito che tra l’altro spetterebbe a chi ha gestito sinora il giornale). E’ il tanto peggio tanto meglio, lo sfascismo sistematico, il fare terra bruciata dietro di sé.
    Vorrei rivolgermi anche a Ramon. Vogliamo o no cominciare a dire che tutto questo con il giornalismo non ha nulla a che fare? Dove starebbe la grande professionalità nell’usare stereotipi e cliché come quello del partito dipietrista e giustizialista e identitario ecc.? Sono d’accordo con la linea scelta nei confronti di liberazione e cioè non sfuggire al merito della crisi economica e vincolare la direzione attuale alle sue responsabilità di gestione. Però però… Non sarebbe il caso di scendere al piano terra di viale del policlinico e fare un discorso chiaro del tipo: in attesa di risolvere la questione del buco del giornale, in attesa di definire un nuovo progetto editoriale, vogliamo o no adottare qualche regola elementare di professionalità e rispetto. Che almeno si eliminino dal nostro lessico le etichette e gli stereotipi. Il congresso è chiuso o no?

  857. Pietro Ammicca Says:

    Mi pare giusto il discorso di Antonio. Stiamo attenti a non fare troppo i moderati con gli assalti alla diligenza che subiamo ogni giorno. Ricordiamoci che abbiamo vinto un congresso ed abbiamo fatto uno statuto. Ma una maggioranza che non riesce a far rispettare e ad imporre le regole che ha scritto è una maggioranza che politicamente ha già perso. Attenzione a non superare il limite della sopportazione sarebbe un boomerang

  858. alessandro Says:

    mario non volevo offenderti o creare culti della personalità
    volevo solo dire che dobbiamo stare uniti tutti
    perchè abbiamo appena salvato il partito dalla furia anticomunista di berty e vendola e non possiamo lasciargli il minimo sspiraglio
    ecco volevo dire questo
    comunque se ti sei offeso me ne scuso
    SALUTI COMUNISTI

  859. alessandro Says:

    pienamente d’accordo con antonio e pietro ammicca

  860. Gabriele Says:

    …cari Andrea Ludd 75 etc,
    più volte mi è stato detto che la mia presenza su questo blog era diciamo così non molto ben vista, in quanto la mia simpatia per la gestione Bertinotti era palese. Tuttavia credo che anche voi abbiate sbagliato Forum, certi vostri interventi credo che siano talmente qualunquistici da essere degni del blog di Beppegrillo, non di un blog di sinistra. In particolare mi pare che siate ossessionati da questo fatto dei soldi, dei dirigenti che si sono arricchiti etc.. A me mi pare che stiate esagerando. In particolare non so bene da quali correnti del Prc provenite. Perchè se parliamo della mozione 1 è ovvio che qualsiasi insulto rivolto all’arricchimento dei dirigenti della mozione 2 fa specchio su quelli della 1, visto che fino al 2006 la pensavano praticamente in modo identico. Anche chi appartiene all’area dell’ernesto dovrebbe usare un pò più cautela quando scrive, visto che Pegolo e Giannini non è si siano tanto schifati ad andare in parlamento ed a prendere come tutti le indennità e varie diarie del caso. Le donavano al partito?…a quanto pare non mi risulta, ma sarei contento di essere smentito.
    Poi ho visto anche che adesso lo sport preferito della nuova maggioranza (a stare a ciò che qui vedo scritto) è diventato l’insulto gratuito a Fausto Bertinotti. Bene quando queste denigrazioni arrivano da gente della mozione 1 mi viene quasi da sorridere…gente che ha fatto carriera nel partito proprio per merito e in stretta vicinanza di rapporti con Bertinotti, e che adesso ha il coraggio di dire tutto il male possibile…qui siamo davvero all’apoteosi dell’incoerenza, e direi anche della scorrettezza.
    Poi MARIO volevo chiederti una cosa: tu che hai molto criticato la segreteria Bertinotti, mi dici a chi avresti fatto guidare il partito? (dico seriamente)…è facile criticare ma dimmi seriamente a chi l’avresti fatto guidare?…non mi dire che sei per la collegialità, perchè come tu stesso hai scritto provieni dal PCI, e scusami ma se non c’era una malattia da leaderismo lì, dimmi allora dove era?…Togliatti esercitò una guida collegiale?…lo fece longo forse?…o forse lo fece Berlinguer (tanto che lì ferma la grande onesta della persona, siamo all’apoteosi del leaderismo personale) ?
    Quindi torniamo alla domanda: a chi avresti fatto guidare il partito? a Belotti? o a Giannini?…credi davvero che sarebbero stati in grado di farlo?

    Guarda se vogliamo parlare dell’eccessiva personalizzazione che con Fausto il partito aveva raggiunto allora ok. Ma se vogliamo proprio metterne in discussione la leadership allora bisogna dire anche chi sarebbe stata l’alternativa ideale.

    Poi per ciò che concerne la costituente, io anche essendo un simpatizzante della 2 sono contrario alla scissione, e sinceramente se fossi vendola non spingerei in tal senso. Ma questo semplicemente perchè mi piacerebbe portare su quelle posizioni tutto il partito…so che è difficile ma io non mi rassegnerei. Dunque a me piacerebbe quella soluzione ma solo se sazionata dalla maggioranza ottenuta in un congresso. Per adesso lavorerei nel partito ( e per il partito non fraintendete ).

    Per ciò che riguarda Di pietro non posso che riprendere le parole che Bertinotti ha utilizzato nel suo esemplare intervento al congresso (piuttosto mi pare che ad applaudirlo fossero tanti no?…non mi pare che vi erano solo i vendoliani ad applaudire.) : “semplicemente Di pietro non è di sinistra”.

    Saluti.

  861. Ramon. Sono perfettamente il linea con Antonio. Ci sono dei limiti e quando è troppo è troppo. Non ho termpo ora , ma già ieri sono entrata nell’infelice blog di quel di Liberaliberazione. Non ho sollevato tale questione, perchè i livelli dei commenti parlano da soli, ma credo debba essere fatto quello che dice antonio. Attaccare la loro assoluta non professionalità.

    x gabriele.
    Gabriele, che tu di lavorare per il PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA non ne hai minimamente intenzione, lo si era capito da parecchio. Infattoi ti inserisci sempre per portare provocazioni e discorsi della serie dei se dei ma dei però. Insieme a bertinotti ci hanno mangiato tutti. Ma senza dubbio lui per primo. Fino a questo momento mi pare che chi ha mangiato però non ha sputato nel piatto in cui mangia come sta facendo il tuo Berty e il tuo Vendola che sono a dir poco scandalosi. e non è questione da poco e nemmeno da mettere sullo stesso livello degli altri dirigenti.
    non ti preoccupare che vendola non se ne va ora per lo stesso tuo motivo, cioè portarsi via voti e cassa di TUTTO il partito. chi agisce in questo modo moralmente, oltre che politicamente, già si definisce da solo, non c’è bisogno nemmeno che ci scomodiamo per dirvi quello che siete.

    senza offesa gabriele, ma tu sei esattamente come loro. non mi pare di avere trovato MAI e dico MAI un intervento in cui tu critichi un’azione politica di questo partito, oppure ne proponi nuove sempre per il bene del partito. il tuo obiettivo è solo quello di “distrarre” i compagni e di dire sempre le solite noiose, banali rancorose furbe meschinme vigliacche ecc ecc ecc cose, che vorrebbero tendere a far cambiare idea ai poveri blebei. SCORDATELO!! ma dimmi, ti pagano?

    un consiglio: rinuncia e vai altrove che qui non attacca. hai tirato fuori lo sfogo di andrea e lud… bene caro gabriele, xchè non parli con me compagno di roma e mario di globalizzazione, no global e via discorrendo? poco interessante? eccerto, a voi interessa solo provocare, denigrare e mettere i bastoni tra le ruote a tutti quelli che con la santa pazienza cercano di portare avanti la carretta, pur avendo ancora dentro gentaglia come voi (e poi aggrediscimi stavolta che ti rispondo ancora peggio. non trovo definizione migliore per definirvi, gabriele).
    gabriele, ma anche tu, un minimo di senso della vergogna, no, eh?

    VERGOGNATI!!!

    insieme a berty a vendola e a tutta la coorte dei miracoli.

  862. Andrea Says:

    gabriele chi ha sbagliato blog sei tu.Ti consiglio quelli di Berlusconi.
    Sei un fighetto che si atteggia a pseudointellettuale.
    Una domanda:quanto ti pagano?
    Per favore non fare l’offeso,la cricca dei tuoi amici ha dispensato posti e soldi a cani e porci pur di rimanere al potere,e tra questi non ci sono ne Giannini ne Bellotti che a differenza del tuo Berty sono persone pulite e soprattutto comunisti.

  863. Gabriele Says:

    …cara Maria mi sembri davvero esagerata. Trovami un solo passaggio offensivo nel mio post e poi ne riparliamo. Davvero hai esagerato, in primo luogo perchè sono 21 post (li ho contati) che state parlando del partito, delle dirigenze etc… e cosa succede?…succede che arrivo io per dire come la penso su quegli argomenti e mi arrivano una bordata di insulti…mah. Guarda maria anche io nn volevo più tornare sulla questione….tuttavia stavate palando del partito e sono intervenuto, tutto qui. Ripeto stavate parlando del partito e dei dirigenti da 21 post, nn capisco perchè io non posso farlo. Perchè non provi a rispondere tu alle questioni che ho avanzato? Vedi quando dici che voglio convincervi ti sbagli di grosso. io non voglio convincere nessuno, tanto saprei di non riuscirci. Ed in ciò che ho scritto, a differenza di ciò che dici tu non penso di dovermi vergognare di nulla…è soltanto il mio pensiero.

  864. Cara Maria quella tra te il compagno di roma e mario era un ragionamento tra marxisti non vedo come avrebbe potuto entrarci gabriele che è meno marxista di berlusconi questo non so.
    Gabriele ma la tua banda è invidiosa di Di Pietro?
    Che fate rosicate?
    Brutta cosa l’invidia.
    Poi il tuo Berty dopo acuto argomentare scopre che di pietro non è di sinistra.Ed allora?Manco Bertinotti è comunista mica per questo evitiamo di avere a che fare con lui.
    Unica differenza Di Pietro non ha mai detto di essere ne comunista ne di sinistra,Bertinotti invece ci ha mangiato e bene anche.
    Secondo me ci hai mangiato pure te.

  865. Non è il tuo pensiero ma quello fotocopiato della tua banda.Gabriele credi che siamo fessi.Non ti piace come discutiamo,nessuno ti obbliga a farlo.
    Sei un provocatore da 2 soldi.

  866. Gabriele Says:

    ….non mi pare di aver mai detto che non mi piace come discutete, ho detto che semplicemente siete ossessionati da questo fatto dell’arricchimento.

  867. Ovviamente l’arricchimento lo porteresti tu.
    Caro Gabriele se la quantità di presunzione ed arroganza che avete potesse trasformarsi in consenso elettorale il PRC sarebbe intorno al 25% dei voti.
    ti consiglio per “arricchirti” di studiare attentamente la discussione tra maria,il compagno di roma e mario qualche post fa……….

  868. siamo ossessionati gabriele dalla gente che ogni giorno ne tira fuori una, chiaro? una che niente c’entra con il lavoraccio che il partito deve affrontare. andrea e ludd non sono impazziti improvvisamente intenserendosi nel ragionamenteo globalizzazzione con i loro sfoghi, ma l’han fatto perchè ci è arrivata addosso un’altra tegola, vedi la parola indicibile. e ripeto gabriele, io sono fuori dal partito da tempi immemori xhè abbastabza schifata, non torno nè per mettere sul piedistallo nessuno (eccetto ramon ma quella è una questione di stima personale, di condivisione di pensiero e di obiettivi di area, visto che x temperamento mi sta stetta la mia casa, il mio paese, la mia città, la mia italia, la mia europa e mi piace mettermi “nei panni degli altri”, come dice bene sofri nel suo uiltimo contro giuliano, facendo in questo modo la differenza tra destra e sinistra, tra nazionalismo e internazionalismio). se tu andassi a leggere i miei interventi qui dopo il 14 aprile, vedresti che non ne ho risparmiato nessuno. nemmeno ramon, pur frequentando questo blog da sempre) ma ora non è più ora caro gabriele.
    non sono stata x nulla esagerata. e invece di contare i post dove si parla di dirigenti senza considerare che i militanti di questo partito sono ESAUSTI, conta i post dove tu parli di politica. eccetto quella di cuba dove attacchi la rivoluzione. gabriele. pinatala che non è più nè tempo nè ora.
    è ora di agire. per chi si sente di farlo, x chi non si sente liberissimo, ma vuori dalle scatole per favore!!!

  869. un compagno di Roma Says:

    Anche io ieri sono stato a una manifestazione antirazzista, quella di Roma, e devo dire che è stata molto partecipata, piena di ragazzi, con presenza immigrata anche se non cospicua. Tema dolente: il nostro partito era di fatto quasi assente (presenza solo di militanti della maggioranza e poi dice che uno non si incazza…..). è vero che c’è la preparazione dell’11 però una capatina non sarebbe stata male. E meno male che all’ultimo si è deciso di aderire se no avremmo collezionato un’altra figura di merda.
    per Maria: l’ultimo tuo intervento mi trova più d’accordo.
    Solo due precisazioni:
    1) la tua classificazione sui movimenti mi sembra un pò restrittiva, perché se è vero che il no-global si pone su un piano qualitativamente superiore agli altri movimenti, è vero pure che questi sviluppano un’azione importante di intervento su problemi che hanno direttamente a che fare con il nostro modello sociale (e tu da cattolica lo sai sicuramente meglio di me). Quindi secondo me sono movimenti pure quelli per la casa, l’inquinamento etc.
    2) Ferrando lavora sui movimenti con il vecchio schema, senza preoccuparsi di vedere che cosa è cambiato nel frattempo. Io invece penso che gli elementi di questo vecchio schema, il partito e i movimenti, abbiano cambiato in parte la loro natura. Quindi è uno schema che va riaggiornato. Di esso io però continuerei a mantenere la idea della superiorità (potenziale naturalmente) dell’istanza politica complessiva.

  870. incazzato Says:

    @alessandro.
    vi trasferivo solo una informazione(xchè per vivere ho fatto anche il panettiere)e vi dicevo quanto costa all’origine fare 1,5 qli di pane.se avete questa possibilità fatelo voi così vi finanziate il circolo.
    con tanta gente da mandare affanculo in italia tu vuoi mandare giusto me che sono l’ultimo della lista?
    ma ti abbraccio proprio umanamente sai!

  871. alessandro Says:

    D’ accordo incazzato ma ancora non hai espresso la tua opinione
    sto aspettando

  872. alessandro Says:

    Firenze:
    due consiglieri del prc (area vendola) un consigliere del pdci sono usciti dai rispettivi gruppi per formare con sd il gruppo sinistra per la costituente
    con la benedizione di vendola

    DOMANDA: fino a quando il partito sopporterà iniziative del genere ?
    fino a quando si permetterà a vendola e soci di minare il nostro partito?
    fino a quando si permetterà a vendola e soci di violare lo statuto?

    Spero che prima o poi qualcuno risponderà a queste domande di elementare buon senso

  873. alessandro ti quoto in pieno. d’accordissimo su tutti i fronti.
    secondo te, perchè dopo il 27 dell’assemblea PplS, dopo il mio attivo e dopo la sparata del berty, ho provveduto subito a mettere al sicuro le bandiere? non ho intenzione di assistere allo sfacelo senza muovere dito. sto procedendo ma non posso dire come per ora. una cosa è certa: se loro possono violare lo statuto e le regole minime di convivenza civile e di rispetto in una comunità politica, sono legittimata a farlo anch’io.

    ps
    compagno di roma ti rispondo appena posso che sono in tutt’altre faccende affacendata,

    gabriele. magari poi quando hai tempo leggiti il mio post su cuba e tutti i relativi commenti che mi hanno lasciato. troverai delucidazioni anche sulla questione dei gay, visto che ti interessava tanto quell’aspetto di cuba…

  874. scompagno di roma veniamo ai tuoi punti 1 e 2

    1) non sono d’accordo. non tutto ciò che è sociale e si occupa del paticolare trascende ed è da considerarsi soggettività antagonista e anticapitalista. altrimenti farebbe parte anche la mia adorata onlus vincenziana dove ci si preoccupa di dare da mangiare ai senza tetto. in questo caso rientrerebbe tutto lo scibile possibile, nessuna associazione esclusa, e mi pare improbabile, non credi?

    il movimento ecologista non è un soggetto anticapitalista, anzi, non è proprio soggetto, è un movimento trasversale, tanto che per costituirsi a “soggetto” ha dato vita ai Verdi. ciò di cui si occupano è la difesa dell’ambiente e la salute dei cittadini. questo non tende però per forza di cose a minare il capitalismo mi pare. o no? certo è inquadrato come forza di sinistra, ma questo che significa, che uno di destra non ci tiene alla difesa dell’ambiente e alla sua salute? non credo proprio.

    il movimento per la casa. è indubbio che la lotta per la casa ce l’abbiamo dentro al DNA un po’ tutti noi comunisti, questo non deve farci confondere le idee, però. cosa, detto in soldoni, fa questo movimento? occupa strutture abbandonate. e io più che definirlo soggetto anticapitalista lo definirei movimento che fa esperienza di autogestione nel sistema capitalistico. non mina le sue fondamenta, non so se mi spiego. diverso sarebbe se spontaneamente nascesse da parte di tutti e non da “comunisti inquadrati-disperati senza tetto” (senza offesa ma è per capirci) il desiderio di lottare per i diritti negati contro le speculazioni legate ai grandi cantieri, ai sitemi di questa società neoliberista un sentire comune che trascenda la necessità del particolare. ma evidentemente questo non viene riscontrato. quindi nemmeno questo è da considerarsi “movimento” in senso forte come intendiamo noi: soggetto anticapitalista antagonista. e via via possiamo considerarli tutti fino a giungere al NO TAV e NO al MOlin che invece trascendono.

    2) il partito mantiene la sua superiorità a livello di progettualità politica se è in grado anch’esso di trascendere il particolare pur arricchendosi di esso. di tutti i “particolari” presenti in questa società frammentata. è questo il punto secondo me importante della nuova rielaborazione teorica nel nostro partito.
    ciao

  875. un compagno di Roma Says:

    Cara Maria, enunci proprio la mia tesi (se no sarei un pazzo a muovere dei rilievi critici al “partito sociale”!!!): non tutto ciò che è sociale e fa movimento punta alla trasformazione del capitalismo. Donde la mia piega che altrove ho chiamato “leninista”. Ciò non vuol dire che i movimenti non siano essenziali sul piano politico e sociale, perché illuminano le zone grigie del nostro sistema di vita. Proprio perciò vanno alimentati.
    E sono ancora d’accordo – mi era sembrato di averlo detto anche nell’ultimo intervento – sul fatto che esiste una graduazione in termini di anticapitalismo fra il movimento per il diritto alla casa e quello no global.
    Assolutamente d’acordo sul 2). Ma è un punto cui secondo me noi – come partito intendo – dobbiamo dare una sistemazione “concettuale” un pò più solida di quanto si sia fatto finora.

  876. “Liberazione” oggi ha fatto una bella prima pagina e va ringraziata, ma purtroppo ormai il nostro giornale è diventato come la bibbia, dove si può trovare il meglio e il peggio, tutti insieme, senza nessun filo logico se non i salti di genialità di ciascuno secondo come gli gira.
    L’articolo di ieri del tale Bocconetti (quello che, giova ricordare, spingeva per fare il “nuovo partito unico della sinistra” senza neanche passare dal congresso e che teorizzava la partecipazione decisionale al congresso di chiunque, iscritti o no), rappresentando le posizioni in Rifondazione Comunista come, da una parte i “buoni” della “costituente di sinistra” e dall’altra i “cattivi” che vanno con Di Pietro, ecco, un articolo come questo da parte di una delle “menti pensanti” dell’attuale direzione di “Liberazione” è semplicemente vergognoso, perché non si tratta del libero dibattito e circolazione delle idee, ma di vera e propria disinformazione e manipolazione disonesta e interessata. Mi piacerebbe che anche compagni che non condividano l’attuale linea maggioritaria del nostro Partito abbiano la dignità e il coraggio di prendere chiaramente le distanze da certi modi di fare abusivi e arroganti, ma forse è chiedere troppo. L’intervento di oggi della compagna Imma Barbarossa rimette un po’ le cose al loro posto, ma qui stiamo andando di provocazione in provocazione e non so veramente fin dove si arriverà di questo passo…

    E a proposito di provocazione: di “indicibile”, qui, ci sarebbero solo le parole che tante compagne e tanti compagni vorrebbero rivolgere al caro signore nostro ex-segretario, che tanto bene ha fatto con e per il Partito, senz’altro, ma che almeno dal 2006, folgorato sulla strada della poltrona della Camera, non ha fatto altro che inanellare cazzate su cazzate, e i risultati si vedono. E con tutto quello che sta succedendo in Italia, con il fascismo e il razzismo che spadroneggiano, questo non trova di meglio che stare ancora a chiacchierare con il viscidissimo Vespa sul “comunismo indicibile”. Mah… E vabbè, per rispetto della sua storia e anche della sua età, forse è meglio non aggiungere altro, se non di ignorare e passare oltre, “non ti curar di loro ma guarda e passa”, e “tiremm’innanz”.

    Parlando di cose serie che è meglio, domani dal Circolo di Bruxelles diffonderemo la versione finale del volantino della manifestazione dell’11 ottobre, dalla place della Bourse all’Espace Marx, con i compagni del PdCI e di SD e appoggiandoci anche a quelli del PC belga, di Attac e altri che indicono una manifestazione per il rispetto del “no” irlandese al trattato europeo neoliberista di Lisbona. Un’altra bella occasione di essere in piazza forti e chiari con le nostre
    parole e le nostre belle bandiere: queste sì, che sono belle, rosse e con la falce, il martello e la stella del COMUNISMO.

    Altre manifestazioni in Europa finora sono confermate quelle di Praga (venerdì), di Londra e di Colonia (vedi http://www.rifondazione.be/11ottobre2008.html).

  877. No compagno di roma, io non enuncio per niente la tua tesi.
    Anzi. E’ il contrario. proprio il contrario. Eppure parliamo la stessa lingua… mah…

    tu ritorni a fare di tutta l’erba un fascio mentre non lo è per nulla. ed è un punto cruciale. non tutto ciò che si muove è movimento, ma ciò che lo è è UN SOGGETTO ANTICAPITALISTA E ANTAGONISTA, con la stessa pari dignità mia e tua che stiamo in un soggetto chiamato partito. che ti piaccia o no.
    cerchiamo di fare esercizio di umiltà per favore, che alla nostra presunta superiorità ideologica non ci crede più nessuno, ci cerdiamo solo noi esiamo quattro rimbambiti! e mi ci metto pure io perchè non ve la ptrendiate come offesa. inchiniamoci davanti a questi movimenti spontanei, diamo loro la giusta rilevanza e dignità di soggetti come è giusto che sia, e forse potremmo trarne linfa vitale per noi. altrimenti ci crogioliamo a dirci sempre quanto siamo belli e bravi e non ci striscerà mai nessuno. scusa la franchezza ma forse stavolta riesci a capirmi

    esempio di nuovo pratico, sennò non si può elaborare un bel nulla in questo partito.

    oggi, giorno importantissimo per vincenza, lo sapete, no? c’è la consulta popolare. per la cronaca, non so se lo sapete tutti, ma la risposta a vicenza al Consiglio di Stato è stata l’altro giorno una manifestazione senza precedenti con dodicimila persone che, poche ore dopo la sentenza del Consiglio di Stato, riempono il centro cittadino con migliaia di fiaccole. dopodiche vicenza il 5 ottobre decide: il referendum si farà comunque. dodicimila persone che hanno risposto in questo modo all’atto di arroganza e autoritarismo del Consiglio di Stato. ben 12.000 persone che dicono che ci siamo rotti di essere servi scodinzolanti degli Stati Uniti. Che non vogliamo le loro basi militari sul nostro territorio. E , ancor più, che sul nostro territorio non vogliamo nessuna base, neanche quelle italiane. Che siamo contro la guerra e contro chi la fa.
    Il Consiglio di Stato ha di fatto impedito il referendum. Il territorio è stato ufficialmente ceduto agli Stati Uniti per cui la comunità locale conta zero.
    Questa la risposta di Vicenza!

    questo,. compagno di roma, è un soggetto anticapitalista e antagonista! siamo nel 2008 e la gente non ha bisogno di me e di te che dall’alto dei nostri lumi ideologici gli diciamo quello che s’ha da fare. il da fare nasce come risposta spontanea. ma senza ombra di dubbio questo come no tav e no global è un soggetto anticapitalista e antagonista!!! non c’entrano nulla con il movimento ecologista femminista delle case delle capanne dei cioccolatini fondenti dell’orso yoghi e via discorrendo

    sono riuscita a spiegarmi?

  878. scusa compagno di roma la mia critica si basava sul fatto che tu vedi semplicemente un certa gradualità di diffeernza sui movimenti in riguardo all’anticapitalismo.
    no. ci sono movimenti che con tutto rispetto sono SOGGETTI ANTICAPITALISTI ANTAGONISTI e questo rispetto glielo si deve, che han fatto più loro di anticapitalismo nel mondo moderno, hanno apportato più innovazioni e attacchi loro all’anticapitalismo, che noi comunisti.
    quindi abbassiamo le ali e la spocchia. non sol perchè il partito ha una progettualità politica a lungo termine deve sentirsi “superiore” e “anticapitalista”. in questo momento storico non ne ha proprio i motivi, guarda

  879. hanno portato attacchi al capitalismo, volevo dire

  880. Vignetta di Apicella:

    Un operaio ragiona tra se e se:

    Bertinotti è una parola indicibile…….,se incontri un Comunista per strada e gli dici Bertinotti quello non ti capisce.

  881. un compagno di Roma Says:

    Maria la mia impressione è che tu non stia leggendo con attenzione le ultime cose che ti sto scrivendo: ho parlato, come puoi verificare, di superiorità potenziale (potenziale!!!!) del partito come istanza trasformatrice del capitalismo. Non mi riferivo certo a Rifondazione comunista, né volevo negare una assoluta verità quale quella secondo cui hanno fatto più i movimenti negli ultimi tempi in direzione anticapitalistica che i partiti comunisti e di sinistra.
    Poi l’esempio che porti a favore della tua posizione non è molto stringente: Cinzia Bottene militante coscientemente anticapitalistica o antiimperialistica? Suvvia, a nessuno dei vicentini in lotta gli importa un fico secco di inscrivere quello che fanno in un progetto politico anticapitalistico. Che poi nella realtà quello sia un movimento dal fortissimo impatto in questo senso non v’è dubbio. Ma questo non basta per dire che sia un movimento antagonista e anticapitalistico.

  882. mi spaice ma non ci siamo proprio.
    il movimento va oltre cinzia bottene.
    come rifondazione comunsta va oltre bertinotti

    la conclusione del tuo post non può essere condivisibile

    non ci siamo proprio compagno di roma
    hai ragione, troppa anarchia e troppo associare i fenomenti economici e sociali a nomi persone indirizzi. così non andremo mai da nessuna parte. rimarremo a sentirci custodi inutili del presunto anticapitalismo

  883. un compagno di Roma Says:

    A proposito della conclusione:
    infatti, io la penso diversamente dai movimentisti-spontaneisti, questo mi pare chiaro fin dall’inizio. Se ne discuto, è proprio per mettere a tema e argomentare le differenze che ci sono fra di noi. Per il resto la mia immagine del partito non è molto lontana da quella che tu ha descritto con il puinto 2 di due o tre interventi fa.
    Per Vicenza, basta aver seguito tutta la vicenda e parlato con chi vi partecipa per capire la oggettiva natura di quel movimento (della cui valenza politica e sociale qui nessuno discute).
    Ed è vero che la rappresentanza dei partiti e dei movimenti è anche omogenea in una certa misura ad essi. Rifondazione tutta non era Bertinotti, ma Bertinotti è stato Rifondazione. Può dispiacere, ma è così

  884. vedi compango di roma (e poi chiudo che se no mi linciano che devo uscire 🙂 dicevo, il problema non è discutere x argomentare le differenze che ci sono tra noi e i movimentisti (no global compresi). mi pare evidente quali siano le differenze, credo appaiano evidenti anche ad uno che di politica non ne capisce nulla. quindi ti prego di evitare queste ovvietà.
    il punto non è questo.
    il punto è che oggi l’anticapitalismo si concretizza anche pur non avendo dietro una prospettiva teorica ideologica, ma in forma diversa, perchè diverso è il mondo, la società. a noi la capacità di comprendere i cambiamenti. e soprattutto scendere dal piedistallo su cui ci siamo messi da soli, il mondo caro compagno di roma, alla nostra presunta superiorità culturale non ci crede più. ne dà dimostrazione ogni giorno. non siamo depositari di nessuna “verità” anche in campo di anticapitalismo e antagonismo.

    davvero, con sincerità. così non andiamo da nessuna parte, faremo la fine di ferrando. non scherzo. a me non spiace per nulla che bertinotti sia stato rifondazione, quando lo è stato davvero. ma la forza e la ricchezza di pensiero che lui ha rappresentato trascendeva la sua persona. come tutte le miriadi di associazioni che compongono l’universo no global trascendono i vari leader. se andiamo ad analizzare nomi e indirizzi dei leader anche lì troveremo di tutto. questo non inficia la soggettività anticapitalsta e antagonista del movimento no global
    se non siamo d’accordo su questo è impossibile continuare. e qui non si tratta di mie e tue posizioni, di come la vedi tu e di come la vedo io.
    è un problama politico questo molto serio. infatti ramon, e mi trova d’accordissimo, sottolinea come a parlar di questi fenomeni ci si rifà al leader tal dei tali, al tal capo di stato ecc e come evidentemetne, immersi in questa “stupidera” (così mi permetto di chiamarla io), pochissimi partiti comunisti hanno compreso cosa sta succedendo nel mondo…

    volesse Dio che il nostro italiano, che noi quattro gatti di prc, riuscissimo ad uscire dai soliti schemi mentali rigidi che ci hanno ridotto ai minimi termini, senza rinnegare il comunismo. è difficile ma con un po’ di sforzo di studio e di formazione seria, forse ce la facciamo
    ciao a tutti

  885. incazzato Says:

    alessà la vuoi proprio tutta?
    eccoti servito allora:
    partito sociale per me non vuol dire quasi niente,volendo essere bastardi dentro, anche la dc era un partito sociale,anche il msi. se lo diciamo noi comunisti va bene, perchè so con certezza il significato che noi gli diamo,va bene anche in questo momento, perchè sicuramente serve a rimettere in moto i circoli,ma non posso assolutamente come partito occuparmi dei “singoli” che non arrivano a fine mese.piuttosto io mi devo battere per l’aumento dei salari delle pensioni e per far si che chi non ha lavoro abbia reddito di cittadinanza.però mentre la mia battaglia politica ci mette un po a raggiungere forse risultati abbiamo il dovere ETICO(e non politico)di occuparci di chi sta male,su questioni particolari.questo lo fa il mondo dell’associazionismo,ed in parte i movimenti.
    Poi c’è un aspetto pratico che mi preoccupa molto, perchè colgo nella tua enfasi gli stessi ragionamenti che hanno portato al buco di bilancio liberazione,il partito,le feste di liberazione,insomma tutte le nostre attività che implicano fatti economici.sarà sbagliato come ragionamento ma una operazione politica è da ritenersi ottima quando non solo ha grande successo di pubblico ma quando produce anche plusvalenze economiche.tu dici comprato ad un euro e venduto ad un euro,ed il valore del lavoro dei compagni dov’è?chi ne tiene conto?perchè non diamo mai importanza a “quanto abbiamo guadagnato” in più se abbiamo fatto una festa di liberazione?ed invece pensiamo solo a come pagare quei debiti che accumuleremo.mi preme quest’aspetto perchè con deputati e senatori un po di soldini per i circoli giravano ora invece no,e ho paura che i circoli non c’ è la facciano a sorreggersi.
    saranno pure brutali questi ragionamenti ma bisogna che incominciamo a farli.
    cmq la vostra iniziativa è lodevole.
    vi abbraccio

  886. alessandro Says:

    caro incazzato è chiaro che l’attività che ho descritto è solo una parte del lavoro che dobbiamo fare(è una cosa che ho già detto)
    poi c’è un’altra parte più strettamente politica che sarebbe lungo richiamare per intero (lotta per l’aumento dei salari ecc) e che costituisce parte fondamentale del nostro lavoro
    il congresso ha stabilito che bisogna impegnarsi su entrambi i versanti
    può non piacere ma è quello che bisogna fare

    In quanto a Liberazione fin che non si caccia Sansonetti e conpany non c’è niente da fare
    inoltre perchè il partito acquisti un’operatività minima vanno isolati migliore zipponi giordano mascia vendola ecc.. con la viva speranza che vadano fuori dalle palle

  887. Quello che è accaduto a Firenze è scandaloso, per giunta la decisione è stata presa a ridosso del congresso regionale toscano a mo’ di provocazione. Su liberazione la notizia era ovviamente faziosa in quanto non si specificava che i consiglieri erano dell’area Vendola, ma appariva come una decisione di tutto
    il PRC. Vergogna! e sarebbe questa la sinistra di popolo??????

  888. Ho visto nascere questo blog e colgo l’occasione per un abbraccio a ramon, non sono mai intervenuta perchè non sono affezionata in generale ad una discussione dove non guardi in faccia quelli con cui interloquisci. Il partito sociale è però un tema a cui sono molto affezionata e penso che, come si vede anche in questo blog, è tra noi un punto da dibattere senza che si trasformi come spesso accade nel nostro partito in tifoserie di tesi tagliate con l’accetta. La discussione sul Partito sociale non riguarda la “superiorità” del movimento o quella del partito. Messa così scusate la semplificazioni è una grande confusione. Piuttosto è un tentativo di uscita dalla crisi politica e sociale dal basso e da sinistra. Mi spiego. io sono cresciuta pensando che la politica è conflitto sociale, e sono cresciuta sapendo che quanto di più avanzato è stato sancito dalle leggi lo avevano già sperimentato le forme di autoorganizzazione sociale. E’ la storia del movimento operaio. Se sei operaio non sei comunista necessariamente lo diventi nel conflitto, imparando la solidarietà di classe, la forza del collettivo etc. perchè “la lotta paga” si diceva un tempo e così passavi su un terreno più avanzato di lotta allargando consenso e massa critica.
    Questi lunghi anni di politiche neoliberiste hanno devastato le nostre città i notri quartieri persino i nostri corpi. hanno costruito apartheid, hanno aumentano le povertà. E la povertà non porta necessariamente con sè la rivoluzione, anzi spesso, se vissuta come ora, con il senso di colpa, la solitudine, la frustrazione di non essere quello forte che ce la fa nella jungla del libero mercato, ti incattivisce, non ti fa trovare l’altro e se non trovi la politica, e non la trovi, incontri i baroni, i potenti, quelli che possono aiutare te.
    E così scopri che sotto il cielo della libertà di mercato tutto si è trasformato la politica, la società. I bisogni, gli ultimi sono semplicemente invisibili. Invisibili anche dalla sinistra che devastata ha saputo solo praticare la riduzione del danno consentendo ad una cultura autoritaria di sfondare qualunque ostacolo.
    Per questo la sfida è quella di ritornare in strada, ascoltare gli invisibili e provare a ritessere il filo della lotta collettiva, ricostruendo la utilità sociale, quella che ti fa sentire parte di un tutto che vuole trovare la forza per trasformare la realtà. Per ritornare a “gioire ogni volta che nel mondo si innalza una bandiera di libertà” bisogna sperimentare che la lotta, il conflitto cambia le nostre vite, inverte la rotta qui e ora.
    Per fare questo basta la propaganda? L’enunciazione di ciò che sarebbe giusto? Per capirci basta dire “basta precarietà” ed essere credibili con gli invisibili? Basta per questo una manifestazione? Basta un volantino? Serve ma non basta. Il partito sociale allora è quella sfida che ti fa camminare ritornare in strada ad ascoltare e ad agire il conflitto. Quello che pratica il conflitto in basso intrecciando vertenze e mutualismo perchè una organizzazione politica torni ad essere utile, rompa con la riduzione del danno e pratichi l’obbiettivo. Costruisci una vertenza e mentre la agisci esempi visibili di alternativa: un asilo autogestito piuttosto che una palestra popolare pittosto che lo sportello informativo piuttosto che un gap. Sfido l’orizzonte e pratico l’obbiettivo. Si ricostruisce la fiducia e la connessione con il popolo e si rafforza l’idea solidaristica che noi si può. In questo senso la nostra organizzazione deve diventare più sociale.
    Niente di straordinario l’america latina è soprattutto questo laboratorio di altra politica Sem Terra, zapatisti, piqueteros che cosa ci insegnano non ci dicono anche questo?
    Su questo terreno probabilmente ci riprendiamo la politica. E forse un dibattito che merita la parola comunismo

  889. Torno ora da una riunione di compagni e mi sono dovuto leggere una cinquantina di post domenicali, quasi tutti interessantissimi! A parte la solita provocazione di Gabriele… E ci siete ricascati, managgia ai pesci, ma perché gli rispondete?!? E’ una perdita di tempo e di forze clamorosa!!! M’ha paragonato Bertinotti a Togliatti, questo apostata, questo profanatore da trenta denari… porca vacca, ci sto cascando anch’io…!!!
    @ Alessandro: Non mi ero offeso per niente, non ti dovevi scusare!!!
    @ Maria: Hai visto che Alessandro non si è incazzato?!? :-)…
    @ Maria e compagno di Roma: vi ho seguito con grandissimo interesse… vi incazzate se vi dico che, leggendo dall’esterno, mi sembra proprio che diciate la stessa cosa e che potremmo essere tutti pienissimamente d’accordo?!?…
    @ Alessandro: secondo me, sarò estremista, ma hai ragione tu. Passeremo dalla parte del torto, ma questi se non li buttiamo fuori dal partito distruggono tutto e ci portano a fondo con loro… Lancio una “provocazione”: ma secondo voi è più di sinistra il PM De Pasquale o la “garantista” Rina Gagliardi?!? Questi sono totalmente corrotti dal miraggio dei soldi e dei posti, non c’è niente da fare, se non escono dal partito ci portano a fondo…

  890. Mario, eri stanco quando hai letto me e compagno di roma. L’unico punto su cui siamo d’accordo è che questo partito avrebbe bisogno di una rielaborazione teorica. Però i presupposti mancano del tutto perchè c’è troppa anarchia, e il significato delle parole varia da soggetto a soggetto, a seconda del proprio pensiero individuale. E se non c’è un’intesa comune sul significato delle questioni e delle parole base in rapporto ai fenomeni moderni, non si elabora proprio nulla. Altrimenti si fa più danno che utile.

    Partito sociale. Competamente d’accordo con incazzato. Completamente. C’era nel documento, lo abbiamo votato, va bene… ma che passi presto questa fase perchè la penso esattamente come incazzato e non mi dilungo oltre a ripetere xchè sottoscriverei ogni sua parola. Solo un’appunto a red. Questo guardare sempre a ciò che è stato il movimento operaio e come ha agito (categorie fisse le chiamo io ) ci continuerà a portare sempre di più fuori dalla realtà. Io sono iscritta da sempre con orgoglio, xchè porto avanti una tradizione familiare, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso. La mutualità la pratichiamo ancora oggi. E lì ha ancora un senso, nel nostro partito ce l’ha solo come azione politica SIMBOLICA (e spero anche passeggera). xchè francamente, e ale non mi assalire e nemmeno tu red, il pane a 1 euro io lo compro alla coop. non è una provocazione, capiamoci, è che noi non ci si può occupare del singolo ma si deve tornare nei conflitti. la gente non ha bisogno del pane, ha bisogno di attenzione. ferrero oggi che fa, torna in via papiniano a vendere il pane? tu alessandro oggi che fai, torni a vendere il pane? non credo. e allora, come gesto simbolico mi va anche bene (diciamo che più che altro cerco di ingoiarlo, se devo esser sincera), ma spero propio che il tutto si concretizzi nell ‘attenzione alla gente e nel ritorno concreto nei conflitti. il parallelo con l’america latina non regge. i rivoluzionari hannno vissuto e vivono nei conflitti. vivono il sulla loro pelle i rapporti con i conflitti, intrecciati ai rapporti individuali. loro non portano “pane”, loro portano, offrono la loro attenzione a tutti coloro che nella vita non ne ha mai ricevuta. e l’attenzione parte prima verso i propri collaboratori e poi intacca la comunità. è una splendida catena solidaristica, un processo che non ha dietro un calcolo a tavolino. attenzione. solo attenzione.
    del resto red, colgo l’occasione x spiegarmi meglio visto che hai visto nascere questo blog. xchè questo blog funziona benissimo? solo x un motivo. xchè è di ramon. xchè è il blog di un dirigente che quando era possibile xchè si era in meno ad intervenire, si pigliava tutta la pazienza di rispondere ad ognuno. uno ad uno. anche con piccoli commenti tipo “sono d’accordo hai ragione”. che arrivavano alle 2, 3 di mattina quando riebntrava. non è nulla, ma è ATTENZIONE. di questo ha bisogno la gente e questo deve offrire il nostro partito
    ecco. il nostro partito manca di questo. in primis verso i propri militanti.
    ma sono certa che pian piano le cose cambieranno.
    non mi fraintendete però, eh.

  891. Pietro Ammicca Says:

    Gabriele, io prego(laicamente) per te che ti sei disperso nella brutta politica delle “belle bandiere”. Sempri Lucignolo nel Paese dei Balocchi

  892. Maria scusa, che volevi dire?

  893. Scherzetto, non te la prendere… ;-)….

  894. Però sono anche d’accordo con Alessandro… l’attenzione non basta, ci vuole anche stare dentro le cose e darsi da fare… in fondo, scusa se guardo ancora al passato, il PCI aveva successo non perché la gente leggeva il Che fare di Lenin ma perché era l’unico partito che si rimboccava le maniche… è così che furono “fregati” i socialisti, unico caso in occidente. Perché mentre Nenni & co. facevano riunioni interminabili nei salotti dei fuoriusciti, Togliatti lasciava per ultimo Madrid, e i partigiani salivano in montagna… Non te lo devo ricordare io che una delle strofe di uno dei nostri inni recita “Bandiera rosa la vogliamo no, perché l’è il simbolo di chi riposa”… Se non si sta a fare le cose insieme alla gente e per la gente, proprio tutte le cose da quelle piccole (il pane) a quelle grandi (la lotta in azienda, o le battaglie per la casa), l’attenzione, scusami, ce la facciamo a brodo… si vince così, con il coraggio di stare a fare le cose con la gente e per la gente… Una volta eravamo bravissimi a farlo, assurdo che adesso questo ruolo ce lo scippi la Lega…

  895. mario mario….. nostalgia nostalgia canaglia cantavano albano e romina….

    se non usciamo da questo “blocco” la deriva sarà inesorabilmente verso ferrando… libera nos domine… 🙂 fuori dal mondo e dallo spazo- tempo… riquoto incazzato al 100%. ancora più convinta dopo aver letto te 😉

    non posso trattenermi, comunque per attenzione alla gente non intendo fare da psicologi o da confessori, ascoltare la gente e basta e poi arrivederci e grazie. infatti la lega non vende pane. vende realizzazione delle esigenze, anche spicciole, dei cittadini. a costo di imbracciare fucili. e scusa se è poco
    vabbè, a dopo

  896. lucaocchionero Says:

    Nel dibattito che c’è stato anche coi vostri post tra diverse vedute quanto al “movimento” ed al “partito” io vi offro, se posso, una formula di mediazione. Ritengo che ripartire dal basso non sia uno slogan. Significa tornare ad osservare ed ascoltare il popolo che parla e si muove mentre negli ultimi tempi abbiamo fatto altro, spesso convinti di sapere tutto. Significa, se ascoltiamo ed osserviamo, capire quali sono i problemi della gente(che magari sono cosa altra rispetto a quello che noi pensiamo siano) ed individuare i pericolosi bubboni economico-sociali-culturali che rischiano di fare esplodere questa società nelle barbarie: il razzismo ad esempio è uno di questi. Ma non è un razzismo becero. E’ un razzismo che sapientemente miscela concetti di patria e di razza, con un estremismo religioso cui il Vaticano dà spesso sponda; è un razzismo volto a creare un grimaldello con il quale sfondare le regole democratiche ed imporre una “democrazia autoritaria” con il “santo” compito di imporre a questo popolo dissoluto, comunista e inquinato da religioni diverse il giusto cammino di Dio. Sarò ripetitivo ma ritengo che questo partito sia in grado di dire la sua rispetto a questi mutamenti continui e difficili anche con tutti i problemi che abbiamo e di cui non ci siamo ancora liberati; anche perchè è alle porte un nuovo movimento mondiale laico, anticapitalista e libertario che va assecondato ed arricchito con l’analisi che un partito antagonista e comunista è in grado di fare(uso la parola libertario per indicare un movimento per la liberazione dei costumi dalle schiavitù culturali religiose). Un movimento che passa anche dall’America latina, ma che stavolta vedrà i giovani d’Europa protagonisti; giovani che chiedono l’abolizione di tutti i precariati, condizioni migliori di lavoro, certezze per il posto di lavoro, per la pensione, per i servizi pubblici e sostanzialmente per le loro vite. Ieri Tremonti ha detto che dopo questa crisi il mondo sarà diverso. Questa crisi sarà più devastante e penetrante del ’29, i capitalisti (tra cui Tremonti) hanno già capito che questa crisi può comportare la fine del libero mercato e già predispongono un progetto(mercatista) che guarda oltre al fine di tranquillizzare le masse(come a dire: “nonostante le difficoltà odierne siamo in grado di garantirvi il benessere ancora a lungo”). Noi non siamo e non saremo d’accordo.Dobbiamo credere(prima di tutto noi) e dobbiamo fare credere che questa sia la fine del capitalismo nel senso della libertà economica individuale d’impresa e nel senso della fine dell’accumulazione di capitale privato. Dobbiamo credere e fare credere in un mondo, in una economia diversi. Spero che sarà questo il nostro lavoro politico. Alla fine di questo barboso intervento ritorno alla fase iniziale. Non esiste secondo me un partito totalmente immerso nel movimento, nè un partito che dirige il movimento. I “movimenti” mutano e cambiano nel tempo, si arricchiscono di nuove istanze, correggono certe altre; proprio come i partiti comunisti o antagonisti sempre critici ed in mutamento a secondo dei bisogni che provengono dalle classi di riferimento; tutto muta e mai è immobile poichè le nostre vite, singole o collettive che siano, seguono i mutamenti della economia e dei bisogni che essa continuamente produce, soffoca, inventa, tralascia. E’ necessaria una visione “mobile” del rapporto tra partito e movimento e per questo credo che ancora oggi siano validi i principi che questo partito ha stabilito già da tempo secondo i quali il partito dibatte e dialoga con i movimenti in posizione paritaria. E’ necessario un costante confronto reciproco ed unitario; è necessario mettere in comune una sapienza di mutamenti economici e storici. E’ necessario influenzarsi costantemente nel rispetto dei ruoli diversi svolti per favorire un progresso democratico(ed infine socialista) della civiltà

  897. lucaocchionero Says:

    non uso la parolaccia “contaminazione” poichè mi ha sempre ispirato l’istinto di grattarmi e di prendere un’antibiotico

  898. Ohi Marì, ohi Marì, quando c’erano le belle canzoni napoletane… Ma no, dai… Diciamo così: nostalgia no, ma un 5% di storia nella ricetta magica ci potrà pure stare, no?!?… Cioè, qui la chiave la stiamo cercando tutti, mi sembra, e mi sa che servirà un po’ di tutto, idee nuove, capire la realtà di oggi, inseguire il futuro, imparare qualcosa anche dal passato, attenzione a non fossilizzarci, ma anche a non buttare via tutto… almeno credo… Comunque, certo, io per fare le cose per la gente intendevo (con motivazioni ed esiti contrari) proprio anche il tipo di cose che fa la Lega, mica solo distribuire il pane, mi pare logico che non ci si possa fermare lì (e poi non siamo ancora in una situazione in cui il primo problema è quello, fortunatamente)…

  899. un compagno di Roma Says:

    Sul partito sociale: anzitutto Red, la questione del partito sociale è stata solo incidentalmente chiamata in causa da me e Maria. Sappiamo bene,sia io che lei, che si tratta di un tema che si colloca su un piano diverso.
    Lo spirito del partito sociale poi, secondo me, come ho già detto altre volte, dovrebbe essere quello descritto da Mario e in larga parte da Red: un modo per tornare a ritessere un filo di dialogo e di condivisione di esperienze con gli sfruttati e gli oppressi. Strano che questo si dica di un partito comunista, il quale questo rapporto dovrebbe spingerlo fino all’intimità, ma oggi, per responsabilità non nostre, ci troviamo in questa situazione di estrema separatezza dal vissuto delle classi subalterne e dobbiamo fare di tutto per uscirne. Del resto, e su questo mi pare abbiano perfettamente ragione sia Mario che Red, esperienze di mutualismo e attivazione di solidarietà dal basso hanno sempre accompagnato, alimentadolo, il processo di costruzione politica delle piattaforme, degli obiettivi politici – sulla cui necessità si sofferma giustamente incazzato – etc. Mi pare che lo stesso Ferrero, nelle sue ultime uscite pubbliche, la metta in questo senso. Quando gli chiedono: ma queste azioni risolvono in radice il problema del carovita, egli risponde: no! E cerca di concepirle perciò nel modo in cui ne stiamo parlando un pò tutti.
    Tuttavia in una parte dell’intervendo di Red scorgo il pericolo di elaborare una sorta di “riformismo dal basso” (in particolare in questo: “Il partito sociale allora è quella sfida che ti fa camminare ritornare in strada ad ascoltare e ad agire il conflitto. Quello che pratica il conflitto in basso intrecciando vertenze e mutualismo perchè una organizzazione politica torni ad essere utile, rompa con la riduzione del danno e pratichi l’obbiettivo. Costruisci una vertenza e mentre la agisci esempi visibili di alternativa: un asilo autogestito piuttosto che una palestra popolare pittosto che lo sportello informativo piuttosto che un gap. Sfido l’orizzonte e pratico l’obbiettivo”). Qui secondo me c’è il rischio di di avvolgersi in una microconflittualità che poi non riesce a trovare un momento di più alto sviluppo di conflittualità (le lotte per l’aumento di salari e pensioni come dice incazzato etc.).
    Sulla controversia con Maria: anche io penso che i dissensi che ci sono fra noi due siano meno forti di quanto appaia. Penso che il nostro dissenso stia non tanto nella concezione del partito (mi pare che anche lei non rinunci alla capacità del partito di sviluppare un profilo di intervento politico complessivo, almeno a stare a quanto dice qui: “2) il partito mantiene la sua superiorità a livello di progettualità politica se è in grado anch’esso di trascendere il particolare pur arricchendosi di esso. di tutti i “particolari” presenti in questa società frammentata. è questo il punto secondo me importante della nuova rielaborazione teorica nel nostro partito.”) quanto nella individuazione dei caratteri fondamentali dei “movimenti”.
    Comunque ne convengo: vi è anche un problema di vocabolari.
    Di nuovo dissento invece da te, Maria, quando dici che è una ovvietà che si discuta per mettere a tema le differenze di cultura politica, perché è proprio quello che non si fa dentro Rifondazione. Io la penso in parte in maniera diversa da Ramon e da coloro che dentro Rifondazione si fanno portatori della cultura politica “movimentista” etc. Però non ci siamo mai potuti confrontare senza che questo non recasse in sé immediatamente il pericolo della strumentalizzazione politica. Rifondazione è sostanzialmente fatta da due culture politiche: quella tradizionale- togliattian-leninista – e quella della sinistra critica post-’68. Queste due culture non si sono mai veramente confrontate sul terreno teorico e politico. Semplicemente convivono. Sarebbe ora, nel punto più basso della nostra storia, che cominciassimo a mettere a tema presupposti, forza e persuasività di ciascuna di queste due culture.

  900. bello comopagno di roma questo tuo intervento.

    per chiarirci brevissimamente e ritorneremo con calma anche sul partito sociale (che non voglio attaccare in quetso momento politico, che ferrero c’ha in mano una patata bollente, sia chiaro. quindi tanto di cappello)

    partito/movimenti. parliamone, analizzaimo, io sono “movimentista” semplicemente non perchè non sono nostalgica, ( e lo sono semmai di alcune persone che se ci fossero oggi ci salverebbero dal baratro di sicuro), ma semplicemente xchè il movimento è movimento e non ha mai fine. e noi dobbiamo seguirlo e imparare. parliamone xchè il punto è questo. il partito NON deve stare dentro al movimento, proprio per le motivazioni x cui ci troviamo d’acordo. il partito dovrebbe aspirare a GUIDARE il movimento. ma x far questo bisogna analizzare bene il fenomeno, capirlo alla radice e “rispettarlo” per la sua natura. x pari dignità io intendo questo. poi, solo poi, quando abbiamo “capito”, allora possiamo tentare di metterci alla sua guida.
    ciao a dopo

  901. Pietro Ammicca Says:

    EX COMPAGNO BERTINOTTI: TI CI MANDEREI IO IN UN POSTO INDICIBILE…

  902. un compagno di Roma Says:

    sono assolutamente d’accordo Maria

  903. Car* tutt*,
    siccome non riesco a far mente locale intervengo col falcione su un po’ di questioni alla rinfusa.

    BERTINOTTI: io sono stato d’accordo con Bertinotti fino al congresso di Venezia (compreso). Dopo non più (a parte l’intuizione della Sinistar Europea che però è stata gestita dall’alto come al solito). Credo che Fuasto abbia prodotto danni, ma anche (e vai con Veltroni!) cose importanti. Non credo che sia il colpevole di tutto. Pur avendo con luiun rapporto anche personale gliho detto con franchezza che non non condividevo più le sue posizioni. Non ho mai sentito bisogno del capo che mi dava la linea.
    PARTITO SOCIALE: quoto completamente RED. Ciò non vuol dire che, siccome in certe città c’è il problema del costo del pane, alè adesso tutti a vendere il pane in Italia (trasformandoci così in associazione dei panificatori). Ogni territorio avrà le sue specificità. E’ una questione di attitudine. Nella mia idea di partito sociale, i ciircoli dovrebbe assumere le funzioni che già hanno, ad es., tanti centri sociali occupati (scuole di italiano, palestre, corsi vari gratuiti o quasi, mercatini biologici equi e solidali, ecc.). Contribuire ad allargare il bisogno di diritti e conoscenza.
    Mi interessa poca sapere se c’è il rischio di un riformismo dal basso. O sei parte della soluzione o sei il problema. Poi è chiaro che è meglio che la mutualità sia inserita in un percorso di conflitto, ma questa serve anche a crearne i presupposti.
    MOVIMENTO/PARTITO: il sto con quanto è scritto nella nostra tessera: chiamiamo comunismo il MOVIMENTO reale che abbatte lo stato di cose presente. Per me il partito non è un feticcio, ma uno strumento (oggi giorno indispensabile). Non è eterno, non rappresenta nessuno, ma è un pezzo del movimento che si confronta con gli altri pezzi a partire da un proprio punto di vista.
    Proviamo a pensare che non c’è un di più (il partito con il punto di vista complessivo) ed un di meno (i movimenti che hanno un punto di vista parziale). Per me tutto è connesso.
    E’ vero che rifonda è “figlia delle due anime che indicava il compagno di roma, ma il fatto che siano un bel po’ di anni oramai che convivono denota anche – in positivo – che: a) voglino convivere assieme; b) che camminando assieme ci si trasforma reciprocamente.
    PCI: con tutto il rispetto che ho per gli ex-pci, lasciamo che i vivi seppelliscano i morti.
    Il PCi non è morto con Occhetto. Il buon Akel ha solo formato il ceritficato di morte di cadavere.
    Il Pci per tant* tra noi era uno dei motivi per cui la parola comunista era indicibile già 30 anni fa.
    Ora che comunista sta assieme a rifondazione (cioè processo di redifinizione costante della propria identità a partire dalla critica della propria storia), per me è orgogliosamente dicibile.
    Quello che sostiene Fausto è la fine del processo della rifondazione comunista. Ognuno andrà per la propria strada (senza odio).

    Saluti e libertà.
    Ale B.

  904. Ciao alessandro bernardi.

    Io continuo a dissentire in toto, e quoto sempre di più il post di incazzato. ora dopo aver letto te non lo quoto al 100% ma al 200% (bruno mò non ti montare la testa 🙂 non ci penso proprio a stare in un partito sociale. chiaro e tondo. ripeto, idea momentaneamente azzeccata perchè rimette in moto i circoli, riattiva la circolazione del sangue nei militanti, che ne han tanto bisogno visto che fin’ora sono sempre stati usati per attacchinaggio e basta, quest’impegno concreto immediato fa da collante nei circoli. e poi, ripeto, come gesto politicamente simbolico va benissimo. stop. pericolo di riformismo dal basso dici tu? ma scherzi? che facciamo, torniamo ad occupare centri sociali asili scuole, a roma il pane, a firenze le cicorie, a torino doposcuola, a caserta l’uncinetto, in puglia decoupage… uagliò , ma che!! ma pazziamm’ ???? me ne vado in sinistra critca o con ferrando in questo caso, guarda 🙂 ma per carità, che questa non è la rifondazione comunista, questa davvero è la “restaurazione” comunista… oh, ci manca la distribuzione di tessere per alimenti e siamo a posto. scusate la mia indelicatezza, ma se il partito sociale deve avere la funzione provvisoria (vedi post di incazzato che è perfetto), va bene, altrimenti nel 2008 è un suicidio.
    ma credo incazzato che le cose stian come pensiamo noi, visto la dichiarazione di Paolo Ferrero, che sinceramente mi ha aperto il cuore

    “Ho partecipato, questa mattina a Milano, andando al mercato di viale Papiniano, a un’iniziativa organizzata dai Gap (Gruppi d’acquisto popolare) e fortemente sponsorizzata dal mio partito che si è svolta in diverse città italiane, da Milano a Roma.”

    Grande Paolo!!!! iniziativa dei gap e SPONSORIZZATA da rifondazione… ffiùùùùùùùù compagni! noi sponsorizziamo e ci avvaliamo di ciò come azione politica, e mi va bene… stava quasi per venirmi paura a leggere i commenti.. 🙂 grande Paolo!!!!

    poi credo compagno di roma che si possa andare avanti, perchè sono d’accordo con te, il problema è nel significato dei termini e nelle tradizioni culturali presenti in rif. forse in questo nostro momento storico terribile dobbiamo davvero come dici tu approfittarne per parlare di rielaborazione teorica. se la dialettica interna fino ad oggi è stat una ricchezza in rif, ora è diventata un gran limite. dobbiamo credo sforzarci tutti di trovare parole comuni per interpretare il presente. tentare di farlo non adottando e infilandoci a priori categorie ideologiche che ormai sono morte e sepolte. questo non potrà mai aiutarci. ora siamo tutti in una stessa mozione. forse sarebbe il caso di provare a dialogare.

    la sfida secondo me è: pensare globalmente e agire localmente

    ecco perchè ritengo che la politica internazionale sia una ricchezza, si debba studiarla, i movimenti che partono dal basso andrebbero compresi, ma non per riproporre pari pari le loro esperienze (come spesso si tende a fare prendendo ad esempio spesso l’americalatina). comprendere per contestualizzare e attualizzare. appunto, pensare globalmente per agire localmente.
    ora, compagno di roma, da dove iniziamo? 🙂
    forse dal temine globalizzazzione… che dici?

  905. alessandro Says:

    caro ale . b.
    sull’argomento pci
    Secondo me il giudizio deve essere articolato
    capisco che a bologna il conflitto fra il movimento del 77 e il pci sia stato fortissimo e in quel contesto credo che avesse ragione il movimento
    Non si può però trascurare che se in italia ci sono state tante conquiste dal punto di vista dello stato sociale e dei diritti dei lavoratori grandissimo merito va proprio al pci
    se non ci fosse stata una forza di sinistra organizzata e con milioni di militanti come il pci sono quasi certo che in italia ci sarebbe stato un golpe(vedi cile e grecia)
    Negli anni 70 bisogna anche dire che il pci ha commesso errori madornali come la “politica dei sacrifici” e “la solidarietà nazionale”
    Quelle politiche secondo me hanno sgretolato il pci
    Nei primi anni 80 berlinguer ha cambiato politica e ha svoltato a sinistra(lotta alla fiat e battaglia per mantenere la scala mobile)
    alla morte di berlinguer nel 1984 c’erano già in giro i liquidatori d’alema occhetto mussi veltroni ecc…
    Quindi secondo me ragionevolmente la morte del pci può essere datata 1984 con la rinuncia definitiva ad ogni istanza di alternativa di società

    Mi piacerebbe sentire le opinioni di ale b. e degli altri compagni su questa mia breve e certamente incompleta analisi

  906. incazzato Says:

    no no che monto testa,quà stiamo montando il cartellone per il pulmann che organizziamo per l’11.quà dicono che mi incazzo per un nonnulla,solo perchè ho posto il problema di come ci paghiamo il pulman.la soluzione c’è.si presidiano le due porte e chi sale versa la sua parte.cmq l’attenzione per l’11 sta salendo,e la cosa mi piace assai.
    lo facciamo,per quel che ci compete,il punto di che percrzione abbiamo per l’11?
    vi abbraccio

  907. un compagno di Roma Says:

    Io comincerei subito Maria, ma mi piacerebbe che tutto non si riducesse a un dibattito fra noi due – se no ci facciamo una chat. Non che i compagni non siano intervenuti intelligentemente nella nostra controversia. ma è rimasto soprattutto uno scambio fra noi due. Poi qui le proposte di dibattito ormai si moltiplicano: c’è quella di Alessandro, quella di incazzato etc.

  908. salve a tutt*,
    sono stata 2 giorni assente per il congresso regionale e guarda che bel dibattito mi sono persa…. ora lo leggo con calma perchè avete scritto tantino…. 😉

    vi dico solo che al congresso sulla questione del gruppo consiliare di Firenze ho sentito cose che voi umani…..del tipo : visto che il gruppo era formato da 3 e che 2, cioè la maggioranza, hanno deciso di fare un altro gruppo, ne consegue che la scissione l’ha fatta la Compagna che è rimasta in Rifondazione….io non so più che cosa dire.
    va aggiunto che questi 2 entreranno nella maggioranza di Domenici….ogni commento dunque mi pare superfluo.

    @Incazzato: per l’11 le sensazioni sono positive, stiamo per riempire il terzo pullman dalla Versilia, quindi la manifestazione sta suscitando interesse…. speriamo bene.

  909. Cara Maria,
    mi pare che il partito sociale fosse uno dei capisaldi della mozione 1 che, credo abbia,o ambedue votato al congresso. Ma tant’è……
    Per non farti inasprire ancora di più, mi tacerò per un po’. Questo vale anche per quanto detto da Mario. Sappiate comunque che vi risponderò. Questa mail è solo sull’11 ottobre.
    A me pare che la cosa stia montando. Da Bologna partiranno (da quello che mi risulta) almeno 10 pulmman: 4 Rifo, 2 Pdci, 2 SD, 1 sindacato, 1 comitato promotore. Credo che saranno tutti stipati.
    Per capirci: è lo stesso numero di pulmman che partì per il 20 ottobre.
    Io credo che la manif sarà grossa (magari non come il 20 ottobre, ma grossa).
    Saluti e libertà.
    Ale B.

  910. antonio Says:

    Intervengo con un po’ di ritardo su un’osservazione che condivido bbastanza di un compagno di roma e cioè l’essere arrivato il momento di produrre una cultura politica unitaria di rifondazione comunista che metta assieme, per dirla schematicamente, il leninismo-gramscismo-togliattismo (ma è una linea con somiglianze e differenze, questa) con il Sessantottismo. Si potrebbe dire la stessa cosa nominando insieme la teoria classica comunista del partito organizzato e radicato con l’idea del partito sociale fatto di vertenze e mutualismo sui territori. Le due cose mi pare possano conciliarsi perché se, da un lato, non esiste un partito radicato che non sia capace di organizzare lotte nella società (fabbriche e territori), dall’altra, il partito sociale non può estinguersi in una miriade di iniziative senza produrre una ricomposizione politica e una soggettività collettiva. Io credo che uno sguardo a Gramsci varrebbe la pena darlo: Gramsci parlava appunto di direzione politica dello spontaneismo e di passaggio dallo stato economico-corporativo al momento politico, cioè dalla frantumazione e isolamento dei soggetti operai nella produzione alla costruzione di una classe dotata di un proprio progetto politico e culturale autonomo. Ma la cosa andrebbe detta meglio.

  911. Caro Ale B.

    certo che io ho votato il partito sociale della mozione 1, ma quello della dichiarazione di Paolo Ferrero riportata da me poc’anzi. Quello ho votato io. Che poco c’azzecca con l’idea di partito sociale espressa da te e da red. non ho votato per la trasformazione di circoli in mercatini biologici o chissà cos’altro. Questo lo faccio nella Società Operaia di Mutuo Soccorso, se non in varie altre associazioni. Non mi pare nella mozione 1 si parlasse di attivare centri sociali scuole asili ecc in tal senso. Se poi ti riferisci al fatto che i circoli concretametne si devono attivare sul territorio ti faccio presente che molti già lo fanno. Da tempo. Nel mio prima del commissariamento si faceva doposcuola ai bambini disagiati, in quello di incazzato vari corsi (fotografia, lingua ecc), quindi non aggiungiamo nulla di nuovo. Coas’è per te il partito sociale?
    Il partito sociale che ho votato io è quello che ha esposto benissimo Paolo Ferrero. Si solidarizza e si sponsorizzano iniziative e di queste ci si avvale anche come azione politica in questa fase difficilissima dove dobbiamo tentare di ricucire lo scollamento con i cittadini. Non è il partito che si trasforma a coop o a fiera di sinigaglia, non so se mi spiego.

    torniamo al solito problema. la stessa parola è interpretata diversamente da uno all’altro…

  912. antonio possiamo dare tutti gli sguardi che vogliamo, ma se non ci capiamo sui termini “base” non ci capiremo mai

  913. Gabriele Says:

    ok Mario puoi anche non considerare più ciò che scrivo…sempre che continui a scrivere, magari adesso abbandono davvero, xò tuttavia una domanda te l’avevo posta: volevo semplicemente sapere a chi avresti fatto guidare il partito al posto di Bertinotti…su questo potresti anche rispondermi.

    Per ciò che riguarda Togliatti mi pare strana tutta questa reverenza che adesso molti dei nostri compagni hanno verso di lui. Ok il rispetto per una grande figura del comunismo italiano…ma tuttavia non scordiamoci che dal punto di vista politico nel Prc il suo operato è spesso stato criticato, anche giustamente. E non fraintendete, erano critiche che provenivano da sinistra…tra l’altro già nel 56 la neo-nata sinistra del Pci, parte della quale poi confluirà nel manifesto, esprimeva forti critiche al suo operato ed alla sua interpretazione di Gramsci…lo stesso Paolo Ferrero e tutta la componente ex Democrazia proletaria condivideva ed esprimeva questi giudizi critici….ovviamente non fate sentire questi giudizi per esempio ad un Claudio Grassi di turno perchè sobbalzerebbe dalla sedia.

    X Laura: non è vero che i 2 entreranno nella maggioranza di domenici. Il pd gode di 18 consiglieri e la maggioranza in consiglio è di 24 per arrivare alla quale il pd si avvarrà dei 2 voti dei verdi (rimasti autonomi), 2 dei socialisti, uno del pdci (rimasto dentro) ed uno mi pare indipendente o simile. Per il resto il gruppo della “sinistra” è composto di 7 consiglieri di cui 2 del Prc i quali non entreranno mai in maggioranza, ma proprio mai ed anzi hanno deciso di rendersi indipendenti su ogni votazione di volta in volta…tanto è vero che si è sostenuto che molte proposte della giunta potrebbero non venire approvate proprio x la votazione contraria del nuovo gruppo. Per la cronaca fuori dal gruppo oltre un consigliere del Prc è rimasta anche la De zordo.

  914. incazzato Says:

    il treno(CGIL), mi dicono i compagni in federazione, partirà da salerno con fermata a napoli.quasi tutti i grandi circoli hanno organizzato un pullman(ad occhio e croce per la provincia di napoli e napoli 30 pullman)non so sd pdci SDL ed altre aree come sono messe, però a me interessa quello che facciamo noi e quante bandiere di rifo ci saranno.il treno si è reso necessario per far venire i precari della scuola. mi viene già l’adrenalina da manifestazione.

  915. Gabriele Says:

    Vedi Laura xchè sostenere cose che non hanno alcun riscontro con la realtà solo x avvelenare il clima? Guarda anche a me questa cosa non è che è piaciuta molto, ma perchè sostenere che il nuovo gruppo entrerà in maggioranza quando anzi è avvenuto proprio il contrario, cioè con la costituzione del nuovo gruppo sono passati all’opposizione sia i menbri di sd (c’è anche il presidente del consiglio comunale) che quelli del pdci precedentemente in maggioranza?

  916. @Gabriele: Siccome SD non era uscita di maggioranza, mi puoi spiegare che gruppo sarebbe? metà all’opposizione e metà di maggioranza?
    scusa poi se il PD ha la maggioranza da solo perchè la votazione del gruppo dovrebbe far venir meno la maggioranza a Domenici?
    mi sembra che tu ti contraddica….

  917. Si infatti nel nuovo gruppo “la sinistra” i vendoliani sono la minoranza 2 su 7, la maggioranza ( 4 su 7) sono di sinistra democratica! il nuovo gruppo consiliare che ha preso voti da elettori del PD ( di solito clienterali), dal Pdci, e del PRC, sarà guidato dalla politica moderata dei sinistri democratici. Gabriele è vero gli interassati non hanno detto che entreranno subito nella giunta Domenici, ma nella prossima giunta è molto probabile, magari con il sindaco populista Cioni, si quello dei lavavetri!

  918. Gabriele Says:

    … ti ripeto Laura il Pd non ha assolutamente la maggioranza da solo perchè la maggioranza è di 24 ed il Pd conta 18 è semplice no? per avere la maggioranza ti ho scritto sopra sull’appoggio di quali consiglieri deve basarsi, non lo riscrivo. Per ciò che concerne Sd sì possiamo dire che con questo atto si è posta fuori dalla maggioranza. Questa è la realtà il resto chiacchere.

  919. Gabriele Says:

    X LUCA: non credo che si possa fare politiche sulle ipotesi…alle prossime elezioni penso anzi che la sinistra correrà da sola. Un sondaggio di ieri per esempio dava il c.sin al 51 il c.dx al 36 ed eventuale candidato Prc al 9, altri al 4. Vedremo quel che succederà.

  920. incazzato Says:

    @Gabriele
    al di la di ogni legittima posizione e sensibilità,ci dai una mano per l’11?

    Vi devo confessare una cosa,una decina d’anni fa,un po per provocazione ed un po per fatti contingenti(cuba era piccola,la cina correva a braccia aperte verso il capitale)sostenevo che gli unici a fare una vera lotta antimpeialista fosse l’islam, da un punto di vista per noi sbagliato,ma erano gli unici “autorevolmente” antimperialisti.oggi invece con il fermento che c’è in america latina la prospettiva cambia.
    è vero discutere “internazionalisticamente” ci permette di ragionare globale e agire locale.

  921. un compagno di Roma Says:

    “reverenza verso Togliatti”!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! é proprio vero che abbiamo due vocabolari diversi, ma nel senso che non parliamo la stessa lingua!!!!

  922. mimì metallurgico Says:

    Ma questo chi è? Ma per caso lo conoscete? Pare sia il gestore del sito della mozione2. Non fa altro che insultarci.Pare sia Toscano. Ecco cosa scrive:

    ” nonviolento Dice:
    6 Ottobre 2008 a 3:09 pm
    STIAMO QUI A PARLARE DI MASSIMI SISTEMI CON ALMENO UN TERZO DI UNTRACINQUANTENNI, FRA CUI IO, ESPULSI DAL MERCATO DEL LAVORO CHE SOPRAVVIVONO A 500 EURO AL MESE E CON IL 70% DELLA NUOVE ASSUNZIONI, CIOE’ GIOVANI DAI 18 AI 25 ANNI CHE NON ARRIVANO NEMMENO AI 900EURO, CON SERISSIME PROBALITA’ DI NON STACCARSI MAI DA QUESTA SITUZIONE? SCUSATE MA MI DEVO INCAZZARE E DIRE ANCHE DUE O TRE PAROLACCE. MA CHI CAZZO SIETE?, MA IN CHE CAZZO DI MONDO VIVETE? MA CHI CAZZO VI VUOLE? Adesso che mi sono sfogato posso ragionare, la sapete una cosa, quando Bertinotti dice quello che dice, dice supergiusto, perchè io sono e resterò comunista alla faccia di tutti i soloni e i falcenartellati del cazzo che mi danno continuamente del lacchè di Veltroni o peggio, ma sono un comunista che si rende conto che la testimonianìza non serve ad un cazzo se non ai pochi squallidi personaggi, loro si caro giovane compagno, che ci guadagnano posticini caldi caldi e soldini e vivaddio anche una particina nello loro piccolissima e personalissima storia rivoluzionaria. Sapete che cosa frega alle decine, centinaia di giovani precari del comunismo, un cazzo, sapete che cosa importa ai migranti del comunismo, un cazzo, e lo sapete che cosa importa alle nuove generazioni di operai della Fiom del comunismo un cazzo. E sfido chiunque scriva su questo blog o solo lo legga a dimostrare con fatti non con disquisizioni sui massimi sistemi che non ho detto la verità. Da che cosa traggo queste mie certezze? Da tanti anni di lavoro in fabbrica come falegname e/o metalmeccanico, da tanti anni di volontariato in un comitato antirazzista, da tanti anni di precariato dopo la mia prematura espulsione dal mercato del lavoro come esubero, un dolce parola che significa morte civile. In tutti questi anni di giovani operai, precari, migranti ne ho incontrati a decine e decine, a centinaia e non solo nei luogni di lavoro, ma anche in manifestazioni, in assemblee, in riunioni, ma la caratteristica comune era che loro volevano cose concrete, fatti e della ideologia non gli fregava un cazzo di nulla, se io gli davo dei fatti erano con me , se glieli dava il mio opposto erano con lui. Questa è la realtà delle cose dopo venti e più anni di neoliberismo, quindi un invito: se volete scrivete pure, contro o a favore, ma non venite a fare le lezioncine di teoria e prassi, oramai io vecchio comunista insieme a milioni di operai e di precari ne hanno le palle piene. Scasate ma ero veramente pieno zeppo di incazzatura.”

    Questo potrebbe essere il programma politico della Rifondazione per la Sinistra. L’ha espresso forse 18 volte in questo testo tale autorevole esponente “non violento”

  923. @Gabriele, speriamo che sia come dici te e non il contrario…cioè che SD sia fuori dalla maggioranza e sarebbe la prima volta che si fanno dettare la linea 😉

    comunque il clima non lo avveleno io ma quelli che vengono eletti con un partito e poi fanno gruppi e si cambiano nome a seconda di come gli fa più comodo!!

    Si potevano dimettere da consiglieri se anche per loro la parola comunista era diventata indicibile, o no? così “si portano via un patrimonio che non è loro”….come disse Vendola dopo la scissione dei Comunisti Italiani….

  924. alessandro Says:

    gabriele adesso capiamo con una domanda se sei in buona fede o no

    Secondo te i due lestofanti consiglieri di firenze vanno cacciati dal partito insieme a quelli che li appoggiano Sì o NO ?
    grazie per la risposta

  925. alessandro Says:

    da quello che ho capito da quel blog ” non violento” dovrebbe essere della federazione di LA SPEZIA
    però non ci metto la mano sul fuoco

  926. mimì metallurgico Says:

    Vi lacio un altro gioiello di questo signore spezzino o toscano che sia credo sia davvero in piena crisi di nervi. Qui se la prende con un “…signore della ghenga degli ex sprangatori di compagni nella Milano degli anni settanta”e, tanto per cambiare, con tutti quelli che hanno votato per il documento n.1. Questo è il clima che si respira nella Rifondazione per la Sinistra. Gabriele non dice niente?

    nonviolento Dice:
    6 Ottobre 2008 a 3:35 pm
    Continuate con le bugie. Eppure so che alla minaccia di denunce per diffamazione, cioè storie invetate, un certo blog gestito da un certo signore della ghenga degli ex sprangatori di compagni nella Milano degli anni settanta, ha chiesto scusa, sbaglio? Fate come come i tg della mediaset e della rai, spargono bugie sperando che la massa di persone che li ascolta sia fornata nella sua totalità da coglioni e si bevono tutto. Ma qui siamo su di un blog e la gente che ci scrive e che lo legge sa è pochissimo cogliona ed affatto trinariciuta. Lascio stare la polemica sulle parole di Berinotti. Rispondere alle risposte date su questo blog è del tutto inutile si passa dal delirio neostaliniano emmellista, alla deficienza identitaria, oltretutto senza alcuna conoscenza della sua indentatà, una identitità di bignami del marxismo e di immagini, un po’ come i cattolici della domenica con la la loro religione. Passo alla Calabria, vero siamo usciti, ed il cambio di casacca della maggioranza del partito in Calabria, che era grassiano, almeno così dicono i dati di Venezia, è avvenuto perchè la segreteria occulta di Essere Comunisti, era contraria all’uscita, coniugando , come al solito, lo fanno anche qui da me, il massimo del parolaio, loro veramente, con il massimo dell’opportunismo, una poltrona non si molla mai, a Bologna ce li hanno costtretti con la forza, beh posso sempre ritornare se fanno pastella con i diliberitiani che in nome del non ceder passo alla destra sorreggono anche Cofferati. Quindi sono usciti ed il partito in Calabria ha cambiato casacca. Poi le cose sono mutate, della vecchia giunta erano rimasti nella nuova solo due , tutti gli altri fuori, gli unici due non indagati o compromessi, le nostre proposte sono state accettate, ancora prima del nostro si, soldi per il trasporto merci su rotaia, soldi per la stabilizzazione degli stagionali e dei precari della regione, pulizia nella sanità, soldi per il sostegno alle fasce deboli partendo da bonus per affitti e studio. Certo per i soloni dei massimi sistemi, quelli che ragionano di alta teoria, queste possono sembrare sciocchezze , ma per decine di migliaia di persone in carne ed ossa e sangue sono vita, ma forse , voi, fighetti del comunismo, non sapete nemmeno di che cosa parlo. Questa è la verità sulla uscita ed il rientro, e lasciatemelo dire, il partito è entrato in giunte regionali, vedi Emilia e Romagna , non certo nè Vendoliana e nemmeno Bertinottiana, con piattaforme di intesa che quella calabrese sembra a confronto la rivoluzione di ottobre , quindi per favore se non conoscete lasciate perdere.Le cialtronerie opportuniste di entrate in giunte non fanno parte del nostro DNA, ma piuttosto dei grandi nuovi comunisti identitari, picidini docet.

  927. Gabriele Says:

    X MARIO:a parte le tue offese tipo “apostata da trenta denari” etc… che mi paiono veramente penose (tra l’altro non capisco con quale superiorità supposta fai certe affermazioni…credi che soltanto le questioni da te sollevate sono degne di interesse?…credi di saperne più degli altri?)ti ripeto nei miei post non si trova mai un insulto semmai ti ho posto una domanda ben precisa ( chi avresti voluto come segretario ) che tu con questo penoso fare snobbistico ti permetti di eludere…e poi con quale coraggio chiami provocatore a me quando io propongo un post con delle questioni che tu arbitrariamente tacci come provocatorie, quando invece esprimono semplicemente un punto di vista diverso?…tra l’altro impara per esempio da “incazzato” che nei suoi post difficilmente si trovano insulti pari ai tuoi.

    X INCAZZATO: per quel che posso fare una mano per la manifestazione la sto già dando…poi ovviamente ci sarà qualche presuntuoso che nn ci crederà.

    X ALESSANDRO: Non capisco perchè non dovrei essere in buona fede. Ovviamente una cosa va messa in chiaro, cioè che lì deve intervenire semmai il cpf. sono aspramente contrario a decisione calate dall’alto dal livello nazionale. La mia opinione cmq è che l’allontanamento ci potrebbe anche stare…tuttavia non avverrà perchè tanto a quel consiglio rimane ancora poca vità ed operatività.

    X LAURA: ti ripeto che la cosa del nuovo gruppo non mi ha entusiasmato neanche a me…xò i fatti sono quelli.

  928. Gabriele Says:

    Caro Mimi metallurgico,

    Siete stati proprio voi qualche giorno fa a rimproverarmi che con le citazioni di altri interventi non si va da nessuna parte. Poi scusa attribuisci la linea della mozione 2 ad un commento estirpato da un blog di un certo tizio che non so neanche chi sia?… e che tra l’altro neanche condivido?…vuoi che mi metto a citare qualche commento sgangherato di un qualsiasi sostenitore della mozione 1?…non sono mica così ingenuo da dire che quella sarebbe la linea della vostra mozione…ormai mi paiono questioni vecchie ma vuoi che ti parlo dei post che i compagni della 1 non mi pubblicavano?…via cerchiamo di essere costruttivi.

  929. Uhh mamma, quanti post! Uno rientra dopo un po’ di ore e non si capisce nulla… comunque bentornata Laura!! 🙂

    Senti Ramon, una proposta. Perchè non apri un altro blog dove possiamo trastullarci con il nostro tentativo di rielaborazione teorica di questo ectopasma di partito? Mi pare che siamo abbastanza gli interessati, a partire da me a compagno di roma, mario, incazzato, red, antonio, alessandro, ale b ecc ecc ecc. hai visto mai che riusciamo a trascendere la politichetta provinciale che ci opprime e magari riusciamo anche a fare un’opera buona per questo partito? a partire ovviametne dal chiarire bene i concetti e le parole base di ogni discorso. Dài, aprici un altro blog così questo lo tieni per le questioni contingenti organizzative immediate del partito, e quello invece solo per i nostri bellissimi trastulli pseudo marxisti leninisti gramsciani e movimentisti 🙂 soprattutto movimentisti 😉

    compagni, tanti anni fa in argentina si diceva: “serve un intellettuale colettivo e non un colectivo (in spagnolo autobus) di intellettuali”

    bhè, lo famo ‘sti intellettuale collettivo? che ne dite? 😉

    notte a tutti.

  930. ah gabriele, sono contenta che stai lavorando per l’ 11 ottobre. spero che andrai in piazza con la bandiera di rifondazione, e spero che inviti tutti a farlo. io ho appena fatto il nuovo post per l’occasione dove

    ISTIGO ALL’ INDICIBILE 😀

    con affetto gabriele. un abbraccio

  931. Gabriele Says:

    cara Maria,

    grazie per il tuo ultimo post diciamo così molto sicero (anche se sono ancora un pò risentito per le tue parole un pò troppo impulsive e offensive nei miei confronti dei giorni scorsi 🙂 )…spero davvero che la manifestazione dell’11 sia un successo.

    Saluti

  932. prcarmerina Says:

    Non so se la battuta è già stata fatta (troppi i post da leggere)

    Mantovà ma t’hanno rapito le Farc?

    🙂

  933. hei, prcarmerina!! bello risentiri. chi non muore si risente! e poi dici a ramon… e hai rimesso pure il bell’ avatar. bravo. 🙂

    e poi dai, che fantasia, l’hanno rapito le farc. ma se quello ci lavora con le farc. le finanzia, cifre da capogiro, che ne sai. pure pirferdinando casini adesso. che sembra bravo bravo, tutto cattolico apostolico romano, ma sotto sotto è un bel personaggione anche lui… sempre a quanto risulta dal computer delle meraviglie. quindi siamo certi prcarmerina, tutto a mantovani e a casini gli può succede, meno che essere rapiti dalle farc.

    🙂

    vabbè. ciao e buona giornata

  934. No Maria, non sono d’accordo sul blog teorico-politico, no alla scissione del blog.

  935. incazzato Says:

    guagliù la faccenda dell’11 sta diventando troppo bella,scommessa?che saremo più dell’anno scorso?
    PS-i vendoliani stanno lavorando come i pazzi,mi fido?

  936. bruno, che, ti sei scemunito, per caso??? 🙂

    luca ti rispondo dopo 5 minuti che ti ho letto, xchè mi hai fatto ridere ininterrottamente. ma sì, dài, e facciamola ‘sta scissione! da una parte gli intellettuali e dall’altra i plebei… così gabriele saprà cosa significa essere trattato da plebeo 🙂 scherzo gabriele scherzo

    bene bruno bene x l’ 11, nonostante i vendoliani. qui posso dirti che abbiamo fatto due pullman e stiamo riempiendo il terzo, e tutto questo senza un minimo di materiale. NULLA. ZERO. perchè voi che ne sapete, come dice laura, qui succedono cose che voi umani nemmeno potete immaginare. ce l’avete presente cristo che si è fermato ad eboli? ecco. qui si ferma tutto a bari. e non aggiungo altro. ma siccome noi siamo due ma siamo molto più stronzi di loro (lasciatemela passare) oltre a sequestrare le bandiere siamo al terzo pullman. come potete immanginare mi voglio tutti un gran bene qui… 🙂
    a propostio. pettegolezzo. ieri cpf. compagni, tempo al tempo e i vendoliani imploderanno. date retta a me. uno ha dato le dimissioni urlando contro di loro dicendo che era stato fregato e che non immaginava che non volessero lavorare x il partito ma solo per i posti a sedere, abbiamo respinto le dimissioni con un ordine del giorno firmato anche da vendoliani che erano d’accordo sulle motivazioni (cose inimmaginabili!). quindi ci sono vendoliani che quasi certo saranno con noi. senza considerare che uno “illustre” si è alzato urlano “io l’ 11 andrò a roma e canterò insieme agli altri bandiera rossa”… altro fantascenza… 🙂 ci sarebbe altro ma mi fermo. era solo un piccolo sfogo, diciamo piccole soddisfazioni ecco.
    cmnque tutto ok x l’ 11… a dispetto della tipa che nel cpf insiteva nel “dobbiamo chiudere nell’armadio i simboli”… e noi dall’armadio preventivamente li avevamo fatti uscire. i simboli… dovrei fare la maga?
    🙂

  937. incazzato Says:

    per esempio:
    non è che io prenda le fisime ma immagino che l’11 oltre ad essere una manifestazione importante sia anche una grande festa di popolo,e quindi tantissime persone.
    perchè non mettiamo tanti piccoli punti ristoro che ad un prezzo politico rifocillano i tanti e tanti e mettiamo un po di fieno in cascina?
    e perchè ancora non si prendono compagni che ai parcheggi degli autobus si fiondano come camicaze neipullman e diffondono liberazione magari con un inserto speciale sulla manifestazione e tanto tornano a casa quando ognuno di loro ha diffuso non meno di 500 copie?
    su compagni su un ultimo sforzo!!

  938. prcarmerina Says:

    buona giornata a tutti!
    Battuta scontata in effetti 🙂
    L’11 non vado a Roma! Devo lavorare, che sfiga!!!!

  939. alessandro Says:

    mi raccomando l’11 tutti con la bandiera e gli striscioni del prc
    incazzato da quello che mi dici penso che a napoli tanti compagni di base che avevano votato la due stiano dando il benservito a vendola

    Infatti Vendola ieri sera a Bari alla festa del PD (insieme a d’alema) dopo aver detto che non sa quanto resisterà ancora nel prc , ha affermato che:”
    è STATO UN GRAVE ERRORE FARE LA MANIFESTAZIONE DELL’ 11 E QUELLA DEL 25 perchè BISOGNAVA FARE UNA MANIFESTAZIONE INSIEME AL PD ”

    PS: Incazzato scusa ma voi compagni di base di napoli non potete fare una “rivolta dal basso “contro i vari gennaro migliore e ciccio ferrara ?

  940. alessandro Says:

    MARIA ottime notizie e mi raccomando le bandiere e gli striscioni del prc
    che non restino negli armadi!!!!
    Alla faccia di Vendola

  941. alessandro. le bandiere è dall’altra sera che stanno a casa… NOSTRA!!!
    e l’avevo detto anche qui che l’aria che tirava non mi piaceva x nulla

    però quando la maestrina mi spiega A ME E SOTTOLINEO PROPRIO a ME viene dritta dritta a spiegare che non è più tempo di tirare fuori i simboli ma di tenerli nel cuore, che dobbiamo chiuderli nell’armadietto, che l’importante è sentirli dentro, io non altero mica. le dò soddisfazione. dico di sì. che c’ha ragione. io le rispetto le idee degli altri. ci mancherebbe. a conclusione della letio magistralis io ho solo ribadito la motivazione del mio ritesserarmi a rifondazione. chiaro e tondo: difenderò rifondazione da chiunque tenterà di distruggerla. chiunque. e lo farò con tutte le mie forze, se sarà necessario anche con i denti e con le unghie, finchè non passerà questo pericolo. a conclusione del mio intervento mi è stato detto che con me non si può ragionare. pazienza. però io non ho mai detto nulla contro all’idea di chiudere i simboli nell’armadietto. sono stata zitta. per carità. l’ importante è che la maestra (mandata da chissà chi e chissà perchè…) dicevo, l’importante è che non si rivolga a me quando parla. perchè con me ci sta poco da fare.. ma mi sa che l’ha capito…

    🙂

  942. Grande Maria!!!!
    🙂

  943. ma và laura, che grande. i miei nonni partigiani m’ hanno insegnato che la dignità vien prima di tutto. insieme alla chiarezza e alla lealtà. costi quel che costi. anche nei confronti del tuo peggior nemico. quindi sanno con chi hanno a che fare, mi sono presentata in modo limpido, senza quei doppi fini che purtroppo ci sono sempre dietro ad ogni azione politca. sanno che frequento questo blog sanno che sono “mantovaniana” sanno tutto. più chiaro di così si muore.

    pittosto, scusate ma queste cose nostre spesso non è che mi entusiasmino poi così tanto eh… voglio dire, ramon, e scrivilo questo articolo sull’ ezln anche xchè dicembre non è poi così lontano e non sappiamo cosa organizzeranno.. in compenso sappiamo che hanno massacrato altri conntadini.. ormai il diritto su quelle rovine lo hanno pagato con il sangue e quindi non se ne andranno. Così affermano dopo la mattanza di venerdì scorso gli abitanti del ejido di Miguel Hidalgo, Chiapas, che dal 7 settembre avevano occupato le rovine del sito archeologico di Chincultik in quanto lasciate in grave stato di abbandono e di degrado dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. sono stati barbaramente uccisi 6 contadini occupanti da membri della polizia intervenuti sul luogo per cacciarli via.Gli abitanti della zona stavano realizzando una autogestione del sito archeologico con l’obiettivo di rivalutare una risorsa turistica importantissima del loro territorio, tenuta in pessime condizioni fino a quel momento. Le trattative con le autorità e con l’Istituto di Antropologia e di Storia erano in corso e si stavano svolgendo apparentemente in modo tranquillo fino all’operativo di venerdì, quando circa 300 uomini della Polizia Federale hanno circondato la zona e il paese, lanciando gas lacrimogeni anche in una scuola e arrestando diversi membri della comunità mentre altri uomini a cavallo presidiavano la zona.Sono nati scontri con la popolazione, e alcuni contadini hanno neutralizzato e disarmato 77 poliziotti chiudendoli nella casa comunale. Questo ha scatenato poco più tardi la reazione violenta della polizia che ha iniziato a sparare contro la gente disarmata e a “picchiare indistintamente bambini, donne e anziani”.
    Ci sono state almeno tre esecuzioni extragiudiziali di persone ferite che stavano per essere trasportate in ospedale. L’uomo che era alla guida del mezzo è stato fatto scendere ed è stato ucciso dopo essere stato torturato. Cinque agenti degli 11 accusati a vario grado di concorso in omicidio, sono stati arrestati, due di essi hanno già confessato, mentre sono in corso indagini su tutta l’operazione svoltasi il 3 ottobre…. e noi stiamo a battibeccarci sulle fesserie… mah….

  944. Maria sono contento di averti fatto ridere un po’ con la storia del nuovo blog unitario sul piano politico e plurare su quello delle culture e delle esperienze che lo compongono!

  945. incazzato Says:

    oggi ho visto nel corteo tante facce sorridentiiiii,gli operai cogli studentiiiii,le ragazze quindicenniiiiiii firulì firulà.
    @alessandro
    e chi li vede mai a quei due!!!

    MOZIONE D’ORDINE:
    Ognuno di noi porti un amico alla manifestazione!

  946. Ma non sarebbe meglio invece se questo blog diventasse una tendenza culturale?!?… 🙂

  947. ti prego mario. già in famiglia c’abbiamo il 47 % di menti i cui neuroni si attivano per andare appresso a tutte le derive culturalemente tendenziose 😉

    famo il collettivo, no? un partito dovrebbe essere soprattuto questo. sforziamoci di uscire dalle tradizioni e dalle categorie mentali fisse delle varee aree presenti nel partito, il che non significa nè rinnegarle nè non riprendere in mano e studiare la nostra storia, i nostri intellettuali, le nostre basi teoriche e riguardarle come come consigliava giustamente antonio. significa semplicemente ricontestualizzare il tutto oggi, ora , adesso, nel presente che stiamo vivendo, lo stesso percorso, ma appunto contestualizzato.
    perchè il Movimento muta, cambia pelle, ma non ha mai fine….

    😉

  948. rieccomi. una valanga di commenti. dirò la mia solo su poche cose e per dare risposte a chiamate in causa dirette.
    caro gabriele, discutere di cuba è interessante perché, secondo me, c’è da superare l’idea del tifo. cuba non ha bisogno di tifosi ottusi. ma cuba, caro gabriele, non è un paese qualsiasi e applicare contro cuba il pregiudizio, come (scusa se lo ripeto) hai fatto tu non è esprimere critiche bensì aggiungersi ad un coro che è già abbastanza nutrito. dici che la nonviolenza non è stata ridotta a roba da salotto? io insisto. non so cosa tu intenda per nonviolenza ma per me è e rimane una cosa seria. una teoria e una pratica conflittuale. per intenderci: a genova chi ha tentato di entrare nella zona rossa ed ha resistito passivamente alla polizia ha fatto la disobbedienza civile che è una pratica nonviolenta per eccellenza. usare la parola per prendere distanza da altri con la compiacenza dei talk show e dei soloni del PD è stravolgere tutto. ed è quello che è stato fatto a piene mani per almeno due anni. ricordo bene rina gagliardi che per spiegare la non partecipazione dei quattro partiti al governo alla manifestazione antibush disse alla TV. non ci andiamo perchè noi siamo nonviolenti. che vergogna! quanto alla nocioni io non ho mai proposto di censurarla. sebbene i suoi articoli superficiali e trasudanti pregiudizi e pettegolezzi abbiano arrecato enormi danni a rifondazione. non tanto in venezuela e a cuba, quanto in diversi altri paesi latinoamericani dove neppure il più pallido democratico si sogna nemmeno di parlare di cube o del venezuela in quel modo. il fatto è che il direttore del giornale non ha detto beh sono scritti ed opinioni sue che noi non censuriamo. ha rincarato la dose addirittura mettendosi a dire cosa è di sinistra e cosa no nel mondo. a sparare giudizi superficiali e disinformati. infine: dire che bisogna fare un partito nuovo (senza mai dire quale) ma sicuramente privo dell’identità comunista insieme a mussi a occhetto e soci è semplicemente rinverdire la versione originale del progetto del PDS. in piccolo ovviamente.
    un abbraccio

  949. caro compagno di roma. la divergenza c’è. nel movimento altermondista ci sono diverse teorizzazioni e idee circa il superamento del capitalismo. la discussione può essere interessante se nessuno pretende di essere un gradino sopra gli altri. tu dici che non bisogna farlo ma poi dici: “significa solo lavorare perché questa consapevolezza maturi dentro i processi di lotta e di definizione delle piattaforme”. quindi chi fa le lotte ha bisogno del lavoro illuminante di chi ha una coscienza superiore. quanti danni ha fatto questa logica? mi pare che la divergenza sia irriducibile. ma lo trovo normale.
    lo stesso sul no tav ecc. loro non sono capaci di connettersi ad altri conflitti. ci vuole qualcun altro che li conduca sulla giusta strada. mah!
    e dagli con il riformismo dal basso. trasformazione della realtà dal basso ti piace di più? eh si perché se non c’è una realtà sociale che fa cose e che cambia le cose tu credi che il Progetto con la p maiuscola abbia una qualche speranza di esistere?
    non prendertela per la sommarietà delle risposte ma non possiamo mica scrivere trattati qui. no?
    un abbraccio

  950. solo per la cronaca. sono totalmente d’accordo con alessandroB sulla vicenda di bologna e della lista di bifo.

  951. caro alessandro. sebbene capisca il tuo stato d’animo non condivido nulla di ciò che proponi. se facessimo così cacceremmo metà partito con il risultato di uccidere il partito credendo di salvarlo. avere pazienza e non trascendere mai in misure amministrative per regolare divergenze politiche ha, ovviamente, i suoi lati negativi, ma è l’unica strada per salvare il partito.
    per me è così.

  952. caro incazzato. non vuoi occuparti dei singoli? allora il movimento operaio sbagliava ad organizzare le casse di mutuo soccorso per gli operai che venivano licenziati? o le cooperative per costruire case per quelli che dormivano in capanne di fango? o le scuole per i flgli dei proletari e per i proletari stessi che non sapevano leggere e scrivere? ma chi cazzo ha detto che queste cose le fa qualcuno e che poi c’è un partito che gli da le risposte generali? ma un partito comunista è un partito degli operai ecc o è un luogo dove si parla degli operai?

  953. grazie red. bentornata. ricambio l’abbraccio. e sono d’accordo con te parola per parola.

  954. ancora su movimento e partito sociale.
    è così difficile capire che il movimento altermondista (che come dice la parola stessa è alternativo al mondo attuale e non ha una logica emendativa del capitalismo) è l’unico soggetto mondiale anticapitalista esistente. e che per questo un partito comunista non può che esserne parte con la coscienza dei propri limiti (nazionali e storici). è così difficile capire che la parola movimento può essere applicata a mille altre realtà ma che non bosgna confonderle con il movimento mondiale? è così difficile capire che il movimento operaio è stato per decenni prevalentemente dedito all’autorganizzazione sociale ed operaia e che sebbene fosse unificato da parole d’ordine elementari (e non direttamente anticapitalistiche) come le otto ore lavorative era anche una fucina di discussione teorica dove la polemica (quella seria) c’era in gran quantità senza far dire e nessuno ( ne anarchici ne comunisti ne socialisti utopisti) che dialogava col movimento dall’esterno? è così difficile capire che la lotta contro la privatizzazione dei beni comuni è altissimamente politica ed anticapitalistica per il semplice motivo che mette il dito in uno dei fattori fondamentali dell’attuale sviluppo capitalistico? è così difficile capire che, a quanto pare il sistema capitalistico è uscito vittorioso dal secolo scorso e che ha rivoluzionato se stesso e che la semplice conoscenza del sistema e delle vecchie e nuove contraddizioni di questa epoca necessitano di una discussione che riparta dai fondamenti e non una stanca e noioso riproposizione di schemi morti e sepolti come il politico e il sociale separati, come il partito che vede il tutto mentre altri vedono il parziale e così via. e che quindi è nel soggetto mondiale che c’è la speranza di ricostruire sapere e teoria e progetto anticapitalistico? e che le elezioni, i programmi elettorali (liste della spesa) e il consenso misurato con i voti non c’entra nulla con tutto questo?
    il partito sociale. il pci era il partito della classe operaia, con i suoi pregi e difetti, ma era il partito della classe. di partiti con poche decine di membri autoproclamati rappresentanti della classe nel mondo e in italia ce ne sono stati sempre tanti. il prc è il partito della classe? NO! non basta avere il nome e scriverlo sullo statuto. a parte una ridefinizione del concetto di classe e di coscienza di classe qualcuno pensa che senza avere radici nella società, dico radici consistenti e numerose, si possa pretendere di avere il progetto per guidare il resto del mondo? il capitalismo degli albori concentrava migliaia di ex contadini ed ex sottoproletari in una fabbrica e li è nato il movimento operaio e il partito. la produzione in un paese come l’italia di oggi, il capitalismo finanziario e globalizzato e il resto costruiscono luoghi di aggregazione o li disfanno? è evidente che una peculiarità di questo capitalismo è disgregare la società come l’abbiamo conosciuta per tutto il secolo scorso. creare spazi sociali, collettivi, anche minimi è andare controtendenza. é cambiare la realtà in uno dei punti fondamentali della sconfitta nostra. fare questo è politico non è beneficenza. se non si fa questo allora si che le lotte che nascono spontaneamente restano isolate. se non si fa questo il partito sarà puro ceto politico che sa tutto ( o crede di saperlo) di elezioni di liste di alleanze e che alla fine si ritrova senza nemmeno i voti per entrare in parlamento.
    perché si ha paura delle parole? un partito nel movimento? aspetta che guardo sul bigino che ho nel comodino. no non c’è. allora diffido e ripropongo la superiorità della politica sul sociale (vorrei far notare che è la stessa posizione di tronti e dei suoi attuali seguaci, vendola in testa), la generalità del partito rispetto alla parzialità del movimento. partito sociale? oh mamma, neanche questo c’è nel bigino. e allora? c’è o non c’è bisogno di ricostruire con atti e fatti ciò che il capitalismo distrugge?
    a volte, e l’ho detto tante volte, mi sembra che qualcuno abbia del comunismo un’idea teologica.
    gli spagnoli che conquistavano l’america portarono un lama a madrid. per la chiesa non poteva esserci una creatura sconosciuta al creatore ma non riuscivano a metterlo in uno schema. non era un cavallo non era un cammello ma non poteva nemmeno essere una cosa sconosciuta. così scoppiò una discussione, con grandi risvolti teologici, che durò decenni. gli indios, invece, credevano che il cavallo montato da un uomo fosse un animale. ci misero poco a capire che non era così. e senza discussioni teologiche. semplicemente si accorsero che se colpivano con una freccia una parte dell’animale l’altra se ne separava e correva per conto suo.
    mi sa tanto che fra di noi ci sono molti teologi e pochi indios.
    non prendetevela per lo sfogo un po irriverente.
    e un abbraccio a tutti

  955. alessandro Says:

    scusa ramon ma su bologna non sono d’accordo
    e adesso non parlo degli articoli che bifo scrive su Liberazione che pure mi fanno incazzare
    però bisogna tener conto che bifo e monteventi non hanno intenzione di apparentarsi con nessun partito neppure con il prc che pure è stato al loro fianco nelle lotte
    E poi loro hanno presentato la loro lista senza consultare il prc sulle mosse da fare eventualmente insieme contro cofferati tenendo conto che il prc bolognese è una realtà non solo come partito ma anche come movimento molto importante

    In ogni caso io penso che il prc bolognese debba mettersi d’accordo prima di tutto al suo interno
    dopodichè eventualmente discutere con bifo di un programma serio anticofferati e di un apparentamento di liste
    ovviamente il simbolo del prc deve essere presente sulla scheda
    Poi se con bifo si trova questo accordo bene altrimenti pazienza

    Naturalmente la mia è solo un’opinione da osservatore esterno
    chiedo un ulteriore commento sia a Ramon che ad Ale B.

    E adesso non capisco cosa dovrebbe fare il prc

  956. alessandro Says:

    scusate l’ultima riga non c’entra

  957. In quanto bolognese sono d’accordo con Alessandro. La proposta di Bifo non mi interessa al punto da anteporla al partito col suo simbolo. A me le cose che dice Bifo, e lui in generale, non piacciono affatto.

  958. alessandro Says:

    scusa ramon prendo atto che non condividi le mie proposte di legittima difesa ma prima di non condividere ascolta questa

    AVELLINO -CIRCOLO CITTà:
    il legittimo segretario del circolo insieme ad altri compagni sta trattando con altri partiti (pdci ecc..) ed altre forze sociali (movimenti) per creare il progetto di coalizione “centrosinistra alternativo” per le prossime elezioni amministrative di avellino (progetto alternativo al pd)

    ebbene il segretario provinciale in combutta con altri e a nome di “rifondazione per la sinistra avellino” sta cercando con una operazione che dire truffaldina è poco di cacciare il segretario per presentare il partito in alleanza col pd (naturalmente con il beneplacito della dirigenza regionale dei ciccio ferrara e dei gennaro migliore e dei peppe de cristoforo )

    E tu mi vieni a dire che il partito non deve far niente per il circolo di avellino alle prese con costoro ?
    Spiacente Ramon ma ti sbagli e anche di grosso

  959. Ah, cacchio, Ramòn, finalmente l’hai detto!!! Mi hai rubato le parole nella risposta a incazzato, e hai fatto benissimo a rispiegare che cosa deve fare davvero (anche, non solo) un vero partito comunista!!! Sembravi un vecchio compagno di Sesto della fine degli anni ’40… wow!!! E non fa male ricordarsi la storia di come il PCI lavorava per gli operai mentre il “glorioso” PSI faceva le sue interminabili riunioni, assemblee, proclamazioni… ci sono parecchie utili analogie con l’oggi… Bene bene, comunque vi informo che per l’11 con i precari saremo veramente tantissimi… Parole d’ordine: patrimoniale e tassa sul parassitismo finanziario… 700 miliardi di euro per il lavoro, non per le banche… finalmente si ricominciano a dire le cose indicibili…

  960. incazzato Says:

    azz ramon,questo perchè andavi di fretta e se avevi un altro po di tempo ci facevi il culo quadro?scherzo,ed anche se spesso non sono stato d’accordo con te ti riconosco da sempre il tuo grande rispetto per chiunque di noi.vedi ramon vorrei davvero potermi occupare di ognuno,di ogni singolo disagio,di ogni stortura,di ogni violenza,di ogni ingiustizia,di ogni particolarissimo sopruso,ma così facendo perderei di vista il mio obiettivo,che è quello di dare cittadinanza e dignità attraverso una visione di realtà di civiltà e di vita a tutta questa umanità.devo sapere offrire un aspettativa che passi attraverso le lotte tenendo insieme tutto questo altrimenti svolgo un altro compito.se voglio risolvere il problema della fame in africa sfamo il singolo o lotto affinchè dai bilanci delle nazioni venga destinato un tot all’alimentazione di quei popoli?nel primo caso faccio carità nel secondo socialismo.quello che voglio dire è che il dramma del singolo o assume forme collettive o non incide non diventando mai progetto politico.il movimento operaio faceva la cosa giusta anche perchè esistevano vincoli sodali e sociali che oggi sono stati frantumati.proviamo a fare anche noi la cosa giusta.
    ti abbraccio

  961. lucaocchionero Says:

    Io concordo con la linea del dialogo, della pazienza, dell’attesa, e del sorriso. Ma il dialogo ha bisogno, per essere credibile, anche della sua dose di fermezza. Se è vero quello che succede ad Avellino: non si può ignorare. Se è vero che in qualche regione d’Italia si vogliono sfruttare i comitati politici federali per organizzare liste civiche “di sinistra” alle elezioni amministrative nel tentativo di polverizzare il partito(e di crearsi quello spazio politico a sinistra che al momento non c’è per la Rif p la Sin, sono d’accordo con te conPaolo ed altri che lo sostenete) qualche cosa bisogna anche farla non fosse altro per non fare sentire soli quei compagni che vogliono rispettare la linea nazionale e gli viene impedito da sporadiche maggioranze della “minoranza” in qualche regione, ed in qualche federazione. Anche perchè qui c’è una guerra dichiarata contro di noi, non nascondiamocelo. Ci sono nostri compagni per i quali non è cambiato niente: è come se Chianciano non ci fosse stata; sono comandati dalle stesse facce di prima solo che adesso sono più moderate e più incattivite. Che facciamo, vogliamo lasciarli soli? Io dico che bisogna fare un punto sulla attuale situazione del partito. La maggioranza deve riunirsi(compresi i quadri periferici anche quelli che sono in minoranza nelle loro regioni e province), stabilire a 3 mesi dal congresso che tipo di rapporti di vi sono con la “minoranza” in tutte le federazioni, capire se ci sono stati progressi o involuzioni riguardo al dialogo ed i vari rapporti, e da lì decidere una linea politica chiara da applicare ovunque. Credo che facendo così i compagni che sono minoranza a livello periferico non si sentiranno abbandonati, mentre tutti avremo più chiaro quello che dobbiamo fare e perchè dobbiamo farlo. Io non concordo con Alessandro e credo di averlo esposto già più volte. Però capisco la sua passione. E senza una linea chiara, decisa dopo un’ampia discussione con tutti i livelli, tutte le opinioni e le strategie espresse sul punto saranno legittime.
    Spero solo che non si allenti la tensione Ramon, e che non si ricrei quel clima che ha portato a concedere il voto agli iscritti 10gg prima il congresso. Evitate d’un soffio le conseguenze di quell’errore, adesso cerchiamo di non cascarci di nuovo.

  962. Scusa ramon. è così difficile capire che non è più tempo delle gloriose compassionevoli forti generose solidali democratiche proletarie? è così difficile capire che in principio è stato come un lumicino, un barlume in fondo a un tunnel buio, un modo per non soccombere e che in principio si chiamava mutuo soccorso? è difficle capire che il movimeto mutualistico nasce dentro e fuori gli opifici, nei campi, nelle corporazioni artigiane, nei fondaci che oggi non esistono più strutturate nel modo in cui lo erano allora? è difficile capire che il tutto nasce come una difesa, uno strenuo tentativo di migliorare le condizioni di vita delle classi più povere? è difficile capire che il tutto era ad opera NON DI UN PARTITO ma delle classi più povere stesse? è difficle capire che la crisi della grande fabbrica-comunità, la precarietà che si trasforma di campo di conflitto esistenzaile produce una divaricazione tra condizione sociale e attitudini politico-culturali? è difficile capire che un individuo può vivere una condizione sociale e rivolgersi elettoralmente a forze politiche assolutamente distanti sul piano politico e programmatico anche se gli vendi il pane a 1 euro che lo trova benissimo alla coop che nasce come cooperativa rossa (tra l’atro la prima si chiamava proprio “gramsci”? è difficile capire che oggi la partita da giocare è quella della “produzione di senso”, cioè ripartitre dal lavoro e dai diritti sapendo che i conflitti oggi si animano anche dentro la ricerca di un senso della vita che segue un flusso potenzialmente entropico che ci dobbiamo proporre di decifrare senza per questo esser tacciati di esser teologi, ma decifrarlo sul campo di battaglia? è difficile capire che si deve partire dal malcontento che ha generato lo scollamento del popolo della sinistra dalla sinistra stessa? è difficile capire che per partito sociale oggi, perchè funzioni, si deve intendere un partito militante nel territorio con la missione di ascoltare le famiglie e la gente in difficoltà e proporsi propositivamente alla soluzione del problema? è difficile capire che non possiamo ostinarci a modi di essere o di fare che non hanno nessuna attualità ma che dobbiamo capire la società e i suoi cambiamenti e di entrarvici dentro in modo convincente e soprattuto propositivamente? è difficile capire che basterebbe ripartire da un soggetto interno ai movimenti di lotta sul territorio, che quei movimenti non li si sfrutti per prove di forza nelle istituzioni borghesi, ma li si consideri parte integrante e fondamentale del partito e della lotta per una società diversa, anticapitalista?
    e a proposito di pci berlinguer, diceva: non si rinnega la storia: nè la propria , nè quella degli altri. si cerca di capirla, di superarla, di crescere. di rinnovarsi nella continuità.

    detto questo, continuo ad esser convinta di quello che ho scritto e aggiungo che sottoscrivo il famoso post di bruno al 300%.
    scusate, ma io la penso così

  963. un compagno di Roma Says:

    Caro Ramon, anzitutto ancora grazie per l’attenzione e le risposte.
    Ci sono fra di noi, come hai correttamente riconosciuto, delle differenze. Questo però non deve costituire un blocco alla discussione, ma un suo ulteriore motivo di alimento.
    Ora io penso che, sebbene tu abbia correttamente percepito le differenze fra di noi, hai semplicemente appaiato le mie posizioni (ma credo anche di quella di Incazzato) a quelle di Tronti e di chi pensa che sia la politica a “formare” i movimenti e la società. Nessuno di noi qui, dentro questo Blog, ha espresso posizioni di quel tipo. Credere nella capacità del politico di esprimere un progetto egemonico sull’intera società allo scopo di dare impulso a un processo di trasformazione del capitalismo non significa affatto credere nella tesi dell’autonomia del politico (che infatti non viene fuori solo da Lenin, non dimentichiamocelo mai, ma da Lenin+Schmitt e rivoluzione conservatrice degli anni ’30).
    La supremazia per me sta anzi nella critica dell’economia politica. In questo senso, la politica è sì qualcosa di decisivo, ma che allo stesso tempo poggia su alcuni “presupposti”, su ciò che succede nella società, nei suoi modi di produrre e di consumare, di pensare e di organizzarsi. Quindi niente di più lontano dall’autonomia del politico intesa come, ripeto, creatrice di per sé di energie e movimenti sociali. Che i vendoliani abbiano platealmente assunto questa tesi dopo che per anni l’hanno respinta è un loro ulteriore motivo di debolezza.
    Così come nessuno ha qui sostenuto che il movimento altermondialista non sia diverso dagli altri movimenti. Gli elementi di distinzione sono moltissimi e rilevanti (orizzonte mondiale, critica a un certo modello di sviluppo etc.). Ciò che non mi convince è l’idea che il movimento altermondialista lotti avendo già di mira un progetto di fuoriuscita dal capitalismo. é per questo che ho utilizzato la, forse un pò troppo vetusta, differenza fra anticapitalismo in sé e anticapitalismo per sé. A mio giudizio tu contrai troppo il per sé sull’in sé.
    Questo ci riporta al ruolo del partito. Per me esso è fondamentale per far maturare questo “per sé”. Per te, invece, fare in modo che il partito lavori per far maturare una consapevolezza antisistemica più vasta e profonda è già troppo sospetto. Ma, allora, mi chiedo, che cosa deve fare il partito secondo te entro il movimento altermondialista?

  964. alessandro Says:

    maria complimenti per la cultura politica anche se alcune cose non le condivido
    in ogni caso il pane a1 euro al kg non lo trovi alla coop
    peraltro le coop di oggi non sono rosse e non hanno niente a che vedere con quelle create dal pci nel dopoguerra
    adesso la principale occupazione delle coop è quella di comprare banche con l’unipol sotto la direzione di d’alema latorre consorte fassino

    ps. ho letto i tuoi post sul blog “liberaliberazione”.
    sono molto costruttivi ma è inutile scrivere lì
    quelli sono solo capaci di insultare

  965. Militante Says:

    Mi inserisco di soppiatto in questa bella discussione dicendo brevemente la mia.

    Ricordo che c’erano anni in cui nel partito era vietato non solo critticare ma finanche analizzare il ‘movmento dei movimenti’. Ora i tempi sono cambiati, possiamo ragionare tutti più laicamente e fare un bilancio della stagione movimentista (almeno in italia) senza essere tacciati di fossili novecenteschi.

    Quali risultati ha prodotto la stagione noglobal? Senza dubbio il ritorno della partecipazione di massa e il battesimo politico di una nuova generazione di attivisti.

    Quali i suoi limiti?
    1 Intanto lo spontaneismo: la gente non può mobilitarsi in eterno, prima o poi si stufa e torna nel privato.
    2 a parte la fase di critica del sistema capitaliastico (troppo psesso etica e non strutturale), sono mancate le risposte o meglio ce n’eramo troppe, confuse e sovente contraddittorie.
    3 è mancata per esempio una chiara prospettiva di classe. Le questioni del lavoro erano mischiate, giustapposte alle altre.
    4 Non prospettava un unico mondo diverso possibile (sistema produttivo, relazioni sociali, questione del potere), ma uno nessuno e centomila.

    Quale rapporto tra partito e movimento? il partito resta, il movimento va e viene. Già questo fa capire comei ruoli siano distinti per quanto complementari. Questo i vecchi dirigenti non l’hanno capito (e te pareva), tant’è che parlavano di “scioglimento” dentro i movimenti (la fissa delo scioglimento a ben vedere non è recente…).

    Un partito comunista, che cioè lotta per il superamento del capitalsimo e il passaggio ad un’economia pianificata, detenuta e gestita direttamente dalla classe lavoratrice, non può che propagandare questa soluzione in ogni ambiente, movimenti inclusi.

    Come insegna la storia, non c’è movimento di massa senza lotta interna per l’egemonia, per la sua direzione politica: come un corpo anche robusto senza testa è un inutile peso così senza direzione politico-ideologica il movimento si trascina stancamente, rifluisce, viene sconfitto.

    Sono i movimenti spontanei stessi a cercare organizzazione e direzione. Lo spontaneismo puro non esiste o meglio non dura. Lo scontro al loro interno è spesso durissimo, la scelta della direzione può essere sbagliata ma non ci si può esimere dalla contesa. O lo fai tu o lo fa qualcun altro.

    I comunisti agiscono dentro i sindacati e i movimenti di massa (anche non classisti) per conquistarne gli elementi migliori e da ultimo la guida e l’unità. Così la pensava Lenin 100 anni fa, così la penso io nel 2008.

    Un esempio attuale: cosa sarebbe il movimento bolivariano senza Chavez? E’ stato proprio quel movimento di operai e contadini poveri a trovare in un rude paracadutista la guida e non contento di ciò sta cercando di darsi una forma organizzativa permanente con la fondazione del PSUV. Obiettvi? la sconfitta dell’imperialismo e la trasformazione del Venezuela in un Paese socialista. La disputa al suo interno tra ala riformista e rivoluzionaria è appena iniziata. Più quegli obiettivi resteranno all’orizzonte senza realizzarsi più le masse manifesteranno impazienza, frustazione, delusione, abbandono.

    Sarò rozzo e schematico ma io la penso così: un movimento senza obiettivi precisi, direzione politica e armamentario ideologico ha vita breve e capacità di incidenza sulla realtà praticamente nulla.

    Saluti comunisti a tutti.

  966. alessandro Says:

    maria comunque sul fatto che il prc debba organizzarsi fortemente sul territorio siamo d’accordo
    senza radicamento infatti non si riesce a fare niente ne sul piano strettamente politico ne sul piano sociale
    ti posso dire che nella mia federazione dopo il congresso sono tornati ex iscritti che non facevano più politica da anni perchè delusi e sfiduciati
    circa 30 compagni infatti si sono reiscritti e hanno cominciato da subito la militanza
    fra questi la maggior parte sono operai precari , poi ci sono alcuni disoccupati, alcuni studenti ,un medico, un agente di commercio, e il proprietario di un piccolo ristorante (il quale pur svolgendo un lavoro autonomo è il più comunista di tutti ed è convintamente maoista )
    un bel segnale non ti pare ?

  967. ok alessandro. va benissimo così… così rifondazione dovrebbe lavorare.
    e lascia perdere il pane a 1 euro della coop (che qui comunque non ci crederai ma costa davvero un euro), ma dicevo, cerca di trascendere la questione. io volevo dire altro. ciò non toglie che in questo momento il partito sociale anche inteso così mi va bene, l’ho votato, perciò, anche se non c’è nel mio bigino mentale mi va bene. va bene anche il modo in cui lo propone ferrero… l’importante è che non diventino le coop… anche per quello che facevi presente tu, uniplo e compay…
    vabbè, un abbraccio a tutti

  968. alessandro Says:

    caro militante devo ammettere che io non ho le tue stesse granitiche certezze anche se ti do ragine sul fatto che il partito deve almeno cercare di indirizzare i movimenti spontanei
    dopodichè sai un conto è dire un conto è fare
    e siccome dobbiamo essere realistici dobiamo tener presente che il nostro è un piccolo partito (non abbiamo certo la forza e i numeri del pci )
    dobbiamo avere la pazienza di la vorare per acquisire sempre più una dimensione di massa
    tieni anche conto che abbiamo una parte del partito (vendoliani) che fa un ostruzionismo interno fortissimo e che limita parecchio l’operatività del partito
    Su ciavez siamo d’accordo
    Anch’ io sono un suo estimatore
    Sta facendo tantissimo per la povera gente e i lavoratori venezuelani
    é stato un butto colpo il referendum sulla costituzione socialista persa per un soffio
    Tuttavia penso che la spinta del movimento bolivariano di chavez sia ancora forte
    e sono anche convinto che il popolo venezuelano sia consapevole che perdere chavez sarebbe come suicidarsi in massa

  969. Volevo confutare alcune cose sostenute da militante:
    non vorrei semplificare troppo quello che tu dici, ma non condivido la tua
    asserzione sul movimento che va e viene da contrapporre al partito che resta. Pare che tu confonda il movimento con la capacità di mobilitazione e il numero di partecipanti alle manifestazioni. In tutto il mondo la critica alla privatizzazione delle risorse, in questi anni non si è mai fermata, anzi si è sempre diffusa. Casomai è il nostro partito che è andato e venuto. Da quando si è pensato a confondere il politico con l’istituzionale, abbiamo smesso di criticare e dall’alto del nostro politico siamo rimasti ad osservare.

  970. Militante Says:

    Caro luca siamo d’accordo. Io ho parlato ‘in generale’ di quello che secondo me dovrebbe essere un rapporto sano tra un partito comunista e un movimento di massa. Che il PRC abbia nella pratica sconfessato quello che andava predicando nella teoria (l’internità, la priteticità, il rifuito dell’egemonia), finendo per tradire con l’entrata al governo quelle che erano le istanze stesse del movimento noglobal, è un altro paio di maniche.

    In Italia è un fatto che il movimeto noglobal, o movimento dei movimenti (cioè il tentativo di reductio ad unum dei tanti movimenti locali) è stato sconfitto, è sparito. Sì rimangono singoli movimenti locali, singole vertenze territoriali, ma non si esprimono attraverso una critica complessiva e coerente al sistema dominante nè uan coordinamento dei metodi di lotta. E anche se la critica non manca, continua a latitare un “programma”, la parte di costruzione.

    Che mondo vogliamo? Che sistema produttivo, che organizzazione sociale? Queste risposte restano inevase. Ci si limita a criticare, spessso efficacemente, l’esistente ma non si converge su come cambiare l’esistente e con cosa sostituirlo.

    Ecco questo a mio avviso dovrebbe essere il ruolo del partito -certo, limitatamente ai suoi mezzi, alle sue inteligenze e alla sua partecipazione-, dare un programma e conquistarsi la direzione delle diverse lotte divise tra i diversi movimenti.

    La semplice critica al capitalismo, o ad alcuni dei suoi aspetti più brutali, non può bastare. Lo dico perchè ho una discreta militanza nei socialforum nati dopo genova, e, a parte iniziative elcatanti e manifestazioni nazionali, le idee e i metodi di lotta non mi sono mai sembrati abbastanza chiari.

  971. caro alessandro, le elezioni hanno una specificità. in italia chiunque può presentare una lista e un programma. ed è inutile lamentarsi se qualcuno lo vuol fare. ma cosa vogliamo fare noi? vogliamo fare una lista unica della sinistra che corre in alternativa al pd? vogliamo presentare una lista di partito che corre contro il PD? o una lista di partito in coalizione col PD se il PD non candida cofferati? o vogliamo fare una coalizione di liste (tutte quelle che ci stanno) alternativa al PD qualsiasi sia il candidato? io non ho dubbi. l’ultima ipotesi è quella più logica. se altri si volessero sottrarre ad un progetto alternativo al PD è logico che si presenti una lista in solitudine e in concorrenza con altre simili. ben sapendo che questo farà piacere al PD.
    ma saranno i compagni e le compagne di bologna a decidere.
    un abbraccio

  972. di nuovo caro alessandro, ma ciò che descrivi ad avellino (situazione che io non conosco) è una banale e semplice dialettica interna ad un partito. perfino nella mozione 1 ci sono casi simili. hai letto il documento approvato dal congresso? è quella la linea. se una parte del partito non è d’accordo è logico che proponga la sua tesi. quando sarà il momento la direzione del partito e il cpn discuteranno e daranno un indirizzo generale per le prossime scadenze amministrative. posso anticiparti che io sono perché si dica chiaro e tondo che nei comuni sopra i 15000 abitanti si presenti la lista del PRC in alleanza o meno con altri. sono infatti contrario che a livello locale si facciano fantomatiche liste analoghe a quella della sinistra arcobaleno. ma tutto questo è discussione politica. e le discussioni politiche non si risolvono mai con provvedimenti amministrativi. anzi così si complicano a basta. se facessimo come dici tu invece che discutere del merito delle scelte da fare discuteremmo della legittimità o meno di questo o quel provvedimento ed invece che sviluppare una linea politica saremmo tutti costretti a spiegare il motivo di provvedimenti che non hanno nessun interesse né per gli elettori né per la stessa nostra base.
    mi spiace ma per quanto mi riguarda non farò mai il favore alla mozione due di poter sviare la discussione dal merito politico.
    questo è ciò che penso da sempre.
    un abbraccio

  973. un compagno di Roma Says:

    Con Militante la pattuglia di leninisti si ingrossa!!! Scherzo, e ritorno sulla questione:
    Io penso che su un punto Militante abbia ragione rispetto a Luca: una volta che abbiamo messo in luce tutte le insufficienze del sistema (e in realtà è un compito che è ancora ben lontano dall’essere concluso) che si fa? Qual’è la proposta? Io penso che su questo punto il movimento altermondialista si sia incagliato. E dove non si è incagliato non a caso si è incontrato, si è contaminato (per una volta usiamo ‘sta parola in senso non fricchettone!!) con le esperienze di governo progressiste (sì, di gestione del potere!) dell’America Latina. Io ricordo ancora il fastidio che qualche anno fa pervadeva i “puri” del movimento in occasione del Forum sociale in cui Chavez si prese la scena. Il timore era circa la perdita dell’ispirazione originaria del movimento. Ma appunto un movimento concepito come qualcosa che vive solo nel sociale e non si confronta con la questione della “proposta” politica.
    Da questo punto di vista, io non faccio che ripetere quanto nel 2001 dissero Giovanni Mazzetti e Luigi Cavallaro sul Manifesto: “ma che cosa vuole il movimento no-global?”
    D’altro canto, lo schema di Militante mi sembra troppo attardato, soprattutto dal lato movimenti dellla coppia movimenti/partito-i. Qualcosa è cambiato, e di rilevante: i movimenti – sia sociali che globali – contemporanei pongono in questione direttamente, immediatamente, i meccanismi di riproduzione complessivi del capitale. Intervenendo criticamente sull’azione del capitale negli ambiti dell’energia, delle infrastrutture, del ciclo di gestione dei rifiuti etc., interpellano direttamente il modo in cui il capitale gestisce il modo di riproduzione dell’intera società. Per semplificare: intervengono sulla riproduzione e non sulla produzione e proprio perciò hanno immediatamente di fronte a sé i modi attraverso i quali il capitale intende riprodurre la società nel suo complesso (e non solo l’ambito della produzione materiale). Perciò incontrano direttamente la questione del potere, del modo in cui le classi dominanti decidono di governare la società nel suo complesso.
    Questo chiede una riformulazione dei compiti del partito. In un certo senso li rende più complessi e difficili.

  974. car* tutt*,
    rispondo brevemente ad alessandro e sasha su Bologna.
    Intanto la novità di oggi è che Sergio Gaetano Cofferati ha annunciato il ritiro della sua candidatura per un mandato-bis, per “motivi familiari”.
    Io questa (bella) notizia la rivendico anche come una vittoria del Prc di Bologna ed, ovviamente, riapre tutti i giochi.
    Per quanto riguarda le alleanze alle amministrative, quello che intendevo lo già scritto in un post precedente, ma vorrei sottolineare che NON HO IN NESSUN MODO SCRITTO che la lista di Rifonda con il proprio simbolo non debba essere presente.
    Ho sempre parlato di coalizione di liste con un unico programma ed un unico candidato sindaco (che rappresenti tutti e non sia espressione di una sola parte).
    Spero di non doverci ritornare più sopra.
    Altre due sole questioni: si può cercare di fare un’alleanza senza volerla veramente fare. Un esempio: oggi il PCL ha presentato di Bologna ha presentato il suo candidato. A proposito di una possibile alleanza con noi hanno dichiarato che è possibile a condizione che noi ci apparentiamo al loro candidato. Poi hanno anche detto che sanno che questo renderà praticamente impossibile un accordo. Capite cosa intendo?
    Ad Alessandro dico inoltre che se noi siamo stati sempre al loro fianco è anche vero che loro erano sempre al nostro fianco. E questa è una cosa importante, che per me conta.
    E’ vero, invece, che prima dovremo metterci d’accordo dentro al partito (e questa è la cosa che mi preoccupa di più!:-)).
    A saha dico che il giudizio personale su Bifo è argomento poco interessante (non lo ho accettato su Vendola, figurati se lo accetto su di lui).
    Per il resto quoto in toto gli interventi di Ramon (come da un po’ di tempo mi accade spesso).
    Saluti e libertà.
    Ale B.

  975. P.S.: una sola battuta a Militante.
    Mi pare che la storia dica esattamente il contrario di quello che tu sostieni. Sono i partiti comunisti che passano, il movimento operaio e sociale permane…………
    Con simpatia, Ale B.

  976. caro incazzato, lo vedi che tu stesso pensi a te stesso come a una dama di san vincenzo? (non offenderti eh!). ma non ti viene in mente che sono gli sfruttati gli oppressi gli affamati, i precari, le donne, gli alienati di ogni genere a dover prendere nelle proprie mani il proprio destino? perché ne parli come se fossero altra cosa da te? o vivi su un altro pianeta? o pensi di avere tu la scienza che a loro manca? o pensi di poter cambiare il mondo senza occuparti di ogni singola ingiustizia. guarda che senza essere carne e sangue nelle lotte non c’è possibilità di costruire il progetto di cui parli. o pensi che chi è precario, o ha fame, o è oppressa da un potere patriarcale, o vive mille alienazioni non sia in grado, senza di te, di avere visioni generali e di costruire progetti? abbiamo idee e progetti, esperienze e volontà, abbiamo decine di migliaia di militanti ma senza una pratica sociale e concreta, senza l’umiltà di imparare dentro le lotte dalle singole persone e dalle esperienze collettive, senza l’umiltà di mettere le proprie idee al servizio di una causa comune accettando quindi di metterle in discussione seriamente ( e solo così si vede se sono all’altezza o meno) siamo un partito come gli altri. dedito a discutere di cosa dovrebbe fare il popolo e ossessionato dall’idea della cattura dei voti elettorali. ti parlo di un’esperienza concreta. se in una provincia non esiste nessuna struttura pubblica che si occupa di assistere le donne violentate e picchiate da mariti fratelli padri e perfino figli tu cosa fai? continui a dire che il vaticano è stronzo e che le donne sono maltrattate e presenti un ordine del giorno nelle istituzioni e basta? oppure, oltre alla denunce politiche, costruisci un struttura che assiste queste donne legalmente, che gli trova una casa dove rifugiarsi dalla violenza dei loro padri padroni, assistenza psicologica e medica. se fai solo la prima non hai fatto nulla di concreto, hai solo detto come dovrebbe andare il mondo ma non hai cambiato nulla. se fai solo la seconda hai fatto qualcosa di concreto per un numero limitato di persone, però intanto hai combattuto ingiustizie e magari gli hai anche salvato e cambiato la vita, se le fai entrambe oltre a modificare la realtà concretamente hai messo le basi affinché un tuo progetto sia capito e acquisti la forza per essere proposto anche a una codifica legislativa. se intorno all’attività di assistenza crei un movimento d’opinione e nelle istituzioni sai muoverti puoi ottenere che quell’attività di assistenza delle donne sia istituzionalizzata o almeno finanziata col danaro pubblico.
    mio caro incazzato, questo è difficilissimo da fare. mentre osservare con distacco le ingiustizie, condannarle ed elaborare scritti e comunicati e magari punti programmatici nei programmi elettorali è immensamente più facile. ma anche pressoché inutile.
    spero ci siamo capiti.

  977. caro lucaocchionero, siamo d’accordo.

  978. carissima maria, francamente non vedo la divergenza. nella sostanza dico. le società di mutuo soccorso sono state alla base della nascita del partito socialista. oggi di partiti ce ne sono a bizzeffe. ma con radici analoghe ben pochi. costruire un comitato di lotta, o anche una cassa di mutuo soccorso per sostenere lotte di precari fortemente esposte alla repressione, è un compito politico si o no? io dico di si e credo anche tu. infatti scrivi: “è difficile capire che basterebbe ripartire da un soggetto interno ai movimenti di lotta sul territorio, che quei movimenti non li si sfrutti per prove di forza nelle istituzioni borghesi, ma li si consideri parte integrante e fondamentale del partito e della lotta per una società diversa, anticapitalista?”
    io su questo sono completamente d’accordo.
    non lo sono con chi pensa che il partito sia illuminato dallo spirito santo e possessore del progetto da far capire ai poveri sfruttati o movimenti che di per se stessi non sarebbero capaci di nulla di importante.
    le classi sono il motore della storia, non i grandi uomini o i partiti.
    un bacio

  979. carissimo compagno di roma, è inutile ripetersi. tu scrivi: “Ciò che non mi convince è l’idea che il movimento altermondialista lotti avendo già di mira un progetto di fuoriuscita dal capitalismo. é per questo che ho utilizzato la, forse un pò troppo vetusta, differenza fra anticapitalismo in sé e anticapitalismo per sé.” qui sta la divergenza. “il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovra conformarsi. chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.” davvero pensi di avere un progetto di fuoriuscita dal capitalismo pronto per l’uso? e quale? quello sovietico? quello cubano? quello coreano? quello cinese non ne parliamo nemmeno visto che è l’apoteosi del capitalismo. o parli di qualche formula astratta mai applicata storicamente. per me è semplice la risposta. nel movimento mondiale altermondista (che secondo me è anticapitalista in se e per se) c’è la speranza di costruire un progetto anticapitalista all’altezza dei nostri tempi. fuori no. e le nostre idee, il nostro bagaglio storico possono essere molto utili se si dimentica l’approccio che proponi tu. quello secondo il quale dal di fuori del movimento si cala il progetto autoproclamatosi il migliore e l’unico. e poi, caro c d r, per essere coerente sai bene di non poter proporre che un partito nazionale di un paese come l’italia sia il soggetto capace di svolgere la funzione che dici tu. ci vorrebbe un partito comunista mondiale. o no? e ti pare che ce ne siano le condizioni?
    un abbraccio

  980. ahi ahi caro militante, quindi è chavez a fare la storia e non il popolo. forse non ti sei accorto che uno degli enormi risultati del movimento mondiale contro la globalizzazione è aver impedito, negli ultimi dieci anni, ulteriori estensioni della liberalizzazione del commercio su scala globale e la privatizzazione globale dei beni comuni, della sanità e dell’istruzione. bagatelle? e quale “unico mondo diverso possibile” proponi tu? a parte che una cosa è dire UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE e un’altra e UN ALTRO MONDO POSSIBILE. rimetto anche per te la citazione di marx “il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovra conformarsi. chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.”
    libero di pensarla come vuoi ma uno dei motivi della sconfitta storica e della scarsa incidenza del comunismo è proprio il concetto separato di politica. concetto più borghese che marxista, infondo.
    un abbraccio

  981. incazzato Says:

    Ramon d’accordo con te(strano vero?),ma ti garantisco che a perdere tempo in scritti elaborazioni etc etc fosse la madonna!!!mi è chiaro la teoria/prassi/teoria come mi è chiaro l’abc,posso almeno aspirare al partito come avanguardia che dopo aver sputato lacrime e sangue nella lotta condiviso aspirazioni e condizioni,umilmente e democraticamente si candida a divenire guida di tutti gli sfruttati e gli oppressi??e fammela mettere na scopa!!!dama di san vincenzo???mai provato mi incuriosisce!
    ti abbraccio

  982. carissimo ramon, non capisco come mai io riesca a cogliere perfettamente lo spirito dei post di bruno e tu no. vabbè, cose vostre 🙂 in riguardo a noi, non ho dubbi che in sostanza non ci siano divergenze fra me e te. anche perchè il problemi che sollevavo io erano altri, non certo quello di esser presenti nei conflitti nel proprio territorio, che dovrebbe essere la funzione ELEMENTARE di un partito che si definisce ancora comunista. d’accordissimo sul fatto che i militanti debbano essere “educati” a questo (e l’ho detto in altri post che la storia dei gap va bene in questo momento perchè aiuta anche in questo senso). sono certa che ci siamo capiti benissimo ramon. e hai compreso benissimo qual’ è il mio timore. che spero rimanga solo tale. anzi, sono certa che rimarrà solo tale. sono certa che è solo una mia fantasia… 🙂
    un bacio

    detto questo, scusate se interrompo per una comunicazione interna che dovrebbe farci sentire tutt’uno. oggi è l’anniversario della caduta del Che. vorrei tanto postarvi la lettera di frei betto ma per questioni logistiche non lo faccio. l’ho postata comunque da me, xchè ormai da cinque anni è “un rito” in questo giorno. chi può essere interessato può passare nel mio blog, che una certa cassandra ha postato le demenzialità di franqui e ne è venuto fuori altro polverone. non c’è nulla da fare… cuba o la odi o la ami. difficile riuscire a ragionarci su con sague freddo…

    comunque hasta siempre!!
    venceremos!

  983. maria ma di che post di bruno parli. io non ne ho visti firmati così. o mi sono sfuggiti.
    poi, solo per motivi scaramantici, hasta siempre si usa prevalentemente per i morti. meglio hasta la victoria, casomai.
    un bacio

  984. ramon bruno sarebbe sempre incazzato. io gli avevo chiesto di cambiar nome ma non lo fa, ci ha solo detto che si chiama bruno ma sempre incazzato rimane. ma io preferisco chiamarlo bruno xchè qui se proprio dobbiamo essere precisi, siamo tutti incazzati. non solo lui
    🙂

  985. prcarmerina Says:

    Su Cofferati ho impressione che il problema si sposterà da Bologna a Genova.

  986. Caro prcarmerina,
    scusa l’egoismo un po’ leghista, mi dispiace ma ora sono problemi loro:-)!
    Ale B.

  987. prcarmerina Says:

    Genova però la sua dose di mazzate già l’ha avuta!
    🙂

  988. alessandro Says:

    caro ale b. intanto lasciami esprimere la gioia per la notizia che mi hai dato
    il fatto che quell’ autoritario , persecutore di movimenti, di immigrati e e della sinistra lasci bologna è una notizia che andrebbe festeggiata nella piazza principale della città
    la speranza è che cofferati lasci la politica e che non se ne senta più parlare. E quindi mi felicito con il prc bolognese
    sulle amministrative a bologna non discuto ulteriormente (è giusto che se ne occupino i compagni bolognesi)
    Posso solo esprimere l’ulteriore appello all’unità delle varie anime della maggioranza del prc bolognese
    Tu dici che la cosa ti preoccupa. Ebbene io chiedo a te come chiedo a tutti gli altri di considerare questo accordo interno come priorità assoluta e di fare di tutto perchè si realizzi
    W bologna!!!!! Abbasso cofferati!!!!!!

  989. alessandro Says:

    Va bene Ramon le questioni politiche vanno risolte per via politica
    Ma le questioni statutarie deve risolverle il collegio nazionale di garanzia

    Inoltre ti ricordo e ricordo a tutti che vendola e altri dirigenti della 2 , COME HANNO PIù VOLTE E SENZA VERGOGNA DICHIARATO restano nel prc solo per poter rovesciare la linea del congresso, cacciare il segretario e portare il prc nella costituente della sinistra
    io sono certo che ciò non succederà ma voglio sperare che la nuova dirigenza si stia impegnando per tutelare la legittima linea congressuale da eventuali colpi sporchi di vendola e i suoi
    Spero che sia stata imparata la lezione del congresso quando è stata approvata da tutti la pazzesca regola dell’ iscrizione fino a 10 gg prima del congresso di ogni singolo circolo!!! UNA REGOLA ASSURDA che ha favorito un afflusso incontrollato di CAMMELLI targati Vendola(Ha ragione LUCA OCCHIONERO )
    Poi Luca Occhionero ha ragione anche sul fatto che bisogna anche tutelare maggiormente i compagni che anche dove sono minoranza vogliono far rispettare la linea di Chianciano

    PS: non pretendo di avere necessariamente ragione ma mi piacerebbe che anche su questo blog si prestasse maggiormente attenzione ai problemi che pongo
    E non mi si trattasse come un estremista invasato e stalinista che vuole “purgare ” il mansueto e gentile Vendola e il suo codazzo di sostenitori (migliore , zipponi ,giordano eccc…)
    Grazie

  990. alessandro, nessuno ti tratta da invasato e stalinista. non lo pensa nessuno e stai certo che quello che dici è tenuto a degna considerazione da tutti. TUTTI. ma dobbiamo stare calmi e procedere con cautela. da parte mia che sono in una situazione come ben sai critica, ti garantisco che le cose procedono bene. siamo tutelati dai compagni perchè c’è un filo diretto e ci consultiamo prima di muoverci. e poi ale, se ti dico che ai vendoliani viene a mancare terra sotto ai piedi, fidati. e se sta succedendo qui che è una roccaforte, figuriamoci altrove. quando apertamente un consigliere regionale dice che non ci sta ad andare alle amministrative con una lista genericamente di sinistra ma si deve scendere col simbolo, vuol dire che stanno proprio male le cose tra loro. stai tranquillo.

    ps. torno appena ora dal consiglio pastorale (roba da preti) dove insieme al nuovo presidente della società operaia di mutuo soccorso (nuovo consiglio eletto domenica scorsa. io me la sono svignata perchè mi ci manca anche questa e siamo a posto) abbiamo presentato il nostro programma. oltre alla mutualità esercitata costantemente tra gli operai (e per la cronaca, io c’ho pagato anche funerale e tomba, xchè nella tradizione la società sosteneva anche le spese funebri, e lo fa ancora oggi con relativo assegno alla vedova/o di 500 euro). è rimasto molto colpito sapete? “dobbiamo imparare da loro “ha detto. meglio tardi che mai, no? mi veniva da rispondergli che rifondazione se n’è accorta nel 2008 che ancora esistiamo… 🙂
    ciao a tutti

  991. Car* tutt*,
    solo una rapida comunicazione per domani.
    Da Bologna facciamo 5 pulmman completamente pieni come partito + altri 5 di organizzazioni varie (SC, PDCI; Comitato Organizzatore, Fiom).
    Totale 10 = 500 persone. Oltre ai vari che verranno per conto loro.
    E’ praticamente lo stesso numero della manif del 20 ottobre dell’anno scorso. Speriamo sia di buon auspicio.
    Da voi come va?

    Adelante companeros!!
    Saluti e libertà.
    Ale B.

  992. EERATA CORRIGE.
    Non si tratta di SC, ovviamente, ma di SD.
    Ciao, ciao.
    Ale B.

  993. ciao AleB.
    noi due pullman del partito e uno del pdci.
    non ci possiamo lamentare visto la situazione che non è delle migliori. cmnque per caricarsi e ritemprare mente e spirito per domani, passa da me che sono appena rientrata e m’è venuto il lampo di postare un caricabatterie potentissimo per l’occasione, visto anche l’anniversario di ieri 😉 buona organizzazione a tutti!

  994. incazzato Says:

    14 pullman prc, 2 sd,2 pdci, 4 fiom ,1sdl, 1 treno proveniente da cosenza poi dal resto dei capoluoghi non so,sono 2 pullman più dell’anno scorso.
    a domani compagni vi abbraccio e che l’iskra domini i vostri sogni!

  995. ciao a tutt*,
    dalla Versilia partono 3 pullman, come l’anno scorso.
    oggi a Viareggio ci sono state 2 manifestazioni molto partecipate:
    la mattina gli studenti medi con una partecipazione che non si vedeva da qualche anno; il pomeriggio degli insegnanti e dei genitori anche questa molto partecipata.

    @alessandro: secondo me dobbiamo tenere i nervi saldi, espellere i compagni servirebbe solo a farli passare da martiri e loro non aspettano altro… pensa che grancassa mediatica avrebbe un procedimento del genere…
    comunque ti capisco es. anche a me si è chiusa la vena per un attimo dopo aver letto l’ Armeni stamani….

    un abbraccio a tutti,
    a Domani 😉

  996. Non so cosa ne pensiate voi e tu, compagno Ramon, ma a me questa storia dell’unità dei Comunisti mi fa rabbrividire!
    Io al congresso ho votato la 5 mozione “disarmare innovare rifondare”, sono comunista, ma ho scelto di essere iscritto e di votare Rifondazione Comunista, un partito che si evolve e che ha scelto di continuare a rifondarsi, e quando c’è stata la scissione con il Partito dei Comunisti Italiani, ero e continuo ad essere un militante di Rifondazione Comunista, perchè ho sempre criticato la loro linea politica, che mi pare sia sempre rimasta uguale nel tempo!
    Ora io non vorrei che la necessità per le elezioni Europee di superare il possibile sbarramento del 5%, se verrà cambiata la legge, ci obblighi a presentare liste con i nostri “cugini” del PdCI. Non esisto obblighi, e sinceramente preferirei di rischiare di non avere nessun esponente al parlamento europeo che di averne magari un paio che poi potrebbero essere solo del PdCI.
    Noi corriamo da soli, sennò tanto vale Fondare un nuovo Partito e levare via la maschera.
    Almeno quelli di Rifondazione per la Sinistra la sostanza ce l’hanno fatta capire: un nuovo soggetto unitario della sinistra.
    Se anche voi che avete vinto il congresso andrete su questa strada con i comunisti italiani non sarete diversi dagli altri, che volevano superare Rifondazione!
    Opponetevi ai vari Dileberto e ai vari Rizzo, quelli sono solamente dei tifosi che vivono nelle loro belle stanze con le loro falci e con i loro martelli, e sperano di resuscitare per riavere sotto il loro sedere le poltrone che oramai hanno perso!
    Io mi ricordo chi era il ministro della giustizia mentre bombardavano Belgrado!
    Saluti Rossofuoco!
    Marco

  997. Purtroppo dissento radicalmente dall’ultimo messaggio. Questa ostilità verso il PDCI, che non è il mio partito, la trovo francamente incomprensibile e suicida. Eravamo insieme fino a poco fa, andare da soli alla Veltroni non ha senso. E non avere rappresentanti al parlamento europeo sarebbe un colpo mortale per le finanze del partito.

  998. eravamo insieme anche anni fa con i compagni di sinistra democratica e con altri e altri… quindi?
    sono loro che ci hanno lasciato e ricordo che ci hanno lasciato in polemica.
    ora non vogliono rientrare dentro il PRC (io li accoglierei volentieri tutti), ma vogliono fare un altro partito, e questo è differente!
    che facciano come ha fatto tempo fa Democrazia Proletaria sciogliendosi ed entrando dentro il PRC!
    io parlo di scelta congressuale!
    i compagni del nostro partito non hanno scelto questa opzione mi risulta e io non voglio questa opzione.
    tanto vale che facciamo una lista di sinistra con tutti quanti allora, come oggi abbiamo fatto la manifestazione contro il governo, non è che ci votano di più se la lista è unicamente comunista.
    e poi posso o no criticare due esponenti controproducenti per l’intera sinistra o no?
    Io mi ricordo di Diliberto segretario regionale della Sardegna ai tempi del Prc, è l’unica cosa che è riuscito a fare è distruggere un partito, anzichè farlo partecipe nel territorio. Solo negli ultimi tempi il nostro partito si è ripreso e spero che continui su questa strada.
    quindi io dico che non si fanno le cose stile “sinistra arcobaleno”, quindi non si dovrebbe mai fare una unità dei comunisti, quindi per l’oggi e per il domani Rifondazione Comunista, sennò tanto vale seguire la mozione di minoranza del nostro partito.
    Sacha dissenti radicalmente da me, come io dissento radicalmente dai comunisti italiani!
    un saluto

  999. Carissimo,
    io sono d’accordo con tutto quello che dici ma la situazione è drammatica e sondaggi alla mano, credo che una colaborazione con il PDCI sia l’unica chance di farcela.

  1000. mettiamo allora dentro anche SD e Verdi e Sinistra Critica e il PCL di Ferrando.
    cerchiamo una base comune, no? perchè considerare solamente il PdCI!
    cosi avremo più chance di farcela no?
    un saluto rivoluzionariamente rosso!

  1001. lucaocchionero Says:

    Compagno Alessandro, non chiamamoli “cammelli”(anche perchè non mi sono espresso così). Diciamo che avere consentito l’iscrizione fino a 10gg prima dei congressi di circolo ha permesso a militanti “svegli” di chiamare a raccolta tutti i propri amici, di farli iscrivere e di farli votare a mò di favore personale. Ecco così messa la cosa mi piace di più; la vicenda congressuale è comunque chiusa e adesso dobbiamo guardare avanti. Guardare avanti significa anche avere chiaro ciò che succede nella minoranza e farsi un’opinione la più realistica possibile. Dopo essersela fatta è chiaro che, per il principio secondo il quale ad ogni azione corrisponde una reazione, sapremo che fare. Ti faccio un breve esempio: la minoranza a Taranto esprime l’assessore comunale e quello provinciale. Sono prossime le elezioni provinciali: c’è l’assessore comunale che non vuole andare col PD e lo dice esplicitamente durante pubbliche riunioni contraddicendo il segretario provinciale ed il consigliere comunale, mentre invece l’assessore provinciale critica sui giornali l’assessore comunale(ripeto entrambi della Rif. per la Sinistra) perchè non vede l’ora di andare alleato col PD. La maggioranza(cioè noi) prende le distanze da entrambi e và avanti sulla sua strada: in mezzo a questa confusione politicista credo che l’importante sia che la gente capisca la differenza tra il PRC e la Rifond. per la Sin, però se ci fosse una riunione nazionale nella quale affrontare queste cose particolari sarebbe meglio.
    Quanto al rapporto movimento e partito mi rifaccio al mio post di prima(ormai molto prima!) Io non vedo nessuna preminenza del movimento sul partito o viceversa. Tra l’altro, scusate se lo dico ma non voglio offendere nessuno, mi sembra una discussione di pura teoria. Movimento, partito e militanti vivono il giorno e la notte quotidianamente e sono spesso così connessi che nessuno può dire chi comanda, chi obbedisce, chi organizza e viceversa. Tutto si fa insieme. Questo però lo si capisce quando i movimenti si vivono e non solo si giudicano.
    Sul PDCI: mi pare che il congresso sia stato chiaro: si va alle elezioni con il nostro partito e con il nostro simbolo. Se poi il PDCI si scioglie o alcuni compagni vengono da noi non vedo nulla di strano, nè mi pare inteligente usare del “razzismo politico” verso di loro. Nè capisco perchè se la Belillo e Guidoni(ex PDCI) vanno nella Rif per la Sin sono bravi, mentre se Rizzo o qualcun altro(ex PDCI) vengono nel PRC sono cattivi. Mah?!
    Molto contento che questa manifestazione stia andando bene e che il PRC sia protagonista con le sue bandiere e col suo simbolo. E’ anche un giusto saluto per la “vecchia sinistra” che dopo oggi ci lasceremo dietro le spalle. Nessuno abbia paura del futuro!

  1002. lucaocchionero Says:

    Poi scusate se vi rompo ancora e se dirò una cosa che farà rabbrividire qualcuno che passa su questo sito per sondare i nostri umori. Farò scandalo se dichiaro la mia contentezza per la morte di George Haider?

  1003. lucaocchionero Says:

    Su Cuba: Ramon ho capito cosa vuoi dire sulle rivoluzioni del secolo scorso da non prendere oggi come modelli; però tu mi insegni che il discorso è sempre complesso. Cuba oggi è quello che è(anche prima del passaggio di Ike), ma trattasi di un paese piccolo a cui è stata sempre impedita la possibilità di dar luogo ad una seria pianificazione economica e produttiva. Io penso che nessuna rivoluzione passata vada beatificata in toto, ma elementi di ognuna di esse potrebbero riproporsi in futuro da qualche altra parte(speriamo anche da noi!). Mi è piaciuto ieri Paolo Ferrero quando ha sostenuto davanti al signor Gasparri che, indipendentemente dalla crisi economica, le banche vadano sempre nazionalizzate. E’ un importantissimo segnale anticapitalista che non sentivo da tempo da un nostro segretario.
    MI sono guardato un pò di foto sul tuo sito: in particolare ho visto le foto sulla carovana zapatista. Mah! Dal Chiapas alla socialdemocrazia europea: io invidio compagni che sono in grado di fare passaggi così coraggiosi!!

  1004. Gabriele Says:

    ops…ho scritto per automatismo l’altra mia mail. Riecco la mia faccina 🙂

  1005. visto che c’ho un certo cassandra che mi stuzzica non poco con cuba da me (faccio training autogeno sennò chissà cosa mi uscirebbe. ma il blog è mio e devo adottare un certo contenimento) avviso chi non lo sapesse che il 29 ottobre per l’ennesima volta all’onu si vota sul blocco economico (ramon firma anche tu. ferrero non basta 🙂

    ps x gabriele.
    gabriele. a me i sentimenti non fregano più. l’ultima volta è stata al congresso dopo il discorso del fausto. dopo il vogliamoci bene siamo tutti fratelli (e ci abbiamo anche quasi creduto x qualche minuto), s’è alzato dalla sedia, ha sbottato e se n’ è andato voltando le spalle a tutti e affliggendo l’ultima bella pugnalata al partito (siccome ne aveva date poche). quindi niente nostalgia e niente sentimentalismo. la manifestazione è andata bene. ferrero sì ferrero no vendola sì vendola no fausto sì fausto no è rifondazione che deve tornare a lottare. quindi tocca a noi! su le maniche che abbiamo tanto da lavorare.
    un saluto a tutti e buona domenica

    Il prossimo 29 ottobre 2008 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sarà di nuovo chiamata a votare sul blocco economico, commerciale e finanziario imposto, ormai da quasi cinquant’anni, dagli Stati Uniti a Cuba.

    Questa pratica illegale – già condannata dall’ONU ripetutamente dal 1992 per sedici volte consecutive, l’ultima volta con 184 voti a favore della sua eliminazione, 4 contro e 1 astenuto – ha causato danni al popolo cubano per circa 93.000 milioni di dollari (224.600 milioni al valore attuale).

    Contro questa enorme violazione del diritto internazionale si sono pronunziati migliaia di organizzazioni, sindacati e partiti politici di tutto il mondo. Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita a Cuba nel 1998 lo ha definito “inumano”.

    Chiediamo l’adesione a questo appello a organizzazioni sociali, partiti politici, sindacati, personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, affinché il Governo italiano promuova in ambito internazionale un’efficace azione politica per il rispetto delle risoluzioni sul blocco dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

    Sergio Marinoni
    Presidente Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

    Primi sottoscrittori:

    Dario Fo – Premio Nobel Letteratura

    Bianca Pitzorno – scrittrice

    Margherita Hack – astrofisica

    Giorgio Odifreddi – matematico

    Francesco Polcaro – astronomo

    Agostino Vignato – astronomo

    Alessandro Portelli – docente

    Oliviero Diliberto – segretario PdCI

    Paolo Ferrero – segretario PRC

    Don Andrea Gallo – sacerdote

    Don Vitaliano Della Scala – sacerdote

    Padre Massimo Nevola – sacerdote

    Maurizio Musolino – giornalista

    Mario Monicelli – regista

    Antonio Cederna – attore

    Lella Costa – attrice

    Moni Ovadia – attore

    Ottavia Piccolo – attrice

    Gigi Proietti – attore

    Franca Rame – attrice

    Red Ronnie – artista

    Eugenio Finardi – cantante

    Enrico Capuano – musicista

    Dunia Molina – musicista

    PER ADERIRE: noalbloqueo@italia-cuba.it

  1006. Gabriele Says:

    no maria, sono d’accordo…il mio post voleva essere anche un pò ironico.
    saluti

  1007. scusa gabriele è stata la fretta. hai ragione.
    anche per fretta non ho risposto a lucaocchinero sulla morte di haider. io no luca, non sono contenta per nulla. appena l’hjo saputo ho pensato “questo farà più danno da moro che da vivo”. (da noi nell’ambiente ecclesiale quando un personaggio è potente si dice così) altro che contenetezza luca, è inquietante. se accadrà quello che predice Flaminia Bussotti nelle news di Libero (spero do no. ma ripeto, in queste cose c’è sempre da pensare il peggio); Haider era quasi da considerare un moderato rispetto all’altro lider del Fpoe Strache:
    “Al momento l’Austria sembra marciare verso una nuova grande coalizione Spoe-Oevp. Ma un prossimo cancelliere di estrema destra, ora che con la morte di Haider la spinta alla riunificazione di Fpoe e Bzoe è più forte, potrebbe essere dietro l’angolo: senza Haider, la cui traiettoria si è fermata contro un pilone in Carinzia.”
    Insomma, questo lutto può addirittura accelerare la fascistizzazione dell’Austria…
    no luca, altro che contenta… proprio per niente

  1008. D’accordo con Okram sul Pdci. Quando ho sostenuto la mozione 1, ho anche sostenuto convintamente la contrarietà alla costituente comunista. Nel documento finale del nostro congresso abbiamo stabilito che alle europee ci si presentava come Rifondazione Comunista- Sinistra Europea sbarramento al 3% o al 5%. Ricordo che il Pdci ancora non ha deciso di entrare in Sinistra Europea. Su le amministrative concordo con ciò che dice Ramon, no a fantomatiche liste di sinistra, le alleanze si possono ricercare, ma non esclusivamente per eleggere consiglieri o assessori, ma sul piano della fattibilità di un progetto politico e sulla specificità del territorio. Alleanze sì ma non con Sd e nemmeno con il PD ( Ramon con il PD no) !

  1009. Solo una cosa Okram, perchè dici “se anche VOI che avete vinto il congresso”
    I delegati della mozione 5 si sono espressi a favore del documento finale del congresso, quindi votando il documento numero 5, anche tu hai vinto il congrsso.

  1010. hai ragione luca, anche noi della 5 abbiamo vinto il congresso. ma ho sempre ragionato come un semplice militante di Rifondazione Comunista. Non “rispondo” ad una mozione piuttosto che ad un’altra.
    osservo semplicemente come si muove il mio partito, e il partito è di tutte/i le/gli iscritti non dei suoi dirigenti. ci vorrebbe una rifondazione anche del modelllo partito, della sua organizzazione, un’innovazione che ci permetta di essere molto più efficaci, almeno, dentro il pezzo di società che vogliamo rappresentare e difendere.

  1011. un compagno di Roma Says:

    compagni, non incominciamo a scaldarci per questa storia delle elezioni, ci sono ancora molte variabili in campo. io piuttosto sono strafelice per la manifestazione di ieri, straordinaria, dopo tutto quello che è successo in questi mesi abbiamo dimostrato che siamo una forza “reale”. ieri credo che sia definitivamente finito il congresso (almeno a livello di massa…). Ma c’è proprio chi non ce la fa ad accettare questo pronunciamento, non c’è niente da fare, vedasi gli editoriali, scandalosi, di Sansonetti su Liberazione e Bartocci sul Manifesto….

  1012. un compagno di Roma Says:

    scusate FAbozzi sul Manifesto

  1013. Bruno(mediamenteincazzato) Says:

    mi sono sveglaito da poco,macchinetta del caffè,lettura dei giornali(che devo dire ho trovato equilibrati,anche quelli di sansonetti ed del manifesto),ed una bella sensazione che mi pervade.ora di tutte le formule di cui sento discutere devo dire la verità me ne fotto assai.è stato bello ieri.i volti dei compagni quasi stralunati e felici,c’era più la voglia di ritrovarci che quella di urlare contro il governo.di nuovo ci viene affidata una responsabilità e di nuovo qualcuno mette paletti.ho vinto la scommessa con me stesso.
    un siparietto che voglio raccontarvi, compagni vendoliani della mia federazione appena arrivati sotto lo striscione di rif per la sinistra se ne sono andati a cercare gli striscioni di rifondazione.compagno di roma ti faccio una domanda.ma poi è davvero mai iniziato il congresso visto che stiamo a rifarci le stese domande del 20 ottobre dell’anno scorso?
    vi abbraccio compagni

  1014. Trieste, 10:22
    MORTE HAIDER: CORDOGLIO CONSIGLIO REGIONALE FRIULI VG
    Il cordoglio del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia per la morte di Joerg Haider e’ stato espresso dal presidente Edouard Ballaman. “Mi piace ricordare – ha detto Ballaman – come il governatore della Carinzia guardasse alla nostra regione dal punto di vista istituzionale come un partner privilegiato, e da quello personale ne apprezzasse cultura e tradizioni. Sostenitore dell’area mitteleuropea”. Haider – ha aggiunto Ballaman – ha rappresentato un momento di svolta a livello politico internazionale, “proponendo e difendendo idee scomode che all’inizio hanno suscitato una grande reazione ma sulle quali molti, con il trascorrere del tempo, hanno dovuto ricredersi.”

    SENZA PAROLE
    penso che uno che non ha il vizietto di informarsi continuamente campa meglio, non siete d’accordo con me?

    ps. bruno, contenta che hai messo il tuo nome 🙂

  1015. un compagno di Roma Says:

    caro incazzato (ti preferisco con il vecchio nome) non so come possano piacerti editoriali in cui i comunisti (a prescindere dalle aree) sono trattati come quelli che si consolano con “una identità sicura” mentre gli altri, i grandi dirigenti megagalattici, pensano al “futuro” (Sansonetti) e dove i manifestanti sono dipinti come dei Linus affezionati alle “bandiere” ma non hanno in testo alcun progetto politico (Fabozzi).
    Per fine del congresso, con ieri, intendo la fine, a livello di massa, della querelle se Rifondazione debba esistere o meno. La risposta è stata data. Tutto il resto deve essere riassestato e ricostruito.

  1016. Brunoincazzato Says:

    non ho detto che mi piacciono gli articoli,ma se li paragoni a quelli che fino a due settimane fa venivano pubblicati “rilevo” una inversione di tendenza abbastanza evidente.sarà perchè il partito si è impegnato a capitalizzare,sarà perchè la manifestazione di ieri segna un punto di svolta,sarà che abbiamo la possibilità concreta di riprenderci tutto lo spazio,ma sento intimamente che il vento è cambiato.ora abbiamo un dovere,a cui possiamo rispondere anche senza l’ufficialità della celbrazione,mi spiego:sgombrato il campo, ora possiamo liberamente ragionare su tutti gli errori fatti,su cosa non abbiamo capito ,e su come dare corpo e sostanza a quello che rossana rossanda ci domanda,ma non solo a noi.tocca a noi ora davvero riprenderci il protagonismo della militanza.

    PS-ho trovato una mediazione sul mio nome che credo possa raccogliere la totalità dei voti.

  1017. un compagno di Roma Says:

    per ciò che riguarda gli articoli in generale sono d’accordo con te, ma non per quanto riguarda invece gli editoriali. per il resto sono d’accordo con te, con una riserva: non perché voglia rivendicare diritti di primogenitura ma io e altri compagni le cose che ha scritto Rossanda le diciamo da anni (alcune anche in questo blog). è il gruppo dirigente (inteso granscianamente, quindi compresa la Rossanda stessa) che in questi ha semplicemente dormito.

  1018. Tommaso Says:

    PERDONATE L’INTRUSIONE…….

    11 Ottobre 2008, vicoli di Napoli per la capitale

    L’11 Ottobre, a Roma, ci sono stati anche un po’ di vicoli di Napoli.
    I “vicoli” sono quelle stradine in cui la politica tende a non infilarci il naso. Sono luoghi costituiti da sedimenti storici di vita quotidiano che brulicano senza pausa. Fra i rumori e le voci di questi vicoli storti, i perenni razzi di capodanno, le bestemmie dei poveracci, i richiami dei venditori, i gemiti dei sofferenti, ci sono anche ragazzini che affrontano i propri pensieri, coltivano i propri sogni. Noi gli abbiamo chiesto di liberarli e scatenarli in urli da sfogare nella nostra manifestazione di sabato. “A iurnat è ‘nu muorzo”, scrive Erri De Luca, e trascorrerla tra il barcamenarsi del lavoro-non lavoro, dei quattrini che non bastano mai, delle afflizioni dei diritti negati, significa, forse, non vivere. E così le donne di questi vicoli si ritrovano a 50 anni, si guardano indietro e vedono tutto il non vissuto, cosa poteva essere e non è stato. A queste donne restano i figli e proseguono la loro avventura in questo mondo sperando per questi ragazzi un futuro fuori dal “vicolo storto”. Alcuni di loro, per sfuggire per un giorno da “o’ stess muorz’ e iurnat’” sono saliti a bordo dei nostri autobus, magari non perché persuasi della “giornata di lotta”, ma per capire un po’ com’è il mondo fuori. Per capire se esiste un altro posto dove non ti vengono a nascondere “’a munnezz’” nei vicoli, nelle periferie urbane e suburbane, per poi raccontare all’Italia intera che quella monnezza non c’è più.
    Lo sentono dire, trionfalisticamente, ai TG mentre fuori hai cumuli di rifiuti sotto al balcone che non vengono prelevati perché abiti i vicoli, e se affacci su di una discarica allora è solo questione di tempo, verrà a prenderti un tumore.
    Dai vicoli non scappi, tendi a non venirne fuori, esiste un’ economia parallela che ti consente di sopravvivere alle crisi, un tipo di economia che se ne sbatte delle crisi delle Borse. Nei Quartieri Spagnoli a Montecalvario, o nel Lavinaio al Mercato, la crisi delle Borse avviene quando vi è un improvviso calo di vendite delle borsette contraffatte nelle botteghe di quei vicoli. Allora c’è da preoccuparsi perché si incorre nel rischio concreto di non mettere il piatto a tavola nel fine settimana, altro che fine mese (quegli operai vengono pagati per settimana…rigorosamente a nero).
    Dai vicoli di Napoli vieni buttato fuori solo quando “o’ padron’ e cas’” ti intima lo sfratto per morosità, è il padrone più temuto; e allora iniziano le contorsioni, le crisi convulsive per restarci in quel vicolo, perché non sai dove andare, perché la violenta estirpazione da quell’humus diventa insopportabile di fronte all’indeterminatezza del futuro. Molti di queste donne e di questi uomini hanno raggiunto le piazze in cui Rifondazione Comunista ha organizzato i suoi “autobus sociali”, sono venuti fuori dai vicoli di Forcella, Scampia, Santa Chiara, Fuorigrotta, Ponticelli, Montedidio. Hanno raggiunto le Piazze per un giorno.
    Uno dei luoghi di questo concentramento è stata la piazza intitolata a Nicola Amore, sindaco di una Napoli ottocentesca che viveva il degrado, miscuglio di colera e malapolitica.
    Nicola Amore, uomo burbero e poco incline ai compromessi, avviò una profonda stagione di risanamento, demolì i luoghi del degrado e edificò le importanti arterie del centro storico napoletano quali il Rettifilo e Via Duomo, si spese perché quei nuovi edifici fossero abitati dalla stessa gente che abitava i vicoli abbattuti, consentendo che le locazioni fossero alla portata di tutti.
    Ci riuscì vincendo la resistenza dei partiti politici che, già allora, spalleggiavano palazzinari a caccia dell’affare. Alle elezioni successive i potenti di allora ostacolarono la sua ricandidatura nonostante l’affetto del suo popolo, quello dei vicoli a cui aveva saputo dare case dignitose e servizio sanitario pubblico decoroso (oltre che nuovi edifici scolastici per l’alfabetizzazione dei quartieri popolari). Sabato, a Roma, abbiamo portato con noi quel frammento di storia.
    Per dire, al governo nazionale come a quello locale, che i nostri vicoli e chi li popola, per arrivare dignitosamente a fine mese, proprio non ha bisogno di intrighi di palazzo, guerre intestine di partiti, indigeribili alchimie fra potenti, ma, piuttosto, di una nuova politica di risanamento, a partire dalle nostre periferie. Questi vicoli hanno bisogno, oltre che di un serio progetto politico a lunga scadenza, del coraggio di uomini e donne pronti a sfidare la malapolitica, la collusione di questa col malaffare, gli interessi dei ceti politici.
    Pochi sanno che la statua intitolata a Nicola Amore, un tempo, era collocata nell’omonima piazza.
    Quando Hitler partecipò ad una parata a Napoli,nel 1938, la statua di Nicola Amore fu rimossa “perché avrebbe ostruito” il transito del corteo per il Rettifilo. A noi interessa fino ad un certo punto che la statua di quel sindaco venga ricollocata al suo posto originario (magari a lavori ultimati della metropolitana…) A noi sta a cuore che le amministrazioni e i governi di oggi recuperino quello spirito di epoche lontane e differenti ma con tante analogie (colera – rifiuti; malapolitica – gruppi d’affare; partiti incapaci).
    Rifondazione Comunista, i suoi uomini e le sue donne, facciano la loro parte.

    Circolo PRC “Massimo Troisi”
    Centro Storico, Napoli

  1019. Pietro Ammicca Says:

    Macchè intrusione, benvenuto Tommaso.
    A Vendola che te so piaciute le falci e martello ieri? Che ce li hai sentiti li cori “stalinisti”? Mica ti sei lamentato eh? Hai cambiato idea? Bravo!!

  1020. lucaocchionero Says:

    Mica è tanto bello l’articolo di Liberazione. Soprattutto dove fa passare l’idea che il “comunismo” è il passato. Perchè la socialdemocrazia sarebbe il futuro? Queste furbate e questi piccoli e pluerili inganni subliminali cui si dedicano alcuni giornalisti di Liberazione stanno cominciando a diventare davvero pesanti. Direi che stanno cominciando a diventare insopportabili. Vi confesso che questo giornale lo compro sempre più senza entusiasmo e come me chissà quanti.

  1021. lucaocchionero Says:

    Ovviamente parlo dell’editoriale di Sansonetti. Mica si può continuare così: ma dove mai si è visto che i militanti del partito devono essere denigrati dal direttore del loro giornale! Ma che democrazia è questa? Io mi faccio il culo ogni giorno e poi mi devo sentire dire da Sansonetti che pensiamo al passato e che siamo legati alla nostra identità, mentre un’altra anima guarda al futuro? Io non so per quanto tempo ancora i compagni e le compagne accetteranno di subire soprusi, angherie, insulti diffusi in maniera subliminale come se noi fossimo deficienti(e certo: solo Sansonetti e l’anima che pensa al futuro sono intelligenti!). Mettiamo le cose a posto in questo giornale il prima possibile prima che a qualcuno possa venire in mente di inscenare qualche manifestazione clamorosa contro il giornale del proprio partito che non rappresenta affatto il proprio partito ma un altro partito che ancora non c’è e che non ha il coraggio di costituirsi!

  1022. Per non parlare dell’ineffabile Fabozzi, uno che da “Rinascita della Sinistra” ha fatto tutti i salti per finire a “Il Manifesto”. E poi, sto’ Manifesto… i casi Menichini (lo consideravano un genio, ricordate?) e il barbuto che è finito alla Stampa (Barenghi), mi sembra che parlino da soli… mmmhhh… ma abbiamo proprio bisogno di questi giornali, alla fine della fiera?!?… Che bello, ieri a Roma!!! C’è speranza!!! E Faustone?!? Strepitoso… avrà capito che dopo il crollo delle borse all’improvviso la parola comunismo non è più indicibile?!? Eh, che si deve fare per campare, far parlare comunque di sè, e strappare almeno una foto… Vecchio paragnosta, il Faustone ;-)… Invece il buon vecchio Grassi, scusate se faccio l’agiografico, mi è proprio piaciuto, così ieratico, quasi mistico…

  1023. Sansonetti è un mascalzone, e il fatto che Fausto lo avesse imposto a Liberazione non era certo casuale…

  1024. lucaocchionero Says:

    Il Manifesto scriva quello che vuole non è un organo di Rifondazione, ma Liberazione sì e deve smetterla di insultarci. Poi fermatelo, non fatelo andare in televisione. Ogni volta che ci và perdiamo voti. Lui ha in mente una sinistra vecchia, ma talmente vecchia che è ferma agli anni in cui Occhetto scioglieva il PCI. Delle dinamiche della società moderna, dei bisogni, e delle sofferenze delle classi popolari; di come devi affrontare certi argomenti delicati per convincere non sa niente. Ma ha mai fatto una campagna elettorale Sansonetti? E’ mai stato candidato? HA mai fatto il porta a porta o il cassettaggio il signor Sansonetti? Al di, là del suo schieramento congressuale che perdura(per la Rif per la Sinistra il congresso non finisce mai) io ritengo che non sia proprio adeguato per fare il direttore di un giornale nazionale, specie di un giornale che deve essere risanato e rilanciato dopo una gestione diciamo “allegra” da un punto di vista economico. Caro Ramon, fatti portavoce di questa cosa qui, insomma difendi il nostro lavoro quotidiano per il partito non riconosciuto e preso addirittura in giro da questo giornale e da questo direttore! Ne avrei pure per qualche rappresentante del comitato di redazione del giornale, ma mi fermo qui altrimenti sbrocco veramente. E che cazzo!

  1025. Mi associo: fuori Sansonetti prima possibile. Quando ci vuole ci vuole. Non possiamo morire per Liberazione.
    Tu e Ferrero dovete agire al più presto.

  1026. Sansonetti oggi era a Domenica In in un bellissimo dibattito sul razzismo fatto di luoghi comuni e castronerie, dove i vari Sposini e Claus Davi insieme all’irreprensibile Sansone facevano a gara ad interrompersi vicendevolmente.
    Un bel salottino!

  1027. scusate, chiedo scusa già da ora xchè so che non sarete d’accordo.
    ma io tutto sto problema che vedete con sansonetti non lo vedo. primo, non mi pare così scandaloso quell’editoriale e son d’accordo con Bruno (nata vota bruno, hai visto 😉 secondo: liberazione bisogna ammettere che pian piano migliora. se poi belli capelli si esprime così facendo intendere che nella spaccatura lui sarebbe x la sinistra “futura”, io credo che nei limiti della decenza possa farlo. e non credo che abbia superato il limite della decenza compagni, scusate. fino a quando non se ne vanno (ammesso che se ne vadano) questi sono una realtà e un editoriale non sempre deve essere PERFETTAMENTE in linea con la linea del partito di maggioranza. insomma, x me state un po’ esagerando co sta storia. poi il tempo ci darà ragione, tranquili. diverso sarebbe se facesse propaganda x un partito che non è il nostro, ma purtroppo questi sono ancora “nostri” e ce li dobbiamo sopportare. ci sta poco da fare. coraggio!
    lucaocchionero se ti riferisci alla sua presenza in tv di oggi a domenica in, non ho visto da altri fare figure migliori di sansonetti nell’affrontare il tema delicato del razzismo, sinceramente.
    insomma, so che vado controcorrente, ma cacciarlo ORA sarebbe controproducente. proprio ora che UN SACCO di vendoliani stanno venendo con noi. calma e sangue freddo compagni. scusate, ma davero x ogni minima cosa i nervi non posono saltare in questo modo, suvvia.
    in riguardo il manifesto, scrivesse quello che gli pare, tanto non sappiamo manco se ci votano, perciò… voglio dire, compagni, sansonetti sarà quel che sarà, ma ci voterà almeno, o no? 🙂 scherzo, è per alleggerire la cosa…

  1028. Secondo me non ci vota proprio, non è mai stato manco iscritto… Poi, lo so, c’ha dei bellissimi capelli, e io rosico… :-)…

  1029. Ok, rimaniamo calmi, però lui rimane un mascalzone, eh, sia ben chiaro…

  1030. d’accordissimo su questo. mai dubitato di ciò. ci mancherebbe

    🙂

  1031. un compagno di Roma Says:

    sottoscrivo Lucaocchionero, l’editoriale di Sansonetti oggi era di una insolenza inaudita. Dopo di che tatticamente ha probabilmente ragione Maria…..

  1032. un compagno di Roma Says:

    ma la pentola sta per scoppiare: ieri al corteo ho assistito a una scena esilarante: il “sansonetti sansonetti vaff…” gridato da decine e decine di compagni mentre lui sta per passare accanto a loro!!!!!!

  1033. lucaocchionero Says:

    No Maria, non sono d’accordo. Rileggiti l’editoriale non è un gioco da equilibrista quello di Sansonetti. Dice proprio che nel corteo di ieri c’erano due anime: una “fortemente comunista” (usa proprio questo termine), sicura della sua identità votata al passato e l’altra anima che guarda al futuro. Io e tanti come me non stiamo lavorando per il passato(come fa Sansonetti che lavora per la Bolognina2 in sedicesima) ma per il futuro(che lui, poverino, non riesce proprio a figurarsi). Ora Sansonetti non è un militante qualsiasi di maggioranza o minoranza, è uno che ogni giorno esce sul giornale del partito a commentare i fatti del partito. E non si può sopportare ogni giorno che i fatti raccontati da lui siano diversi dalla realtà. Adesso basta! Bisogna cambiare direttore e linea editoriale.
    Quanto al resto: mi riferivo proprio alla trasmissione di oggi a Domenica IN. Grazie che non ha sfigurato, considerando chi aveva di fronte: una ballerina del bagaglino che parlava di politica insieme ad una giornalista sportiva, ed un altro giornalista cacciato da tutte le tv perchè coinvolto con Moggiopoli! E ci mancava che doveva pure sfigurare!!
    Quanto alle strategie: ammesso che ci siano tutti questi vendoliani che lasciano la minoranza(c’è qualcuno, ma questo grande afflusso sinceramente non mi risulta) questo non sarebbe un buon motivo per mantenere Sansonetti lì dov’è. Cosa c’entra? Cerchiamo di uscire da un modo di fare politica legato alle convenienze del momento e siamo per piacere un pò più radicali ed un pò più coerenti. Nè dico che il giornale deve essere fedele alla linea Ferrero. Anzi sai che ti dico? Mettiamo un direttore che non sia neanche del partito e che sia fuori da questo interminabile congresso(la Rif per la Sinistra proprio non vuole darsi pace): propongo Marco Travaglio direttore di Liberazione!

  1034. Ringrazio il Circolo PRC “Massimo Troisi” per lo spaccato direi toccante che ci dà dei vicoli di Napoli..
    Spero che il pezzo sia mandato sia a Liberazione che al Manifesto e magari anche a l’Unità.. troppo spesso parliamo guardando in alto, ai giochi politici, agli accordi o alle divisioni tra questo o quello, scordandoci, non per cattiveria ma perché non la viviamo direttamente, che per molti anche in Italia “a iurnat è nu’ muorz”.

  1035. lucaocchionero Says:

    Ecco appunto compagno di Roma: non sapevo del Vaffaday per Sansonetti ma davvero la pentola sta per scoppiare. Io sono uno di quelli che sta tenendo buoni i compagni, ma ti assicuro che qui a Taranto, specie tra i più giovani, c’è già chi pensa a fare una manifestazione pubblica con tanto di rogo del giornale. Bando a tutti i tatticismi bisogna che a Roma ci si renda conto che la corda per Sansonetti si è spezzata. I militanti non lo vogliono più. Se la sua direzione è oggetto di trattativa con la minoranza si cambi oggetto di questa trattativa perchè la storia di Sansonetti direttore di Liberazione è irrimediabilmente terminata.

  1036. Pietro Ammicca Says:

    Lo sai che è bella la storia del rogo in piazza? Per spignere a cacciare Sansonetti ho capito bene? Quando lo fate ditemelo che mi faccio sentì in sezione

  1037. siamo al delirio.

    propongo beppe grillo invece di travaglio così facciamo il colpo!

    editoriale. in quella piazza ci stava solo rifondazione? o ci stava anche altro? tipo SD tipo i verdi et simila o no? allora, c’era una sinistar che guarda al futuro o no? ha parlato esplicitamente di rifonfazione comunista che è divisa in due , i settari e i progressisti? fatemi capire perchè davvero non vi seguo più.

    liberazione va sostenuta!
    abbiamo delle teste che sappiamo come sono in quel giornale anche perchè sappiamo come sono state assunte, sansonetti ha fatto di tutto x farsi voler bene e c’è riuscito. ok. d’accordo. ma qui non è un fatto di “tornaconto” tattico lucaocchionero. qui è un discorso di buonsenso, accidenti!
    non so, a me pare che questa storia del giornale e di sansonetti la si stia affrontando da parte nostra con troppa superficialità. guardate che c’è una vertenza. guardate che non si scherza, compagni.
    scusate ma secondo me non ci si sta rendendo conto… poi, scusa, cosa vuol dire lucaocchionero che tieni buoni i compagni. altrimenti? che fanno? un’agguato a sansonetti? fanno il mazzo a ferrero xchè lo cacci? e lasciali, forza, vediamo che sono capaci di fare.
    ma siamo seri per favore!!
    scusate lo sfogo ma si sta trascendendo

  1038. Sansonetti va cacciato, anche per l’articolo di Bifo due volte in prima. Ma i casi sono troppi. Sansonetti va cacciato e basta. E comunque il bilancio del giornale non può gravare sul partito, che nei prossimi anni passerà tempi durissimi.
    Riguardo a Travaglio, non ho capito se il compagno scherzava. Travaglio è un dipietrista e si dichiara orgogliosamente di destra, stile Montanelli. Se nemmeno noi distinguiamo più destra e sinistra, siamo messi davvero male.

  1039. un compagno di Roma Says:

    Maria, sono abbastanza d’accordo con te sul fatto che, per ora, è il caso di non ingaggiare un braccio di ferro su Sansonetti. Dopo di che se rileggi bene l’editoriale vedrai che c’è una esplicita contrapposizione tra i comunisti che hanno una “identità sicura” e gli altri che hanno una idea di “futuro”. Io vorrei capire perchè io non avrei una idea di futuro, spiegatemelo per favore…..

  1040. un compagno di Roma Says:

    perché l’ultima l’avete notata? Il leader di Sinistra Critica, Salvatore Cannavò, è tornato a scrivere per Liberazione. Secondo voi è normale che uno che dice un giorno sì e l’altro pure che Rifondazione è fallita debba scrivere per il giornale del partito? Ditemi per favore se tutto questo ha una logica……

  1041. forse non mi sono spiegata io.

    TROVAMI DOVE SANSONETTI ESPLICITAMENTE TI OFFENDE O VA CONTRO LA LINEA DEL PARTITO IN QUEST’ EDITORIALE.

    certo che, per noi quel senso del “futuro” lo percepiamo come un’offesa. ma effettivamente di certo x questa unione della sinistra diffusa non ci sta nulla, quindi identificarla nel “futuro” in questo caso non significa offendere noi. mi sono spiegata? è chiaro che noi invece, dopo tutto quello che ci hanno buttato addosso la viviamo così.
    ma accidenti, non puoi incriminarlo. chiaro?
    anche sacha la capisco, ma se si potesse cacciare su due piedi senza problemi, tu pensi che ferrero non l’avrebbe già fatto?

  1042. Gabriele Says:

    ….manifestazione con rogo del giornale?…ma che state impazzendo? Ho letto i vostri post recenti e mi pare che abbiate un pò esagerato nel criticare tutto e tutti…non vi va bene Liberazione, non vi va bene il manifesto…non vi va bene niente, ma vi pare? Possibile che quando qualcuno vi da contro debba per forza passare per mascalzone. Sul manifesto per esempio voglio dire la mia: compro quel giornale da sempre, sono un appassionato di quella storia, insomma sono molto attento anche alle loro vicende interne e vi assicuro che in quel giornale non mancano persone che condividono il percorso intrapreso a chianciano dall’attuale maggioranza, per primo il direttore Polo. Poi certo al quotidiano lavorano anche vendoliani o altro, ed ovviamente quando scrivono dicono la loro. Il succo insomma è: Perchè criminalizzare un intero giornale?…già la stampa è messa male poi prendiamocela anche con quel poco di buono che c’è a sinistra…dove vogliamo arrivare?

    Per il resto debbo dire che la manifestazione di ieri è stata al di sopra di ogni previsione…dunque ho ripreso un pò di ottimismo.

    Mi preme però dire una cosa: molti di voi mi hanno più volte rimproverato perchè troppo spesso tornavo su questioni congressuali…mentre credo che adesso andrebbe un pò rimproverato Ferrero, visto che ieri in pieno clima unitario ha ritenuto opportuno tornare sulla questione congresso son il seguente virgolettato: “diciamo che a chianciano qualcuno aveva ragione e qualcun altro aveva torto”.

    Qualcuno sa spiegarmi l’opportunità di quelle parole in un clima come quello di ieri?…per me servono solo a far polemica.

    Saluti.

    ps: sulle dichiarazioni di Rizzo no comment. Dichiaro già da ora che alle europee voterò ovviamente per il Prc, anche essendo in minoranza…ma non mi fate vedere quel nome sulla lista di rifondazione perchè potrei davvero impazzire.

  1043. caro gabriele, il 27 settembre 2008 non risale a decenni addietro, dove il grande nichi ha buttato merda nuovamente su di noi senza le “virgolettate” (scusa il francesismo). mi pare che paolo si sia anche trattenuto e sia comportato da gran signore, visto che per nichi siamo ai livelli della restaurazione comunista.
    fortuna che quelli che erano scesi con la bandiera della RplS l’hanno gettata nel tevere e si sono inseriti sotto a quella di RIFONDAZIONE COMUNISTA con tanto di orgoglio SETTARIO.
    e magari lasciamogliela passare a paolo ‘sta piccola soddisfazione di dire che visto i risultati OTTIMALI di ieri a chianciano c’avevamo ragione noi.

    nichi può spare a raffica quanto gli pare cavolate e offese a iosa, e paolo non può manco dire “forse avevamo ragione noi”?
    suvvia gabriele. è che vi rode.
    ma è solo l’inizio caro 🙂

  1044. Gabriele Says:

    …maria sinceramente di cosa mi dovrebbe rodere?…dai siamo seri cosa pensi che io speravo in un fallimento della manifestazione?…cosa pensi che io sono uno di quelli che spera che il Prc vada male alle europee per poi cambiare linea? Mi dispiace ma non sono tra questi. Anche perchè adesso ogni fallimento del Prc potrebbe prefigurare la definitiva scomparsa della sinistra. Tuttavia non potete dire che un giorno chi torna sul tema congresso è un polemico, e un’altro che invece è giusto farlo.

    Fraterni saluti

  1045. l’importante è che tu non sia tra quelli che non si augura il fallimento del prc per fare dopo il colpo di mano interno e portare in costituente tutto il partito. mi pare di avertelo sentito dire… ma forse mi sbaglio. spero di sbagliarmi.

    saluti anche te… comunisti però, li accetti? 🙂

  1046. Brunoincazzato Says:

    non per ricambiare la cortesia a Maria,ma pare con molta evidenza che lei colga perfettamente tutti i punti,tutti tutti e li chiama per nome e cognome.vivaddio quando si dice che ci vorrebbero tante compagne e dirigere questo partito dice una santa verità.
    a)c’è il bisogno impellente di capitalizzare la manifestazione di ieri,con ogni mezzo,in tutti i modi.in primis per il partito tutto,per noi in special modo.è stata la manifestazione di ieri l’ossigeno che ci occorreva.quindi compagni stiamo ai fatti,grande manifestazione di lotta e di popolo.
    b)era cos’ evidente che in quella piazza non c’eravamo solo noi e pdci,ma un bel pezzo significativo di “sinistra” che non appartiene.è così facile correre il rischio di egemonizzazione,possiamo evitare questo inutile errore?
    d)l’articolo di sansonetti,e tutti gli altri articoli sulla manifestazione,compreso il titolo di apertura parlano della grande manifestazione alla quale anche ,e specialmente,prc a partecipato.e ne parla con un sobrio orgoglio.stupiti come sono(i giornalisti)anche loro della grande riuscita.non era scontato che potesse essere una così bella manifestazione,non era scontato che potessero scrivere articoli a favore.ecco noi con quella manifestazione abbiamo obbligato liberazione a scrivere di noi,perchè siamo stati il fatto,la notizia,la politica.liberazione è il mio giornale,quello del mio partito,e come difendo la mia bandiera così difendo il mio giornale.certo il direttore esce spesso fuori linea,ma il partito sta facendo in modo che le cose si mettano a posto.ci vuole calma e gesso e tanta voglia di ripartire.
    e)chi pensa ad un rogo in piazza del giornale è UN COGLIONE! io non sopporterei gesti e atti di una simile parvenza fascista,come il kkclan,come bruciare i libri in fharenait 501,come i generali di pinochet che bruciavano i libri nelle biblioteche.chi lo pensa si è bruciato il cervello e con me non deve discutere mai più!!!!
    f)chi c’era ieri ha potuto vedere che dietro lo striscione della rif x la sinistra non c’erano nemmeno i vendoliani,erano con me dietro lo striscione del partito,anche loro con le nostre bandiere in mano.,aria questo vi sta dicendo,che la fase critica è finita,questi rimarranno tutti nel partito,qualche piccola scoria tossica ancora,ma la riappacificazione è vicina.
    scusate i toni,che sapete non mi appartengono,ma mi avete fatto incazzare di brutto.
    vi abbraccio forte compagni

  1047. emmedì Says:

    Sul giornale: il rischio di fare la figura dei censori baffuti, c’è, e andrebbe evitata. Soprattutto ciò di cui possiamo fare a meno è una protesta organizzata di un gruppo magari un po’ troppo focoso.
    D’altra parte la situazione è alquanto incomprensibile e schizofrenica.
    Abbiamo un partito che fronteggia i debiti di un suo quotidiano che ne travisa di proposito la linea di maggioranza, oltre a parteggiare vivamente per un’area di minoranza che potrebbe persino scindersi dal partito per farne un altro in tutta concorrenza con rifondazione.
    Cioè, cose mai viste.

    In questo senso secondo me la discussione andrebbe imposta ai vendoliani in un certo modo.
    Innanzitutto qualcuno deve prendersi la responsabilità chiara e tonda sulla crisi finanziaria di Liberazione.
    Secondo, la linea del quotidiano può divergere fino ad un certo punto con quella del giornale, ma non può in alcun modo essere quella di un possibile, ALTRO, futuro partito.
    Quindi i vendoliani, prima di decidere come relazionarsi nei loro confronti, dovrebbero sciogliere la questione della scissione e per questo motivo andrebbero incalzati su questo punto specifico.
    Punto che da un lato, per il momento e nell’attuale attendismo, gli permette di restare in una posizione ricattatoria, ma se sollevato e problematizzato, li metterebbe in uno stato di debolezza in quanto, credo, nell’immediato una qualsiasi decisione li spaccherebbe a metà o giù di lì.

  1048. Bruno, quando eri incazzato eri più gagliardo… :-)… A parte le battute, compagni, mi sembra che a qualcuno sfugga che la situazione è gravissima nel paese, e per giunta in così rapidissima evoluzione da richiedere grandissima prontezza e decisioni veloci e draconiane. Con il PD in disfacimento (per non parlare della galassia del micro-ceto politico che va da SD ai verdi ai radicali, passando per socialisti e PDCI), con quello che combinano Berlusca, Umberto, Giulietto, & friends, e con la disperazione della gente che monta di giorno in giorno e non trova punti di riferimento e di aggregazione, noi stiamo qui a fare i sottili distinguo e i delicati tocchi di fioretto, tutti preoccupati che se cacciamo Sansonetti, “oh mamma”, chissà che succede e cosa ci combinano. Ma con tutto quello che sta succedendo in Italia e che ci fanno ogni giorno lorsignori, ma veramente, compagni, io rimango basito. Il problema è che non si può cacciare Sansonetti se no apriti cielo?!? Ma per favore… Basta con la paralisi, dobbiamo andare all’attacco su tutto, dai regali alle banche alle morti sul lavoro, dall’Alitalia alle leggi ammazza-magistratura (io ho fatto in tempo anche ad andare a firmare per i referendum), e abbiamo bisogno anche di una Liberazione funzionante al 100% e senza quinte colonne. Non possiamo permetterci certe zavorre proprio ora!!! E poi, avete massacrato Luca Occhionero, ok, Travaglio sarà anche montanelliano e di destra (ma non è proprio così semplice, ha avuto un’evoluzione molto interessante, praticamente è d’accordo con noi su quasi tutto, inclusi Iraq e G8 Genova ), ma compagni, nella lotta di classe che c’è oggi in Italia, “oggettivamente”, vi domando, come avrebbe fatto il migliore ai tempi dei giovani in camicia nera, chi è che sta con chi? Nella mia modesta opinione, uno cazzuto e coraggioso come Travaglio è infinitamente (infinitamente) più vicino a noi su praticamente tutti i temi e tutte le battaglie concrete rispetto a un piccolo mascalzone e furbetto cagnolino da salotto come Bellicapelli…. ekkekkazzo, ma perché le cose che sappiamo tutti non si devono dire perché se no sono politicamente “scorrette”?!? Ma allora siamo ancora prigionieri di “quello che dicono gli altri” (cioè quelli dei salotti buoni) e del complesso del “Bottegone”, e i nostalgici incapaci di rinnovarsi alla fine non siamo noi ex PCI… come la mettiamo?!? Anzi, dirò di più, non comunista e non iscritto per non comunista e non iscritto, prendiamo allora come nuovo direttore un esponente dell’ala sinistra di Micromega, che ci ha sempre sostenuto e ha sostenuto Ferrero in questi mesi. Per esempio uno come Pellizzetti, che è gagliardo e scrive da Dio. Non sarà dei nostri, ma rispetto a Bellicapelli sembra Robespierre…

  1049. prcarmerina Says:

    spero che questo scontro finisca, senza indicare la porta a nessuno (le preoccupazioni di Grassi non erano campate in aria, ancorchè la possibile soluzione non era condivisibile) ma con la chiarezza che si milita in un Partito, non in due. Che si lavori si collabori etc., ho sempre sostenuto che il consenso “reale” dei vendoliani non sia così ampio (sicuramente non il 47), il punto è sperare che sia collaborativi principalmente per i “collegamenti” che loro hanno (da Rita Borsellino a Ginzborg) che a Ferrero lo schifano e a Vendola no, e questi portano voti.

  1050. Per la cacciata di Padellaro, che comunque vendeva, non mi sembra si sia levata chissà che protesta. Orsù, bisogna agire.
    Riguardo a Travaglio, guarda che è lui a definirsi di destra (intervista che mi ha scioccato), ad avere dichiarato che in Germania voterebbe Merkel, che crede ciecamente nel mercato. E’ un anticomunista che vota IDV. Suvvia, non scherziamo. Io Montanelli me lo ricordo, era tremendo. Credo anche che Travaglio nel suo stupido libro sugli onorevoli da evitare includa gente come i nostri, che si è “macchiata” di delitti politici come l’esproprio proletario di Caruso. Travaglio è proprio improponibile e secondo me non è neanche tanto intelligente.
    Comunque è vero che ci vorrebbe un nome “indipendente”. Anche se mi sembra chiaro che i big vorrebbero chissà quale stipendio.

  1051. mah… mi sa che stiamo perdendo i lumi della ragione…

    come se cambiare direttore adesso, ora, subito, salverebbe le sorti del partito e davanti agli occhi dell’italia avermmo più credibilità. travaglio poi sì, eccerto, lui sì che con editoriali tipo “la politica delle puttane” ci aiuterebbe. senz’altro… abbiamo bisogno del suo giustizialismo alla di pietro, certo, ci manca solo questo… se siamo al punto di discutere su quale direttore trovare, anche il primo che passa, basta cacciare sansonetti xchè i mali del partito sono tutti da attribuire a sansonetti, perchè i militanti con qualcuno se la devono pur prendere e devono pur sfogarsi, e visto che non hanno abitudine di andare in trasferta con gli ultà e inneggiare a bandiera rossa e spaccare tutto, poverini, diamogli da scazzottare e da bruciare vivo belli capelli così si sfogano.
    poi chiedo scusa a lucaocchionero al quale voglio molto bene. non volevo attaccare, ma credo che per il delirio (di tutti) manchi poco. mario, tu stai dicendo grandi verità, e proprio x questo se a pensare che sol a cambiare sansonetti risolviamo il problema, siamo davvero messi male. condivido con bruno il fatto che non stiamo facendo tesoro del successo della manifestazione di sabato. non vorrei sconvolgervi compagni, ma visto che io non ci sono stata, da spettatrice esterna posso dirvi che NESSUNO ne ha parlato. NERSSUNO. hanno mostrato solo la piazza con di pietro. della manifestazione DUE PAROLE e anche veloci. tanto che ieri ho chiesto ad amici non di sinistra che ne pensavano della manifestazione e hanno risposto: non saprei, non ne ho sentito parlare.
    VI RENDFETE CONTO? LO CAPIAMO CHE QUESTA MANIFESTAZIONE DOVEVA SERVIRE E SERVE A NOI? COME IL PANE CI E’ SERVITA, MA PARE CHE LA STIAMO GIA’ METABOLIZZANDO… LO VOLETE CAPIRE CHE FUORI NEL MONDO NON CI CAGA ANCORA NESSUNO? (perdonate il francesismo)
    vedi lucaocchionero, io ero a pranzo con amici piddini mentre guardavamo domenica in. non mi sono sognata nemmenno lontanamente di attaccare sansonetti. a me è sembrato anche un miracolo che fosse stata chiamata liberazione a partecipare al dibattito. in quel momento non era quello stronzo di belli capelli, in quel momento x me era il direttore del MIO giornale. e francamente figure non ne ha fatte.
    io sono per il dialogo e sono certa che la situazione migliorerà. dategli tempo a questa redazione di capire che non è più tempo, che il segretario ora è ferrero e che le cose devono cambiare. non siate così precipitosi, che ci diamo altre zappate sopra ai piedi.
    scusate se ho scritto molto, so che ramon non ama aver logisticamente il blog invaso da articoli, ma stavolta ramon perdonami ma uno di gennaro carotenuto lo mando. quando sabato l’ho letto è riuscito ad azzittirmi. e non è facile cazzittire me, credetemi…. 🙂 premetto x chi non lo conoscesse che gennaro è una mente fina (io amo molto leggerlo), scrive su la jornada, latinoamerica, collabora con minà ecc. a me piace moltissimo anche quanto tira certe botte come questa che ti inchiodano al muro e ti lasciano senza respiro.. riflettiamoci su compagni. non è una provocazione, capitemi. ma “da fuori” ci vedono così… eppure il vento soffia, eppure c’è tanta voglia di sinistra…. TANTA… eppure sprechiamo energie a disquisire se dobbiamo mandare fuori sansonetti a calci in culo o meno, e intanto tutto va a rotoli e noi insieme al tutto…
    scusate. vi abbraccio tutti . buona giornata

    La legge elettorale per le europee, che il PdL sta varando con il silenzio-assenso del PD, fa schifo. Ma non è, come invece sbraita la cosiddetta sinistra radicale, un golpe. Per più motivi; innanzitutto perché se tutto è un golpe nulla è un golpe. Poi perché lo sbarramento al 5% non è un golpe, l’eliminazione del voto di preferenza non è un golpe e la riduzione delle dimensioni dei collegi (saranno una decina) non è un golpe. Anche se fanno schifo. Il modello della nuova legge è quello cileno, ma non nel senso pinochetista, nel senso bacheletiano, con un paletto così alto che ci vorrebbe Javier Sotomayor per saltarlo.

    Eppure neanche l’imposizione del bipartitismo è un golpe, soprattutto se oltre che strillare al golpe non si ha altro da dire. Fuori dal palazzo questi continuano il loro teatrino. I vendoliani del PRC: “mai più con il PdCI!”. I ferrariani rispondono: “mai più con verdi ed SD”. “Gruppettari”, “Stalinisti!”, “vengo anch’io, no tu no”. Verdi ed SD intanto trattano con il PD ma si tengono le mani libere per riaccordarsi a sinistra. Tattica senza strategia.

    Temo che tutti questi burocrati, i sette nani dell’ultrasinistra e il grande nano del PD, indistintamente nei loro uffici abbiano appeso un ritratto gigante di Leonida Breznev. Chi meglio dell’uomo della stagnazione incarna la sinistra italiana di quest’inizio secolo? Per intanto la decisione più decisionista è che Piero Sansonetti resti direttore di Liberazione. Dopo aver fatto fallire l’Unità negli anni ‘90, fa chiudere Liberazione nel terzo millennio (e non date la colpa a Berlusconi). Il paese intanto né guarda né è attonito.

    In queste condizioni, la pessima legge elettorale veltrusconiana per le europee diventa piuttosto una buona legge sul testamento biologico della sinistra italiana. Il PD accende un cero a Berlusconi e gongola perché con il modello cileno di cui sopra prenderà due o tre seggi in più e forse farà fuori anche Antonio di Pietro che, anche se prendesse il 10%, al massimo potrebbe aspirare a un paio di parlamentari europei. Contenti loro…

    Intanto lì fuori, indifferente al mondo dei burocratini finti rivoluzionari di professione a caccia dell’ultimo strapuntino, ma sensibile al destino del paese, sta germogliando un nuovo movimento di studenti che difendono scuola e università pubblica. Ieri erano centinaia di migliaia in piazza, ma c’è da giurare che nessuno di loro si è sentito convocato dai partiti della sinistra. Come diceva Juan Domingo Perón, “il popolo arriverà, con i dirigenti in testa, o con la testa dei dirigenti”. E come diceva Pierangelo Bertoli, “eppure il vento soffia ancora…”.

  1052. sacha padellaro non aveva nessuna vertenza in ballo

  1053. un compagno di Roma Says:

    è chiaro, cara Maria, perché non ne hanno parlato, perché con un Pd in difficoltà far vedere alle pecorelle che esiste una altra possibilità in campo, che invece si sta riorganizzando, potrebbe essere pernicioso. Qui non c’entra proprio niente il fatto che nessuno ci caghi. Hanno paura che con una leadership allo sbando come quella di Veltroni il progetto PD smotti

  1054. un compagno di Roma Says:

    poi scusate, vedo che il fatto che Cannavò sia ridiventato giornalista di Liberazione non vi disturba…roba da pazzi è come se su radio vaticana parlassero i protestanti……..

  1055. Finché resta Sansonetti sarà impossibile rilanciare il giornale perché il suo rapporto con i possibili lettori è a dir poco logorato. Inoltre Liberazione ha bisogno di un taglio nuovo, deve promuovere inchieste scomode, cosa che Sansonetti non ha mai fatto. Anche quello è un modo per far parlare di sé.
    Quindi il rilancio del giornale è impossibile finché resta lui, e il giornale non può continuare ad accumulare debiti. Ergo deve essere cacciato.

  1056. p.s. da quello che so io un giornale di partito può licenziare in qualsiasi momento il suo direttore se questo non corrisponde alla sua linea politica. Lo statuto giuridico è particolare. Me lo ha spiegato il mio fidanzato che è avvocato.

  1057. Car* tutt*,
    ma c’avete il fisico che io, vista la mia età, non ho più. Tutte questi post tra domenica e questa mattina….accidenti!
    La mia domenica, invece, è stata così congegnata: riprendermi dalla fatica fisica ed “emotiva” di sabato, aiutare la mia compagna nelle pulizie domestiche sotto minaccia (giusta!) di sfratto in caso contrario, scelta di non comprare alcun giornale per non ricadere nella lettura di altr* della manif.
    Mi pare che, come diceva qualcun*, la manif non sia stata proprietà di qualcuno. C’era tanta rifonda (che ha dato ancora una volta un segnale di voglia di riprendere parola), c’erano tanti costituenti (in tutte e due le versioni), c’era quel po’ di Pcl che esiste. Ma c’era soprattutto ancora una volta tanta “eccedenza”, tanta sinistra sociale che diceva (ci diceva): “non siamo morti, rialziamoci!” e lo diceva (ce lo diceva)con maggior forza di tant* nostr* compagn* che sono ancora sotto shock elettorale. Questo è l’elemento che più mi ha colpito ed interessato.
    Già so che ora ciascuno vorrà mettere la propria bandierina sull’esito positivo e non scontato di quella manifestazione. Chi dirà che è stata partecipata perchè c’era tutta la sinistra politica, chi perchè c’erano tant* comunist*, ecc.. A me pare che l’elemento positivo che l’ha caratterizzata è stata proprio la presenza di tutte le articolazioni politiche e sociali e di quella moltitudine (scusate il termine da disobba, ma io da lì vengo e mi pare che rappresenti, in questo caso, molto bene le singole diversità) che ci dice che le resistenze i movimenti ci sono e ci parlano.
    Dal referendum di Vicenza ai caschi protettivi di Chiaiano, dal movimento per la scuola pubblica (venerdì sono tornati a farsi vedere in gran quantità i/le “bimb*” delle superiori) allo sciopero generale del sindacalismo di base del prossimo 17, c’è un pezzo consistente del nostro territorio che ha “bisogno” anche della nostra presenza e della nostra volontà di costruire spazi e senso comuni (non sintesi) in cui far precipitare queste potenzialità.
    Penso che dovremmo un po’ quietarci dal discutere sul nostro interno e, superando lo stato di impotenza che ancora ci pervade, ributtarci nelle strade.
    Vi ricordate la citazione che stava all’inizio del doc.1 congressuale?
    Abbiamo voluto la bicicletta, ora siamo “costretti” a pedalare.
    Penso che tant* che hanno espresso posizioni diverse, l* ritroveremo allora al nostro fianco.

    Saluti e libertà.
    Ale B.

  1058. saha d’accordo. ma obiettivamente, a parte qualche articolo tendenzionso (e vi ricordo che la minoranza non è del 5% eh. non scordiamocelo questo), dove non corrisponde ora liberazione alla linea del partito? cannavò. d’accordo, ma non è un bollettino di partito il giornale. è un giornale di sinistra e comunista. dobbiamo allargare, l’idea delle inchieste va benissimo e ne abbiamo già parlato. quella della fiom funziona. si deve costringere la redazione ad “inventarsi” qualcos’altro in tal senso.
    poi non è questione solo del pd che non ha interesse a fa vedere che stiamo tornando in campo. vi mando il commento che ho appena trovato aprendo il blog. mi aiutate x cortesia a trovare una risposta x un nostro semplice elettore? rappresetna uno dei tantissimi elettori compagni, non militante ma elettore di rifondazione.
    mi aiutate? xchè io non so che dirgli… a lui e alle centinaia che mi fanno queste domenda, visto che a molti non scende il fatto che sono tornata in rifondazione, visto avrei potuto avere un futuro nei vecchi ds e nell’attuale pd… vabbè lasciamo perdere
    davvero. sinceramente. io non rispondo xchè non so che dire…

    Verrà il giorno in cui ritorneremo, Maria, verrà il giorno in cui la Sinistra potrà finalmente far sentire la sua voce autorevole, fuori ed oltre lo schifo di oggi. La gente ha bisogno di un movimento, di un partito nel quale riconoscersi, ma è tutto così confuso ed è sempre più difficile far passare le nostre parole d’ordine. La gente è stanca dei troppi tradimenti, dei troppi voltagabbana, dei troppi corrotti che anche da sinistra hanno ucciso le nostre idee. E ho sentito Ferrero e Vendola e Diliberto e non riesco a capire, non riesco a capirli. Il loro atteggiamentom suicida ci lascerà fuori anche dal parlamento europeo…è una sofferenza, Maria. Capisco i tuoi ragionamenti e quelli di tanti compagni di Rifondazione ma io sono stufo delle troppe sinistre che fanno in realtà il gioco di chi ci governa e dello stesso PD di veltroni che ci sguazza….

  1059. Ciao tutt*,
    reduce da una bella manifestazione anche qui a Bruxelles (ci sono i dettagli in prima sul sito nazionale del Partito… 😉 ), vedo che anche qui si sta parlando di “Liberazione”. Riproduco allora un messaggio che ho scritto ieri a una compagna che la pensa più o meno come la nostra carissima Maria…

    *****

    Ciao carissima,

    d’accordissimo che un Partito – e specialmente un Partito Comunista come il nostro – non può stare senza un giornale, o meglio senza degli efficaci strumenti di comunicazione, di dibattito e di propaganda, su carta, su internet, su tv, su tutto dove sia possibile. Ma non “uno qualunque”: va fatto bene e decentemente, perché se no è inutile e ciò che è inutile è dannoso. E “Liberazione”, cosi com’è fatto oggi, è inutile e dannoso, dal punto di vista sia politico, sia personale, sia economico.

    Anche oggi, a leggere “Liberazione” dopo la grandissima manifestazione di ieri, anziché sentire un minimo di soddisfazione e orgoglio (eccheccazzo, ce lo meritiamo no???), ci si girano le scatole e ci si mangia il fegato: dal sempre più ineffabile e infumabile Sansonetti che a denti stretti riconosce che “La più forte [anima], la più visibile, era l’anima che chiede una identità sicura alla sinistra, l’anima fortemente «comunista»”, mettendola tra virgolette (tra virgolette ci sarà lui), ma poi chiosa che “Però c’erano anche gli altri, molti altri, che invece credono che non si deve partire dalla propria identità, dal proprio passato, ma da una idea di futuro da mettere insieme e mettere a frutto”, cioé, secondo questo inqualificabile, i comunisti sono il passato, fare invece l’ala sinistra dei veltroniani è il futuro, ma che bravo; o il tale Checchino Antonini che ci tiene a far sapere che “Chi scrive non crede all’eventuale lettura identitaria della manifestazione di ieri” – bravo, e il chissenefrega nun ce lo mette? E tante altre cose, a piene mani in tutti gli articoli, in cui si nota che a questa gentaglia secca parecchio che ieri, così come il 20 ottobre dell’anno scorso, chi c’è veramente in piazza e nelle lotte sono i COMUNISTI con le loro bandiere e il loro orgoglio di esserlo, per il passato il presente e il futuro. Ma insomma, un giornalaccio del genere, a che serve???

    Ma se a me prende la voglia di leggere cazzate anticomuniste mi leggo “Repubblica” o giù di lì, o al limite, se voglio un po’ di “non-pensiero unico” o qualche genialità da torre d’avorio o di “sinistra diffusa”, leggo “il manifesto”, e pace e bene. Ma se compro e leggo il giornale del mio Partito, vorrei innanzitutto leggere qualcosa sul mio Partito, dal mio Partito per il mio Partito. Ma ci vorrà molto a capirlo? Come per esempio fanno quelli del PdCI con il loro “Rinascita della Sinistra”: comparate quello che hanno fatto loro per la manifestazione di ieri, e vedete un po’ la differenza tra un vero e serio giornale di partito comunista, e una pagliacciata di parolai fricchettoni a spese degli altri. E tra l’altro, di “Rinascita” vedo bene anche il modello: un quotidiano on-line e un settimanale su carta, così anche per rimettere un po’ a posto i bilanci.

    Un’ultima cosa vorrei dire: nella direzione l’altro giorno, ancora una volta i compagni hanno “deciso di non decidere” su Liberazione: ripianare il debito del 2008 e poi per il 2009 “si vedrà”. E Sansonetti e la sua banda ancora al loro posto, a continuare a fare il cavolo che gli pare, cioé danni. Mi dispiace, ma non è rimandando i problemi che si risolvono, anzi così si aggravano, e nel 2009 finirà che il giornale si mangerà il Partito in una voragine di debiti e di discredito. E in questo caso trovo molto irritanti e deludenti il nostro segretario Paolo Ferrero e gli altri membri della Segreteria, che sono stati eletti per prendersi come si deve le loro responsabilità, e non per non avere neanche il coraggio di cacciare via chi se lo merita ampiamente. Se Ferrero è stato tanto bravo da avere il tempo di andare a fare il chierichetto di Ratzinger (vedi http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/3321/314), potrebbe averlo anche per prendersi le sue responsabilità nei confronti di gente prepotente e strafottente. Perché chi asseconda la prepotenza e il fatto compiuto, continuerà a subirla sempre di più, ed è questo che succederà al Partito con la banda che oggi occupa “Liberazione”. Altro che libertà di stampa e Tremonti: la zappa sui piedi ce la stiamo dando noi.

    Salutoni

    Mario

  1060. va bene mario.

    facciamo un bollettino di partito che leggerai solo tu e i tuoi amici del pdci (ho visto le tue foto sulla manifestazione di sabato. francamente tutta quella presenza delle bandiere del pdci a me non ha fatto un buon effetto, ad esser sincera. senza polemiche, eh. non x nulla io ho votato la 1 e tu la 3. chiuso. comunque sono contenta che è andata bene anche da voi)

    io credo che ferrero e la segreteria stia agendo molto bene.
    da dirigenti responsabili e con un minimo di sale in zucca.
    la questione del chirichetto non la commento perchè si commenta da sola.

  1061. Concordo con Mario: chi di dovere si assuma le sue responsabilità.

  1062. un compagno di Roma Says:

    che Cannavò scriva semplicemente su Liberazione dei commenti non mi disturba, è che sia pagato per farlo che lo trovo francamente assurdo. Il partito è sull’orlo della bancarotta a causa del giornale e il giornale che fa? fa scrivere il leader di una delle forze che gli fanno la concorrenza a sinistra!!!! Per favore siamo seri……

  1063. preciso una cosa. la questione del chirichetto si commenta da sola xchè tirare fuori una cosa del genere x attaccare ferrero mi pare di una bassezza a cui ancora non si era arrivati.
    ma visto che la discussione prende questa piega nella quale non mi ci ritrovo per nulla e non per difendere la segreteria, sia chiaro, ma xchè davvero condivido questa scelta in questo momento di grandissima difficolta.
    così come per me quando facciamo le riunioni di area sono COGLIONI (e lasciatemi sfogare a questo punto) quelli che con la minoranza vogliono rompere. io pur avendo le idee ben chiare e pur non avendo intenzione di lavorare x i vendoliani pur sguazzando tra vendoliani, non mi songno di fare il giustiziere della notte, visto che mella merda ci siamo TUTTI, non solo loro o solo noi. io non ci sto a fare la guerra dei poveri e delle pulci.

    mi tengo fuori da questa discussione xchè non mi appartiene più.
    saluti a tutti. ci risentiamo

  1064. Cara Maria, se tu lo chiami bollettino di partito, che bollettino di partito sia. Ripeto, per leggere altre cose, c’è tutto l’universo mondo dei giornali di regime, e senza contare internet. Qualcuno diceva: meglio meno, ma meglio 🙂
    Sulle bandiere del PdCI, io le trovo bellissime, né più né meno delle nostre; e magari arrivassimo a riavere tutti insieme la stessa bandiera, come si deve, meglio prima che tardi.
    Sul chierichetto, mi sembra che chi legge in chiesa le cosiddette “sacre scritture” davanti all’occhio vigile del capo stregone, si chiami proprio così. L’ho fatto anch’io, da bambino… ma a suo tempo ho già provveduto a farmi cancellare dai registri di questa gente (consiglio http://www.uaar.it). Comunque, non voglio pensar male del nostro segretario, aspetto fiducioso che presto si prenda l’inizativa di organizzare una lettura pubblica, che so, de “Il Capitale”… che quanto meno è un libro molto più recente, di autore conosciuto, e dice parecchie meno cazzate 🙂

    Salutoni

    M.

  1065. Credo che Maria sottovaluti la drammaticità del profilo finanziario. Liberazione non si risolleverà mai con quell’uomo, io qui dichiaro che non l’ho mai comprata. Quindi è inutile rimandare perdendo i pochi soldi che ancora abbiamo.
    Altra cosa è non rompere con Vendola. Scegliamo un nuovo direttore che piaccia anche a lui.
    Sul PDCI mi sono già espressa, non è il mio partito ma è folle il disprezzo che sento in giro. Non facciamo i veltroni della situazione please. sono compagni che erano con noi fino a ieri. questo sì che è autolesionismo!

  1066. un compagno di Roma Says:

    cara Maria, quello che si chiede è solo un pò di rispetto, dei militanti e della linea del partito. Oltre che rispetto di alcune condizioni di ordine finanziario che in questi anni sono state bellamente aggirate. è questo che è in gioco, non anzitutto il fatto che sia gestito dai vendoliani.

  1067. Car* tutt*,
    vi invio di seguito un mail. di considerazioni suul’11 ottobre che mi ha invisto poco fà un compagno di Bologna. Spero vi possano essere utili.
    Saluti e libertà.
    Ale B.

    ————————————–

    ALCUNE CONSIDERAZIONI DOPO LA MANIFESTAZIONE DELL’ 11 OTTOBRE

    E ORA, ALZARE IL TIRO

    E’ stata una manifestazione grande, oltre ogni previsione. L’inizio di una nuova riscossa.
    Una manifestazione su cui, tuttavia, sono necessarie alcune riflessioni.
    Andavano bene tutte quelle bandiere rosse con falce e martello, la riaffermazione della necessità di ripartire, innanzitutto, dall’unità dei comunisti; la riaffermazione dell’opposizione radicale alla destra dentro un quadro di classe, che mette al centro la contestazione delle politiche liberiste e confindustriali e la necessità di un’alternativa imperniata sul rilancio delle politiche sociali, su un nuovo ruolo del pubblico nell’economia, sulla redistribuzione delle ricchezze, sul soddisfacimento dei bisogni popolari.
    Un’opposizione che, come tale, è alternativa a quella del Pd.
    Dentro questo quadro, la necessità della costruzione di un blocco sociale alternativo lungo un percorso che ne determini i contenuti politici e programmatici. E’ su questo percorso, e non prima di esso, che si verificherà e si determinerà, concretamente, l’unità dei comunisti e della sinistra più generale.
    Già!, ma costruire un percorso significa, in primo luogo, costruire delle lotte.
    E’ di qui che occorre partire. Nella consapevolezza che la costruzione di contenuti radicali non consiste nel declamare dieci, cento, mille volte la parola “comunismo” (anche se nella manifestazione di sabato ciò era giusto e orgogliosamente necessario. Non vorrei essere, su questo, frainteso); ma attivando dieci, cento, mille lotte quotidiane piccole e grandi nelle scuole, nei luoghi di lavoro, sui territori; accendendo dieci, cento, mille fuochi nella prateria.
    Percorrendo il lungo corteo, ho notato la stridente discrepanza non tra le sigle, che pure c’era (Prc, Pdci, costituenti della sinistra e dei comunisti, Pcl, ecc. ecc.); ma tra esse, cioè realtà esprimentisi in modi politicamente e ideologicamente autoreferenziali, e gli spezzoni del corteo che esprimevano realtà concrete di lotta e di movimento: i precari della scuola, i comitati napoletani di lotta contro le discariche, i No Tav, i No Dal Molin. Ma, in particolare, mi ha impressionato il foltissimo spezzone di Action: centinaia e centinaia di immigrati, donne islamiche col velo, occupanti di case, famiglie intere di borgatari, un’ umanità composita di nuovo proletariato urbano derelitto e e relegato ai margini, che tanto sarebbe piaciuto a Pasolini. Non cantavano Bandiera rossa, non impugnavano bandiere con falce e martello, non inneggiavano all’unità dei comunisti nè declamavano litanie ideologiche, che forse neanche conoscono. Eppure,esprimevano essi stessi, nella loro stessa fisicità, la rappresentazione vera dell’ opposizione e dell’alternativa sociale, coi loro slogan crudi e perentori, che parlavano di occupazioni di case, maledivano banche e banchieri, reclamavano pane, lavoro e dignità per tutti e tutte. Un’umanità senza voce, che si riprende la voce.
    Come ripianare questa discrepanza? E’ su questo che il Prc deve interrogarsi; è di qui che deve ripartire. Colmare questa distanza è il compito prioritario.
    Si metta, dunque, almeno per un bel po’, il silenziatore alle dispute ideologiche astratte. Si smetta per un bel po’ di disquisire di costituenti e rapporti tra ceti e militanze politiche. E ci si immerga nei movimenti reali per insegnare; ma, soprattutto, per imparare.
    Si capisca che il precipitare della crisi economica e sociale può portare ad esplosioni imprevedibili. E che, per questo, occorre avere visioni di lungo respiro, ma anche capacità di immergersi nell’immediatezza. Che la realtà quotidiana non ha i tempi della politica politicante. E che occorre alzare il tiro, aprendosi a ogni sperimentazione, a ogni tipo e ogni forma di lotta, connettendosi ai grandi e ai piccoli bisogni popolari, siano essi collettivi, di piccoli gruppi e finanche individuali. Avendo ben presente che in una società frantumata, parcellizzata, nella quale non esistono più i fronti sociali omogenei
    e, soprattutto, non esistendo quasi più gli ammortizzatori sociali che ti permettano la spalmatura sui tempi propizi per la soluzione dei problemi e di agire in una logica di compatibilità con i tempi della programmazione politica e con i rapporti di classe, tu devi essere, oggi, in grado di dare risposte immediate a bisogni immediati.
    Di qui l’importanza giustamente data dal partito alla necessità di un nuovo mutualismo, il quale deve, tuttavia, includere non solo forme di solidarietà, ma anche di spalleggiamento e supporto attivo ad iniziative di lotta e di disobbedienza, anche microterritoriali e micronumeriche, anche individuali.
    Per capirci: se uno decide di non pagare più il mutuo o di autoridursi l’affitto o di ribellarsi a una qualunque ingiustizia subita, alla lesione di un proprio diritto, deve sapere di non essere solo nella sua scelta disperata; ma di poter contare su una rete di protezione politica e sociale, che supporti e dia prospettive di successo alla sua ribellione.
    Se così non sarà, non avremo prospettiva politica. E non ci sarà costituente o coordinamento che tenga.
    Insieme con il rilancio e la ricostruzione del partito, vanno ricostruite le forme di organizzazione e di intervento politico in sintonia con le nuove necessità di esplicazione del conflitto sociale.
    E’ necessario un partito che non giunga spiazzato, politicamente e organizzativamente, all’appuntamento con l’ esplosione sociale dei nuovi proletariati metropolitani; ma che, anzi, ne solleciti la nascita e la proliferazione. L’esperienza di Action va fatta propria, estesa e generalizzata.
    Sarà nel solco di questa sfida che si determineranno le forme e i contenuti del processo di una nuova rifondazione comunista.
    Se si sbaglia questa volta, non avremo più prove d’appello, almeno per un’intera generazione.
    E chi, a sinistra, sarà della partita, sarà il benvenuto tra noi.

    Claudio

  1068. lucaocchionero Says:

    Accetto le scuse ma continuo a non essere d’accordo.
    *Premetto che la cosa del “rogo del giornale” L’ho raccontata male. E’ stata avanzata questa ipotesi in una chiacchiera da bar fatta con dei compagni molto giovani peraltro non ancora iscritti al partito ma simpatizzanti e presenti alle iniziative da noi organizzate molto di più di qualche iscritto. NON C’E’ NESSUN PROGETTO A PROPOSITO, solo una ipotesi da bar da me riportata in maniera sbagliata ed allarmistica. Ciò non toglie che rimane un malcontento fortissimo che io ed altri, come lettori e militanti, abbiamo deciso di esprimere. Già oggi credo che chi può verificare la vendita di copie del giornale vedrà che a Taranto ne mancano 10. Credo che aumenteremo fino a domenica. Personalmente non comprerò più il giornale fintanto che Sansonetti è direttore. Farò bene, sbaglierò: poco me ne frega. Lo faccio e basta.
    *Questione Marco Travaglio: essendo stato sollecitato ho lanciato un nome a caso, tra l’altro di un giornalista che ha dei meriti nella storia di questo paese. Leggetevi la storia di Mani Pulite per capire che se non ci fosse stato il testo di Travaglio avremo dimenticato tutto quello che è successo solo nel 1992(fino al 94). Si metta anche Russo Spena, si metta anche il giornalista di cui parla Maria; oppure si metta uno esterno che sia in grado di far prendere LIberazione anche a chi non l’ha mai comprata, perchè io invito tutti a comprendere che il PRC deve acquisire istanze nuove, dare risposte a domande nuove. Se ragioniamo utilizzando i nostri pregiudizi contro i Di Pietro, contro i Travaglio, addirittura contro il PDCI e magari domani contro Sinistra Critica o i centri sociali bene ritorneremo alla “vecchia sinistra” di sempre salottista, chiacchiericcia, un pò anarchica da stato nemico di classe, intellettualmente forbita dei baroni universitati; amica(e praticamente schiava) del PD e del socialismo europeo. Una sinistra superata dalla storia e pressochè inutile al popolo.
    Ritornando a Sansonetti io concordo con tutti i compagni che si sono espressi sull’argomento e che ne richiedono la sostituzione: fa troppe piccole furberie, una al giorno il cui messaggio subliminale mandato ai militanti che lavorano sul territorio per l’applicazione della linea del partito è il seguente: “ma che vi muovete a fare tanto siete morti, tanto siete il passato”. Adesso siccome lui non è più furbo di noi(anche se lo crede) gli manderemo un messaggio preciso: dimettiti altrimenti ti faremo dimettere, con metodi democratici ovviamente non devo neppure sottolinearlo questo. Quanto al vertice del PRC: io considero Paolo, Ramon, ed altri compagni e compagne(ma soprattutto Paolo e Ramon) politici di grande livello. Ma questo partito ha deciso di dare importanza anche alla base bandendo qualsiasi leaderismo. Per cui anche la base deve essere ascoltata: vogliamo fare un referendum per Sansonetti sezione per sezione? Facciamolo! Ma non sono d’accordo di fare una trattativa con la minoranza senza ascoltare la base di questo partito. Giudico negativa la mancata decisione della direzione sulla questione Sansonetti: l’indecisione genera debolezza ed aumenta il potere contrattuale delle controparti. Questa è una regola così ovvia che noi avvocati teniamo a memoria ogni giorno.

    Chiedo scusa per la lunghezza

  1069. lucaocchionero Says:

    Compagno Ale, grazie per questa lettera. Sono d’accordo con Claudio: bisogna dare risposte a quel popolo e bandire ogni politicismo. E’ quello che anche noi cerchiamo di fare ogni giorno: ecco perchè poi ci sentiamo mortificati dalle sortite di quel direttore che fa capire quanto sia inutile questo lavoro. Sarò chiarissimo: se si vuole di novo che questo partito collezioni cariche e salotti senza discutere con quel popolo descritto da Claudio e che in parte conosco ditemelo subito che lascio ogni carica e lavorerò quale semplice iscritto come ho sempre fatto. Basta con la politica del “non detto”: è arrivato il momento di lavorare alla luce del sole con nomi e cognomi e senza nascondersi dietro a nulla.

  1070. Caro Lucaocchionero,
    ma come fai a insistere su Travaglio, un nome che oltretutto costerebbe cifre esorbitanti. Un uomo che dichiara pubblicamente di votare IDV e si dichiara pubblicamente di destra. Che mette Previti sullo stesso piano di Caruso che fa l’esproprio proletario.
    Più del fatto in sé, che è irrilevante, non capisco la tua ostinazione. Vorresti davvero che Liberazione fosse diretta da un uomo che si definisce “di destra”? Possibile che la sinistra non riesce ad avere una lettura delle cose?
    Io ti ricordo che in mani pulite c’era anche D’Ambrosio, se non erro, l’uomo che sostenne il malore di Pinelli per scagionare Calabresi. E ti consiglio di rileggerti l’articolo di Travaglio sulle dichiarazioni di Sofri.
    L’alleanza con Di Pietro non c’entra: è nei fatti, per quanto l’uomo sia orrendo. E sui vari travaglismi ci sarebbe molto da riflettere.

  1071. Tommaso Says:

    Cara Paola, ovviamente nessun giornale di “sinistra” ha inteso pubblicare quella narrazione del Circolo PRC Massimo Troisi. A sinistra, la realtà, è forse considerata retorica, inutile prosa struggente. Rispetto a quelle note, ogni programma di partito, ogni differenza di linea, davvero è ininfluente e chi vive quelle storie non avverte differenza di colore, vede tutto in bianco e nero, figurarsi le sfumature di rosso. Milito nel PRC, ho vissuto con passione il suo congresso, ho sposato (perchè paratico e pratichiamo da anni) le tesi del Partito Sociale. Non banalizzo la nostra dscusione interna e le scelte chiare che DOBBIAMO compiere, ma so anche per certo che tutto questo non ha niente a che vedere con i vicoli della mia Napoli, con le sue storie di tutti i giorni, col suo mondo parallelo, a volte anarchico. E ora scusateci, andiamo a “vendere il pane”.
    In una città come questa, iniziative come quella di vendere il pane ad 1 euro trovano una grande condivisione popolare. Torniamo in mezzo alla gente (magari parlandoci di meno addosso, tra di noi…).
    Come recita un fortunato slogan di questa intelligente campagna sul carovita, “Per il momento il pane. Poi arriveranno le rose”

  1072. ehi calma ragazzi calma!! 🙂
    neanche è finita una bellissima manifestazione che ci ha ridato coraggio – a TUTTI!! – e già si litiga di nuovo??….

    devo scappare a dare volantini sulla scuola (io, votante Mozione 3… vado a distribuire un volantino a firma PRC-PDCI-SD- Verdi del mio municipio, ebbene sì.. 😉

    Penso che solo sulle COSE CONCRETE si possa tornare a costruire l’unità e tornare a farci abbraccare dalla gente!!
    Se non ci va bene Sansonetti o chi per lui, facciamoglielo capire, con i mezzi legittimi che abbiamo a disposizione!!.. sarà il compagno – che mi pare sia stato appena riconfermato – e il giornale e/o il partito che dovrebbe in qualche modo rappresentare, trarne eventualmente le conseguenze!
    Ma non torniamo a massacrarci tra di noi o è davvero la fine!
    saluti a tutte/tutti!

  1073. @ Tommaso
    leggo ora… e che te devo dì ancora??… solo un abbraccione!!

  1074. bon giorno a tutt*,
    voglio ringraziare ale b. per le riflessioni che ci ha riportato del compagno claudio.

    Penso che sia da quelle riflessioni che dobbiamo sinceramente ripartire, e non da costituenti fatte in modo verticistico solo per garantirsi uno scranno parlamentare (Europeo ed altro).
    Questo modo di unificare è fallito ad aprile, che sia un costituente della sinistra “generica” o che sia una costituente comunista. E mi pare che il documento politico di Chianciano parli chiaro in questo senso.

    Io non credo ad una unità immediata con il PdCI, non perchè sono “schzzinosa” o mi metto su un piedistallo di purezza, ma semplicemente perchè abbiamo un modo di pratica politica e sensibilità divergenti.

    Non posso pensare di fare un partito unico a breve con chi vota contro le nostre mozioni nei comuni per la chiusura degli inceneritori, o chi fino ad ora è stato comletamente subalterno alle politiche del PD, non basta sventolare una falce e martello per fare politica dalla parte dei più deboli… Questo per quanto riguarda il mio territorio, non so cosa succeda di preciso dalle altre parti….

    Voglio pensare che la manifestazione di sabato sia stata un punto di partenza per dimostrare che in questo paese l’opposizione c’è, che Rifondazione c’è e che da ora comincia a fare sul serio nella direzione che suggerisce il compagno riportato da Alessandro B.

    Se altri si vogliono unire a questo modo di praticare la politica sono i ben venuti, altrimenti se dopo questa manifestazione ricomenceremo a parlare solamente di come ci presentiamo alle elezioni stavolta non ci sarà più un prossimo appello.

    Laura

  1075. lucaocchionero Says:

    Compagna Sasha
    io non insisto per Travaglio. Mi pare di avere scritto che è stato il primo nome che mi è venuto in mente, ma ho anche detto che come direttore va bene uno in linea oppure uno che è esterno alle dinamiche interne al partito ma che sia anche esterno rispetto ad una storia di “sinistra vecchia” quale io definisco la sinistra che ha sciolto il PCI(tranne rifondazione che si oppose, infatti siamo ancora qui) e che non abbia quel trauma che accomuna il PD agli SD, ai Verdi alla Rif per la Sinistra: cioè il trauma di non “sapere chi sono”. Poi si nomini chi si vuole. Ho però ricordato(forse male) che Marco Travaglio è l’autore dell’opera più completa sulla storia di Mani Pulite e che se non ci fosse stato lui a creare questa opera(nessun intellettuale “di sinistra” ci ha pensato) oggi ci saremo dimenticati di cosa quel fenomeno è stato. Vogliamo togliergli questo merito solo perchè in Germania avrebbe votato la Merkel?
    Di certo sono contro Sansonetti, contro la sua direzione, contro le sue furbate inserite tra le parole, ed a volte esplicite; contro la sua presunzione, e sono anche contro l’eccessivo attendismo che si sta impiegando per risolvere questo clamoroso problema di un giornale di partito che va contro il suo partito. Non mi pare affatto un esercizio di libertà di espressione quanto piuttosto un “tafazzismo” del partito stesso; Tafazzismo che ovviamente non favorisce chi vuole ricostruire il PRC ma piuttosto chi vuole polverizzarlo.E vorrei anche sottolineare che fino ad ora ero stato uno dei “pompieri” sulla questione Liberazione. Ma proprio domenica ho notato che il presunto “cambiamento” della linea del partito(che tutti pensavamo di avere notato) è soltanto il giochetto di Sansonetti che pensa di farci fessi. Onestamente io non ho intenzione di farmi giocare con la carota ed il bastone dal signor Sansonetti. Spero che anche i nostri massimi dirigenti si siano accorti che sto signore ci vuole solo prendere in giro.

  1076. lucaocchionero Says:

    Insomma Sasha, per essere chiaro: Marco Travaglio direttore di Liberazione era ed è per me una provocazione!

  1077. Travaglio a Liberazione?.. dai, penso proprio che non accetterebbe lui!
    lasciamoglii fare quello che sa fare meglio..
    e a proposito!!
    il “Passaparola” di oggi sul blog di Grillo è semplicemente allucinante!!!
    Con Carnevale (il famoso giudice ammazzasentenze) in Cassazione
    si chiude il cerchio CRIMINALITA’+POLITICA!!!
    Dobbiamo parlare anche di mafia e giustizia, non solo dei prezzi (che pure sono vitali)
    non lasciamo solo Di Pietro su questo tema!

  1078. alessandro Says:

    intanto diciamo subito che la manifestazione è stata grandissima (alla faccia della questura diroma e di sansonetti)

    Sulle europee la soluzione è nel documento che ha vinto il congresso
    1) ci si presenta con il simbolo Prc Se
    2)il documento dice espressamente he la lista del prc può essere aperta anche ad altre forze “comuniste e anticapitaliste”
    3)quindi ci possono tranquillamente essere anche dei candidati del pdci
    4)questo farebbe in modo che il quorum sia raggiungibile
    5) dei passi avanti il pdci ne ha fatti e non riconoscerlo sarebbe razzismo politico (in molte battaglie è al nostro fianco)
    6)certo il pdci deve fare degli sforzi : a)entrata nella sinistra europea B) autocritica per il grave errore della scissione c)abolizione del centralismo democratico d)chiarimento definitivo sul fatto che non ci sono le condizioni per un nuovo centrosinistra ne con veltroni ne con d’alema

    questa mi sembra una soluzione ragionevole e rispettosa dell’esito del nostro congresso
    inoltr questa soluzione non compromette in niente l’autonomia politica organizzativa ecultrale del prc se

    PS. su sansonetti anch’io all’inizio mi sono arrabiato
    ma poi riflettendo ho dovuto riconoscere che cacciarlo su due piedi sarebbe stato fare un regalo a lui e a endola

    per mario. FERRERO ha letto la bibbia in quanto è stato indicato dal sinodo valdese protestante del quale ferrero fa parte da trenta anni
    Se avesse rifiutato avrebbe recato una grave offesa alla piccolissima minoranza valdese e avrebbe fatto una grande cazzata (ratzinger e i chirichetti non c’entrano niente)

  1079. Caro Luca,
    sono una donna! E’ che secondo me Travaglio e Di Pietro stanno confondendo molti elettori di sinistra che non sono informati. Tutto qua. Ma se la nostra gente sapesse le loro vere opinioni, non ci cascherebbe.
    Concordo invece al 100% su un nome “indipendente” per il giornale e su questo punto aspetto qualche parola da Ramon.
    Vedervi sfilare ieri (io ho un bimbo di 7 mesi e non c’ero) è stato liberatorio!
    Stasera c’è Paolo da Lerner!

  1080. Allora allora, ci sarebbero molte cosedette da dire……..
    Sulla manifestazione, penso prima di tutto sia stata per i compagni del nostro partito una liberazione e un forte momento di passione politica e tutto ciò è assai importante, penso anche che come sia un errore giudicare la giustezza del progetto politico di un partito, in base ai voti che si prendono alle elezioni, allo stesso modo sia un errore giudicare la riuscita della manifestazione in base al numero di bandiere rosse, agli slogan etc, etc. Lo dico perchè partecipando alla manifestazione ho avuto più volte la sensazione di essere nel bel mezzo di una disputa sulle bandiere….noi abbiamo più bandiere di loro etc etc.
    Su Liberazione, Maria tu dici che non è cacciando Sansonetti che risolviamo i nostri problemi e qui hai perfettamente ragione, io stesso penso non sia il problema, ma è un problema che gli iscritti sentono da molto tempo. Non mi interessano i bollettini di partito, basterebbe un minimo di professionalità e serieta! Ti sembra che ci sia professionelità e serietà in liberazione??????
    D’accordo con Laura sul Pdci, Mario Gc non so quale realtà del Pdci tu conosca, ma credimi qui in Toscana, sono dei poltronari. Nella mia città un giorno dopo le elezioni sono passati nel PD.

    Luca

  1081. Un nome? Per esempio Pellizzetti, da Micromega. E’ di sinistra doc, e sarebbe ottimo per attirare quei tantissimi che condividono i nostri valori ma non si fidano più, sono sfiduciati e/o hanno remore istintive di fronte alle bandiere rosse. Una direzione “indipendente” di questo tipo averebbe anche il vantaggio di sottrarre a Travaglio e Di Pietro il monopolio della battaglia sulla legalità, che rimane il problema numero 1, in certi casi ancora prima di quello del lavoro, in 21 regioni d’Italia.

  1082. Alessandro! sottoscrivo il punto 6 soprattuto il comma d. La storpiatura Endola è casuale o cercata??????

  1083. alessandro Says:

    per LUCA
    La storpiatura è stato un errore non voluto

    LUCA mi sembra che anche gli altri punti siano condivisibili o no ?

  1084. si si sono condivisibili!

  1085. sono sconvolta. l’intervento più sensato e più equilibrato è quello di alessandro. e non che alessandro non sia equilibrato, ma conosciamo la sua passione e il suo furore. grazie ale, lo sapevo che eri grande!
    e grazie anche di aver chiariro e spiegato la questione di “paolo chirichetto”. e magari dovresti spiegare a qualcuno che è convinto di essere il custode dell’eredità comunista, che c’è differenza tra laicità e laicismo. il rispetto dovrebbe essere la base della laicità. io non mi sono vergognata di paolo a sapere che ha partecipato a quest’iniziativa interreligiosa, anzi. esattamente il contrario. mi vergogno invece di avere compagni arroganti che si esprimono in quel modo… consiglierei vivamente di chiudersi in una riserva insieme agli altri amici kommunisten d.o.c. e di leggersi il capitale. con la speranza che lo capiscano.
    laura e paola un abbraccio.
    luca hai ragione e lo pensiamo tutti. ma la situazione è quella che è e credo che ricattare paolo ramon e la direzione col fatto che la base deve essere ascoltata sia molto scorretto. perchè i problemi sono molti e non è per niente facile. non comprare liberazione è un attacco al partito e non a sansonetti.
    vado a vedere paolo da gad.. 🙂 ramon fatti sentire

  1086. alessandro Says:

    maria adesso però non essere troppo dura con mario gc
    Un conto è criticare mario sulla questione ferrero bibbia
    però mario è un bravo compago che si impegna per il partito
    anche in una realtà non facile come quella estera
    io leggo sempre il sito del prc bruxelles e mi da l’impressione di una realtà politica viva e attiva del partito in quella città
    DAI MARIO continua così che ce la facciamo!

  1087. C’è un settarismo nei confronti del PdCI,in alcuni interventi, davvero fuori luogo.Andiamo con ordine:nel 1998 il PdCI rompe su una ipotesi politica,cioè la convinzione che si potesse condizionare da sinistra il centro-sinistra(ve lo ricordate lo slogan:vota la sinistra del centro-sinistra?).E’ subito costretto ad ingoiare il rospo della guerra alla Jugoslavia che gli tarpa immediatamente le ali,altrimenti i danni per noi sarebbero stati ben più gravi.Noi la stessa scelta la facciamo col congresso di Venezia e nel governo ci entriamo nel 2006 col plauso di Cossutta e ci ingoiamo subito la base di Vicenza e molto altro ancora.Dopo questa esperieza loro hanno spedito a casa Cossutta e noi Bertinotti.Diliberto ha dichiarato la sua disponibilità a ricostruire l’unità precedente il ’98 e lo ha argomentato fra le altre cose proprio sulla natura dell’attuale PD e facendo una severa autocritica sulla permanenza al governo nella situzione di guerra .Attualmente il PdCI si ritrova con una corrente governista del 10% e noi del 47% e penso che ,dopo quello che ho visto sabato a Roma,dal punto di vista organizzativo non stia peggio di noi.Lo dico perchè penso che ogni idea di tipo semplicemente annessionistico non tenga conto della realtà,e l’idea che si vada,con tutto quello che succederà data la crisi che avanza,con due liste separate alle prossime europee lo trovo davvero demenziale.

  1088. Ommadonna, gli sconvolgimenti…

    Grazie Alessandro per le spiegazioni (e per gli apprezzamenti!) ma rimango della mia opinione: non mi è piaciuta per niente la partecipazione del segretario del mio Partito alla messinscena propagandistica tra Ratzinger e la Rai, dove con i soldi del servizio pubblico si continua sfacciatamente a fare propaganda di parte, volendo dare per “rivelate” e “assolute” delle cose che, permettetemi la battuta, non stanno nè in cielo nè in terra. Sarà pure in perfetta buona fede, ma non ci si può prestare e farsi manipolare in questo modo, sia designato da chi sia designato. Ma ci dessimo una buona volta per tutte un bel taglio con queste storie, tipo Bertinotti sul monte Athos che si interroga e Vendola che parla di spirito santo e consimili, e ci mettiamo a parlare e a fare politica concreta e possibilmente razionale? Comprese anche le decisioni e le corrispondenti responsabilità?

    Sul PdCI, d’accordissimo con questo ultimo intervento di Bosco. Per chi la dà ancora sulla guerra del 1999 ricordo solo che anche Rifondazione di allora, con Liberazione in testa, partecipò attivamente alla demonizzazione di Milosevic e alla beatificazione dei “patrioti” dell’Uck, quindi che non ci beccasse anche a noi a votare i bombardamenti fu un caso (non si ruppe con Prodi sulla guerra, vorrei ricordare); e infatti nel 2006-08, eccoci anche noi lì belli allineati a votare i bombardamenti in Afghanistan. Sul fatto che siano governisti, non lo sono di più dei nostri, vedi per esempio Calabria e Campania. Quindi, giustamente, lasciamo perdere il settarismo e il razzismo politico, e anche il redentorismo delle pecorelle smarrite che devono tornare a noi alle condizioni che noi gli dettiamo, e vediamo invece di lavorare verso l’unità sui fatti concreti, anche prescindendo dalle singole “personalità” Bertinotti-Vendola-Rizzo-Diliberto e compagnia, perchè questi e le loro beghe importano fino a un certo punto.

    Salutoni unitariamente comunisti 😉

  1089. alessandro Says:

    bosco vendola non ha affatto il 47 % dei militanti
    il congresso ha stabilito che il prc esiste per l’oggi e per il domani
    l’unica soluzione praticabile è quella da me proposta e non è annessionistica perchè il prc e il pdci manterranno la loro autonomia pur nella collaborazione
    l’idea di sciogliere il prc per fare un nuovo partito col pdci non esiste
    il congresso l’ha bocciata ampiamente così come ha bocciato la costituente di vendola

  1090. alessandro Says:

    BOSCO e MARIO vorrei capire una cosa siamo d’accordo che il prc non si deve sciogliere da nessuna parte ?
    E che il simbolo da presentare alle europee è quello del prc “aperto a liste comuniste e anticapitaliste ” ?
    Questo l’ha deciso il congresso appena 2 mesi fa
    Chi pensa ad altro (a una qualsiasi altra costituente che cancelli il prc ) è fuori dalla legalità congressuale, molto semplicemente

  1091. alessandro Says:

    Adeesso non vorrei he paradossalmente ci fossero compagni che ponessero innanzi i desiderata di diliberto agli esiti del nostro congresso
    Pensiamo all’unità della maggioranza del prc che c’è vendola in agguato
    spero che tutti capiscano questa elementare realtà

  1092. Nessuno è costretto ad ingoiare i rospi, sono scelte ed errori politici che abbiamo commesso anche noi, e abbiamo pagato a caro prezzo.

    In alcuni casi il PdCI non ingoia i rospi, semplicemente condivide certe politiche, è legittimo ma non lo condivido.

    La difesa dell’ambiente non è questione digerita dalla maggior parte della classe dirigente del PdCI. Pensano che la crescita economica e l’idustrialismo siano questioni prioritarie rispetto alle tutele del territoro. su questo non posso condividere le loro scelte di governo e amministrative.
    L’internità ai movimenti è un argomento che non ha neppure sfiorato il dibattito all’interno di quei partiti.
    La convinzione che la presenza nelle amministrazioni serve a mitigare le politiche liberiste del PD e che vede nel PD un alleato irrinunciabile è un’idea che ancora è presente nei dirigenti del PdCI.

    Il fatto che si continui a pensare al modo con cui si debba andare alle elezioni, senza praticare e progettare un lavoro politico a monte che ricostruisca nella società un tessuto sociale questo ,si che lo trovo deleterio. La sommatoria di ceti dirigenti, le liste uniche solo per sommare i voti (in politica poi 1+1 non fa mai 2)e assicurarsi un posto in qualche parlamento ripeto è un’esperieza che è fallita lo scorso Aprile.

  1093. alessandro Says:

    Ancora a mario gc e bosco (presumo che si tratti di boscoscuro della fed .di vicenza)
    So che siete compagni dell’area ernesto
    Mi permetto umilmente di ricordare che la mediazione tra la moz.1 eparte della 3 (ernesto) che ha dato vita al documento finale del congresso consiste nel fatto che il prc se come partito deve continuare ad esistere per l’oggi e per il domani con la sua autonomia politica organizzativa e culturale ma (e qui sta la mediazione con l’impegno ad aprire la lista del prc “AD ALTRE REALT° COMUNISTE ED ANTICAPITALISTE”
    Questa mediazione è stata accettata da tutti e(lo dico anche a me stesso)
    tutti sono tenuti a rispettarla
    chi tenterà di svicolare rischia di riaprire la porta a vendola e c. esarebbe una responsabilità grossa ma molto grossa

    Poi diliberto può dire ciò che vuole ma noi abbiamo il dovere di seguire la nostra linea
    SALUTI COMUNISTI

  1094. alessandro Says:

    SEMpre per BOSCO
    Come ci ha detto anche maria su questo blog anche diversi militanti della moz. vendola cominciano a capire la truffa e si stanno avvicinando alla maggioranza. dobbiamo attirare quanti più militanti possiamo

    Caro Bosco posso anche dirti (e lo so per certo) che dalle mie parti e cioè nella bassa lombarda diversi militanti del pdci si sono GIà iscritti al prc dopo chianciano
    E questa è l’ulteriore conferma che la nostra proposta congressuale è piuttosto credibili non trovi ?

    e poi scusa io eroa roma e posso affermare che la presenza organizzata del prc era più che doppia rispetto al pdci

    Ultima cosa : il pdci era in rifondazione :che male c’ è se talli compagni dovessero tornarci ?
    se diliberto dice che non ci sono più differenze che male ci sarebbe a tornare nel partito che anche lui ha contribuito a fondare?

    DI NUOVO SALUTI COMUNISTI
    l

  1095. Una battuta ALESSANDRO:non era Ramon che aveva nostalgia di Ferrando?Inoltre io sono rimasto in rifondazione pienamente convinto nel’98 e ci sono ancora,malgrado Venezia;a maggior ragione dopo CHIANCIANO.Quello che volevo dire è che non puoi chidere ai compagni del PdCI di entrare alla spicciolata nel PRC,la riunificazione sarebbe un avvenimento di grande portata,che farebbe da catalizzatore per tanti comunisti oggi dispersi in mille rivoli,come fu alla sua nascita Rifondazione.Non raccontiamoci storie,è ad almeno metà del nostro partito che l’idea di stare insieme a DIliberto fa accapponare la pelle,non viceversa.

  1096. alessandro Says:

    caro BOSCO scusa ma non hai risposto a molte mie considerazioni.
    Ti prego di farlo
    Non ho detto che debbano entrare alla spicciolata
    Inoltr ti dirò che la mia idea sulle europee l’ho discussa anche con alcuni medi dirigenti del pdci e loro l’hanno trovata ragionevole
    ci sarà un motivo
    però dovrai convenire con me che diliberto e rizzo devono essere più umili e non sbandierare liste comuni alle eurpee comuni di cui noi non sappiamo nulla
    prendo atto della lealtà ditutti al prc e alla sua linea congressuale ma mi piacerebbe che tu e la ribadissi di nuovo
    Devi scusarmi ma il mio cruccio è l’unità delle mozioni del prc che hanno vinto il congresso(COn l’auspicio di poter allargare il consenso a una parte della 2 che hanno capito la truffa di nichi)
    così come i mio incubo è che vendola con un colpo di palazzo riesca a resuscitare la costituente della sinistra
    Se diliberto sarà intelligente sono convinto che la collaborazione potrà aumentare sempre più
    se farà lo smargiasso come in questi giorni causerà solo danni dando fiato avendola
    comunque ha ragione ferrero di europee ne parleremo più in là
    ora pensiamo all’opposizione
    CARO BOSCO in attesa di una tua risposta cordiali saluti comunisti

  1097. Gabriele Says:

    …cara maria, voglio semplicemente dirti che sono contento di essere d’accordo con quasi tutti gli ultimi post che hai scritto…quando ti dicevo che nel nostro partito vi è una parte di persone intolleranti tu mi davi del venduto, spero che adesso un pò tu ti sia ricreduta. Sia chiaro non prendere questa considerazione come se volessi tirarti x la giacchetta, so che 6 irrimovibilmente sulla linea 1 🙂 .

    Per tutta la questione comunisti italiani c’è da dire che ferrero ai tempi del congresso non fece l’alleanza con la moz 2 per paura che vendola non sarebbe stato in grado di mantenere la promessa di non sciogliere il partito, tradendo quindi il mandato. Tuttavia devo già da ora dire che un accordo con simbolo diverso da quello del Prc sarebbe un grave tradimento alla linea che ha vinto il congresso. Di più dal mio punto di vista al pdci bisognerebbe dire semplicemente: noi siamo qui, forse superiamo il quorum, se vi va votateci altrimenti arrivederci!…Veltroni non mi piace ma su questo aspetto c’è da imitarlo.

  1098. alessandro Says:

    gabriele sei un provocatore
    tu non vuoi discutere ma scomunicare le mie sono proposte costruttive i tuoi anatemi
    il prc si presenterà col suo simbolo prc se e probabilmente candiderà esponenti del pdci
    invece non candiderà gli scissionisti vendoliani che una volta eletti andrebbero nel pse
    ferrero e grassi si sono scontrati con vendola perchè vendola voleva sciogliere il partito e vendola ha perso!!!!!!

    In ogni caso sappi che ad oggi tra vendola e diliberto iopreferisco diliberto
    e con me molti altri (direi la maggioranza nel partito)
    TI ricordo ancora una volta che il congresso ha detto sì di presentare il simbolo del prc ma ha detto anche che la lista del prc può auspicabilmente essere aperta “AD ALTRE FORZE COMUNISTE E ANTICAPITALISTE ”
    e quindi anche al pdci (pdci che avrà i suoi difetti ma almeno non dice che il comunismo è una cosa indicibile)
    OVVIAMENTE, ripeto, nelle liste non c’è spazio per i filodemocratici tipo vendola
    VENDOLA che se avesse un pò di dignità andrebbe fuori dalle balle visto che ormai il prc gli sta sstretto per farsi rieleggere in puglia

    caro gabriele buon divertimento alla manifestazione del 25 con veltroni
    con vendola giotdano zipponi e migliore farete un figurone

    SALUTI COMUNISTI

  1099. grazie gabriele. sono onorata per il tuo apprezzamanto 🙂 no gabriele, non ci sono compagni intolleranti, ci sono solo compagni cretini. è diversa la cosa. comuqnue diamoci una taglia alla questione ferrero dal papa. a noi

  1100. scusate contuinuo. dicevo, a noi va benissimo così questo segretario. BENISSIMO. per me sta agendo bene su ogni questione, compresa la segreteria (tra l’altro molti comunicati che arrivano hanno la “spiegazione” del problema, quindi un progresso anche su quel fronte). a chi non va bene sarà problema suo. gli si roderà il fegato ma a noi CE PIACE COSI’ e non ce ne può fregare de meno. PUNTO.

    alessandro mi sconvolge sempre di più. equilibratissimo direi. è vero che non dobbiamo demonizzare diliberto, ma è pur vero che chi di noi sta zappettando l’orticello per la costituente col pdci è SCORRETTO!!! al prc ci possono tornare tutti. da diliberto a ferrando a turigliatto. di loro spontanea volontà sotto la bandiera di RIFONDAZIONE COMUNISTA.

    sansonetti sarà quel che sarà, ma io continuo a leggere liberazione piuttosto che i bollettini parrocchiali kommunisten. e non tacciatemi di settarismo xchè qui si sta cercando pian piano di stravolgere la linea uscita a chianciano.
    consideriamo che qualsiasi costituente, alessandro, non solo quella con vendola, sancirà la fine del progetto della RIFONDAZIONE COMUNISTA.
    non mi fanno paure le europee, piuttosto che rischiare una cosa del genere concordo con laura. meglio fuori!! e si continuerà a lavorare come dice tommaso. che ce la faremo. NO CON VENDOLA NO COL PDCI.
    NO COSTITUENTI!!!
    scusate, lo dico xchè quest’aria la sento anche da me e non solo su questo blog. atteniamoci al documento e mettetevi il cuore in pace. CON DILIBERTO NO! e non è intolleranza. sia chiaro. e nemmeno autolesionismo. solo buon senso.

    scusate. buona giornata
    saluti a tutti e buona giornata

  1101. Continuo a pensare che buona parte dei militanti non si rendono conto: senza parlamentari europei la finanza del partito va a picco. Niente infantilismo please.
    Sul PDCI ho già detto. Trovo alcuni messaggi veramente razzisti e Veltroni proprio non mi sembra da imitare.

  1102. sacha. scusa senza polemica e senza offesa. continui a ripetere che non ci rendiamo conto e che non si rendono conto della situazione finanziaria nemmeno ferrero e la segreteria. l’hai detto altre volte e continui su questo tono. anche e soprattuto in riguardo a liberazione.
    permettimi sacha, io posso non rendermi cont ed essere limitata. ma che tu accusi di questo ferrero ramon e tutta la direzione mi pare esagerato. non credi? sono tutti dei pazzi furiosi irresponsabili? scusami, eh?

  1103. Caro Alessandro, certo che conosco il risultato del Congresso, ho avuto l’onore di esserci e anche di partecipare a qualche riunione interna 🙂 , ma una volta giustamente stabilito che Rifondazione Comunista c’è oggi e ci sarà domani (contro chi vuole liquidarla nell’ennesima socialdemocraticata), bisognerà pure andare avanti sulla strada dell’intesa con altre forze di sinistra, in primis quelle comuniste e anticapitaliste, ergo cominciando da PdCI, PdL, SC eccetera, no? Evitando gli infantilismi delle accuse e recriminazioni incrociate, anche perché di accuse e recriminazioni ne avremmo tutti per tutti, se ci mettiamo, e non ne usciremmo più; salvo cadere nel settarismo e nel messianismo, che a qualcuno/a potrà anche piacere, ma non credo che valga la pena per questo Partito e, se vogliamo, per la sinistra in generale.

    Credo, spero, che tutto questo sia pacifico. Le elezioni europee sono un momento importante, ma sono solo un momento, e ci sono diverse possibilità di andarci mantenendo il nostro simbolo (da solo, o accoppiato a quello del PdCI, o aprendo le liste, etc.), quindi si tratta di continuare a lavorare ed andare avanti su quella strada, per avere dei risultati anche al di là delle europee. Senza talibanismi e slogan, questi sì cretini, a caratteri cubitali.

    E a proposito di cretinismi e di intolleranza, è chiaro che salta alla vista chi lo è: peccato cara Maria, ti facevo molto più intelligente e buona compagna, ma evidentemente, come si dice in spagnolo, “con la iglesia hemos topado” e già si vede che cosa è veramente importante per te. Padronissima eh, ci mancherebbe altro: a ciascuno i propri stregoni da adorare 🙂 , il problemino nasce, come sempre, quando uno/a pensa che i propri siano quelli veri buoni e santi e soprattutto intoccabili, e si mette a parlare come un Ruini qualsiasi su “lacismo e laicità”… seeeee vabbeeeeh… bbonasera!

    Saluti comunisti, sempre

    Mario

  1104. caro mariocg lo sai che ti voglio bene e il cretino era tutto e solo per te e non per i compagni del pdci.
    siamo due cape toste, già sperimentato lo scontro tra noi due, ricordi? ecco. lasciamo perdere. non hai capito niente di quello che ho detto ma non importa. sei proprio sardo, non c’è niente da fare 🙂 (eeee mò non mi accusate di razzismo ‘nata vot ax favore. scherzo. con mariocg posso permettermelo 🙂

  1105. E’ un po’ che non mi faccio più vivo (ma ho seguito sempre le vostre discussioni)
    Intervengo solo per puntualizzare un paio di cose che secondo me sono molto importanti da tenere a mente nel dibattito in corso:
    1) Quello che dice Alessandro non è una cosa su cui ci sia tanto da discutere: E’ LA LINEA CONGRESSUALE VOTATA DA TUTTI (1 / 3 / 4 / 5) ed è a quella che bisogna attenersi, punto.
    2) Scusa Maria ma “NO CON VENDOLA NO COL PDCI” che cavolo vuol dire? Con Vendola (almeno fintanto che non decidano di uscire) ci stai per forza che tu lo voglia o no. Col PDCI se è come ha detto Alessandro (che, ripeto, è così che deve essere) che problemi avresti?
    3) Se si inizia a fare così (“Ferrando, Turigliatto e Diliberto son brutti, sporchi e cattivi”) dove pensiamo di andare? Così daremmo solo ragione a chi dice che siamo settari!
    4) Si potrebbe gentilmente smetterla con il personalizzare le forze politiche (e quindi far dipendere anche le eventuali simpatie / antipatie da un punto di vista della persona)? Per me i comunisti italiani non sono nè Diliberto nè Rizzo ma validi compagni che conosco e con cui collaboro, stessa cosa vale per Sinistra Critica e Partito Comunista dei Lavoratori
    5) Sul “no costituenti” calate dall’alto siamo d’accordo, ma non si può neanche dire a questi compagni che rientrino col cappello in mano e il capo cosparso di cenere in “mamma rifondazione”. Sopratutto se teniamo a mente che gran parte di loro non se ne sono “andati” ma sono stati cacciati, per cui forse in qualche caso chi dovrebbe avere il capo cosparso di cenere è qualcun altro e non loro. Andrà costruita una unità di azione dal basso, nelle cose concrete, che superi nei fatti queste divisioni, senza imposizioni di nessuno a nessuno (che finiscono sempre per scontentare tutti). Quello che è fondamentale però è avere tutti un po’ più di umiltà e un po’ meno supponenza.
    Come ci siamo “incavolati” al congresso (e ci incavoliamo ancora, giustamente) con chi dice e diceva di essere l’unico detentore delle virtù del PRC (innovazioni / contaminazioni / etc..) e gli altri erano tutti trinariciuti-stalinisti-mangia-bambini gravemente affetti dalla cultura del sospetto, mi sembra un controsenso comportarsi poi noi con questa stessa mentalità verso gli altri partiti comunisti.
    6) (ultimo, giuro 🙂 ) Anche a costo di ripetermi ricordo che qua non c’è più NESSUNO che ha votato la 1, la 3 o altro. Abbiamo tutti votato (tramite i nostri delegati) il documento di maggioranza del congresso che, come dice il compagno segretario, è la nostra bibbia, gli altri documenti non esistono più.

    Saluti comunisti

  1106. No Maria, io non accuso Ferrero e Ramon ma chi scrive irresponsabilmente che possiamo restare senza parlamentari europei per la nostra purezza, o chi scrive che in fin dei conti è meglio non scoperchiare il vaso di pandora di liberazione. Da un articolo di Grassi, uomo che apprezzo sempre di più, sul sito di Essere comunisti ho appreso cifre TERRIFICANTI. In sostanza il partito fra pochi anni rischia di trovarsi a secco completamente.
    Ce ne rendiamo conto oppure no? E’ il killeraggio che sta tentando Berlusconi.
    Il partito negli anni scorsi poteva contare su 20 milioni, oggi sulla metà, senza parlamentari europei fra un paio d’anni su niente.
    Questo vuole anche dire che Liberazione deve camminare sulle sue gambe e con Sansonetti, uomo inviso al partito e non solo, questo non sarà mai possibile. Liberazione dovrebbe essere un giornale attraente anche per chi non è di Rifondazione, intellettualmente stimolante. Invece riesce a scontentare sia chi è di RC che gli altri. Concordo con chi ha scritto che si potrebbe imitare Rinascita: in edicola il settimanale, online il quotidiano.
    In questi momenti occorre freddezza. Se fosse per me, e si scandalizzeranno in molti, io sognerei una sinistra pluralista che vada da Ferrando a Fava, senza i verdi che c’entravano come il cavolo a merenda. Poi è chiaro che io sono di Rifondazione.

  1107. Gabriele Says:

    Alessandro basta con questa storia del provocatore via…così diventi patetico. Possibile che se dico una cosa diversa sono un provocatore?…ma per favore. Poi scusa rispondendo così le provocazioni riesci a togliermele di bocca davvero. Credi davvero che nn ci sia posto per i vendoliani nelle liste del Prc?…guarda che se credi così nn hai capito niente. I vendoliani saranno in lista tranquillamente come lo sono sempre state le minoranze del Prc…e questo non lo dico io ma l’ha sostenuto semplicemente l’attuale maggioranza. Poi certo che con questa storia del comunismo siete andati davvero sotto (per la cronaca sai che anche per Lafontaine comunismo è una parola indicibile?…eppure non mi sembra che adesso sia questo moderatino da 4 soldi anzi)…capisco che non concordate ma basta…adesso sembra che chiunque si chiami comunista vada bene per un’alleanza. Perchè non allearsi non so ai marxisti -leninisti del PMLI, tanto sono comunisti no?…ma dai. La mia opinione rimane la sessa se il pdci vuole va nel Prc altrimenti niente e dimmi perchè a sostenere questo dovrei essere un provocatore.

    E’ un brutto metodo quello di far passare per provocatore chi dissente.

  1108. Gabriele Says:

    ps: mi dimenticavo una cosa che è uscita fuori ieri, qualcuno può spiegarmi come si può proporre uno tipo travaglio alla direzione del Prc?…cioè parafrasato uno che non è di sinistra?…ma che scherziamo Travaglio ragazzi non scordiamocelo ma è di destra. Una persona prbene magari ma di destra. Vedi varie idee su politica estera etc…

  1109. Sottoscrivo in pieno il Post di Nicola da Cuneo.

  1110. Anch’io sono d’accordo con Nicola.

  1111. travaglio è improponibile ma era una provocazione di lucaocchionero.

    come nicola è una provocazione la mia quando faccio nomi e cognomi (diliberto ferrando turigliatto). rispetto tutti coloro che se ne sono andati (o x meglio dire cacciati se preferisci), ma LE COSTITUENTI NO. il documento le ha scartate e mettetevi il cuore in pace. non è per esser puri, ma cacciati o no hanno creato subito altri partiti, cari compagni. se questo non è leaderismo come lo chiamate voi? hanno programmi diversi e un’idea diversa dalla nostra rifondazione comunista. bastava leggere i loro programmi elettorali. senza sentirsi nè superiori nè puri. tu dici che non si può pretendere che tornino a “mamma rifondazione”?. e xchè? pur di rifare il cartellino elettorale va bene qualsiasi cosa? allora alleiamoci anche col partito marxista leninista come dice gabriele, no problem. se dobbiamo ridurre sempre tutto a voti e ad accordi elettorali abbiamo chiuso ancora prima di aprire questa nuova avventura. scommessa?

    intanto qui non si muove foglia e non so come fare. come dice tommaso si deve stare in mezzo alla gente. tutta l’italia protesta tutte le scuole in subbuglio e qui nulla. e rifondazione? io ci sto provando in tutti i modi compagni, ma pare che lo sport preferito di tutti sia stare a far calcoli sulle finanze presenti e future del partito (scusate ma credo ci sia gente competente che si occupa di questo, o no? diamoci un taglio e preoccupiamoci di quello che dobbiam fare noi) …. vorrei tanto trovare qualcuno che mi desse una mano a far un po’ di rivluzione qui, che c’è una morìa, altro che cartelli elettorali e fantasmagoriche unioni (puri non puri meticci e via discorrendo)!!!

  1112. Le scelte politiche hanno effetti diretti sulla finanza e quindi sulla sopravvivenza del partito. Sennò come li paghiamo i funzionari?
    Non si possono separare le due cose, sarebbe un imperdonabile infantilismo. Ogni scelta in un frangente così drammatico deve essere finanziariamente compatibile, perché è quella la leva che sta usando Berlusconi per farci fuori, a suon di soglie elettorali.
    Poi veramente concordo con Nicola perché ognuno ha la sua identità, io non voglio fare la spocchiosa verso gli altri o ricattarli in puro stile Veltroni.

  1113. Maria, forse hai saltato l’inizio del punto 5. Ti ho appena detto che sul “no a costituenti” sono d’accordo e tu mi fai la ramanzina perché secondo te vorrei le costituenti? Va beh, pensavo di essere già stato chiaro ma “richiarifico” ancora un paio di concetti:
    1) Auspico fortemente che prima o poi si ritorni tutti insieme e secondo me è suicida pensare diversamente, non si può pensare di andare avanti con 5/6 partiti comunisti differenti che si sputano “fango” addosso a vicenda.
    2) Detto questo, ritengo che “l’entità” in cui bisognerà ritrovarsi tutti assieme sarà il Partito della Rifondazione Comunista, per diverse ragioni che non sto qui ad elencare per non farla lunga.
    3) Ovviamente questo è un percorso di lavoro / lotta / presenza nei luoghi di lavoro / iniziativa comune dal basso (tanto ci siamo abituati a sentirci dare dei plebei, no? :D) che non ha nulla a che vedere con costituenti / cartelli elettorali et similia per cui si prega di non tirarle più fuori.
    4) Tutto questo non centra nulla con le elezioni europee (anche se in quella occasione bisognerà rispettare, se c’è la disponibilità anche delle altre parti in causa, quanto stabilito al congresso che è quello che così bene ci ha ricordato alessandro)

    Mo’ so stato chiaro? 🙂 🙂

    Un paio di considerazioni ulteriori su quanto ha detto Maria:
    1)Dopo essere cacciati o dopo essersene andati hanno fatto un altro partito. E allora? Che dovevano fare, darsi all’ippica? Forse noi non ne abbiamo fatto uno quando ci hanno detto che il pci diventava il pds e chi non si adeguava era fuori?
    2) sono diversi? certo. Ma questa diversità è tale da giustificare l’esistenza di partiti distinti o possono essere semplicemente diverse anime dello stesso partito (come lo erano. Il PMLI o altre menate non lo sono mai state, per cui non tiriamo un argomento del genere per i capelli solo per inventarci argomentazioni, non c’entra una Fava (non claudio :D:D)) Scusate, non c’è forse una certa distanza tra uno di falcemartello e uno della mozione uno? o tra uno dell’ernesto e uno della mozione 5? Devono forse uscire od essere espulsi anche loro (e allora vorrebbe dire che qua qualcuno non è ancora guarito dal bertinottismo) oppure si collabora e si porta avanti la linea che ci siamo dati??
    3) E chiudo: facciamo un esempio di programmi “tanto diversi”, prendiamone una a caso: Che cosa diceva il PCL durante le elezioni? “Nazionalizzare le banche”. Che cosa va a dire in giro oggi il nostro segretario? “Nazionalizzare le banche”.

  1114. nicola l’importante è che siamo d’accordo su quel punto.
    e ti ho capito BENISSIMO e concordo in pieno con te. anche in riguardo al rispetto per gli altri. va bene il punto 1-2-3. perfetto. non è questione di spocchia che non c’entra nulla, ma TUTTI SOTTO LA RIFONDAZIONE COMUNISTA!!!!

    però ti prego nicola, evitala quella della nazionalizzazione delle banche. mò non prendetemi x spocchiosa ma paragonare paolo a ferrando è a dir poco allucinante. innanzi tutto ferrero in riguardo alla crisi finanziaria ha dichiarato che nel caso intervenisse lo stato, cosa buona e giusta sarebbe la nazionalizzazione. che mi pare cosa sensata, di sinistra e sulla quale alla fine non ha potuto replicare nemmeno gasparri. e concordo con lucaocchionero che finalmente abbiamo un segretario che parla chiaro e dice cose di sinistra (altro motivo x cui penso che si stiam muovendo benissimo ferrero. BENISSIMO). altro però nicola è ferrando con la sua nazionalizzazione delle banche.. nicò, ma l’hai letto il programma di ferrando? bellissimo.solo che senza una rivoluzione a mano armata è difficile realizzarlo. mò non aggreditemi x cortesia, eh…

  1115. Scusate, ma a me pare che la discussione sul Pdci sia una questione non essenziale ora. Personalmente, ogni qual volta si parla del Pdci (che significa parlare anche di Diliberto, Rizzo & C., visto che se li sono scelti come dirigenti!)mi viene l’orticaria e pesno di trovarmi di ffronte ad una discussione da bar, in cui si parla di niente. Ammetto che sono un pelino 🙂 identitario e settario, ma mi pare che davvero le differenze tra la rifondazione comunista ed il pdci siano – a tutt’oggi – enormi. Non hanno condiviso una sola delle scelte che costituiscono larga parte della nostra “identità” dal ’98 ad oggi. Ci siamo già dimentica che per il pdci l’approdo finale è la ricostituzione di un nuovo centro-sinistra in cui poter fare “l’ala sinistra”? O che la rottura con Prodi non era voluta nemmeno da loro? E Genova? E l’internità ai movimenti? E la rottura con l’orizzonte del governismo? E la critica di sinistra al socialismo reale ed allo stalinismo?
    Certo anche noi non siamo immuni da errori su questi temi, ma almeno noi li consideriamo errori, non elementi da rivendicare.
    Credo che il primo punto sia lavorare nel sociale per allargare e connettere l’opposizione sui contenuti, poi chi ci sarà lo vedremo.
    Per quanto riguarda le europee, se decideremo di fare un’alleanza a puro scopo elettorale, va bene ma dichiariamolo pubblicamente, non inventiamoci altre improbabili motivazioni.
    Per le finanze, vi voglio raccontare una cosa: lo sapete che diversi tra i Disobba sono stipendiati per far politica? Come? Ad es. come lavoratori a cooperative che hanno appalti pubblici (vedi un nome x tutti: Luca Casarini). Allora, penso che l’idea di un partito “vecchio stile” con i funzionari pagati dalle entrate “istituzionali” sia un po’ da rivedere. Anche perchè (a Bologna c’è anche chi lo teorizza) si potrebbe essere “costretti” a non uscire comunque dalle maggioranze perchè si ha “bisogno” di quei soldi.
    Penso che un po’ di “finanza creativa” :-)) ci voglia. E magari anche questo ha a che fare con il partito sociale.
    Saluti e libertà.
    Ale B. (un po’ nervosetto)

    P.S.: x Nicola. Non è come dici tu sulla maggioranza al congresso. Quella maggioranza è frutto (prezioso) di una mediazione tra punti di vista diversi che permangono. Cerchiamo di lavorare per tenerli assieme, ma, per favore, non neghiamoli.

  1116. animals Says:

    Il programma di ferrando è lo stesso di falcemartello mozione quattro che, almeno mi pare se non è così ditelo, sta in maggioranza con Ferrero. Quindi il paragone non mi scandalizza affatto. Sono contento che Ferrero parli di nazionalizzazioni. E poi scusa Maria ma quello che sta succedendo nel mondo non pone di nuovo all’ordine del giorno il problema di rovesciare il capitalismo? Poi si può e si deve discutere come però il punto è quello.

    Ammeno che non vogliamo puntare su un programma semplicemente keinesiano per il quale tra l’altro mancano assolutamente le condizioni.

  1117. sapevo io….
    animals siamo tutti in maggioranza con un unico documento. “rovesciare”? io userei altri verbi… non c’è questo verbo nel documento
    un abbraccio

  1118. Ale B., la tua deriva gruppettara mi sembra francamente inquietante. Non c’è bisogno di finanziamenti, noi da soli perché gli altri sono inferiori…
    Rifondazione non è l’ultimo capitolo della storia dell’autonomia. O almeno spero. In quel caso non sarebbe più il mio partito.

  1119. Buondì! può essere utile ricordare l’articolo di Ferrero su Liberazione del 12 ottobre (pag.4) “Subito il coordinamento della sinistra”:
    coordinamento.. non annessioni per alcuni o anatemi per altri.
    Secondo lo stesso articolo sembra proprio che gli umori di tutti o almeno la maggioranza degli intervistati siano contrari ad accordi verticistici, perché l’11 “ha parlato” la base!
    Chi ci vuole stare ci sta, per gli altri peccato..
    Io non riesco proprio a dimenticare che proveniamo in tanti da un unico grande partito che si chiamava PCI! e che tant’acqua è passata sotto i ponti dalla prima scissione, e poi dall’altra e dall’altra ancora.. e che ora questo governo ci sta letteralmente massacrando!!
    (Il 25 voglio proprio andare a vedere la consistenza della manifestazione del PD.. ho sinceramente pena per loro, ma anche per noi, perché insieme avremmo potuto incidere tanto ma tanto di più, ancora in questi giorni incontro ex iscritti del PCI, dopo nei DS e poi PD, che sembrano quasi obnubilati!… Battiamo il ferro finché è caldo!
    ciao tutt*
    (p.s. Mario GC: sei il solito mangiapreti! 🙂 non mi toccare Maria!
    io non sono per alcuna confessione religiosa ma le rispetto tutte..
    e sono così felice quando ascolto la calma della voce di Ferrero, che -con calma- le cose gliele canta a tutti 🙂

  1120. Non so se sono preoccupante, ma di fronte al post di Ale B. mi sono chiesta per la prima volta se Vendola, quando parla di cultura anni ’70 senza anni ’70, di introiezione della sconfitta e di minoritarismo, non abbia ragione.

  1121. Cara Sasha,
    mi dispiace averti inquietata.
    Vorrei solo ricordarti che rifondazione non è nemmeno l’ultimo capitolo della storia del pci (a proposito di cultura degli anni ’70) e che io non ho parlato di inferiori o superiori, ma solo delle divergenze profonde sulle scelte strategiche che a tutt’oggi ci dividono da altri e che la discussione come è impostata è a mio parere politicista ed un po’ vecchia.
    Comunque……. chiudo allegando di seguito un comunicato del segretario provinciale di Bologna di oggi (sperando che non ti inquieti anche questo:-)).
    Saluti e libertà.
    Ale B.
    ————————————
    PERCHE’ IL SINDACO DI BOLOGNA NON POTREBBE ESSERE DI SINISTRA?

    Vedo che si è già scatenato il “toto-sindaco”, dopo l’uscita di scena di Cofferati per il suo secondo mandato. Tutti i nomi fatti hanno un elemento in comune: sono del PD.
    Voglio riporre di nuovo due questioni.
    La prima riguarda ciò che abbiamo sempre detto: la contestazione a Cofferati non era una critica esclusivamente alla sua persona, ma prima di tutto una critica politica alla linea, da lui impersonificata, fatta propria dal Pd complessivamente. Una linea politica, espressa in atti amministrativi, che rendevano concreta la scelta di gareggiare con il centro-destra sul suo stesso terreno, quello sicuritario, repressivo e teso a costruire contrapposizione ed odio reciproco tra i settori più deboli nella nostra città.
    Contro questa linea politica ci siamo battuti e da questa linea politica il PD ci deve dire se si vuole realmente smarcare.
    Penso che quello che il Prc deve fare è, prima di tutto, coinvolgere l’intero corpo del partito – a partire dalle istanze di base dei circoli – nella discussione sul nostro programma da presentare alle prossime amministrative.
    Contemporaneamente si deve lanciare questa proposta all’insieme della sinistra d’alternativa sociale e politica bolognese ed alla società civile, lavorando affinché si riesca a coagulare, attorno ad un chiaro progetto dell’altra città necessaria, il più ampio schieramento politico e sociale possibile.
    In seguito a questo percorso partecipato, avremo la forza e il mandato di andare – a partire dai nostri contenuti e dalle nostre proposte – ad un confronto sul programma con tutte le forze del centro-sinistra.
    Un confronto che potrà portare o non portare ad un accordo, ma dovrà svilupparsi attorno a temi quali:
    – il ritorno di Bologna ad essere una città accogliente, a rendere realtà la cittadinanza di donne e uomini di diversa razza, religione, di diverso stile di vita o sessuale;
    – la battaglia ambientale nel centro come nelle periferie della città;
    – la messa in atto di concrete forme di supporto e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti dalla crisi economica e l’emersione dal lavoro nero;
    – la battaglia alla precarietà lavorativa ed esistenziale;
    – il rilancio della scuola, dell’abitazione e dei servizi sociali pubblici con il contrasto alla privatizzazione degli stessi o cessando di finanziare l’attività privata in quei campi;
    – l’appoggio all’attività sociale e culturale degli spazi di aggregazione auto-gestiti esistenti o che si creeranno;
    – la valorizzazione delle risorse e delle menti culturali già presenti nella città, dando voce e spazi d’azione al mondo artistico, senza far diventare Bologna una città-vetrina.
    Queste sono soltanto alcune delle tematiche attorno alle quali siamo fortemente interessati ad aprire il confronto.
    La seconda questione che pongo è che il confronto non ha un esito scontato, nemmeno sul fatto che il candidato-sindaco debba essere per forza espressione di chi, in questi ultimi anni, attraverso l’ammutolimento delle istanze di sinistra, ha finito per contribuire nazionalmente e localmente alla vittoria della destra e che anche adesso, non pago dei “successi” già avuti, è complice del tentavo di cancellarci anche dallo scenario europeo.

    Tiziano Loreti
    Segretario Provinciale Prc/Se di Bologna

  1122. “L’internità ai movimenti è un argomento che non ha neppure sfiorato il dibattito all’interno di quei partiti.”
    “Ci siamo già dimentica che per il pdci l’approdo finale è la ricostituzione di un nuovo centro-sinistra in cui poter fare “l’ala sinistra”? O che la rottura con Prodi non era voluta nemmeno da loro? E Genova? E l’internità ai movimenti? E la rottura con l’orizzonte del governismo? E la critica di sinistra al socialismo reale ed allo stalinismo?”

    Davvero non vorrei leggere frasi del genere riferite al Pdci. Non solo perché sono offensive, ma soprattutto perché sono false, e segnalano che in alcune realtà italiane Prc e Pdci semplicemente non si conoscono. Il sottoscritto ha votato entrambi i partiti e ha collaborato sia con l’uno sia con l’altro, da una posizione particolare come quella del sindacato studentesco. E dalle mie parti (il Veneto) nessun militante di Rifondazione si permetterebbe mai di descrivere il Pdci di ora con frasi riferite a quello del ’98, come quelle che ho citato, semplicemente perché la pratica di lavoro comune ha fatto superare questi pregiudizi. Dire che dell’internità ai movimenti non hanno neanche discusso, scusate, è una stronzata. Ci furono degli errori su Genova, peraltro su cui in seguito si sono ampiamente e giustamente scannati, ma da quella volta in poi io ho visto al mio fianco i compagni del Pdci come quelli del Prc in ogni lotta. Sul governismo, poi, mi sembra che nell’ultimo governo Prodi si siano dimostrati spesso più autonomi del Prc, o sbaglio? O improvvisamente tutte le critiche fatte ai bertinottiani spariscono?
    Sull’attualità di un dibattito sullo stalinismo preferisco stendere un velo pietoso. La realtà è che la fusione non è all’ordine del giorno, e secondo me le soluzioni organizzative vengono sempre dopo la politica. Perciò pensiamo a una comune lotta di opposizione, se poi ne nascerà qualcosa ben venga. Ma dire “mai e poi mai neanche una lista in comune” mi sembra ottuso. Per conto mio, se alle europee ci fossero due liste separate e mi trovassi da una parte Diliberto e dall’altra Migliore, avreste perso un voto.

  1123. un compagno di Roma Says:

    scusate non ho capito bene nel dibattito questa faccenda delle nazionalizzazioni. Noi dobbiamo richiederle con forza (e scusate, anche se ne apprezzo in generale la linea che sta seguendo, non mi pare che il nostro segretario su questo sia chiarissimo), però prendendoci innanzitutto (perché in realtà bisognerebbe ritirare le banche dal mercato) azioni ordinarie e non privilegiate senza diritto di voto come invece ci fa fare la volpe Tremonti…..
    Leggo invece un Bertinotti oggi in versione keynesiana sul Manifesto….che idiozie, come se le banche e le istituzioni finanziarie non avessero negli ultimi anni già attuato una sorta di keynesismo (attraverso pompaggio di debito privato invece che statale per drogare i redditi magri da lavoro…). Questa sinistra è solo parolaia……

  1124. mamma mia! con questo tutto ragionare sul pdci mi sembra di esser tornati alla fase pre-congressuale.
    masaccio, nessuno vuole offendere il pdci, ma vogliamo guardare a RIFONDAZIONE COMUNISTA? è chieder troppo? non sarebbe il caso, dico io, di guardare a casa nostra senza ci inquietiamo per cose che non hanno senso, visto che non siamo nè del pdci nè del pcl nè di sc nè di sd e via discorrendo? mamma mia!

    compagno di roma spiegati in che cosa ferrero non sarebbe chiaro in riguardo alla nazinalizzazione delle banche

  1125. Va ben, Maria. W l’autismo, si parla solo dell’interno e all’esterno solo insulti, non c’è salvezza al di fuori della chiesa. Se a voi va bene così…

  1126. un compagno di Roma Says:

    “Le dimensioni del disastro del liberismo capitalista sono sotto gli occhi di tutti. Il governo invece di annunciare provvedimenti inesistenti faccia l’unica cosa che deve fare: intervenire a sostegno dei redditi delle famiglie per difendere l’economia reale dal crollo dell’economia di carta. Il governo deve abbassare gli interessi che le famiglie pagano sui mutui della prima casa e ad abbassare le tasse su stipendi e pensioni, in modo da aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati. Solo redistribuendo reddito verso il basso, permettendo alle famiglie di arrivare a fine mese, si può evitare che la crisi dell’economia di carta si mangi l’economia reale. Non ci dicano che non ci sono i soldi. Se ci sono le risorse per salvare le banche ci sono anche quelle per salvare i bilanci delle famiglie. Se il governo non prenderà queste misure significa che vuole usare la crisi per dare soldi ai soliti furbastri.” (Paolo Ferrero)
    Come fa il governo ad abbassare i tassi sui mutui se il sistema bancario, in particolare dalla riforma Amato in poi, non è più pubblico ma è in mano ad operatori privati? Si possono abbassare i margini di profitto sui tassi se si possiedono le banche e se ne dirigono gli orientamenti d’azione, se no sono solo chiacchiere…

  1127. e cosa c’entra con la nazionalizzazione?… vabbè, forse non ho letto bene, lo farò più tardi xchè ora devo andare.
    masaccio: autistici? insulti? extra ecclesiam nulla salus? mah! io ho solo detto che magari non è tempo nè di tornare ai discorsi pre-congressuali (tali e quali erano masaccio. TALI E QUALI) nè soffermarci più di tanto su queste quesioni perchè ancora x le europee c’è tempo e magari dovremmo pensare a noi, a rilanciare nei territori questo benedetto partito. e non è facile. e comporta impegno e molte energie. tutto qui.
    un abbraccio

    ad aleB una cosa simpatica volevo mandargli, detta da un’amico, in riferimento alla situazione cofferatiana bolognese. così, x alleggerire e sdrammatizzare 🙂
    ciao a dopo

    Sergio Cofferati non si ricandiderà per la
    carica di Sindaco a Bologna… I motivi di famiglia non convincono
    nessuno;a me questa vicenda ha tanto ricordato una battuta in vernacolo
    tarantino che fa dire a Giuseppe,in occasione della c.d. strage degli
    innocenti,rivolto a Maria: “Marì,piggh’u piccinn’ e sciamne,ca vogghie vedè comm’u facn’u presepe …” (Maria,prendi il bambino ed andiamo via,che voglio vedere come lo fanno il presepe…).
    Eh,adesso restiamo in attesa del presepe…

    🙂

  1128. un compagno di Roma Says:

    come che c’entra con la nazionalizzazione? Le banche come ridiventano pubbliche, con l’estrazione a sorte?

  1129. Ale B, guarda che io non ero nel PCI. Solo ho l’impressione che in questo momento le anime confluite in rifondazione tendano a separarsi come una maionese impazzita. La vecchia sinistra extraparlamentare, il PCI, DP… Stanno cercando di farci morire d’inedia e di cacciarci dalle istituzioni; se questo dovesse avvenire dobbiamo concepirlo come un momento transitorio di resistenza, non teorizzare che sia un bene. E’ stato questo a preoccuparmi.

  1130. Masaccio, sono contente che nel Veneto i Compagni del PdCI abbiano queste posizioni, in Toscana, dove governano con il centro-sinistra da 10 anni, le cose non stanno così.
    questa è la realtà che vivimo da queste parti, che ti piaccia o no…. 😉

  1131. Masaccio che voti solo in base ai nomi???????

  1132. alessandro Says:

    Per nicola
    d’accordo ma mi sa che con sinistra critica non ci sia niente da fare
    basta dire che hanno attaccato ferocemente la manifestazione dell’11 prima e anche dopo (affermando che era una manifestazione autoreferenziale)
    In questo modo hanno dimostrato un settarismo che ai miei occhi li squalifica parecchio
    SEmpre per nicola di cuneo
    io sono contrario ad accusare a vanvera i compagni di stalinismo
    però a Torino il pdci l’associazione “STALINISTI PIEMONTE” l’ha fatta davvero….e non è uno scherzo

  1133. Ho capito, Laura, ma non mi sembrano posizioni più distanti dalla linea del Prc di quanto non siano distanti tra loro le stesse anime del Prc, sinceramente.
    Non voglio sciogliere niente, è da un bel po’ che dico che serve una moratoria sulle soluzioni organizzative, per concentrarci sulla politica. E capisco anche che il tema di qualsiasi ricomposizione a sinistra sia tabù se si vuole tenere unita la maggioranza di Chianciano. Dico però che escludere a priori ogni rapporto con il Pdci in base a un’immagine vecchia di dieci anni mi sembra controproducente. Tutto qua, poi fate un po’ come vi pare, io sono un semplice elettore comunista che non può non notare come siano ben ben minore la distanza politica tra Ferrero e Diliberto che quella tra Ferrero e Migliore o quella tra Diliberto e Rizzo. È chiaro che i partiti non si fanno con la bacchetta magica, e che oggi disperdere in un nuovo soggetto il patrimonio consolidato di Rifondazione (e anche quello del Pdci, tra l’altro) sarebbe controproducente e non farebbe che aumentare la confusione. Però dire “non voglio avere niente a che fare con loro perché nel ’98 votarono la fiducia” mi sembra indice di un infantilismo politico che dovremmo tutti cercare di superare, dato che nessun partito è vergine.
    Sabato in piazza c’era un mare di bandiere rosse, io ho salutato decine di compagni senza chiedere loro che tessera avessero. Non chiedo a loro di sciogliere le rispettive comunità, loro non mi chiedano di unirmi All’Unica Sede Della Verità Contro Gli Infedeli, perché di settarismo si muore forse più che di ecumenismo. Lavoriamo insieme e vediamo se nascerà qualcosa. L’unità ha senso se non è arcobaleno ma unità nella società, negli orizzonti, nelle pratiche. Secondo me i presupposti ci sono, lasciamo succedere quello che deve succedere.

  1134. Masaccio:è messa così ora mi trovi d’accordo…

    il mio dissenzo era esclusivamente rivolto verso chi pensa che facendo un unico partito o lista per le elezioni europee come per magia ci ritroviamo a superare il quorum ed avere un numero di parlamentari sufficiente per la sopravvivenza dei 2 partiti. ( non che la questione economica non sia importante , capiamoci.)

    Penso che l’unificazione a freddo non sia una soluzione praticabile. Magari in certe realtà è già avvenunuta nel lavoro pratico quotidiano, ma in altri territori sarebe molto difficile se non impossibile.

    Conosco compagni del PdCI a cui semplicemente proporre una politica alternativa al PD uscendo dalla loro ala protettiva è una richiesta irricevibile. si sentono ancora l’ala sinistra del fu “Ulivo”.
    Se contrasto certe posizioni di “governismo ad oltranza” nel mio partito, a maggior ragione le contrasto fuori…

  1135. Tempi interessanti, tutti i punti di riferimento saltano, la sinistra democratica vota contro il piamo Paulson insieme alla destra repubblicana in nome della responsabilità dei singoli, sul nostro forum la proposta di nazionalizzazione viene respinta proprio da chi vive all’interno di una ecclesia “nazionalizzata” da quasi duemila anni… il buon Dio fa impazzire coloro che vuole perdere… :-)… Regà, invece di perdere tempo a parlare di Diliberto e Rizzo, o magari dell’astronauta (tanto di cappello), vogliamo parlare e cercare di spingere a fare quelle quattro-cinque cose fondamentali che il popolo capirebbe al volo?!? O continuiamo a guardarci l’ombelico?!? C’è la rivolta popolare contro le banche, sulla copertina di Internazionale c’è la statua della libertà con la faccia di Carlo Marx e la falce e martello al posto della fiaccola, la scuola e l’università stanno per scendere in piazza in tutta Italia e fermarsi completamente, pronte a una battaglia titanica, dappertutto c’è voglia di nuovo, forse anche di socialismo (ancora in modo confuso e incasinato), e noi stiamo qua a guardare se dobbiamo fare l’alleanza col PDCI o a discutere se Travaglio non va bene perché è di destra… Ma per favore… mi cadono le braccia (per essere gentile)… Nazionalizzazione delle banche, controllo pubblico dei flussi di capitali, class action generalizzata, ritorno alla tassazione progressiva pesante, premio al lavoro e al saper fare, penalizzazione delle rendite e del parassitismo, tanta galera e niente prescrizione per tutti i reati di tipo finanziario… Ma che ci vuole a dire queste cose?!?… Mah… non capisco… dobbiamo lasciarle a Di Pietro e a Ferrando?!? Il Sansonetti da salotto che è in noi è più forte del previsto… :-(…

  1136. Ragazzi, sulle europee circolano emendamenti della Lega incredibili. Oltre alla soglia, vogliono obbligarci a raccogliere le firme in ogni circoscrizione. E il Pd sulla questione delle liste apre ad un aumento delle circoscrizioni, che aumenterebbe a dismisura la soglia stessa. Ha presentato pochissimi emendamenti, altro che ostruzionismo.
    Stanno veramente cercando di ucciderci. A loro non interessa l’UDC.
    Non è possibile che tutto ciò sia costituzionale. Svegliatemi e ditemi che è stato un brutto sogno.

  1137. un compagno di Roma Says:

    quoto in pieno Mario.

  1138. ora mario non esagerare…non è che queste cose non le diciamo e che ci sono dei compagni che mentre la scuola è in agitazione o i lavoratori scioperano parlano d’alto…

    Ieri sera Ferrero diceva le cose che dici tu.
    E’ chiaro che vanno dette con più forza perchè sento il pericolo che questa crisi venga cavalcata dall’ultra-destra.

  1139. Gabriele Says:

    …possibile che nessuno ha il coraggio di dire che la maggiore distanza dal pdci è dal punto di vista ideologico? Il loro propugnare un’ortossia comunista proprio non ci appartiene. Inutile negarlo l’elaborazione teorica portata avanti dal prc dal 98 in poi è andata sempre più allontanandosi dal modo di intendere il comunismo degli ex-cossuttiani. Non ci scordiamo che nel pdci sono confluiti tutti gli ex-cossuttiani che erano presenti nel partito, tranne la componente grassiana. Poi cara paola dire che tutti i compagni del prc provengono dal PCI è un falso storico. Anzi nell’attuale maggioranza ben pochi provengono da lì. Per ciò che concerne il rapporto con sinistra critica credo che la convergenza con questa maggiornza nn la troveranno mai…in primis perchè quella corrente è prodotto della rifondazione movimentista del 2001, che semplicemente chiedeva e crede ancora in quel tipo di indirizzo politico.

    Ancora poi si continua a dire che c’è gente che vede meno distanza tra diliberto e ferrero che tra ferrero e migliore, io nn sono d’accordo. Anzi anche vedendo ciò che viene scritto qui potrei distinguere a prima vista gli interventi di chi appartiene alla 1 e chi alle altre…per il semplice motivo che 99 su cento nel merito mi trovo d’accordo con chi sostiene la 1 come maria, e in netto disaccordo con altri. Questo ovviamente alla sola condizione di non tirar fuori la questione del comunismo e dei dirigenti interni. Per esempio su Ferrando abbiamo visioni identiche, sul pdci lo stesso e su molte altre cose. Dispiace davvero vedere come posizioni così vicine possano stare separate solo da questioni come il “comunismo” che mi pare nn sia proprio all’ordine del giorno.

  1140. lucaocchionero Says:

    Compagni e compagne sul PDCI vale il deliberato del congresso di Chianciano: alle europee con il nostro partito e con il nostro simbolo(e senza Sansonetti-questo è il mio deliberato-). Se poi compagni del PDCI vogliono candidarsi con le nostre liste non ci vedo nulla di male. Chi si scandalizza mi deve spiegare il motivo per cui la Belillo e Guidoni sono belli e bravi perchè amoreggiano con la Rif per la Sinistra, mentre Rizzo e Diliberto sono brutti e cattivi perchè invece discutono col PRC. Quando al futuro io sono pienamente d’accordo con una vasta aggregazione comunista, anticapitalista, e antagonista che includa compagni e compagne del PDCI, del PRC, della Sinistra Critica, centri sociali ed antagonismi vari e possibilmente anche del PCL le cui esternazioni però non mi incoraggiano affatto. Almeno finora.
    Quanto al presente è vero che nel PDCI ci sono novità importanti: mi riferisco soprattutto alla FGCI e a un discreto numero di giovani le cui idee non sono affatto staliniste. Cerchiamo di evitare i facili pregiudizi, cerchiamo di non bollare per stalinisti questo e quello, cerchiamo di non dare patenti ed accuse di cretinismo a nessuno. In questo blog si discute liberamente. Questo è il nuovo partito della Rifondazione Comunista!Hanno provato ad imporci un capo che predisponesse la linea e poi dietro tutti zitti pena la lesa maestà; adesso c’è un partito dove tutti discutono liberamente: questo è il partito-officina di idee; e quando ce ne sono tante in giro prima o poi nasce qualcosa di buono.
    X Maria: io non “ricatto” nessuno e penso che sarebbe il caso che tu calibrassi meglio le parole perchè a volte sei abbastanza offensiva;
    X Gabriele: qui non c’è estremismo, nè intolleranza. A volte ti mandano invettive ingiuste che non condivido. Però politicamente si sta verificando ciò che ho detto: alla manifestazione di Roma eravate voi della Rif per la Sin dietro lo stesso striscione di Fava e degli SD. Altro che sinistra “senza aggettivi” dipinta da quel “furbetto del giornalino” che spero diriga Liberazione ancora per poco. Voi un aggettivo lo avete e si chiama “Socialismo Europeo”. State andando proprio lì: con Blair, Shroeder e MAssimo D’alema. Buona fortuna però i tuoi dirigenti evitino di prendere per i fondelli ignari militanti.

  1141. ok mario. è quello che cerco di dire io da ieri.
    spero che questa storia dei conti in tasca al partito, se tornano se non tornano se fallisce se non fallisce ummammia che catastrofe ci stanmno portando allo sfacelo (ma se continuiamo così con questi discorsi ci arriviamo prima del fallimento economico allo sfacelo), di sansonetti, travaglio, e io liberazione non la compro più, e la segreteria si deve assumere le sue responsabilità, e di qua e la segreteria di là e quanto sono bravi i compagni del pdci e ferrando pure eccc .. ebbbasta!!

    dunque. compagno di roma ti ho appena riletto.
    no, mica si tira a sorte, ci mancherebbe, ma non c’entra nulla questo discorso di paolo con la nazionalizzazione. avevo letto bene.
    Voglio dire, io ho sentito paolo dire che se ci sono delle banche da salvare con i soldi pubblici quelle banche devono essere nazionalizzate. Punto. Questo ha detto ferrero. cioè che non si possono usare i soldi del contribuente per salvare le banche e poi lasciarle nelle mani dei privati, che si terranno i profitti. Poi ha anche detto che bisogna partire dalla garanzia dei conti correnti e dal sostegno ai redditi delle famiglie, perché soltanto così si garantisce l’economia reale. ma appunto, per garantire l’economia reale.

  1142. Mariooooooooo d’accordo dobbiamo occuparci di tutte quelle cose che dici tu! (a parte che poi tu fai una lista della spesa che il POPOLO non ha secondo me molto chiara), ma poi ti contraddici, cioè bacchetti noi perchè ci trastulliamo con Diliberto e poi alla fine tu stesso fai altri nomi: Di Pietro e Ferrando.
    Sulla scuola è da giorni che mi scontro con i colleghi per convicerli a darsi una mossa!

    Luca

  1143. Ragazzi, non vorrei che mi sentiate come un corpo estraneo. Ma questo blog mi fa un effetto surreale. Questi scambi sono assurdi, uscite dall’autoreferenzialità e guardatevi attorno.
    Stanno preparando una legge europea impossibile per noi e voi parlate di ogni sofisma. Vogliono costringerci a raccogliere 10mila firme per circoscrizione, gli emendamenti del PD sono addirittura peggiorativi.
    Ma chi se ne frega dei deliberati del congresso! Cerchiamo di essere pragmatici e di sopravvivere.

  1144. Mario se vuoi cominciamo ad approfondire questo tema!

  1145. lucaocchionero Says:

    D’accordo con MArio sulle nazionalizzazioni, sono d’accordissimo con la proprietà pubblica di tanti luoghi di produzione. Il bello che oggi anche economisti neo-kenesyani ci danno in parte ragione. Sono d’accordo con te anche sulla giustizia. Chi pensa che oggi ci sia una giustizia democratica non ha proprio capito niente. Questo è il ritardo culturale più forte della Rif per la Sin. e di tutta la “vecchia sinistra dell’indulto”. Dire oggi un “no alle manette” per difendere un falso garantismo e l’attuale status quo è la cosa più di “destra” che ci sia visto che le “manette” le mettono solo a chi è povero. E non solo le manette… Presto farò un post per dare un pò di informazioni su come funzionano i tribunali penali e del lavoro per le classi popolari, per i lavoratori e per gli eredi dei lavoratori morti sui cantieri.

  1146. Mario una domanda…..ma cosa intendi per premio al lavoro e al saper fare?????????

  1147. Queste due posizioni sono separate non dal comunismo, ma essenzialmente dai fatti, che sono la cosa più importante che ci sia. I fatti discriminano tutto. Ecco allora che abbiamo ri-scoperto, insieme a Claudio, Paolo, Ramon, e tanti altri, che non si può stare insieme con chi in politica adotta stili e subisce influenze ambientali che possono ricordare atteggiamenti antropologicamente classificabili come paramafiosi e camorristi, con chi ha un’idea della politica in termini di puro scontro di potere e di truppe cammellate, dove gli orizzonti e i progetti sono a geometria variabile a seconda delle convenienze, con chi fa il narciso nei salotti della destra mentre la gente muore nei cantieri, con chi ha un interesse esclusivamente individuale o di clan nell’agire politico, privo di valori e di orizzonti per cui lottare. Ecco, tutto questo, stare dalla parte della giustizia e degli sfruttati, e non dalla parte del politicismo iscritto nel sistema, ecco, tutto questo è comunismo, oggi. Ed è abbastanza all’ordine del giorno. Il resto sono carnet di assegni, finti dibattiti annoiati, e sete fruscianti, ma li lasciamo volentieri al PD e alle sue frangette.

  1148. un compagno di Roma Says:

    boh sarò io che non mi spiego: io dicevo proprio che dovrebbe entrarci il discorso di Ferrero con la nazionalizzazione, perché altrimenti, per le cose dette sopra, esso diventa aria fritta. Ricapitoliamo: se dici che il governo deve abbassare i tassi sui mutui non vuol dire niente, perché ormai lo Stato non possiede più banche e non determina più le loro decisioni di investimento. E io insieme a tanti altri compagni diciamo: per agire sui tassi sui mutui deve tornare a possederle, dunque deve nazionalizzarle.

  1149. Luca, parlavo di trionfo del parassitismo a fronte della compressione del lavoro, che vanno di pari passo ormai da decenni. Si possono fare un miliardo di esempi… come quello di un ingegnere che gestisce una diga dell’ENEL che serve la popolazione di una media provincia e percepisce, per questo incarico fondamentale per la prodiuzione dell’energia elettrica alla comunità, uno stipendio di 1500 euri al mese, quando va bene, contrapposto a un qualsiasi stronzo che gioca sui futures del petrolio nell’anticamera dello studio di un notaio mentre aspetta un autografo da un giocatore (fascista) della SS Lazio e ne può guadagnare anche 8000 in tre settimane facendo soffrire tanta gente in giro per il mondo… E poi a scendere, insegnanti, infermieri, autisti, operai dei cantieri, e dall’altra parte a salire, sempre più in alto nella scala del parassitismo sociale… In un certo senso siamo tornati molto vicini alla Francia pre-rivoluzionaria, in cui la tassazione era anti-progressiva, cioè venivano tassati solo i lavoratori poveri o medio-poveri, e i loro soldi dovevano servire a far vivere nel lusso un ampio strato di parassiti sociali… Le analogie mi sembrano fortissime…

  1150. allora non mi spiego io: come fa lo stato a nazionalizzarle? le espropria? davvero non ti seguo. quello che dice paolo x me va benissimo xchè è reale, fattibile. se lo stato interviene ad aiutare le banche , le nazionalizza. altrimenti tu non ho capito tu cosa proponi

  1151. Prima della riforma Amato tutte le grandi banche italiane avevano una forte componente a partecipazione statale, e i principali dirigenti erano nominati dal tesoro. Non è detto che sia l’unica soluzione possibile, ma sarebbe meglio dell’attuale.

  1152. Mario OK, comunque non credo che un ingegnere che ” gestisce una diga” prende solo 1500 euro al mese, magari quello è ciò che dichiara.

  1153. un compagno di Roma Says:

    Maria la nazionalizzazione può essere tecnicamente avviata in molti modi (comprando azioni o tramite indennizzo o esproprio etc.).
    lo Stato può intervenire e aiutare le banche, ma questo non vuol dire che la nazionalizza. Quella di Tremonti non è una nazionalizzazione vera e propria, perché lo Stato è previsto che compri azioni privilegiate senza diritto di voto (della serie io metto i soldi e Alessandro Profumo decide e poi ciao ciao mutui meno cari).
    Ma ti è sfuggito il punto nevralgico della mia critica: il discorso di Ferrero che ho riportato non aveva senso economico alcuno perché il governo non può abbassare i tassi sui mutui finché non mette becco nelle decisioni delle banche. E come ci mette becco in queste decisioni se, innanzitutto, non le riconduce sotto il suo controllo?

  1154. Ok, può darsi, ma il concetto è quello, non parliamo poi di un insegnante, un infermiere, o un operaio dei cantieri, o anche un povero ragazzo che ci credeva e si è fatto il mazzo a studiare per prendere 800 euro al mese a fare il dottorato, ecc. ecc. Comunque, sì, bisogna che ne parliamo e approfondiamo, volentieri!

    Per Sacha: ma dove le hai prese tutte queste notizie sugli emendamenti del PD?!? Mi mandi i link? Grazie!!! Certo, sarebbe un bel problema…

  1155. un compagno di Roma Says:

    oh Mario sei più chiaro di me!!!!!!!!!!!!!!!

  1156. Oppure si può provare a scalare le banche come D’alema e Fassino!

  1157. Quoto in pieno Luca Occhionero sulla giustizia (lo devi fare proprio un bel post su questo!) e Compagno di Roma sul fatto che come Stato non puoi fare nulla se hai mollato tutte le leve, tranne che dare i soldi ai banchieri privati (togliendoli a noi), che ringraziano. Luca: la battaglia sulla scuola è decisiva, dobbiamo esserci in tanti ad aiutare, perché sicuramente Silvione metterà in campo tutta l’artiglieria pesanti per vincere…

  1158. notizie sulla legge elettorale ne ho trovate solo qui oggi:

    http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=16023

    mi pare che il PD e IDV non sono proprio per la linea dura per contrastare questo scempio…..

  1159. lucaocchionero Says:

    Paolo Ferrero ha detto qualcosa in più in un recente “Primo Piano” davanti al signor Gasparri. Ha detto che le banche vanno nazionalizzate e che il credito, garantito dalla costituzione, deve essere pubblico. Ha anche aggiunto che non è possibile lucrare e fare profitto sui risparmi della gente. Nazionalizzazione(anzi: statalizzazione) indipendentemente dalla crisi capitalista di oggi. Mi trova pienamente d’accordo.
    X Compagno di Roma: è proprio così: le azioni che Tremonti vuole sono azioni privilegiate che non incidono su quella che i capitalisti chiamano la governance. Fanno liberismo ideologico pure sulle loro stesse rovine!

  1160. lucaocchionero Says:

    Sulla legge elettorale: ma che cosa vi aspettate? E’ chiaro che proveranno a tenerci fuori dalle istituzioni. Ma noi ci facciamo spaventare da questo? Suvvia stiamo tranquilli: il nostro destino è la lotta sempre ed ovunque fino alla notte dei tempi!

  1161. scusate troppi argomenti e non riescio a seguire.
    continuo con compagno di roma xchè non sono del settore quindi conosco questa realtà molto superficialmente. io so che tremonti non parla di nazionalizzazione infatti. lui dice che l’eventuale ingresso dello stato nel capitale delle banche in difficoltà non avverra in una logica di nazionalizzazione. l’ha detto chiaro.La gestione della banca resta privata anzi, ha anche detto che il governo non ha interesse ad entrare in una banca, e lo farà solo se necessario e lo farà temporaneamente e “neutralmente”. dice lui. in questo contesto (visto che npn siamo più ai tempi di prima della riforma amato) la proposta di ferrero mi pare condivisibile.
    voglio dire, la realtà è questa e uil prc deve essere propositivo. sto sbagliando?

  1162. Uhhhh, Mario se parto! Mi viene in mente un frase ” superare la legge Moratti, ma per non tarnere a Berlinguer”.

  1163. un compagno di Roma Says:

    Vai Maria che ci sei quasi (scherzo non te la prendere!)!!!!!!
    I compagni dicono che adesso in tv Ferrero parla di nazionalizzazione, e questo mi conforta. Io non vedo la tv e perciò mi sono attenuto alle dichiarazioni dove questo punto non compare.
    Il mio punto è stato chiarito bene da Mario e da Lucaocchionero (ma grande battuta di Luca!): come fai a pretendere (dichiarazione scritta di Ferrero riportata da me prima) che il governo imponga alle banche l’abbassamento dei tassi sui mutui se le banche agiscono come qualsiasi operatore privato? per uscire da questa situazione devi nazionalizzare le banche, renderle proprietà dello Stato. Poi come deve avvenire questo processo è un altro discorso.
    é un compito fondamentale di noi come partito dire che quella di Tremonti è un regalo al capitale finanziario!!!!!!! Bisogna battere su questo punto se no come cresce la coscienza anticapiitalistica, per intervento dello spirito santo (e ci servirebbe pure quello!)?

  1164. ueeeeeeee i miei neuroni invecchiano ma ancora il sangue al cervello arriva, non sono in fase sclerotica quindi qulache concetto ancora lo afferro, sai? 🙂
    no, è che io l’ho visto ferrero con gasparri in tv, ecco perchè dico questo. in questa situazione (ripeto, lo so che prima della riforma amato era un’altra musica ma ora è ora e non possiamo farci nulla) dicevo, in questa situazione paolo per me è stato grandioso. guarda, sono un bel tipino io, non faccio complimenti facilmente (anzi, il contrario, vero lucaocchionero? 😉 pace, dài) quindi se mi è piaciuto davvero piaciuto, significa che è stato grande. fidati.
    il tuo doscorso e quello dei compagni l’ho capito perfettamente, ma ripeto, è tremonti stesso non che non parla di nazionalizzazione e ne parla come ti ho accennato. quindi non capisco paolo dove deve insistere. certo che tremonti tira acqua al mulino del capitale, ma lo dice da sè, non c’è mica bisogno che paolo “riveli l’arcano”. e poi, rifacendomi a quello che tu riportavi di paolo e criticavi, già non dice che si fanno gli interessi del capitale e non dei lavoratori? “usare la crisi x dare soldi ai soliti furbastri” cito parole che tu hai riportato, che significa? cioè se questo non basta x scquotere la coscienza capitalistica, davvero dobbiamo invocare lo spirito santo!! 🙂

  1165. un compagno di Roma Says:

    penso che il partito dovrebbe organizzare delle grandi conferenze pubbliche (almeno in 4-5 città) in cui spiega questa roba qui perché stanno facendo la solita propaganda.

  1166. Brunoincazzato Says:

    voi mi capirete certamente,ma una toccatina la devo fare sicuramente,gesto scaramantico perchè sentire parlare di bancarotta,chiusura per debiti,non prevedere risultati elettorali,scarsezza finanziaria.Ecchecazzo compagni!!!!!abbiamo un discreto patrimonio immoboliare,tanti bravi professionisti tra noi,e abbiamo sufficienti anticorpi da scongiurare ogni iettatore,da destra e da sinistra.c’è la sentiamo nelle vene questa fase di ripartenza?bene se è così allora produciamo fatti che abbiano solo e solo segno positivo.
    i compagni del pdci hanno “liberamente” scelto di andarsene,provocando,per quanto mi riguarda,una ferita umana insanabile.per essere più precisi li ritengo un cetino in 16 di quelli della seconda.apparato puro,dogmatismo massimalista,più realisti del re.se poi vogliono candidarsi dentro le liste di prc nulla osta.leggo da più parti un richiamo alla ricomposizione in chiave elettorale della sinistra comunista,va bene,ma che ci sia chiaro a tutti che di patto di desistenza tra noi si tratterebbe,se vogliamo tenere in considerazione i probabili sbarramenti.piuttosto invece di perderci in astratti formulismi vogliamo incominciare a capitalizzare e mettere a regime quello che di straordinario è successo sabato?forza compagni forza!
    @lucaocchionero
    sabato ero alla manifestazione,ed essendo della federazione di napoli,eravamo tantissimi,inutile dirtelo a maggioranza vendoliana.gli stessi sono passati accanto allo striscione di rifxlasinistra per poi venirsi ad accodare nello striscione di rifondazione della campania.francamente incomincia a sembrarmi stucchevole la discussione,io vivo e milito in una città a schiacciante maggioranza vendoliana,sono ancora vivo e con tutta l’agibilità politica possibile.
    il segretario del partito ha colto molto bene la fase, ed ammiro molto la sua accortenza anche a gestire i rapporti con la minoranza(anche se incomincio a ravvisare i primi siluri dalla maggioranza).anch’io sono per la nazionalizzazione delle banche ci mancherebbe,ma in una situazione post rivoluzionaria.ovviamente quando si parla di aiuti alle banche ci si rivolge solo ed esclusivamente a quegli istituti che hanno operato scambi oltralpe cartolarizzati(pochissimi qui da noi).
    avremmo dovuto cogliere la sensazionalità di questo fatto,ovvero la fine del cash flow del capitalismo cioè il liberismo,quando gli stati uniti l’angleterre l’italia mettono soldi “pubblici” nel mondo della finanza.
    nichi vendola lo sta facendo pubblicamente da un mese,e lo sta facendo bene,mostrando con chiarezza il pericolo sociale che da questo fatto deriva,e noi a dire nazionalizziamo banca etica mentre bnl no.lo vedo un pessimo esercizio.
    trovo squallido ragionare di politica facendo passare il giudizio politico sulla confessione dei singoli.sono visceralmente anticlericale,ma mai attacherei un valore così importante per un compagno credente.
    ebbene si,a me l’indulto mi piace,e mi piace nella misura in cui ad uscire fuori dalle galere sono i più disperati,di quelli per intenderci che non c’è la fanno manco a pagarsi un avvocato d’ufficio,e mi piace l’indulto quando svuota le carceri,edifici di merda simbolo della negazione della dignità e fabbrica continua di tutte le mafie. e mi piace ancora di più quando l’indulto mette fuori cella migranti e rom.ma la vera soddisfazione dell’indulto è quando esso riesce a mettere in crisi le risicate politiche assistenziali delle istituzioni e lo stato stesso.perchè è lo stato che deve occuparsi di chi non ha speranze e opportunità(questo è il SOCIALISMO e questa è la ragione del mio disaccordo con Ramon)e non offrendo loro la carità dei singoli.
    essì sono libertario,anticossuttiano,tollerante con i compagni del mio partito(anche i vendoliani sopratutto),movimentista e corroso dall’ansia del fare,inoltre compro ogni giorno liberazione ed ho fiducia in paolo ferrero,che faccio mi taccio??

  1167. Gabriele Says:

    X lucaocchionero: in proposito a ciò che hai scritto volevo dirti che “rif. x la sin.” dialoga con la belillo perchè lo ha scritto nella sua mozione congressuale…tutto ciò è criticabile ma è una scelta dichiarata fin dal principio. Ciò non vale per il documento finale, il quale ha rifiutato ogni costituente. Per ciò che riguarda il destino assieme a Blair, D’alema e soci è una perfetta tattica denigratoria che avete messo in atto, non meno pesante di chi quella che ammetto che è stata messa in atto, e che vi delegittima con colpi di stalinismo. Dunque basta con questa storia. Perchè per esempio non dici magari che potremmo diventare come la linke in Germania (da molti spesso osannata), cioè una forza alternativa ma non comunista. Questo a dimostrazione del fatto che attualmente la linke si trova più a sinistra anche dell’attuale rifondazione, ma appunto non è un partito comunista.

    …ragazzi nn è che Ferrero sta andando un pò troppo in tv?…2 volte in 2 giorni…non erano salottieri quelli che andavano sempre in tv la sera?…questo per farvi capire che oggi senza tali mezzi di informazione nn si va da nessuna parte è inutile, in tv bisogna andarci, altrimenti scompari.

  1168. un compagno di Roma Says:

    Caro Brunoincazzato purtoppo nessuno nel nostro partito sta facendo un’analisi seria di quello che sta succedendo. Nichi Vendola dice solo delle banalità a scoppio ritardato – così come tutti gli altri. Un Tabacci, spiace dirlo, è infinitamente superiore. Tu dirai che sono spocchioso, va bé: ma mentre noi abbiamo Rossana Rossanda che si sveglia come una bella addormentata nel bosco vai un pò sul sito del Guardian (non un quotidiano comunista) e vedi come gli economisti marxisti che vi scrivono
    da un anno e mezzo mettono i guardia dalla tempesta. In tutto ciò la “mente” economica di Rc aveva altro da fare, pensava a come fare il “nuovo partito della sinistra” – una socialdemocrazia a scoppio ritardato.
    Poi su un punto hai detto una “menata”: fino a non pochi anni fa i principali sistemi bancari europei erano pubblici senza che venisse in mente a qualcuno di dire che ciò implicasse socialismo e società post-rivoluzionaria. In Francia fino al governo Jospin il sistema bancario era a larghissima maggioranza statale e ancora oggi in Germania le banche a partecipazione pubblica non sono poche. Da noi fino alla riforma Amato il sistema era sostanzialmente a controllo pubblico.
    Poi vabbé se non possiamo fare come Chavez che, senza fare la rivoluzione in senso classico, ha nazionalizzato questa estate la Banca del Venezuela vorrei capire che ci stiamo a fare….

  1169. Brunoincazzato Says:

    se nel senso che dici tu lo sona ancora,i collegi dei sindaci vengono indicati ancora dal tesoro.è questo di pubblico è sempre esistito.
    io non lo so se hai idea a quanto ammonti la valorizzazione dei bilanci di tutte le banche.cosa vuoi dire che fino alla riforma amato le banche erano pubbliche?che lo stato possedeva il 50+1 azionario delle banche(perchè di spa si tratta quindi di società di CAPITALI e non di persone)?o piuttosto lo stato era presente simbolicamente(una azione)nell’assemblea dei soci?con tutta la considerazione di quello che dici una cosa è dire i “sistemi bancari erano pubblici” un altra cosa è dire “il sistema era sostanzialmente a controllo pubblico”(lo sono ancora)un altra cosa sono le nazionalizzazioni.
    magari un convegno formativo sul sistema impresa banca potrebbe esserci utile.

  1170. Brunoincazzato Says:

    PS-il collegio dei sindaci revisori è quell’organismo che certifica i bilanci ed effetua le verifiche trimestrali dell’andamento economico delle imprese.
    scusate la precisazione

  1171. gabriele siamo comunisti lo vuoi capire o no?
    Ma vai a cag..e!!!!!

  1172. Ci torno domani, scusate, ho sonno… posso lasciarvi con Bertolt?!?…
    “Che cos’è rapinare una banca rispetto a fondarla?”… 😉

  1173. un compagno di Roma Says:

    ovviamente come avevi capito bene mi riferisco agli assetti proprietari, non al collegio dei sindaci revisori. fino alla riforma amato in Italia e fino agli anni ’90 in europa (naturalmente sono scansioni temporali alla grossa) gran parte del sistema bancario era a partecipazione statale. in Francia fino al governo mitterand del 65%. in Italia vi era la cosiddetta “foresta pietrificata”, in cui fra l’altro molte banche erano a capitale pubblico.
    ma insomma chavez ha fatto bene a nazionalizzare la Banca del Venezuela (prima Santander) oppure no caro Brunoincazzato?

  1174. un compagno di Roma Says:

    anzi, la prossima volta che vedi quel fantastico critico dell’economia politica di nichi Vendola, la domanda falla a lui……

  1175. Brunoincazzato Says:

    eccerto che ha fatto bene,che domanda fai.
    io posso anche chiederlo a questo fantastico critico(che non so chi sia)ma nel frattempo mi devi,se vuoi e se puoi,delle risposte.
    cioè lo stato italiano è stato socio di maggioranza,socio di minoranza,e nel caso di plusvalenze come le ascriveva nei propri bilanci quando c’erano i dividendi.e nel caso di bilanci negativi ricapitalizzava,e come?con le finanziarie?oppure lo stato aveva doppi bilanci?fammi capire la tua personale idea,che ora sembra essere quella della partecipazione statale.non lo dico per me ma per i compagni che altrimenti non capirebbero,e siccome è materia importante,ne dobbiamo discutere con precisione,o no?

  1176. alessandro Says:

    caro gabriele visto che non vuoi avere niente a che fare con il comunismo (proprio come l’infausto berti) non faresti buona cosa a uscire dal partito ed andare fuori dalle palle

    PS. tra tutti noi della moz 1 3 4 5 e vendola c’è un abisso perchè noi su questo blog discutiamo di molte cose a volte litighiamo
    ma abbiamo in comune che non possiamo sopportare quel sepolcro imbiancato anti comunista di vendola e i suoi scagnozzi

    E affan’ culo anche sansonetti

  1177. un compagno di Roma Says:

    Brunoincazzato oddio tutte ‘ste domande non sono all’altezza di nichi Vendola!!!!!
    Sei vuoi trasformarla in caciara accomodati, il punto l’hai capito benissimo e a beneficio dei compagni di cui giustamente ti preoccupi faccio un esempio facile facile: ma le tre principali banche commerciali italiane, Comit, Credito italiano, Banco di Roma fino alla privatizzazione a chi erano in mano (fino cioè al 1992-1994), a Babbo natale, o all’IRI? E l’IRI che era una navicella extraterrestre o una certa cosa nata nei foschi anni ’30 per “socializzare le perdite” come diceva quel marxista che tu conosci sicuramente, Pietro Grifone

  1178. Caro Alessandro,scusa il ritardo,ma non vedo al momento nessun motivo di preoccupazione;credo che ci siamo capiti.Quello che invece mi preoccupa davvero è quell’idea di autosufficenza che riscontro in troppi interventi,come se noi avessimo già una risposta su tutto e gli altri dovessero adeguarsi.Al momento,come maggioranza,abbiamo elaborato un documento sulla politica internazionale che io ritengo buono,su questo per esempio ci si confronta con altri,non sui pregiudizi.Parlo della politica internazionale non a caso,perchè questo è sempre stato il terreno privilegiato per dei comunisti,perchè va da sè che ogni battaglia non può prescindere da ciò che succede internazionalmente.Per fare un esempio oggi su liberazione c’era un intervento sulla crisi di Alfonso Gianni,che io considero la testa migliore dei vendoliani,che asseriva che la crisi dimostra la correttezza della analisi precedente sulla perdita di importanza degli stati nazionali.Bene,io considero questo,per dirla con Villaggio,una boiata pazzesca e, se vogliamo, posso argomentarla ampiamente,ma se si accetta questo punto di (s)vista,le risposte rischiano di essere assolutamente non all’altezza della gravità della crisi e per certi versi assolutamente sbagliate.Vogliamo dunque parlare della crisi finanziaria attuale e come affrontarla avendo chiaro(per quel che si può) il quadro internazionale che la genera o la fa precipitare?Cosa si dovrebbe fare per far uscire il nostro paese più forte e non più debole da questo evento probabilmente molto traumatico anche per l’economia reale?Mi piacciono le analisi concrete delle situazioni concrete,proposte plausibili e parole d’ordine comprensibili con percorsi fattibili.Niente è già scritto,dipende molto da noi.

  1179. questa violta sono d’accordo con te bosco. risposte concrete comprensibili e fattibili. riporto la dichiarazione di paolo (dopo tutto il discorso sulla nazionalizzazione di ieri). è paolo che parla di NAZIONALIZZAZIONE e non ne parla tremonti. questo sia chiaro. almeno tra noi sennò facciamo solo casino e basta. TREMONTI DI NAZIONALIZZAZIONE NON NE PARLA PROPRIO. paolo sta facendo un ottimo lavoro. più tardi appena posso farò un post riportando le posizioni di rif in riguardo alla crisi finanziaria. ricapitolando: tutto quello che ha dichiarato paolo è propositivo e sensatissimo, visto che non siamo più a prima della riforma amato e l’esproprio a mano armata mi sembra poco probabile da farsi. . quindi è inutile tornare a recriminare la situation… almeno così la penso io. la situazione delle banche oggi è questa e da qui dobbiamo partire con le proposte propositive
    compagno di roma ti mando la dichiarazione di paolo.

    Il portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone ha detto che “Ferrero punta a obiettivi considerati lunari in tutto l’Occidente avanzato”. Al di là delle stupide offese, il tentativo del governo a cui da voce Capezzone è quello di coinvolgere il Pd in una nuova unità nazionale a difesa delle banche e del liberismo. Veltroni pare condividere l’obiettivo e questo è gravissimo, perchè la banche e le politiche liberiste sono all’origine della crisi. Sono il problema e non la soluzione. Il rischio è che, dopo anni di politiche di bassi salari e di finanziarizzazione dell’economia, oggi la crisi venga di nuovo fatta pagare al popolo. Insomma, oltre al danno la beffa. Per questo RIfondazione Comunista è totalmente contraria al provvedimento predisposto dal governo: perchè non fa nulla per salvaguardare il potere d’acquisto delle famiglie e quindi per rilanciare l’economia reale e stanzia un mucchio di quattrini (che verranno pagati dai contribuenti, cioè dai lavoratori e dai pensionati) per salvare le banche. E’ la solita politica di socializzazione delle perdite e di privatizazione dei profitti ed è una politica intollerabile.

  1180. incazzato Says:

    nessuna caciara,per l’amor di dio,anzi solo il sanissimo desiderio di sapere e confrontarmi.e magari coinvolgere quanti più compagni possibile,d’altronde ci candidiamo sempre ad essere avanguardia?e allora dobbiamo studiare anche materie infami come la ragioneria.
    cercavo solo di affinare la discussione,tutto qui,farla diventare più precisa,non per pignoleria.se noi diciamo che le banche fino ad amato erano pubbliche,statali,partecipate,se discutiamo tra di noi riusciamo a capirne il senso,al contrario diamo completamente una informazione sbagliata.
    vedi io do una importanza fondante alla comprensione dei fatti economici, anche e specialmente in chiave non marxiana,e specialmente ai suoi risvolti tecnico/legali e di diritto,perchè son quelli che vanno spediti nel deretano della gente.se battaglia culturale deve anche essere non possiamo solo e sempre riferirci ai fenomeni macro,sennò come pensiamo globalmente e agiamo localmente?dobbiamo essere in grado di saper offrire risposte semplici,immediate e attuabili.
    mi sarebbe piaciuto leggere glia articoli pubblicati dal guardian,magari se c’è un link ti sarei grato se c’è lo segnalassi.
    se poi c’è qualche compagno del nostro partito più “esposto” e che quindi ha la possibilità sia in pubblico che nel partito,di parlare di fatti inerenti la crisi economica attuale ,passa l’idea che è solo lui che ne parla.che cacchio ne sa il resto del partito,parlo della sua base e dei suoi organismi di circolo,che in un posto del paese un valido gruppo di compagni già ne discute da anni?magari questo potrebbe essere un nodo da affrontare,la circolazione di ragionamenti politici importanti in epoca postsplatter.credo che sia arrivato il momento di cominciare a pensare seriamente alla realizzazione di una intranet rifondarola,dove davvero possiamo mettere in rete e a disposizione dei compagni tutti,basta con sti siti che non servono ad una mazza.
    infine se ti ho dato l’impressione di trasformarla in “ammuina”(traduzione di caciara)ti chiedo scua.

  1181. un compagno di Roma Says:

    Intanto vi segnalo un interessante articolo di Luigi Cavallaro oggi sul Manifesto – che tocca pure un tema che qui abbiamo discusso – rapporto fra cultura marxista tradizionale e nuova sinistra degli anni ’70
    Poi Maria il mio amichevole invito è quello di leggere bene quello che uno dice: chi ha detto in questo blog che quella di tremonti è una nazionalizzazione? Io ho detto che il piano messo a punto dal governo prevede l’acquisto di azioni privilegiate senza diritto di voto, dunque non una nazionalizzazione.
    D’altro canto Tremonti parla, ma appunto per ora ha solo “parlato”, di nazionalizzazioni. Qualche settimana fa ha criticato il documento emesso dal Financial Stability Forum riguardo alla crisi mondiale perché programmava solo “aspirine” e non anche “nazionalizzazioni”.
    Dopo di che ripeto: se Ferrero ha cominciato ad affrontare il nodo di un rinnovato intervento dello Stato nel sistema del credito sono contento. Perché altrimenti, secondo me, le cose cui si appella perdono di operatività.

  1182. scusa te compagni, nessuno accusa di caciara nessun altro, penso. era per dire che insieme alla fucina di idee (bellissima) si deve “agire” nel contesto attuale e nel cercare di fare chiarezza e informazione trasparente il più possibile. tra noi e fuori di noi.
    ok comampagno di roma. solo che vorrei farti notare che dopo che tremonti è interventuto parlando di “quasi nazionalizzazione”, è stato poi smentito da paolo quindi ha subito fatto passo indietro. infatti adesso tremonti si guarda bene di definire l’eventuale azione di governo azione volta a nazionalizzare (nei mei post precedenti ho riportato le posizioni di tremonti non interpretate da me ma attinte dalle sue stesse dichiarazioni).
    uin abbraccio . a dopo

  1183. animals Says:

    Mi sembra che non abbiamo affrontato la questione delle compatibilità del capitalismo. All’interno di queste compatibilità temo che potremo essere d’accordo anche con il centrodestra visto che per salvare il sistema farebbero qualsiasi cosa.

    Infatti di questo passo saremo scavalcati a sinistra da George Bush che oggi ha proposto l’entrata del tesoro americano nella proprietà delle banche. Ovviamente per salvarle.

    E c’è anche la questione delle risorse per un’eventuale politica keinesiana di sostegno ai consumi: quelle politiche funzionavano quando c’erano i margini per aumentare il debito pubblico. Ora non ci sono più.

    Lancerei un bel dibattito su liberazione proprio su keinesismo, nazionalizzazioni crisi dei mercati.

    Invece fanno delle cronache asettiche sull’andamento dei listini.

  1184. scusate l’incursione veloce ma ne vale la pena. scappo..

    Corruzione e governo del Perù. La prova del nove della malafede del giornalismo mainstream
    di Gennaro Carotenuto, Mercoledì 15 Ottobre 2008

    Mi fa notare l’amico Alessandro Cassuto, che ringrazio, che rispetto alle dimissioni per corruzione dell’intero governo peruviano (Alan García checché millanti è ortodossamente neoliberale ed amicissimo del grande presidente George Bush) vi è stato l’omertà più assoluta da parte dei nostri giornali.
    Provate a immaginare se fosse successo con il governo venezuelano o con quello boliviano. Da Via Solferino agli sfollati sulla Cristoforo Colombo fino al cavallo di Viale Mazzini: vergognatevi.

  1185. ‘sera a compagne e compagni

    posso?… RAMOOON, tutto bene? ci sei?….

    questo post è del 1° settembre e ha raggiunto quasi 1200 commenti.
    Non si potrebbe averne uno più aggiornato?

  1186. un compagno di Roma Says:

    ok Maria io e te discutiamo un pò faticosamente ma alla fine ci intendiamo. La retorica del dialogo-che-è-bello-perchè-è una-ricchezza è un pò unilaterale, penso certe volte. Bisognerebbe aggiungere che è una fatica!!!!!!!!

  1187. lucaocchionero Says:

    x Bruno Incazzato: mi pare, sia in questo blog che in altre situazioni di non aver mai espresso un giudizio negativo sulla cultura di Vendola che tra l’altro conosco bene essendo pugliese. Anzi ti dico che sono pure più fortunato di te, perchè ti devi sorbire Migliore, io almeno ho Vendola!!! Scherzi a parte: ciò che contesto e continuo a contestare alla Rif per la Sinistra(tra le varie cose) è l’incerto approdo nel panorama politico internazionale ed europeo. E penso che se tuttora si discute nella Rif per la Sin per cercare di capire con quale modalità “stringersi” con gli SD, uno dei problemi che non si risolvono credo sia proprio questo(gli SD non rinunceranno mai al socialismo europeo e credo che la Rif per la Sin finirà indubbiamente lì). Quanto alla Linke(Gabriele) stiamo parlando di un partito che mi pare unico sullo scenario europeo e che mi pare ancora un esperimento politico. Credo che sia prudente prendere spunto da situazioni consolidate e non da situazioni in esperimento, ti pare? Nè credo sia vero che sia più a sinistra del PRC; è sicuramente più a sinistra della Rif per la Sin, così come la SPD è più a sinistra del PD.
    Quanto all’indulto compagno Bruno dissento dalle tue posizioni e dissento profondamente. Vedi proprio queste tue antiche visioni dello stato, dei carceri, della giustizia, ti allontanano dai bisogni popolari la cui idea sull’argomento è tutt’altra. Se sommi a queste vecchie idee di una sinistra che aveva negli anni 70 ragione a pensarla così(visto che in carcere ci finivano un sacco di comunisti tutti accusati di terrorismo!), la grande cazzata della televisione che ha cercato di far capire che con l’indulto sono stati liberati i poveri ci troviamo con il guaio elettorale che ci è piombato addosso. Tu e tanti come te siete convinti che l’indulto abbia liberato poveri e migranti? Bene guardiamo gli effetti oggi: i migranti sono di nuovo dentro(anche per il reato di immigrazione clandestina) o rimpatriati, o in quelle terribili bidonville nelle periferie delle città; mentre Fazio, Carlo De Benedetti, Sirchia, Fiorani, Romiti, i poliziotti della “macelleria messicana” della scuola Diaz e quelli di Bolzaneto hanno risolto le loro pendenze penali e si trovano tranquilli sulla plancia di comando. Addirittura l’immarcescibile Geronzi(anche lui beneficiatario dell’indulto per l’Antonveneta, per Capitalia e per la BP di Lodi) è a capo di Mediobanca (dove la vice presidente è Marina Berlusconi) a gestire la crisi del capitalismo insieme a Tremonti, Berlusconi e Draghi. Tra l’altro mi stavo dimenticando(che stupido) che tra i beneficiari dell’indulto c’è anche la moglie di Lamberto Dini, sicuramente una imprenditrice poverissima! Cerchiamo per favore di guardare agli eventi da una prospettiva di classe: da lì capirai come ti hanno fottuto facendoti credere ben altro dell’indulto. Quanto alla questione dei “piccoli reati” ti faccio appena notare che il luogo dove si commettono più delitti a Taranto è il parcheggio dell’ILVa e lo sai perchè? Perchè i quelli che fanno “piccoli reati” non fanno altro che rubare gomme, autoradio e macchine ai lavoratori che poi ci devono pagare le rate sopra. Ti invito ad andare davanti ai cancelli dell’ILVA a difendere l’indulto, vai a vedere quello che pensano i lavoratori(anche iscritti al PRC) dell’indulto. Però dimmelo quando vai perchè quel giorno non ti accompagnerò.

    XMaria: pace assoluta!(scusami ma non so fare le facce!)

  1188. Compagni visto che non se ne parla tanto anzi quasi per niente volevo invitarvi a diffondere il più possibile nei luoghi di lavoro, l’importanza dello sciopero indetto dai Cub ( confederazione unitaria di base) per il 17 Ottobre. Si perchè se aspettiamo che si muovano lor signori della CGIL ma soprattutto della Cisl e della Uil siamo messi proprio bene. Lo sciopero generale indetto per il 30 Ottobre è tardivo e sempre lor signori non dicono pressochè nulla sulla natura dei tagli e sul problema della precarietà ( ma d’altronde non c’è tanto da meravigliarsi).
    Oggi Sacconi fa un attacco molto grave sul diritto allo sciopero, alludendo all’idea di adottare il ” Referudum Preventivo”. Un utentica schedatura.
    Occorre dire a tale proposito che molti dirigenti scolastici adottano già questa prassi, facendo passare moduli dove invitano a dire “si” o “no”.
    Se questa pratica diventasse la regola sarebbe veramente grave.
    In tutto questo clima di grave attacco al mondo della scuola ma soprattutto alla categoria degli insegnanti e ci aggiungerei precari, sentite un po’ cosa dichiarano lor signori:

    Angeletti: Abbiamo programmato gli sciperi della scuola, per motivi puramente sindacali, se il governo ci convocasse rapidamente potremo revocarli”

    Bonanni : ” in un momento di crisi economica come questo siamo disposti a revocare lo sciopero contro la riforma della scuola” , e anche lui aggiunge ” purchè Berlusconi ci chiami.

    Aspettiamo con trepidazione la risposta della Cgil che come al solito prende tempo per sentire cosa ne pensa il PD.

    Vergogna!

  1189. lucaocchionero Says:

    Condivido in pieno il post di Luca. Purtroppo fino al 21 di questo mese sono incasinato altrimenti a Roma sarei venuto. Sacconi è un ministro del lavoro terribile per i lavoratori(pubblici, privati e precari) ma le sue parole sono musica per le grasse orecchie degli imprenditori!

  1190. sì compango di roma , il dialogo è una gran fatica, però ne vale pena, non credi? 🙂 poi questa volta la difficoltà è stata data dal fatto che tu non eri a conoscenza delle posizioni di ferrero, io invece sì, quindi partivamo da due punti differenti dando x scontato che uno sapesse. vabbè, poco male, l’importante è trovarsi. e poi, guarda, son d’accordo col fatto della retorica del dialogo come ricchezza bella serena senza perder mezzo chilo ogni volta. altrochè. e te lo dice una che è sempre in stato di guerra permanente quindi chi più di me… apriamo l’angolino delle confidenze, và, così capisci che tipo di vita faccio. quando stò con i preti me ne dicono di tutti i colori sui comunisti e mi chiedono come faccio a farmela coi comunisti. quando stò coi comunisti me ne devo sentire di tutti i colori sui preti e mi chiedono come faccio a farmela coi preti. io rispondo: ai preti che sopporto i dirigenti comunisti allo stesso modo in cui sopporto i vescovi, e ai comunisti idem al contrario, sopporto i dirigenti allo stesso modo in cui sopporto i vescovi. questo fuori di casa. a casa invece c’ho mio marito che è un mezzo anarchico, sfegatatamente e visceralmente anticlericale e anticomunista /antifascitìsta. cioè tutto anti. è una guerra continua su tutti i fronti. con la chiesa in primis e ora pure con il partito visto che vi sono tornata.
    caro compagno di roma, sono abituata alle scannate agli accapigliamenti e al dialogo… anche se poi faccio sempre quel che dico io. piaccia o no la vita e mia e scelgo io quel che intendo farmene di essa. come si chiama.. autodeterminazione femminile, no?

    ps. d’accordo con lucaocchionero sull’indulto.
    ale: ale sei meraviglioso… l’infauso berti non l’avevo ancora sentito.. è stupendo! 🙂
    🙂

  1191. Gabriele Says:

    Caro lucaocchionero,

    Ti posso assicurare che la linke non è pù un esperimento ma una realtà…gli ultimi sondaggi per le europee la danno niente meno che al 13%. Ti posso anche assicurare (anche se al momento nn c’è da fare la gara) che al momento è più a sinistra del Prc…fino ad adesso è stata una sorta di Prc in stile ’98. Se vogliamo parlare del collocamento europeo dal mio punto di vista Rif. x la Sin. può anche collocarsi ancora nel Gue…tuttavia devo ammettere (ma l’ho sempre fatto) che quel gruppo nn mi ha mai entusiasmato, molti dei partiti comunisti lì presenti sono molto lontani da quel che è adesso e che è stato il Prc.

    Saluti

    x Maria: a parte la battuta sull’infausto che è un pò che miserabilmente gira…volevo però chiederti se avevi letto l’articolo che ieri bertinotti ha scritto sul manifesto. Sinceramente mi pare che lo possiate condividere, ma in particolare mi preme dire che secondo me, almeno lui lo sforzo per cercare una risposta alla crisi provi a metterlo in atto. Se ci pensiamo la sinistra radicale tutta non è stata in grado di dare risposte organiche di lungo periodo all’attuale crisi finanziaria, tranne appunto qualche battutina sulla nazionalizzazione delle banche che però appunto rimane una battutina da talk show…e non una proposta organica, che appunto la sinistra nn ha.

  1192. gabriè, e mammamia! è tutto oggi che volevo fare un post sul mio blog sulle battutune da talk show (x una corretta informazione, ha ragione compagno di roma che è necessario che ci attiviamo in tal senso per scquotere la coscienza anticapitalista che dorma dorme dorme…). ecco, solo ora ho trovato il tempo necessario, l’ho appena fatto, passo di qui e mi sento dire che sono solo battute da talk show. ma graaassssssie caro gabriele. gentilissimo. comuqnue sì l’ho letto. poi in che senso almeno lui ci prova? xchè gli altri che fanno? ah già, solo battutine. eccerto, che vuoi gabriele, solo l’infausto è in grado di riflettere, gli altri solo battutine… vabbè, non c’ho voglia di ripeterti le solite cose. ti mando le battutine di ferrero, vabbene? poi mi dici se ti piacciono. molto più sintetiche di quelle dell’infausto ma lo perdonerai sicuramente. in fondo lui più che battutine non può fare. abbi pazienza.
    notte

    paolo ferrero 30 settembre

    L’idea di fronteggiare la crisi finanziaria che sta sconvolgendo l’economia mondiale a partire dagli Usa accollando agli Stati (e, quindi, ai cittadini) i debiti di chi ha costruito le bolle speculative senza metterne in discussione privilegi e imbrogli, cioè socializzando le perdite e privatizzando i profitti, è inaccettabile e assurda, sul piano della giustizia sociale, oltre che inefficace sul piano dell’economia. Occorre invece cercare di rovesciare il meccanismo che ha portato alla crisi attuale, mettendo al centro l’economia reale e i bisogni dei cittadini, attraverso il sostegno ai e dei consumi, la tutela dei piccoli risparmiatori, i troppo a lungo attesi – e, ad oggi, del tutto disattesi, da parte del governo – aumenti salariali.
    L’intervento pubblico in economia deve essere fatto non come lo detta Bush e l’amministrazione Usa in un piano che il parlamento
    statunitense ha già bocciato, ma al fine di ridisegnare il sistema, non certo di sostenere i ladri e furbetti di turno – finanzieri e speculatori in testa – come vorrebbero non solo oltreoceano, e come chiede la maggiore parte degli ambienti liberali e liberisti di casa nostra.
    Ecco perché, almeno in Europa, è necessario cambiare al più presto gli accordi di Maastricht disegnati secondo una logica iper-liberista, vera causa di questa crisi, e vanno messe in cantiere serie forme di controllo della Bce da parte del Parlamento europeo, che si dovrebbe sottomettere al suo democratico controllo, invece di fare disfare le economie del continente secondo logiche anti-popolari. Le scelte economiche vere e serie, quelle sull’economia, vanno dunque sottratte ai tecnocrati dagli stipendi ultra-milionari e rimesse nelle mani dei Parlamenti.

  1193. Gabriele, ecco, finché continui a porre limiti sempre a sinistra (“molti dei partiti comunisti lì presenti sono molto lontani da quel che è adesso e che è stato il Prc”) e mai a destra, come credi che ti si possa prendere sul serio?
    Con gli altri partiti comunisti stiamo sempre a fare gli schizzinosi, prendendo sempre come misura noi stessi, invece che cercando di imparare qualcosa, e poi eleggiamo o osanniamo chiunque, purché sia più a destra. Mah…

  1194. Vorrei sommessamente ricordare a tutti i sostenitori delle politiche keynesiane che gli USA rimasero in stagnazione fino alla guerra,e che ne uscirono proprio grazie a questa,ma perchè la vinsero.LA borsa americana tornò ai livelli del ’29 precedenti il crollo solo nel ’54.E’ CON LA FORZA DELLE LORO ARMI CHE GLI USA PRENDONO IL SOPRAVVENTO,IN OCCIDENTE, SCALZANDO DEFINITIVAMENTI GLI INGLESI CHE PERDONO IL LORO IMPERO.Si sta andando verso un mondo multipolare,ma non a causa di questa crisi,ma la crisi c’è perchè gli USA stanno perdendo un po’ del loro potere assoluto. E PIù QUESTE FORZE ANTAGONISTE CRESCERANNO PIU’ CRISI CI SARANNO E PIU’ DURE E RAVVICINATE SI FARANNO.Questo è il quadro in cui nei prossimi 20,25 anni ci andremo a muovere.Lo spettro di Waimar,di un paese legato all’epoca mani e piedi alla finanza americana,come noi adesso,dovrebbe ricordarci come si può finire.Liberarsi degli americani, dovrebbe essere la parola d’ordine, e dei banchieri legati a loro a doppio filo come bazzoli e profumo,e dei loro referenti politici da mani pulite in poi:quelli del PD.

  1195. Gabriele Says:

    via maria per unico nn intendevo personalizzare così la cosa tra Ferrero e Bertinotti…intendevo dire che purtroppo, e me ne dolgo, a sinistra vedo una certa indolenza, cioè un deficit di teste pensanti che ti ripeto sappiano elaborare una visione di lungo periodo, una strategia…non dei tamponamenti emergenziali. Cmq se ti interessa sull’ultimo numero di alternative per il socialismo uscirà un articolo di Ferrero che parla del futuro della sinistra in italia. Accanto ve ne sarà anche uno di Vendola sullo stesso tema…credo sia un confronto interessante.

    Via masaccio con tutto il rispetto, capisco l’orgoglio che una persona può avere nel definirsi comunista però come tu sai bene la sigla di partito comunista di per sè nn dice nulla. Vi sono sempre state e vi saranno ampie differenze tra diversi partiti comunisti, e credo appunto che sia opportuno distinguere e criticare anche se il giudizio lo richiede.

  1196. vabbene, leggerò l’ultimo numero di alternative sociali (on line xò xchè costa troppo. il mio fioretto quotidiano è quello di devolvere un euro a quella massa redazionale politicamente scorretta che si chiama libera/zion. del resto qualcuno diceva che non c’è nessun merito a fare del bene agli amici, che quello san farlo tutti , o no? 🙂

    tu continua a cercare a sinistra visioni a lungo perodo sulla crisi finanaziaria, intanto xò aiutaci nel diffondere ed alimentare e stuzzucare la coscienza anticapitalistica che ormai è in letargo nella maggioranza degl esseri umani. UNA CATASTROFE DI DIMENSIONI PLANETARIE!! la coscienza che dorme, dico… e a proposito, grazie compagno di roma x la dritta sul diffondere. con molto piacere leggo appena ora un commento sul mio post di zadig. tale zadig l’ho acchiappato (come molti che non intervengono ma so che ci sono sul mio blog) da siti piddini. tale zadig fa parte del coordinamento cittadino del pd di follonica. che dire, da diessino a piddino si è trovato “spaesato”. e ora, anche grazie alla nostra informazione COMUNISTA (gabriele non è una parolaccia, fidati) ha già messo un piede fuori dal pd. io aspetto che metta pure l’altro… ecco compagni. cerchiamo di ridare un po’ d’orientamento a gente “persa”, che ce ne sta tanta…. al pd gliel’ho promesso il 14 aprlie. ad uno a duno.

    buona giornata a tutti, compagni.

  1197. Gabriele, il problema non è lo spirito critico nei confronti degli altri partiti comunisti. Il problema è esercitare lo spirito critico SOLO nei confronti degli altri partiti comunisti, anche se magari sono ben più grandi e influenti del Prc, mentre a destra tutto va bene, i compagni di Sd sono il futuro della sinistra e la miriade di minuscoli gruppetti socialdemocratici che aderiscono alla Sinistra Europea è un esempio di perfezione…
    Inoltre trovo di una presunzione veramente oltre i limiti del ridicolo usare il Prc come metro di giudizio per ciò che va e non va nel mondo. È un partito al minimo storico, fuori dal parlamento, ignorato dai media, spaccato da divisioni interne… Io gli voglio bene e spero che si riprenda, ma forse un po’ di umiltà nel guardare gli altri ci potrebbe insegnare qualcosa, non ti sembra?

  1198. ramon a me mica m’è scesa giù la storia del perù…
    che dici, glielo giriamo lo scoop a repubblica? io penso che scalfari andrebbe avvisato. insomma, sappiamo che omero ciai + che fare il giornalista ultimamente si è dato all’investigazione privata. e ci prova anche gusto, a quanto pare. che gli sia sfuggito uno soop simile mi fa preoccupare x la sua salute… un po’ come ai tempi luxureggianti dei cedimenti degli arti inferiori.
    ok. giro la notiziona a repubblica. non è giusto che magari uno non sta bene e si blocca l’informazione libera autonoma e indipendente in un giornale come repubblica.
    deciso. lo faccio.

  1199. Eh eh eh, leggendo gli ultimi messaggi non posso non dare pieno appoggio e solidarietà al marito di Maria!!! 😀 (scherzo eh, che com’è noto qui ci si può dire di tutto ma ce se continua a volè bbene…) Mi hispánica mujer invece dopo strenua lotta si è arresa e anche lei si è iscritta…

    Stavo in questi giorni pensando se andare all’isola dei famosi o no, dopo la notorietà regalatami da “Liberazione” con tanto di fotonotizia sul giornale di martedì 😉 , ma alla fine per la gioia di grandi e piccini resto qui…, che c’è molto da fare per il grande meeting internazionale sulla precarietà, della Sinistra Europea, per il 25 prossimo a Bruxelles, ci sarà il fior fiore dei comunisti, della sinistra e del movimento da tutta Europa – se qualcuna/o si vuole avvicinare, benvenuta/o!!!

  1200. emmedì Says:

    Personalmente penso che la chiave di svolta sia impostare come partito la nostra battaglia culturale partendo da una rigorosa analisi economica e da un profilo marxista (inteso come metodo dialettico e non come ‘religione’).

    Un esempio lampante mi sembra l’emergenza “razzismo”, verso cui noi abbiamo un’impostazione idealistica sicuramente giusta dal punto di vista dei valori, ma inefficace per com’è impostata.
    Ieri sera dalla D’Amico a Exit, che mi è capitato di vedere, in una peraltro squallidissima puntata in generale, erano presenti i “nostri” Sansonetti e Migliore e tutto quello che hanno saputo fare è dare del razzista in qua e là, senza dare nessun’altra risposta a quanti si trovano a sostenere tesi di insostenibile xenofobia spesso appartenenti ai settori più disagiati e per questo nichilisti della società.
    Così abbiamo fatto ancora una volta la figura dei salottieri spocchiosi di fronte al disagio dei quartieri, oltre alle supponenti risatine di Sansonetti che non si reggono più.

    Invece credo che dobbiamo seriamente incominciare ad affrontare l’anti-razzismo da una prospettiva economico-sociale, e non solo idealista, e su questo mi pare che abbia scritto cose interessanti Riccardo Bellofiore.
    Dobbiamo denudare la xenofobia per quello che è, un progetto indotto dall’alto volto a depotenziare il conflitto sociale, creare una guerra tra poveri, in cui hanno da perdere solo i poveri e tutti, mentre i padroni se ne servono, a cominciare dai clandestini che lavorano a nero.

    Dobbiamo anche lavorare per unire le vertenze e gli interessi che l’attuale sistema economico, per come si è riconfigurato, spinge verso la molecolarizzazione e l’individualizzazione.

    Se tutta la restaurazione capitalista si è fondata sulla ‘disunione’, noi non abbiamo fatto nulla per unire.
    E su questo punto specifico ci giochiamo il futuro, più che come partito, come esistenza stessa della sinistra.
    Negli anni abbiamo fatto sacrosante battaglie di civiltà, ma che appunto sono risultate sterili in un panorama del genere, abbiamo cercato di salvare quello che rimaneva dello stato sociale, da una prospettiva di difesa..
    Quello che ci serve ora secondo me – e se il momento non è propizio adesso quando lo sarò più? – è una seria piattaforma teorica fondata su un profilo di critica economica – e che non per questo non incopori anche anche tematiche, tutte quelle che hanno caratterizzato e innovato il PRC – e poi di lì tanta azione nelle dinamiche e nei conflitti concreti.

  1201. incazzato Says:

    perchè penso e credo nel rilancio di rifondazione comunista,ed anche perchè sono convinto della “egemonia” di rifondazione in campo comunista.
    di fronte a quello che succede le politiche neoliberiste sanno opporre,o meglio riapplicano,solo ed esclusivamente politiche anticicliche.
    durano poco(lo stiamo vedendo)e non affrontano mai i nodi strutturali e congiunturali delle crisi.a questi ultimi ha dato una risposta la destra nella sua campagna elettorale,una risposta che non sarà in grado di mantenere se non riesce ad invertire le politiche salariali.quando diciamo che sono andati a votare per la destra,non solo quelli che sono il nostro bacino,ma anche quelli che non votavano più,diciamo il vero senza però capire le vere ragioni del loro voto.questo delta che non ha mai votato era ed è un astensionismo antistema e di destra.razzismo e xenofobia,violenza,negazione questo è l’unica cosa che capiscono.
    quindi situazione in cui la destra in italia dovrà necessariamente fare passi indietro anche per le nostre manifestazioni,e situazione salariale immutata e condizioni sempre peggiori.
    obama ha centrato la sua campagna elettorale solo ed esclusivamente sulla dilatazione massima dei salari,e su questo vincerà la campagna elettorale,provocando a comando politiche inflattive mai viste.a questo schema le grandi socilademocrazie europee non resteranno impassibili,e questo provocherà ripensamenti anche dentro il pd e nelle burocrazie sindacali.ebbene a questo punto spazio a sinistra del pd non c’è ne sarà più(questa è la ragione per cui il progetto vendoliano non potrà mai funzionare),mentre si riapre uno scenario nuovo e a tratti inedito per tutte quelle formazioni a carattere comunista.abbiamo l’obbligo a questo punto di non arrivare impreparati a questo e di essere nelle condizioni di essere il PARTITO COMUNISTA senza se e senza ma.
    ci ragioniamo?

  1202. animals Says:

    Io quoto integralmente

  1203. Quoto integralmente il post di MarioGC sul “rinfresco” di storia americana e sulla necessità della guerra come unica soluzione per il superamento della grande crisi del 1929. Si spera che questa volta la multipolarità del mondo impedisca a Bush & friends di provarci una seconda volta.

  1204. Scusate se nel mio ultimo messaggio mi ero fatta un po’ prendere dallo sconforto… sono un po’ emotiva…
    Dopo l’articolo odierno di Sansonetti in prima, mi sembra chiaro che sta cercando il casus belli per essere cacciato e fare la vittima.
    Soddisfiamolo al più presto: cacciamolo per favore.

  1205. Scusate, non ce l’ho fatta a passare da queste parti per un paio di giorni per cui sono rimasto un po’ “indietro” nella discussione.
    Rispondo solo velocemente a chi si è rivolto direttamente a me:
    maria: ok, al di la’ della nazionalizzazione ci siamo capiti. La nazionalizzazione era un esempio volutamente “forte”: ovvio che ci siano differenze tra le due posizioni, ma sono differenze nell’ambito di una visione del mondo abbastanza comune tra le due posizioni. (E che il nostro Partito prendesse una posizione come quella esposta da Ferrero sarebbe stata impensabile neanche un anno fa, per cui permettimi di rilevarlo con una certa soddisfazione)
    Ale b.: nessuno nega i punti di vista differenti (anzi!, sapeste quanti ce ne sono già solo nella mozione tre! E mi sa che ne avete un buon numero anche all’interno della 1) Ribadivo solo che i documenti congressuali di ciascuna mozione sono superati. Oggi aderiamo tutti ad un unico documento, quello uscito vincente al congresso, che non è ne’ la mozione 1, ne’ la 3, ne’ la 4, ne’ la 5 ed a quello dobbiamo attenerci, gli altri documenti non esistono più. Esistono, certamente, sensibilità e posizioni diverse tra le mozioni ed all’interno delle mozioni stesse.
    alessandro: Concordo in toto, sopratutto sulla settarietà di SC attualmente, secondo me stanno sbagliando tutto, ma glielo avevo già detto quando mi dissero che si usciva dal partito ed io uscii, sì, da loro e non dal Partito 🙂
    Quello che ti posso dire però è che tra molti loro militanti le posizioni non sono così “nette” come quelle della d’angeli che puoi trovare sul loro sito. E che bisogna coinvolgerli nelle iniziative concrete. Su “stalinisti piemonte”: lo so e non ho parole. faccio solo notare che non è il pdci, è uno, sparuto, gruppo di esso. Tra l’altro ricevo le loro email (non so perché). un giorno o l’altro gli scrivo una mail di lodi a Krushev per la destalinizzazione, vediamo come la prendono 🙂 🙂

  1206. PS: mi permetto di segnalare una buona notizia per la nostra amata cuba:
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/7675234.stm
    Scusate l’inglese (se qualcuno ha difficoltà a leggerlo posso fare una piccola traduzione) ma penso che i media italiani non la passeranno questa notizia.
    Se venisse confermato cuba avrebbe la stessa quantità di riserve di petrolio degli stati uniti.
    Glielo auguro di cuore, dopo tanta sfortuna sarebbe giusto un minimo risarcimento da parte della natura dopo tutti i danni che gli ha provocato.

  1207. Cara sacha, fai con me. fai training autogeno.
    Tu pensa solo una cosa, che in fondo un anno non è poi così lungo da passare… non so , una volta quando i fidanzati andavano sotto leva, quei 12 mesi erano una sofferenza ma poi non duravano così tanto… e allora pensa solo alla chiusura della perla di saggezza che oggi belli capelli ci ha regalato. e basta. poi non pensare più. (e x quello che gli diamo ramon, fa anche + del suo dovere, xchè in effetti il suo stipendio è una vera miseria e non dovrebbe. ma siccome lui va OLTRE a queste miserie, non si risparmia. ma quant’ è buono lui…. RAMON!!!)

    Pensa sacha a galileo e che la terra non è più al centro dell’universo. Galileo ha ragione, che la terra esiste, è importante, ma non è il tutto e non è centrale. Anche Sansonetti esiste (purtroppo), è importante (per un altro anno cce tocca e nnu se pò fffa niente ma appena scattano i 12 mesi ramon, quando gli obbiettivi non saranno raggiunti xchè ci vorrebbe un miracolo, allora sì che ce le paga tutte. TUTTE!!! promettilo!!! ) ma dicevo,. anche sansonetti esiste, è importante ma non è il tutto e non è centrale. E per fortuna.
    Come ti capisco sasha….

  1208. emmedì Says:

    Com’è buono Sansonetti che anche se non è più comunista da tempo e vorrebbe sciogliere il partito, continuerà a prestare la sua professionalità per affondare..ehm dirigere il quotidiano di Rifondazione, dal momento che tutti lo implorano a farlo.
    Grazie, tieni duro e continua così, ricordandoci tutte le mattine perchè per constatazione scientifica il nostro unico futuro possibile è fare un nuovo partito con Mussi e Folena, e anche perchè i congressi democratici non servono a niente se li vince chi è dalla parte del torto secondo la giuria dei Saggi di Liberazione.

  1209. Caro Sansonetti vai oltre, vai al riformista!

  1210. A proposito di Folena:
    http://www.militant-blog.org/?p=49

    Suggerimento: se andasse anche lui a “redtv”? Ah, no, già, ha ragione emmedì, lo stiamo pregando così tanto di rimanere che non se la sente di lasciarci, il suo compito è rimanere ad affoss.. ehm “rilanciare” il giornale e minare dall’interno (ops, scusate, chiaramente volevo dire “andare oltre”, fa molto più fine 🙂 ) il partito.
    Lui sì che è un vero eroe!

  1211. Aspetto con trepidazione i commenti di Alessandro e Mario Gabrielli Cosselu!

  1212. (ops, il primo commento (quello solo con il link) mi è “partito” per sbaglio)
    Comunque prendiamola così, ridiamoci su, basta farsi venire l’ulcera per un poveretto totalmente autoreferenziale che si scrive e si legge da solo pensando di essere il centro dell’universo. Non ne vale veramente la pena e anzi, più ci viene il fegato grosso più lui pensa di essere importante.
    Concordo in pieno con la posizione “dantesca” di Ramon al riguardo.. “Non ti curar di lor ma guarda e passa”, noi ricostruiamoci il nostro partito (che ce n’è da fare! siamo solo all’inizio anche se abbiamo iniziato col piede giusto!) e lasciamoli pure ai loro sogni di gloria e vaneggiamenti vari

  1213. Grande successo dello sciopero indetto dal sindacalismo di base! e diamo il ben servito ai soloni come Zipponi, Epifani, Bonanni e Angeletti……aspetta aspetta!

  1214. Rifondatore Comunista Says:

    Concordo con Sacha , il democratico Sansonetti sta provando in tutti i modi a farsi cacciare . a quel punto i sinistravendolatrici saranno pronti a invocare il gulag (vetero-bolscevico identitario- stalinista-autorefrenziale) per l’esimio direttore, allontanato perchè eroicamente non si faceva assoggettare dalle violente e retrograde logiche comuniste ferreriane.
    Ma cari compagni vi chiedo riusciremo un giorno a leggere su Liberazione qualcosa che riguarda il Prc, cosa fa, cosa propone, a livello nazionale o locale, le sue tesi, cosa fanno e propongono i comunisti, e non i soliti e quotidiani articoli di stampo occhiettiano su come liquidare una volta per tutte Rifondazione Comunista?

    Cari saluti

  1215. eppoi c’ha pure poteri paranormali.

    già all’inizio dell’estate 2007 ne aveva parlato liberazione che bisognava andare oltre.
    non si scherza mica con uno così. chissà se fa pure fatture maolcchi e iettature.

  1216. prcarmerina Says:

    Salve a tutti, stiamo cominciando la raccolta di firme sul “lodo Alfano”, qualcuno nella zona sua sta cominciando, comunque il nazionale ha cominciato a mandare il volantino

  1217. sarà figlio di un paragnosta…. può essere…

    cmnque la manifestazione è stata un successo.
    EMMENOMALE!! ecchecavolo!

    🙂

  1218. ”In Italia non si puo’ fare una riforma della scuola che viene comunque contestata”. […] ‘La scuola e’ stata per decenni il campo privilegiato di controversie ideologiche. Da noi l’ideologia ha sempre prevalso sui contenuti educativi’ Luigi Berlinguer, ex minsitro della pubblica Istruzione ed esponente del Partito Democratico (che in teoria è il partito che in questo paese dovrebbe fare l’opposizione). che bello!!! in un momento in cui finalmente dopo un lungo periodo di letargo, gli studenti, gli insegnanti ed i cittadini decidono di scendere in piazza per contestare le scelte di un ministro del governo berlusconi, uno dei maggiori esponenti del pd, che, sempre in teoria, dovrebbe fare di tutto per tentare di acquisire un tantino di consenso tra la gente, non trova niente di meglio da fare se non quello di difendere uno dei ministri più contestati degli ultimi anni. davvero geniale. non c’è che dire. il “taffazismo della sinistra italiana” come lo chiama Uòlter continua a colpire senza pietà. senza considerare il manifesto pubblicitario della manifestazione del 25. un popolo asettico e neutro senza bandiere. foto presa da un incontro col papa. così, tanto perchè le bandiere non è più cosa… niente simboli niente di niente. basta. è stato bello finchè è durato, ora si va OLTRE… ce li manderei io tutti oltre…
    SENZA PAROLE
    e dopo questo, tra il paragnosta di casa nostra e le silurate degli amici (che con amici così non abbiamo bisogno di nemici) credo che per oggi basti. o no?

  1219. L’unica speranza è che quell’obbrobrio si spacchi. Secondo Mannheimeri, l’innominabile ha in pugno i sondaggi perché nessuno riesce razionalmente a credere nel PD. Ma pare che già in Abruzzo potrebbe cominciare il patatrac. Secondo me il peggio l’hanno dato sul pacchetto CO2: si sono espressi solo dopo il casino UE, perché avevano paura di smarcarsi dall’amica Emma. Se non è lotta di classe questa…
    Scusate se ho perso qualche colpo, ma quanto guadagna Sansonetti? E i patti che dicono esattamente: 12 mesi per andare in pareggio?

  1220. antonio Says:

    Sul blog di liberazione c’è la risposta di Ramon all’articolo “oltrista” di Sansonetti. Il titolo più o meno è Cara Liberazione andiamo oltre sansonetti.
    dieci e lode per l’ironia
    dieci e lode per la risposta teorica sul rapporto tra le contraddizioni

    NB: facciamo bene a rispondere colpo su colpo. Teniamo anche conto però che quelle cose le scrive essenzialmente per provocare, per buttarla sul politico e per farsi cacciare adesso (con la prospettiva di esibire la cacciata “politica” come un trofeo). Insomma fa di tutto per non doversi assumere la responsabilità di fare il direttore in questa fase del giornale. Una fase difficilissima per la gestione economica. Arriveranno i sacrifici, i tagli al bilancio, il ridimensionamento delle pagine e degli inserti. Come farà il nostro povero direttore? Avallerà le misure draconiane dopo aver gonfiato a dismisura l’ego della redazione (della parte maggioritaria di essa)? O si metterà contro l’amministratore? Ma in questo caso come farebbe a restare sul trono di direttore?
    saluti comunisti

  1221. emmedì Says:

    scusate, mi passereste il link al blog di Liberazione che non sono riuscito a trovarlo ancora….?
    thx

  1222. Maria è lo credo bene che Berlinguer dice quelle cose, è stato lui per primo a tentare di distruggere la scula pubblica e adesso spera che il suo disegno si realizzi.

  1223. compagni l’articolo di sansonetti di oggi è un capolavoro di cialtroneria politica,per quanto ancora dovremo sopportare le provocazioni di questo miserabile?
    sansonetti facci un favore vai oltre il muretto di un ponte di 100 metri…e finiscila di ingrassarti di soldi a spese nostre.

  1224. Compagni vi segnalo la bella risposta data da Maria Campese della segreteria nazionale a sansonetti.
    E’ sul sito http://www.esserecomunisti.it

  1225. Letto, eh eh il trapassato remoto!

  1226. animals Says:

    Ma non basterebbe un voto della direzione per togliere l’incarico al direttore di Liberazione? Qualcuno mi spieghi perché ancora non c’è stato. Abbiamo poco da recriminare finché sta lì è perché lo vogliono anche i rappresentanti della maggioranza. Stiamo accettando il ricatto per non infastidire la due che altrimenti potrebbe andarsene? Credo che sia così ed è un errore grave e dimostra anche poco rispetto per la base che si sbatte mentre noi teniamo lì con i loro soldi Sansonetti a dirigere il loro giornale. Non è assolutamente giustificabile. Dobbiamo metterci a scrivere un appello per le sue dimisioni e farlo sottoscrivere da migliaia di iscritti?
    Secondo me è una questione importanete, non è vero che non dobbiamo abbassarci al suo livello o incancrenirci in questa discussione. Perché intanto lui sta lì a usare il nostro giornale cavolo. E’ prioritario e io sinceramente ritengo tutto il nuovo gruppo dirigente responsabile di questa situazione.

  1227. Car* compagn*

    Abbiamo problemi gravissimi, nella nostra società e nel Partito stesso, con tutto quello che sta succedendo e che ancora succederà, eppure dobbiamo ancora stare qui con questa storia di Liberazione occupata, manipolata e utilizzata da Sansonetti e la sua banda. Non sarà risolvendo questo problema che risolveremo automaticamente tutti gli altri, ma sarà già un importante passo avanti, e soprattutto una dimostrazione di serietà e di credibilità dei nostri dirigenti: se AGIRANNO, finalmente, e non continueranno ad essere prigionieri del solito tatticismo attendista e suicida.

    Il problema, infatti, è ormai sempllice e cristallino, specialmente alla luce dell’ultima goccia che oggi ha colmato il vaso: l’ultima uscita di Sansonetti che, sfacciato e provocatorio come non mai, fa vanto di non essere da tempo comunista (se mai lo è stato) – ridendogli in faccia a chi ce l’ha messo e tutt’ora lo mantiene come direttore di un giornale comunista – e di andare frontalmente contro la linea del Partito, giudicando per esempio il referendum contro l’ennesima legge salva-berlusconi come “insensato”. L’ultima goccia di un vaso già pienissimo di cose come fare propaganda per liste contrarie a quelle del Partito, manipolare e distorcere i fatti, minimizzare o snobbare quello che fa il Partito, dare spazio a degli incompetenti sedicenti “giornalisti” capaci solo di passare notizie di agenzia o veline mainstream quando non di copiare direttamente articoli altrui, o addirittura ad autentici mentecatti con il solo merito di essere “amici suoi”.

    BASTA. Non esiste un giornale di partito che va contro il Partito, praticamente tutti i giorni con una sfilza di despropositi e provocazioni. Non bisogna cadere nelle provocazioni, d’accordo, ma non le si può sopportare all’infinito, specialmente se la mancata risposta fa imbaldanzire ancora di più il provocatore e il prepotente. Se questa segreteria e questa direzione del Partito non è capace di prendersi le proprie responsabilità, la sua credibilità finirà a zero: e ogni giorno, ogni minuto che passa con il nostro giornale in queste condizioni, è un passo avanti verso il disastro, sia del giornale che del Partito, che si ritrova non già con una zavorra, ma con una vero e proprio masso al collo. E se ci sono dei “compagni” – tra molte
    virgolette – che nel caso di cacciare via come si deve Sansonetti e la sua banda, siano capaci di prendere questo come pretesto per abbandonare il Parito, ecco, questo sarà solo un bene, faranno un favore a tutti – anche a se stessi – se si leveranno dalle palle una buona volta, perchè questo nostro Partito non ha bisogno di gente disonesta – disonesta, sì, questa è la parola, gente disonesta intellettualmente quanto meno – che non perde occasione, in ogni cosa
    che dicono, scrivono e fanno, per “continuare il congresso”, per gettare fango sui suoi risultati, per attaccare tanto gratuitamente come stupidamente quei compagni onesti che invece stanno lavorando e cercando di fare qualcosa di buono. E dico “compagni” disonesti perchè non sono capaci neanche di avere quel minimo di onestà intellettuale e politica per prendere le distanze da certe pratiche disoneste come quelle che usano Sansonetti e i suoi quando mentono, manipolano, tergiversano e in sostanza usano il giornale del Partito – il nostro giornale – per i loro fini e per dare sfogo alle proprie frustrazioni e alle proprie masturbazioni mentali.

    BASTA. Faccio appello da qui ai nostri compagni più vicini al “vertice” a Roma, cominciando dallo stesso Ramon che qui ci ospita, perchè siano portavoce del disagio e della rabbia, perché chi di dovere – cominciando da Ferrero e gli altri in Segreteria e in Direzione – si rendano conto che non si può continuare così. Che non si possono ripetere gli stessi errori – aberrazioni – da attendismo e tatticismo suicida, come successe con il governo Prodi, dove mandammo giù tutto, senza limiti. Con il risultato che sappiamo. No, per essere veramente seri, coerenti e credibili, bisogna avere dei limiti e quando si raggiungono, questi limiti, bisogna agire in conseguenza, assumendone gli eventuali rischi e responsabilità. Perchè in ogni caso, i rischi e le responsabilità dell’agire sono sempre minori di quelli del non agire. I danni ci sono già e ogni giorno di più e peggio: più tardi si interviene, peggio è.

    E in questo caso di Sansonetti e la sua banda che stanno distruggendo “Liberazione” e, attraverso esso, tentano di distruggere il Partito, i limiti sono stati abbondantemente raggiunti e superati.

    BASTA.

    Saluti

  1228. lucaocchionero Says:

    Io su Sansonetti l’avevo detto… Troppo facile fare il direttore di Liberazione e scrivere quello che si vuole senza che nessuno lo controlli. Scrivere soprattutto contro la segreteria contro il partito stesso, contro i militanti auspicando una costituente di sinistra che ha già perso un congresso e che li perderà tutti fra tre anni, tra 6. Non ha più speranze Sansonetti. Ciò che è incredibile è che lui, che politicamente(com’è chiaro) non vale Ferrero, ma neanche Vendola: ha possibilità di scrivere e di farsi leggere molto più di Ferrero e di Vendola. Ma dove mai si è visto? Ma che stiamo impazzendo?!
    Intanto vi annuncio che a Taranto la protesta va avanti: ieri ho saputo che adesso siamo 50 a non comprare Liberazione quotidianamente. Contiamo di superare i 100 dopo la fine della prox settimana. Vi invito a fare lo stesso in tutta Italia, personalmente ho già preso contatti con compagni di altre federazioni del mezzogiorno. Diamola noi una bella risposta a questo arrogante, facciamoglielo capire chiaro che con i suoi pistolotti ci puliamo il c….
    X Gabriele: ripeto a me non risulta che la Linke sia più a sinistra di questo PRC( della Rif per la Sin credo di sì). Mi fa piacere che aumenti nei sondaggi anche perchè in Germania il clima deve essere irrespirabile con questa “grande coalizione”, con questo vergognoso blocco di potere capitalista. Ti dò un’altra informazione, visto che parliamo di sondaggi: anche la LCR in Francia è data al 10%. Perchè la Linke la consideri e la LCR no?

  1229. antonio Says:

    perché sansonetti non è stato cacciato? E dove lo troveremmo uno disposto a fare il direttore al posto suo e mettere in ordine tutti i casini che ha creato lui? Perché agevolare il compito a sansonetti (e a coloro che lo hanno spinto a rimanere lì al suo posto) e dargli l’alibi del licenziamento politico? No, che rimanga lì a risolversi tutte le conseguenze dei suoi atti scriteriati: la free press, la sovrastima di alcuni redattori gratificati con inserti costosi, la disorganizzazione interna…

  1230. no animals, non sono d’accordo.
    e non solo xchè ci sono questioni troppo complicate e la fase è difficilissima, ma è controproducente in tutti i sensi cacciarlo ora. la cosa però che secondo me andrebbe fatta (leggo appena adesso il post di ramon sul blog di quei dementi e l’articolo di maria campese), dicevo, quello che si deve fare è che non si fermi qui la cosa. vabene antonio la botta e risposta, ma non lui sul giornale e gli altri altrove. la botta e risposta va sul giornale, e possibilemente in prima pagina come quella di belli capelli. è un dispendio di energie, è vero, ma è fondamentale, visto che non si può cacciarlo. liberazione compagni non la leggiamo solo noi. vi riporto commento di una studentessa e poi il mio (in riguardo alla protesta di questi giorni, con la speranza che riesca anche nel salento a far qualcosa. speriamo. io ci sto provando)
    vorrei che non trascuraste l’apetto del semplice lettore e non militante. voglio dire, come questa ce ne stanno a bizzeffe, se cacciamo sansonetti ai voglia a spiegare che non siamo comunisti staliniti ecc ecc ecc.credo che in questa fase non ce lo possiamo permettere, visto che davvero rifondazione è partita proprio bene. coraggio. a ognuno la sua croce!” 🙂
    riporto commento suo e mio

    Oggi ho comprato Liberazione come quotidiano. e non posso non dire:
    Evviva Sansonetti!!!! Andare oltre.. andare oltre!!! Addiritttura, senti senti, gli hanno fatto storie per aver affermato la stessa cosa nel 2007.. quando quelli di sinistra fanno i zeccosi non li sopporto!! una sinistra al passo coi tempi non si preoccupa di rispettare i limiti.. diventa lenta, prevedibile e facile bersaglio. praticamente non ha forza e peso.
    i partiti fungono da recinzioni.
    la sinistra vera, quella costruttiva e creativa è quella che la gente ha nel cuore e nella testa.. è ciò che ancora non è arrivato nelle sale del Partito, e vaffanculo a chi mette ai margini il proprio simile perchè su 100 idee del suo gruppo ne condivide solo 99 !!!! la diversità in un gruppo molto spesso è la sua futura via di uscita dalle impasse.. la salvezza stessa e di tutto il gruppo.

    commento mio
    Ho letto con molto interesse il tuo primo commento. Credo che ora la battaglia sia in mano a voi studenti e non alla sinistra o a rifondazione comunista o chi per altro. L’università è vostra ed è giusto che le mobilitazioni, le proteste e le lotte partano da voi e da voi siano sotenute e animate e non dai partiti. Sono d’accordo con lì’idea della “cellula” che si avvalga di forze e idee. D’accordissimo. I partiti ne fanno parte, devono giustamente essere presenti, sostenere, ma credo che il movimento studentesco che si è risvegliato non abbia bisogno se non della sua stessa forza. Infatti gli studenti in rivolta non sono stati chiamati da nessu partito e da nessuna sinistra (oltre o non oltre)
    In riguardo alla polemica (ormai) senza fine di Sansonetti che dobbiamo sopportare almeno per un altro anno, chiudo con la sua stessa battuta su Galileo: che la terra esiste, è importante, ma non è il tutto e non è centrale. Anche Sansonetti esiste, è importante (per un altro anno), ma non è il tutto e non è centrale. E per fortuna.

  1231. antonio Says:

    certo che va sul giornale il botta e risposta. non mi sembra di aver scritto il contrario, mari’

  1232. lucaocchionero Says:

    Trovo molto interessante il discorso di Emmedì sull’analisi marxista del razzismo. Io ritengo che il razzismo, veleno che divide in due una classe su ragioni insensate, vada combattuto totalmente. Credo che il nostro partito e chiunque concordi con tale progetto debba lavorare non per la regolarizzazione dei migranti irregolari(obiettivo minimo) bensì per la naturalizzazione di tutti i migranti che occupino il suolo italiano in un dato tempo. Questo razzismo indotto va combattutto sia economicamente che anche culturalmente, per cui culturalmente vanno distrutti concetti come “italiano bianco e cattolico”, vanno distrutti concetti come “patria” e nazione. Io voglio un senegalese(a)-italiano che diventa carabiniere, un egiziano(a)-italiano che diventa direttore di una Asl, un albanese-italiano deputato nazionale. Mi rendo conto che ci vuole una rivoluzione culturale simile a quella che portò negli States l’abolizione della schiavitù, ma a me sembra arrivato il momento di lavorare per cominicare ad inserire queste “pillole rivoluzionarie” nel grande magma dell’opinione popolare nazionale.

  1233. ok antonio.
    in prima pagina per cortesia.
    deve essere visibile al lettore.
    però compagni, che fatica!!

  1234. lucaocchionero Says:

    Portala sul blog questa studentessa che glielo spieghiamo noi chi è Sansonetti… Cmq il commento riportato da Maria è emblematico: vedi che succede ad avere sovraesposizione mediatica? Travisa i concetti, le menti, fa capire che andare oltre significherebbe fare un partito più vicino alla gente mentre dietro c’è solo il misero progetto di fare l’ala sinistra del Partito Democratico! Proprio per questo Sansonetti via e subito! Cmq davvero Maria… consigliale di frequentare questo blog… la metto in contatto con uno\a dei giorvanissimi compagni(del collettivo studentesco di Ta che dialogano con noi) che già sanno benissimo cosa significa Rif per la Sin, Vendola, Sansonetti. Hanno capito benissimo qual’è il progetto moderato dietro queste parole. Mi dite come si raggiunge questo sito di Liberazione?!

  1235. D’accordo con animals e specialmente con lucaocchionero, naturalmente. Il mio “sciopero” lo applicherò il mese prossimo quando torno di nuovo in Italia: manco più un centesimo per “Liberazione” finché ci sarà il Sansonetti, e i dirigenti del mio Partito non saranno capaci di fare quello che devono fare.

    E inevitabilmente in disaccordo con Maria: mi dispiace carissima, ma quello che dici, pur con le migliori intenzioni del mondo che sicuramente hai, è esattamente lo stesso opportunismo, tatticismo, opportunismo e “paura di quel che diranno” che ci ha impelagati due anni nel governo Prodi a mandar giù qualunque schifezza. E i risultati si sono visti: perdita assoluta di credibilità del Partito, perdita di fiducia e di consenso. Questa “Liberazione”, così com’è, non è solo una zavorra economica, ma anche e soprattutto POLITICA: distrugge la motivazione dei militanti, disorienta i simpatizzanti, non attrae i possibili nuovi interessati e fa ridere gli avversari.

    Se si caccia via Sansonetti e la sua banda ci accusano di “stalinisti” eccetera eccetera? Ecchissenefrega!!! Ci accusano già lo stesso! E ci hanno accusato ben di peggio nel 1998 ma, con la ragione e la coerenza dalla nostra parte, e il lavoro e la motivazione all’interno e all’esterno, ben che ci siamo ripresi, alla grande. Invece, se continuiamo con questa storia, ogni giorno che passa sarà peggio. Ancora un anno dici??? Ma se continuiamo così, non ci saranno più nè “Liberazione” nè il Partito, sommersi dai debiti e dal ridicolo!!! Altrochè!

  1236. lucaocchionero Says:

    #2 17 Ottobre 2008 – 17:26

    Cara Liberazione,
    andiamo oltre Sansonetti
    di Ramon Mantovani

    Ramon Mantovani

    L’articolo del Direttore di Liberazione, Piero Sansonetti, pubblicato ieri in prima pagina è sintomatico. A mio parere evidenzia due problemi. Uno è enorme e riguarda una cultura politica vecchia, stantia e foriera di scelte politiche di destra, che si ammanta di nuovismo per descrivere comunisti e antagonisti come falliti e fallimentari. L’altro, più piccolo, anzi microscopico, è banalmente ben rappresentato nello scritto di Sansonetti: un “giornale comunista”, il “Quotidiano del Partito della Rifondazione Comunista” (così è scritto ogni giorno nella testata di ha un Direttore che non è comunista (ma questo è il meno) e che pensa a, anzi propone di, anzi si batte per “andare oltre” un partito considerato inutile e dannoso. Sansonetti sa bene che il Prc ha deciso di continuare ad esistere e che la proposta di “andare oltre” è stata bocciata democraticamente. E sa che lo sarebbe stata ancor di più se fosse stata proposta esplicitamente, visto che, magicamente, nel tempo del congresso del partito la proposta di “andare oltre” è stata scientemente occultata. E aggiungo che la direzione di Liberazione, nell’occasione, non ha brillato per autonomia giacché si è adeguata pedissequamente alla tattica congressuale della mozione Vendola.
    Io capisco che chi si è battuto per più di un anno per fare un nuovo partito conservi la propria opinione e la difenda. Capisco pure che insista. Ma che tenti di imporla è francamente intollerabile.
    Nel merito vorrei solo far notare che è una proposta che non sta in piedi, che non ha gambe sulle quali camminare e che oltre che sconfitta è tanto inconsistente quanto vecchia.
    Mi spiace doverlo dire così, ma Sansonetti, che non per caso se la prende anche con Bertinotti sulla questione del lavoro, ripropone pari pari il progetto di sinistra di Achille Occhetto. Sbrigative abiure, giudizi sommari del novecento e uso dell’aggettivo nuovo per qualificare il nulla o la riproposizione di cose molto vecchie.
    Credo che Sansonetti, e lo credo sinceramente, non si sia accorto che il progetto della rifondazione comunista già da parecchi anni è andato oltre la classica gerarchia delle contraddizioni, oltre il politicismo (che è un aspetto non secondario della critica del potere), oltre la rivendicazione acritica del passato. Non basta dire, come fa Sansonetti, che tutte le contraddizioni sono sullo stesso piano. Bisogna analizzare le connessioni che le legano e capire quali sono i punti critici sui quali agire per rovesciare il sistema, non spogliarsi del proprio antagonismo (e la parola comunista è qualificante nonostante tutto) per diventare la sinistra del sistema che si illude di costruire una propria alternativa facendo la sinistra di governo. Non basta parlare della società, bisogna dire dove sta il motore delle trasformazioni possibili ed “impossibili”. In altre parole per criticare il potere bisogna dire se si sta nella società “in basso a sinistra” (come dicono gli zapatisti) o se si sceglie il cielo separato della politica per costruire dall’alto un presunto progetto alternativo di società. Inoltre, per avere un futuro bisogna avere un passato. E il passato, per quanto complesso e pesante, non si liquida ripartendo sempre “da zero”. Per esempio, per stare agli esempi di Sansonetti, lo inviterei a considerare lo scritto di Engels “l’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato” e la riforma del diritto di famiglia varato subito dopo la rivoluzione d’ottobre insieme al suffragio universale, per “andare oltre” il pregiudizio secondo il quale marxisti e comunisti sarebbero sempre stati incapaci di vedere al di la della contraddizione capitale-lavoro.
    Insomma, mi pare davvero che il PRC si sia incamminato bene per andare oltre il “comunismo di destra” e la sinistra di potere.
    E’ l’andare oltre di Sansonetti che mi sembra un trapassato remoto.
    Per questo penso si debba andare oltre Sansonetti.

    *****Naturalmente sono d’accordo anche se chiedo un’accelerazione: è importante che Sansonetti non mangi il panettone per fare una campagna alle Europee seria e senza rompib… che giocano a non farci raggiungere il quorum che pure avremo difficoltà a centrare.Vediamo Ramon se lo capiscono anche gli altri che non si raggiungerà mai il quorum con Sansonetti che demotiva i compagni dal giornale del partito.

    In ogni caso hai il tuo sito e devo postare io il tuo commento sul direttore?!!!
    Ma insomma!!

  1237. Caro Luca, quella cosa dei “redattori di Liberazione” dove ben si può vedere di tutto il peggio di cui sono capaci sta su http://liberaliberazione.splinder.com . Il commento di Ramon sta sul post di Belisario…

  1238. lucaocchionero Says:

    **Grazie Mario, l’ho trovato e postato qui, come adesso posto anche Maria. Quando ritorni in Italia spero che non dovrai fare alcuno sciopero anzi spero che vdovrai comprare 5 copie al giorno per almeno 3 mesi!

    Maria Campese

    Ancora una volta il direttore di Liberazione, il compagno Sansonetti, ci riprova e torna alla carica con un articolo in cui invita il Prc ad andare oltre… invita quindi il partito, del quale il giornale che dirige è organo, ad andare in un oltre ed in un altrove rispetto a quanto deciso a Chianciano a maggioranza.
    Ed ancora una volta lo fa ricalcando la vulgata avviatasi nel paese già durante la difficile fase congressuale. Una vulgata che spesso ha visto stare insieme a Sansonetti anche parti di quella borghesia illuminata, progressista, riformista e un po’ liberista – ma sempre convintamente anticomunista – che ha ‘tifato’ affinchè il Congresso eleggesse Vendola segretario del partito (si ricordino a tal proposito le prese di posizione di alcuni importanti organi di stampa che hanno dedicato all’argomento fior fiori di articoli, commenti, interviste e quant’altro).
    Fin qui nulla di nuovo sotto il cielo: un direttore diventato tale per ‘affinità elettiva’ all’allora segretario del partito; che coerentemente a ciò si è trasformato nell’alter ego di quel segretario e delle sue – tanto improvvise quanto repentine – mosse da cavallo; non-comunista o a-comunista (magari anche un po’ anti) per sua stessa ammissione e che, nonostante ciò, non ha avuto problemi ad accettare l’incarico a dirigere un giornale che si dice comunista e che nacque – prima come settimanale e poi come quotidiano – proprio come organo di una comunità che, contro tutto e tutti, quasi venti anni fa, decise che la storia non era finita (come pure predicava, non senza saccenza, qualche utile intellettuale dis-organico) e che non erano venute meno le ragioni storiche di una presenza autonoma di un soggetto politico che mantenesse aperta e rilanciasse – in Italia come in Europa – una prospettiva di trasformazione sociale ed anticapitalista… una prospettiva modernamente comunista, che facesse i conti – senza sconti – a quanto era accaduto nel mondo e, soprattutto, che facesse i conti con la fase di riorganizzazione neoliberista che si andava affacciando sulla scena.
    La novità – se così la si vuole chiamare – del ragionamento di Sansonetti sta nella introduzione di una pseudo argomentazione di carattere epistemologico come quella sul tolomeismo e sul galileismo. Una novità che rimane tale solo per il riferimento, e non per quanto in essa realmente contenuto, ossia la presunta ‘necessità’ dell’oltre che ricorda così da vicino quel buttare il cuore oltre l’ostacolo alla base del Congresso di Venezia e dell’accordo di alleanza (e poi di governo) con quel centro sinistra che proprio a Venezia fu sancito senza garanzie e convergenze programmatiche.
    Ma per rimanere sul tema epistemologico, proveremo ad applicarlo al ragionamento di Sansonetti. Galileo è il padre fondatore del metodo empirico sperimentale che consiste(va) nell’ uso della sperimentazione come mezzo di interpretazione dei fenomeni. Compito dello scienziato è osservare il fenomeno, riprodurlo con un esperimento adatto, ripeterlo più volte, ricavare la legge matematica che lo regola e predisporre nuovi esperimenti per verificare tale legge; una volta verificata la legge, occorre ricavarne con metodo deduttivo le logiche conseguenze, da verificare a loro volta sperimentalmente.
    Proviamo ora ad applicare il metodo osannato dal direttore a quanto accaduto negli ultimi due anni alla vita politica del paese con una particolare attenzione al Prc (rivolgendosi il nostro proprio al Prc). Tralasceremo tutta la vicenda del governo Prodi per concentrare l’attenzione al tema del percorso unitario. Collocheremo quindi il ragionamento intorno alla Conferenza organizzativa di Carrara, momento in cui il partito poteva contare sul massimo di unità interna raggiunta proprio sul tema della costruzione di una sinistra unitaria e plurale… una necessità che nasceva appunto dall’osservazione di una realtà che vedeva la sinistra cosiddetta di alternativa in grande problematicità all’interno della coalizione di governo. Il tema della costruzione di una più ampia sinistra capace di rendere più efficace la propria azione contro le derive centriste del governo fu il tema che animò quella Conferenza la quale però sancì anche la necessità di non dare vita ad una unità come contenitore, ma che quella unità avvenisse sui contenuti, senza nessuna smania o boria oltrista. Qualcuno invece, nei mesi successivi lavorò proprio all’oltrismo liquidazionista… e continuò a farlo anche dopo la manifestazione del 20 ottobre. In quella manifestazione si continuò a chiedere una unità di azione contro la deriva centrista del governo Prodi – che proprio in quei giorni si apprestava a preparare il pacchetto welfare – e allo stesso tempo (a giudicare dalla osservazione della presenza di bandiere con falce e martello) chiedeva che le identità rimanessero presenti, perchè era anche a partire da quelle che non si rinunciava ad un esodo dalla vita e dalla pratica politiche. Al contrario si decise di non vedere (=osservare) quella piazza e si decise prima di continuare a dare fiducia al governo e poi (qualche mese dopo) a costruire una unità tutta centrata sul contenitore (l’Arcobaleno, per l’appunto) e sulla distribuzione delle candidature. La verifica del metodo galileiano sarebbe dovuta essere la tornata elettorale, e lo è stata: la sinistra non è entrata in Parlamento perchè percepita non utile sulla strada dell’alternativa e, quella inutilità è stata il frutto di una progressiva subalternità alla sinistra moderata (Ds nel frattempo trasformatosi in Pd spostando ancora più al centro il proprio asse) e al governo. Il metodo galileiano avrebbe voluto la constatazione del fallimento delle ‘formule’ costruite attraverso l’osservazione e, come minimo, avrebbe imposto nuove sperimentazioni. Ma Sansonetti, che pure rivendica a sé il galileismo, non si è accorto di una verifica ampiamente deludente e ripropone la formula. Fin qui l’epistemologia.
    Ma siccome non siamo in un’accademia, quello che preoccupa è l’intento politico del nostro, il quale è dotato di troppa intelligenza per non accorgersi che la formula che viene riproposta è galileianamente fallimentare. Ed allora passa all’insulto collettivo che vuole dipingere il Prc uscito da Chianciano come un fortino autoreferenziale lontano dalla realtà e dalle sue necessità. Al contrario il Prc a Chianciano ha provato a ripercorrere una strada che lo ricollocasse all’interno di quelle piaghe e pieghe sociali dalle quali si era allontanata proprio negli anni bui del ‘fortino governista’… e a giudicare dall’11 ottobre sembra che questa strada vale la pena da essere percorsa, perchè all’interno della società si chiede che continui ad esistere una sinistra anticapitalista ed anche orgogliosamente comunista capace di rappresentarne istanze e bisogni… all’interno delle pieghe e delle piaghe della società le preoccupazioni pseudo epistemologiche avanzate da Sansonetti sono state rappresentate, in questi anni, da un continuo peggioramento delle condizioni materiali di vita e da un’agenda politica sempre più distante. Dal basso si chiede che si tornino a rappresentare quelle istanze che si fermavano inesorabilmente davanti al portone di Montecitorio e che non entravano nei salotti buoni del paese… e che spesso rimangono fuori anche dai colti ragionamenti sull’unità a partire dai contenitori: l’unità oltrista propugnata dal direttore. Il Prc quelle istanze invece vuole tornare a rappresentarle… per questo vuole tornare e ricominciare … dal basso, da sinistra e, per quanto riguarda al Prc, da comunisti!

    * Segreteria Nazionale Prc

  1239. non mi ripeto, lo sapete come la penso, e non sono d’accordo con voi.

    no mariocg, non è tatticismo o tutto quello che dici tu. io sono d’accordo con antonio. e sostengo la linea della segreteria perchè la ritengo per nulla opportunista o la linea del “paura x quel che diranno” (scusa mario, quella ce l’ho messa io per dire che è un problema insieme agli altri, certamente non il primo. il primo è ben altro). comuqne, visto che lucaocchionero denuncia questa realtà a taranto e si fa portavoce, vi fate portavoce tutti di un malcontento (e sia chiaro, non che io ne gioisca, ma appunto, sono su una posizione nettamente differente dalla vostra) al punto di non comperare il giornale in massa, chiederei a ramon di intervenire. almeno per dire che intenzioni si ha in tal senso, xchè le provocazioni di belli capelli continueranno, e come giustamente dice antonio (e ne sono più che certa) altro non vuole sansonetti: essere cacciato.
    non so ramon, io credo che a questo punto tu debba dirci qualcosa, altrimenti ogni due giorni cadiamo sempre sulla stessa questione e non ne verremo mai fuori.
    comunque riporto la decisione della direzione di una settimana fa, così per spiegare anche a sascha il discorso dei 12 mesi…. compagni, mi chiedo davvero come se lo chiede antonio, chi se la prenderebbe sta gatta da pelare. è bene che se la peli sansonetti… è il minimo secondo me. basta. non parlo più xchè vedo che rimango poi sola su questa linea e così non possiamo andare avanti.
    vabbè, ramon fatti sentire. un abbraccio

    La direzione nazionale di Rifondazione comunista ha deciso oggi di ricapitalizzare la societa’ editrice del quotidiano ‘Liberazione’, le cui perdite, si legge nel documento votato all’unanimita’, “sono doppie rispetto ai 900 mila euro gia’ stanziati e versati dal partito per l’anno 2008”. Entro novembre, il tesoriere del partito dovra’ presentare alla direzione un “piano di risanamento”, predisposto dai vertici della societa’ editrice, “con il fine di assicurare la continuita’ delle pubblicazioni del quotidiano, strumento indispensabile per il rilancio del progetto della rifondazione comunista”. Tale piano, precisa il testo approvato, dovra’ garantire “il pareggio del bilancio di Liberazione fin dal 2009, stante le ridotte disponibilita’ economiche, attuali e future, di Rifondazione comunista e quindi l’oggettiva impossibilita’ a sostenere ulteriori perdite della societa’ editrice”.

  1240. Si infatti il problema è che con Sansonetti il giornale non sarà mai uno strumento per rilancio ma uno strumento per la liquidazione del Prc.

  1241. Nuovo direttore Carotenuto.
    Questa volta cacciamolo davvero e facciamo vedere a tutti che al suo posto non mettiamo un burocrate.

  1242. Gabriele Says:

    Ragazzi scrivo soltanto per dirvi che indipendentemente dal merito della questione credo proprio che stiate facendo un grosso errore a boicottare liberazione, ma davvero grosso. Per un giornale in ginocchio non c’è di peggio che perdere copie…anzi avrebbe bisogno di abbonamenti…guarda come sapete io la penso in modo un pò diverso da voi, ma se proprio volete spendervi contro il direttore fate pressing sull’attuale maggioranza, ma nn smettete di comprarlo. Io anche da non iscritto (e anche se appunto compro sempre il manifesto, al quale ho proprio ieri fatto una sottoscrizione e vi invito a farlo) ho coprato molto spesso liberazione sia sotto curzi che sansonetti, questo perchè ho a cuore la sorte degli ormai pochi quotidiani indipendenti e di opposizione che vi sono in italia.

    X lucaocchionero: A proposito di LCR io credo che il Prc con l’eventuale aggiunta del pdci vada ad assomigliare molto più al pcf che a LCR…e tutti sappiamo la fine che il pcf ha fatto facendo esclusivamente perno sull’identità comunista e senza capacità di innovarsi. Poi comunque Lcr ha trovato nel suo giovane leader un punto di forza (altro che senza leader…quel partito è incentrato sulla sua figura per ora), che agli occhi della gente rappresenta una vera novità…qui da noi la vedo un pò diversa e qui chiudo.

    Cmq su Berlinguer concordo: ha fatto un casino della madonna (se vogliamo dirla tutta) avviando la destrutturazione dell’ impianto universitario.

  1243. Gabriele Says:

    Ho letto solo ora il comunicato di sinistra critica sulla manifestazione dell’11. che pesata. Se penso poi che sinistra critica si litiga continuamente con Ferrando con lo 0,2 a testa…mi viene da vero da pensare che noi di sinistra nn siamo tutti. Anzi voi pensatela come vi pare, ma secondo me Bertinotti era un mostro a tenere insieme tutta quella gente. Voi vi rendete conto che sotto lo stesso partito vi erano Ferrando, Sin Crit, Belotti, essere comunisti, l’ernesto e chi ne ha più ne metta.

  1244. Gabriele Says:

    http://www.sinistracritica.org/node/1191/
    scusatemi per i troppo post ma ecco il link che vi volevo postare: http://www.sinistracritica.org/node/1191/

  1245. Gabriele Says:

    ecco il link che vi volevo postare: http://www.sinistracritica.org/node/1191/

  1246. anche secondo me gabriele è un grossissimo errore boicottare l’acquisto li liberazione. gravissimo anche eticametne, tra l’altro. ma appunto, è una mia personalissima opinione. fate pressione sui dirigenti, telefonategli, mandategli ‘na lettera, ‘na raccomandata, aspettateli sotto casa, fate quel che vi pare, ma quello che sta succedendo a taranto, per come ce lo racconta lucaocchionero, x me è inammissibile. scusami occhionero ma anche a me non piace fare le “le facce”. x me è scorrettissimo. ci sono molti modi x premere, che non sono certo però il blog di ramon mantovani. attivatevi e agite. ma smettetela di diffondere e sostenere la cultura del boicottaggio. senza polemica, eh

    gabriè ho letto il link di sin critica. volevo rispondere nn ricordo a chi, quando ho accusato ferrando e turigliatto di leaderismo avendo fondato subito 2 parititi. mi è stato detto: che dovevano fare, darsi all’ippica? risposta: sì. se si davano all’ippica era meglio 🙂 (emmò nn mi accusate di razzismo x cortesia.. 😉

    sascha. se mi ci mettono gennariello alla direzione di liberazione (visto che c’ho un piccolo debole x quelli che ti dicono pane pane vino vino) prometto che sarò in prima fila anche domani x cacciar sansonetti a calci nel sedere… 🙂
    bè, buon lavoro a tutti , và

  1247. prcarmerina Says:

    mai boicottata, ora son loro che boicottano me perchè non mi arriva più in Sicilia. Il punto è che in sezione ero l’unico a comprarla, anche i compagni “storici” non sentendola come una cosa loro la snobbavano alla grande.

  1248. Io però ho l’impressione che stiamo usando l’indifendibile Sansonetti come un capro espiatorio.
    Dov’è il rilancio di Rifondazione? Dove stiamo andando? Sapevo che il partito era in lieve ripresa, ma ieri ho visto anche sondaggi che dicono il contrario. Ferrero è un’ottima persona ma manca un disegno chiaro e ambizioso, non si può dire solo: rilanciamo rifondazione, e poi neppure lo si fa. Non si possono decidere le alleanza elettorali il giorno prima della presentazione delle liste. Manca la strategia, in questo modo possiamo solo perdere.

  1249. prcarmerina Says:

    Ramon a mille e cinque un articolo gratis 🙂 🙂 🙂

    Segnalo l’ottimo articolo su Liberazione di oggi che mi pare ribadisca in maniera precisa che ci siamo stufati di questo modo di condurre le cose.

  1250. sì però è in par condicio e c’è una lunga intervista a Revelli per sbilanciare nuovamente il tutto.
    Mi sento molto depressa. Se non seppelliamo le asce di guerra siamo davvero fottuti.

  1251. @antonio: non mi pare corretto che in prima pagina affianco all’articolo di ramon ci sia quello dell’allievo della scuola poetica del dolce stil novo di nichi il magnifico, cioè michele de palma. innanzi tutto se alcuni dirigenti lo fanno impazzire, si ricoverasse. diamogli una mano e non se ne parla più 8questo è quello che al congresso ha letto poesie di gianni rodari, appunto, allievo di scuola poetica).

    eppoi davvero. non è corretto. quello di ramon, come quello di ieri di sansonetti, doveva essere in prima pagina. solo. che, siamo, tornati alla tribuna congressuale???
    io sono per la calma e sangue freddo, lo sapete. ma caro ramon, domani che qualcuno ne scriva un altro e che sia DA SOLO in prima pagina. rifanne uno tu ma non fategliela passare lisciaa. se non sarà così e ne metteranno ancora un altro in difesa di sansonetti, andiamo avanti in questo senso. prima o poi qualcuno si stancherà, no?

  1252. Ma sai, caro Gabriele, ti faranno anche schifo Sinistra Critica, la D’Angeli, Turigliatto, e così via. Sono molto lontani dalla cultura del dubbio, razionalista e illuminista (che è una parte fondamentale di un autentico movimento socialista e comunista). Ma sono una, più o meno piccola, realtà di questo paese, che esprime comunque un disagio, e quindi bisogna cercare di capire e riflettere, non scrivere sciocchi commenti, provocazioni, o slogan su un blog.

    Tra parentesi, per essere onesti, SC ha avuto lo 0,6% alle ultime elezioni, non lo 0,2 come sciattamente (come al solito) scrivi tu. Idem dicasi per il PCL di Ferrando (0,5) e per “Per il Bene Comune” di Ferdinando Rossi che ha avuto lo 0,3. Tanto per essere precisi, sai.

    Il che significa che questi tre “partitelli” di piccole merde cacciate via dal grande Bertinotti e dal grande Diliberto pur di mantenere uno strapuntino nel governo Prodi, hanno collezionato insieme la metà dei voti della poderosa coalizione di Sinistra Arcobaleno guidata dal grandissimo Bertinotti. Il tutto senza avere uno straccio di copertura mediatica e di finanziamento pubblico per la campagna elettorale.

    Quindi forse il problema di essere delle merde, politicamente parlando eh – non fraintendermi -, ce l’hanno Bertinotti, Fava, Mussi, e Pecoraro Scanio, più che D’Angeli e i compagni di San Lorenzo.

    Veniamo a LINKE, LCR, e PCF. Come al solito, quello che scrivi è pura ripetizione di slogan. Cominciamo dal PCF. Le lucidissime analisi di Canfora, Zolo, e tanti altri, e anche quello che abbiamo sempre potuto vedere e capire anche noi poveri mortali, è che il PCF si è semplicemente, progressivamente, dissanguato per aver scelto negli ultimi venti/trenta anni una politica totalmente subalterna al PSF, rinunciando a qualsiasi ruolo critico e alternativo.

    Con il sistema elettorale a doppio turno, “perfetto” per il capitalismo moderato e d’ordine, era poi ovvio che l’elettore PCF, alla lunga, si sarebbe stancato di votare per quell’inutile partito, e, frustrato e deluso, e in assenza di alternative, avrebbe finito per riversare i suoi voti direttamente sul PSF, come infatti è avvenuto.

    La seconda prova schiacciante che il declino del PCF è avvenuto non a causa della sua presunta chiusura identitaria (bello parlare per slogan, eh, Gabriele?!? E poi dicono che siamo noi quelli che non pensano e che si fanno influenzare dalle “vulgate” del senso comune), ma piuttosto a causa della sua rinuncia a qualsiasi ruolo seriamente critico e antagonista sta appunto nel fatto che dalle macerie del PCF non si è sviluppato nessun movimento “oltrista”, di centro-sinistra “moderno”, alla moda, moderato, clientelare-affarista, e subalterno, alla Sansonetti-Vendola-Migliore-Ferrara, tanto per intenderci.

    Si è sviluppato invece, in maniera caotica e confusa, con una forte impronta primitivista e leaderistica, un movimeno anticapitalista alla sinistra del PCF, molto radicale nelle sue rivendicazioni strategiche, e poco incline ai tatticismi e ai necessari compromessi della politica parlamentare.

    Questo spiega il successo di Besancenot e compagni, che non saranno particolarmente attraenti per chi è evoluto e sofisticato, ma vanno a coprire uno spazio vuoto vitale, quello del tentativo di fuoriuscire dalla gabbia di ferro della barbarie finale dell’ultracapitalismo, tentativo cui il PCF ha nei fatti rinunciato in 28 anni di umilianti e patetiche collaborazioni governative e parlamentari con il PSF, da Mitterrand a Royal, passando per Jospin.

    Poi, naturalmente, se vogliamo parlare per slogan ed etichette, padronissimi, è il tipico modo di argomentare del radical-fascista all’italiana. Se invece vogliamo discutere di cose serie, in modo serio, allora sarebbe ora che cominciassi a studiare e a pensare criticamente. Comprare ogni giorno il Manifesto non è condizione necessaria né tantomeno sufficiente, per essere un uomo responsabile e partecipe.

    Veniamo alla questione LINKE. E’ vero, la parola “comunista” non c’è nel nome del partito. Naturalmente, questo non significa nulla, visto che, come forse saprai (chissà), moltissimi partiti di ispirazione comunista e socialista del novecento, e anche odierni, dall’Europa orientale dei tempi che furno, all’Asia, all’America Latina contemporanea, non hanno, o non hanno avuto, gli aggettivi comunista o socialista nel nome.

    Le cose che contano sono l’ispirazione, gli obiettivi, gli orizzonti, e il modus operandi. Sono queste le cose che determinano quanto è a sinistra un movimento politico, quanto è “comunista” un partito. Ora, dal punto di vista delle azioni concrete e degli obiettivi proclamati, la LINKE è di ULTRA-sinsitra paragonata al PRC del Bertinottolo ultima maniera, e certamente mai avrebbe accettato di rimanere per quasi due anni nel governo Prodi in presenza del tradimento continuo di un programma, firmato e sottoscritto da tutti, che non era nemmeno particolarmente progressista per i parametri di un elettore medio della LINKE, o anche di Rifondazione, se è per questo.

    Non parliamo poi di quali punti di contatto (NESSUNO!) la LINKE potrebbe avere con il pensiero e le pratiche politiche dell’accozzaglia-connubio formata dal ridicolo ceto politico-affaristico-clientelare da una parte (i vari Vendola, Ferrara, Giordano, Migliore, e accoliti delle provincie di Bari e Napoli) e dall’agglomerato salottiero-giornalistico di infimo livello intellettuale e morale dall’altra (i vari Sansonetti, Curzi – ma ancora campa?!? Incredibile!!! – buona parte dei grotteschi “manifestini”, i vari orfani dei furbetti di lungo corso, a cominciare dai maestri Barenghi e Menichini).

    Per concludere: i movimenti di sinistra che oggi hanno successo in Europa, con percentuali a due cifre nei sondaggi e spesso anche nelle tornate elettorali, sono movimenti fortemente caratterizzati come alternativi, anticapitalistici, e con orientamenti e orizzonti di fondo fortemente socialistici e comunistici.

    I partiti di sinistra (pardon, di centro-sinistra) che in Europa continuano a subire emorragie inarrestabili a destra e a sinistra sono invece quelli che hanno abbandonato qualsiasi ipotesi di critica e di superamento del sistema, perfino di un suo miglioramento attraverso lotte sociali di tipo anche moderatamente socialdemocratico. Ed ecco spiegarsi il tracollo dell’SPD in Germania che perde valanghe di voti a sinistra nelle zone ad alta densità di ceti popolari e dove la crisi economica morde di più, mentre non riesce a guadagnare neanche un voto dal tracollo della corrotta e inefficiente CSU nella ricchissima Baviera: a fronte di una perdita secca di 20 punti percentuali della CSU, neanche 1 è andato all’SPD e ai verdi, ma tutto si è redistribuito su altri partiti di destra!!!

    In tutto questo, il PD è ormai al 25% nei sondaggi ed è sempre di più in caduta libera. Non fa opposizione su nulla mentre il governo Berlusconi annienta scuola, università, e ricerca. Anzi, sul caso Alitalia approva, perché c’è di mezzo Colaninno padre (ricordiamo che il prestito ponte lo fece Prodi!!!). Mentre sul caso emissioni CO_2 e Unione Europea vs. Italia si consulta con Marcegaglia prima di esprimere una opinione (del tipo “ma anche”, come al solito). Intanto le destre al potere si apprestano a distruggere in rapida successione il sistema sanitario e la magistratura, per poi concentrare tutta la loro attenzione, con le mani perfettamente libere, sul mondo del lavoro e del sindacato.

    In questa situazione gravissima, i grotteschi partitini dell’area PD, da SD ai radicali, dai verdi ai socialisti di Boselli (quelli corteggiati da Giordano, ricordi, Gabriele?!?), per finire con i costituenti vendoliani, che sommeranno tutti insieme ormai meno dell’1% dei voti, probabilmente non molto impressionati da quello che stanno facendo destra e PD nel paese, non trovano di meglio che divertirsi in stantii giochi di propaganda ideologica sulla modernità, il “nuovo che avanza”, e l’indicibilità del comunismo.

    Di fatto, mostrano di non essere minimamente interessati a organizzare qualsiasi tipo di opposizione a questo radicale cambiamento di civiltà che la destra affaristica-capitalistica alleata con quella clerical-razzista-nazista sta operando in tutta tranquillità.

    Cose lugubri e tristissime, che ricordano l’infame inizio del Craxismo, quando nel 1978 sull’Espresso uscì l’ormai famoso “saggio” sulla superiorità di Proudhon rispetto a Marx. Purtroppo la storia, rimanendo sempre tragica, la seconda volta si ripete in farsa, passando da Craxi e Martelli a Sansonetti e Vendola.

    E veniamo dunque a Sansonetti e Liberazione: è veramente “INDICIBILE” questo scempio di qualsiasi regola di democrazia, civiltà, e umanità, che obbliga dei comunisti razionalmente convinti e democraticamente legittimati a perseguire un orizzonte e un percorso, ad essere “diretti” da un direttore che si proclama anti-comunista, che non riconosce gli esiti del congresso democratico, che si proclama fan di Berlusconi, che non vede nessun tipo di emergenza democratica all’orizzonte, che fa strame e merda perfino di Montesquieu e della separazione dei poteri, e urla ai quattro venti che è giusto distruggere la magistratura, che i referendum contro le leggi della vergogna sono essi stessi vergognosi, che difende figure indifendibili come Ghedini, Pecorella, e la Carfagna, mentre tifa per il linciaggio e l’eliminazione anche fisica di giornalisti coraggiosi come Saviano e Travaglio.

    Come è possibile accettare tutto questo? Come è possibile che Sansonetti e i suoi tirapiedi clientelar-fascisti rimangano al loro posto? Io avverto un gravissimo rischio in questo atteggiamento attendista e di paralisi dell’azione scelto dalla direzione del partito. Alle Europee, se ci saranno davvero le liste della Guzzanti, di Flores, di Celestini, e di Gherardo Colombo (che potrebbero essere, pur nelle enormi diversità, l’analogo del ricettore della protesta che è LCR in questo momento in Francia) potrebbe verificarsi davvero la fine per tutta la sinistra critica alternativa “seria” in Italia. Cioè la fine del PRC.

    Cara Maria, io capisco il tuo punto di vista, quello di Ramon, e quello di Ferrero e Grassi, che sono sicuramente le persone più in gamba e più stimabili che sono rimaste in questo momento nel gruppo dirigente di Rifondazione. Capisco il dilemma in cui si dibattono, per non dare nessun tipo di appiglio alla follia distruttiva e autodistruttiva dei piccoli parvenu del potere, da Vendola a Migliore.

    Ma il problema però è che mentre noi cerchiamo, giustamente, di ragionare in termini di tattica politica e minimizzazione del danno, anche nella vicenda Sansonetti, quello che succede fuori dal partito, nella società, segue dinamiche ben diverse.

    Sinceramente, il commento della ragazzina sciocca sul caso Liberazione che tu ci hai postato mi sembra sintomatico solo dello stato di gravissima confusione mentale in cui versano molti giovani militanti e simpatizzanti, piittosto che dell’umore dell’elettorato genericamente di sinistra e progressista.

    Per quanto riguarda quell’elettorato, che numericamente sta in un rapporto di 10 a 1 con i nostri attuali militanti-simpatizzanti, direi che più ci comportiamo così ambiguamente, più ai loro occhi risultiamo legati al vecchio modo di fare politica politicista, più essi cercheranno sfogo altrove, e guarderanno alle liste di protesta-progresso alla Guzzanti-Flores Celestini, o peggio a quelle di Grillo, o, peggio ancora, a quelle di Di Pietro.

    Certo, è una prospettiva che non mi piace per niente, specie negli ultimi due casi (Grillo e Di Pietro), ma perché questo esito venga evitato e tanti bravi italiani possano essere “rieducati” a una partecipazione politica di massa appassionata, razionale, e civile, bisogna che ci diamo una mossa.

    Dobbiamo eliminare subito gli aspetti deteriori del politicismo e del tatticismo, che rischiano di farci assimilare, nella percezione del pubblico, al PD o ai vari partitini della sua galassia, quali i seguaci del vendolismo-bertinottismo da salotto.

    Se non lo faremo presto, le sirene della demagogia, di destra o di sinistra che siano, non ci lasceranno scampo. Per questo credo che una decisione dirimente sul caso Sansonetti sia nell’ordine delle cose.

  1253. Sacha, qua le asce di guerra le hanno dis-seppellite solo quelli di una parte, e sappiamo chi. Noi vorremmo occuparci di fermare lo scempio delle destre, del capitale, e del PD, e cercare di salvare il paese. Ma questi qua non ce lo vogliono proprio far fare, non sono d’accordo. Sono dei nichilisti puri. Non gliene fotte un’emerita ceppa di nulla, se non di assicurarsi un qualche strapuntino nel grande carrozzone mediatico-politico. A qualsiasi costo, anche quello di non fare più opposizione e consegnare il paese per sempre alla barbarie di Calderoli e Lombardo. Questa purtroppo è la situazione. Che possiamo fare? Far finta di niente e porgere l’altra guancia? E’ una possibilità. Però non so come la prenderanno i pochi o molti italiani che ancora cercano di battersi per un futuro migliore. Forse penseranno che davvero non serviamo più a niente.

  1254. Enrico Sciuto Says:

    Caro Ramon,
    sono uno dei molti compagni che ha scritto a “Liberazione, dopo il vergognoso editoriale di ieri. Abbiamo chiesto le dimissioni di Sansonetti, continueremo a chiederle. Io proporrò, ove possibile, degli odg per far esprimere gli organismi dirigenti del partito su quella che appare, ormai, una risoluzione indifferibile.
    Ti voglio ringraziare per l’articolo apparso sul giornale di oggi, ha espresso benissimo lo sdegno e il contenuto delle migliaia di lettere non pubblicate da Sansonetti.
    Voglio anche dirti che, con tutta la stima per il compagno Fabio Amato, mi sarebbe piaciuto un tuo ritorno al dipartimento Esteri. Le sparate dei bertinottiani contro Cuba e il Venezuela, ci sono costate tantissimo, in termini di credibilità politica, nei rapporti con le altre forze rivoluzionarie attive nel mondo. La tua esperienza e i tuoi saldi rapporti con questi compagni, avrebbero potuto contribuire a recuperare parte del terreno perduto. Il tuo ruolo di mediazione nel processo di pace in Colombia, sempre conscio delle ragioni delle Farc e dei crimini del regime di Uribe, è soltanto un esempio di questo patrimonio di credibilità. Poi c’è il Kurdistan e tanto altro…
    Saluti comunisti

  1255. So bene che la colpa è di Vendola, Migliore e Sansonetti. Ma noi dobbiamo AGIRE, AGIRE. La manifestazione ha dimostrato quante energie sono in campo. Dobbiamo uscire dallo stallo, che siano le firme contro il lodo Alfano o altre mille battaglie. Bisogna promuovere un’unità virtuosa delle sinistre ma ai miei occhi non si muove una foglia. Questo mi fa disperare.

  1256. Gabriele Says:

    Caro Mario appena posso ripondo in modo esaustivo alle tua argomentazioni…ma per adesso vedo e mi dispiace dirlo troppo risentimento nel tuo post davvero troppo…Inizi subito dicendo che mi fanno schifo sin crit etc… quando io nn ho sostenuto ciò, ma piuttosto volevo fare una critica generale alle divisioni che da sempre dividono la siinistra. Cmq ora scappo stasera ti risponderò.

  1257. Gabriele Says:

    … ah dimenticavo sull’invito a studiare rimando al mittente. Sarò presuntuoso ma di politica credo di saperne almeno quanto te…non fossaltro perchè la studio tutti i giorni ( e con profitto come direbbe il berluska).

  1258. Mario è un grandissimo, il suo ultimo commento lungo lo sottoscrivo parola per parola e virgola per virgola, anzi andrebbe stampato e affisso sulla porta di tutti i Circoli, perchè fotografa perfettamente qual’è la situazione dentro e fuori dal Partito. Finchè in questo Partito ci saranno compagni così, varrà la pena esserci e lottare! GRAZIE COMPAGNO!

    Quella su “Liberazione” è effettivamente una decisione dirimente, non tanto sulle miserie del piccolo microscopico Sansonetti, ma proprio sulla CREDIBILITÀ, SERIETÀ e RESPONSABILITÀ di questo gruppo dirigente. In parole povere, se non siamo capaci di mettere ordine a casa nostra, ma come possiamo pensare che qualcuno ci creda quando diciamo e diremo di fare questo e quest’altro con il lavoro, le banche, la scuola eccetera eccetera? Ci diranno solo, CON MOLTA RAGIONE, che a chiacchiere son bravi tutti, ma poi, quando si tratta di prendere decisioni vere, anche difficili, ma necessarie, ci si caga sotto, ci si perde nel tatticismo attendismo opportunismo (sì cara Maria, questo di “aspettiamo un altro anno e vediamo e attenzione sennò i vendoliani piangono alla bua”, non è altro che tatticismo attendismo e opportunismo, della stessa esatta specie di quello dei due anni con Prodi, ti piaccia o no, mi dispiace. Del resto anche lo stesso Ramon finalmente ha chiesto chiaramente la rimozione di Sansonetti, ed era ora).

    Sul boicottaggio del giornale, certo che lo so che non è una cosa bella, anzi è addirittura antistatutaria per un iscritto al Partito. Come non lo è votare liste diverse da quelle del Partito. Ma io, e qui la butto giù grossa, mi sento oggi di RINGRAZIARE le compagne e i compagni che, pur iscritti, non se la son sentiti di votare quella merdata di “arcobaleno” alle ultime elezioni e, o non hanno votato, o hanno votato altre liste tipo Sinistra Critica o Pcl etc. A suo tempo li ho criticati e ci ho discusso, perchè potevo anche capirli ma non condividevo assolutamente fare una cosa del genere, ma invece oggi li ringrazio perchè è ANCHE GRAZIE A LORO che è fallito quello sciagurato progetto, si è potuto finalmente svolgere un Congresso che molta gentaglia voleva addirittura definitivamente annullare e si è così potuto rimettere un piedi un Partito decente e che ne valga la pena.

    Ecco, e così è oggi per “Liberazione”: se si continua con il fariseismo, con il porgilaltraguancismo, con la “fedeltà a tutti i costi nonostante tutto”, l’unica cosa che si ottiene è prolungare e aggravare l’agonia del nostro giornale in mano a gentaglia come Sansonetti e i suoi. Quindi, l’unica cosa seria da fare, oltre naturalmente a dire anche pubblicamente le cose come stanno e a fare pressione sui dirigenti, è BOICOTTARE RIGOROSAMENTE QUESTA “LIBERAZIONE”, nemmeno più un centesimo, finchè non sarà veramente LIBERATA da chi la corrode e la svuota da dentro.

    E questo è niente, ancora, rispetto all’incazzatura che c’è in giro.

    Saluti

  1259. No maria, non sei “sola” sulla tua linea, anch’io penso che sia controproducente non comprare più liberazione (anche se ti confesso che trovo sempre più difficoltà a farlo) anche perché non comprarlo significa aumentare il passivo del giornale che deve venir poi coperto con i soldi del partito che alla fin fine son sempre i nostri. Quindi cercando di fare un “dispetto” a sansonetti e compagnia cantante finisce che in realtà ci tiriamo nuovamente martellate sugli “zebedei” da soli.
    Capisco però benissimo lo stato d’animo di tanti compagni (è dura comprare un giornale che quotidianamente ti insulta a spese tue!), ma perché, allora, non volgere in positivo l’idea del boicottaggio?
    Ovvero, la butto lì:
    invece di dire “non compro più il giornale fintanto che permane questa direzione scandalosa” non diciamo “mi impegnerò non solo a comprarlo ma ad abbonarmi non appena il giornale cambierà rotta”?
    E’ tanto impensabile lanciare una campagna del genere ed avere un paio di migliaia di sottoscrittori che vi aderiscono? (ne basta uno per circolo)
    Ovviamente deve essere presa molto seriamente la cosa, chi sottoscrive deve poi obbligatoriamente farlo l’abbonamento appena “cambia l’aria”.
    Non solo si darebbe un segnale molto forte senza cadere nella negatività di smettere di comprare il giornale, ma qualche migliaio di nuovi abbonamenti darebbero una considerevole boccata di ossigeno alle casse del giornale.
    Che dite, “se po’ ffa’”?
    Io questo impegno me lo prendo, siamo a 1, chi altri aderisce?

  1260. Gabrieluccio ma che studi Teoria e pratica della disfatta?
    Sei proprio un cuculo.
    Viva Mario

  1261. care compagne e cari compagni. dopo qualche giorno di assenza dal blog mi ci sono volute più di due ore per leggere tutto.
    alcune considerazioni:
    1) trovo stucchevole, per quanto la discussione su un blog assomigli di più ad una chiacchierata fatta al bar (luogo nobilissimo secondo me sia per socialità sia per discutere seriamente) che non ad un convegno, che si discuta accapigliandosi di più di persone che di idee, più di sondaggi e contenitori elettorali che di progetti politici, più di accuse e controaccuse che di critiche. ma tant’è. è un po il segno dei tempi. i talk show fanno egemonia non solo per le cose che li si dicono ma perché riducono la politica a coacervo di grida, di leader, di posizioni superficiali e soprattutto a tifo fazioso. ho una sufficiente esperienza di iniziative pubbliche e di discussioni per aver visto l’inesorabile degenerazione del dibattito. spero ci sia rimedio ma sono abbastanza disarmato.
    2) proprio in questo senso è sintomatica la discussione che qui c’è stata su travaglio e sull’indulto. travaglio attacca il potere politico? buono! le canta chiare a berlusconi e critica il pd perchè non attacca berlusconi? buono. che berlusconi e il pd siano attaccabili non c’è dubbio. ma bisognerebbe saper distinguere tra gli attacchi ispirati dal giustizialismo (con i quali berlusconi va a nozze da sempre) e da una concezione autoritaria dello stato (che come è stato osservato mette sullo stesso piano Caruso e Previti) e gli attacchi di chi ha a cuore la difesa e non il superamento in senso piduista della costituzione. un giorno bisognerà pur fare un bilancio su Manipulite, o no? dico solo che da manipulite si è usciti con: in galera un po di politici corrotti, il passaggio da una repubblica parlamentare ad una cosiddetta “democrazia governante” attraverso un referendum che ha fatto credere agli italiani che l’origine della corruzione fosse nel proporzionale. e, meraviglia delle meraviglie, con l’apoteosi dei corruttori, il cui principale esponente è diventato presidente del consiglio. o vi siete dimenticati che a un certo punto diversi dirigenti della FIAT erano latitanti e che romiti andò dal magistrato di pietro e, come scrissero tutti i giornali, garantì che si sarebbero costituiti. in cambio di cosa? provate voi ad andare da un magistrato a dire che è nelle vostre disponibilità far costituire una persona inseguita da un mandato di cattura e vediamo se uscite dall’ufficio senza manette. senza parlare del fatto che pur essendo diverse imprese coinvolte in moltissimi casi di corruzione su tutto il territorio nazionale e avendo messo in piedi un sistema di corruzione, mai e poi mai i vari di pietro e soci hanno apllicato il reato di associazione per delinquere. cosa che invece hanno sempre di più fatto per diverse esperienze di lotta violentemente represse in questi ultimi anni. beh sia montanelli sia il suo allievo travaglio sono stati parte importante, consapevoli o meno non ha molta importanza anche se è difficile credere all’ingenuità, di un processo ( ho detto processo non complotto) teso a normalizzare la politica italiana superando l’originalità della costituzione repubblicana. siamo arrivati al punto che si confonde travaglio con un campione democratico! mah! che tristezza.
    quanto all’indulto c’è stata una campagna falsa e mistificatoria portata avanti da travaglio grillo e da tutta la destra (compresa quella che l’indulto lo ha votato) attribuendo all’indulto cose che con l’indulto non c’entrano (come l’estinzione dei reati o come un aumento dei piccoli reati che invece sono diminuiti o come la liberazione di detenuti per reati che non erano compresi nell’indulto o la liberazione di detenuti per il reato di voto di scambio mafioso quando non c’è mai stato un solo detenuto per quel reato e potrei continuare). non è questa la sede per fare una lunga dissertazione su come fosse necessaria una riduzione di pena (perché è questo l’indulto) immediatamente cancellata in caso di reiterazione del reato, a fronte di condizioni detentive non degne di una paese civile. non è lo stesso scontare anni di pena in condizioni umane o disumane e la riduzione è solo cancellare il surplus di pena sopportato dal detenuto in carceri schifose. da che mondo è mondo, tranne che negli ultimi 15 anni, in italia, sempre i provvedimenti di indulto e amnistia (e magari ci fosse anche stata l’amnistia) sono stati avversati dai fascisti e dalle forze reazionarie e sostenuti dalla sinistra e dai democratici. così come la legislazione di applicazione dei principi costituzionali sulla natura non punitiva della pena come la legge gozzini, anch’essa sotto attacco. oggi siamo al tifo di persone che si ritengono comuniste o di sinistra per reazionari incalliti come travaglio. mah!
    2) sul pdci. ci sono divisioni e divisioni. ovviamente le divisioni non sono eterne e comunque non si risolvono mai con qualcuno che si sparge il capo di cenere. tuttavia la divisione con il pdci è stata e cuturalemte è su un punto fondante l’identità di rifondazione comunista. parlo della questione del governo. il fatto che diversi di rifondazione, e non solo della mozione vendola, abbiano rimosso la questione del governo parlando d’altro e in realtà sposando nei fatti la tesi secondo la quale con il governo non si rompe mai altrimenti arriva la destra, o che nel pdci alcuni dicano che si sbgliarono nel 98, non cancella la questione che rimane nella sua interezza, anche osservando decine di casi locali, come punto irrisolto. per non parlare della concezione del comunismo o, in altre parole, della cultura politica. un partito è un progetto politico culturale o è un contenitore? io sono per rilanciare il progetto della rifondazione comunista, se qualcuno vuole fare il contenitore dei comunisti non sono d’accordo. e smettiamola di ridurre sempre tutto a tattica elettorale. se le elezioni sono un dettaglio e non il fine del lavoro politico ogni scelta tattica elettorale deve essere discussa per ciò che è.
    3) liberazione. ho scritto un post di protesta sul sito liberaliberazione che ha pubblicato in anteprima il mio articolo. lo ricopio qui:
    ogni volta che ho scritto un articolo per Liberazione, il Manifesto, Carta ed altri ho atteso che l’articolo fosse disponibile sul web nel sito del giornale prima di postarlo sul mio blog. per correttezza e anche per non far perdere copie vendute, fossero anche solo due o tre. ieri ho scritto un articolo per Liberazione e mi hanno detto che era già disponibile fin da ieri pomeriggio sul vostro blog. evidentemente qualche redattore o redattrice ha ritenuto di poter fare l’uso che meglio credeva del mio articolo.
    ovviamente quando un articolo è sul web chiunque può farne l’uso che vuole. trovo, però, scorretto che un qualcuno pubblichi in anteprima un artico inviato alla redazione sul sito che preferisce senza chiedere all’autore nemmeno un’opinione in merito.
    grazie e auguri.

    quanto ho scritto su liberazione mi pare chiaro. valga come risposta a tanti post. dico solo che sarebbe meglio non discutere di nomi di eventuali altri direttori. ogni cosa a suo tempo e nelle sedi opportune. perché la sarabanda di proposte e controproposte in un blog non è una cosa democratica, è semplicemente un casino.

    4) cara maria, alan garcia è esponente dell’internazionale socialista e le sue malefatte non le leggerai mai da nessuna parte. eh eh eh

    5) sui partiti della sinistra in europa. sul PCF sono state dette cazzate, credo. innanzitutto la mia opinione è che ci sia stata una dose di subalternità al partito socialista ed una vocazione superistituzionalista che hanno creato danni enormi. ma il PCF, pur ferito, alle legislative dove non si vota per l’appeal delle persone, è andato molto meglio che alle presidenziali. ciò non toglie che la crisi sia grave. vorrei anche far notare che la LCR ha da tempo proposto un processo unitario anche al PCF, rifiutato da quest’ultimo, ma anche che nella LCR c’è da tempo una discussione, a volte esplicita e a volte più o meno sotterranea, sul superamento dell’identità comunista.
    inoltre condivido pienamente il post che spiega come i partiti di sinistra, comunisti e non, hanno fortune o sfortune elettorali per le loro politiche e non per il nome che hanno. è così difficile da capire? sembra che vendola e sansonetti non riescano nell’impresa. ma vale lo stesso per quelli che pensano che il nome comunista sia di per se garanzia di successi elettorali.

    beh si è fatto tardi.

    da stasera troverete il post del mio articolo su Liberazione e presto quello sugli zapatisti (che è quasi finito)

    un abbraccio a tutte e tutti.

  1262. Gabriele Says:

    I vari interventi continuano a dimostrare una chiara ignoranza dei problemi di fondo della sinistra.Alcuni sono sommamente mediocri,in particolare tutti quelli che rivendicano il comunismo catacombale ben descritto da Vendola.
    Mario ma come fai a scrivere certe cose,sinceramente non ti rispondo è impossibile.
    Gli altri nemmeno li prendo in considerazione.
    Saluti

  1263. un compagno di Roma Says:

    Ah gabriè adesso hai rotto, qui stiamo facendo delle discussioni (su rapporto partito-movimento e sulle nazionalizzazioni) in cui non ti sei mai degnato di intervenire e poi ci fai le lezioncine eh basta con ‘sta spocchia!!!

  1264. eh eh eh ramon,

    quando più di vent’anni fa alan garcía andò al potere in perù era l’ “idolo” della socialdemocrazia europea, era il fautore di una politica eterodossa nei confronti del fondo monetario internazionale e credeva, a ragione, che se il Perù non avesse rallentato i pagamenti al grande organismo monetario e non si fosse allontanato dal piano di aggiustamento strutturale che invece il suo predecessore balaunde aveva seguito, il perù non si sarebbe mai rialzato dalla recessione. per far fronte alla scarsità di latte e al rincaro del prezzo nel nazionalizzò l’azienda casearia nazionale peruviana, decisione importante e coraggiosa (ma certo non eseguita “teneramente”, ma a colpi di ordini generalizi), prima comunque che molte sconfitte e una corruzione dilagante finissero per “ammorbidire” la sua politica fino a tornare nei canoni dell’”ortodossia”, in mezzo alla più grande crisi economica recente della storia del perù.
    vent’anni dopo caro ramon la storia si ripete, con protagonisti diversi e con alleanze completamente cambiate. un governo, quello venezuelano traccia da un decennio la strada per i paesi che hanno deciso di non riconoscersi più nella politica dell’ortodossia fondomonetarista, degli aggiustamenti strutturali e delle privatizzazioni ad ogni costo. lo fa con molta più costanza e convinzione dell’ alan garcía di vent’anni fa ed ottenendo risultati, almeno per ora, decisamente confortanti: crescita intorno al 10%, sanità pubblica e gratuita per tutti, scomparsa pressoché totale dell’analfabetismo, inclusione sociale…. ma chissà perchè, caro ramon, non gode assolutamente, presso gli “ambienti bene” della socialdemocrazia europea, di UN DECIMO dei favori di cui godeva il vecchio alan garcìa, ora trasformatosi in arcicorrotto fondamentalista neoliberale!! anche il venezuela quest’anno si è trovato a dover far fronte alla scarsità di latte, prospettiva per scongiurare la quale, chàvez minaccia di nazionalizzare gli stabilimenti venezuelani della parmalat e della nestlè (nestlè era anche in perù)per mettere fine alla loro politica speculativa. le due aziende infatti si avvantaggiano dei “bassi costi di produzione” venezuelani per poi esportare il latte all’estero, lasciandone privo il mercato interno e soprattutto ostacolando la produzione delle imprese statali e delle cooperative venezuelane. tutto questo viene visto e descritto da tutti i media internazionali come l’ennesima offensiva statalista e non trova alcun appoggio internazionale fuori dall’ america latina, come del resto tutta la sua politica.

    La socialdemocrazia europea che vent’anni fa coccolava alan garcia quando portava avanti gli stessi provvedimenti (e in che simile modo, altro che chavèz), ora descrive il governo venezuelano come statalista e populista. Che cosa ha fatto cambiare così tanto opinione su medesime soluzioni economiche, riproposte peraltro oggi in maniera molto più moderata, ramon?

    Nel 87 garcía nazionalizzò a sorpresa l’intero sistema bancario peruviano, un’operazione condotta male e che probabilmente fu causa del tracollo finanziario del perù, vent’anni dopo esatti chávez ha riproposto una manovra simile, benché molto più oculata, (la nazionalizzazione della banca centrale) e l’ha sottoposta però a referendum popolare dimostrando maggior prudenza dell’ alan garcía degli anni ottanta. perso il referendum l’ha accantonata. viene da chiedersi: chi dei due è l’estremista, chi il moderato? chi è il socialdemocratico e chi lo statalista?
    perché la socialdemocrazia che all’epoca sosteneva l’interventismo un po’ disordinato di alan garcía oggi si dissocia e si distingue da quello tutto sommato moderato di chávez?

    Cosa è successo e cosa è cambiato nel frattempo, nella socialdemocrazia europea? perché ciò che vent’anni fa appariva riformista e socialdemocratico, oggi viene descritto come massimalista?

    me lo puoi svelare tu l’arcano ramon… xchè è molto probabile che nella risposta a queste domande stia non la soluzione dei problemi dell’ america latina, ma qualche buona indicazione sulle ragioni della crisi irreversibile della socialdemocrazia europea. e quindi anche della nostra

    grazie ramon. molto gentile se rispondi.
    perchè a me la storia delle dimissioni del governo peruviano ancora non m’è scesa…..

    🙂

  1265. Scusate il fuori tema ……..Su liberazione. Ramon sei un mito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  1266. un compagno di Roma Says:

    solo una risposta a Sacha: il partito è messo male, non c’è dubbio, pur avendo dimostrato grande vitalità nel difendere la sua esistenza (vitalità che di per sè dovrebbe spiegare le ragioni della sua necessità). tuttavia chiedere alla segreteria Ferrero di rimetterlo in sesto in pochi mesi mi sembra eccessivo. Penso che occorreranno anni per riportare Rif. a uno stato politicamente dignitoso. E molto dipenderà anche dalla nostra intelligenza e capacità.

  1267. un compagno di Roma Says:

    scusa Bruno se non ti ho risposto subito. Sono d’accordo con l’email con cui avevi replicato all’ultima mia nei tuoi confronti: hai ragione abbiamo bisogno di essere precisissimi anche sul piano tecnico-giuridico. Dio e anche il diavolo stanno nei dettagli.
    A proposito del Guardian: io consiglierei per esempio di leggere Richard Brenner (ho problemi a scrivere il link, ma basta su google digitare Brenner Guardian Subprime)
    sulla politica economica del partito negli ultimi anni io sono criticissimo – e qui non c’entrano niente le aree e le correnti. Nessun dirigente di rilievo – quindi non mi riferisco ai Bellofiore e Brancaccio – si è impegnato seriamente su queste faccende. E quelli che erano deputati a farlo pensavano ad altro – la sinistra arcoabaleno, il partito della sinistra senza aggettivi etc.
    pensate un pò se da 2 anni a questa parte avessimo impostato una campagna politica su queste questioni quanto consenso avremmo guadagnato……

  1268. Caro Ramon, grazie del “ripassino” sui post pubblicati finora e delle tue “bacchettate”, anche se si vede che nel ruolo della maestrina ti ci cali con un certo disagio.

    A dir la verità, non sono poi sicurissimo che le nostre discussioni sul blog ricalchino sempre quelle da talk show e da tifo calcistico televisizzato, anche se sono ovviamente d’accordo con te che l’influenza del modello di società che si è andato imponendo negli ultimi 25 anni si fa sentire e corrompe un po’ anche noi.

    Io comunque penso che su questo blog, oltre ai battibecchi da “tifo calcistico” e alle “leticate” personali, spesso ci siano stati anche scambi di alto livello, su diversi punti dell’attualità politica e della strategia del partito, e sono molto “felice” di far parte di questa comunità virtuale e di leggere i post delle compagne e dei compagni, e di discutere con loro.

    A volte però, te lo confesso, vorrei essere una mosca per vedere come si discute in segreteria, e magari potrei rimanerci male anch’io, potrei avere anch’io qualche sgradita sorpresa.

    Ramon, ricordi quando i leader maximi dell’Ulivo si affacciavano scostando le tendine dalle finestre del bel palazzo di Piazza Santi Apostoli, e il buon Manconi, in altre occasioni così compito, severo, e raffinato, veniva immortalato mentre faceva le corna?!? Io me lo ricordo ancora, sai, e non era una bella sensazione, mentre i grandi “leader” erano impegnati a discutere del mitico “programma”.

    Diciamo allora, più salomonicamente, così: noi non siamo più i bravi compagni ordinati, seri, responsabili, critici, e disciplinati di una volta. Ma dalle parti dei piani alti direi che la serietà, il rigore, la profondità di analisi, l’austerità, e le qualità morali personali di un Allende o di un Palme sono ormai merce altrettanto rara. Sono sicuro che potrai concordare con me su questo punto, e così siamo pari e patta nel fare le pulci ai tratti antropologici di militanti e dirigenti odierni.

    Tiremm’innanz. Concordo pienamente, avendolo infatti scritto con chiarezza prima di te, che la bontà di un partito di sinistra e anticapitalista si vede dalle sue politiche concrete, e non dal nome che porta, che non deve sempre necessariamente contenere l’aggettivo comunista.

    Ma allora certamente, deve poter valere anche il viceversa: non è possibile che il certificato di bontà e utilità alla causa del progresso, della liberazione, e della giustizia (che sono le cose che alla fine ci interessano davvero) contenga come criterio fondamentale il fatto che si abbandoni NECESSARIAMENTE l’aggettivo comunista. Penso che anche su questo possiamo essere d’accordo.

    Concordo in parte anche con le valutazioni che dai del PCF, che sono anche mie, in particolare sulla disastrosa esperienza “governista” all’ombra del PSF. E che a sinistra del PCF la realtà sia fluida e in movimento, è, mi pare, cosa ovvia e scontata.

    Ma del tuo lungo commento quello che mi ha colpito più negativamente è l’attacco virulento, mascherato da attacco a Travaglio e Montanelli, contro la separazione dei poteri, il ruolo fondamentale di una magistratura indipendente, e la necessità, come comunisti, di portare avanti una battaglia durissima sulla legalità e sulla questione morale (termine che fu coniato da Enrico Berlinguer, non da Montanelli).

    In questo si vede benissimo il tuo vizio (ma anche pregio, su altre questioni) di origine extra-PCI, che chiaramente non hai mai superato (scusami se adesso faccio io la maestrina, ma qui non esiste il reato di lesa maestà). E’ gravissimo errore e denota notevole ingenuità politica confondere la persecuzione politica contro i comunisti, gli operai, i lavoratori, gli studenti, il sindacato, i liberi pensatori, e in generale contro chi manifesta e lotta per il progresso, assimilandola con il ruolo della legge e della magistratura in toto.

    Vedi Ramon, se io sono un poveraccio, e qualcuno più forte di me mi truffa e mi raggira con notai, commercialisti, funzionari compiacenti, chi mi difenderà di fronte alla legge, se non avrò più una magistratura autonoma e indipendente dal potere politico a farlo? Se io sono un lavoratore ingiustamente licenziato? Se io sono un povero contadino il cui terreno confina con lo stabilimento inquinante o con il tracciato del viadotto che serve al potente di turno? E se subisco mobbing nel luogo di lavoro? E se vengo vessato? E se i miei diritti non vengono riconosciuti?

    Nel tuo post, con notevole demagogia e approssimazione, hai mescolato di tutto un po’, assimilando in toto mani pulite con la parabola di Di Pietro e della nascita della seconda repubblica autoritaria. Ma sappiamo che le cose sono andate in modo molto più complesso, almeno per quanto riguarda la parabola della magistratura. Non puoi assolutamente confondere Di Pietro e Montanelli con Gherardo Colombo, la Boccassini, Ciaccio Montalto, o Cesare Terranova. Colombo è quello che ha cercato di fermare Gelli e P2 all’inizio degli anni ’80, e aveva la piena solidarietà dei comunisti.

    E che dire della sentenza di Genova sulla Diaz e il G8? Certo, insufficiente, parziale, insoddisfacente. Ma ci sarebbe mai potuto essere anche solo un’inchiesta, se il modello giudiziario oggi vigente fosse quello che vogliono imporci Silvio e i suoi tirapiedi? E non è forse vero che questa controriforma che ci getta di nuovo nel Medio Evo dei Re Taumaturghi è fortemente e pubblicamente osteggiata anche (non solo, ma anche) da Travaglio?

    Allora, qual è il punto? Il punto è appunto di non ridicolizzare, personalizzare, e banalizzare la battaglia per la legalità e la questione morale, cercando di far credere che si riduca a un referendum su Travaglio e Montanelli. Montanelli era un reazionario, nonché un gran paraculo che si è salvato in tutte le situazioni, facendo anche il doppio gioco, come sta ora emergendo, nel periodo lugubre e terribile della RSI. Lo sappiamo benissimo, grazie Ramon, non c’è bisogno che ce lo venga a ricordare tu, ma il punto in gioco non è certamente questo.

    A me non interessa assolutamente, in queto momento cruciale, ripeto, cruciale, se Montanelli e Travaglio erano reazionari. E’ assolutamente ininfluente. Dire il contrario significa non capire minimamente qual è la posta in gioco, qui e adesso, non in Perù, e non nel 1968. Scusa la franchezza.

    D’accprdo, Travaglio è quelo che è, vari pregi e molti difetti. Certamente è strano però questo tuo livore, quando Silvio & friends stanno facendo carta straccia della Costituzione.

    I compagni di viaggio non si scelgono, quando si tratta di fare una battaglia fondamentale, ripeto, fondamentale, di civiltà. Il grande Togliatti (scusami, ma per me rimane grande e ha permesso anche a quelli come te e me di venire dopo), non arricciò il naso e diede il via all’aiuto per la raccolta delle firme alle liste del liberale conservatore Corbino, nel 1953, quando si trattò di sconfiggere la legge truffa e non far scattare il quorum. E ci sono tanti altri esempi, antichi e recenti.

    La battaglia per il mantenimento della Costituzione, della legalità e di una magistratura indipendente è fondamentale, ed è sentita, giustamente, da amplissimi strati di cittadini, di ottimi e rispettabilissimi cittadini, e dire che questa emergenza nazionale è tutta una cazzata perché ci sono in mezzo anche Travaglio e Di Pietro è davvero, questa sì, una stupidaggine da bar e da tifo calcistico.

    Tanto più la sapremo fare nostra, questa battaglia, legandola alla battaglia per la legalità materiale, cioè per la giustizia sociale, tanto più allora saremo dentro questo movimento e sapremo influenzarlo e dirigerlo, invece di lasciarlo nelle mani dei demagoghi reazionari, rischio che riconosco essere presente e concreto.

    Concludendo, credo che sia una grandissima e pericolosissima illusione pensare che la battaglia contro la nuova destra al potere, che mescola con abilità straordinaria mito liberista, mito consumista, mito razziale e identitario, e mito chiesastico, si possa vincere pensando di rimarcare la nostra estraneità e alterità rispetto a qualsiasi compagno di strada. Siano essi Travaglio & company per quanto riguarda la legalità, o chiunque altro per quanto riguarda le battaglie del lavoro, della scuola, dell’università (ho ancora sentito compagni dire che è un bene se l’università viene distrutta, visto che è un covo di baroni reazionari. Incredibile, per un momento ho pensato di vivere in una sezione di DP fine anni ’80, incubo allucinante).

    Allora, ecco, cerchiamo veramente di crescere tutti, Ramon, noi e voi, cercando veramente di superare il più possibile tutti i nostri più o meno tragici o più o meno ridicoli fantasmi del passato, i nostri tabù, e le nostre visionarie visioni. Altrimenti, non avremo nessuna possibilità di farcela, e il tempo stringe (anche se voi avrete sempre più possibilità di cavarvela rispetto a noi che volenti o nolenti dobbiamo restare qui mentre questo nuovo orrendo regime avanza a grandi passi). Non credo che potremo aspettare, e aspettarvi, in eterno.

  1269. Aria Nuova Says:

    Il giorno 11 ottobre 2008 7-8 vendolini erano nascosti dietro uno striscione di SD (la stessa chiaramente imbarazzata dalla loro vicinanza) e guardavano con rabbia e boria il fiume di bandiere rosse a cui loro erano totalmente alieni.
    Poi con una scorreggia li abbiamo spazzati via.

  1270. Forse sul problema della legalità posso essere più chiaro con questo esempio, rispetto a chi dobbiamo dare solidarietà e a come dobbiamo batterci:

    SAVIANO: CASELLI, HA SCOSSO COSCIENZE PAGANDO DI PERSONA

    “Merito di Roberto Saviano e’ stato scuotere le coscienze pagando dei prezzi personali che gli vanno riconosciuti”. Lo ha detto Giancarlo caselli al sito dell’associazione Articolo21. Caselli aggiunge che “sulla base della mia esperienza palermitana, tute le iniziative di coinvolgimento della societa’ civile organizzata sono non soltanto utili ma indispensabili. La sola delega alle forze di polizia e alla magistratura e’ di corto respiro. E’ di significato profondo se riesce a coinvolgere la maggioranza della gente. Merito di Roberto Saviano e’ stato scuotere le coscienze pagando dei prezzi personali che gli vanno riconosciuti. Ci saranno anche altri simboli, ma quello di Saviano, che e’ al vertice del successo con il suo libro, e che invece di chiudersi nel suo recinto ‘dorato’ continua a battersi andando in piazza, presenziando ai processi, denunciando l’impero economico dei Casalesi e la sua diffusione in molte regioni italiane, tra i tanti simboli e’ sicuramente oggi quello piu’ significativo”.

  1271. Un altro esempio, sempre tratto da Repubblica online di oggi, di cosa succederebbe se passasse la normalizzazione della magistratura per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro:

    INCIDENTI SUL LAVORO. LA GUERRA DI CLASSE DI SCHIFANI.

    Ieri, i morti sul lavoro sono stati otto. “Basta: il Paese è stanco di questo stillicidio”, ha detto il presidente del Senato Renato Schifani. “Le leggi ci sono, servono più controlli”. Ma poi se l’è presa con gli operai e la loro scarsa cultura sul tema della prevenzione: “Bisogna educare al rispetto del regole la classe operaia”, ha detto Schifani, rinnovando le antiche critiche che imputano alle vittime la responsabilità degli infortuni.

  1272. Ramon d’accordo sui voti e sui nomi, ma sinceramente non mi sembra che nei vari commenti ci sia solo questo, è una banalizzazione che mi ha lasciato sorpreso.
    Poi non so quali bar tu frequenti, ma in quelli che ho avuto la possibilità di frequentare io il livello è assai più nauseante e disarmante!

  1273. Gabriele Says:

    ragazzi l’ultimo Gabriele non sono io come potete vedere dalla faccina…se proprio nn volete che scriva qua ditelo esplicitamente invece di farmi insultare gratuitamente a causa di post nn scritti da me e che non condivido. Certo che bisogna essere davvero stupidi…vi dirò di più credo proprio che questi interventi con il mio nome falso vengano fatti da chi frequenta assiduamente il forum…chi si infila per una volta soltanto nn riuscirebbe a fare questo semplicemente perchè nn segue. Certo che ce n’è di gente con bassa cultura in giro. Vergogna.

  1274. Brunoincazzato Says:

    si francamente anch’io trovo di una schifezza assoluta chi usa il nome d’altri per poter per 8un solo attimo sentirsi protagonisti!poveraccio chiunque tu sia che usi il nome d’altri,è la cosa è ancora più grave se tu fossi un compagno.ad essere schietti sei proprio una merda.
    detto questo diventa ancora più impellente investire su tutti quei compagni impegnati nei luoghi di lavoro:nelle fabbriche,nell’impiego,ovunque sia possibile,ed investiamoci anche a rischio di scoprirci su altri lati.quello detto da schifani è il simbolo evidente del tentivo sempre più palese di dittatura.povero schifani,ti auguro con piena coscienza,che una volta rientrato a casa devi trovar morti anche piante grasse e pesci rossi.
    infine una nota di colore se me lo permettete:
    NAPOLI-JUVENTUS 2-1 GODOOOOOOOOO
    Vi abbraccio

  1275. no mario, non voglio entrare nel merito della tua discussione con ramon che è solo tua e sua, ma questa di travaglio proprio no, mi spiace ma non riesco a mandarla giù. ti rispetto, lo sai, seguo con interesse quello che scrivi ogni volta, ma questa francametne proprio no. mi dissocio totalmente. se per te questo è “crescere”, ebbè mario, io rimango piccina, non fa nulla, ma MAI potrò accettare quello che dici tu. MAI. non c’entrano nulla i fantasmi del passato o altre diavolerie che hai detto, ma se anche tra di noi tira quest’aria, credo ci sia poco da fare per questa sinistra (altro che aria di dp fine anni 80). e questa volta non è certo colpa dei dirigenti. spiacente mario, ma proprio no. no. no. no. a me non interessa stare appresso al giustiziere della notte sol perchè colpisce nel vivo l’italiano medio (che purtroppo è sempre meno medio e sempre più sotto) io contesto travaglio non solo politicamene (il fatto che a te questo non ti interessi mi inquieta non poco, lo ammetto) ma non solo, contesto anche il metodo travaglio: giustizialista e forcaiolo solo con chi fa comodo a lui. ma è possibile che in italia gli unici delinquenti che conosce l’oracolo marco sono mastella o berlusconi & Co? no, perché nostro signore del giornalismo non ci rende edotti delle magagne dell’ italia dei valori e dei suoi tanti inquisiti e condannati? e sai quante ce n’ha magagne idv? uhhh hai voglia!
    ti mando l’articolo di ieri di caldarola, che rende bene l’idea di ciò che vorrei esprimere. lasciano perdere carderola, mi iinteressa mandarti il contenuto. no mario. travaglio e di pietro proprio no. se così sarà, allora sì che siamo non alla frutta, ma oltre la frutta.
    è finita mario. altro che aspettiamo i dirigenti…. altro che sottocultura…

    La colonna infame costruita da Travaglio e dai suoi soci ha visto impalata gente di destra e gente di sinistra. In nome dell’Ordine e della Giustizia, Travaglio è stato super partes. E’ riuscito persino nel miracolo di scrivere cose di destra su un giornale di sinistra. C’è una folla di fan che lo adora. E’ una piccola borghesia incattivita che non vuole niente ma che, come su una piazza di Teheran, vorrebbe assistere all’esecuzione di quelli che non gli piacciono. Travaglio parla a un residuo della vecchia base comunista incazzata, ai nostalgici rabbiosi del vecchio Msi, alla borghesia intellettuale urbana che non accetta di essere declassata.
    Travaglio crede alle cose che dice. Mentre il suo mentore Santoro non crede a nulla e guarda all’audience, Travaglio pensa di essere Robespierre. Dietro di lui c’è il partito dei magistrati, quell’organizzazione fluida che passa notizie e suggerimenti ai giornalisti, che indica obiettivi e fornisce le cartucce con cui sparare. Travaglio, infine, è un imprenditore. Ha capito che nell’Italia di oggi se scavi una nicchia diventi ricco, e lui la nicchia l’ha scavata nell’odio di un pezzo di società che compra i suoi libri, frequenta il suo blog, impazzisce quando lui chiede condanne a vita visto che non può pretendere la pena di morte.
    Ora è stato condannato lui. Otto mesi di carcere. Forse avrà l’indulto. Ha anche frequentato un mafioso doc. Cioè Travaglio somiglia all’ideal-tipo del criminale politico che lui aborre e descrive. Condannato e con brutte amicizie. Ripeto, le sue vittime possono festeggiare. Fra le sue vittime ci sono anche persone incensurate che hanno il solo torto di pensare che la magistratura italiana è fatta anche di pelandroni, di gente politicizzata, di uomini senza qualità. Lui ha messo tutti nel mucchio e ha trattato tutti come delinquenti. Ora tocca a lui.
    E’ sbagliato gioire. Penso che Travaglio vada criticato, meglio ignorato, ma non criminalizzato. La cultura di Travaglio è una degenerazione della cultura della crisi. Di Travaglio è piena la sottocultura mondiale. Ogni volta che le società entrano in un cono d’ombra e il nuovo fatica ad affermarsi, ci sono i reazionari che chiedono la forca. Il dramma della sinistra è di aver lasciato a questo reazionario di aprirsi dei varchi nel proprio seno. Con Di Vittorio e Giorgio Amendola non sarebbe mai successo. Con i dirigenti di oggi succede. Quelli come Travaglio non capiscono le cose del mondo e le semplificano. Ovvero le capiscono, ma si fanno due calcoli e le banalizzano per strappare contratti in tv o nei giornali.

    I Travaglio non passeranno mai. Sono l’ Italietta di facili costumi che si annida fra i fan di Travaglio, sperando che l’odio per il declassamento si traduca in “forca per tutti”. Non è neppure una novità che i forcaioli di oggi, Travaglio Santoro e Grillo, siano signori benestanti che lucrano sul disamore dalla politica delle classi medie. Ogni passaggio d’epoca ha conosciuto uomini di avventura che si sono eretti a salvatori della Patria. Sono Masaniello. Solo che i moderni Masaniello hanno fatto i soldi, dirigono un’impresa mediatio-giudiziaria che giova ai magistrati pigri e ai giornalisti che vivono sul successo dei magistrati.
    Il problema non sono loro, i Travaglio di ogni epoca. Il problema sono i cittadini incazzati e disperati che si rivolgono al giustiziere sommario perchè non riescono ad avere giustizia normale.
    Passato lo sbalordimento per la condanna, Travaglio continuerà come prima, farà la vittima. Una cosa avrà perso. E’ la tesi dell’onnipotenza della magistratura. Se i magistrati hanno sempre ragione, sono nel giusto anche quando lo condannano. Se alcuni hanno torto e altri no, siamo nella normalità. Travaglio non è più il giustiziere, ma un uomo che fa affari sulle disgrazie altrui. I suoi magistrati non sono vendicatori del popolo, ma un gruppo di militanti della sua area politica. Insomma, il mondo di Di Pietro che sta fra il 4 e l’8%. Una minoranza della minoranza.
    peppino caldarola

  1276. Brunoincazzato Says:

    quoto calderola e condivido l’amarezza di Maria.

  1277. bruno. meno male. almeno questa sera c’abbiamo un sentimento da condividere io e te. caro compagnuccio napoletano. visto che la juve ha perso col napoli e tu godi. e io no. caro comapagno.
    te possino bruno… 🙂
    buona notte che qui è un sabato sera bruttissimo, piovoso, mario m’ha buttato giù di morale, la juve ha perso, meglio andare a dormire.
    domani è un altro giorno… si vedrà.
    🙂

  1278. Brunoincazzato Says:

    dai Maria, abbiamo tanto da fare,da costruire,da imparare,da realizzare,da sognare,da sperare,da condividere, e siamo fortunati perchè tutte queste cose sono racchiuse nella parola più bella:COMUNISMO.
    Perciò non ti affliggere e lascia stare la versione di ornella vanoni.
    Poi magari al ritorno pareggiamo..ma non te lo posso promettere.
    santa notte a te

  1279. Caro luca, io frequento ottimi bar frequentati bene. eh eh eh dove si può bere un aperitivo e chiacchierare di calcio come di caduta tendenziale del saggio di profitto. ma la discussione da bar, come quella del blog, prevede l’invettiva, il salto logico e anche la distrazione e la sovrapposizione di voci. e va bene così perchè un blog non è un convegno. tuttavia da tanto tempo si sente molto parlare delle persone (e soprattutto dei leader che vanno in tv) più che delle idee o proposte. delle tecniche manovriere della politica più che dei contenuti. e così via.
    mi pareva sbagliato sottolineare come in questo e in altri blog ci siano commenti interessanti. meglio vedere cosa non va piuttosto. o no?
    ma credo che siamo d’accordo in fondo.
    ciao

  1280. Caro mario, grazie per aver detto che mi vedi a disagio nella veste di maestrina. e per le cose sulle quali concordiamo e non concordiamo.
    ti ringrazio davvero, pur essendo d’accordo, come puoi immaginare benissimo, con la risposta di maria, per aver esplicitato una posizione che conosco e con la quale polemizzo da tempo ormai immemore. lascia che ti dica alcune cose:
    1) che c’entra l’indipendenza della magistratura? in quale punto io avrei attaccato l’indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri? ho fatto un solo riferimento. ed è secondo me inconfutabile. Berlusconi va a nozze con i giustizialisti, con i magistrati che (per motivi politici o addirittura per volgare pecunia) violano il segreto d’ufficio e fanno pubblicare intercettazioni che distruggono persone anche se non hanno nessun rilievo penale, con l’industria del pettegolezzo politico dei salotti televisivi dove invece di giornalisti conduttori ci sono personaggi che credono di essere dei profeti. vedere questa realtà non significa essere contro la separazione dei poteri, significa non accettare di dover stare nel partito di certi magistrati o nel partito di berlusconi.
    2) una certa parte della sinistra, e qui la tradizione comunista che tu giustamente richiami ha enormi responsabilità, ha maturato nel corso degli anni il culto dello stato. eppure non dovrebbe sfuggirti che i vari travaglio sono dediti da tempo alla demolizione del parlamento in favore di un’idea di governo decisionista in assenza del quale (per difetto del loro consenso) incoraggiano scientemente un potere a esorbitare dalle sue funzioni per ottenere il governo perbene finalmente libero da conflitti di interesse. governo che però, per loro esplicita richiesta, decida decida decida, reprima reprima reprima e soprattutto faccia ciò che dice la tecnocrazia europea, la banca centrale e il meraviglioso mercato. mi spiace, caro mario, ma travaglio è solo l’altra faccia della medaglia berlusconi, non è un’alternativa. ciò, ovviamente, non deve impedire di fare una referendum contro il lodo alfano con travaglio e di pietro. ma da qui a sposare la loro presunta battaglia per la legalità ce ne corre.
    3) perché sei così prevenuto verso chi non era nel pci negli anni 70? pensi davvero che siccome ho detto che di pietro ha perseguito (perseguito non perseguitato eh!) i corrotti ma non i corruttori io non sappia vedere le differenze che si sono nella magistratura e la funzione che in altre epoche hanno avuto le parti più avanzate e coerenti con la costituzione della magistratura? il problema, caro mario, è che c’è un prevalente negli ultimi venti anni. visto che parli di separazioni dei poteri ora ti do una notizia: esiste europol. lo sai cos’è europol? è il frutto di un trattato tra i governi europei che assegna all’organismo europol la prerogativa di svolgere indagini su una lunga serie di fattispecie di reati. siccome, però, è un organismo interstatuale con la centrale in olanda tutti i suoi funzionari sono protetti dall’immunità diplomatica. e siccome non esiste un ordinamento europeo né un’autorità politica ne giurisdizionale qualsiasi atto compiuto da un funzionario o da una struttura europol è immune da qualsiasi procedimento giudiziario. a meno che il direttore di europol non dichiari che quell’atto è stato compiuto NON nello svolgimento delle funzioni. insomma, c’è una superpolizia che non risponde a nessuno e che può fare ciò che vuole. hai sentito travaglio o un solo magistrato italiano dire una parola su questo? quando si è ratificato il trattato ed ogni volta che il trattato è stato modificato per introdurre nuovi reati di competenza di europol, a fare la battaglia contro eravamo io in commissione esteri e pisapia in comm giustizia, con l’aiuto di due o tre esponenti di Forza Italia. Mentre il resto del parlamento, guidati dai ben noti deputati ex magistrati, era entusiasta di europol.
    ho fatto male a fare quella battaglia? e come mai questi paladini della legalità, e parlo anche delle associazioni di magistrati che esternano continuamente su tutto lo scibile umano, non hanno detto beh!
    e con queste due domande ti do la buonanotte, che si è fatto tardi.
    un abbraccio
    ramon

  1281. Caro Ramon, sono veramente sconcertato dalla tua risposta, non nella forma, che è sempre garbata, ma davvero, questa volta, nel merito fattuale, proprio dei fatti accertati e accertabili da tutti.

    Per prima cosa, mi giunge veramente nuova che Berlusconi sia uno che va a nozze con i “giustizialisti”, e che addirittura sia uno che ama le intercettazioni telefoniche e i magistrati che le ordinano e poi le fanno diffondere violando il segreto d’ufficio. Addirittura per posizioni politiche o volgare pecunia, come scrivi tu. E’ incredibile, ma stai ripetendo le cose che dicono ogni giorno Alfano, Ghedini, Pecorella, Schifani, Nania, Lombardo, Cicchitto, Cuffaro, e tanti altri di simil congrega. Complimenti davvero.

    La posizione ufficiale del PDL e del governo è appunto quella di eliminare lo strumento dell’intercettazione telefonica, più molti altri strumenti, per limitare al minimo il potere della magistratura di investigare sul potere politico, sui reati di corruzione, concussione, e più in generale su quelli nei confronti dello stato. Tu mi stai dicendo che sei d’accordo. Sono letteralmente basito.

    Un caposaldo assoluto della democrazia è, a mio parere, che degli uomini pubblici, che hanno potere e che hanno grandi responsabilità verso la collettività, si debba sapere “tutto”, specialmente se questo “tutto” riguarda la conduzione della vita pubblica. Mi sembra auto-evidente, ma mi sembra di capire che tu non consideri il concetto così limpido e cristallino.

    Quello che scrivi sulle vite distrutte dal mostro sbattuto in prima pagina è una mezza verità che deve essere complementata con l’altra, altrettanto vitale e importante, e cioè con il fatto che ci sono cose che in prima pagina invece non si pubblicano mai, e che il potere ha cura che non siano mai pubblicate. Altrimenti l’odio virulento del PDL, del governo, e della destra verso la magistratura non si spiegherebbe.

    Un grande storico comunista, Luciano Canfora, in due preziosi libretti, “Critica della retorica democratica” e “Democrazia: storia di un’ideologia”, spiega molto bene perché in un regime parlamentare impiantato su un’economia di tipo capitalistico siano costante desiderio e necessità degli uomini politici e di governo di fare in modo che il potere giudiziario sia il meno indipendente possibile, e soprattutto abbia il minimo di strumenti a disposizione per poter indagare sul potere politico ed economico.

    In realtà è una dinamica storicamente molto evidente che le organizzazioni politiche e sindacali possono spesso correre il rischio di sviluppare un alto livello di ostilità e antagonismo rispetto ad ogni struttura collettiva, pubblica, o statale che sia da esse indipendente.

    E’ sintomatico che un certo tipo di sinistra, in cui non mi sono mai riconosciuto, abbia spesso fatto battaglie molto sciocche e molto demagogiche contro le competenze culturali e scientifiche, e contro le professionalità, dal mondo della scuola e della sanità a quello dell’università e della ricerca, per finire con la magistratura.

    In realtà, quando questi mondi funzionano correttamente, sono vitali per la democrazia e per la collettività, e rappresentano uno degli antidoti decisivi sia allo strapotere della politica sia a quello dell’economia. Solo la saldatura del mondo del lavoro con questi mondi può darci qualche speranza di avere delle buone carte da giocare sul lungo termine.

    Io credo perciò che questo tipo di avversione, profondamente istintivia, vada superata una volta per tutte, e sia una delle pesantissime zavorre del passato che ci portiamo dietro.

    Ritengo che questo tipo di atteggiamento sia un portato della “nuova sinistra” anni ’70, ma non ho certamente il culto del vecchio PCI, di cui mi sono ben chiari i limiti (altrimenti, non sarebbe scomparso). Ma appunto, se è davvero ora di guardare alla contemporaneità superando quel che di caduco c’è stato nelle esperienze del passato, questo deve riguardare tutti.

    Io stesso sono dispostissimo ad abbandonare atteggiamenti da “culto dello stato” quando si presentino. Però con una fondamentale precisazione: la difesa del ruolo di controllo della magistratura, e del ruolo indipendente di tante altre organizzazioni quali la scuola, gli enti di verifica territoriali, l’università, e così via, non ha nulla a che vedere con il “culto dello stato”. Invece ha molto a che vedere con la difesa e il progresso della collettività e dei singoli, donne e uomini, che vivono in società.

    Sono perciò molto sorpreso che, in un’epoca storica di profondissimo ed
    inestricabile intreccio tra potere politico e potere finanziario ed economico, tu sia favorevole alla battaglia che la PDL, la destra, e il governo, in collaborazione “soft” e bipartisan con Confindustria, PD, e organizzazioni “semi-pubbliche”, conducono ormai da almeno un decennio per ricondurre la magistratura alle dipendenze del potere politico. Assicurando per altro mano libera agli organi di polizia nella repressione del dissenso.

    Sono anche profondamente sconcertato dal fatto che tu accetti ed usi così disinvoltamente il sostantivo “giustizialismo” e l’aggettivo “giustizialista”, che sono termini di ampio uso e marchio sia della destra d’ordine che poi non esita a invocare i manganelli, sia, fatto forse ancora più grave, della destra affaristica e mafiosa.

    Non per niente sono le tipiche accuse che i vari Cuffaro, Lombardo, Nania, e Schifani utilizzano ad ogni pié sospinto. E’ vero che posso provare a volte disagio ad essere insieme a Travaglio nella battaglia per una democrazia ben funzionante, ma credo che tu dovresti essere in imbarazzo ancora più estremo rispetto a cotesti, di compagni di viaggio. Come vedi, con la storia dei compagni di viaggio, alla fine, non si va mai da nessuna parte, perché ne potremo sempre trovare di “sgradevoli”. Quello che conta è sapere che obiettivo abbiamo in testa e se lo stiamo perseguendo nel modo giusto.

    Aggiungo poi che il mio imbarazzo verso Travaglio è molto scemato negli ultimi anni perché lui stesso ha modificato molte sue posizioni. A cominciare da Genova, su cui ha scritto e detto cose, che se non sono proprio di sinistra, sono comunque molto vicine alle nostre convinzioni e valutazioni e molto distanti da quanto sostenuto dai vari La Russa, Gasparri, e reduci assortiti della X Mas. Io tra i fascisti e Travaglio non ho dubbi, scusatemi!!!

    Sono poi un po’ sconcertato e un po’ amareggiato dal post di tipo calcistico di Maria, non me l’aspettavo, e dall’esultanza un po’ scomposta per la condanna ad 8 mesi di Travaglio per aver diffamato Cesare Previti, un uomo noto per il suo progressismo e per la sua dirittura civile e morale. Maria, spero che non esulterai alla stessa maniera anche quando la Guzzanti sarà condannata a risarcire la Carfagna per un milione di euro, e così via.

    O forse, probabilmente, è meglio perdere il Travaglio e acquisire lo Schifani che vorrebbe far processare i morti, quando si verificano incidenti sul lavoro, perché tanto la colpa è della classe operaia che va “educata”?!?

    Comunque, cara Maria e caro Ramon, visto che invece di ribattere su quello che scrivevo sul rapporto tra giustizia e politica, e sul gravissimo problema della question morale in Italia, avete preferito, con perfetta tattica da sezione del PCI di Fuorigrotta anni ’70, buttarla “in caciara”… :-)… sparando orrende tirate simil-berlusconiane su Travaglio e i “giustizialisti forcaioli”, mi piacerebbe molto, a questo punto, se non vi rubo tempo prezioso, che mi citaste, virgolettato, qualche passo del Travaglio forcaiolo e giustizialista, così, tanto per capire.

    Mi piacerebbe anche che me li definiste, questi due aggettivi, visto che adottate una categoria dello spirito, per giudicare una persona, mentre io rimango della vecchia scuola che sia importante avere una conoscenza dei fatti (per quanto sempre imperfetta e perfettibile essa possa essere).

    Infine non commento il velenoso articolo di Caldarola, visto il livello del personaggio. Noto soltanto che è perfettamente diffamatorio, perché da giudizi morali su una persona, mentre gli articoli su Previti del pregiudicato Travaglio riguardavano fatti poi accertati dalla magistratura. Complimenti comunque per aver ospitato sul nostro blog, pardon, sul blog di Ramon, l’intervento di un noto difensore della classe lavoratrice nonché fustigatore delle organizzazioni criminali in Puglia. Veramente complimenti vivissimi.

    Rimango così del parere, caro Ramon, che noi tutti abbiamo ancora bisogno di compiere parecchi passi nel processo di “maturazione” per arrivare a fare nostra l’idea di una società aperta, dove la critica al potere è importante, e il suo controllo pubblico ancora di più. E’ una delle poche cose buone che ci ha insegnato una certa parte della cultura illuministica europea, e poi anglosassone, ed è importante che in Italia questo tipo di atteggiamento, che non si è mai sviluppato in modo molto rigoglioso, continui ad esistere, e si rafforzi.

    Gioire perché un giornalista è condannato per avere attaccato un potente (e che potente) non è dimostrazione di questa raggiunta maturità e di questo acquisito equilibrio. Casomai, è testimonianza del fatto che in questo nostro paese dalle mille tradizioni intellettuali e culturali, ma dove alcune chiese hanno dominato più di altre (e non ho dificoltà a mettere nel mazzo anche il mio vecchio e beneamato PCI), acquisire certi standard minimi è ancora molto difficile.

    Io penso che un comunismo veramente avanzato, progredito, e “migliorato” debba includere questi aspetti nelle sue fondamenta, cioè il meglio di un tipo di tradizione che già Marx riconosceva come importantissima, e tanti altri dopo di lui. E’ anche una semplice questione di buon senso e di osservazione della realtà, mi sembra.

    Adesso, stretto da una parte da Gabriele e Vendola, e dall’altra da Ramon e Maria, sono pronto per il mega-linciaggio. Sarà dura… :-)… Ma, come direbbero gli amici di Maria: dixi et salvavi animam meam.

    Un abbracccio a tutti, buona domenica, buone discussioni da bar, e naturalemente forza Juve (sigh)!!!…

  1282. ahi ahi ahi, caro mario. ci siamo. il pregiudizio è tale che ora sono diventato addirittura complice (oggettivo?) della destra. non ti viene neppure in mente che si dico che berlusconi va a nozze con… sto parlando di un modo di opporsi a berlusconi che oltre ad essere devastante per lo stato di diritto è congeniale ai progetti autoritari che vorrebbero ricondurre la magistratura sotto il rigido controllo del potere politico. perché un black blok che sfascia una vetrina con l’intento di opporsi al sistema compie atti controproducenti mentre travaglio che difende magistrati che diffondono intercettazioni su storie di letto (fornendo un solido argomento a chi vuole limitarne l’uso per reati gravissimi) sarebbe un campione della battaglia per la difesa della democrazia? dovresti sapere che quando ci sono poteri separati il limite dell’esercizio del proprio potere è invalicabile, pena la nascita di un conflitto istituzionale dalle conseguenze spesso imprevedibili. che berlusconi voglia esorbitare dai propri poteri costituzionali non c’è dubbio, ma difendere chi fa specularmente la stessa cosa con l’intento di guidare surrettiziamente il potere politico, di favorire questa o quella parte ( e ce n’è per tutti) in realtà, a mio modesto parere, è fare un favore a berlusconi perché disloca lo scontro su un terreno che gli è assolutamente favorevole. chiaro?
    che c’entra la stampa? per la cronoca noi ci siamo opposti all’idea di limitare il diritto di stampa, anche delle intercettazioni palesemente illegali. ma ti sembra casuale che certa stampa abbia, in violazione del segreto istruttorio, dai magistrati i materiali delle indagini completi di innumerevoli cose che non hanno nessuna rilevanza penale?
    ti racconto un episodio che mi riguarda: io sono stato intercettato a genova. non potevo essere intercettato neanche passivamente, dato che ero parlamentare, ma hanno fatto finta di non sapere che quel ramon che parlava con xxx con quell’utenza telefonica era il deputato ramon mantovani. così, anche se non ho mai ricevuto un’avviso di garanzia l’anonimo ramon è stato messo nelle carte processuali e soprattutto infamato su alcuni quotidiani. io penso sia una violazione grave dello stato di diritto. se la fanno a uno di destra devo pensare che il fine giustifica i mezzi? che c’è un motivo superiore per chi esercita un potere (un potere che incide perfino sulla libertà della persona oggetto di un’indagine, non un diritto di opinione) per compiere atti palesemente fuori dalla legalità costituzionale? e chi decide quale motivo è superiore? travaglio?
    di due pesi e due misure e di “buone” intenzioni è lastricata la via che porta ai disastri.
    mi spiace. ma se ti spogli del tuo pregiudizio sulla sinistra degli anni 70, vedrai che certe cose che dico assomigliano di più alle concezioni storiche del PCI dal punto di vista della concezione dello stato che non a certe semplificazioni estremistiche. anzi, sei tu che assomigli, dal punto di vista del metodo, ai peggiori estremismi. se una di destra dice che piove bisogna negare che piove anche se diluvia solo perché lui lo dice con un secondo fine?
    c’è un giornalismo gridato, fazioso, che pensa (se lo pensa davvero) di essere utile alla causa antiberlusconiana che alla lunga fa più danni di tutti.
    un altro esempio. enzo biagi è stato incensato fino all’inverosimile. ricordo che nel 2001, il venerdì che precedeva le elezioni, prima di fare il mio ultimo comizio a pisa, andai a bere un caffè. attonito assistetti alla tv alla rubrica di biagi che precedeva il tg. biagi e benigni a prendere per il culo berlusconi. oltre alla scorrettezza di prendere per il culo l’allora capo dell’opposizione l’ultimo giorno della campagna elettorale (cosa avrebbero detto biagi e benigni se nel 2006 una rubrica del tg1 avesse fatto lo stesso con prodi?) io sono sicuro che l’effetto sia stato controproducente. ha fatto godere quelli che odiano berlusconi e ha fatto incazzare diversi elettori della destra spingendoli ad andare a votare anche se erano delusi dal governo. ti è così difficile capire che travaglio appartiene a questa categoria di giornalisti? mah!
    infine, che i comunisti debbano raccogliere alcuni principi liberali che la borghesia non esita a gettare nel fango, per citare marx, non ho dubbi. ma che la sinistra debba applaudire alla devastazione di quegli stessi principi perché sul momento conviene contro l’avversario di turno è semplicemente suicida.
    anzi, data la tua ultima frase, ti dico ancora che se il milan venne mandato in serie B per responsabilità oggettiva visto che due otre suoi giocatori avevano venduto o comprato partite per scommetterci sopra la tua juventus avrebbe dovuto essere mandata in promozione visto che era il direttore sportivo ad organizzare ogni sorta di trucchi.
    infatti volevo presentare un progetto di legge costituzionale per introdurre una nuova norma transitoria: la società di calcio juventus è sciolta e ne è vietata la ricostituzione sotto qualsiasi forma.
    un abbraccio

  1283. caro mario, non leggo nemmeno quello che ti ha risposto ramon
    ti rispondo da parte mia e basta.

    1) sei di una scorrettezza inaudita

    2) non ho ribattutto su tutte le questioni che hai tirato in ballo, ma l’ho fatto solo su travaglio, premettendo nel mio commento che non mi interessava intromettermi nelle questioni che sollevavi a ramon. che erano solo tue e di rampn. punto. mi aveva colpito negativamente, molto negativamente, la tua considerazione su travaglio e sui fatti annessi, e sono intervenuta per esprimere il mio totale dissenso. quindi evita di accusarmi inutilemente.

    3) il mio giudizio su travaglio rimane tale in aeternum, in saecula saeculorum, e non è un giudizio categoriale di spirito. è politico. se no riesci a comprendere questo non è colpa mia.

    4) quoto in pieno l’articolo di caladarola (altrimenti non l’avrei postato), e ho sottolineato nel mio commento di non pensare a chi l’ha scritto ma al contenuto che io condivido. dopodichè, accusarmi di aver “ospitato tale personaggio nel blog di ramon” ecce ecc , e mi fai anche i complimeti, dopo che l’avevo ben sottolineato, è di un’ ulteriore scorrettezza.

    5) non ho gioito x la sentenza di travaglio. semplicemente non me ne frega niente. posso? come quando mi capita di guardare santoro e arriva il turno del profeta: o giro canale o esco dalla stanza. mi piace ascoltare di politica e discutere di politica. posso? perdonami. non farmene una colpa. travaglio non rientra nella categoria della gente che stimo. politicamente e professionalemte parlando. posso? questo non significa che non dice cose giuste ogni tanto. ma da qui a dire che è un “compagno di viaggio” ce ne passa, caro mario. travaglio raccolgie sentenze (quelle che gli amici gli passano e che interessano a lui) e scrive mattoni di libri che io ho, e che non sono mai riuscita a leggere fino alla fine xchè sono di una noia mortale e di un giustizialismo terra terra.

    6) concludi con la perla di saggezza del comunismo “avanzato, progredito che deve essere migliorato”. bene. anche tu ci inviti ad andare OLTRE. complimenti mario. sansonetti pare sia portatore di un virus che se non intacca in un modo intacca in un altro.

    6) chiudo perchè il self control inizia ad andare a farsi benedire…

    🙂

  1284. ehhhhhh????????’ cooooooosa???????? una nuova norma transitoria la società di calcio juventus è sciolta e ne è vietata la ricostituzione sotto qualsiasi forma?????????????’

    eeeeehhhhhhhhhhhh?????!!!!!!!!???!!!
    cooosa?!!!?????!!!

  1285. Sembra che Ramon associ la Juve al PNF… è di una gravitù inaudita, quasi come associare Travaglio ai celerini… ;-

  1286. io sottoscrivo la norma transitoria, anzi domani faccio un banchetto per raccogliere le firme a sostegno…
    🙂 🙂

  1287. Marì, ti stavo mandando a quel paese, poi sono riuscito a fermarmi e a cancellare tutto in extremis. Ho capito che di questa cosa qui con te e Ramon non si può ragionare serenamente, quindi meglio che lasciamo perdere. Per il resto, mi costa parecchio, ma ti perdono anche la frase sulla scorrettezza… ché quando l’ho letta… ancora vedo nero… e a un non credente, lo sai, il perdono costa doppia fatica…

  1288. lucaocchionero Says:

    Bè almeno sono sollevato. Dopo gli ultimi post che ho letto ho visto che non sono l’unico a dire corbellerie. Sulla giustizia bisogna studiare prima di parlare. Studiare le leggi fatte dal parlamento(e non dal governo) negli ultimi anni, studiare le finanziarie che sono state votate negli ultimi anni(riduzioni sul badget della giustizia sino al 70%). A tale proposito faccio solo un esempio pratico: legge Gozzini è una legge civile siamo d’accordo tutti. Ma è legge civile quando ci sono i magistrati sufficienti per studiare la causa in tempi ragionevoli, quando ci sono cancellieri sufficienti che predispongono i fascicoli, quando ci sono assistenti sociali e psicologi sufficienti per discutere coi beneficiati e per fare un’analisi ragionevole sulle condizioni attuali del detenuto. Ma quando magistrati,cancellieri, psicologi e assistenti sociali sono in grave carenze d’organico(così com’è la giustizia di oggi) la legge Gozzini cambia pur senza emendamenti; ed ecco che vengono dati i permessi di lavoro a imputati che con un’analisi più approfondita non l’avrebbero avuti, ma soprattutto che si dà un giudizio troppo affrettato sulla pericolosità sociale.
    E poi chi pensa che la “giustizia” sia solo quella penale è fuori strada. Vi invito a mettere piedi in un Tribunale del lavoro, vedere come un licenziato debba aspettare 5anni senza reddito per la pronuncia sul suo licenziamento e poi discutiamo della giusitizia di classe costruita in questi anni in maniera bipartisan in parlamento.
    Sull’indulto ribadisco le mie posizioni e se volete vi faccio un’analisi ancora più precisa sul perchè è stato un provvedimento di classe.
    Per tutto il resto, soprattutto grazie all’articolo del dalemiano Caldarola che improvvisamente diviene un pioniere di antagonismo, non posso che dire che capisco il perchè in certe provincie abbiamo perso il congresso con l’83%!

  1289. su mario che hai capito benissimo cosa intendevo x scorrettezza. torna a vedere chiaro che di nero non c’era nulla
    non possiamo ragionare serenamente su travaglio xchè travaglio è un personaggio, non è un politico.
    grazie x il perdono che accetto volentieri. il Signore ti compenserà 100 volte tanto 🙂
    comunque lasciamo perdere travaglio e pensiamo alle cose serie. liberazione va sostenuta. e poi considera che la cassandra del mio post su cuba è nientepocodimeno che la moglie di giordano lupi… con tutti i blog che ci stanno nella blog sfera mi ritrovo addosso la crem-crem… evvabbè pazienza… oh, mario!! pensiamo a stuzzicare e scquotere le coscienze e a diffondere la nostra cultura di sinistra x come possiamo, che l’offensiva è tremenda ed è un lavoraccio.
    un abbraccio

    @laura. non scherziamo con i sentimenti per cortesia!

    🙂

  1290. Luca, ti bacio in bocca, alla Breznev… :-)…

    Aggiungo solo una piccola postilla alla tua eccellente analisi: queste famigerate leggi bipartisan sulla giustizia sono solo una parte di tutta una serie di leggi più o meno bipartisan su scuola, università, sanità, infrastrutture, trasporti, sovraintendenze, ambiente, lavoro… tutte tese a ridurre ai minimi termini le capacità dello stato democratico di funzionare, sia come controllore, sia come erogatore di servizi fondamentali per la collettività, e innanzitutto per i più deboli… tutte leggi di classe, senza dubbio… e infatti l’obiettivo finale di questa strategia, più o meno bipartisan, è il progressivo abbattimento di quelle parti dello stato che sono democratiche, per sostituirle con ulteriori parti di classe…

    PS: Io sarei molto interessato a un tuo ulteriore post sull’indulto e sui suoi eventuali connotati di classe… grazie!

  1291. Maria bella, ti quoto in pieno sulla diffusione della nostra cultura di sinistra, lo sai che su questo siamo in sintonia al 100%! Su Liberazione un po’ meno, ma vabbé, dai, continuerò a comprarlo e a diffonderlo, però, come diceva Peter Sellers in dott. Stranamore:mi dovete fare un favore, tu e Ramon, me lo dovete abbattere, questo Sansonetti… E al più presto!!! Se semo capiti, vero… ;-)…
    Un abbraccio, e buona cena!
    PS: ho ritrovato la lettera aperta di Travaglio in cui spiega a Di Pietro perché la commissione d’inchiesta sul G8 e i fatti di Genova si doveva fare. Non un granché come lettera, ma poveretto, da montanelliano che era, qualche progresso lo ha fatto, dai, questo gli va riconosciuto… E poi sì, è un personaggio e non ha le nostre idee, ma un perseguitato di Berlusconi e di Previti un pagliericcio a casa mia lo troverà sempre, non ci posso fare niente, è più forte di me…

  1292. lucaocchionero Says:

    Io ti ringrazio per il pensiero ma per il bacio alla Breznev, senza offese, preferirei Magda Gomes(a proposito di talk show!)Infatti la giustizia è solo uno degli argomenti sui quali si è legiferato per “destrutturare” lo Stato soprattutto nelle sue funzioni più basilari: quelle che servono per ridurre le distanze tra le classi. Lo avrei pronto un posto sulla crisi della giustizia(sull’indulto la prossima puntata) ma è un pippone di 4 pagine A4 non posso postarlo sul sito di Ramon se non autorizzato(ormai mi autodisciplino). In ogni caso quando avrò trovato il modo di diffonderlo ti farò sapere come potrai raggiungerlo.

  1293. mario non ho mai detto che travaglio dice fesserie. nemmeno di pietro dice sempre fesserie. e quando c’è da difendere le loro posizioni si difendono. ho detto solo che da qui ad esser compagni di viaggio ce ne vuole. questo ho ribadito.
    eppoi, lo sai bene che se fosse per me sansonetti stava fuori dalle scatole già il giorno dopo la chiusura del congresso. a me interessa difendere liberazione (e anche il manifesto) come giornale. punto. in questo italia dove dilaga la disinformazione. sansonetti voglia il cielo che ramon e altri possano buttarlo fuori al più presto, ma boicottare liberazione (anche se qualcuno parla di disobbedienza civile accusando gli altri di mediocrità) non esiste se si è delle persone serie e responsabili. se si è persone serie e responsabili si usano mezzi democratici per fare pressione.
    non continuo la polemica xchè non serve a nulla. ma davvero uscite del genere non fanno altro che dimostrare la propria mediocrità, non quella degli altri.
    mario lo so che su di te posso contare x diffondere la cultura di sinistra. l’ho sempre saputo.
    un abbraccissimo!! 😉

  1294. comunque lucaocchinero, al di là della questione di liberazione (lasciamo perdere sennò finiamo sempre a litigare io e te su quetso punto. diamoci un taglio che è meglio), dicevo, quello che dici sulla giustizia e indulto è molto interessante. molto. non potresti fare un sunto e postarlo qui? possibilmente però in forma semplice e comprensibile anche a gente limitata come me che di diritto non capisce più o meno nulla.
    anzi, diciamo nulla senza il “più o meno”, và… 🙂

  1295. lucaocchionero Says:

    Ah ho capito: ti riferisci a me! Il “mediocre” cui ti riferisci lo attribuivo a Sansonetti, mi pare che si capisse abbastanza bene almeno quanto si capisce che tu il mediocre lo dai a me. Ma non mi offendo. Prendo atto che non si può essere d’accordo con tutti e anche con coloro che hai affinità è ovvio che ci siano divergenze su punti strategici. Questa è la realta, questa è la politica.

  1296. Maria cara, intanto hai tutta la mia solidarietà sui tuoi affanni cubani… La Cassandra è la moglie di Giordano Lupi?!?… Marò!!! Dovrai mantenere nervi d’acciaio :-)… Su Liberazione: ok, confermo l’impegno alla diffusione e al non boicottaggio, e mi dispiace per quello che ha scritto un po’ troppo impulsivamente Luca Occhionero sulla faccenda… però ora non litighiamo tra di noi, che siamo tutti compagni bravissimi e appassionati, a cominciare da te e da Luca… Mi dispiacerebbe davvero moltissimo… Insomma, vedi che ci combina quel fetente di Sansonetti, quanti veleni sparge, ci fa litigare pure tra di noi, assurdo, no?!?… Prima se ne va, insieme alla sua gang, e meglio è per tutti, datemi retta… Ti abbraccio forte! Mario

  1297. Scusami Luca, avevo capito anch’io che ti riferivi a Maria… Meno male!!! Chiarito l’equivoco… che faticaccia però che ci fa fare sto Sansonetti… Fammi sapere dove si recupera il papiellone sulle leggi di classe, se non riesci a postarlo qui da Ramon, grazie!!!

  1298. lucaocchionero Says:

    Scusa ma state parlando del mediocre che si trova sull’altro forum(Oltre Sansonetti…). Che c’entra Maria? Lì ho scritto di gente che prima di votare la IImozione prima criticava il direttore ed adesso lo esalta.a loro ed a lui si riferisce il mediocre(oltre che a me, ma questa è un’altra storia…). Comunque ho già sbroccato sul punto e adesso ho deciso di sopportare battutine ed insulti con grande stoicismo: la disapprovazione democratica è l’unica arma che conosco. Del resto Liberazione da molto tempo non ha più un’anima: ecco perchè perde copie, non certo per una cinquantina di tarantini che protestano(pare anche 10 cosentini). Comunque parliamo d’altro ed alziamo il livello del discorso altrimenti ci becchiamo un’altra cazziata!

  1299. Vabbè, su questa storia del mediocre non ci avevo capito una minchia, certe volte l’esegesi dei post può essere davvero materia complicata… :-)… Chiudiamola qui e tiremm’innanz!!!

  1300. sì luca ci siamo capiti male. anch’io avevo capito fosse indirizzato a me il mediocre, sarà stata la fretta di leggere e ho capito male. chiuso. chiudiamo xchè diventa davvero stucchevole. abbiamo modi diversi di intendere la protesta. ma ppunto, lasciamo perdere. io continuo a comprarla liberazione e a parlar bene di essa con tutti quelli con cui mi trovo (facendo prima ovviamente un profondo respiro ). chiuso.

    si mario: maròòòòòòòòò!!! è la moglie di giorndano lupi. te l’ho detto, la crem-crem. (pensa anche che un giornalista rai mi ha contattata e poi ho scoperto che scrive libri di destra e lavora x cuori neri… maròòòòò!!!!!!! mario. cose da pazzi!) grazie x la solidarietà, ma dopo il 29 quando l’onu decidrà sull’embargo e farò un post, help me, please 🙂

    due a zero x ora… no comment… “interisti-leninisti”….. brrr
    🙂

  1301. Loria sarà pure fascista, ma non oso pensare alle idee politiche di Mourinho e Ibra (ne avranno?!?)… ma insomma, che pappetta che è diventata, sta Rometta :-(…

  1302. lucaocchionero Says:

    è proprio al momento ci fanno il culo tutti. Pazienza!

  1303. Non si può non salvare questo articolo tra i preferiti. Info molto utili.

  1304. Informazioni preziose|

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